Il Triangolo n. 7 - Confagricoltura Piemonte

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Il Triangolo n. 7 - Confagricoltura Piemonte
Agenzia di informazione su agricoltura, alimentazione e ambiente
Anno XXXV – n. 7
Mercoledì 4 marzo 2015
Sommario
Quote latte: ora paghi chi deve per evitare altre conseguenze negative al settore agricolo
Decisamente insufficienti le modifiche apportate dal Senato al decreto legge sull’Imu
Occupazione: cresce in agricoltura il lavoro dipendente nelle medie e grandi imprese
Sollecitata la rapida approvazione delle nuove regole europee per il settore del biologico
Firmato il contratto regionale di lavoro per i quadri e gli impiegati agricoli del Piemonte
Occorre rivedere il regolamento forestale per un rilancio della selvicoltura piemontese
Convegno a Grinzane Cavour sulla nuova regolamentazione dei diritti di impianto vigneti
A Torino la 5^ edizione della Conference sull’etichettatura dei prodotti alimentari
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Quote latte: ora paghi chi deve per evitare altre conseguenze negative al settore agricolo
La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Ue “per non aver assolto adeguatamente al proprio compito
di gestione del recupero dei prelievi per la sovrapproduzione di latte”. Infatti, dal 1995 al 2009, l’Italia ha superato ogni anno la
quota produttiva nazionale, versando a Bruxelles gli importi del prelievo supplementare (2.305 miliardi di euro), senza però adottare
le misure opportune per recuperare il prelievo dovuto dai singoli produttori che avevano superato le quote latte individuali. “Una
vicenda che si trascina da troppo tempo – ha commentato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – nonostante avessimo
messo in luce tutta l’urgenza di intervenire con fermezza. C’è una responsabilità di quegli allevatori che ripetutamente e
impunemente hanno sforato i quantitativi loro assegnati, ma anche una responsabilità gravissima delle autorità del nostro Paese,
che non hanno agito e anzi hanno agevolato il trascinarsi di questa situazione. Con grave danno per gli allevatori che si sono messi in
regola e ora anche con un pregiudizio per tutto il sistema agricolo e per i contribuenti italiani”. Quello che ha sottolineato la
Commissione europea è esattamente quanto Confagricoltura va dicendo da anni e che la Corte dei Conti italiana ha ripetutamente
rilevato. “Affermare adesso ‘l’avevamo detto’ – ha concluso Guidi – è una magra consolazione. A questo punto paghi chi deve, tutto
e subito, e si regolarizzi quanto prima la situazione, nell’interesse degli allevatori che hanno rispettato le regole e dei contribuenti.
Poniamo rimedio agli errori del passato per evitare altre conseguenze negative al settore agricolo e al comparto lattiero-caseario”.
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Decisamente insufficienti le modifiche apportate dal Senato al decreto legge sull’Imu
Le modifiche apportate nel primo passaggio parlamentare al Senato del decreto legge sull’Imu agricola sono decisamente
insufficienti. Lo sottolinea Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative agroalimentari,
ritenendo che la concessione della proroga al 31 marzo per i versamenti relativi al 2014 e il riconoscimento di una detrazione di 200
euro, a decorrere dal 2015, per gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti non cambino la sostanza del
provvedimento, che perpetua l’ingiusta applicazione dell’imposta per i possessori dei terreni che non hanno queste qualifiche e che
li concedono in affitto o in comodato ad agricoltori professionali. Inoltre, restano ancora da risolvere le questioni più urgenti ed
inique derivanti dalla classificazione Istat dei Comuni montani o parzialmente montani, la quale comporta l’assoggettamento al
tributo di terreni marginali e con scarsa produttività o, peggio, interessati da eventi e calamità naturali. Agrinsieme ha chiesto al
Governo – e lo ribadisce ora anche al Parlamento – di rivedere una scelta che si presenta, alla prova dei fatti, fonte di sperequazioni
e che ha provocato legittime proteste da parte del mondo agricolo. Per questo, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza
delle cooperative agroalimentari ha confermato che proseguirà nella capillare mobilitazione su tutto il territorio nazionale, con
iniziative di sensibilizzazione rivolte a prefetti, sindaci, parlamentari, mass media e opinione pubblica su un provvedimento che
richiede profonde modifiche nel prossimo esame alla Camera, a cominciare dall’abrogazione del pagamento retroattivo per il 2014,
in modo da rivedere le storture attuali, nel rispetto dei principi di sostenibilità, equità e ragionevolezza del tributo.
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Occupazione: cresce in agricoltura il lavoro dipendente nelle medie e grandi imprese
I dati Istat confermano che l’occupazione in agricoltura è in sensibile crescita. L’aumento occupazionale si registra prevalentemente
nelle imprese agricole di medie e grandi dimensioni che operano nel Centro-Nord Italia. Il Centro Studi di Confagricoltura evidenzia
come l’incremento di nuovi occupati in qualità di lavoratori dipendenti agricoli, nell’ultimo trimestre 2014 rispetto all’analogo
periodo dell’anno precedente, sia stato di più di 23 mila unità, una quota consistente dell’incremento complessivo del lavoro
dipendente che è stato di circa 150 mila unità. Nelle campagne, sottolinea Confagricoltura, c’è l’obiettivo di far crescere l’export e
affermare nel mondo il made in Italy, agricolo e alimentare, ancor più cogliendo le opportunità che possono venire da Expo. In
quest’ottica sta portando indubbi benefici il fatto che il lavoro agricolo si caratterizzi per la sua specificità e per gli elementi di
flessibilità, che verranno consolidati dalle misure di “#campolibero” e della legge di stabilità in via di attuazione.
