la Competitività della Supply Chain

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la Competitività della Supply Chain
Dalla digitalizzazione delle imprese alla digitalizzazione della supply chain:
la Competitività della Supply Chain
Massimo Tronci
Sapienza Università di Roma, Associazione Premio Qualità Italia_APQI
L’affermazione delle imprese nel Mercato Globale è possibile grazie a un’offerta di prodotti unici per design
e caratteristiche funzionali, all’implementazione di modelli produttivi capaci di abbattere costi o meglio
indirizzarli, raggiungendo migliori risultati e a un livello avanzato di innovazione e qualità, sia di prodotto
che di processo, delle singole organizzazioni e delle loro interconnessioni.
La competizione globale ha portato le aziende ad aprirsi alla collaborazione per ottenere un’adeguata
massa critica, il know-how necessario per innovare, le economie di scala necessarie per stare sul mercato e
per sviluppare la capacità di internazionalizzarsi.
In questo contesto le imprese:
 hanno consolidato i rapporti di filiera;
 sono andate a cercare, attraverso la costituzione di reti di imprese, nuovi partner e competenze da chi
già le possedeva (travalicando spesso i confini locali) per trovare le migliori possibili;
 hanno applicato le proprie idee vincenti anche ad altri settori in cui erano valide ottenendone un
maggiore valore.
Lo scenario di riferimento ha visto, negli ultimi tre anni, un incremento significativo della costituzione delle
reti di imprese che, spesso, sono costituite da imprese in filiera che, di fatto, lavorano in rete con i propri
fornitori o con i propri clienti senza una specifica formalizzazione delle relazioni con relazioni basate su
fattori non solo di mercato quali la fiducia reciproca, la condivisione di conoscenze o la co-progettazione.
Molte altre volte sono aggregazioni di imprese che, pur non appartenendo alla stessa filiera, trovano
convenienze a mettersi assieme per scopi comuni quali: accedere più facilmente a beni e servizi da
approvvigionare, integrare l’offerta di vendita verso clienti importanti, sviluppare nuova innovazione,
partecipare in maniera più economica a fiere internazionali, ecc.
La supply chain rappresenta a tutti gli effetti la rappresentazione più estesa ed articolata possibile di un
sistema organizzato di imprese che intervengono dall’approvvigionamento delle materie prime, sino alla
trasformazione in semilavorati e prodotti finiti ed alla distribuzione dei prodotti finiti ai clienti.
La filiera costituisce di fatto un sinonimo di Supply Chain anche se spesso e volentieri il termine è utilizzato
con un’accezione più ristretta in termini di estensione verticale rispetto alla Supply Chain e/o con
connotazioni merceologiche specifiche (ad es. la filiera alimentare,..).
Le reti di imprese rappresentano sistemi di organizzazioni che cooperano tra loro tramite connessioni
orizzontali e verticali per il conseguimento di obiettivi comuni con modelli organizzativi estremamente
variegati in funzione degli obiettivi strategici.
Indipendentemente dal fatto che si parli di supply chain, filiere o reti di imprese e dal modello organizzativo
adottato:
 ciascun attore può appartenere a più reti o filiere contemporaneamente;
 la soddisfazione del cliente dipende (con rilevanza diversa) da tutti gli attori della filiera;
 tutti i costi della filiera arrivano (presto o tardi) al cliente finale;


