BILANCIO: NUMERI E PROGETTI SADAM: SCATTATA LA CASSA

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BILANCIO: NUMERI E PROGETTI SADAM: SCATTATA LA CASSA
PUBBLICITÀ DIRETTA NON INDIRIZZATA - TASSA PAGATA - AUT. NR. DCB / 345 AD DEL 25/01/2005 - AREZZO
POSTE ITALIANE S.P.A.
PERIODICO DI INFORMAZIONE COMUNALE
WWW.COMUNE.CASTIGLIONFIORENTINO.AR.IT
BILANCIO: NUMERI E PROGETTI
Il Bilancio del Comune è fatto di
tanti numeri e a questi corrispondono altrettante idee e progetti per
il futuro. Ma un Bilancio è anche la
cartina di tornasole dell’andamento
di una Amministrazione. E se guardiamo a quello del 2006, possiamo
dire che in questi anni l’Amministrazione Comunale di Castiglion
Fiorentino ha operato bene. Infatti,
non solo abbiamo rispettato a pieno
il Patto di Stabilità, ma siamo anche
tra i Comuni cosiddetti virtuosi che,
grazie a questa loro caratteristica,
sono riusciti a limitare al 6,5% la
riduzione della spesa rispetto al
2004, evitando la penalizzazione
dell’8% prevista dalla legge.
I tagli però ci sono stati e pesanti
anche nel nostro Comune: solo per
dare un’idea, rispetto all’assestato
del 2005, il taglio operato dal Governo ammonta a 335.000 euro.
E’ un altro pesante attacco all’autonomia finanziaria dei Comuni, che
dimostra ancora una volta come il
tanto sbandierato Federalismo si sia
tradotto in questi anni in un aumento
della spesa dei Ministeri romani e
in una riduzione dei trasferimenti
ai Comuni, penalizzando così tutti
i cittadini.
Ma nonostante questo, Castiglion
Fiorentino è riuscito, grazie alla
serietà della propria azione ammini-
strativa, a compiere due importanti
operazioni.
Da un lato, non aumentare le tasse
ai cittadini: le nostre tariffe, dall’ICI
alla nettezza urbana, dalle mense ai
trasporti scolastici, sono senza possibilità di smentita tra le più basse
nella Provincia di Arezzo.
Dall’altro, abbiamo mantenuto alto
il livello degli investimenti e ne
sono buona testimonianza la grande
mole di lavori pubblici. Contemporaneamente abbiamo garantito e
sviluppato quello stato sociale, che
per noi rimane una delle fondamenta
della nostra azione di governo.
Il Bilancio del 2006 si presenta
quindi particolarmente interessante
nella sua lettura, poiché mostra
un’Amministrazione che non è
ripiegata su stessa, ma guarda con
serenità al domani di Castiglion
Fiorentino. Non abbiamo operato,
a differenza di altri, tagli traumatici, né tanto meno siamo andati a
pescare nelle tasche dei cittadini.
Questa operazione, che a prima vista
può sembrare una cosa impossibile,
siamo riusciti a realizzarla attraverso una riduzione di spese non
essenziali, una razionalizzazione
dei conti e un utilizzo pieno di uno
strumento come la rinegoziazione
dei mutui.
Vorrei però aggiungere che il nostro
lavoro non può fermarsi ad avere i
numeri in ordine, perché il nostro
compito non è solo quello di essere
dei contabili, ma di progettare lo
sviluppo di Castiglion Fiorentino
e questo, in una situazione complicata dal punto di vista economico e
sociale, non è facile.
Alcune indicazioni le abbiamo
date nella Relazione al Bilancio:
aumentare le infrastrutture nel nostro territorio, migliorare i servizi,
garantire il sostegno sociale e adeguate strutture scolastiche, mantenere e creare opportunità di lavoro.
Su queste basi, siamo convinti che
potremo guardare con più fiducia al
nostro futuro.
SADAM: SCATTATA LA CASSA INTEGRAZIONE
Sulla base dell’accordo siglato recentemente a Roma, al Ministero del
Lavoro, dai rappresentanti
della Provincia, i vertici
della Sadam, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle maestranze dello
stabilimento Sadam Castiglionese, è scattata il 13
marzo, e per dodici mesi,
la cassa integrazione per
i 91 dipendenti fissi dello
zuccherificio di Castiglion
Fiorentino, che potremmo,
purtroppo, definire “ex”,
dal momento che dopo
oltre anni di 40 di intensa
attività saccarifera, cessa di
produrre zucchero.
Si potrebbe benissimo dire “dal
dolce all’amaro”, considerato che
con la chiusura dello zuccherificio,
si conclude per Castiglion Fiorentino una fase storica, “quella -come
ha precisato il Sindaco Brandi- che
per quasi mezzo secolo ha rappresentato uno dei primi esempi di
industrializzazione e collegamento
tra agricoltura ed industria nel nostro territorio”.
E’, infatti, come se ne andasse una
fetta della nostra storia ed è fonte di
amarezza pensare a quanto lavoro e
a quanto impegno si sono spesi in
questo settore nell’arco di decenni.
Si parla oggi di riconversione dello
stabilimento in una centrale per la
produzione di energia elettrica, utilizzando biomasse e olio di girasole,
ma in attesa che tale riconversione
si realizzi, i dipendenti posti in
cassa integrazione temono che nel
frattempo qualcosa possa andare
storto. E’ già motivo di incubo il
fatto che per la centrale elettrica
sembra sia previsto l’utilizzo di soli
40 dipendenti. E per gli altri 51?
Non si hanno notizie di garanzie
certe: si sa solo che potrebbero (non
che saranno) essere impegnati nella
lavorazione dei semi di girasole.
Non sono peraltro da trascurare i
250 stagionali (soprattutto studenti)
che traevano fonte di reddito dalla
campagna saccarifera. Per loro e le
loro famiglie quali prospettive ci
sono? Un problema, nel suo com-
plesso, indubbiamente non privo di
assilli, legato all’impatto occupazionale e al rilevante rischio
di disperdere il patrimonio
di conoscenze e competenze delle maestranze
della Sadam Castiglionese
che, recentemente riunite
in assemblea con le Rsu,
non hanno fatto mistero
delle loro preoccupazioni.
