valutazione e controllo pre campionato
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valutazione e controllo pre campionato
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Scienze Motorie (classe 33) Tesi di Laurea VALUTAZIONE E CONTROLLO DI ALCUNI PARAMETRI FUNZIONALI DI UNA SQUADRA DI CALCIO DURANTE IL PERIODO PRE-CAMPIONATO DI “SERIE D” Relatore: Prof. Marco VALENTE Candidato: Filippo SASSI Anno Accademico 2010/2011 Indice Premessa 3 Introduzione 4 - Scopo 5 - Ipotesi 5 Capitolo 1: PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO 6 1.1 - La pianificazione dell’allenamento durante la stagione 6 1.2 - La preparazione pre-campionato 7 1.2.1 - Effetti dell’allenamento nel pre-campionato 18 Capitolo 2: VALUTAZIONE FUNZIONALE 10 2.1 11 - Modello di prestazione Capitolo 3: MEZZI E METODI DI ALLENAMENTO 14 3.1 - Test di valutazione e controllo 15 3.1.1 - Valutazione antropometrica 15 3.1.2 - Valutazione della percentuale di massa grassa 15 3.1.3 - Valutazione della flessibilità del tronco 3.1.4 - Valutazione delle qualità muscolari: 17 test della forza esplosiva degli arti inferiori (Test Bosco) 18 3.1.5 - Capacità di accelerare in spazi brevi: test di accelerazione su 30 m 21 3.1.6 - Capacità di effettuare il cambio di direzione: test navetta (Test Capanna) 22 3.1.7 - Capacità di correre con regolarità incrementale ad un ritmo sempre più intenso: 23 test aerobico di Léger 3.1.8 - Test di tiro 24 3.2 - Allenamento svolto durante la preparazione pre-campionato 25 Capitolo 4: RISULTATI E ANALISI STATISTICA 30 Capitolo 5: DISCUSSIONE 48 Capitolo 6: CONCLUSIONI 50 Ringraziamenti 52 Bibliografia 53 Premessa Con questo lavoro si sono volute valutare le variazioni di alcuni parametri funzionali di giocatori in una squadra di calcio con l’utilizzo di una batteria di test specifici comunemente impiegati in questa disciplina. I test sono stati svolti su una squadra di calcio dilettantistica che si preparava per il campionato di “Serie D”: il G.S.D. Bogliasco D’Albertis. Per quanto riguarda il controllo è stato scelto il periodo pre-campionato solitamente quello più adeguato per valutare le variazioni di adattamento ai carichi di allenamento. In genere la durata della preparazione per squadre professionistiche è di 8 settimane, ma in questa ricerca su una squadra semiprofessionistica, l’intervallo di tempo è stato di 4 settimane di allenamento. Al termine di essa è stata riproposta la medesima batteria di test adottati all'inizio per registrare le variazioni ottenute delle caratteristiche atletiche indagate in funzione della tipologia dell'allenamento realizzato. Introduzione Mi sono occupato di calcio, non solo perché è lo sport più conosciuto al mondo, ma perché tra tutti gli sport che ho praticato, è quello che ha saputo affascinarmi ed invogliarmi maggiormente sin da bambino e che tutt’ora pratico in ambito dilettantistico. Il lavoro atletico abbinato al divertimento del gioco di squadra è sempre stato per me un momento di socializzazione e di divertimento. Avendo vissuto sin da piccolo in diverse nazioni straniere, ho dovuto cambiare scuole ed anche squadre con cui andavo ad allenarmi. Le esperienze che mi sono rimaste di quei momenti passati sul campo a correre con un pallone sono sicuramente le più belle. Non ho mai vissuto l’allenamento come una perdita di tempo, ma una via per migliorarmi e per raggiungere questo obiettivo. Il lavoro comporta fatica, e saper faticare è una qualità che rafforza il carattere dell'individuo; è quindi attraverso l’allenamento e il lavoro sul campo che un atleta apprende ad essere migliore e rispettoso. Con il trascorrere degli anni la parte dell’allenamento più difficile da sostenere anche mentalmente per un calciatore è quella dell'allenamento atletico che spesso si svolge senza il pallone. Nonostante la fatica ho sempre cercato di dare il massimo, sapendo che il lavoro porta a miglioramenti. Per questo ed altre motivazioni la preparazione fisica è sempre stata qualcosa vista come un piacere. Dopo il diploma della scuola secondaria superiore ho scelto di frequentare il corso di laurea in Scienze Motorie ed acquisire le basi culturali necessarie per poter diventare preparatore atletico. Approfondirò quindi alcuni aspetti della preparazione atletica, un argomento molto vasto e discusso, che nel calcio è di fondamentale importanza per ottenere una buona prestazione. Una disciplina che si pratica ad intensità sempre più elevate e che richiede una preparazione "moderna" e mirata, attraverso un allenamento atletico che si protrae durante tutta la stagione agonistica. Per il raggiungimento di determinati obiettivi è necessario svolgere una parte di lavoro molto importante che comporta carichi di lavoro elevati nel periodo pre-campionato. E’ per questi motivi che ho voluto indagare le variazioni di alcune caratteristiche dei calciatori con test funzionali proprio nel periodo di carichi di allenamento intensi. Scopo Gli obbiettivi dello studio sono stati i seguenti: valutare e verificare i parametri funzionali dei giocatori coinvolti in questa ricerca attraverso una batteria di test; accertare possibili variazioni delle prestazioni al termine del periodo di allenamento prestabilito; controllare che l'allenamento svolto sia stato efficiente per gli obiettivi proposti dallo Staff; verificare le correlazioni tra i risultati ottenuti. Con la disponibilità dei giocatori della società calcistica G.S.D. Bogliasco e dell'allenatore Prof. G. Invernizzi si sono potuti organizzare i test con la prima squadra che si preparava a svolgere il campionato di “Serie D”. I test sono stati effettuati nei primi giorni di preparazione, fine Luglio e ripetuti dopo trenta giorni, fine Agosto; pochi giorni prima dell’inizio della stagione agonistica. I test scelti per il controllo dovevano essere di facile esecuzione e ripetibilità. Lo scopo pratico, inoltre, era quello di dare all'allenatore delle informazioni che potessero essere utili alla programmazione globale ed individualizzata dell'allenamento Ipotesi Considerando il breve periodo che è intercorso tra i test PRE e POST; si ipotizzava di trovare variazioni non omogenee dei parametri sotto osservazione, tenendo conto che le risposte alle sollecitazioni dell’allenamento seguono, per ogni capacità fisica, le leggi dell’eterocronismo. Ci si aspettava al momento del controllo di ottenere delle modifiche sulle variabili indagate, che dovevano essere interpretate come segnali di maggiore o minor adattamento all'allenamento in quel contesto. Capitolo 1: PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO 1.1 La pianificazione dell’allenamento durante la stagione I calciatori hanno bisogno di una condizione fisica ottimale per far fronte alle richieste fisiologiche del gioco e per mantenere le proprie abilità tecniche durante tutta la durata dell’incontro. Pertanto, la preparazione fisica costituisce una parte fondamentale nella programmazione generale dell’allenamento, l’importanza da attribuirle dipende da diversi fattori, quali ad esempio le qualità del giocatore e l’intensità di lavoro durante le sedute di allenamento non specificatamente dedicate al miglioramento delle qualità fisiche. Oltre ai mezzi di allenamento anche il carico di lavoro totale devono essere tenuti in considerazione per il miglioramento della prestazione. Le caratteristiche dei giocatori sono ben diversificate sia dal punto di vista biologico che da quello legato al ruolo servono quindi stimoli di allenamento personalizzati e specifici. È pertanto importante che l’allenatore ed il preparatore riconoscano e tengano conto delle differenze individuali, al momento di definire un programma di allenamento adeguato alla squadra. Lo Staff, in questo contesto, dovrebbe essere in grado di modificare in qualunque momento una seduta di allenamento per consentire ai giocatori di recuperare sia fisicamente che mentalmente oppure proporre intensità di allenamento differenti. La pianificazione della stagione deve contenere carichi progressivi di lavoro, includere periodi di riposo e prevedere variazioni nell’intensità e nel volume di allenamento in modo da evitare overtraining caratterizzati da un marcato calo di prestazione per un periodo di tempo prolungato. Nella pianificazione della preparazione fisica si deve tener conto del calendario della stagione agonistica così da poter suddividere l’anno in pre-campionato, campionato e pause nel campionato. Questa tesi si focalizza sulla fase del periodo pre-campionato come periodo di valutazione degli atleti. 