51. Regolamento Comunale per il Servizio di assistenza domiciliare

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51. Regolamento Comunale per il Servizio di assistenza domiciliare
COMUNE PONTECAGNANO FAIANO
Provincia di Salerno
REGOLAMENTO DEL
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
PER SOGGETTI DISABILI
Art.1
Oggetto del Regolamento
Il presente Regolamento disciplina, nell’ambito dei principi dell’ordinamento e nel rispetto della
normativa e dello Statuto comunale, l’attività di assistenza domiciliare per soggetti disabili.
Art.2
Finalità
Il S(ervizio) di A(ssistenza) D(omiciliare) persegue il fine di:
a)
consentire al cittadino di conservare l’autonomia di vita nella propria abitazione e nel
proprio ambiente familiare e sociale nel caso in cui venga a trovarsi nell’impossibilità di
provvedere completamente a sé stesso, senza poter contare sull’aiuto adeguato di familiari
e/o parenti o venga a trovarsi in uno stato di necessità che comprometta la continuazione
normale della propria vita familiare;
b)
favorire le dimissioni da ospedali e/o istituti;
c)
evitare ricoveri in istituti e/o spedalizzazioni, qualora non siano strettamente
indispensabili;
d)
promuovere l’autonomia delle famiglie a rischio di emarginazione e/o situazioni
problematiche;
e)
favorire l’integrazione ed il collegamento fra i servizi socio-sanitari in grado di concorrere
all’autonomia della persona.
Art.3
Principi
Il servizio di assistenza domiciliare è rivolto alle famiglie al cui interno vi è un membro in condizioni
di dipendenza ed alle persone sole in condizioni di autonomia ridotta o compromessa per motivi legati
all’età, alla malattia, a condizioni sociali difficili.
Il servizio è finalizzato al mantenimento della persona in difficoltà nel suo naturale ambiente di vita
e di relazione in condizioni di massima autonomia e benessere possibili, nel rispetto delle diversità e delle
caratteristiche individuali.
In questo senso va inteso come un servizio di sostegno alla persona ed alla famiglia che attraversa
orizzontalmente tutte le fasce di età e categorie di bisogno, riconoscendo un maggior peso ai cittadini
disabili, minori ed adulti, che a causa dell’insorgere della condizione di dipendenza risultino a rischio di
ricovero.
La necessità di tale definizione e formulazione emerge principalmente da due constatazioni:
a) il servizio è istituzionalmente preposto ad assistere un’utenza diversificata per tipologie e
bisogni. La domanda indica una prevalenza di situazioni caratterizzate dalla gravità delle
problematiche espresse da minori ed adulti portatori di handicaps;
b) occorre considerare le famiglie, la rete parentale allargata, come risorse che, a determinate
condizioni, possono essere aiutate a mantenere al proprio interno la persona che si trova in
condizioni di bisogno.
L’indice di non autosufficienza o comunque l’indice di dipendenza deve venir rapportato
all’individuo, alla sua famiglia e/o al suo contesto ambientale comprendendo in quest’ultimo il volontariato,
il vicinato, … . Il concetto di non autosufficienza individuale può essere correttamente utilizzato solo
considerandone la correlazione con quello di dipendenza dall’ambiente complessivamente inteso. Una
dipendenza che si carica spesso di valenze negative ove non siano assicurati i necessari interventi di
supporto.
In tal senso il Servizio di assistenza domiciliare si pone come uno strumento importante – fra gli altri
compongono la rete di opportunità offerte dalla comunità locale allargata – se assume su di sé non solo il
compito di erogare prestazioni specifiche, ma anche il collegamento e la promozione delle risorse. Per
svolgere questa basilare funzione il servizio deve avere caratteristiche di elasticità, flessibilità, tempestività,
non deve essere rigidamente codificato ma efficacemente e funzionalmente diversificato, la struttura deve
essere in grado di rispondere adeguatamente e con sollecitudine alle situazioni che presentano caratteristiche
di urgenza.
Integrazione all’art.3 redatta dalla 1^ Commissione consiliare:
“Secondo la Commissione nella categoria dei disabili vi sono anche persone (minori e/o adulti) che
con patologie gravi (malattie tumorali) vengono a trovarsi agli inizi della propria malattia a non avere un
sostegno economico (indennità di accompagnamento – pensione di invalidità). Pertanto queste persone
dovranno avere precedenza assoluta sin quando non sarà corrisposto dagli Enti assistenziali la loro indennità.
Visto che vi sono nel nostro Comune persone con malattie in fase terminale.”
Art.4
Destinatari del Servizio
Possono usufruire del S.A.D. tutti i cittadini residenti che si trovano nelle condizioni di cui agli
articoli precedenti indipendentemente dalle cause che le hanno determinate ed, in particolare, coloro che:
a)
si trovano in stato di malattia o invalidità, che comporti la necessità di aiuto da parte di
altre persone, per un periodo più o meno lungo;
b)
non dispongano di sufficiente assistenza familiare;
c)
vivano in famiglia ma con grave situazione di disagio;
d)
si trovino in particolari condizioni di bisogno temporaneo, tali da non richiedere
inserimenti presso comunità alloggio o case albergo.