Si dice che qualcuno potrebbe cercare di piazzarsi
diversamente ed altri, magari sollecitati da possibili
incentivi, potrebbero addirittura decidere di andare in
pensione.
Comunque sia le preoccupazioni restano per tutti, anche
per quei pochi, pochissimi, che a
rotazione continueranno a lavorare
all’interno dello stabilimento, sia
per provvedere alla normale manutenzione, sia in vista del processo di
riconversione.
Allo stato attuale l’erogazione della
cassa integrazione rappresenta una
prima importante intesa che viene
ad arginare i più urgenti problemi
sociali, ma gli occhi sono tutti puntati sul futuro, sui tempi necessari
per procedere alla riconversione
dello stabilimento ed alla auspicata
ipotesi di vedere realizzato nella
Valdichiana un polo delle energie
pulite.
DELEGAZIONE DI RONDA
OSPITE DI CASTIGLION FIORENTINO
Dal 15 al 19 del mese scorso è
stata gradita ospite di Castiglion
Fiorentino la delegazione andalusa proveniente dalla città gemellata di Ronda (Spagna). E’
approdata all’ombra della
Torre del Cassero per una
visita che ha avuto tutti
i crismi della ufficialità,
finalizzata a rinnovare i
rapporti tra le due città e
per preparare i prossimi
festeggiamenti per celebrare l’anniversario del
decennale del gemellaggio, che cade appunto nel
2006. Il rapporto, infatti,
fu siglato nel 1996 ad
opera dell’allora Sindaco Giuseppe Alpini,
attualmente Consigliere
Provinciale per la Provincia di
Arezzo e cittadino onorario di
Ronda, grazie alla collaborazione
con il Console onorario spagnolo a Firenze l’avv. Gianfranco
Cecchi.
Nel corso degli anni, il gemellaggio si è consolidato e concretizzato attraverso tutta una
serie di scambi istituzionali,
culturali, economici, turistici e
scolastici. Inoltre, in occasione
dell’ultimo incontro, avvenuto a
Ronda nell’agosto 2005, è stata
1
istituita l’Associazione Culturale
“Castiglion Fiorentino-Ronda”,
composta sia da cittadini spagnoli
che italiani, con il compito di far
proseguire i rapporti e gli scambi
culturali anche attraverso una
pubblicazione biennale, focalizzata sulla storia delle due città,
mettendo a confronto le due differenti esperienze amministrative
ed economiche.
La delegazione rondegna, guidata
dal Sindaco Antonio Martin Llara
e composta da alcuni Assessori
e Consiglieri, durante la sua
permanenza castiglionese, oltre
a visitare la città e tutte le sue
strutture museali, ha avuto anche
un incontro con il folto tessuto
associazionistico castiglionese,
svoltosi nella sala della ex Pinacoteca a Palazzo Comunale. Inoltre, nello stesso giorno è
stato proprio il Sindaco
di Ronda ad inaugurare
la mostra “Alfabeto della
Shoah.-Viaggio nella memoria”, allestita nell’atrio
di Palazzo Comunale.
Nei giorni successivi la
delegazione, accompagnata dal Consigliere provinciale Giuseppe Alpini,
ha fatto visita anche ad
Arezzo, dove ha incontrato i rappresentanti del
turismo della Provincia,
ed alla città di Firenze.
Precisa il Sindaco Brandi: “E’ stato un vero onore per
l’Amministrazione Comunale di
Castiglion Fiorentino, ospitare
la delegazione spagnola, proprio
in occasione della ricorrenza del
decennale del nostro gemellaggio. Ronda è un’importante città
spagnola, è la terza città andalusa
per numero di visitatori e turisti,
subito dopo quelle di Siviglia e
Granada.
Per noi e per la nostra città rappresenta quindi un partner di elevato
livello”.
L’INTERVENTO DEL SINDACO BRANDI
NEL 3° ANNIVERSARIO DELLA MORTE
RESO OMAGGIO ALLA MEMORIA DI EMANUELE PETRI
Sono passati tre anni dal 2 marzo
2003. Era una domenica piovosa e
quel giorno Castiglion Fiorentino
si svegliò immersa nel più profondo sconcerto per il grave atto
terroristico, nel quale perse la vita
il Sovrintendente Capo della Polizia
di Stato Emanuele Petri , insignito di
Medaglia d’Oro al Valore Civile..
Erano circa le 8,30 quando alla
stazione fece sosta l’interregionale
2304 Roma-Firenze. Su quel treno
si trovava in servizio Emanuele
Petri. Era salito alla stazione di Terontola, insieme ai colleghi Bruno
Fortunato e Giovanni Di Fronzo, per
un normale controllo. Furono quelli
gli ultimi istanti della sua esistenza,
stroncata nel corso di un conflitto a
fuoco con i brigatisti rossi Mario
Galesi e Nadia Desdemona Lioce.
Da allora sono passati tre anni, ma
la comunità castiglionese ha sempre
viva nel ricordo quella domenica,
purtroppo segnata dall’estremo
sacrificio di un eroico poliziotto,
caduto nell’adempimento dei suoi
compiti istituzionali. Un estremo sacrificio che però non è stato inutile,
considerati gli sviluppi che, partendo proprio dal luttuoso evento di
Castiglion Fiorentino, hanno avuto
le indagini, consentendo allo Stato
di smantellare le fila dell’organizzazione brigatista.
Per una straordinaria coincidenza,
proprio nel giorno del 3° anniversario della morte del Petri, i giudici
della prima sessione penale della
Corte di Cassazione, hanno con-
fermato per la Lioce la condanna
all’ergastolo.
