The dark side of Orma (2011) Orma Rapace
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The dark side of Orma (2011) Orma Rapace
The dark side of Orma (2011) Orma Rapace Ciascuno ha la propria America, e poi le persone hanno frammenti di un'America di fantasia che ritengono ci sia ma che non possono vedere...si può vivere solo in un luogo alla volta.E la tua stessa vita, mentre si svolge, per te è priva di atmosfera finchè non diventa memoria.Accade così che che gli angolini di fantasia dell'America appaiano tanto carichi di atmosfera perchè li hai messi assieme da scene di film, musiche e pagine di libri. E vivi nella tua America Onirica fatta di arte, sdolcinatezze ed emozioni non meno di quanto tu viva nella tua America Reale. (America Onirica, Andy Wahrol) tratto da: L'estetica a 12 Pollici - video di Sporadica.com- di Valerio Proietti e Davide Canali STATI UNITI DELLA VITA Sponsor e pubblicità l'America è questa qua giungla di occasioni mere previsioni viaggi impossibili & grandi effetti speciali. Dove vuoi andare hai poche gambe per attraversare un continente lungo 7 fusi orari mentre il Polo Nord diventa un colabrodo? Freneticità & Celebrità l'America è questa qua mentre qualcuno canta New York, New York cioccolate calde nei metrò per qualche spiccio & poco Jazz. Milionari & bla bla bla l'America è questa qua battute nei contrasti bianco & nero riviste & rotocalchi sul presidente nero venuto chissà come 1 anno fa appena premio Nobel di non si sa proviamo a stare insieme,poi chissà! Brucia la città l'America è questa qua divise & stellette sotto il cielo battaglie sul deserto di nessuno per qualcuno, un'altra civiltà! La fila per la spesa il mutuo da affrontare l'America è questa qua nessuno la conosce, qualcuno la schiva lasciata scorrere nelle metropoli poco America, molta cruda realtà. Giapponesi in fila per la foto giapponesi in picchiata sulla folla giapponesi alla conquista della luna indossi occhiali da sole made in China. Americano, ce la fai a stare in rima? Il mutuo soccorso le tasse da pagare il visto da prorogare l'America è questa qua muri di silenzio oltre i colori barlumi di speranza,guardo fuori. L'America è questa qua formiche clandestine nelle strade dei sogni infranti. L'America è questa qua. L'America è questa qua! CARTONI ANIMATI I cartoni animati avvolgevano il corpo distratto, dimenticato nessuno da dichiarare neppure un cane & come cimeli la raccolta di cicche sparse sul pavimento. Un lamento trasmesso dal televisore mentre scaldo col fiato il silenzio attorno. tratto da: L'estetica a 12 Pollici - video di Sporadica.com- di Valerio Proietti e Davide Canali SUPERMARKET DELLA SALVEZZA Scorrono i titoli & cambiano le etichette i mostri vengono esorcizzati spezzati come manichini senza testa. Un codice a barre appena digitato. Altri mondi dai contrasti esagerati lampeggiano sulla città. Aldilà. Supermarket della salvezza. tratto da: L'estetica a 12 Pollici - video di Sporadica.com- di Valerio Proietti e Davide Canali APPUNTI DI RICERCA (PRIMO STRATO) Questo tratto non è fatto per restare inalterato nel tempo. Qualcuno ne uscirà fuori da questa penna! (c o n t i n u a) Non restare indietro basta scorrere per uscire nel deserto distratto di una città illuminata dal neon quasi uno spreco. Appunti di ricerca primo strato. tratto da: L'estetica a 12 Pollici - video di Sporadica.com- di Valerio Proietti e Davide Canali. SOLO SEMPLICI SPECCHI Filtrati monossidi agitati circondano qualche tela. Giri & accordi allo studio in assenza di filo & matrice. La città si aggroviglia & sottile prolunga estesa ronzii di attesa & contraccolpi. Perchè questa terra è fallita? Dove costruiremo il nostro domani? Sono solo semplici specchi