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IUAV - VENEZIA AREA SERV. BIBLIOGRAFICI E DOCUMENTALI G 8024 BIBLIOTECA CENTRALE ANTONELLA MASTRORILLI LUCIEN BECHMANN ARCHITETTO TECNICA MODERNITÀ TRADIZIONE ISTITUTO UNIVERSITARIO ARCHITETTURA - - - V E NE Z I A - - - AREA SERVIZI BIBLIOGRAFICI E DOCUMENTALI BIBLIOTECA INV /,{. CENTRALE S 1 "!, , ; INDICE p. 7 p. 9 Premessa Introduzione PARTE I LA FIGURA DI LUCIEN BECHMANN Capitolo I: La vita, la formazione, i primi incarichi p. 15 1. La vita, p. 15 - 2. La formazione, p. 16 - 3. I primi incarichi, p. 22 - 4. La prima guerra mondiale, p. 22 - 5. Tra le due guerre, p. 23 - 6. La seconda guerra mondiale, p. 25 - 7. La clientela, p. 26 - 8. I viaggi: la "rivelazione" americana, p. 29 Capitolo II: Bechmann teorico p. 37 1. «Quelques impressions d'Amérique»: efficiency e 0.S.T., p. 37 - 2. Innovazione e gestione del cantiere, p. 40- 3. Il nuovo ruolo dell'architetto 'moderno', p. 42 - 4. Il cantiere tra modernità e tradizione: la modernità come metodo, p. 44 - 5. Tecnica e modernità, p. 46 - 6. Conservatorismo e spirito innovatore: l' 'etica' del confort, p. 49 PARTE II L'ARCHITETTURA DI LUCIEN BECHMANN p. 59 Capitolo I: L'Hopital Rotschild l. L'Ospedale Rotschild, p. 59 - 2. Il modello ospedaliero a padiglione, p. 61 - 3. Il piano d'insieme, p. 63- 4. Esterni dell' hOpital Rotschild, p. 67 - 5. Interni, installazioni, equipaggiamenti tecnici, p. 70 p. 73 Capitolo II: La Cité Universitaire 1. L'idea della Cité Universitaire, p. 73 - 2. La Fondation Deutsch dela Meurthe, p. 75- 3. EsternidellaFondationDeutschdelaMeurthe,p. 85- 4. «C'estdu style anglais», p. 8T~ 5. Lucien Bechmann Architect Conseil della Cité Universitaire, p. 89 - '· «Mais il fallait une ame»: la vicenda della Maison Internationale, p. 92 - .7? La Maison lnternationale: un'occasione mancata, p. 101- 8. L'ultimo capitplo della Cité Universitaire: il Pavillon Vietar Lyon, p.104 j i Capitolo III: L'Immeuble Shell p. 117 1. Il cantiere della "ShelI": il primo cantiere industrializzalò a Parigi, p. 117 2. Una città del lavoro, p. 124 -3. Esterni dell'Immeuble Shell, p. 126 - 4. Impianti: «Une meraveille de mécanique», p. 135 PARTE III L'ARCHITETTURA "DIMENTICATA" Capitolo I: Le opere "filantropiche" p. 143 1. La Synagogue Chasseloup-Laubat, p. 143 - 2. La sala operatoria dell' Hopital Saint-Miche!, p. 146 - 3. Le abitazioni sociali, p. 155 Capitolo II: Gli Immeubles de rapport p. 161 1. Gli Immeubles de rapport, p. 161 - 2. Il primo gruppo di immobili in rue des Vìgnes e rue de la Muette, p. 164 - 3. Il secondo gruppo di immobili in rue de la Muette, p. 175 - 4. Gli Immeubles de rapport del primo dopoguerra, p. 178 Capitolo III: Altre opere p. 193 1. Asilo d'infanzia comunale a Parigi (1904), p. 193 - 2. Hotel Raynal a Parigi (1906), p. 194-3. La stazione metropolitana di Saint-Lazare a Parigi (1910), p. 195 -4. Il cottage di Garches (1920-1922), p. 196-5. Edificio peruffici in rue de la Boetie a Parigi, p. 198 - 6. La città giardino H.L.M. du Clos d 'Origny aMassy (1951-1954), p. 199 Fonti delle illustrazioni p. 201 Indice dei nomi e dei luoghi p. 203 U destino di Lucien Bechmann, importante esponente del tradizionalismo architettonico in Francia nel periodo tra le due guerre, è comune a quello di numerosi architetti tradizionalisti suoi contemporanei: nonostante i prestigiosi incarichi a cui è stato chiamato, egli è pressoché ignorato dalla storiografia architettonica dominante. Questo lavoro ha lo scopo di mostrare, attraverso l'opera dell'architetto francese, uno spaccato significativo e il più possibile esauriente della cultura architettonica e di cantiere delJa Francia del secolo scorso. Per i caratteri che la contraddistinguono. infatti, l'opera di Bechmann si configura come pista privilegiata per tratteggiare alcuni momenti significativi di quella cultura. L'attenzione ai problemi tecnologici. alla qualità e alle proprietà dei materiali e l'importanza assegnata ai particolari costruttivi e alle innovazioni che l'edilizia poteva offrire nell'ambito del confort abitativo. spingono Bechmann alla sperimentazione e all'adozione di soluzioni tecniche e costruttive molto avanzate. Tuttavia, il suo contributo più significativo alla cultura architettonica francese fra le due guerre. è riconducibile alle nuove modalità "tayloristiche" di gestione e organizzazione del cantiere ben più efficaci rispetto a quelle teorizzate da Le Corbusier negli stessi anni. ANTONELLA MASTRORILLI (Genova. 1967 l architetto. è douore di ricerca in Storia delle Sciew:.e e delle Tecniche costrutril'e Attualmente svolge attività didatlica e di ricerca presso la Facoltà d1 Architettura di Genova. Oltre ad alcuni saggi e articoli apparsi su riviste italiane e straniere, ha pubblicato: li dt•c·li110 della firmiw.~ (con G Pigafcua), Almea. Firenze J999. Per la preseme Collana ha curato la Lraduzione italiana del libro di Peter Meyer. Moderne Architektur 1111d Tradition. Zi.irich 1927. tr. it Architet111ra mmlema e tradizione. Alinea, Firenze 1999. "\'.. • ISBN f><'hH25-555-3 !:; -~ , •j € 17,00 i , \ .""" , ,J 811