Autorità, rappresentanze della
Polizia di Stato con picchetto e
dei Carabinieri, delle Associazioni
d’Arma e del Volontariato, una folta
schiera di studenti degli Istituti locali e tanti cittadini si sono stretti in
un commosso affettuoso abbraccio
intorno alla vedova Signora Alma
Petri, nella cerimonia celebrativa,
svoltasi sulla piazza antistante la
Stazione FS, intitolata al nome del
valoroso poliziotto. Erano presenti:
il Prefetto Cecere Palazzo Direttore
Centrale Affari Generali della Polizia di Stato, il Prefetto di Arezzo
Maurizio Di Pasquale, il Questore
Massimo Bontempi, il Presidente
della Provincia Vincenzo Ceccarelli, i Sindaci di Castiglion Fiorentino
e Tuoro sul Trasimeno e numerose
altre autorità.
Dopo la deposizione -da parte della
Signora Alma, del Prefetto Cecere
Palazzo e del Sindaco Brandi- di
una corona d’alloro ai piedi del monumento posto sulla facciata della
Stazione a ricordo dell’estremo
sacrificio del Petri, hanno preso per
primi la parola gli studenti dei locali
Istituti Scolastici, che con toccanti
parole di gratitudine hanno tessuto
l’elogio del Sovrintendente caduto,
definendolo un “Eroe”.
“Gli eroi -è stato sottolineato- non
sono i fantastici personaggi di miti
e leggende, ma delle persone che
assolvono in pieno e onestamente
ai loro compiti, come ha fatto Ema-
nuele Petri”.
Lo stesso concetto è stato ripreso
dal Questore Bontempi, per il quale
“sarebbe bello non avere bisogno
di eroi come Petri, come il giovane
Carabiniere caduto ad Umbertide,
come i ragazzi di Nassirya, come il
collega Calipari”. Rivolto agli studenti ha raccomandato il dovere morale di non dimenticare mai perché
e per che cosa Petri ha sacrificato la
sua vita, dimostrando che lo Stato
c’era quel giorno, c’era su quel treno
e ci sarà sempre ovunque. Gli si è associato il Presidente Ceccarelli che
valutando non vano il sacrificio del
Petri, ha invitato i giovani a sentirsi
fieri del suo esempio.
Dopo l’intervento del Sindaco, del
quale riportiamo in calce il testo integrale, ha preso la parola il Prefetto
Cecere Palazzo, che ha valutato la
presenza di tanti giovani l’omaggio
più bello che poteva essere fatto
ad Emanuele Petri. “Siamo qui -ha
detto- per rendere omaggio alla
memoria di un valoroso caduto, ma
i ragazzi, ricordandolo, lo fanno
rivivere”.
Richiamandosi ad un passo della
riflessione letta da uno studente, ha
aggiunto: “Petri mi piace immaginarlo come un olivo toscano che,
anche colpito dal gelo e tagliato, torna a vivere, perché ha radici solide
e antiche. Questo -ha concluso- è il
senso di questa cerimonia e ringraziandovi per il vostro commosso
ricordo, vi dico di avere speranza,
perché siamo così”.
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE
Vorrei in primo luogo ringraziare
la signora Alma Petri la quale ha
voluto essere presente ancora una
volta qui a Castiglion Fiorentino,
riaffermando così il profondo
legame che unisce la comunità
castiglionese alla sua famiglia ed
al Comune di Tuoro.
Le sono grato in un modo speciale
perché immagino che, ogni volta
che il nome di Emanuele Petri
viene richiamato alla memoria, si
rinnovi in lei un grande dolore e una
grande tristezza. Eppure, nonostante
questo, la sig.ra Alma ha voluto
essere, in tutti questi anni, in ogni
circostanza, testimonianza vivente
del sacrificio del marito, divenuto
ormai un simbolo dell’etica del
dovere.
Di questo, dobbiamo essere a lei
profondamente riconoscenti.
Insieme alla sig.ra Alma, voglio
ringraziare per la loro partecipazione, il Sovrintendente Capo Bruno
Fortunato ed il Sovrintendente
Giovanni di Fronzo i quali furono
partecipi insieme a Emanuele Petri
dei tristi fatti del 2 marzo 2003 ed
insieme a lui contribuirono con
valore e coraggio alla cattura dei
pericolosi terroristi.
Un grazie di cuore a tutte le autorità intervenute. In primo luogo il
Prefetto Cecere Palazzo, Direttore
centrale per gli affari generali della
Polizia di Stato, il Prefetto di Arezzo, il Presidente della Provincia,
il sig. Questore, i rappresentanti
delle Forze dell’Ordine, i Comuni, le Scuole, le Associazioni di
volontariato e d’Arma, i cittadini,
che insieme con noi hanno voluto
condividere questo momento di
rievocazione e raccoglimento.
In questa giornata, siamo qui per
ricordare un uomo di valore che
con il suo gesto ha consentito di
smantellare una temibile organizzazione terroristica, inserendosi così
all’interno di una lunga storia di
luminosi esempi di attaccamento al
dovere, che sempre hanno distinto
le nostre Forze di Polizia.
Vogliamo però anche ricordarlo
come un uomo in cui si congiungevano il senso del dovere e la
generosità, l’amore per il suo lavoro e la dedizione nei confronti
dei più deboli. Molto è stato scritto
sull’impegno di Emanuele Petri
nel volontariato, nell’aiuto che egli
dava a persone in difficoltà.
Per questi motivi, il 2 marzo è e sarà
in futuro, non solo una giornata di
commemorazione, ma anche un
giorno dedicato alla riflessione. Riflessione su come la fedeltà ai propri
compiti ed il rispetto per i principi
morali possano, uniti insieme, formare grandi personalità e contribuire a realizzare grandi gesti.
Mi rivolgo in particolare ai giovani qui presenti, dicendo loro che
uomini come Emanuele Petri sono
1’esempio tangibile di un modo giusto di vivere la propria vita dentro la
società, cercando di fare nel miglior
modo possibile il proprio lavoro,
ma al tempo stesso evitando quegli
egoismi che non ci permettono di
vedere i bisogni degli altri.
Sono queste persone che, fondendo
insieme regole e qualità civiche,
hanno reso forte il nostro paese
nei momenti più difficili della sua
storia.