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Sollecitata la rapida approvazione delle nuove regole europee per il settore del biologico
La scorsa settimana, incontrando a Bruxelles gli europarlamentari e gli uffici della Commissione europea, Confagricoltura ha chiesto
di scongiurare l’ipotesi di rigetto della proposta di regolamento sul biologico attualmente in esame, sottolineando l’importanza di
avere un quadro normativo europeo più omogeneo che eviti i forti disequilibri del mercato interno, tuteli il prodotto europeo e dia
maggiori certezze sulla qualità delle importazioni. Infatti, c’è il forte rischio che la proposta di regolamento, che diminuisce le
deroghe ai processi produttivi che gli Stati membri concedono, sia bloccata dalla forte opposizione di alcuni Paesi del Nord Europa,
soprattutto a livello di Parlamento europeo. C’è poi il problema che le troppe deroghe previste nei vari Stati membri finiscano per
non rendere uniforme la normativa, vanificando la leale concorrenza nella Ue, permettendo di produrre bio dove non potrebbe
essere prodotto naturalmente e creando problemi alle importazioni. Tutto ciò, però, ad avviso di Confagricoltura, non deve portare
a non approvare una normativa fondamentale per un settore che ha ampie prospettive di consolidamento e crescita.
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Firmato il contratto regionale di lavoro per i quadri e gli impiegati agricoli del Piemonte
Nei giorni scorsi si è raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo regionale di lavoro per i quadri e gli impiegati agricoli
del Piemonte, con validità fino al 31 dicembre 2017. L’intesa è stata sottoscritta da Confagricoltura, Coldiretti e Cia per i datori di
lavoro e da Confederdia, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil per i sindacati dei lavoratori. Per la parte economica, si è concordato un
aumento contrattuale complessivo del 3,9% delle retribuzioni, con decorrenza dal 1° gennaio 2015, mentre per la parte normativa è
stato integralmente confermato il previgente accordo, sottoscritto il 28 aprile 2010. Il contratto, che era scaduto il 31 dicembre
2013, interessa 1931 dipendenti delle aziende agricole piemontesi (839 uomini e 1092 donne).
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Occorre rivedere il regolamento forestale per un rilancio della selvicoltura piemontese
Le associazioni di categoria dell’agricoltura, dell’artigianato e della cooperazione hanno incontrato la scorsa settimana l’assessore
regionale allo Sviluppo della montagna e alle Foreste, Alberto Valmaggia, per denunciare il grave disagio delle imprese a causa della
politica forestale attuata dalla Regione a partire dalla legge regionale forestale 4/2009, che ha creato notevoli aggravi per gli
operatori del settore. All’assessore è stata presentata una proposta unitaria di modifica del regolamento di attuazione della legge,
volta a semplificare gli adempimenti burocratici a carico delle imprese e a fare chiarezza nell’applicazione delle sanzioni. Il tutto in
un’ottica di crescita del settore della selvicoltura piemontese, i cui operatori sono garanzia di conservazione e manutenzione del
territorio, prevenendone l’abbandono e contribuendo a contenere il dissesto idrogeologico e il degrado del paesaggio.
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Convegno a Grinzane Cavour sulla nuova regolamentazione dei diritti di impianto vigneti
Il 1° gennaio 2016 il sistema dei diritti di impianto dei vigneti sarà sostituito, a livello europeo, da quello delle autorizzazioni. I
dettagli e le conseguenze della nuova regolamentazione comunitaria, in relazione soprattutto alle denominazioni di Langa e Roero,
sono l’argomento del convegno che Confagricoltura Cuneo organizza domani, nell’Enoteca Regionale di Grinzane Cavour. L’incontro
è realizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, il Consorzio di Tutela del Roero e
il Consorzio di Tutela dell’Asti. Ad aprire il convegno, alle ore 10, sarà il presidente di Confagricoltura Cuneo Oreste Massimino, a cui
faranno seguito le relazioni di Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, di Palma Esposito, responsabile nazionale del
settore vitivinicolo di Confagricoltura, e di Thierry Coste, presidente del Gruppo vino del Copa-Cogeca. Sono previsti poi gli interventi
di Pietro Ratti presidente del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, Francesco Monchiero presidente del Consorzio
Roero, Giorgio Bosticco direttore del Consorzio Asti. Le conclusioni sono affidate all’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio
Ferrero. Modera il dibattito Mario Viazzi, direttore della Zona di Alba di Confagricoltura Cuneo.
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A Torino la 5^ edizione della Conference sull’etichettatura dei prodotti alimentari
E’ in programma a Torino nel Centro Congressi Torino Incontra, il 10 e 11 marzo, la 5^ Conference sul tema dell’etichettatura dei
prodotti alimentari. L’iniziativa, promossa dalla Scuola Italiana di Qualità e Sicurezza nell’Alimentazione, dal Laboratorio Chimico
della Camera di Commercio di Torino e dall’Istituto Italiano Imballaggio, intende offrire un quadro generale della situazione
normativa e giurisprudenziale, nonché un puntuale aggiornamento sulle più rilevanti novità in ambito comunitario in materia di
etichettatura. Per informazioni sul programma ed eventuale iscrizione: http://www.alimentarea.it/etichettatura-conference-2015/.
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