1.2 La preparazione pre-campionato Il termine “pre-campionato” indica il periodo di tempo compreso tra l’ultima partita di una stagione e la prima della stagione seguente. Il periodo pre-campionato si può suddividere in due fasi: fase di mantenimento e fase di ricostruzione. La fase di mantenimento è quella compresa tra l’ultima partita del campionato appena trascorso e la ripresa degli allenamenti di squadra; la fase di ricostruzione, invece, inizia con gli allenamenti di squadra (inizio ritiro pre-campionato) e prosegue fino alla prima partita del nuovo campionato. La durata di questi periodi varia in base alle categorie. Nei dilettanti, il periodo di mantenimento dura circa 12 settimane e il periodo di ricostruzione dura dalle 4 alle 6 settimane, e può raggiungere le 8 settimane per i professionisti. Secondo la bibliografia internazionale, il periodo di mantenimento di solito quello estivo viene impiegato per favorire il recupero mentale dei giocatori ed include un allenamento fisico limitato; spesse volte questa fase viene presa come un momento di riposo totale e non come una salvaguardia di una forma idonea considerando che si ha più tempo da dedicare alla condizione fisica. In questo intervallo ci si concentra principalmente sulla preparazione fisica, con particolare riguardo alla corsa su lunghe distanze e all’allenamento della resistenza muscolare. All’inizio del periodo di ricostruzione l’allenamento è spesso molto intenso, dal momento che i tecnici desiderano che i giocatori raggiungano una condizione ottimale per l’inizio del campionato; ciò come conseguenza potrebbe spiegare in parte l’alto numero di infortuni che si verificano in questo periodo. La fase di preparazione pre-campionato è quindi il periodo ideale per cercare di adattare i giocatori ad un allenamento di qualità che si cercherà poi di mantenere su buoni livelli durante tutto l’arco della stagione. Questo deve essere un momento in cui creare una “base” fisica, tecnico-tattica e motivazionale come addestramento alla stagione agonistica. Potrebbe essere un errore lavorare con alti carichi solo in questo periodo; occorre modulare gli allenamenti con intensità diversificate ed in funzione degli adattamenti individuali durante tutta la stagione. Molto spesso il programma di preparazione pre-campionato non segue i dettami della metodologia teorica dell’allenamento che prevede stimoli incrementali di fasi di lavoro alternati a periodi di recupero più o meno attivo; questo perché nel gioco del calcio le competizioni iniziano dopo circa 6, 8 settimane dall’inizio degli allenamenti. Durante questa fase di formazione gli obiettivi dello Staff tecnico sono quelli di migliorare le qualità aerobiche a sostegno di quelle anaerobiche e potenziare le qualità muscolari, oltre agli aspetti tecnico-tattici. Alcuni preparatori atletici (comunicazione personale) hanno evidenziato che i risultati che si ottengono in questo periodo sono spesso contradditori, ad un miglioramento delle qualità aerobiche-lattacide corrisponde spesso, un peggioramento delle qualità muscolari, rilevabili attraverso test di forza e di accelerazione. Una riflessione importante, come dicevamo in precedenza, è che i risultati funzionali che si possono ottenere attraverso l’esecuzione dei test possono/sono influenzati dai “carichi” di allenamento. È molto difficile identificare il volume di allenamento ideale nei giochi sportivi e di conseguenza valutare i risultati ottenuti nel post-test con sufficiente sicurezza. 1.2.1 Effetti dell’allenamento nel pre-campionato Generalmente all’inizio della stagione, lo Staff tecnico desidera conoscere le condizioni della squadra che si presenta al ritiro in modo da stilare un quadro generale della condizione fisica. Si ritiene opportuno rilevare le misure antropometriche, le qualità muscolari della forza e le capacità di resistenza. I test servono allo Staff per programmare i metodi ed i mezzi idonei per poter raggiungere gli obiettivi del pre-campionato, ossia l’adattamento aerobico e il miglioramento delle capacità di reclutamento muscolare. Con riferimento alle problematiche legate alla programmazione, il principio generale riguarda la gradualità del carico che si estende a tutte le attività del periodo di ricostruzione. Inizialmente si mira ad un adattamento generale aerobico e della forza muscolare, con annessi esercizi sulla propriocezione e sulla mobilità articolare, per poi sviluppare nell’arco della preparazione rispettivamente: la potenza aerobica e la forza elastica e resistente; la capacità anaerobica lattacida e la forza esplosivo-elastica; la capacità anaerobica alattacida. Capitolo 2: VALUTAZIONE FUNZIONALE La valutazione funzionale, il controllo della prestazione e la pianificazione dell’allenamento sono componenti del controllo dell’ allenamento strettamente collegate. Se si vuole che nel processo di allenamento sia garantito un miglioramento della prestazione, il suo livello di sviluppo deve essere esaminato servendosi di procedure di valutazione funzionale. I dati così rilevati verranno tenuti in considerazione nella pianificazione dei giorni e delle settimane successive, modificando oppure mantenendo l’allenamento realizzato. Anche le squadre dilettantistiche lavorano cercando di controllare l’allenamento degli atleti al fine di poter arrivare all’obiettivo finale: il successo nella prestazione in partita. Durante il pre-campionato dunque, l’obiettivo principale è quello di analizzare lo stato psico-fisico della squadra, per poi adattarlo in funzione dei risultati che si ottengono modificandone la programmazione. La valutazione funzionale del calciatore è l’indagine, attraverso una serie di test, dei fattori fisiologici che determinano la prestazione fisica e sportiva. Gli scopi di questi controlli sono quelli di misurare la potenza ed il grado di efficienza dei differenti parametri meccanici, energetici, biochimici, quando possibile, che condizionano la prestazione fisica e sportiva, programmando in modo adeguato l'allenamento, definendone al meglio il carico da somministrare, ottimizzando la prestazione ed evitando cali della performance. Per effettuare i controlli si utilizzano i test che devono avere alcune caratteristiche e rispondere a requisiti specifici: Validità: ciò significa che deve effettivamente misurare quello che ci si propone di misurare. Affidabilità: si intende la precisione formale delle misure da esso fornite. I test devono dare le stesse garanzie se ripetuti. Oggettività: si intende il grado di indipendenza esistente tra il risultato del test e colui che lo somministra. Un test deve garantire lo stesso risultato indipendentemente dai soggetti che se ne servono per provare le capacità di un atleta. Standardizzazione: si intende la necessità dell’approntamento di norme, cioè di dati empirici di riferimento in grado di collocare i risultati dei test all’interno di classi di rendimento per gruppi particolari di individui allo scopo di trarne indicazioni sul rendimento attuale e su quello futuro di un soggetto. Economicità: si intende che per la sua effettuazione non dovrebbero essere richiesti né troppo tempo né troppe spese. 2.1 Modello di prestazione La valutazione funzionale di un calciatore, per essere davvero efficace ed utile nella pratica, deve basarsi sul modello funzionale della prestazione considerata. Il gioco del calcio è uno sport di natura intermittente, si basa sull’effettuazione di movimenti caratterizzati da elevate accelerazioni, rapide corse e salti alternati a brevi periodi di corsa lenta o addirittura di stasi. In ogni caso, il carico di lavoro è sottomassimale o massimale, tuttavia l’alternanza delle varie fasi non è mai definibile in anticipo perché condizionata da imprevedibili azioni di gioco in quanto il calcio è uno sport aciclico. Appare evidente che la valutazione di un giocatore di calcio per la quale vengono sommate caratteristiche così diverse ed in parte contrastanti, non può essere affidata all’esecuzione di un singolo test capace di dare un’informazione globale, bensì si dovrà ricorre a batterie di test, per l’esplorazione di specifiche caratteristiche funzionali. In questa ricerca si sono volute indagare le seguenti variabili: Variazione del peso e della percentuale di massa grassa. Questo confronto può aiutare lo Staff tecnico e medico a capire se i giocatori hanno migliorato le qualità di massa magra del muscolo. Variazione di flessibilità del tronco per individuare la rigidità degli ischio-crurali e della colonna vertebrale parte lombare. Variazione delle capacità aerobiche legate alla resistenza valutate con il test Léger. La bibliografia internazionale ha mostrato che le uniche evidenze scientifiche rilevate con riferimento all’allenamento intervallato nel gioco del calcio, sono quelle rappresentate da ripetute della durata di alcuni minuti a un’intensità pari al 90-95% della frequenza cardiaca massima, in particolare 4 volte 4 minuti, con un recupero di 3 minuti a circa il 70% della frequenza cardiaca massima (Helgerud et al., 2001). Variazione delle capacità nel cambio di direzione. Un aspetto estremamente importante riguarda la capacità dei giocatori di effettuare cambi di direzione; negli sport di squadra la velocità di spostamento si caratterizza più per i rapidi cambi di direzione (CdD) che per una corsa lineare (Perondi, 2009). Durante una partita un calciatore di buon livello può compiere dai 700 ai 1000 cambi di direzione a distinte velocità e diversi angoli, questa attività funzionale non era mai stata indagata sino ad alcuni anni orsono. Il primo in Italia a studiare questo tipo di attività è stato R. Capanna (1986), attualmente l’allenamento del cambio di direzione viene effettuato con metodo (Young WB, James R, Montgomery I- J Sports Med Phys Fitness. 