Non vogliamo e non possiamo
perdere il ricordo di Emanuele, non
solo perché con la sua drammatica
morte ha evitato altre tragedie e
altri lutti, ma perché nella sua figura
vogliamo onorare il sacrificio di
tanti tutori dell’ordine che, con il
loro quotidiano e faticoso lavoro,
garantiscono una vita tranquilla e
ordinata alle nostre comunità.
Grazie a loro, nonostante le tante
difficoltà del momento presente,
possiamo guardare con fiducia al
futuro, certi che i legami di civile
convivenza sono e saranno garantiti
per tutti.
Per questo crediamo che anche da
situazioni dolorose, che nessuno di
noi avrebbe voluto vivere, può e
deve uscire rinsaldato quel vincolo
di fiducia tra cittadini e istituzioni
che sta alla base di una società unita
e solidale.
Un vincolo che è fatto, certo, di
gesti eroici, ma anche di saldi principi di filosofia civile, quei principi
scolpiti nella carta costituzionale e
che formano le fondamenta più robuste e forti della nostra convivenza
ed il cui valore rimane immutato
nel tempo.
Anche per questo motivo l’eredità
che ci lascia Emanuele è un’eredità
importante, un esempio puro di una
normalità che, nell’atto del dovere,
è divenuta eroismo.
Questo insegnamento, pur nella
sua tragicità, non potremo mai
dimenticarlo.
NEL CENTRO STORICO E NELLE FRAZIONI
L’Amministrazione Comunale è ormai da tempo impegnata in un’intensa opera di riqualificazione sia del
centro storico che delle frazioni.
Nel centro storico sono da poco iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali della ex Biblioteca Comunale
in piazzetta Verdi, destinati, fra breve, ad ospitare gli
Uffici comunali che registrano maggiore affluenza di
cittadini, in modo da agevolare l’accesso anche alle
categorie più svantaggiate. Entro la prossima primavera, saranno terminati anche i nuovi alloggi popolari
realizzati nell’area dell’ex Cinema Italia in Piazza dello
Stillo. I giardini pubblici di Piazza Matteotti avranno
un nuovo look, con il rifacimento dei marciapiedi e
la realizzazione di una nuova illuminazione pubblica.
Purtroppo, in questo caso, si è reso necessario sacrificare
alcune piante presenti nella zona, in quanto, a motivo
di una eccessiva concentrazione, si danneggiano a vicenda nella loro crescita. Infine è prevista una serie di
interventi per: l’adeguamento antincendio del Collegio
S.Chiara, la realizzazione del tanto auspicato parcheggio
a Porta Romana, il rifacimento delle pavimentazioni di
Porta Romana e di Porta Fiorentina.
Per quanto si riferisce alle frazioni, nuovi marciapiedi
sono in corso di realizzazione a Manciano, Montecchio
Vesponi e Castroncello, così come nuovi parcheggi
stanno sorgendo a Brolio, alla Pievuccia e a La Nave .
In tempi brevi partiranno anche i lavori per il parcheggio
del Cimitero di Montecchio. Sempre a Montecchio, è in
fase di ultimazione la costruzione del Centro Polifun-
zionale, che fungerà da centro di aggregazione sociale
per varie attività (scolastiche, motorie, sportive), mentre
sono in fase di appalto i lavori per la copertura del campo
polivalente. Anche a Manciano è stata recentemente
inaugurata la sede del nuovo Centro Polivalente di
aggregazione culturale e ricreativo.
Di notevole rilievo anche l’opera di ristrutturazione
dell’ex Oratorio di Riccardi a Montecchio, destinato a
divenire una struttura per dare accoglienza al turismo
sociale. A Gaggioleto di Pieve di Chio, è stato realizzato
un nuovo impianto di illuminazione pubblica. Infine,
non manca l’attenzione per le aree verdi: ne verrà infatti
realizzata una nuova nella frazione di Castroncello.
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Migliora la segnaletica a Castiglion Fiorentino, con un grande portale,
dotato di relativo impianto semaforico, installato all’incrocio tra la SR 71 e
Viale Mazzini. Ne è convinto il Sindaco Brandi, anche se da qualche parte
si sono levati giudizi non del tutto positivi sulla scelta adottata. “Ma questo
-precisa Brandi- rientra nella logica dei fatti, nel senso che ogni volta che
si introducono le novità, ci sono sempre elementi positivi e negativi nelle
valutazioni delle persone”.
A tale proposito vorrebbe che fosse compreso da tutti il perchè dell’operazione, messa in atto principalmente ed esclusivamente per evidenziare la
presenza a Castiglion Fiorentino di un centro storico etrusco e medioevale, di
un’importante città d’arte, che altrimenti tenderebbe a sfuggire all’attenzione
dei numerosissimi viaggiatori che percorrono la SR.71, in quanto la città
rimane al di fuori del tracciato della frequentatissima arteria stradale.
“Per me -aggiunge- è dunque una segnaletica importante, forte, grande e
intenzionalmente d’impatto, voluta così per segnalare la presenza di un
centro storico e di una città che meritano di essere visitati”.
Ritiene esagerato che qualcuno parli di impatto ambientale e che altri ritengano il portale eccessivamente grande, considerato che poi alla fine è solo
una questione d’occhio, con concreti risvolti di grande utilità.
“Il problema -sottolinea Brandi- è secondo me legato al fatto che dobbiamo
renderci conto che l’incrocio tra la SR71 e Viale Mazzini è l’unico vero
svincolo stradale di Castiglion Fiorentino, l’unico importante accesso che
esiste per chi intende raggiungere il centro storico”.
In effetti gli altri, quello di Via Adua e quello della Fontina servono quasi
esclusivamente ai residenti che conoscono bene il territorio.
“Pertanto -conclude Brandi- ritengo giusto l’averlo segnalato con il nuovo
portale e l’averlo messo in vista con la dovuta evidenza”.
