Lo Zen è l`arte di coltivare il silenzio in cui la vita

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Lo Zen è l`arte di coltivare il silenzio in cui la vita
Un albero che semplicemente sta lì … un bambino che si dedica al suo gioco con immensa serietà, interamente assorbito
da esso... il loro silenzio, quello della vita che coincide con
se stessa.
Leggo queste frasi di Graf Dürckheim, nella “Lettera d’Informazione”
ricevuta da Jacques Castermane (dicembre 2015). Sono toccata
dalla potenza delle immagini che ci parlano di un silenzio vasto, profondamente calmo, in cui la vita si fa conoscere nella sua pienezza
e verità: esperienza verso la quale ci porta la Via dello Zen.
Invitare alla pratica Zen significa invitare a percepire, a gustare la
realtà di questo silenzio: immenso spazio interiore in cui si fa sentire la sorgente della nostra forza di verità, della nostra libertà e
chiarezza. Energia di un cuore autentico, questo silenzio nutre la
nostra creatività nel processo del divenire.
Viviamo in un’epoca di disorientamento profondo, nel quale il nostro cuore/il nostro spirito è assediato da desideri devastanti, che
dissipano la nostra sorgente vitale, gettandoci nell’aridità e nel disordine della confusione. Veniamo allora trascinati, trascinate verso uno stato di disamore e di diffidenza, che è all’origine dell’ansia
e della depressione: paura della vita, che viene verso di noi con le
sue possibilità inattese.
La pratica zen è esercizio costante e disciplinato di conoscenza di
sé, di conoscenza della vita nella sua profondità.
Apprendere la pratica zen è imparare a vivere con lo spirito liberato
dagli ostacoli che impediscono la nostra naturale espressione. Un
allenamento che non passa attraverso la testa, ma passa attraverso il corpo. In ogni esercizio fatto nello stile zen – e soprattutto in
Zazen, la meditazione silenziosa nell’immobilità – il corpo vivente diviene il nostro maestro, la guida più incalzante, la voce più
sapiente, se la si sa ascoltare. Il corpo non mente, non smettono
di ripetere i maestri e le maestre che ci accompagnano in questo
processo che impegna interamente, invitandoci a osservare e riconoscere gli ostacoli che impediscono di procedere nel cammino.
Noi possiamo vederli grazie all’insegnamento del corpo, “il corpo
in cammino” che ci parla con la sua saggezza originaria, la sua
semplicità e straordinaria pazienza, con la sua mite e potente determinazione.
Possiamo allora entrare nel mistero che libera la nostra vera natura
dalle corazze di un “io” ansioso e inquieto, perennemente mancante di qualcosa, incapace di vivere pienamente la vita nell’istante
che ci è donato. E imparare ad aprirci senza paura alla vita nella
sua vasta realtà e nel suo incessante mutare.
Delfina Lusiardi
Come arrivare
Gargnano si trova a metà della costa occidentale del lago di
Garda.
In auto Si arriva per l’autostrada Milano-Venezia (uscita Brescia est o Desenzano, secondo la provenienza), seguendo poi
l’indicazione Salò, Riva del Garda. Per chi viene dal Brennero
seguire la direzione Trento, Riva del Garda, Salò. La strada
nazionale “gardesana ovest” passa per Gargnano. Cercare
l’indicazione “chiesa di San Tommaso” su un pannello turistico
di colore giallo che si trova poco dopo l’imponente villa Bettoni
se si viene da Salò, o poco dopo la parrrochiale di San Martino
se si viene da Riva. Il Convento si trova accanto alla chiesa. Il
Centro Europeo si trova nel Convento San Tommaso.
Coi trasporti pubblici Per ferrovia, Brescia e Desenzano
sono le stazioni più vicine. Dalle stazioni di Brescia e di Desenzano, servizio pullman SIA (www.sia-autoservizi.it/).
Da Desenzano si può raggiungere Gargnano anche in traghetto. Per orari: www.navigazionelaghi.it/
Centro europeo
Convento San Tommaso
Via Poggio degli Ulivi, 6 25084 Gargnano (BS)
tel. 0365. 71104
“Là dove la natura riposa completamente in se stessa,
essa è circondata di silenzio: come un albero
che semplicemente sta lì e non vuole sapere nient’altro.
Là c’è questo silenzio, quello della vita
che coincide con se stessa.”
Karlfried Graf Dürckheim
Lo Zen è l’arte
di coltivare il silenzio
in cui la vita coincide
con se stessa
Domenica 1 maggio 2016
dalle 10 alle 13 - dalle 15 alle 18
Per informazioni
e iscrizioni al seminario
Delfina Lusiardi, (0039) 030 43033
Cell.: 333 155 14 87
[email protected]
Per informazioni
e prenotazioni alloggiative
0365 71104, [email protected]
www.centroeuropeo.info
un seminario di pratica della piena attenzione con
Jacques Castermane
fondatore del Centre Dürckheim di Mirmande (Francia) e autore
di: Comment peut-on être zen? (Come si può essere zen?),
2009, riedito 2012
Sabato 30 aprile, lunedì 2 maggio 2016
due giornate di esercizi meditativi nello stile zen
animate da Delfina Lusiardi, con la partecipazione di
Akiko Tamura
Jacques Castermane è diplomato in kinesiterapia presso
l’Università libera di Bruxelles nel 1961. Ma una ricerca di
senso, che il sapere non può soddisfare, lo conduce a una
lunga esplorazione delle pratiche della tradizione orientale:
l’aïkido, il karate, la cerimonia del tè e il tiro con l’arco.
