PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA FIABE IN

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PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA FIABE IN
PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
FIABE IN MOVIMENTO
Un percorso di narrazione orientata all'educazione espressivo- motoria.
La fiaba è la prima forma di racconto compiuto da offrire ai bambini, è la più antica ma anche la più
misteriosa.
Si sono cimentati con la fiaba intellettuali e artisti che operano nelle più svariate branche del sapere: dai
pedagogisti agli psicologi, dagli antropologi agli psicoanalisti e poi ancora registi e scenografi,
musicisti,pittori,coreografi e burattinai e chissà ancora quanti altri.
“ La magia e l'incanto che la fiaba porta in sé non ha mai lasciato indifferenti gli spiriti più sensibili”
Come ogni grande opera d'arte racchiude in sé la massima profondità e la massima semplicità.
Noi siamo il re, il principe e la povera fanciulla, ma siamo anche la strega,la matrigna o lo gnomo.
La nostra interiorità e le potenzialità, che vivono in noi si squadernano sulla scena divenendo personaggi.
I bambini, quando ascoltano una fiaba cambiano espressione, colorito, osservandoli si può cogliere come
ricevano un sano nutrimento per l'anima.
“Quindi quando si racconta una fiaba, e ancora di più la si rappresenta si deve sapere che si cambia
dimensione, si entra in uno spazio e in un tempo che non ha nulla a che fare con la realtà ordinaria così
come noi la conosciamo.
I bambini hanno la capacità di cogliere le fiabe nella loro natura di immagine, le fiabe li aiutano a
ricollegarsi con il mondo dal quale provengono, a riassaporare l'atmosfera e nello stesso tempo li
istruiscono sui compiti, sulle prove che la vita riserva ad ognuno.”
Le fiabe che si raccontano ai bambini possono diventare un percorso, un'occasione di crescita, e chi si
mette in questo cammino con amore per la fiaba e per le verità che contiene potrà trarne grandi forze per la
vita.
Il progetto ”Fiabe in movimento” vuole essere un percorso di narrazioni e rappresentazioni di fiabe capace
di coinvolgere i bambini in modo immediato a livello espressivo-motorio, con il sostegno di giochi
tradizionali, materiali non strutturati e musica.
Al centro del percorso c'è il bambino, il suo corpo e il suo vissuto personale che permette di personalizzare
movimenti,imitazioni,sonorizzazioni e rappresentazioni.
CONTENUTI :
 La storia di PiK Badaluk;
 La città delle sagome;
 L'orologino matto;
 L'albero vanitoso;
 Il castello delle emozioni;
 La città dei 5 tesori;
 La mia storia;
 Le scatole delle emozioni;
 Un mago speciale;
 Che notte;
 Pezzettino;
 Le emozioni di Ciripò;
 Il giardino dei giochi dimenticati;
 Il re è occupato;
 Un nascondiglio speciale;
 Il bambino che rimbalzò fino al cielo;
 Il paese dei saltarelli;
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La città dei bollini colorati;
Il libro di Foglina;
La città e il drago;
Grat grat cirp splash
Il ranocchio pappapero;
Lino, il lupo e la verdura;
Tutti a nuotare con mucca Marina;
La festa misteriosa;
Il libro dello scultore;
Camoscia e la tormenta;
Un leone in biblioteca;
La rabbia di Buko;
L'omino della pioggia;
Quando Noè cadde dall'arca;
Adesso chiamo Zenone;
Una stella tutta per me.
ATTIVITA':
 Sperimentazione di schemi motori globali;
 Giochi di percezione e controllo muscolare;
 Attività percettive con materiali diversi da manipolare con mani e piedi;
 Attività di libera esplorazione con attrezzi codificati e non;
 Costruzione di semplici attrezzi di gioco;
 Liberi adattamenti su basi musicali.
OBIETTIVI:
 Sviluppare la conoscenza della propria emotività e corporeità;
 Mettersi in relazione con l'ambiente circostante;
 Acquisire capacità espressive e creative;
 Scoprire le proprie e le altrui modalità comunicative;
 Sviluppare il rispetto e la condivisione di regole.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:
 Ascoltare, comprendere, comunicare;
 Acquisire maggiore autonomia, indipendenza e autostima;
 Scoprire e conoscere la propria corporeità in relazione a se stessi e agli altri;
 Consolidare un'immagine positiva di sé;
 Coniugare il momento cognitivo con quello emotivo;
 Identificarsi in alcuni personaggi della fiaba;
 Sapersi esprimere in modo creativo;
 Sviluppare una corretta socializzazione attraverso il gioco cooperativo.
