editoriale - Liberi di Educare

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editoriale - Liberi di Educare
editoriale
MAGGIO 2016
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PASSIONE PER LA REALTÀ
Siamo immersi in un mondo nel quale crollano molte delle sicurezze sulle quali la
società si poggiava un tempo. “Oggi non viviamo un’epoca di cambiamento, quanto
un cambiamento d’epoca” ha detto Papa Francesco nell’incontro dello scorso novembre a Firenze con i rappresentanti del V Convegno Nazionale della Chiesa Italiana. Questo giudizio ci chiama a stare di fronte alla realtà con ancor più dignità e impegno, perché in ogni passaggio, in ogni “svolta” che la storia fa – che sia drammatico
e dirompente oppure lineare e quasi impercettibile – è la persona, un io consapevole
di sé e del proprio destino, che fa la differenza. Un io che senza paura si mette al
lavoro, semplicemente, per costruire qualcosa di reale e positivo per il bene di tutti.
In questo contesto qual è quindi il compito della scuola se non contribuire alla formazione di questo io, di questa “persona” che sappia affrontare la realtà qualsiasi
essa sia, cogliendone il positivo, costruendo la storia? Qual è il compito di un docente e di un educatore se non essere lui per primo testimone di questa positività
mettendosi per primo veramente in gioco, facendo sì che i bambini e i ragazzi, che
gli sono affidati per un tratto di strada, imparino e crescano nella totalità della loro
umanità? Per questo la scuola non può essere solo il luogo della trasmissione dei saperi. Deve essere certamente un luogo di studio serio (e appassionato), ma lo scopo
ultimo è l’autocoscienza dell’allievo. Attraverso le diverse materie di studio, i giochi,
le proposte ludiche e didattiche, le uscite, le gite, le esperienze proposte il docente
comunica in primo luogo la propria passione per la realtà, che passa attraverso quello che insegna – fosse la scoperta del sapore di un agrume a un bambino di tre anni o
il dramma dei ragazzi del ’99 caduti durante la Grande Guerra ai ragazzi della scuola
secondaria –. Solo guardando un uomo impegnato nella realtà l’apprendere può
diventare un’esperienza di bellezza e interesse reale, pur nella fatica dello studio, che
non è mai sterile e fine a se stesso.
Tutto questo – dentro un tentativo sempre correggibile e migliorabile – è quello che
desideriamo avvenga sempre nelle nostre scuole.
la vita delle nostre scuole...
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UNA MISSIONE DURATURA
Duecento anni di storia. La scuola San Francesco di Sales di Città di Castello compie
quest’anno due secoli di vita, da quel 1816 quando le suore “Figlie di San Francesco
di Sales” aprirono la prima scuola femminile della città, una elementare. Per celebrare questa data importante, tutta la scuola è andata in visita dal Santo Padre a Roma
il 30 aprile. In occasione di questa visita abbiamo portato al Papa il nostro annuario,
che lui ha accettato con grande gioia, garantendo una particolare benedizione per
tutti i nostri bambini e ragazzi.
La giornata è stata per noi molto emozionante, il modo migliore di celebrare questi
duecento anni dalla fondazione, esprimendo al Papa tutta la nostra gratitudine per
la grande attenzione che sta dimostrando verso l’educazione e la formazione dei
giovani.
Una missione che la scuola San Francesco di Sales svolge dalla fondazione, quando
le suore hanno dato vita a un’avventura missionaria aperta a tutte le forme di apostolato e piena di fervore nei confronti dei giovani e delle giovani.
Le celebrazioni proseguiranno dal 4 settembre del 2016 con un incontro di presentazione e l’inaugurazione di una mostra dedicata alla scuola ed ai suoi 200 anni. La
mostra, curata da un comitato scientifico appositamente creatosi che ha coinvolto le
maggiori personalità del territorio esperte in materia, sarà allestita presso la Pinacoteca Comunale e resterà aperta fino al 4 novembre 2016.