COME ERAVAMO…
SECOLARI TRADIZIONI DELLA SETTIMANA SANTA
(dalle memorie di Mons.Angiolo Tafi)
a cura di Giuseppe Alpini
Tra le processioni che ricorrevano nel corso del ciclo liturgico, le
Rogazioni avevano un carattere tutto particolare. La processione delle
Rogazioni aveva luogo in due diverse circostanze. C’era la Rogazione
detta di San Marco , chiamata la maggiore, che si effettuava il 25 aprile,
e c’erano le tre Rogazioni , dette minori, del lunedi, del martedi e del
mercoledi precedenti il giorno dell’Ascensione. Processioni che si snodavano tra i campi, per tenere lontane dalla terra calamità e disgrazie e
per impetrare da Dio un buon raccolto.
Le Rogazioni più sentite però erano quelle che precedevano l’Ascensione. In ognuna delle tre mattine precedenti la festa dell’Ascensione ,
molto presto, verso le ore 5 o anche prima, al suono delle campane, in
ogni “Cura” la processione partiva dalla Chiesa parrocchiale e subito si
incamminava tra i coltivi, seguendo ogni giorno un itinerario diverso,
ma sempre fisso nel succedersi degli anni, tracciato in modo che nei tre
giorni successivi si toccasse e si comprendesse tutto il territorio della
parrocchia.
Le benedizioni venivano intervallate dalle Litanie dei Santi e dal canto
di laudi sacre, eseguite dalle “canterine” che, procedendo a braccetto in
numero di tre o quattro, cantavano a tutta lena, nella convinzione popolare
che erano salvi i raccolti dei campi, fino ai quali giungevano le voci.
Altra usanza era la benedizione dell’alloro e del giglio campestre nella
festa di San Pietro Martire o Pietro da Verona, un domenicano ucciso
a Severo il 6 aprile 1252 , ritenuto protettore della campagna contro le
tempeste e i temporali e la cui festa ricorreva il 29 aprile.
I gigli, l’olivo benedetto la domenica delle Palme e una foglia di alloro,
venivano legati in cima alle croci fatte di canna o di legno che il giorno
di Santa Croce (3 maggio) venivano piantate nei campi e lasciate lì fino
alla mietitura quando, tolte dal campo, venivano fissate in cima alla
“barca” a protezione del raccolto.
La festa di Santa Croce si celebra soprattutto a Mammi e un tempo veniva
celebrata nel giorno della ricorrenza.
Oggi, mutati i tempi, viene celebrata la domenica successiva al tre maggio. Quest’anno quindi ricorrerà il giorno 7 maggio.
Rinnovare la tradizione di recarsi a piedi a Mammi in questa circostanza,
fa bene non solo al fisico, ma anche allo spirito.
Ognuno di noi attraverso il camminare verso una meta religiosa può
uscire infatti da se stesso, per stare insieme agli altri, per andare incontro
agli altri in un’epoca nella quale si tende, un po’ tutti, a rinchiuderci e
non solo fisicamente, nel nostro guscio.
Il 7 maggio quindi, tempo permettendo, tutti a Mammi per Santa Croce.
IN CURA I VICOLI DEL
CENTRO STORICO
Vicolo Repente, Vicolo dei Signori
e Vicolo Celeste sono tre note strade del centro storico che collegano
via S.Michele con via San Giuliano
e la zona Collegiata.
La denominazione del primo trae
origine dal latino “repens”, che
significa ripido o erto, come conferma la sua pendenza che supera
abbondantemente il 30%; il secondo
è legato alla storia di Castiglioni e
più esattamente al fatto che in antico
era percorso dai notabili, i Signori
del Comune, che si recavano alle
cerimonie ufficiali nella Pieve di
S.Giuliano; del terzo non si hanno
notizie legate al nome, che potrebbe
forse trovare riferimento nell’ampio
Molte località italiane ed estere
danno vita, durante la Settimana
Santa, a drammatiche rievocazioni
della Passione e morte di N.S.Gesù
Cristo. Ma se di queste si facesse un
catalogo ragionato, si può star sicuri
che Castiglion Fiorentino verrebbe a
trovarsi in primissima posizione.
Perché in questo stupendo paese,
che ha saputo gelosamente conservare l’aspetto e l’atmosfera dei secoli
passati, la popolazione, rimasta attaccatissima alla fede
ed alle tradizioni cristiane, non celebra
soltanto una speciale
funzione religiosa, o
una solenne e mesta
processione del Gesù
morto, o una gioiosa
ed esultante rievocazione della Resurrezione, ma tutte
queste cose insieme,
distribuite nell’arco
di quasi tutta la settimana.
Le testimonianze
dell’amore della
gente castiglionese a Gesù crocifisso
non rimangono circoscritte alle opere
d’arte tramandate
dai padri e conservate nei sacrari delle
chiese o del Museo
comunale; non si limitano alle funzioni
liturgiche celebrate
nell’interno delle
chiese; ma vivono e
rivivono all’aperto,
nelle vie e nelle piazze del paese.
Ed ecco, la sera del Martedi Santo e
del Mercoledi Santo (alle ore 21,30)
snodarsi per le vie del paese le
Processioni che vogliono rievocare
rispettivamente l’arresto di Gesù e
la Sua flagellazione e quindi l’inizio della sua passione. Il popolo le
chiama processioni di “Cristo preso
nell’Orto” e Cristo legato alla colonna” ed esse, per una straordinaria,
misteriosa coincidenza, ricordano
l’arresto di Cristo proprio nella notte
tra martedi e mercoledi, durante la
quale probabilmente ebbe luogo.
Il Venerdi Santo, sempre alle 21,30
ha luogo l’ancor più solenne Processione del Gesù Morto e della
Madonna Addolorata. Dopo la pausa
del Sabato Santo, esplode l’esultanza
della Resurrezione nella domenica
di Pasqua. Alla S.Messa della mezzanotte, in Collegiata si svolge la
“Volata del Cristo Risorto”. Nessuno
si meravigli! Anche l’ormai anziano
S.Pietro e il giovane S.Giovanni
corsero insieme quella mattina della
prima Pasqua.
