Miglioriamo l`apprendimento della Robotica Educativa
Transcript
Miglioriamo l`apprendimento della Robotica Educativa
RoboFriends FLL Team Progetto Scientifico "Miglioriamo l'apprendimento della Robotica Educativa" Capitolo 1. Identificazione del problema Per decidere dove dirigere il nostro Progetto Scientifico ci siamo posti la domanda: “Trova una proposta innovativa per migliorare l’apprendimento di ...”, sapendo che avremmo dovuto trovare qualcosa di fattibile, utile, concreto, e innovativo. Non è stato facile. Alla fine, dopo tante idee forse belle o meno belle, distanti o fantascientifiche, abbiamo guardato davanti a noi e abbiamo trovato proprio l’argomento più vicino, ovvero la robotica educativa! Il contenuto principale del progetto, in breve, siamo noi stessi perché abbiamo deciso di studiare e sperimentare come si possa migliorare l'apprendimento della robotica educativa (da parte di tutti) attraverso noi, la nostra testimonianza e il nostro lavoro. Il risultato principale che ci proponiamo è di estendere il nostro gruppetto a nuovi amici che possano condividere con noi questi interessi, e aiutarci a crescere. Per esempio, se qualcuno si appassionerà a FLL e dintorni a seguito della nostra diffusione, lui o lei saranno i migliori risultati della nostra opera! Per arrivare alla risoluzione del problema, abbiamo deciso di affrontarlo, appunto, in maniera scientifica, utilizzando proprio il metodo di Galileo Galilei. Questo sistema è basato su quattro fasi: l’osservazione, l’ipotesi, l’esperimento e il risultato. E ora procediamo a illustrare le varie fasi che abbiamo portato avanti in sequenza per essere perfettamente coerenti con il metodo fondamentale. Capitolo 2. Fonti di informazione Se escludiamo l'Università, l’insegnamento della robotica educativa è legato alla partecipazione a gare organizzate dai venditori di robotica e da pochissime associazioni locali, che di solito sono frequentate da un pubblico di adulti. Le lezioni di robotica sono tenute solitamente da insegnanti esperti. Abbiamo trovato diversi studi (Focus, ottobre 2014) che mostrano che il problema dell'apprendimento è difficile e spesso vi sono pregiudizi e ipotesi errate. Anche l'uso delle nuove tecnologie nell'apprendimento è criticato perché, a quanto pare, non porta quei vantaggi positivi che uno si aspetterebbe (vedi articolo sulle “Università del futuro”, Wall Street Journal). Invece gli stessi studi mostrano l'importanza del contributo umano, e di "porre l'allievo come persona al centro del problema didattico" (questo lo abbiamo imparato da intervista a esperti del settore). Esistono diversi esempi di insegnamento della robotica educativa [Genova è sede della Scuola di Robotica!], ma pochi sono appositamente dedicati a un pubblico giovane o molto giovane come noi. Da qui l'idea di far partire tante attività anche diverse con questo scopo. La fase di raccolta informazioni più importante è parte della attuazione del nostro progetto (vedi Cap.3). Riferimenti: Focus, ottobre 2014 H.Lucas, “Disrupting and Transforming the University”, Communications of the ACM, vol.57 No10 Oct 2014 Wall Street Journal, ed. 5 maggio 2013 www.robofriends.it 1 di 5 Capitolo 3. Analisi del problema e proposta di soluzione Fase 1, osservazione Strumenti di osservazione • Questionario, per misurare la conoscenza della robotica educativa. Il questionario è stato proposto nelle nostre scuole, agli amici, agli insegnanti e a un gruppo di esperti sull’argomento (ricercatori dei laboratori di Elettronica dell’Università degli Studi di Genova). • Fonti di informazioni: ‐ ‐ ‐ • articoli di riviste specializzate (FOCUS di ottobre 2014, Wall Street Journal); ricerche su siti internet specializzati (scuola di robotica, reti di robotica, ecc.); interviste agli amici, ai parenti e ai nostri professori di