quelli che perdi chiudendo gli occhi & vetrine illuminate & suonerie ammassi globulari questi corpi in panne, graffiati di storia ammaccati per le sconfitte desolati nel sesso, dopotutto. Filtrati monossidi gelati gocciano dal tubo di scarico. Una chiamata in attesa con il solito disco alla radio Perchè mi nascondi la città? Dove resta la piccola città? SENZA DIO Vivo così senza Dio nessuno in ascolto l'amore è un telefono isolato & va bene così. Vivo così senza Dio passo dopo passo ora dopo ora nessuno che risponde. Magari è il numero sbagliato. A FRANCESCA WOODMAN I Il corpo è la resistenza verso spazi che circondano le voragini di tempo,immobile. Il corpo è la forma definita nell'essere esercizio senza regola o algoritmo. Il corpo trama nel contorno non appena staccato dalla parete naturale II Triste nei pochi tratti scoperti immagini e silenzi violenti circondano l'immaginario a te l'ipotenusa si disegna nello scatto incerto balza come un mistero sul bordo della vasca. Immersa. III I sogni tradotti nella spazzatura del tempo, e questo impostore affianco, angelo traditore fugge in volo insieme a te. IV La vita è un desiderio non descritto scivola tra ricotta & mancati sorrisi bruciati& strappati senza tela solo un esempio di sfuocatura elementi di una geometria del tutto personale. V Screpulato, crespo e stantìo a volte poetica di una sedia vuota invece delle dinamiche di transavanguardia dove l'ottanta ti sfiorò per un anno. VI Brillante specie infine alla natura potere dell'attimo & dell'autoscatto scivola quell'impossibile dolore dei giorni mancati. Troppi giorni mancati. VII Il corpo è la resistenza verso lo spazio della camera boreale spazzato via dalle combinazioni cromatiche del nudo posto alla base del tuo amore. Bianco come neve. E' COMPLICATO E' complicato, sono tornato è l'unico modo per vivere è la carne in scatola è tuo padre di sotto è questa noia e rivoluzione è nel tuo viso ripetuto bianco e nero è nel silenzio del creato mi spingo di lato carne in scatola, spremuto a fondo è la notte senza luna è complicato, sono morto è l'unico modo per andare è la tua mano sulla mano mia è questo punto rosso continua a lampeggiare è la tua rivolta, risolta è questo sacco vuoto è complicato, sono risorto. DIRETTO VERSO TEHERAN Sapore di sale risale dal fondo della bottiglia seduto per terra questa voce & luce accende la miccia laddove tetti sparsi continuano a lottare per amore. Sapore di sole diretto verso Teheran ho perso il colore sui fogli ingialliti d'eterno & piego la fantasia nella follia trama di Luglio che suona bene, nella notte un altro uomo ti porta via diretto verso Teheran & piove dritto sullo specchio delle brame non so dove & penso al deserto disegnato sul tuo nome seduto per terra attorno al fiore estremo del tuo cantore diretto verso Teheran. 1 MINUTO AL DECOLLO Prendi l'aereo senza ritorno adesso la lista è più nera mi consolo ascoltando le previsioni è meno peggio ma sarà come prima. Sarà come prima nessuno lo capisce, le nuvole se ne vanno eppure restare mi violenta distrugge la parte migliore del mio eterno fuggire. Prendi l'aereo & aggiusti l'ora nessuno ti guarda, l'esraneo si consola nel corpo che abbaglia, senza testa. Mi consolo schiacciando la pelle sul cuscino.1 minuto al decollo. tratto da: L'estetica a 12 Pollici - video di Sporadica.com- di Valerio Proietti e Davide Canali UN CUMULO DI PENSIERI Cambierà il vento? Brucerò? Esploderò? Sto camminando nella Valle con me c'è il deserto il silenzio maestoso & questo cimitero elettrico. Cambierà il vento? Seguirò la direzione? Gli angoli sono spuntati tutto ruota nella rotta attorno a me & girando & vagando mi ritrovo nell'angolo lasciato un momento prima che volasse