“La fiaba diventa quindi: il fare,l'agire,il dire”.
“ I LINGUAGGI DEL CORPO “
Progetto di Educazione Psicomotoria
Nella Scuola d'Infanzia le attività motorie rappresentano una pratica molto comune, non necessitano di
particolari abilità tecniche e riscuotono un notevole gradimento da parte dei bambini.
Attraverso il corpo e l'azione corporea, il bambino entra in rapporto con la realtà circostante, percepisce,
conosce, mette in relazione oggetti ed eventi, prende coscienza dei rapporti spaziali e temporali, prima in
modo diretto e concreto, poi a livello di rappresentazione mentale e simbolica.
Muoversi nello spazio in base a oggetti, suoni, rumori, musica, condividere le proprie emozioni, sentimenti,
esperienze con i compagni, rappresenta un momento fortemente aggregante e socializzante.
Grazie alle esperienze corporee che il bambino compie, costruisce la propria maturazione e sviluppa un
immagine corretta e positiva di sé.
Una graduale acquisizione della sicurezza motoria ed una giusta percezione del proprio corpo significa, per
il bambino, aver ben chiare tutte le possibilità di movimento che il suo corpo può compiere sia nella sua
globalità, che in rapporto alle sue parti, permettendogli così di padroneggiare il proprio comportamento e
vincere incertezze, ansie e paure.
La psicomotricità, è un' attività completa a cui partecipa tutto il corpo.
Il bambino viene considerato nella sua totalità ed in quanto essere globale, si esprime attraverso una
struttura motoria che racchiude l'aspetto:
 Comunicativo;
 Affettivo;
 Cognitivo;
 Relazionale.
MOTIVAZIONI
Il periodo della scuola d'infanzia è una fascia d'età dove il bisogno di movimento del bambino emerge in
maniera predominante ed è proprio in questo periodo che comincia la costruzione della propria maturità e
lo sviluppo di una corretta e positiva autostima di sé.
Da queste considerazioni, scaturiscono le finalità generali:
 Rispondere all'esigenza primaria che appartiene ad ogni bambino ed è il suo naturale bisogno di
movimento, cercando di finalizzare le varie attività al raggiungimento di determinati obiettivi;
 Accompagnare il bambino verso la costruzione della propria maturazione e sviluppare una corretta
e positiva autostima di sé;
 Conoscere e padroneggiare il proprio corpo, avendo consapevolezza delle proprie possibilità
motorie, comunicative ed emotive;
 Consolidare la fiducia e la sicurezza di sé.
CONTENUTI
Attraverso le attività di gioco proposte per l'attuazione di questo percorso, il bambino ha la possibilità di
sperimentare attività simboliche che collimano con le necessità infantili:
 Scegliere;
 Essere scelto;
 Far parte di un gruppo;
 Compiere azioni mimiche;
 Immedesimarsi nei personaggi fantastici;
 Confrontarsi con le emozioni;
 Scoprire il proprio corpo;
 Drammatizzare situazioni.
ATTIVITA'
 Attività di libera esplorazione con attrezzi tradizionali e non ;
 Attività percettive specie di carattere tattile e propriocettivo;
 Attività di costruzione con varie tipologie di materiali;
 Attività di gioco con due attrezzi diversi in rapporto tra loro;
 Drammatizzazioni corporee di storie e fiabe;
 Liberi adattamenti su basi musicali;
 Semplici giochi motori collettivi
 Giochi per la conoscenza del corpo;



Giochi di esplorazione spazio – temporali;
Giochi di respirazione;
Giochi di equilibrio.
METODOLOGIA
L'idea di questo progetto è quella di proporre al bambino un percorso di esperienze corporee ed attività
pratiche, intendendo il corpo come una delle espressioni della personalità nei suoi vari aspetti: come
condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa, pratica.
I bambini verranno stimolati e coinvolti in diversi giochi che avranno lo scopo di avvicinarli alla conoscenza
del proprio corpo, coinvolgendoli in modo giocoso e divertente.
Il gioco rappresenterà lo strumento metodologico che accompagnerà tutto il percorso.
Inoltre, tali attività essendo svolte in collettività rivestiranno un'importante valenza sociale, determinando
così un coinvolgimento emotivo – affettivo, condiviso da tutti i bambini.
Le attività saranno tante e nel loro svolgimento operativo non ci sarà priorità gerarchica o temporale di
alcune sulle altre, ma saranno complementari.