scuola; Interviste a esperti: ‐ un’intervista a un Professore di interazione uomo‐macchina dell’Università degli Studi di Genova (Prof. Franco Curatelli); ‐ analisi dei metodi utilizzati dalle persone per apprendere la robotica educativa, tramite ricerche svolte all’interno delle scuole e di alcune associazioni / circoli. Analisi del problema Abbiamo discusso insieme i dati emersi dai (139) questionari compilati, dalle interviste, dagli articoli di riviste e giornali specializzati e dai siti internet. Il dato più importante venuto fuori da queste osservazioni è un insieme di mancanze: a. poca o nessuna conoscenza della robotica educativa sia a livello degli allievi, sia nella maggior parte degli insegnanti della scuola media e superiore; b. poco o nessun insegnamento della robotica educativa da parte della nostra scuola primaria e secondaria se non con incontri spot; c. assenza (o quasi) di associazioni e/o circoli che effettuano un insegnamento della robotica educativa per bambini e ai ragazzi. Ecco alcune risposte “tipiche” emerse dai 139 questionari raccolti: Sai dirmi con parole tue cosa è un robot? Un umanoide con le braccia e le gambe (88%). Molto diversificate. Secondo te cosa si intende comunemente per robot? Sai cos’ è la robotica educativa? NO Sai che la LEGO propone dei robot? SI (60.5%). Secondo te, da 1 a 10 quanto sono intelligenti i nostri robot? 7.29 (media) Perché? fanno cose che noi umani non potremmo fare. Ti piacerebbe passare un'oretta ogni tanto a imparare come ci si diverte nel costruire e usare un robot? SI (87.6%). Vuoi darci per favore un tuo consiglio su come si potrebbe migliorare l'apprendimento della robotica? NON SO. La risposta migliore è stata: attraverso dei video. Risultati recepiti dalle 46 interviste effettuate: Nell’intervista al docente di Man‐Machine Interaction all’Università degli Studi di Genova, abbiamo appreso che: sia lui sia i suoi studenti hanno conosciuto l’esistenza della robotica educativa quando hanno iniziato a frequentare l'università; sia lui sia la maggior parte dei suoi studenti non sono particolarmente appassionati di robotica; la prima volta in cui hanno appreso l’argomento gli è piaciuto molto; Il professore ha valutato “ottimo” il nostro progetto scientifico e ha consigliato di promuoverlo; Il professore ha consigliato di continuare ad appassionarsi alla robotica educativa, come gioco. Il professore vede nel peer to peer l’elemento vincente per la divulgazione della robotica educativa. www.robofriends.it 2 di 5 Nelle interviste ad amici, parenti e insegnanti delle scuole secondarie, a parte casi sporadici di giovani o docenti di laboratori tecnici, è stata confermata la mancanza di conoscenza della robotica educativa. Fase 2, ipotesi La soluzione RoboFriends Oggi ci sono molte tecnologie che ci aiutano nell'imparare nuove cose, e tutto cambia molto velocemente. Diventa difficile per ragazzi come noi proporre qualcosa di nuovo nel settore degli strumenti didattici. Quindi il modo in cui noi ci proponiamo di migliorare l'apprendimento della robotica educativa (per noi ma soprattutto per gli altri) è testimoniarla, con il nostro impegno e il nostro entusiasmo. La nostra proposta di migliorare l’apprendimento della robotica è estesa a tutti i ragazzi, quindi a tutte le scuole, i circoli e le parrocchie, con l’ausilio delle tecnologie informatiche, tramite la testimonianza diretta dei ragazzi, ovvero insegnamento “peer to peer”, che è caldamente consigliata in alcune direttive Europee e dall’UNICEF, (che "reputano questo criterio altamente innovativo"). Quindi è proprio il peer to peer l’apporto innovativo del progetto. Con un po’ di entusiasmo e grazie alle tecnologie di comunicazione informatiche, i fondamenti della robotica sono presentati ai nostri coetanei delle scuole come un “gioco” a cui partecipare