via. Cambierà il vento? Mi scioglierò? Gelerò? Asciugherò il vino versato senza peccato alle feste dionisiache note dei miei pensieri? Ma correre tra macerie ataviche è la soluzione? Calpestare & riciclare. E' la soluzione? Un accumulo di idee a Novembre inoltrato tra stelle & scintille fumo & fuoco blu elettrico & sole. Nel 1974 Tony Shafrazi, oggi rinomato gallerista, scrisse "Kill Lies All" con la bomboletta sul Guernica di Picasso esposto al Moma per protestare contro la guerra in Vietnam (Buono Brutto e Cattivo, Francesco Bonami) FALLI OCCIPITALI Grande cazzo occipitale quante direzioni ci sono nel quadrante degli ormoni? Cosa resta dei nostri eroi eclissati negli sporchi Hatu' senza speranza, senza macchia maniaci della perfezione in attesa dell'erezione? Grande cazzo occipitale quali occhi, quali mani per amare un corpo corrotto mai vergine, sempre assassino in barba alle serenate disordinate & alle pene del nostro amore? Grande cazzo occipitale è la noia mortale, senza respirare in un ostinato contrario alla morale punto di fuga per amore questo nostro naufragare tra sospiri crudeli senza apparato riproduttivo senza ciclo da rispettare. MOMENTI & BARBITURICI Violentati dallo scandalo dai motori ruggenti dai colori indigesti momenti & barbiturici esalazioni di gas nobile tra le fabbriche in dismissione tagliati di netto dalla paura cuciti in un secondo in mezzo al mondo momenti & barbiturici. NUOVE TRASMISSIONI Solo ritagli qualche ferro pieno di ruggine sale in alto mare poi ricade non si muove più. Solo risate qualche spavento senza peso il confessionale vuoto nel senso. I nostri peccati uno sopra l'altro senza umiltà chiodi di bara volano in aria uno dopo l'altro qui, in soffitta pescare la rima per non naufragare nelle notti estive cartine tornasole della vanità. Chiusi, piegati su tutti i lati i cari estinti riposano in fretta senza malattie d'eternità. Superare il cimitero della realtà in attesa del nuovo commento (antico testamento) le corde ferme dove l'angelo piegò il collo vive ancora in me che guardo la realtà con indifferenza. Gli spietati sono fuori hanno in mano la città. Gli alberi trasmettono colori, sempre meno la filosofia è morta in un treno veloce sola andata. Felicità. Dai finestrini dell'ultimo addio le immagini appannate di un'era volata via in questa penombra dove sgorga la parola brucia in silenzio Lidia d'arte Divina e lontana nelle rime sfasciate ridicole e stanche nuove trasmissioni stanno per iniziare bucate dal segnale nella lingua latina dei padri abbandonati. "Dopo un concerto a Memphis, Bruce Springsteen e compagnia saltano su un taxi chiedendo al tassista che li porti a mangiare qualcosa.Intuendo si tratti di vip in trasferta, lui li traghetta a Graceland. Springsteen, preso da una febbrile eccitazione, si getta sulla porta della casa illuminata sperando di incontrare l'idolo Elvis Presley" (Denim con le palle, Agata Polidori) COME UN DISCO ROTTO Elvis nasce a Nashville in una corona di fiori senza spazio e tempo dove i nostri cuori non hanno tregua gelati dai punti esclamativi interrotti nella connessione remota dei nostri desideri. Vaffanculo Jack che scrivi angeli della desolazione pieni di droga nel fardello senza padre della consumazione senza fine. A me serve il blues dalle gonne corte ed il sudore dell'asfalto almeno attorno alle cicatrici mezzanotte dei sensi nei cipressi dei cimiteri. Vuoi la perdizione del cuore quando nessuno attraversa linee pericolose perdersi nel giraviti twist rock'n roll sulla luna per una stanza d'albergo troppo grande per noi due. Due minuti fa dormivo nei venti d'estate senza semi sull'inchiostro, senza un cappello da perdere nella fretta dei passi scomposti bruciati dal