Duilio Marcante

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Duilio Marcante
Duilio Marcante
Duilio Marcante (di Luigi Scotti)
Chi è stato Duilio Marcante? Cosa centra con la subacquea?
Duilio in Italia (e possiamo dire in tutta Europa) è sinonimo di didattica subacquea. Prima di
tutto per ragioni “storiche” ma soprattutto per ragioni di carattere, diciamo cosi, “sentimentale”,
Duilio è stato il grande papà della subacquea italiana, a lui (insieme con Luigi Ferraro) si deve
la nascita e lo sviluppo di un “metodo” che, inizialmente (1948 – isola d’Elba ), aveva lo scopo
di incrementare il nascente “turismo subacqueo” rivolgendosi a clienti e non certo ad allievi e,
successivamente, si è sviluppato nel programma didattico adottato sin dal 1957 nei corsi
federali d’immersione della Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee
(FIPSAS).La vita di Duilio, nato a Genova, viene scandita dai ritmi acquatici sin da quando
appena dodicenne veniva chiamato dai “bombaroli” in difficoltà per recuperare il pesce morto
sul fondo, diventa “bagnino” d’estate e pescatore nelle altre stagioni sulle paranze genovesi. La
caccia subacquea era allora appannaggio dei soli benestanti che potevano permettersi di
spendere cifre enormi per un fucile e per l’occhiale “monogoggle” di importazione francese
(brevettati prendendo spunto da modelli giapponesi arrivati in Europa a Parigi alla fine degli
anni venti). Nonostante tutto Marcante riuscì a venire in possesso di un fucile (prestatogli da
un dipendente della ditta importatrice italiana) in cambio del miglior pescato...
In quegli anni, prima dell’inizio del secondo conflitto mondiale, Duilio sperimenta questi primi
rudimentali attrezzi per la pesca in buona compagnia: Egidio Cressi (che poi inventò l’azienda
“Cressi sub”), Luigi Ferraro (medaglia d’oro al valor militare per i mezzi d’assalto subacquei) ed
altri pionieri di belle speranze (Gonzatti, Mares, Ruggiero, etc.). L’inizio dei dissapori tra la
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Duilio Marcante
Francia e l’Italia, che sfoceranno nella seconda guerra mondiale, crea difficoltà reciproche negli
scambi commerciali e gioca a favore dello sviluppo, inizialmente dopolavoristico ed artigianale,
dell’attività di Egidio Cressi che, impiegato in banca e precursore dell’attività sportiva
subacquea, diventa pure iniziatore dell’industria per la costruzione di apparecchiature per la
novella attività marina.
Da un casuale incontro stradale tra un vigile urbano (Duilio) ed un signore in bicicletta (Cressi)
si ristabilisce la vecchia amicizia ed inizia una collaborazione che durerà vari anni coinvolgendo
Marcante in un doppio lavoro. Finito ciascuno il proprio lavoro ufficiale i due si incontravano:
Cressi alla mola ed alla soluzione di para per la costruzione delle maschere, Duilio alla
macchinetta per la fabbricazione delle molle per i futuri fucili ( il “Siluro” con una molla, il
“Saetta” con tre molle, il “Torpedine” con due). Lavoro già massacrante di per se, figuriamoci
quando sommato ai turni di vigile comunale ed alle battute di pesca che servivano per
arrotondare il magro salario di quegli anni di scarso nutrimento concesso dalle carte annonarie.
Nonostante i venti di guerra, il numero di “subacquei” attirati dalla caccia è in continuo
aumento e le richieste di attrezzature si infittiscono al punto che Cressi, per questioni di spazio,
trasferisce l’attività in uno scantinato di sua proprietà. L’attività dello scantinato diventa
frenetica: lavoro durissimo nella stagione invernale e punto di ritrovo, incontro ed informazione
nella buona stagione. Si costruiva molto ma si migliorava poco, l’attività era ancora
pionieristica. In pieno periodo bellico (1943) viene proposto a Cressi, dall’istituto di credito in
cui lavorava, un trasferimento in una filiale dell’entroterra che lo porterebbe definitivamente
lontano dal mare, rifiuta si dimette e struttura insieme al fratello la “Cressi sub”. Nasce cosi
una delle più grandi aziende di attrezzatura subacquea italiane.Con la fine del conflitto
mondiale Duilio continua a lavorare con Cressi trasferendosi in nuovi locali (dove si rovina i
polmoni con la limatura di vetro molando i cristalli delle maschere a secco!!). Dalla ingegnosità
di uomini come Dario Gonzatti (amico di Marcante e Cressi) nascono i primi prototipi di A.R.O.
