ElvIs III, proposta italiana in
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ElvIs III, proposta italiana in
v er nici Celebrity Kustoms Italy resuscita in stile Elvis una Cadillac Deville Coupé del 1959 e si prepara a conquistare il mercato custom americano grazie alla manualità artigiana Made in Italy e alla qualità dei prodotti e della tecnologia PPG Elvis III, proposta Di Andrea Bagatta Manualità, manodopera e prodotti di elevata qualità insieme per conquistare il mercato americano dei maggiori eventi car show d’oltreoceano: una Cadillac Deville Coupé del 1959 sotto le mani e la fantasia di Francesco Attolico e Lorenzo Dossena si è trasformata nella Elvis III, un progetto tutto italiano da affiancare alla Elvis Car e alla Elvis II realizzate dal famoso designer americano John D’Agostino come car show dedicate ad Elvis Presley. Proprio Francesco Attolico e Lorenzo Dossena detengono per il mercato italiano il marchio Celebrity Kustoms, fondato in America da D’Agostino e diventato un’icona per il tuning e la car customization in tutto il mondo. Il progetto Elvis III Negli Stati Uniti il team di John D’Agostino ha lanciato un filone di auto dedicate ad Elvis Presley, simbolo dell’America proiettata verso il futuro degli anni Cinquanta e Sessanta. Così sono nate la Elvis Car e la Elvis II. Sulla base di quella proposta, la Celebrity Kustoms Italy ha lanciato poco meno di due anni fa il progetto Elvis III, una vettura da esposizione che completasse il cerchio dedicato al re del rock’n’roll in chiave Made in Italy. Tirata fuori letteralmente da un garage dov’era sepolta la Cadillac Deville Coupé del 1959, poco più di un rottame, era già stata al centro delle attenzioni di Francesco Attolico cinque anni fa, ma poi non se ne fece nulla. Que22 Gennaio/Febbraio 2015 www.carrozzeria.it italiana in salsa USA La presentazione della Elvis III, presso la sede della Celebrity Kustoms Italy a Monza: tanti gli appassionati e gli addetti al settore che hanno assiepato la vettura dopo che è stata svelata sta volta, invece, i tempi erano maturi: alla fine è stato un anno e mezzo di lavoro, dall’attacco di carpenteria alle rifiniture decorative, con una squadra di maestri artigiani tutti italiani che hanno portato alla creazione di un’auto unica. «La nostra Made in Italy punta direttamente al cuore del più grande mercato auto custom del mondo, gli States, con una presenza garantita nei più grossi e importanti eventi automotive custom del Paese - spiegano i promotori, Francesco Attolico e Lorenzo Dossena - Al termine del tour americano, l’auto sarà a disposizione delle più importanti fiere internazionali europee e a richiesta in altre manifestazioni di grande richiamo». Dettagli e lavoro di squadra Di grande valore e impatto è l’equipaggiamento, con pelle pregiata creata apposta, dettagli realizzati con essenze lignee di acero bianco e intarsi di madreperla, finiture e particolari d’acciaio modellati, fanali posteriori in cristallo creati a mano da un artista soffiatore del vetro. E diverse parti e prodotti sono stati realizzati in esclusiva per questo progetto, dal parabrezza alla vernice, formulata e prodotta nel laboratorio PPG Italia proprio per dare una lucentezza unica alla vettura. La Kristal Stardust Elvis III infatti è una particolare formulazione di vernice non in commercio, di colore bianco perlato, a quattro www.carrozzeria.it Gennaio/Febbraio 2015 23 v er nici Francesco Attolico e Lorenzo Dossena (a sinistra con il microfono) illustrano nel dettaglio il lavoro di recupero di questa Cadillac strati con polvere di cristallo tritato a 0,2 micron, una realizzazione unica PPG Refinish sviluppata appositamente per questo progetto, a cui si sono aggiunte sfumature decorative sulle fiancate in Light Gold realizzate da Dox Design. Il telaio è stato completamente smontato, sabbiato, stuccato e verniciato in oro lucido, e tutti i fondi sono stati bonificati e riverniciati. Al lavoro su queste componenti sono stati Eugenio Ravo ed Emanuele Rasi. L’auto monta poi sospensioni pneumatiche e un sistema di apertura porte senza maniglie, con telecomando a distanza. Il tetto è stato ribassato di quattro centimetri e ai lati sono stati ricavati tettucci asportabili, mentre l’attacco del tettuccio è stato rinforzato e retrocesso di 10 centimetri per una discesa più morbida. La radio è una riproduzione di radio d’epoca, ma dotata di tutta la tecnologia più attuale. Tutte le parti sostituite sono state oggetto di un’attenta ricerca tra ricambisti e sui siti di aste online da parte di Angelo Perlangeli, esperto di custom americane e stile in generale. Al progetto ha dato un contributo rilevante poi Roberto Cotugno, consulente meccanico e Storia della Cadillac Coupé Deville di serie Questa affascinante vettura americana, marchiata Cadillac su base General Motors, nasce nel 1949 come un prototipo di vettura di lusso, una show car marciante che è stata usata veramente dal presidente della General Motors Charles Wilson fino a tutto il 1957. Un’auto molto particolare, con un nome derivato dal gioco di parole francesi couper (che significa “tagliare”) e ville (città), un’auto tagliata e con un divisorio tra il compartimento dei passeggeri e quello del guidatore. E questo prototipo nasce proprio all’insegna di questa divisione, dove il passeggero dispone di accessori esclusivi per l’epoca 24 Gennaio/Febbraio 2015 come un telefono radiocontrollato, una sorta di antenato del cellulare. La Coupé de Ville entra poi in produzione nel 1959 e diventa una vera automobile con una linea molto ricercata e in linea con lo stile dell’epoca fatto di dimensioni importanti, grandi pinne posteriori e un abitacolo tutto pelle e lusso. Del prototipo resta l’impostazione “tagliata”, cioè con carrozzeria a due sole porte e tetto spiovente, ma l’abitacolo non presenta divisioni per sfruttare al meglio lo spazio. Un’auto che ha segnato un’epoca, negli Usa. Il motore era possente quanto la carrozzeria: un 6.4 V8 da xxx cavalli. www.carrozzeria.it Il cruscotto della De Ville restaurato con legno di alta qualità. Le componenti elettriche sono perfettamente funzionanti Sulle auto di lusso americane degli anni 60 non possono mancare le generose pinne posteriori, che sembrano modellate dal vento www.carrozzeria.it addetto alle relazioni con sponsor e fornitori, mentre tra i partner si sono distinti Davide Aresi di AD Kustom Furnitures, per le componenti in legno d’acero bianco e degli intarsi in madreperla, Steve Martin, per il motore e la meccanica in generale, Fabio Dell’Orto, per i calchi dei tettucci, della dima per il parabrezza e di tanti piccoli dettagli fondamentali. «Ma è stato davvero un lavoro corale, fatto con grande disponibilità e spesso gratis da tanti - conclude Lorenzo Dossena - Nell’ambito dei lavori di carrozzeria abbiamo trovato grande collaborazione per esempio da due realtà diverse come Anest Iwata Italia per la fornitura degli attrezzi e da Team Service Car di Concorezzo per l’appoggio logistico. A tutti i partner va il nostro grazie». N egli Stati Uniti il team di John D’Agostino ha lanciato un filone di auto dedicate ad Elvis Presley, simbolo dell’America proiettata verso il futuro degli anni Cinquanta e Sessanta Gennaio/Febbraio 2015 25