gli aspetti psicologici della fiaba
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gli aspetti psicologici della fiaba
GLI ASPETTI PSICOLOGICI DELLA FIABA Nella cultura contemporanea la fiaba ha perso il suo ruolo dominante, a vantaggio della televisione che non a caso viene chiamata la “nonna elettronica”, con i suoi programmi televisivi e film; anche se possono a volte presentare molte caratteristiche in comune con la fiaba. Ad esempio, la serie fantascientifica di Guerre Stellari, le avventure di Indiana Jones o i film di spionaggio di J. Bond (eroe degli anni sessanta), l’agente 007 nato dalla fantasia di J. Flemming: essi presentano lo stesso conflitto tra il bene e il male, dove gli eroi prevalgono sugli avversari. Oggi la televisione ha assunto il ruolo di narratrice delle fiabe; i bambini hanno la disponibilità delle videocassette e DVD, mentre nel passato chiedevano ai genitori di leggere loro più volte le fiabe. E’ sicuramente un fatto negativo che si stia perdendo l’abitudine di inventare e leggere storie ai bambini, perché esse costituiscono una via d’accesso al mondo fantastico ed un supporto utile per affrontare i problemi della vita quotidiana. Il valore della fiaba è in ciò che essa presenta, in termini semplici e comprensibili al bambino. La fiaba rende accessibile al bambino situazioni emotive, quotidiane che egli vive, e lo aiuta anche nel trovare le possibili vie d’uscita. Infatti, si affrontano temi generali come: l’abbandono, la rivalità fraterna e le problematiche edipiche. Nelle fiabe sono sempre definiti con chiarezza il bene e il male, il buono e il cattivo. I personaggi cattivi servono da catalizzatori e interpreti delle pulsioni negative, che finiscono per essere sconfitte da quelle positive, rappresentate dai personaggi buoni. Inventare una fiaba può essere utile e divertente per genitori, figli, nonni e nipoti; si può invitare il bambino a scegliere l’argomento principale, i personaggi e la problematica da affrontare, lasciando invece all’adulto la ricerca della soluzione positiva. Con i bambini più grandi si possono invece invertire le parti e allora sarà l’adulto ad iniziare la fiaba, lasciando al bambino il compito di concluderla. Oggi, purtroppo, senza voler generalizzare, gli adulti preferiscono seguire le telenovela nei momenti di tempo libero o impegnarsi in altre attività, mentre i bambini restano a guardare per ore ed ore i cartoni animati. La parte iniziale dell’incontro che faremo, riguarderà le definizioni della fiaba, un breve excursus storico, con accenni anche alla descrizione della struttura, delle caratteristiche e delle funzioni della stessa. Una particolare attenzione sarà poi rivolta all’analisi del simbolismo di alcuni personaggi (la principessa, il principe, la matrigna, la strega, la fata, la buona vecchia, il re, il padre, lo stregone e il cattivo); di alcuni animali (il cavallo, il lupo, il leone e la volpe); delle creature fantastiche (il drago, il mostro, la sirena e l’angelo); della frutta, dei fiori e delle piante (la mela, la pera, la rosa, il narciso e l’albero); dei paesaggi presenti e ricorrenti nei racconti fiabeschi (la foresta, il bosco, il castello, la montagna e il mare); dei numeri (l’uno, il tre e il cinque). A cura della Dr.ssa Katiuscia Specchio Centro di Medicina “San Raffaele” – Casale sul Sile (TV)