2002). Nei cambi di direzione sono fondamentali alcune fasi quella di accelerazione e quella di decelerazione oltre alla funzione di equilibrio in situazioni non conosciute (dipendenti dall’avversario) che determinano soluzioni motorie importanti per il giocatore. La velocità nel cambio di direzione comprende la tecnica: collocazione dei piedi, aggiustamenti degli appoggi per accelerare o decelerare, la postura corretta del corpo e la velocità di corsa lineare. Per queste ragioni noi abbiamo esaminato questo gesto attraverso un test navetta per valutare la capacità dei soggetti nel cambiare direzione. Non va dimenticato che nell’esecuzione del cambio, oltre agli aspetti coordinativi, un altro fattore importante è la forza che l’atleta è in grado di sviluppare soprattutto nella fase di decelerazione, infatti in un’indagine effettuata è stato dimostrato su Pedana di forza Kistler -associata alla rilevazione stereofotogrammetrica con il VICON 612- che l’applicazione di forza di un cambio di 180 gradi con accelerazione di 5 metri è stata di 500 kg per effettuare un gesto completo (A. Ravaschio, R. Sassi, A. Tibaudi, N.A. Maffiuletti). Variazione delle capacità di accelerazione. Tra i test che vengono ripetuti da sempre nel mondo del calcio c’è da considerare lo sprint -da noi definito come test di accelerazione-; capacità del soggetto di spostare il proprio corpo da una situazione di cammino a velocità che possono raggiungere circa 32 km/h in spazi brevi in calciatori evoluti. La distanza rilevata attraverso la match analysis più comunemente effettuata dai calciatori ad alta velocità è mediamente di 20 metri. Alcuni anni orsono i test venivano effettuati su distanze di 50 metri e cronometrati manualmente; nel tempo si è passati a distanze di 30 metri e attualmente si è arrivati a proporre i test su distanze di 20 metri con l’utilizzo di fotocellule. Variazione delle qualità muscolari. Per valutare queste doti sono stati eseguiti i test di salti proposti dal Prof. C. Bosco (1992). Nei test di salti si è voluto analizzare le qualità contrattili, quelle elastiche e la potenza meccanica sviluppata dai giocatori. L’utilizzo o meno degli arti superiori mette in evidenza le capacità coordinative semplice dell’atleta. Le ricerche hanno messo in evidenza che esiste una buona correlazione positiva tra capacità di salto “contro-movimento jump” e test di sprint. Variazione di velocità della palla. Rifacendoci al teorema dell’impulso, è stato effettuato un test per valutare la velocità della palla durante il tiro. La valutazione è stata fatta attraverso un sistema di misura computerizzato che si avvale della tecnologia Sound Blaster. Il miglioramento della velocità della palla è principalmente determinato da due fattori: uno riguarda la potenza muscolare e l’altro la tecnica del calcio. Capitolo 3: MEZZI E METODI DI ALLENAMENTO Sono stati testati i parametri funzionali di 20 calciatori dilettanti di età compresa tra i 16 e i 31 anni (22,4±.5,6), statura media 179±.6,2, peso kg 75,1±.6,9. I giocatori all’inizio del ritiro presentavano una condizione fisica discreta ed erano tutti sani. La squadra ha eseguito i test prima e dopo un periodo di preparazione pre-campionato della durata di 30 giorni. È stato registrato il lavoro svolto negli allenamenti durante il periodo analizzato. I calciatori oggetto dell’indagine ricoprivano i ruoli di: portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti, quindi con caratteristiche funzionali e antropometriche ben specifiche. Durante questa fase della stagione tutte le squadre sono soggette a cambiamenti e modifiche dell’organico per i condizionamenti del calcio-mercato, comunque si è cercato di far svolgere i test a tutti gli atleti disponibili sia prima che dopo la preparazione estiva anche se l'analisi di comparazione è stata fatta solo su soggetti per dati appaiati (atleti che hanno effettuato i due test). In questo studio sono state utilizzate prove comuni generalmente impiegate per valutare i parametri funzionali specifici di prestazione dello sport in oggetto: Valutazione antropometrica: test classici di peso e altezza Valutazione della percentuale di massa grassa: test di plicometria Valutazione della flessibilità del tronco Valutazione delle qualità muscolari: test della forza esplosiva (Test Bosco) Capacità di accelerare in spazi brevi: test di accelerazione su 20 m Capacità di effettuare il cambio di direzione: test navetta (Test Capanna) Capacità di correre con regolarità incrementale ad un ritmo sempre più intenso: test aerobico di Léger Test di tiro 3.1 Test di valutazione e controllo 3.1.1 Valutazione antropometrica La misurazione della forma del corpo è importante perché la prestazione può essere influenzata dalle caratteristiche morfologiche. Il nostro protocollo prevedeva la valutazione delle principali misure corporee (statura, peso, circonferenze, etc.). Attraverso lo screening morfologico e la derivazione di alcuni indici, abbiamo potuto analizzare e confrontare i dati ricavati indagando così su eventuali asimmetrie. Sono stati misurati il peso e l’altezza degli atleti attraverso una bilancia Terrailon e un metro; dai due valori abbiamo ricavato l’indice di massa corporea (BMI) un dato biometrico, espresso come rapporto tra il peso e l'altezza di un individuo, spesso utilizzato come indicatore dello stato di "peso forma". È un metodo semplice accessibile a tutte le discipline e facile da riprodurre. Il peso è stato valutato nei primi giorni di allenamento per vedere come gli atleti rientravano dalle vacanze estive e dopo un mese di allenamento per registrare i risultati dopo un intenso periodo di allenamento. L’altezza è stata misurata solo una volta nel test di entrata in quanto nel periodo previsto di controllo non potevamo riscontrare sensibili variazioni. 3.1.2 Valutazione della percentuale di massa grassa La valutazione della composizione corporea riveste grossa importanza in molte discipline in quanto il giusto rapporto peso-grasso corporeo permette di raggiungere livelli migliori di performance e di prevenire le patologie dovute al sovrappeso; in certe attività sportive il peso costituisce addirittura il parametro per la suddivisione in categorie (boxe, karate, lotta, etc). La conoscenza della composizione corporea, talvolta trascurata, permette di valutare ed eventualmente variare il regime alimentare per creare i presupposti atletici che il solo allenamento non potrebbe altresì modificare. La misurazione del grasso corporeo avviene utilizzando le seguenti metodiche: BioImpedenziometria e Plicometria. I due metodi di misurazione possono essere utilizzati singolarmente o congiuntamente, per uno screening completo del soggetto. La bio- impedenziometria prevede l’utilizzo di un’apposita bilancia, che permette, in modo veloce e preciso, di misurare sia il peso sia la percentuale di massa grassa. La misura ottenuta dallo spessore delle pliche cutanee attraverso la plicometria soddisfa generalmente le esigenze degli specialisti per le indagini sulla dislocazione delle masse grasse. Per questo criterio di valutazione è stato usato un plicometro secondo Harpenden. Si è stabilita la relazione fra la parte grassa delle pliche cutanee, le dimensioni corporee e la densità corporea. La percentuale della massa grassa viene determinata dalla stima della densità corporea. Abbiamo seguito il metodo a 3 punti di rilevamento, diverso a seconda del sesso e che utilizza la congiunzione con le formule secondo Jackson e Pollack. I punti di rilevazione delle pliche sono stati quelli del torace, della zona addominale e della coscia. Per una corretta stima è stato seguito uno schema preciso e preordinato per la determinazione delle dimensioni su entrambi i lati del corpo, per evitare errori causati da asimmetrie e differenze nelle misurazioni. In seguito è stata calcolata la media delle due registrazioni. Sono state considerate anche la circonferenza del bicipite e della vita che fanno parte del protocollo di rilevamento. 