senza paure e difficoltà perché “trasmesso da coetanei”. Facciamo questo per non divulgare la robotica educativa come una delle consuete materie scolastiche. Fase 3, esperimento Per raggiungere il nostro risultato abbiamo previsto alcuni "strumenti", che sono elencati di seguito. Un giornalino scritto da noi chiamato RoboFriends NewsLetter. Come ogni giornale, abbiamo deciso che le sue caratteristiche devono essere le seguenti: ‐ Deve essere informativo; ‐ Deve essere comprensibile quindi deve essere scritto da noi; ‐ Deve essere periodico (all’ inizio bisettimanale, poi se si vede che con questo ritmo non si regge diventa tri-settimanale oppure mensile.) ‐ Deve essere distribuito con una distribuzione mirata (e autorizzata). Un sito Web, che ha le seguenti caratteristiche: ‐ Deve essere controllato periodicamente sotto i seguenti aspetti, tecnici, dei quali si occupano i coach; contenutistici, dei quali ci occupiamo noi. ‐ Le cose da postare sono, per esempio: - Il giornalino; un insieme di filmini divulgativi ( fatti da noi); un testo descrittivo; il questionario. Il Circolo RoboFriends, presso locali messi a disposizione dalla locale Parrocchia S. Giacomo di Genova Cornigliano, dove tenere lezioni e dimostrazioni a ragazzi e pubblico interessato, per avvicinare la comunità al tema della Robotica Educativa. Dimostrazioni "sul campo", tenute da noi, presso le Scuole o Istituzioni disposte ad accoglierci. Una serie di video tutorial che consentono a tutti anche da casa di imparare a progettare costruire e programmare i robot Mindstorms. Attuazione della soluzione Ecco l’elenco dei numeri usciti, finora, della nostra NewsLetter: NewsLetter #1 ‐‐ 05/09/2014 ‐ "Il saluto dei coach" NewsLetter #2 ‐‐ 20/09/2014 ‐ "Il nostro progetto ..." NewsLetter #3 ‐‐ 11/10/2014 ‐ "La gara di robotica" NewsLetter #4 ‐‐ 31/10/2014 ‐ "La preparazione alla gara" NewsLetter #5 ‐‐ 15/11/2014 ‐ "La bellezza del dimostrare" NewsLetter #6 ‐‐ 30/11/2014 ‐ "Cosa sono i core values?" www.robofriends.it 3 di 5 Il nostro Sito Web si chiama www.robofriends.it e contiene tutte le cose che abbiamo proposto e sviluppato nel nostro progetto scientifico. Le giornate di presentazione divulgativa del nostro circolo si sono attuate nel RoboCamp di fine anno, cinque incontri presso il Circolo Ricreativo della Parrocchia Di S.Giacomo Apostolo in Genova, che ci ha invitato a questa iniziativa dopo aver appreso della nostra attività presso le Scuole. Ecco l’elenco delle dimostrazioni divulgative presentate, finora, presso Scuole: 05 nov 2014 – S. M. Ad Nives Pegli scuola secondaria di 1° grado + curiosi del liceo – 150 ragazzi presenti 22 nov 2014 – S. M. Ad Nives Pegli “Open day liceo” – 95 ragazzi circa, hanno visitato il nostro laboratorio 29 nov 2014 – S. M. Ad Nives Pegli “Open day medie” – 60 ragazzi circa hanno visitato il nostro laboratorio 11 dic 2014 – S. M. Ad Nives Sestri “Demo Scuola Elem” – 45 ragazzi circa hanno visitato il nostro lab. 23/29/31 dic 2014 – 2/5 gen 2015 – Robocamp presso la parrocchia di Cornigliano ‐ 8 ragazzi presenti 17 gen 2015 – S. M. Ad Nives Pegli “Open day medie/Liceo” – 70 ragazzi circa hanno visitato il nostro lab. 21 gen 2015 – Scuola secondaria 1° grado Statale “Don Bosco” – 30 ragazzi presenti Ecco l’elenco dei filmati video divulgativi e istruttivi esposti, finora, su Web: ‐ Presentazione della squadra ‐ Dimostrazione di un line follower ‐ Esempio di missione di gara ‐ Tutorial su inseguitore proporzionale di giroscopio. Capitolo 4. Analisi dei risultati L’osservazione del problema ha confermato che c'è una forte esigenza di miglioramento dell’apprendimento della robotica educativa, come mostrato dai seguenti grafici (su 139 questionari). Quanto sono intelligenti i nostri robot? 100.00% Che classe frequenti? 