A queste processioni che hanno ormai un’esistenza più volte secolare,
si è aggiunta una Sacra Rappresentazione della “Passione e Morte di
Gesù”, giudicata in maniera assai
lusinghiera dalla stampa; applaudita
con entusiasmo da migliaia e migliaia di spettatori, fatta conoscere
ovunque con ampi servizi della
Televisione Italiana.
Il testo tiene conto
esclusivamente di
quanto consta dai
Vangeli o da certi
risultati degli studi
storici. In bocca a
Cristo non sono state
poste se non le parole
che Egli pronuncia
nel Vangelo. Quanto
agli altri protagonisti
della Passione, se un
pizzico di fantasia
è stato necessario
per ravvivare l’ordito
storico, ciò è stato
fatto in misura limitatissima.
Lo scenario è incomparabile. Costituito
da un’altura rocciosa
con uno strapiombo
di quasi 30 metri,
piantata a cipressi,
facente da sfondo al
piazzale Garibaldi
(che fa da platea)
sembra predisposto
appositamente da un
misterioso architetto
per lo spettacolo della Passione.
Con cadenza corrispondente agli anni
pari (come lo è appunto il 2006), la sera del Giovedi
Santo e della Domenica di Pasqua,
alle ore 21, ha inizio lo spettacolo.
Ma che spettacolo! Chi è presente
viene subito coinvolto e partecipa
esistenzialmente al dramma divino
e umano che ha dato un significato,
per sempre, alla storia del mondo e
dell’uomo.
CONFERMATA L’AMICIZIA CON GLI STUDENTI AMERICANI
Anche se quella meteorologica continua a manifestarsi tra alti e bassi, per gli studenti universitari
americani la primavera è iniziata con anticipo. In oltre
cento, con armi (quelle di studio, s’intende) e bagagli,
sono approdati a Castiglion Fiorentino, all’ombra
della Torre del Cassero, insieme ai loro professori.
Ospiti del Santa Chiara Study Center “Italart”, non
sono giunti in Italia per un periodo di vacanza. Anche
se per loro non mancheranno importanti momenti
di escursione, per ammirarne dal vivo e a scopo
didattico le bellezze artistiche, architettoniche e
paesaggistiche, sono presenti a Castiglion Fiorentino
per la regolare frequenza dello “Spring semester” il
semestre primaverile di studio, che si concluderà con
il mese di maggio.
Sono studenti della facoltà di architettura e provengono da prestigiose università statunitensi così
rappresentate: Texas A&M University - 35 studenti,
con i professori Paolo Barucchieri (storia dell’arte e
design), Peter Lang (architettura), Susan Stabile (lettere), Monica Capacci (italiano); University of Texas
at San Antonio - 23 studenti con la professoressa
Ana Sterner (architettura); Colorado State University - 20 studenti con il professor John Gravdahl
(belle arti); Kansas State University - 30 studenti
con i professori Michael McNamara e Larry Bowne
(architettura). Anche per loro, come già per i colleghi che con cadenza continuativa li hanno preceduti
nell’arco di circa quindici anni, il primo impatto con
la comunità castiglionese è stato improntato da cordiale accoglienza e sentimenti di profonda amicizia,
confermati con la consegna, da parte del Sindaco
Brandi, dell’apposita “Carta dell’Amicizia”.
Sentimenti ricambiati dagli stessi studenti e docenti,
che miglior complimento non possono fare quando,
esprimendo apprezzamenti per l’ospitalità, dichiarano
di sentirsi come a casa loro.
Per entrambi le comunità, sia quella locale che quella
a stelle e strisce, rappresenta una felice occasione
per la rispettiva crescita culturale, oltre che per un
positivo e proficuo scambio di esperienze
squarcio di celeste che si apre
sopra di esso, nel cielo.
Tre vicoli ed altrettanti suggestivi scorci del centro storico, che per la loro vetustà
accusavano evidenti malanni,
sia sotto il profilo delle loro
condizioni generali che del
decoro. Nessuno, a memoria
di uomo, ricorda che siano
stati fatti oggetto di un benché minimo intervento per
migliorarne lo stato. Finalmente, (era ora dirà qualcuno!) su progetto redatto da
Coingas, in collaborazione
con Nuove Acque e l’Ufficio
Tecnico Comunale, è stato
deciso un primo intervento,
già in corso, a partire da
Vicolo Repente.
Complessivamente è previsto
il rifacimento totale: della
rete dell’acquedotto, delle condotte
(separate) per acque meteoriche e
per i reflui urbani, la realizzazione
della canalizzazione per il futuro
passaggio di cavi elettrici, la posa
della rete del gas metano. La pavimentazione sarà ripristinata utilizzando le pietre esistenti e con altre
di nuova fornitura, in sostituzione
di quelle non più utilizzabili causa
usura o rottura.
L’intervento, per un importo di
88mila euro, sarà così finanziato:
Nuove Acque 61mila euro; Coingas
17mila euro, Comune 10mila euro.
Completato Vicolo Repente, è previsto che debba poi toccare a quello
dei Signori e a Vicolo Celeste.
3
5 PER MILLE DELL’IRPEF
Una opportunità per potenziare i Servizi Sociali del
Comune
La Finanziaria 2006, prevede che il contribuente
possa decidere di destinare il 5 per mille dell’Irpef,
l’imposta sul reddito delle
persone fisiche, per finalità di volontariato, ricerca
scientifica e dell’università,
ricerca sanitaria o attività
sociali svolte dal Comune
di residenza.