tutti gli attori della filiera dipendono dalla soddisfazione del cliente;
la soddisfazione del cliente premia (con entità diversa) tutti gli attori della filiera.
Supply chain, filiere e reti di imprese per competere sul mercato devono:
 definire un nuovo approccio alla strategia e alla pianificazione;
 diventare innovativi, veloci, flessibili, resilienti, capaci di sfruttare le partnership;
 creare, gestire e condividere la conoscenza;
 integrare la tecnologia e l'informazione;
 allineare e coinvolgere il personale più efficacemente anche a livello trasversale;
 sviluppare leader migliori;
 saper cogliere i cambiamenti e reagirvi prontamente.
In questo contesto lo sviluppo dell’information & communication technology (ICT) ha permesso una serie di
sostanziali modifiche nella struttura e nella gestione delle supply chain, attraverso vari strumenti quali gli
ERP (Enterprise Resource Planning), l’EDI (Electronic Data Interchange) e i DSS (Decision Support Systems).
Il ruolo dell’ICT nel Supply Chain Management è stato quello di:
 supportare una base informativa per i diversi soggetti coinvolti;
 permettere l’ottimizzazione del servizio al cliente;
 aumentare la velocità e la precisione della comunicazione;
 ridurre i costi di produzione;
 tracciare le informazioni e consentire reazioni veloci a eventi imprevisti che accadono lungo la catena
virtuale.
La Quarta Rivoluzione Industriale (Industria 4.0) ci porterà alla realizzazione di Network Globali che,
attraverso i Cyber-Physical Systems (CPS): definiranno nuovi modelli di business e processi per la
generazione del valore, integreranno macchine e fabbriche smart e sistemi di stoccaggio, favoriranno la
produzione di prodotti smart in una filiera integrata di processi di business e produttivi.
La Quarta Rivoluzione Industriale, così come è stato per la realizzazione delle aggregazioni di impresa,
richiede lo sviluppo di processi di integrazione:
 orizzontale attraverso la generazione di network della catena del valore;
 verticale della supply chain di sistemi produttivi smart;
 delle tecnologie abilitanti;
 della progettazione interdisciplinare lungo la catena del valore.
La complessità dei processi coinvolti nella realizzazione della Quarta Rivoluzione Industriale fa sì che
l'implementazione dell'Industria 4.0 debba essere un'iniziativa strategica del governo, accompagnata da
adeguate decisioni industriali e di politica industriale, supportata da azioni specifiche in aree chiave e
guidata da una lettura attenta del tessuto industriale di applicazione a livello di sistema paese, di territorio,
di settore/filiera, di sistemi di aggregazione (cluster, reti di imprese, ecc.). Le Aree Chiave dell'Industria 4.0
possono essere individuate in:
 definizione di Standard e Architetture di Riferimento per reti e supply chain;
 revisione dei modelli legislativi, normativi, di contrattualistica industriale e di protezione industriale;
 sviluppo delle capacità di pianificazione e management dei sistemi complessi;
 sviluppare la capacità di gestione e analisi dei Big Data;
 realizzazione di un'infrastruttura di banda larga per il sistema industriale che copra l'intero territorio;
 rafforzamento dell'attenzione per le tematiche di security, safety ed environment;
 revisione dei modelli di organizzazione e progettazione del lavoro;
 sviluppo delle capacità di ricerca e innovazione;

formazione (tecnica e universitaria) e sviluppo professionale anche attraverso adeguati meccanismi di
alternanza scuola-università-lavoro e la promozione dei dottorati industriali.
Lo sviluppo dell'Industria 4.0 pone però una serie di questioni per il tessuto imprenditoriale italiano che,
essendo caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese, non ha adeguate capacità di
investimento e di accesso al credito, necessita di una maggiore stabilità delle politiche industriali e di
promozione ed incentivazione della ricerca e dell'innovazione, ha ancora difficoltà a collaborare (con
imprese e sistema della ricerca).
Il rischio reale per le di piccole e medie imprese è quello di: anteporre l'adeguamento di impianti e sistemi
informatici ad una chiara definizione dei bisogni di standardizzazione dei processi e delle informazioni da
condividere nei processi di rete/filiera, muoversi in maniera autonoma e non coordinata con la rete/filiera
di appartenenza, non riuscire ad analizzare in maniera critica l'offerta di tecnologia produttiva ed
informatica.
Appare quindi fondamentale una forte sinergia tra l’azione politica e quella industriale rivolta a:
 costituire una Cabina di Regia/Piattaforma per assicurare un approccio trasversale
all'implementazione delle azioni nelle aree chiave grazie al contributo di esperti dell'industria, delle
professioni e del sistema della ricerca e dell'università;
 rafforzare l'azione di promozione delle aggregazioni delle imprese in rete per sviluppare iniziative di
Reti 4.0 (il Contratto di Rete è uno strumento molto appropriato per lo sviluppo di un Programma di
Rete 4.0);
 favorire la costituzione di network tra il sistema di ricerca e formazione superiore (Istituti di Ricerca e
Università) per fornire supporto alle Reti 4.0;
 favorire la collaborazione tra le Reti Industriali e le Reti di Ricerca e Innovazione.