petrolio senza fratello. Africa dell'asfissia nei cimiteri dei motori corrotti solo un'illuminazione e l'amore ci redimerà. Elvis lo sa. Elvis mangia l'america dentro film dove due vuoti si osservano dolcemente, dove la musica è dura senza altri giri di parola e senza frammenti. Amore Elvis televisione flebo di luce morso di cane Elvis amore arcangelo demenza interruttore acceso spento del desiderio su foto bianco e nero che prendono polvere per scrivere occorre vivere ma io che ci sto a fare su questo enorme spazio vuoto. Nashville America beata frantumazione illusione esclusione perdizione fino alla fine del tempo, la verità dentro pietre lanciate nello stagno, dentro pisciatoi e stazioni veicolari senza divieto d'accesso. L'eccesso è meglio. Elvis respiro dei giorni nostri scenico oscenico panico mal di pancia ceto sociale oppresso offeso voglio tanto voglio tutto. Adesso voglio tutto. Vaffanculo Jack ossimoro uomo indifeso nei rivoli inespressi sulla strada cianfrusaglie senza armi solo sesso nelle fregne più nere del canale di panico e oppresso. Fesso d'un fesso d'un fesso poesia del gas del paracarro delle uno bianche sfondate delle colazioni deserte dei nostri ricordi dell'architettura vicino alle cattedrali mai viste uomini che non verranno mai poeti mai stati poeti sotto candelabri ed uccelli e musiche e sospensioni di fiato pancia fiato anca fiato nessuno di noi riesce a guardare. Elvis scatena l'attrito in un piano immobile infinito disco labirinto gracchiante radio pulsione erotica esplosione effetto pacco bomba uomo a mare non mi cercare mi sono perso di nuovo. Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis Elvis. Distruzione di massa del mito. "24 Ottobre 1962: James Brown incide all'Apollo Theatre di Harlem (finanziandone personalmente la registrazione) Live at the Apollo (1963), uno dei più grandi album dal vivo di sempre, che arriverà a vendere oltre un milione di copie." NO WATER TIMES Questi tempi impermeabili il sole sorge altrove lo vedo schiacciare le nuvole e lo smog colore mancato deserto ormai alle porte questi tempi impermeabili a cercare forsennati la connessione il margine diretto la crepa nell'occhio la fortuna nel dubbio e quel sole tatuato alle spalle dorato di poche parole bagnato d'asfalto, coperto di nero gelato profumo di stagione corteggiato limone aeromobile disgraziato fattore d'umore tempesta, rumore colore del legno che scende parentesi d'emozione, legata e rotonda. Questi tempi impermeabili a maneggiare la luce scoprirla neon, infetta inodore, sapido seme senza emozione. La bolgia della nozione il sapore dell'occasione la voce svelta che sviene la notte tra le braccia di lei il soffio del presto e veloce l'attesa del troppo tardi tradimenti d'accenti legati tra i fili raggio sole raggio seme d'amicizia quel profumo biodegradante che circonda l'anima! Questi tempi impermeabili non so dove e non so chi appare veloce e non trattiene nasconde infetto il passaggio trattiene il colore lo mette in ostaggio e quel sole, marinato nei giorni di scuola svuotato di senso, indiavolalto cimelio a nozze e muto testimone legato al palo della recinzione te di me, te di me, te di me soffitta del cuore, il colore disfatto elemento neutro del panorama corolla di piombo, colata di lava dimenticata schiuma del mare sabbia d'immenso, rimesso naufragare questi tempi impermeabili cercare di sapere chi non sai volere di capire chi non puoi rimettersi al lavoro scrostare il dolore larva che pende nel profondo nelle gole di roccia tra il mento e la faccia angelo carbonizzato, sole mio uscito fuori strada alle 5 di mattina purificato dal segno dimenticato tra i ritagli di giornale budella di vacca, tra i rami una tacca quel raggio