Altra iniziativa degna di nota sarà la riqualificazione del nostro cortile interno in cui
sarà inaugurato un campetto sportivo polivalente che permetterà agli oltre 350
alunni della scuola di poter svolgere attività fisiche e ludiche. Le celebrazioni si dovrebbero concludere il 24 gennaio 2017, festa di San Francesco di Sales, con un convegno finale sull’importante tematica dell’educazione dei giovani in cui, tra l’altro,
verrà presentato il catalogo della mostra allestita presso la Pinacoteca.
All’interno della tradizione che gli ha dato origine la scuola San Francesco di Sales,
oggi si pone come soggetto educativo capace di stimolare gli alunni ad uno sguardo
aperto e appassionato alla realtà. La Cooperativa Sociale San Francesco di Sales è
subentrata nella gestione della scuola dal 1989 con un Asilo nido, una Scuola dell’Infanzia, una scuola Primaria, una Scuola secondaria di primo grado ed un Liceo delle
scienze umane. Tutti gli ordini scolastici hanno standard strutturali, organizzativi e
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qualitativi tali da essere stati riconosciuti paritari dal Ministero della Pubblica Istruzione: la scuola San Francesco di Sales, oggi si pone come soggetto educativo unico
non solo nell’Alta Valle del Tevere (siamo l’unica scuola verticalizzata presente in Umbria ed una delle poche sul territorio nazionale).
La scuola nel suo complesso costituisce un bacino di utenza molto importante per il
territorio di Città di Castello: le famiglie che scelgono la nostra scuola sono più di 350
ed hanno estrazioni sociali molto diverse: dall’impiegato all’operaio, dall’imprenditore al piccolo artigiano, dalla famiglia radicata da generazioni nel territorio a quella di
stranieri appena arrivata a Città di Castello.
la vita delle nostre scuole...
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COOPERATIVE LEARNING NELLE NOSTRE SCUOLE
Quando si parla di cooperative learning è necessario porre in primo piano
l’apprendimento sostenuto e guidato dall’insegnamento. In tale metodo la variabile
significativa è la cooperazione tra gli studenti che sono corresponsabili dei risultati
che andranno a raggiungere: stabiliscono il ritmo del lavoro, si correggono e
si valutano, sviluppano e migliorano le relazioni sociali per favorire il proprio
apprendimento. L’insegnante è organizzatore e facilitatore delle attività.
Le attività proposte ai nostri alunni partono da situazioni reali, autentiche, in modo
che la motivazione sia alla base del lavoro. Ai bambini vengono assegnati ruoli
complementari, di responsabilità interconnessa, necessari alla realizzazione del
compito. I gruppi possono essere tra loro in competizione in modo che i componenti
siano il più possibile stimolati. La competizione, infatti, non è in assoluto una
condizione negativa: in alcuni casi può essere utile a suscitare l’interesse e la
motivazione ad apprendere.
L’alunno viene poi valutato sia per il lavoro individuale che per quello collettivo.
Per rafforzare e consolidare maggiormente la capacità degli alunni della classe
quarta nella risoluzione di problemi matematici sono stati proposti loro vari compiti,
per esempio organizzare una cena per le insegnanti, oppure un picnic per la classe.
Ad ogni gruppo è stato chiesto di pianificare vari passaggi: definire il numero dei
partecipanti, organizzare il menù, fare la lista dell’occorrente utilizzando i cataloghi
dei vari supermercati e, attraverso i prezzi indicati, calcolare la spesa finale.
Il lavoro non è stato semplice, ma il risultato è molto interessante. Ogni gruppo
ha rappresentato una diversa possibilità di realizzazione del compito giustificata e
motivata al resto della classe da un portavoce.
Attraverso la discussione finale emergono i punti di forza e gli aspetti da correggere,
fondamentali per le successive proposte di lavoro.
È indiscutibile la soddisfazione che gli alunni provano quando vedono concluso
e realizzato un progetto all’interno del quale ognuno di loro è stato attivamente
coinvolto per il raggiungimento dell’obiettivo comune.