Nel sottolineare che in
questi ultimi anni l’Amministrazione Comunale è
stata fortemente impegnata
nel settore dei servizi sociali, Brandi ricorda: l’Ente Serristori, con il pieno
appoggio del Comune, ha
provveduto all’ammodernamento e ristrutturazione
della Casa di Riposo, è stato
realizzato il nuovo Centro Diurno per anziani, sono stati
potenziati i servizi di assistenza per anziani e disabili
attraverso forme di sostegno (assistenza domiciliare
integrata, contributi economici, contributi alla famiglie
con anziani non autosufficienti e alle famiglie in difficoltà, il servizio dei pasti a domicilio, attività di svago,
telesoccorso), è stata avviata la creazione della Casa
della Salute che ospiterà la nuova RSA e il nuovo Centro
di Terapia Occupazionale, sono stati realizzati nuovi
alloggi pubblici con il recupero dell’area dell’ex Cinema Italia, è stato incrementato il sostegno nelle scuole
ai bambini in difficoltà e
consolidato il servizio di
asilo nido.
“Il nostro obiettivo -dichiara
Brandi- è quello di migliorare e potenziare sempre
più le attività sociali, per
cui la destinazione del 5 per
mille dell’Irpef al Comune,
rappresenta senza dubbio
un’opportunità da cogliere,
per contribuire a migliorare
i servizi sociali della comunità castiglionese”.
Nei prossimi giorni l’Amministrazione Comunale
invierà una lettera a tutti i
capifamiglia castiglionesi,
per informarli della opportunità di poter dare un concreto
sostegno a tali indispensabili servizi.
La scelta della destinazione del 5 per mille dell’Irpef
avviene contestualmente alla dichiarazione dei redditi
2006, attraverso la compilazione del modello integrativo CUD 2006, del modello 730/1-bis redditi 2005 o
modello unico persone fisiche 2006.
POPOLAZIONE SCOLASTICA 2006-2007
Nonostante il decremento delle
nascite, purtroppo lamentato in
Italia da oltre venti anni, la popolazione scolastica di Castiglion
Fiorentino non accusa cedimenti.
La situazione rimane complessivamente stazionaria, con prospettive
di incremento, anche a motivo del
fenomeno immigrazione.
Questo il quadro generale per il
prossimo anno scolastico 20062007 .
DIREZIONE DIDATTICA
STATALE
Scuola dell’Infanzia - Capoluogo
162 bambini (+1), La Nave 42
(-8), Brolio 27 (+4). Il totale è
di 231 bambini, a fronte dei 234
dell’anno in corso, ma con 7 già
iscritti nella lista di attesa del
capoluogo, per mancanza di posti.
Scuola Primaria - Capoluogo 340
alunni (numero esattamente identico
rispetto a quello dell’anno in corso),
Manciano 83 . Invariato il numero
dei “Remigini” che faranno il loro
ingresso nella scuola primaria per
iniziare la loro esperienza scolastica.
Il totale è quindi di 423 alunni ma,
come avviene di norma ogni anno,
è prevedibile che tale numero possa
essere ulteriormente incrementato durante il periodo estivo, con
nuove iscrizioni di alunni immigrati, provenienti dal sud Italia o
dall’estero.
ISTITUTO COMPRENSIVO
“DANTE ALIGHIERI”
Scuola dell’Infanzia: S.Cristina 34
bambini, Montecchio 57.
Scuola Primaria: S.Cristina 45
alunni, Montecchio 61.
Scuola Media: 348.alunni.
ISTITUTO DI ISTRUZIONE
SUPERIORE
Attualmente conta 39 classi: 15 di
scientifico, 5 di linguistico, 7 delle
scienze sociali, 12 di Ipsia, per un
totale di 800 studenti. Sono sette le
classi quinte in uscita nel corrente
anno, con 131 studenti che affronteranno l’esame di stato.
Di contro per il prossimo anno scolastico sono 170 gli studenti iscritti
alla 1^ classe: 81 scientifico, 30
linguistico, 27 scienze sociali, 32
professionale. Ne deriva che l’Istituto Superiore avrà un aumento di
40 studenti e l’incremento da 6 a
7 prime classi.
SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
POSITIVI RISULTATI
Tra i servizi scolastici erogati dal
Comune, particolare attenzione viene dedicata alla refezione scolastica, gestita direttamente dall’Amministrazione, al fine di garantire una
prestazione il più possibile adeguata
alle aspettative ed alle esigenze delle famiglie, oltre che a quei valori
educativi legati all’alimentazione
basata sulla tradizione locale.
Il servizio mensa riguarda tutte le
scuole, dall’asilo nido alla scuola
dell’infanzia, dalle scuole primarie
alla scuola media. Viene inoltre
utilizzato anche per il Centro di Terapia Occupazionale, per il Centro
Diurno e per i pasti a domicilio agli
anziani soli o, comunque, in difficoltà. Complessivamente vengono erogati circa 125.000 pasti all’anno.
Dichiara in proposito il Sindaco
Brandi: “Le nostre cucine predispongono i pasti con scrupolosità e
zelo, prestando attenzione al menu,
alle intolleranze, alle allergie e alle
esigenze particolari dei bambini
stranieri”.
Sottolinea, inoltre, che i comitati dei
genitori, nominati per il controllo
della mensa e chiamati negli ultimi
due anni a degustare il menu, hanno
espresso parere favorevole sotto tutti
POLISPORTIVA MONTECCHIO VESPONI
La data del 31 dicembre u.s. ha
coinciso con la fine del mandato
per il Consiglio Direttivo della
Polisportiva Montecchio Vesponi,
ridotto ormai al lumicino a seguito
di una scarsa partecipazione, moti-
gli aspetti.
Sempre coinvolgendo la rappresentanza dei genitori e con l’ausilio di
tecnici specializzati, è stato approntato un nuovo menu estivo/invernale
che sarà divulgato e portato a conoscenza di tutte le famiglie interessate con apposito dépliant.
“E’ doveroso da parte mia – conclude il Sindaco – ringraziare il personale impiegato in questo servizio,
poiché ha sempre dimostrato di operare con grande impegno e con una
non comune capacità professionale,
tale da fornire le più ampie garanzie
sulla bontà del servizio mensa”.
vata forse dal prolungarsi dei tempi
di realizzazione del complesso
sportivo G.Battista Schiatti.
All’inizio del corrente anno una cinquantina di persone si sono riunite
in assemblea. La metà di queste si
è costituita in Comitato Direttivo
provvisorio, per gettare le basi di un
programma di sollecito e di gestione
del complesso stesso.