lontano ti porta dentro me. Questi tempi impermeabili centesimi di vuoto centesimi di niente, analgesico del sonno, e poi il sole, talento nostro amore noce d'amianto nevrosi di senso nei buchi di grazia scivolando altrove ritrovo il lento sentire provare e riprovare a ripassare le voci nella distanza coperti, in osmosi col cuore. Questi tempi impermeabili tra buchi di morte circolare sempre, circolare altrove permettersi sempre, citofonare negli occhi la porta del sole diretti e carichi di fango alle valli del circuito emozionale provare e riprovare disincrostare il silenzio tagliarlo a fette mostrarlo altrove, limone, aereo sole. Immenso celeste, bagliore. " and soundlessy the "United States of America" takes off & wings away with that Body Tune out the TV sound & listen soundlessy to the blind mouths of its motors & a sitar speaking on the stereo a raga in a rage at all that black death and all that bad karma La illaha el lill Allah" (Lawrenze Ferlinghetti) FRATELLO AFGHANO Fratello sparito sei nella gola del mondo e questa terra non la ricordi mentre mi salgono le formiche agli occhi su quel mirino pronto a giudicare con i grilli che soffiano attorno col cingolato che la duna affronta fratello sparito ti rivedo su questa panca mondovisione sui campi verdi dell'innocenza ti sparo a salve il mio cannone di felicità e quando le immagini della tele saranno nuove Obama ci risponderà quello che vuole i cannoni cingolati muoveranno la ritirata e questo fantasma nucleare sarà polvere di stelle solo quelle, staranno a guardare sgualciti a terra, i fiori accesi nei Campi Elisi. BALLATA DEL VALIUM Adesso in questa stanza senza pareti dovrei riuscire ad afferrare il volo di centinaia di chilometri, navigare la penna che non vuole scrivere di getto prendere i colori che non si distinguono di notte. Adesso che ho scartato il regalo di Natale e che continuo a riciclarlo da oltre venti anni, vorrei conoscere il senso più puro di questa serata, il gesto più concluso del presente, il passo più deciso verso il futuro. Ma la stanza è chiusa a chiave e non posso uscire senza l'aiuto di qualcuno. Ho la faccia del politico di successo e dello squattrinato senza meta, l'unica stella fredda che continuo ad osservare,è quella passione (o buco nero) che continua a pulsare nei sottofondi suburbani della distanza e nella metastasi mediocre di questa disperazione. Qualcuno che accende una spina, qualcuno che immagini la storia, l'anima di quello che non sono di quello che non sarò e non voglio più. La visione utopistica nel cervello attanaglia la vista, di donne dell'inganno e fusioni di peccato. Almeno quello che resta non sporca e a poco a poco il vento spazzerà via. Vedo nel sole dei tuoi occhi una lenta desolazione del nulla e la devastazione, la crisi e l'inetto si spargono attorno senza sosta. Adesso in questa stanza senza pareti ho pensato ai fiori che tempestano il tuo ricordo, la figura bianca del cadavere riemerso, la maledizione di un inconcludente naufragare, alla destra del rimorso in seno alla persistenza della memoria. Balla, riposa in pace! GENERAZIONE 1981 Campane armoniche senza tono minore vicine e lontane dai miti del tempo, sei fresco consumo mai domo. Fermento, di tono brunito, di strade del sabato sera e cenacoli vestiti di velluto. Sfera perfetta appesa per aria, animale, cesso abitato da anime selvagge, grido disperso nel tempo perchè gli anni settanta li hanno già consumati. ringraziamenti: Marco Furia impegnato nella manifestazione degli Indignatos del 15 Ottobre 2011 a Roma. Per le riprese video Davide Canali e Valerio Proietti. L'estate di San Martino, la cena dei trentavini, Peste, Cornacchia, Blondie,DistantVision, Elisa M., Lady V.,la formica.