3.1.3 Valutazione della flessibilità del tronco L'obiettivo del test era di misurare la flessibilità della zona lombare e dei muscoli posteriori della coscia. Il materiale che occorre per il test è un banchetto con taratura in cm negativa e positiva. Il soggetto doveva sedersi a terra, piedi aderenti al banchetto, gambe tese, successivamente le mani, con le braccia distese vengono portate lentamente in avanti. Raggiunta con la punta delle dita delle mani la massima distanza possibile sul piano di taratura, si fissa la posizione per qualche attimo. E' stata rilevata la misura limite in positivo o negativo rispetto al punto zero, corrispondente al confine tra il banchetto e la pianta dei piedi. Questo test da informazioni circa la flessibilità generale perché non indica nel dettaglio la percentuale di intervento corrispondente a ciascuna delle regioni implicate nell’esecuzione della flessione; è però certamente utile per segnalare al preparatore l’eventuale scarsa mobilità dell’articolazione dell’anca quando dipende dalla ridotta elasticità dei flessori della gamba sulla coscia. Il test di controllo dà la possibilità di registrare miglioramenti o peggioramenti della flessibilità dei soggetti. Una maggiore elasticità è correlata con una minore possibilità agli infortuni. È da tenere in considerazione che la flessibilità dei muscoli dipende da diversi fattori: dall’ora in cui viene effettuata (ci sono variazioni della misura in relazione agli accertamenti attuati in diversi momenti della giornata), dalle condizioni ambientali, in seguito a rilevazione anticipata o successiva all’allenamento e dalle condizioni di riposo o di affaticamento. 3.1.4 Valutazione delle qualità muscolari: test della forza esplosiva degli arti inferiori (Test Bosco) Il Prof. C. Bosco ha ideato una metodologia per valutare la forza degli arti inferiori mediante una serie di salti svolti su pedana ERGOJUMP BOSCOSYSTEM. Tale strumento è costituito da una pedana a conduttanza collegata ad un processore, e consente di effettuare test con indicazioni su diverse espressioni di forza degli arti inferiori (forza esplosiva, reattivo-elastica, resistenza alla forza rapida etc.). Il test serve per valutare le caratteristiche morfologiche funzionali dei muscoli degli arti inferiori e le capacità neuromuscolari che un atleta possiede. Tramite un modello biomeccanico convalidato scientificamente, è possibile stimare anche la percentuale della qualità delle fibre dei muscoli estensori degli arti inferiori che un atleta possiede. Utilizzando il dispositivo elettronico -Ergotester-, collegato al tappeto, si calcolano il tempo di contatto al suolo e del tempo di volo. I test proposti sono applicabili non solo negli sport dove il salto è la qualità preponderante (pallavolo, varie specialità dell’atletica, etc.), ma anche nelle attività nelle quali l’impegno degli arti inferiori è determinante per il raggiungimento della prestazione ottimale (pallacanestro, calcio, karate, sci, etc.). Il protocollo di valutazione standard da noi attuato per la conoscenza delle qualità muscolari dell’atleta, prevede i seguenti test: - SQUAT JUMP -Forza esplosiva; - SQUAT JUMP con sovraccarico - Forza dinamica; - COUNTER MOVEMENT JUMP (C.M.J.) - Forza elastica; - C.M.J. Braccia Libere - Forza elastica e capacità coordinativa; - STIFFNESS TEST - Forza reattiva della muscolatura della gamba; - DROP JUMP - Forza reattiva degli arti inferiori; - MULTIJUMP (W-15s)- Potenza e capacità alattacida - resistenza lattacida. Nel nostro lavoro si è utilizzando lo Squat Jump, il Counter Movement Jump, il Counter Movement Jump con uso delle braccia e il test dei Multijump-15s. Squat Jump (SJ) In questa prova il soggetto deve effettuare un salto verticale partendo dalla posizione di 1/2 squat (ginocchia piegate a 90°), con il busto eretto e tenendo le mani ai fianchi. L'atleta deve compiere la prova senza eseguire contro movimenti verso il basso; il salto in verticale da fermo, realizzato senza l'ausilio delle braccia, costituisce una prova semplice di facile apprendimento. Lo Squat Jump permette, attraverso l'elevazione raggiunta dal soggetto, di valutare la forza esplosiva degli arti inferiori. La modalità di attivazione muscolare è una contrazione concentrica Counter Movement Jump (CMJ) In questa prova in cui l'azione di salto verso l'alto viene realizzata grazie al ciclo stiramento/accorciamento, l''atleta si trova in posizione eretta con le mani ai fianchi e deve compiere un salto verticale dopo un contro movimento verso il basso; si devono piegare le gambe sino a 90°. Durante l'azione di piegamento il busto deve rimanere il più eretto possibile per evitare ogni possibile influenza sulla prestazione degli arti inferiori. Questo movimento verso il basso viene fatto con un'accelerazione non superiore alla forza di gravità e gli estensori vengono attivati solo al momento dell'inversione del movimento. Si può affermare che lo stiramento degli elementi elastici ed il successivo riuso di energia sia contenuto e che l'incremento della prestazione rispetto allo SJ sia dovuto in qualche modo anche allo sfruttamento del riflesso miotattico (quando il muscolo viene stirato si contrae per reazione di difesa). La modalità di attivazione muscolare è una contrazione concentrica preceduta da una brevissima fase di contrazione eccentrica all'inversione del movimento. Questo salto permette di valutare la forza reattiva degli arti inferiori (forza esplosivoelastica). L’indicatore di riuso della forza è un coefficiente delle capacità di riutilizzo dell’energia grazie al pre-stiramento elastico che precede la contrazione muscolare. Elaborando lo SJ e il CMJ è possibile ricavare il coefficiente, cioè la differenza percentuale di salto (in cm) tra il CMJ e lo SJ:[(CMJ - SJ) x 100 / (CMJ)]. I valori medi di tale coefficiente riscontrati nei giocatori di calcio sono sull'ordine del 6-10% dello SJ. Counter Movement Jump con uso delle braccia (CMJb) Il test si esegue in ogni sua parte come il precedente (CMJ) con la sola differenza che le mani non sono ai fianchi ma libere, consentendo il massimo aiuto da parte dello slancio delle braccia nell’effettuazione del salto. Questa prova valuta la forza reattiva degli arti inferiori ed evidenzia le capacità coordinative intermuscolari attraverso l’utilizzo degli arti superiori Multijump W-15s Questo test è utilizzato per la valutazione della potenza anaerobica alattacida durante l'esecuzione di una serie continua di salti eseguiti con la massima intensità per la durata di 15 secondi. Il test di potenza viene utilizzato nel calcio per valutare la capacità del giocatore di compiere movimenti il più rapidamente possibile, indagando sullo sviluppo di potenza da parte dei muscoli quadricipite femorale, glutei e tricipite surale. Come per le altre prove il soggetto deve tenere il busto eretto e le braccia ai fianchi, praticamente l'esercizio si compie come il CMJ solamente che vengono eseguiti un numero successivo di salti per 15 secondi. Le qualità indagate sono la forza esplosiva, l'elasticità muscolare e la velocità di scissioni dei pool fosforici. La modalità di attivazione muscolare è un lavoro di tipo eccentrico/concentrico. Mediamente, un’atleta è in grado di svolgere 15 salti nei secondi (cioè un salto al secondo) ed i valori da considerare sono l’altezza del salto e la potenza sviluppata espressa in Watt*kg. Solitamente un calciatore di alto livello è in grado di sviluppare circa 28 Watt con punte di 38 Watt. 3.1.5 Capacità di accelerare in spazi brevi: test di accelerazione su 30 m Il classico test della velocità chiamato anche test di Sprint è stato compiuto per ricavare il tempo di accelerazione dei giocatori. Lo sprint test è stato messo in pratica su un percorso di 30 metri da percorrere nel minor tempo possibile. Ricordo che il tempo di percorrenza viene determinato dall'insieme di due fattori: la fase di reazione: il cui limite fisiologico è il passaggio dello stimolo nella rete nervosa e la formazione del segnale e la fase di accelerazione: passaggio dalla velocità 0 alla velocità massima. E' la fase maggiormente sensibile alla forza perché avviene contro resistenze elevate e implica un maggior tempo di contatto del piede a terra. In allenamento la capacità di sprint viene allenata anche attraverso ripetute di 30-40 metri con partenza da fermo o da corsa lenta. In questo modo si stimola contemporaneamente anche il miglioramento della capacità di accelerazione. Questa prima fase dello sprint è quella maggiormente sensibile alla