Convinto che la vita spirituale è questione di esperienza, seguirà l’insegnamento del vecchio saggio della Foresta-Nera,
Karlfried Graf Dürckheim, durante più di vent’anni (19671988). Dal 1981, anima nella Drȏme il Centre Dürckheim,
scuola di saggezza esercitata.
Oltre ai suoi scritti Comment peut on être Zen? e La sagesse
exercée,disponibili in lingua francese, in italiano si può leggere il libro curato da Jacques Castermane, Le centre de l’Etre,
essenziale per la conoscenza di Karlfried Graf Dürckheim (Il
centro dell’essere, edizioni Appunti di viaggio 2003).
Delfina Lusiardi vive a Brescia. Pedagogista e filosofa, contribuisce alla nascita di luoghi della libertà femminile. Al centro dei
suoi interessi è l’esperienza delle donne, alla quale dedica la
sua ricerca e la sua azione di orientamento nel processo di individuazione, accompagnando la persona sulla via della maturazione interiore. Nel corso di una profonda crisi avviene l’incontro con il lavoro di cura spirituale elaborato da K.G. Dürckheim.
Dal 2005 frequenta la scuola del “Centre Dürckheim”, accompagnata da Jacques Castermane. Nel 2013 riceve l’autorizzazione a proporre la Via tracciata dal maestro.
Akiko Tamura Flautista, nata e cresciuta in Giappone dove
è avvenuta la sua formazione musicale. Venuta in Italia per amore, vive
a Ghedi (vicino a Brescia) con la sua
famiglia.
Nella sua ricerca ha sentito il bisogno
di esercitare la Via della calligrafia
(Shodo). Apprende l’arte calligrafica
dalla madre, Michiko Tamura –Tosen,
nota maestra di Shodo.
Akiko Tamura ha ricevuto riconoscimenti nel suo paese. Insegna scrittura
giapponese nei corsi dell’Associazione Fuji di Brescia.
Silenzio - calligrafia di Akiko Tamura
P R O G R A M M A
D E L L E
G I O R N A T E
Sabato 30 aprile dalle 10 alle 18
Lunedì 2 maggio dalle 7,30 alle 16,30
È il silenzio che ci fa trovare parole essenziali
Verso la comprensione di sé
Vorrei scrivere parole che siano organicamente inserite in
un grande silenzio, e non parole che esistono solo per coprirlo e per disperderlo: dovrebbero accentuarlo, piuttosto.
Etty Hillesum
Là dove la natura riposa completamente in se stessa, essa
è circondata di silenzio: come un bambino che si dedica al
suo gioco con immensa serietà, interamente assorbito da
esso. Là c’è questo silenzio, quello della vita che coincide
con se stessa. K.G. Dürckheim
Giornata di esercizi meditativi
● Mattino Zazen (meditazione in silenzio e nell’immobilità attiva) e Kin-hin (meditazione camminata) - Esercizi di
LeibWeg (la Via del Corpo)
● Pomeriggio (14,30) Shodo (la Via della scrittura), calligrafia e disegno con l’inchiostro, esercizi guidati da Akiko
Tamura
● Tramonto Zazen
Una giornata animata da Delfina Lusiardi
Zazen, kin-hin, piena attenzione nel quotidiano.
Con-tatto con la terra: giocando alla comprensione di sé,
come un bambino interamente assorbito dal suo gioco.
Nella giornata è prevista anche la preparazione in comune dei pasti e
delle pause caffè-tè.
Pranzo e pause caffè/tè in comune; cena libera
Domenica 1 maggio dalle 10 alle 18
Lo Zen è l’arte di coltivare il silenzio in cui la vita
coincide con se stessa
una giornata con Jacques Castermane
esercitando l’arte dell’attenzione silenziosa con la quale
impariamo a sentire la vita nella sua semplicità profonda
Lezione magistrale con domanda-risposta;
esercizi di Leibweg;
Zazen e Kin-hin
Traduce francese/italiano: Silvana Panciera
Dalle 13 alle 15 pranzo e pausa
Pranzo e pause caffè/tè in comune; cena libera
Contributo alle spese del seminario con pranzo,
pause caffè-tè, uso spazi:
• solo domenica
130 Eu
• sabato e domenica
190 Eu
• sabato-domenica- lunedì 230 Eu
Contributo spese alloggiative (camera e colazione)
• Camera singola:
37 Eu per notte
• Camera doppia
70 Eu per notte
Per l’iscrizione, non chiediamo nessuna caparra, ma molto senso di responsabilità
per non occupare un posto che potrebbe essere utile ad altri/e.
Termine per le iscrizioni: 6 aprile 2016