Riccarda Magini, insegnante scuola primaria Aliotti-Arezzo
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Questionari
Online
Da quest’anno il tradizionale questionario che proponiamo alle famiglie
per migliorare i servizi nelle nostre scuole è disponibile online.
Come oramai da diversi anni, nell’ambito di una specifica campagna di
valutazione dell’offerta formativa realizzata dalla rete di scuole Liberi
di educare, chiediamo la collaborazione dei genitori per la verifica del
servizio scolastico. Un’azione utile sia alle famiglie che alle scuole, per
poter individuare eventuali interventi nell’ottica di una crescita e di un
miglioramento continuo.
Da quest’anno il questionario è disponibile via web: basterà collegarsi
al link fornito dalla propria scuola, compilare il questionario e inviarlo. Il
questionario rimane anonimo e viene segnalato esclusivamente il livello
della scuola e il nome dell’Istituto frequentato. Le domande sono articolate in più aree di valutazione, riportando una scala di gradimento da 1 a
10. Maggiore è la numerazione, maggiore il gradimento.
Se non vedete l’email con il link, rivolgetevi alla segreteria della scuola.
Il questionario deve essere compilato
e inviato entro il 25 Maggio!
proposte di lettura
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I CERCATORI
DELLE PAGINE PERDUTE
ADULTI
Sattouf R., L’arabo del futuro. Una giovinezza in Medio Oriente (1978-1984)
Rizzoli-Lizard, 2015 € 20,00 pp. 160
L’autore di questa graphic novel – consiglio azzardato per i puristi della letteratura
ma merita veramente – è nato a Parigi nel 1980 da madre francese e padre siriano.
Per tutta la sua infanzia in Siria fra i parenti del padre è stato considerato un francese – per giunta biondo! –, in Francia un arabo con uno strano nome. La sua storia
la racconta in questo libro in maniera disincantata, ironica, semplice e realista sia
nei dialoghi che nelle vignette. Il panarabismo del padre, con la sua ossessione di
dare un’istruzione agli arabi, il “pellegrinaggio” della famiglia fra le varie Università
mediorientali dove il padre si ritroverà ad insegnare, la Libia di Gheddafi con derrate
alimentari contingentate, la Siria di Hafiz al-Asad con le divisioni fra uomini e donne,
i rifiuti per strada, le violenze a scuola…tutte queste sono le esperienze che avrebbero dovuto fare di Riad…l’arabo del futuro!
Disponibile anche in ebook
RAGAZZI
Funke C., Il re dei ladri
Mondadori, 2006 € 10,50 pp. 369
Bo e Prosper sono in fuga, la zia vorrebbe lasciare Prosper, il fratello più grande, in
orfanotrofio e prendere con sé il piccolo Bo di cinque anni. Nella loro fuga arrivano a
Venezia, città amata dalla madre, dove si aggregano ad una combriccola di ragazzini
orfani – Mosca, Riccio e Vespa – che vivono in un cinema abbandonato e che “il re dei
ladri” mantiene con i suoi furti spettacolari fatti ai danni delle ville dei ricchi veneziani. Ma chi è in verità Scipio, il re dei ladri, e che cosa nasconde? E ce la farà Victor, un
investigatore privato che ama i camuffamenti, a trovare Bo e Prosper e consegnarli
alla zia?
Età di lettura: dagli 11/12 anni
Disponibile anche in ebook
BAMBINI
Cardini F., Storie di re Artù e dei suoi cavalieri
Gallucci, 2012 € 16,50 pp. 120 ill.
Chi non ha amato re Artù e i suoi cavalieri, le imprese di Lancillotto del Lago, il suo
amore impossibile con la regina Ginevra, le magie di Merlino e della fata Morgana,
le battaglie, l’onore, l’amicizia e la gloria in bilico fra il mito e la fantasia? In questo
libro la narrazione di uno storico come Franco Cardini si semplifica per essere comprensibile ai ragazzi, senza perdere però nulla della sostanza e dell’epicità del ciclo
arturiano.
Età di lettura: dagli 8/9 anni