Verranno proposte individualmente, a coppie e a grande gruppo e verranno svolte in palestra con l'utilizzo
della musica e dei vari attrezzi di cui essa è dotata.
L'educazione psicomotoria che proponiamo è il frutto di oltre venti anni di esperienza in questo settore e
nasce da una sintesi tra diversi indirizzi psicomotori ( Vayer, Le Boulch, Lapierre, Aucouturier) e si
caratterizza anche per i collegamenti con altre aree di apprendimento.
Ci ispiriamo ad una pedagogia attiva, caratterizzata dalla ricerca, dalla scoperta, dal gioco per stimolare
una partecipazione e una espressione piena e globale del bambino; valorizziamo molto i materiali didattici,
anche di recupero, che diventano spesso il centro d'interesse intorno a cui si organizzano le motivazioni e
le attività dei bambini.
La suddivisione dei vari obiettivi non viene utilizzata in modo rigido; l'insegnante non predetermina a
tavolino tutti gli obiettivi specifici di ogni lezione perché
si rischia di non tener conto dei bisogni e delle motivazioni di quel gruppo di bambini, in quel momento: la
scansione temporale degli obiettivi avverrà in tempi più lunghi, in base alle risposte dei bambini e alla
proposta iniziale dell'insegnante.
OBIETTIVI GENERALI :
Sviluppare la conoscenza della propria emotività;
Sviluppare la conoscenza e la padronanza del corpo;
Vivere il piacere senso – motorio legato al movimento e al rapporto con gli oggetti;
Mettersi in relazione con l'ambiente circostante;
Sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare;
Sviluppare l'organizzazione dello schema corporeo in relazione al tempo e allo spazio;
Acquisire capacità espressive e creative;
Sviluppare la funzione simbolica attraverso il piacere di agire di agire, creare e giocare;
Sviluppo dei processi di rassicurazione delle paure, tramite il piacere presente in tutte le attività
psicomotorie;
Scoprire le proprie e le altrui modalità comunicative;
Sviluppare il rispetto e la condivisione di regole.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:
 Ascoltare, comprendere, comunicare;
 Acquisire maggiore autonomia, indipendenza e autostima;
 Scoprire e conoscere la propria corporeità in relazione a se stessi e agli altri;
 Consolidare un'immagine positiva di sé;
 Coniugare il momento cognitivo con quello emotivo;
 Identificarsi in alcuni personaggi della fiaba;
 Sapersi esprimere in modo creativo;
 Sviluppare una corretta socializzazione attraverso il gioco cooperativo.
Area Affettivo Relazionale :
 vivere il piacere del movimento;
 acquisizione delle regole di base di comportamento in palestra;
 collaborare in coppia o in gruppo in situazioni di gioco.
Area Cognitiva :
 scoprire molteplici modalità di utilizzo degli oggetti o degli attrezzi proposti ;




costruire attrezzi di gioco;
imitare movimenti semplici eseguiti da un compagno
trasformare in chiave simbolica gli oggetti convenzionali e non.
Acquisire conoscenze relative all'io topologico e funzionale.
Area Motoria:
 esercitare gli schemi motori di base;
 percepire le differenze tra situazioni statiche – dinamiche;
 acquisire una motricità globale;
 esercitare la rapidità di risposta ad uno stimolo verbale o sonoro;
 assumere le varie posizioni di base e passare facilmente da una all'altra in forma libera;
 consolidare la dominanza a livello di arti superiori e inferiori, riconoscere la dx – sx
 acquisire conoscenze relative all'io topologico e funzionale.
PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
“ Diversamente Giocando “
La corporeità e il movimento rappresentano veri e propri strumenti di scoperta e di sviluppo che
contribuiscono alla maturazione della personalità infantile.
Il corpo contiene codici cognitivi, affettivi,espressivi e relazionali, offrire al bambino la possibilità di
interpretazione e “ lettura “ dei propri codici, significa renderlo autore del suo agire.
Il nucleo dell'identità ha origine nell'immagine corporea e nella consapevolezza del proprio sé corporeo.
Aiutare il bambino a scoprire, conoscere ed utilizzare il proprio corpo, vuol dire accompagnarlo verso una
crescita completa e favorevole della personalità che mira a star bene con se stessi e con gli altri.
In base al valore dell'esperienza, il bambino, infatti, percepisce il senso di adeguatezza e si sente
all'altezza della situazione.