(Autorespiratori ad Ossigeno) di tipo sportivo partendo dagli autorespiratori usati dagli uomini
dei mezzi d’assalto della Marina Militare. Con la possibilità di adoperare l’A.R.O. si aprono al
nostro Duilio nuove possibilità per arrotondare il sempre magro salario! Si propone per pulire
carene, recuperare imbarcazioni, e naturalmente pescare potendo sfruttare tempi
enormemente più espansi rispetto alle battute in apnea. Proprio uscendo da una battuta di
caccia incontra Luigi Ferraro (sommozzatore dei mezzi di assalto e decorato con medaglia
d’oro per meriti bellici) intento a raccogliere cozze a scopi gastronomici.
Nasce un’amicizia “inossidabile” destinata a durare nel tempo. Duilio introduce Ferraro nel
gruppo di subacquei che gira intorno a Cressi. Forte della sua esperienza militare Ferraro è
prodigo di consigli che, purtroppo, non sono presi nella giusta considerazione dalla “boria” dei
componenti il gruppo Cressi. Di tutte le raccomandazioni elargite gli sportivi sembrano seguire
solo quelle che riguardano il montaggio e lo smontaggio dell’autorespiratore, per tutto il resto,
ciascuno interpreta gli insegnamenti a modo suo…. L’essere pionieri non è certo privo di rischi,
un giorno durante una immersione Dario Gonzatti perde la vita, purtroppo non è il primo e non
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sarà neanche l’ultimo. Duilio, in preda al dolore, inizia a pensare ad una statua di Cristo in
fondo al mare che dia speranza e sia di riferimento per tutti gli uomini di mare. Era il 1950, si
dovranno aspettare ancora quattro anni prima che questa idea diventi realtà con la posa della
statua del Cristo degli abissi sui fondali della baia di S.Fruttoso vicino a Camogli (22 agosto
1954).
Con la scomparsa di Gonzatti si venne a creare un vuoto anche nella piccola azienda Cressi
erano infatti a lui affidate svariate mansioni quali: le pubbliche relazioni, l’ideazione ed il
collaudo delle nuove attrezzature, il miglioramento di quelle già esistenti. Questo vuoto viene
colmato per un breve periodo da Duilio e poi definitivamente da Luigi Ferraro (fine 1947). Da
questo momento le sterili e lunghe discussioni sulle tecniche d’immersione e sugli incidenti
prendono un indirizzo molto più realistico e si incomincia ad intravedere la necessità di una
preparazione teorico-pratica prima di affrontare un ambiente governato da leggi inflessibili dalle
quali dipende la sicurezza e la sopravvivenza del novello uomo “acquatico”.Ha così fine
l’epoca poetica e romantica dei primi sprovveduti pionieri, inizia un nuovo periodo
caratterizzato da un lato da un crescente sviluppo tecnologico e scientifico e dall’altro dalla
nascita delle prime iniziative didattiche.
Il 15 maggio 1948 da un’idea di Marcante e sotto la spinta organizzativa di Ferraro nasce la
U.S.S. (Unione Sportivi Subacquei), una delle prime associazioni italiane con lo scopo di
promuovere la conoscenza e la diffusione delle attività subacquee. In breve tempo s’iscrivono
da tutta Italia un gran numero di soci (quasi settecento!) ed il lavoro organizzativo diviene
particolarmente oneroso. Nel maggio del 1949, a seguito del lungo peregrinare di Ferraro da
una federazione all’altra del C.O.N.I., lo sport subacqueo viene ufficialmente assorbito
nell’ambito della Federazione Italiana Pesca Sportiva il cui Presidente Aldo Cozza riconosce a
Ferraro ed all’allora Segretario Carlo Manstretta la possibilità di agire svincolati dalle
procedure dei regolamenti e quindi di muoversi con una agilità insperata. Da questo momento
la F.I.P.S. promuoverà iniziative di carattere tecnico, scientifico o professionale presenziando
manifestazioni subacquee di pesca, foto-cinematografia, archeologia nonché spedizioni in mari
di tutto il mondo; sarà, inoltre, presente agli albori di una didattica neonata e sconosciuta tra le
discipline del C.O.N.I. volta alla formazione psico-fisica del subacqueo ed alla sua
salvaguardia più che finalizzata nel conseguimento di risultati tecnico-agonistici.
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questo
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sono
state
estratte
da
"Storia
delle
attività
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