Una delegazione è stata recentemente ricevuta dal Sindaco Brandi,
che ha confermato la consegna della
struttura, del Circolo e della Palestra
entro il prossimo mese di giugno,
Intanto all’interno del Comitato si
sono costituiti dei settori di lavoro
e competenza, per meglio garantire
una gestione ordinata e trasparente
del nuovo impianto.
Una nota positiva è rappresentata
da una forte presenza di giovani,
sicuramente meritevoli, in sede
definitiva, di una particolare attenzione nell’assegnazione delle
cariche sociali.
Giuseppe Traquandi
4
RESTAURO AFFRESCHI
CHIOSTRO S.FRANCESCO
Grazie a numerose iniziative,
il 2005 si è caratterizzato a Castiglion Fiorentino come l’anno
dedicato al francescanesimo.
Tra quelle promosse dal Comune e dall’Istituzione Culturale
ed Educativa Castiglionese, ha
riscosso particolare successo il
filone focalizzato sulla figura del
Beato Mansueto da Castiglione,
umile frate e uomo di grande
cultura e nobiltà d’animo, che
nel XIII secolo, su incarico di
ben quattro Pontefici del tempo,
seppe svolgere il difficile ruolo
di ambasciatore e operatore di
pace presso le più prestigiose
corti d’Europa.
Va dato atto al Comune ed alla
Istituzione di aver dato grande
importanza all’evento, sia dal
punto di vista storico, culturale
e religioso, manifestando contemporaneamente anche grande
sensibilità nei confronti del
patrimonio artistico riconducibile al Santo Patrono d’Italia:
un patrimonio di cui Castiglion
Fiorentino si onora di essere
custode di numerose pregevoli
opere d’arte.
Tra queste sono meritevoli di
attenzioni le lunette raffiguranti
la vita del Poverello d’Assisi
dipinte, dal 1629 al 1636, dal pittore senese Giovanni Pelliccioni
da Colle, all’interno del Chiostro
adiacente la Chiesa di S. Francesco. Tali lunette, dipinte parte
in affresco e parte a tempera, si
presentavano in condizioni di
degrado sia per lo stato degli
intonaci che quello del colore,
tanto da risultare in buona parte
illeggibili.
La locale Associazione Pro Loco
e l’Amministrazione Comunale,
in un’ottica di salvaguardia del
patrimonio artistico, nel luglio
scorso ne hanno disposto il
restauro di una prima parte (16
lunette che figurano nei lati
sud e ovest del Chiostro), con
l’obiettivo di recuperare tutte le
25 esistenti.
Il restauro, attualmente in corso, prevede il consolidamento
degli intonaci e del colore, la
stuccatura, il ritocco pittorico,
per restituire le splendide opere
al godimento dei castiglionesi e
dei turisti.
Al momento attuale, pur tenendo
conto di un periodo di sospensione dei lavori, per motivi legati
all’andamento stagionale, sono
state già portate a termine la fase
conservativa e quella del ritocco
pittorico: quindi un buon 70%
dell’intervento, che si prevede
possa essere completato entro la
prossima primavera.
I lavori, su progetto dell’arch.
Gabriele Soriente, sono stati
affidati alla DEA.RT di Arezzo e
sono eseguiti a cura delle restauratrici Valentina Ghiso, Daniela
Lepri e Rossana Parigi, sotto
la direzione della dott.sa Paola
Refice della Soprintendenza ai
Beni AAAS di Arezzo.
Luciano Brocchi, presidente
della Pro Loco, si dichiara soddisfatto di come procedono i lavori
del primo stralcio e si dichiara
convinto di poter dare avvio al
secondo nei primi mesi del 2007.
Coglie l’occasione per esprimere
un ringraziamento particolare all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che ha finanziato il restauro
e nello specifico al dott. Ugo Bargagli e all’arch. Cesare Cantucci
che hanno concretamente creduto
nella bontà e nell’importanza del
progetto.
POSTA DEI LETTORI
Ringrazio di cuore la Redazione,
per il bellissimo pensiero avuto
per me, nell’inviarmi il periodico
che mi ha portato l’immagine e
la voce di Castiglioni.
Complimenti per la realizzazione
di un giornale che si distingue per
l’eleganza e l’accuratezza della
sua veste editoriale, oltre che per
gli articoli. Complimenti!
Leggendolo mi sono resa conto
di quanti importanti iniziative
folcloristiche e culturali ci sono
oggi all’ombra della Torre del
Cassero e me ne compiaccio.
Sebbene sia Sansepolcro il mio
paese d’origine, è Castiglioni
che ho sempre nel cuore, forse
perché vi ho trascorso i giorni
più belli e il tempo più formativo. Anche dopo tanti anni
rivivo certe atmosfere, ricordo
le esperienze vissute, il calore
delle amicizie e… tutto ciò che
ha fatto da cornice ai miei anni
verdi.
Castiglioni è secondo me un luogo prestigioso, immerso in una
natura di particolare bellezza:
è un tesoro che non ho saputo
godere fino in fondo. Allontanandomene, per stabilirmi nella
capitale, ho perduto un mondo
prezioso, ma è comunque importante e bello che lo conservi
sempre vivo nel mio ricordo e
nel mio cuore.
Grazie di nuovo e tanti cari saluti
a tutti gli amici castiglionesi.
Anna Maria Mariucci
(Roma)
“CASTIGLION FIORENTINO”
Periodico mensile di informazione comunale
- Direttore: Alessandro Bennati
- Direttore Respons: Arnaldo Valdarnini
- Redazione: Ufficio Stampa Comune
- Commissione Consiliare: Giuseppe Alpini,
Alessandro Bennati, Paolo Bruni, Gabriele
Butini, Nico Vanni
- Autorizzazione del Tribunale di Arezzo
n. 7 del 12.04.1975
- Sped. in abb. post. gr. 3/70
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Arnaldo Valdarnini, Foto Grandangolo