articolo pdf della rassegna stampa di dialogic srl
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26/11/2013 - PAG. 11 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| I fondi Bei scatenano la corsa delle aziende In 160 hanno usufruito dei finanziamenti della Banca europea per gli investimenti STEFANO PAROLA FONDI Bei si sono fatti attendere molto, ma ora che ci sono le imprese se li stanno accaparrando. All’inizio dell’anno un accordo tra la Regione e la Banca europea per gli investimenti ha messo a disposizione delle aziende piemontesi 100 milioni di finanziamenti a tasso agevolato. A oggi ne sono stati erogati già 68, che hanno consentito a 160 aziende di finanziare nuovi progetti di sviluppo. Numeri destinati a crescere, sia perché un’ulteriore tranche da 20 milioni è in rampa di lancio, sia perché tutti i soldi vanno utilizzati entro il primo semestre del 2014. Il ruolo delle banche Il governatore Roberto Cota è soddisfatto: «Grazie a questa operazione, che rappresenta un’inno- I Numeri destinati a crescere: e c’è in rampa di lancio un’altra tranche di 20 milioni La sede della Bei, la Banca europea per gli investimenti vazione per la nostra Regione, abbiamo permesso alle imprese di poter disporre tempestivamente di risorse finanziarie aggiuntive». E pure le banche, dice Cota, «hanno avuto un ruolo importante e garantito un’ulteriore iniezione di liquidità». Finpiemonte, la società finanziaria della Regione, ha infatti distribuito le risorse gestendo quattro misure varate dalla giunta Cota. Ciascuna prevede un finanziamento agevolato cui si aggiunge il supporto del sistema bancario, che dovrebbe garantire altri 30 milioni. Tre mosse già in atto La misura che ha sfruttato di più i fondi Bei riguarda i prestiti partecipativi: consentiva alle Pmi di ottenere un finanziamento e/o un contributo se i propri soci avessero aumentato il patrimonio netto dell’impresa di almeno 50 mila euro per mettere in moto programmi di miglioramento. Ne hanno approfittato 125 aziende, per un totale di 47 milioni utilizzati. Altri 15 milioni sono andati invece a chi ha approfittato della misura “Più sviluppo”. In questo caso le imprese erano chiamate a PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 1 26/11/2013 - PAG. 11 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| I fondi Bei in Piemonte Agevolazioni concesse Milioni Beneficiari di euro Legge 23/04 Cooperazione 5,7 317 Più sviluppo 15 5 Prestiti partecipativi 47,4 125 TOTALE 68,1 161 Agevolazioni ancora da concedere Supporto a progetti di investimento e sviluppo PMI 20 Residui da ri-destinare 11,9 TOTALE 31,9 rafforzare la loro posizione sui mercati e a creare nuova occupazione. Risultato: le cinque realtà che hanno aderito hanno creato 110 posti di lavoro, per un aumento medio del 25% dei propri dipendenti. Poi ci sono le cooperative, che hanno sfruttato le risorse targate Bei per ricapitalizzarsi. Finora lo hanno fatto in trenta, per un totale di 5,5 milioni, ma ci sono altri interventi in corso di valutazione per altri 4,5 milioni. Identikit dei beneficiari Le aziende che hanno goduto di questa prima infornata di fondi Bei sono di tutti i tipi, dall’Ict alla metalmeccanica, dalle rubinetterie all’agroalimentare, dal tessile alle rubinetterie. Metà delle risorse è finita nel torinese, il 27 per cento nel Cuneese, l’8 nel Vercellese, il 5 nell’Alessandrino, il 4 nell’Astigiano e il restante 5 per cento nelle Cota: “Grazie a questa innovazione abbiamo garantito risorse tempestive alle imprese” altre tre province piemontesi. Qualche nome? La 2A (componenti per veicoli) amplierà lo stabilimento di Santena, mentre la Agla Power Transission di Avigliana (parti per auto) creerà una nuova unità produttiva. E ancora, la Gai (macchine imbottigliatrici) di Ceresole d’Alba potenzierà la fabbrica per poter espandersi anche al di fuori delle enotecnologie e la Nexoil di Avigliana (sistemi per la lubrificazione) lancerà nuovi prodotti per aumentare l’export. Gli ultimi 32 milioni La quarta misura legata alla Bei riguarda il supporto a progetti di investimento e sviluppo delle Pmi, soprattutto per l’acquisto di nuovi macchinari. In ballo ci sono 20 milioni e vi si poteva accedere fino all’8 novembre. Le richieste sono state 165, per un totale di 80 milioni circa. In palio restano poi altri 12 milioni, che verranno ridistribuiti sempre su queste misure, ma non sui prestiti partecipativi. E poi chissà: «L’auspico – dice il presidente Cota – è che il rapporto con Bei possa proseguire e rinnovarsi». © RIPRODUZIONE RISERVATA PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 2