forza mentre dopo i venti metri la componente nervosa prende il sopravvento. La rapidità pura è il parametro più importante nello sviluppo della velocità; tuttavia occorre prestare attenzione anche all'allenamento della forza per migliorare nella fase di accelerazione. All'inizio di uno sprint è importante avere una buona forza esplosiva (forza max) che viene utilizzata nell'appoggio e nello scarico a terra della potenza muscolare (gioca un ruolo determinante nei primi metri in cui vi è un maggiore tempo di contatto del piede). E' difficile allenare e conciliare l'allenamento per la forza con quello della velocità perché lo sviluppo di una tende ad invalidare l'altra. Il metodo a contrasto è stato ideato per risolvere tale problema. Esistono due diverse tipologie di lavoro: serie alternate di esercizi con carichi pesanti e serie con carichi più leggeri contro serie in cui si sostituiscono carichi pesanti a carichi più leggeri nella stessa serie. Queste tipologie di esercizio servono per stimolare maggiormente il sistema neuro muscolare: il carico maggiore comporta un'esecuzione più lenta dell'esercizio mentre il carico minore stimola la velocità di esecuzione, in questo modo si possono conciliare l'allenamento della forza e quello della velocità. È stata ricavata anche la velocità che è invece un concetto fisico generalmente riferito all'intero corpo che esprime il rapporto tra la distanza percorsa (spazio) ed il tempo necessario per percorrerla (V=S/T). La capacità di sprint è invece caratteristica comune a numerosi sport ed il suo allenamento ha una notevole influenza sulla performance; soprattutto nel calcio la capacità di saper ripetere gli sprint nel tempo esprimendo sempre più una minore faticabilità I tempi sono stati registrati attraverso delle apposite fotocellule Globus sugli sprint lineari di 30 metri. Mentre sono stati rilevati anche i vari intertempi sui 15 metri di sprint lanciato per poi valutare il tempo di accelerazione. 3.1.6. Capacità di effettuare il cambio di direzione: test navetta (Test Capanna) Il test navetta utilizzato per questo studio proponeva una percorso a navetta (15 metri di andata + 15 metri di ritorno), traguardati da fotocellule. Un cerchio posto 2 metri dopo la linea dei 15 metri inziali indicava il punto di arresto della decelerazione e l’inizio della accelerazione successiva. Il giocatore doveva decelerare ed entrare con almeno un piede nel cerchio di diametro m 0,6 per poi ripartire e percorrere i rimanenti 15 metri della navetta. Sono stati registrati attraverso le apposite fotocellule il tempo di percorrenza dei primi 15 metri, il tempo impiegato dagli atleti per il cambio di direzione, e il tempo dei restanti 15 metri. Questo test adattato valutava non solo il rapporto tra decelerazione e accelerazione ma soprattutto il tempo del cambio di direzione. Come decritto in precedenza il cambio di direzione è un gesto utilizzato tantissimo in gara dai calciatori che ha nella forza un aspetto rilevante soprattutto nella decelerazione. 3.1.7 Capacità di correre con regolarità incrementale ad un ritmo sempre più intenso: test aerobico di Léger Il Test Léger è un test incrementale massimale, che permette, servendosi del cardiofrequenzimetro, di ricavare la V.A.M. (massima velocità aerobica) ed in modo indiretto, mediante l’utilizzo di formule, il massimo consumo d’ossigeno (VO2max) dell’atleta. Tale test per il fatto di prevedere nel gesto esecutivo cambi di velocità e di direzione, si avvicina a quello che è il modello prestativo del calcio, inoltre fornisce informazioni per l’individualizzazione dell’allenamento di resistenza. La versione di questa prova da noi utilizzata consisteva nel percorrere una successione di tratti di 20 metri, da compiere consecutivamente in andata e ritorno (percorso a navetta), con incrementi di velocità ad ogni minuto. I calciatori, con l’ausilio di un segnale sonoro (beep), fornito tramite un Ergotester e rinforzato con un fischio per un acustica più percettibile, dovevano fare la spola tra le due linee che delimitano i 20 m del percorso. La velocità iniziale era di 8,5 km/h e aumentava, seguendo la scansione dei bip sonori, di 0,5 km/h ogni minuto (step). Il test s’interrompeva quando il soggetto non era più in grado di mantenere, per due volte consecutive, il ritmo dato del segnale acustico. Lo scopo del test era quello di compiere il maggior numero di step possibile. Sono stati valutati il tempo di durata del test, metri percorsi e velocità raggiunta. Al termine della prova, abbiamo calcolato la V.A.M., il VO2max ed il tempo previsto per percorrere le ripetute sui 1000 m di corsa. La relazione più comune è VO2max=3,5*VM. Grazie all’utilizzo del cardiofrequenzimetro, si è potuto monitorare -solo nel secondo test POST di controllo, la frequenza cardiaca durante la prova, acquisendo ulteriori informazioni a livello cardiaco di riferimento individuali e di squadra. Questi test aerobici con al test Yoyo, Gacon e Conconi sono quelli maggiormente utilizzati per la valutazione della resistenza degli atleti, soprattutto in ambito dilettantistico in quanto sono facilmente attuabili sul campo e non richiedono una organizzazione complessa ne materiale costoso. 3.1.8 Test di tiro Il test proposto da Valente è un test di tiro che misura l’impulso di forza durante l'azione del gesto del calcio al pallone. In una versione del test la misurazione avviene sull’interpretazione dei fenomeni acustici prodotti da un calcio ad un pallone e dal rumore del suo rimbalzo contro una superficie, dopo un percorso noto. L’obiettivo è quello di calcolare l’impulso di forza espressa nel tiro e la velocità acquisita dal pallone. È stata utilizzata una versione del test basata sul rumore dell’impatto del piede sul pallone e del pallone su una superficie rilevati attraverso un microfono. Non è stato possibile invece per motivi tecnici sfruttare la versione più recente del test che è in grado di calcolare il tempo di contatto tra palla e piede calciante. Attraverso questo parametro è possibile determinare la forza applicata durante il tiro. La versione utilizzata valuta il teorema dell’impulso e precisamente: 1) Tempo di volo della palla; 2) Forza (N*s); 3) Massa del corpo sulla quale viene impressa la forza; 4) Velocità acquisita dalla massa del corpo soggetta alla forza. La periodica somministrazione bilaterale del test, potrebbe consentire la verifica e la registrazione dell’equilibrio coordinativo e muscolare fra gli arti inferiori destro e sinistro di un giocatore. Questo dato, può essere considerato come un controllo sugli squilibri che frequentemente sono all’origine di disturbi muscolari di varia entità nella disciplina calcistica. Il coinvolgimento del sistema neuro muscolare, attraverso attrezzi convenzionali da palestra, non obbedisce alle stesse condizioni richieste dall’azione del calciare, e non rispecchia i medesimi schemi spazio temporali che propone questo test specifico. Con questo tipo di controllo si ha la possibilità di monitorare nel tempo il rapporto tra percentuale di forza espressa e precisione di esecuzione. Le ricerche di Asai et al. (1976) hanno evidenziato che la maggior precisione di tiro si può ottenere quando la velocità della palla raggiunge all’incirca l’80% della velocità massimale. Questa indagine può confermare le attitudini specifiche di ogni giocatore in merito alla sua capacità di mantenere alto il rapporto “velocità della palla - precisione del tiro”. Una sollecitazione in questa direzione può essere ottenuta modificando progressivamente la distanza del bersaglio, che diventa più difficile da colpire. 