Il corpo occupa un posto unico e indiscutibile nello sviluppo del bambino e il gioco costituisce la sua attività
principale.
Il bambino, come essere umano,possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire,
di incontrare l'altro attraverso un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni dell'esperienza.
I cento linguaggi sono metafora delle straordinarie potenzialità dei bambini, dei processi conoscitivi e
creativi, delle molteplici forme in cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita.
Contenuti e Attività :
 Attività di libera esplorazione con attrezzi tradizionali e non ;
 Attività percettive specie di carattere tattile e propriocettivo;
 Attività di costruzione con varie tipologie di materiali;
 Attività di gioco con due attrezzi diversi in rapporto tra loro;
 Drammatizzazioni corporee di storie e fiabe;
 Liberi adattamenti su basi musicali;
 Semplici giochi motori collettivi.
OBIETTIVI:
 Sviluppare la conoscenza della propria emotività e corporeità;
 Vivere il piacere senso-motorio legato al movimento e al rapporto con gli oggetti;
 Mettersi in relazione con l'ambiente circostante;
 Acquisire capacità espressive e creative;
 Scoprire le proprie e le altrui modalità comunicative;
 Sviluppare il rispetto e la condivisione di regole.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:
 Ascoltare, comprendere, comunicare;
 Acquisire maggiore autonomia, indipendenza e autostima;
 Scoprire e conoscere la propria corporeità in relazione a se stessi e agli altri;
 Consolidare un'immagine positiva di sé;
 Coniugare il momento cognitivo con quello emotivo;
 Identificarsi in alcuni personaggi della fiaba;
 Sapersi esprimere in modo creativo;
 Sviluppare una corretta socializzazione attraverso il gioco cooperativo.
Area Affettivo Relazionale :
 vivere il piacere del movimento;
 acquisizione delle regole di base di comportamento in palestra;
 collaborare in coppia o in gruppo in situazioni di gioco.
Area Cognitiva :
 scoprire molteplici modalità di utilizzo degli oggetti o degli attrezzi proposti ;
 costruire attrezzi di gioco;
 imitare movimenti semplici eseguiti da un compagno
 trasformare in chiave simbolica gli oggetti convenzionali e non.
 Acquisire conoscenze relative all'io topologico e funzionale.
Area Motoria:
 esercitare gli schemi motori di base;
 percepire le differenze tra situazioni statiche – dinamiche;
 acquisire una motricità globale;
 esercitare la rapidità di risposta ad uno stimolo verbale o sonoro;



assumere le varie posizioni di base e passare facilmente da una all'altra in forma libera;
consolidare la dominanza a livello di arti superiori e inferiori, riconoscere la dx – sx
acquisire conoscenze relative all'io topologico e funzionale.
METODOLOGIA:
L'insegnante si propone di accogliere e rispondere adeguatamente alle richieste del bambino, per favorire
gli aspetti creativi e la formazione del pensiero.
PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
“ LE EMO – AZIONI “
La Polisportiva 1000 Piedi ( Associazione Sportiva Dilettantistica), nata dalla esperienza culturale e
pedagogica in ambito motorio della Cooperativa sociale Labirinto, propone un progetto complessivo di
attività motorio – sportive per le varie fasce di età profondamente diverso rispetto ai modelli tradizionali.
Ci ispiriamo a quei principi educativi che sembrano ormai condivisi a parole da tutti, ma che spesso fanno
fatica a diventare reale prassi pedagogica:
 la reale partecipazione di tutti all'attività;
 la valorizzazione del gioco;
 l'adeguamento della proposta didattica ai diversi livelli;
 la costruzione di un'ampia base motoria prima di specializzarsi in un singolo sport;
 la partecipazione attiva, propositiva e creativa del soggetto;
 l'attenzione agli aspetti emozionali e relazionali;
 la consapevolezza del movimento e del proprio corpo.
Le nostre proposte nascono dall'esigenza di inserire l'intervento esterno con altre aree di apprendimento e
con obiettivi trasversali ( autonomia, cooperazione, metapprendimenti,...)
Siamo a disposizione anche per elaborare ulteriori progetti e adeguarli alle diverse esigenze.
Con questo progetto si vuole ulteriormente sottolineare l'inseparabile relazione tra mente, corpo, emozioni
e come ognuna di queste componenti alimenti l'altra vicendevolmente.
Il laboratorio psicomotorio, rappresenta l'occasione ideale per riflettere su questi aspetti, affrontandoli nel
modo più naturale: giocando.