90.00% 40 45 35 40 70.00% 35 30 Numero voti 80.00% 60.00% 30 25 50.00% 25 20 40.00% 20 15 30.00% 15 10 20.00% 10 5 5 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 10.00% 0.00% IV V 1 M 2 M 3 M Sup Adulti Sai che LEGO fa robot? Ti piacerebbe spendere 1h con noi per imparare robot? I risultati delle azioni successive ci hanno a dir poco sorpresi per la risposta entusiastica che abbiamo avuto. Temevamo che il progetto scientifico non avesse una grande risposta da parte dei nostri coetanei, proprio a causa della mancanza di conoscenze e informazioni sull’argomento. E invece … Risultato Numero 1 – La crescita (il più importante!!) Nicolò Daniele Simone Grazie alle dimostrazioni svolte dai RoboFriends (eravamo in 4) nelle scuole, abbiamo aumentato il numero di amici nella nostra squadra. Questi tre nuovi Amici si sono aggregati dopo le nostre demo. www.robofriends.it 4 di 5 Risultato Numero 2 – La diffusione Con il trascorrere delle settimane, diverse scuole sia Elementari sia Medie (primo e secondo grado) ci hanno richiesto dimostrazioni di robotica educativa ed in seguito anche relative “attività extra-curriculari”, cioè corsi pomeridiani sull’argomento. A febbraio iniziamo un corso pomeridiano per circa 20 ragazzi presso una Scuola Media e Liceo Scientifico. Risultato Numero 3 – Camminare sulle spalle dei giganti UNICEF, che nelle sue attività promuove l’educazione all’innovazione, ha "visto nel nostro progetto scientifico lo specchio dei suoi valori", per cui ha chiesto ai RoboFriends di partecipare alla First Lego League in Suo nome! A questo punto anche l’Università degli Studi di Genova e Coop&GO (alta formazione), hanno condiviso e appoggiato il progetto, con lo scopo di una futura diffusione. Risultato Numero 4 – La crescita personale Ci siamo divertiti insieme, abbiamo conosciuto tante persone, forse siamo diventati migliori noi stessi. Risultato Numero 5 – La condivisione Pensiamo che il nostro progetto possa essere utile a tutti i ragazzi come noi, che non vivono a stretto contatto delle associazioni di robotica e che non frequentano istituti tecnici in cui sono presenti professori con tanta passione da far partecipare un gruppetto di ragazzi a gare tipo FLL. Pensiamo inoltre che il nostro divertimento possa essere condiviso con tanti altri amici che frequentano altre scuole e altri luoghi. Quando abbiamo tirato le somme, abbiamo scoperto di aver condiviso il progetto scientifico con davvero tante persone, anche molto diverse fra loro: insegnanti, che ci hanno incoraggiato nel perseguire l’obiettivo e hanno colto l’opportunità dei RoboFriends per portare la robotica educativa all’interno delle scuole stesse; gruppi parrocchiali che sono rimasti entusiasti, ci hanno esortato e hanno richiesto la divulgazione della robotica; ricercatori di un laboratorio di elettronica dell’Università degli Studi di Genova, persone esperte in materia, che hanno votato 'ottimo' il progetto e ci hanno dato parecchi utili consigli; un professore universitario (Prof. Tommaso Limaldo), Avvocato di Corte di Cassazione [ci dicono che è uno dei più quotati ed esperti professionisti di Alta formazione a livello italiano], che ha valutato il progetto come “pietra miliare” per lo sviluppo della robotica a livello scolare; Istituzioni e Aziende, basta dire UNICEF, Università degli Studi di Genova, Coop&GO. Risultato Numero 6 – Non finisce qui … Il nostro progetto continuerà anche dopo la competizione FLL, non sappiamo dove sapremo arrivare, però sappiamo già che continueremo il nostro compito, le Istituzioni e Aziende contattate, insieme alle molte Scuole visitate, ci hanno coinvolto in un progetto più ampio, su scala per ora regionale, di formazione in materia di robotica educativa. Piccoli robot crescono … Genova, gennaio 2015 I RoboFriends Daniele Federico www.robofriends.it Francesco Francesco Gabriele Nicolò Simone 5 di 5