3.2 Allenamento svolto durante la preparazione pre-campionato In questo paragrafo viene illustrata l’agenda di allenamento svolto suddiviso per giorni e per tipologie di esercizi, seguito dalla tabella riassuntiva del lavoro svolto durante le 4 settimane. Settimana 1 25/07/2011 Riscaldamento - Partitelle Santa Margherita Mattina Tempo 30 Pomeriggio Riscaldamento generale TEST Totale 26/07/2011 Riscaldamento generale TEST Santa Margherita Mattina 10 120 160 Tempo 10 120 Pomeriggio Riscaldamento generale Circuit training di potenziamento generale 2 giri Due serie da 12-13’min l’una 3 x 3’ Possesso palla Partitella 5 25 Totale 27/07/2011 Riscaldamento generale Addominali, Petto, Braccia, Dorsali 5*1000m Macropausa 2’40” Tattica Santa Margherita Mattina 15 15 190 Tempo 15 35 35 15 Pomeriggio Riscaldamento generale Esercizi di rapidità Totale 28/07/2011 Santa Margherita Riscaldamento generale Circuito di potenziamento generale 2 giri CCVV 4*’ min (Intensità sotto la Vam) Macropausa 2’30” 30”l/30”v, 15”l/15”v, 20”l/10”v, 15”l/5” v Mattina 10 10 120 Tempo 10 25 25 Pomeriggio Riscaldamento generale Esercizi di rapidità e coordinazione Tattica Totale 10 15 30 115 29/07/2011 Riscaldamento generale Salite lunghe 40-50-60m 6 rip per ciascuna serie Recupero 5:1 Addominali 200 rip Santa Margherita Mattina Tempo 10 45 10 Pomeriggio Riscaldamento generale Tattica per reparti Totale 30/07/2011 Riscaldamento generale Circuit training di potenziamento 3 giri Ripetute 900m in 3’45” + 8*100m rec. a scalare navetta 15”-15'' + 900m in 3’45” 6 allunghi 30m + navetta 15”-15” Santa Margherita Mattina 10 60 135 Tempo 10 35 75 Pomeriggio Riscaldamento generale Percorso di rapidità e coordinazione Totale 31/07/2011 Riscaldamento generale 30” isometria + 4 balzi ginocchia al petto + skip 32 CdD Santa Margherita Mattina 10 15 145 Tempo 10 5 35 Pomeriggio Riscaldamento pre-partita Partita Amichevole Totale 15 80 95 Settimana 2 01/08/2011 RIPOSO 02/08/2011 Riscaldamento generale Circuit Training di potenziamento 2 serie 5*900mt in 3’45” Santa Margherita Mattina Tempo 15 25 30 Pomeriggio Riscaldamento generale Percorso di agilità e coordinazione Totale 03/08/2011 Santa Margherita Riscaldamento generale Salite lunghe 30-40-50-60-60-50-40-30m *2 rip 60-50-40-30m Micropausa 1 min Macropausa 5’ Addominali Mattina 10 15 95 Tempo 10 45 10 Pomeriggio Riscaldamento con palla Mini Partite dentro-fuori Totale 04/08/2011 Riscaldamento pre-partita Partita Amichevole Santa Margherita Pomeriggio 05/08/2011 Riscaldamento generale Piramide 600-500-400-300-300-400-500-600m Santa Margherita Pomeriggio 06/08/2011 Riscaldamento generale 30” isometria+4 balzi + trasformazione *6 rip 48 CdD Santa Margherita Pomeriggio 07/08/2011 Riscaldamento pre-partita Partita Amichevole Santa Margherita Pomeriggio 10 25 100 Tempo 15 80 Totale 95 Tempo 15 35 Totale 50 Tempo 15 5 30 Totale 50 Tempo 15 90 Totale 105 Settimana 3 08/08/2011 RIPOSO 09/08/2011 Riscaldamento generale 50-100-200-300-300-200-100-50m * 2 rip Santa Margherita Mattina Tempo 15 20 Pomeriggio Riscaldamento con palla Percorso di agilità, Tattica, Minitorneo a 3 squadre Totale 10/08/2011 Riscaldamento generale Salite brevi 30-20-10m 6 - 8- 10 rip Santa Margherita Mattina 10 80 125 Tempo 10 35 Pomeriggio Riscaldamento pre-partita Partita Amichevole Totale 11/08/2011 Santa Margherita Riscaldamento generale Lavoro tattico ad alta intensità + navetta 5”+ 5”+ 5” 1 rip Pomeriggio 12/08/2011 Riscaldamento generale 30” isometria+ 4 balzi 48CdD Santa Margherita Pomeriggio 13/08/2011 Riscaldamento pre-partita Partita Amichevole Santa Margherita Pomeriggio 14/08/2011 RIPOSO 15 90 105 Tempo 10 80 Totale 90 Tempo 10 10 30 Totale 50 Tempo 15 90 Totale 105 Settimana 4 15/08/2011 RIPOSO 16/08/2011 Riscaldamento generale Possesso palla 45”-15” 50”-10” 55”-5” 1’ Macropausa 2’30” *3 rip 1 navetta per chi non ha giocato la partita precedente 17/08/2011 Santa Margherita Santa Margherita Pomeriggio Tempo 15 50 Totale 65 Pomeriggio Tempo Totale 10 35 45 Riscaldamento generale Salite 15-10-5m 18/08/2011 Riscaldamento pre-partita Partita Amichevole Santa Margherita Pomeriggio Tempo 15 80 Totale 95 19/08/2011 Riscaldamento con palla Tattica Esercizi di rapidità Santa Margherita Pomeriggio 20/08/2011 Riscaldamento Rifinitura Esercitazioni a palla inattiva (offensive-difensive) Santa Margherita Mattina 21/08/2011 Riscaldamento pre-partita Partita ufficiale (Coppa Italia) Santa Margherita Pomeriggio 22/08/2011 RIPOSO Santa Margherita 21/08/2011 Riscaldamento TEST Santa Margherita Tempo 10 40 15 Totale 65 Tempo 8 60 10 Totale 78 Tempo 20 90 Totale 110 Pomeriggio Tempo 15 120 Totale 135 ALLENAMENTO REALIZZATO *G.S.D. Bogliasco D’Albertis Settimana Iniziale 1 0.1 0.2 1.1 1.2 1.3 1.4 2.1 3.1 3.2 3.4 3.4 4.1 - Ris.- Def. Risc. (con palla) P. Tec. P.Tat. P.T.T. (a tema) P.T.T.(es. varie) P.F.G P.F.Sca (test) P.F. Sca (resistenza) P.F.Sca (forza) P.F.Sca (reattivitá) Com. Settimana Finale 4 Riscaldamento - Defaticamento Riscaldamento con palla Preparazione Tecnica Preparazione Tattica Preparazione Tecnico -Tattica (a tema) Preparazione Tecnico -Tattica (varie) Preparazione Fisica Generale Preparazione Fisica Specifica (test) Preparazione Fisica Specifica (resistenza) Preparazione Fisica Specifica (forza) Preparazione Fisica Specifica (reattività) Competizione Tempo (min) 385 80 60 200 120 65 158 240 350 205 100 600 2563 % 15 3,2 2,4 7,8 4,6 2,5 6,2 9,3 13,6 8,1 4 23,3 100 Capitolo 4: RISULTATI Sono presentate le tabelle ed i grafici dei test effettuati all’inizio (PRE) e al termine (POST) della preparazione pre-campionato, i valori sono per dati appaiati (giocatori che hanno effettuato il primo ed il secondo test) e quindi un numero ridotto di giocatori rispetto a quelli che avevano effettuato al primo test . La presentazione è stata fatta con valori di media, deviazione standard (D.s) e significatività di T. di T. con P>0.5. Valori antropometrici Sigla G. Età Altezza s 29 181 t 18 195 u 17 192 r 16 182 m 28 186 n 24 179 e 19 174 b 18 173 d 17 179 a 18 174 l 17 182 o 28 179 c 24 177 f 23 173 i 32 175 q 27 179 p 31 181 g 17 174 Media 22,4 179,7 D.s. 5,6 6,2 Peso 83 86 89 83 76 75 74 65 74 62 75 75 68 71 75 79 76 71 75,4 6,9 Tab. A.- Sono rappresentati i valori antropometrici degli atleti Sigla G. a b c d e f g i l m n o p q r s t u Media D.s. T di T Test Peso (kg) Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST 62 63 65 65 68 70 74 72 74 73 71 73 71 73 75 75 78 76 76 76,5 75 77 75 77 76 77 79 78 83 81 83 83 86 84 89 90 75,6 75,8 6,9 6,5 0,6 Tab. 1.- Sono rappresentati i valori dei test di peso tra i due test effettuati Peso (kg) Peso - Confronto 1 - 2 test 90 88 86 84 82 80 78 76 74 72 70 68 66 64 62 60 Sigla Giocatori Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST Figura 1.- Sono rappresentati i risultati dei test di peso effettuati su bilancia Percentuale massa grassa Sigla G. Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST o 6,1 4,3 m 6,3 5,3 p 6,4 5,6 f 9,3 6,9 c 10,6 7,6 e 9,2 8,4 a 9,6 8,7 s 9,0 9,4 b 11,5 10,0 g 12,5 10,2 n 10,5 10,4 l 10,0 10,5 i 8,4 10,6 t 11,1 11,1 d 12,9 11,7 r 9,2 13,2 q 12,9 13,8 Media 9,7 9,3 D.s. 2,1 2,7 T di T 0,3 Tab. 2.- Sono rappresentati i valori di percentuale di grasso corporeo Percentuale massa grassa - Confronto 1 - 2 test 14 13 12 11 10 (%) 9 8 7 6 5 4 Sigla Giocatori Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST Figura 2.- Sono rappresentati i risultati dei test di plicometria Flessibiltà del tronco (cm) Sigla G. Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST q -15 -8 n 0 1 c 3 1 s 2 2,5 f 5 2,5 l 6 4 b 7 5 e 6 6 i 3 6,5 d 7 7,5 m 10 8 t 8,5 8,5 r 10 11 p 14 12 o 16 12,5 a 14 17 g 20 18 Media 6,9 6,8 D.s. 7,8 6,4 T di T 0,9 Tab. 3.- Sono rappresentati i valori dei test di flessibilità del tronco Flessibilità del tronco - Confronto 1 - 2 test (cm) 19 17 15 13 11 9 7 5 3 1 -1 -3 -5 -7 -9 -11 -13 -15 Sigla Giocatori Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST Figura 3.- Sono rappresentati i risultati dei test della flessibilità del tronco effettuati con scatola con asta millimetrica Test della forza esplosiva degli arti inferiori- SJ Sigla G. Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST o 35,9 34,5 r 30,3 35,0 n 35,4 35,0 g 36,5 35,1 b 35,2 35,4 m 34,4 36,0 c 33,9 36,4 q 32,2 36,5 l 38,8 37,8 f 39,5 39,2 p 44,4 39,3 i 39,2 41,0 u 40,5 41,3 a 42,7 42,0 s 38,2 44,5 t 40,6 45,3 Media 37,3 38,4 D.s. 3,8 3,5 T di T 0,2 Tab. 4- Sono rappresentati i valori di forza esplosiva effettuati con il test Squat Jump (SJ) Altezza di salto (cm) Squat Jump - Confronto 1 - 2 test 46 45 44 43 42 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 Sigla Giocatori Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST Figura 4.- Sono rappresentati i risultati di Squat Jump (SJ) Test della forza esplosiva degli arti inferiori - CMJ Sigla G. Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST r 35,2 33,75 c 34,5 35,8 n 36,1 35,9 o 37,3 36,4 b 34,9 36,75 m 38,55 38,1 f 39,8 39,9 g 35 40,05 q 36,85 40,55 a 44,3 40,8 l 43,3 41,7 s 38,6 42,25 p 44,95 42,55 u 43,55 42,85 i 38,5 43,3 t 47,4 44,8 Media 39,3 39,7 D.s. 4,1 3,2 T di T 0,5 Tab. 5- Sono rappresentati i valori di forza esplosiva effettuati con il test Counter Movement Jump (CMJ) Altezza di salto (cm) Counter Movement Jump - Confronto 1 - 2 test 48 47 46 45 44 43 42 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 Luglio 25 - PRE Sigla Giocatori Agosto 23 - POST Figura 5.- Sono rappresentati i risultati di Counter Movement Jump (CMJ) Test della forza esplosiva degli arti inferiori- CMJb Sigla G. Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST r 38,5 38,2 n 40,5 40,8 c 42,9 40,9 b 40,9 42,7 o 47,1 43,1 m 42,8 43,1 g 43,1 45,8 a 48,6 46,9 i 45,7 48,1 l 50,8 48,1 q 48,2 48,5 u 50,6 49,0 t 50,7 49,4 f 51,8 49,8 s 46,6 50,4 p 51,9 54,9 Media 46,3 46,2 D.s. 4,4 4,4 T di T 0,9 Altezza di salto (cm) Tab. 6- Sono rappresentati i valori di forza esplosiva effettuati con il test Counter Moviment Jump (CMJb), uso delle braccia 55 54 53 52 51 50 49 48 47 46 45 44 43 42 41 40 39 38 CMJb - Confronto 1 - 2 test Sigla Giocatori Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST Figura 6.- Sono rappresentati i risultati di Counter Movement Jump (CMJb), uso delle braccia 1° Test della forza esplosiva degli arti inferiori Sigla G. SJ CMJ CMJb r 33,8 34,5 38,2 n 35,0 35,8 40,8 c 35,0 35,9 40,9 b 35,1 36,4 42,7 o m g a i l q u t f s p Media D.s. 35,4 36,0 36,4 36,5 37,8 39,2 39,3 41,0 41,3 42,0 43,3 44,8 38,2 3,4 36,8 38,1 39,9 40,1 40,6 40,8 41,7 42,3 42,6 42,9 44,5 45,3 39,9 3,3 43,1 43,1 45,8 46,9 48,1 48,1 48,5 49,0 49,4 49,8 50,4 54,9 46,2 4,4 Tab. 7.- Sono rappresentati i valori del primo test di forza esplosiva con prove di: SJ-CMJ-CMJb Test di Bosco - confronto salti 1 test Altezza di salto (cm) SJ CMJ CMJb 55 53 52 51 49 48 47 45 44 43 42 40 39 38 36 35 34 Sigla Giocatori Figura 7.- Sono rappresentati i risultati del primo test dei valori di forza esplosiva effettuati con test: SJ - CMJ - CMJb Test di Bosco W - 15s Altezza (cm) Potenza (W*kg) Sigla G. H- Luglio 25 - PRE H- Agosto 23 - POST W- Luglio 25 - PRE W- Agosto 23 - POST r 25,7 28,8 20,6 20,1 c 30,7 29,2 24,0 21,1 q 31,1 29,2 22,5 24,0 o 32,4 31,8 23,6 24,2 g 35,1 32,4 25,9 24,3 n 30,9 32,5 27,2 25,6 t 35,5 35,1 28,8 25,9 m 32,2 35,1 27,3 26,0 b 33,5 35,8 25,7 27,3 l 37,9 36,6 28,0 27,5 d 37,3 36,9 25,2 27,9 u 37,9 37,1 28,9 28,1 a 38,8 37,1 24,9 28,2 f 40,1 37,3 30,9 28,4 s 34,8 37,5 28,7 30,0 p 39,9 38,1 30,1 30,2 Media 34,6 34,4 26,4 26,2 D.s. 4,0 3,3 2,9 2,9 T di T 0,7 0,7 Tab. 8.- Sono rappresentati i valori di altezza media e potenza nel test di Bosco W -15s 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20 19 18 17 Potenza (W*kg) Altezza di salto (cm) Test di Bosco W-15s - Confronto 1 - 2 test 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 Sigla Giocatori H- Luglio 25 - PRE H- Agosto 23 - POST W- Luglio 25 - PRE W- Agosto 23 - POST Figura 8.- Sono rappresentati i risultati di altezza media e potenza dei salti nel test di Bosco W-15s Giocatore "A" - Test di Bosco-15s Luglio 25 - PRE Giocatore A Agosto 23 - POST Giocatore A Luglio 25 - PRE 90% del miglior CMJ Agosto 23 - POST 90% del miglior CMJ 45,0 43,0 Altezza salti (cm) 41,0 39,0 37,0 35,0 33,0 31,0 29,0 27,0 N salti Figura 9.- Sono rappresentati i valori di confronto tra i test dei test W-15s del giocatore A Giocatore "B" - Test di Bosco-15s Luglio 25 - PRE Giocatore B Agosto 23 - POST Giocatore B Luglio 25 - PRE 90% del miglior CMJ Agosto 23 - POST 90% del miglior CMJ 37,0 35,0 Altezza salti (cm) 33,0 31,0 29,0 27,0 25,0 23,0 N salti Figura 10.- Sono rappresentati i valori di confronto tra i test dei test W-15s del giocatore B Giocatore "C" - Test di Bosco-15s Altezza salti (cm) Luglio 25 - PRE Giocatore C Luglio 25 - PRE 90% del miglior CMJ Agosto 23 - POST Giocatore C 42 41 40 39 38 37 36 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 Agosto 23 - POST 90% del miglior CMJ N salti Figura 11.- Sono rappresentati i valori di confronto tra i test dei test W-15s del giocatore C Giocatore "D" - Test di Bosco-15s Luglio 25 - PRE Giocatore D Agosto 23 - POST Giocatore D 40 Luglio 25 - PRE 90% del miglior CMJ Agosto 23 - POST 90% del miglior CMJ 39 38 37 36 Altezza salti (cm) 35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 N salti Figura 12.- Sono rappresentati i valori di confronto tra i test dei test W-15s del giocatore D Sigla G. n f o a p g q m l e i b c Media D.s. Corr 1° Test Accelerazione (s) Tempo 0-15m Tempo 15-30m Totale 30m. 2,45 1,80 4,25 2,43 1,82 4,25 2,32 1,96 4,28 2,49 1,81 4,30 2,60 1,70 4,30 2,55 1,77 4,32 2,48 1,86 4,34 2,63 1,72 4,35 2,49 1,86 4,35 2,53 1,85 4,38 2,53 1,85 4,38 2,56 1,86 4,42 2,57 1,85 4,42 2,5 1,8 4,3 0,1 0,1 0,1 -0,7 0,6 0,2 0-15m c 15-30m 0-15m c 30m 15-30m c 30m Tab. 9.- Sono rappresentati i valori del test di accelerazione 1° Test di Accelerazione (30m) Tempo 0-15m Tempo 15-30m 4,4 2,7 4,4 2,6 4,4 2,5 4,4 2,4 4,4 2,3 4,3 2,2 4,3 2,0 4,3 1,9 4,3 1,8 4,3 1,7 4,2 1,6 n f o a p g q m l e i b Sigla Giocatori Figura 13.- Sono rappresentati i risultati del primo test di accelerazione c Media Tempo 0-15m e 15-30m (s) Tempo 30m (s) Totale 30m. Test Accelerazione (s) Luglio 25 - PRE Sigla G. d a o g Media D.s. Agosto 23 - POST Tempo 0- Tempo Totale Totale 30 m. 15m 15-30m 30m Tempo 0-15m Tempo 15-30m 2,52 1,89 4,41 2,28 1,92 4,2 2,49 1,81 4,30 2,25 1,92 4,17 2,32 1,96 4,28 2,31 1,95 4,26 2,55 1,77 4,32 2,34 1,96 4,3 2,5 0,1 1,9 0,1 4,3 0,1 2,3 0,0 1,9 0,0 4,2 0,1 Tab. 10.- Sono rappresentati i valori dei due test di accelerazione 30m Accelerazione 30m - Confronto 1 - 2 test 4,5 4,5 Tempo 30m (s) 4,4 4,4 4,3 4,3 4,3 4,2 4,2 4,1 4,1 a d o g Sigla Giocatore Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST Media Figura 14.- Sono rappresentati i risultati dei due test di accelerazione 30m 1° Test navetta (s) Sigla G. Tempo Totale (15+15 m) Tempo (2+2 m) CdD f g n d c o q l p a b m e Media D.s. T di T 5,83 6,17 6,22 6,24 6,30 6,33 6,34 6,34 6,39 6,40 6,55 6,57 6,69 6,34 0,21 0,00 1,04 1,13 1,09 1,13 1,03 1,11 1,06 1,13 1,02 1,06 1,02 1,11 1,37 1,10 0,09 Tab. 11.- Sono rappresentati i valori del test navetta 1 Test navetta (15 + 15 m ) Tempo (2+2 m) CdD 6,6 1,4 6,6 1,3 6,5 1,3 6,5 1,3 6,4 1,3 6,3 1,2 6,3 1,2 6,2 1,2 6,2 1,2 6,1 1,1 6,0 1,1 6,0 1,1 5,9 1,1 5,9 1,0 5,8 1,0 Sigla Giocatore Figura 15.- Sono rappresentati i risultati del test navetta Tempo 2+2 m -CdD- (s) Tempo 15+15 m (s) 6,7 Tempo Totale (15+15 m) Forza CdD - navetta Sigla G. Forza negativa CdD navetta Luglio Forza negativa CdD navetta Agosto Differenza di forza Luglio Agosto b a d o Media D.s. T di T 490,6 444,8 579,5 549,8 516,2 60,3 0,0 586,2 596,4 707,6 720,1 652,6 71,1 95,6 151,6 128,1 170,3 136,4 Tab. 12.- Sono rappresentati i valori della forza di decelerazione nel CdD tra i due test navetta effettuati Forza CdD - Confronto 1 - 2 test 750 175 725 720,1 707,6 169 700 163 652,6 650 151 625 145 600 596,4 586,2 139 579,5 575 132 549,8 550 126 516,2 525 500 157 490,6 120 114 475 Differenza di forza (N) Forza negativa (N) 675 108 444,8 450 102 425 96 400 90 b a Sigla Giocatore d o Media Forza negativa CdD navetta Luglio Forza negativa CdD navetta Agosto Differenza di forza Luglio - Agosto Figura 16.- Sono rappresentati i risultati della forza di decelerazione nel CdD tra i due test navetta effettuati Tiro test Valente Sigla G. Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST a 80,1 76,2 i 81,1 80,2 g 82,2 82,7 o 80,1 82,8 p 83,3 84,2 Media 81,4 81,2 D.s. 1,4 3,2 T di T 0,9 Tab. 13.- Sono rappresentati i valori della velocità della palla del test di tiro tra i due test effettuati Tiro test Valente - Confronto 1 - 2 test 85 84 Medie velocità palla (km/h) 83 82 81 80 79 78 77 76 75 a i Luglio 25 - PRE g o Sigla Giocatore p Media Agosto 23 - POST Figura 17.- Sono rappresentati i risultati della velocità della palla del test di tiro tra i due test effettuati Sigla G. i q m b f p g a n e d c l o Media D.s. T di T Test Léger Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST 12,5 13 13 13 13 13,5 13 13,5 13 13,5 13 13,5 13,5 13,5 13 14 13,5 14 13,5 14 13,5 14 13,5 14 13,5 14,5 14,5 15 13,3 13,8 0,5 0,5 0,0 Tab. 14.- Sono rappresentati i valori dei test di Léger Velocità (km/h) Léger - Confronto 1 - 2 test 15 14,8 14,6 14,4 14,2 14 13,8 13,6 13,4 13,2 13 12,8 12,6 12,4 12,2 12 Sigla Giocatori Luglio 25 - PRE Agosto 23 - POST Figura 18.