Il gioco come “ colonna portante”, pone in rilievo l'importanza di tutte quelle esperienze formative che
coinvolgono il livello cognitivo, motorio, nonché quello affettivo e relazionale.
Nel gioco il bambino:
 apprende a relazionarsi con gli oggetti e l'ambiente circostante;

si rende sempre più consapevole dei propri movimenti, delle capacità del proprio corpo (
coordinazione, equilibrio), del valore del proprio corpo come mezzo di comunicazione ( espressività,
gestualità, mimica);
 impara a relazionarsi con lo “ spazio “ e in particolare a consolidare la conoscenza di quelle coordinate
che lo regolano;
 impara a conoscere sempre più se stesso, la propria personalità, e a relazionarsi all'altro;
Nel gioco ci si diverte, si è liberi e si rispettano le regole al tempo stesso; è nella reciproca interazione che
il bambino, non solo costruisce un tessuto sociale, ma trae da esso benefici sul piano cognitivo ed affettivo.
Il progetto è caratterizzato da cinque elementi cardine, quali:
 il gioco come espressione motoria;
 la narrazione come racconto di sé stessi,
 l'opportunità di sperimentare un concetto astratto;
 il corpo globale come espressione funzionale – cognitiva – affettiva – relazionale;
 il corpo come chiave di lettura, in continua evoluzione, che fa esperienza.
Destinatari : bambini e bambine della fascia di età 3 – 5 anni.
ATTIVITA':
 Le scatole delle emozioni;
 Il castello delle emozioni;
 Una finestra speciale;
 Il viaggio di Evaristo;
 Una stella tutta per me;
 Salti di ......Gioia;
 L'abbraccio perfetto;
 Un leone in biblioteca;
 Io dentro.... io fuori.
OBIETTIVI
 costruzione di un ampia base motoria;
 discriminare le diverse percezioni sensoriali legate all'attività motoria ( visive, uditive, tattili,
propriocettive);
 sviluppare la capacità di orientamento spazio – temporale attraverso una migliore strutturazione dello
schema corporeo;

favorire l'espressività del bambino attraverso tutte le possibilità dell'esperienza corporea.
Contatti : Albanese Sabina : 320.9760611
PROGETTO DI ATTIVITA' PSICOMOTORIA
LE TRASFORMA - AZIONI
Il gioco rappresenta una delle attività più importanti del bambino, attraverso cui ha modo di contribuire
direttamente e personalmente a strutturare il proprio sviluppo cognitivo, sociale e affettivo.
Il gioco di finzione è un'esperienza di crescita autentica, viene chiamato “ simbolico” perché è caratterizzato
da un processo di significazione indiretta: qualcosa viene utilizzato per significare, per rappresentare
qualcos'altro.
Oggetti, azioni, identità, situazioni, vengono utilizzati per rappresentare la realtà o situazioni immaginarie.
Il piacere del gioco è legato alle esperienze sensoriali e motorie.
Muoversi, cadere, toccare, far muovere, spostare, prendere, strutturano il rapporto di conoscenza.
Il mondo dei bambini è animato dalla fantasia fervida e spontanea che essi hanno dentro di loro e che
emerge nei loro giochi, trasformandoli in avventure irripetibili.
ATTIVITA':
 Un nascondiglio speciale;
 Il giardino dei giochi dimenticati;
 Il paese dei saltarelli;
 Il libro dello scultore;
 La città dei bollini colorati;
 Il gatto e il cappello matto;
 Le strane coppie;
 Le scatole delle emozioni;
 Un mago speciale;
 La pozione magica;
 Le piastrelle di giornale;
 La calamita;
 Sotto... coperta;
 Strani suoni;
 Il guerriero dai mille passi;
 Il gioco delle talpe;
 Le case silenziose;
 La strega ruba.....casette;
 Il grillo salterino;
 Il lancio delle astronavi.
METODOLOGIA:
L'adulto si pone “ al servizio” del gioco per aiutare i singoli e il gruppo a progettare, condividere, far
crescere il gioco.
OBIETTIVI:
 Favorire lo sviluppo della funzione simbolica attraverso il piacere dell'azione e del gioco;
 Vivere il piacere senso – motorio legato al movimento e al rapporto con gli oggetti;
 Relazionarsi in modo positivo con gli altri;
 Acquisire conoscenze relative all'io topologico e funzionale;
 Praticare movimenti di base, sperimentati in situazioni variate abbinati anche al controllo degli oggetti e
con forme di collaborazione, in coppia e piccolo gruppo;
 Favorire l'espressività del bambino attraverso tutte le possibilità dell'esperienza corporea;
 Favorire l'opportunità di dar voce al mondo interiore.
Contatti : Albanese Sabina 320.9760611
PROGETTO DI EDUCAZIONE PSICOMOTORIA
“ LE EMOZIONI STRADA..... FACENDO”
Il laboratorio di psicomotricità ha l'obiettivo di offrire al bambino la possibilità di vivere un'esperienza che
rispetti la sua espressività motoria , a partire dai diversi tipi di attività spontanea che normalmente
emergono all'interno di ogni lezione: dal piacere di sperimentare attivamente tutte le proprie potenzialità
corporee e motorie, scoprendo lo spazio,al piacere di agire in modo personale e creativo sugli oggetti e
sugli spazi, al piacere di esprimere, nel gioco con gli altri, i propri desideri, le proprie paure,di giocare con
esse per poterle superare, fino al piacere di riposarsi, dopo aver tirato fuori tutte le proprie energie e per poi
alla fine il piacere di rielaborare e di raccontare la propria intensa esperienza corporea ed emotiva.
Il salone dovrà essere il luogo per vivere il piacere senso motorio, un luogo di comunicazione e un luogo di
desiderio, in cui il bambino venga con gioia, provi il desiderio di ritornarvi per raccontare, immaginare e
costruire una straordinaria avventura.
Il progetto educativo-didattico ”STRADA FACENDO” accompagnerà i bambini ad aprirsi all'ambiente
circostante: scuola, quartiere, città.
Le proposte operative,in forma giocosa, avranno come filo conduttore il racconto di una storia “
PASSAMARE”.
Messaggi, impronte , doni ci permetteranno di costruire , inventare e creare le avventure di queste strane
strade che nascondono un segreto ......le emozioni.
Che cos'è un emozione?
Le emozioni costituiscono una componente importantissima della vita umana, sono patrimonio di tutti e
fanno parte della nostra esistenza quotidiana.
L' esperienza emotiva è un processo che viene manifestato all'esterno attraverso specifiche
espressioni:facciali , vocali, posturali e motorie.
OBIETTIVI:
L'obiettivo del progetto è quello di capire gli stati d'animo che i bambini vivono, sentono e soprattutto se
sono in grado di raccontare, riconoscere ed esprimere le emozioni.
Accogliamole......... Comprendiamole........Rispettiamole!!!!
Solo grazie al nostro reale ascolto, all'empatia e alla comprensione, le emozioni potranno diventare uno
straordinario strumento in grado di favorire l'autentica crescita.
CONTENUTI E ATTIVITA':
Tutto il percorso verrà suddiviso nel seguente modo:
emozioni in fiaba: lettura di storie;
“ la nostra storia”;
le tane.... le case ...i rifugi segreti;
le strane stradine :scatole, scatoloni,tubi....;
gli strani oggetti : le forme;
il laboratorio di ascolto;
quanti rumori;
quanti colori ;
il mio percorso casa – città;
gli strani incontri;
uno strano gioco : l'equilibrio;
le regole della città : costruzione di segnali stradali;
le scatole delle emozioni:;
la gioia: la storia di “topino , topetto e talpotto”;
la tristezza : la storia” il volo dell'elefante”;
lo stupore: la storia di “piccolo blu e piccolo giallo”;
la delusione : la storia “ brutto come l'orco”;
la rabbia : la storia “ dispetti a pois”;
la curiosità : la storia “ naso da fiuto”;
l'ansia : la storia “ trilla che ti passa”;
il coraggio :la storia “ primo volo” e “pezzettino”;
la paura: la storia “ fantasmi da paura”
MAGGIO : il racconto di una storia che racchiude tutte le esperienze vissute e che ci permetterà di
realizzare la festa finale.
MODALITA':
 L'accoglienza in cerchio: il saluto, il ritrovarsi, si ricordano le regole, si rinnova il patto di
ascoltare/ascoltarsi, i bambini esprimono i desideri di gioco.
Il cerchio è il luogo dell'attesa, per preparasi all'emozione del gioco;
 Il Gioco: attraverso la libera esplorazione e la scoperta guidata i bambini si misurano ,sperimentano in
base alle proprie competenze e soprattutto ai loro tempi ;
 Il Riposo: il gioco delle “ dolci carezze”;
 La narrazione Finale : ci si racconta quello che è stato vissuto
 La chiusura : il saluto.
Contatti : Albanese Sabina 320.9760611
Polisportiva Millepiedi.