- Sono rappresentati i risultati dei test di Léger Capitolo 5: DISCUSSIONE Il controllo è stato effettuato su un gruppo di giocatori molto eterogeneo; ciò in considerazione del fatto che le squadre semi-professionistiche hanno l’obbligo federale di far giocare atleti in giovane età. Questa premessa è importante per una più corretta lettura dei risultati conseguiti. Infatti sono stati testati ragazzi che non avevano mai effettuato un periodo di preparazione pre-campionato e giocatori con esperienze decennali di preparazione, quindi si può supporre che gli adattamenti dell’allenamento siano stati di ordine differente anche perché in questa fase della preparazione precampionato il lavoro, soprattutto quello fisico, non viene svolto con obiettivi individualizzati. Non tutti i giocatori hanno potuto effettuare i test POST preparazione a causa di infortuni, di impegni agonistici ufficiali e di trasferimenti tra Società; di conseguenza per il test a navetta ed il test di accelerazione è stato analizzato solo il primo test. Per nostra scelta sono stati presentati solo i valori effettivamente misurati e non rilevazioni indirette tipo VO2max che si potrebbero ricavare dal test Léger, perché queste informazioni possono dare errori di circa ±10%. Dai risultati dei test ottenuti l’unico dato con significatività statistica è stato quello nel test di Léger, miglioramento da 13,3±0,5 a 13,8±0,5 P<0,05 relativo al miglioramento delle qualità aerobiche; mentre per gli altri test abbiamo notato delle variazioni, ma si supponeva non abbiamo evidenziato differenze statisticamente significativi. Inoltre, nella comparazione dei tre test di salto (vedi Figura 7) si è visto che giocatori con maggior qualità muscolari hanno ottenuto una migliore prestazione con l’utilizzo delle braccia aspetto legato alle capacità coordinative (vedere linea di tendenza). Nell’analisi dei test di salto si deve tenere conto che, il risultato potrebbe essere stato compromesso da alcuni atleti, soprattutto quelli giovani, che non hanno eseguito in modo corretto il gesto tecnico, non avendo mai effettuato queste prove, pur richiedendo una limitata capacità coordinativa. I risultati ottenuti, fanno anche presupporre che il volume di allenamento svolto non sia stato sufficientemente alto per le caratteristiche dei giocatori testati, oppure che il lavoro mirato su alcune qualità soprattutto muscolari sia stato inefficace o insufficiente L’attività di allenamento svolta, ha fatto ridurre la percentuale di grasso corporeo che è passato da 9,7±2,1 a ad un valore di 9,3±2,7. Per verificare le differenze statisticamente significative tra i risultati dei test proposti è stato utilizzato il T-test di Student per dati appaiati; per la verifica delle correlazioni, l’indice di correlazione lineare con significatività p<0,05. Capitolo 6: CONCLUSIONE Tutte le metodiche di allenamento sono miscele di stimoli allenanti, più diversificate nei giochi di squadra; in tali miscele gli stimoli hanno un certo dosaggio, una certa proporzione e una certa successione. Obiettivo del tecnico che prepara un piano di allenamento è quello di arrivare alla miscela perfetta, quella che consente di ottenere il massimo miglioramento possibile della prestazione (Arcelli, 1990). Nella prima fase di preparazione, quella appunto specifica del pre-campionato lo stimolo allenante per un calciatore non deve essere troppo specifica. In questo periodo è importante programmare uno stimolo generico che prepari sia dal punto di vista metabolico che a quello legato alla possibilità di produrre una potenza adeguata per il gioco del calcio, o meglio quello di dare la possibilità al giocatore di sfruttare al massimo le proprie qualità muscolari, senza inficiare gli aspetti tecnico-tattici. Nel periodo successivo dovrà essere privilegiato l’utilizzo di mezzi di allenamento il più possibile vicini al gesto calcistico, il dosaggio delle sedute di allenamento dovrà essere sbilanciato verso le esercitazioni di tipo neuromuscolare con dei richiami periodici per quanto riguarda le capacità aerobiche. L’allenamento tecnico-tattico dovrà essere effettuato per quanto possibile con dei periodi di alta intensità. La miscela di stimoli allenanti dovrà essere un concetto mobile ed elastico da poter adattare ai diversi periodi della stagione agonistica. Nella pianificazione dell'indagine che ho voluto fare su questa squadra va messo in evidenza che i test POST sono stati programmati e poi fatti quando non si conosceva la data della partita ufficiale di Coppa Italia, competizione a cui partecipano quasi tutte le Squadre Italiane, e che il test POST è stato effettuato due giorni successivi la partita; si può quindi ipotizzare che alcuni giocatori testati non avessero ancora recuperato lo stato fisico ottimale dopo la prima competizione e di conseguenza aver condizionato i risultati dei test. Questa scelta di fare una tesi di ricerca mediante un'esperienza pratica da campo ha maturato in me alcune riflessioni su diversi aspetti a cui mi dovrò attenere per le mie esperienze future. La necessita di pianificare meglio i periodi di controllo per rispettare in modo migliore la legge di ripetibilità dei test. Avere la possibilità di "insegnare" ai giocatori i test che dovranno poi svolgere come prima prova. Ritengo che questi debbano essere ripetuti dopo tre o quattro allenamenti con carichi di lavoro non molto alti. È necessario dare la possibilità a chi effettua i test di avere il tempo necessario per poter fare le misurazioni nel modo più accurato possibile. Programmare i test POST, dopo almeno otto settimane, periodo minimo per una valutazione corretta come d'altronde ampiamente documentato dalla letteratura scientifica; anche se il campionato inizia solo dopo quattro, cinque settimane dalla prima seduta di allenamento. Controllare in modo accurato gli obiettivi che lo staff si propone durante il periodo di preparazione per leggere nel migliore dei modi i risultati. Per concludere direi, che considerando il mio desiderio di diventare preparatore atletico nello sport e che i test sono uno strumento indispensabile di controllo, questa tesi-ricerca rimarrà veramente come base per il mio futuro lavoro per il quale cercherò con esperienza e ulteriori ricerche di approfondire la strategia di controllo. Ringraziamenti Giunto alla fine di questo percorso universitario mi guardo dietro è sono molto soddisfatto. È stata un’esperienza che mi ha reso notevolmente più ricco. Grazie ai miei genitori: Annamaria e Roberto. Grazie per avermi aiutato sempre. Grazie per avermi fatto prendere le mie decisioni in completa serenità, senza alcun tipo di pressione o condizionamento. Non mi avete mai fatto mancare nulla. Un particolare ringraziamento al Prof. Valente. Per la sua disponibilità e per avermi dato spunti preziosi per questa tesi e non solo Grazie al Prof. e Mister Invernizzi, a tutto lo staff e a tutti i giocatori (presenti e passati) dal G.S.D. Bogliasco D’Albertis per aver contribuito “attivamente” alla formazione della tesi e di aver potuto applicare praticamente ciò che questo cammino universitario mi ha fornito in modo teorico. Grazie a mia sorella Silvia. Per avermi sostenuto in tutti momenti. È sempre bellissimo condividere con te alcune circostanze importanti del mio percorso di vita. Grazie a Francesca. Per entrambi questo ultimo periodo è stato molto impegnativo e importante. Grazie di essere così speciale. Grazie… a tutte le persone che mi hanno assistito durante la preparazione di questa tesi Aldo (nel cuore) Andrea, Federico e Stefano (amici e colleghi che hanno contribuito attivamente alla realizzazione della tesi Piso (grande amico) Tutti i compagni di calcio con cui mi sono trovato bene ho passato dei momenti di svago. Grazie per avermi fatto sentire come a casa. Tutti i colleghi di Scienze Motorie Genova che dal 2008 hanno reso il mio percorso universitario più interessante Bibliografia J.Bangsbo, Preparazione fisico atletica del calciatore, Calzetti-Mariucci Editori, 2006. R.Sassi. La preparazione atletica nel calcio (20 anni di esperienze), Calzetti-Mariucci Editori, 2001; J.Weineck. L’allenamento ottimale del calciatore, Calzetti-Mariucci Editori, 1996; Marella-Risaliti. Il libro dei test, Edizioni Correre,1999; M.Valente. Tecniche e metodologia dell’allenamento, Fratelli Frilli Editori, Genova, 2005; J.H.Wilmore. D.L.Costill. Fisologia dell’esercizio fisico e dello sport, Calzetti-Mariucci Editor, 2005; Prior BM, Modlesky CM, Evans EM, Sloniger MA, Saunders MJ, Lewis RD, Cureton KJ. Muscularity and the density of the fat-free mass in athletes, J Appl Physiol. Apr, 2001; M.Svensson. B.Drust. Testing soccer players, J Sports Sci. Jun, 2005; A.Tibaudi. Allenamento ad Alta Intensità, Principi Fisiologici, Metodologia, Analisi della Prestazione e Test, Roberto Calzetti Editore, 2009; W.J.Brown, P.R.M.Jones. The distribution of body fat in relation to physical activity, Ann Humm, Biol. 4, 1977; Articoli E.Rampinini. F.M.Impellizzeri. C.Castagna. A.Tibaudi. S.Marcora. Variabili che influenzano l'intensità nelle esercitazioni con la palla (Factors influencing physiological responses to small-sided soccer games - Journal of Sports Sciences 2006), pubblicato dal Notiziario del Settore Tecnico n.1, 2007; E.Arcelli. J.Helgerud. K.Høydal. E.Wang. T.Karlsen. P.Berg. M.Bjerkaas. T.Simonsen. C.Helgesen. N.Hjorth. R.Bach. J.Hoff. Una ricerca norvegese molto importante (Aerobic high-intensity intervals improve VO2max more than moderate training) Medicine % Science in Sports & Exercise, 39 (4), pagg. 665-671, 2007. R.Capanna. Riflessioni e proposte per il gioco del calcio, Edizioni Nuova Prhomos, 2000; Sitografia www.scienzadellosport.it www.sportbrain.it www.alleniamo.com www.my-personaltrainer.it www.calciatori.com www.coniliguria.it www.trainingservice.it www.aipass.it www.robertosassi.it