Integrazione all’art.4 – lettera a) - redatta dalla 1^ Commissione consiliare:
“Secondo la Commissione nella categoria dei disabili vi sono anche persone (minori e/o adulti) che
con patologie gravi (malattie tumorali) vengono a trovarsi agli inizi della propria malattia a non avere un
sostegno economico (indennità di accompagnamento – pensione di invalidità). Pertanto queste persone
dovranno avere precedenza assoluta sin quando non sarà corrisposto dagli Enti assistenziali la loro indennità.
Visto che vi sono nel nostro Comune persone con malattie in fase terminale.”
Art.5
Beneficiari
Ogni persona o nucleo familiare al cui interno vi è un componente bisognoso di assistenza al
domicilio ha diritto, indipendentemente dal reddito, di presentare domanda di assistenza al fine di richiedere
l’aiuto necessario.
I parametri a cui si fa riferimento sono dati dalla dipendenza fisica, psichica, relazionale, economica
e ambientale che, analizzati in correlazione, definiscono l’indice di dipendenza dal contesto di origine.
Il prescindere dalla variabile reddito per il diritto di accesso non significa gratuità del servizio per
tutti. All’utenza viene infatti richiesto di contribuire al costo del servizio in misura proporzionale al reddito
del nucleo familiare richiedente secondo parametri che vengono definiti nel presente Regolamento.
In ogni caso il Servizio viene assicurato prioritariamente alle situazioni caratterizzate dalla gravità
delle problematiche espresse da minori ed adulti portatori di handicaps - accertati dalla competente
Commissione medica -.
Un ulteriore criterio è rappresentato dalla data di presentazione della istanza e relativo numero di
protocollo (criterio cronologico).
Nella graduatoria degli ammessi al Servizio è data priorità ai soggetti che non percepiscono
indennità di accompagnamento: detta graduatoria infatti è divisa in due parti, nella 1^ parte sono riportati i
soggetti richiedenti, ordinati secondo il criterio della percentuale di invalidità accertata e sul criterio
cronologico di presentazione della domanda; nella seconda parte sono riportati i soggetti richiedenti che
percepiscono indennità di accompagnamento, ordinati sempre secondo il criterio cronologico. Pertanto, solo
quando la prima parte della succitata graduatoria degli ammessi risulta esaurita, sarà possibile ammettere al
Servizio i soggetti riportati nella seconda parte della stessa (graduatoria).
Le persone richiedenti ed ammessi al Servizio devono necessariamente essere residenti nel Comune
di Pontecagnano Faiano.
Integrazione all’art.5 redatta dalla 1^ Commissione consiliare:
“I malati terminali possono presentare la domanda in qualsiasi momento in cui sono venuti a
conoscenza della gravità della patologia ed avranno priorità nella erogazione del servizio assistenziale se non
percepiscono indennità di accompagnamento.”
Art.6
Organizzazione del S(ervizio) A(ssistenza) D(omiciliare)
L’organizzazione del Servizio è di competenza del Settore Servizi Sociali, si articola e si sviluppa
attraverso i suoi uffici e si avvale di personale:
- tecnico, per l’organizzazione ed il coordinamento;
- amministrativo, per lo svolgimento delle procedure burocratiche;
- ausiliario, proprio o in convenzione, per lo svolgimento delle specifiche mansioni di assistenza
domiciliare.
Art.7
Procedure per l’accesso al Servizio
Il Settore Servizi Sociali predispone ed aggiorna l’elenco nominativo delle istanze tese ad ottenere il
Servizio Domiciliare sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.
La graduatoria viene aggiornata semestralmente ed approvata con determinazione del Responsabile
dell’Ufficio Servizi Sociali.
L’erogazione delle prestazioni deve avvenire nel rispetto della graduatoria formata come sopra
indicato. Eventuali deroghe alla graduatoria possono essere possibili solo sulla base del motivato parere
attestante l’urgenza e la gravità del caso, espresso con relazione dell’Assistente Sociale di base.
La concessione del Servizio sarà subordinata alla gravità della situazione evidenziata, tenuto conto
anche dell’ordine cronologico delle richieste e delle condizioni economiche dell’utente, assicurando una
scala di priorità per le fasce più deboli che non potrebbero accedere a servizi alternativi privati.
L’erogazione del Servizio deve essere comunque concordata con l’utente ed il suo nucleo familiare,
cui verranno illustrate le finalità ed i limiti del Servizio stesso, mediante la consegna del mansionario e di
uno stralcio di regolamento attinente ai doveri ed ai diritti dell’utenza.
Art.8
Accesso al servizio
Gli uffici comunali (Servizi Sociali, U,.R.P., …) preposti forniscono, nei giorni e negli orari di
apertura al pubblico, ogni informazione sul servizio di assistenza domiciliare provvedendo inoltre a
consegnare ai cittadini interessati i moduli per la richiesta del Servizio e l’elenco della documentazione da
allegare alla domanda:
copia conforme del verbale di accertamento dell’invalidità della/e persona/e che
necessitano di assistenza;
documentazione relativa alla situazione reddituale complessiva del singolo/nucleo
richiedente – dichiarazione sostitutiva di atto notorio (D. L.vo n.109/98);
documentazione relativa alle spese complessivamente sostenute per l’abitazione/utenze.
Viene assicurata la possibilità di conferire con l’assistente sociale – con la quale eventualmente
approfondire l’esame delle situazioni di bisogno allo scopo di individuare gli interventi più appropriati – nei
giorni e negli orari di apertura al pubblico dell’Ufficio.
Le domande compilate sui moduli forniti e corredate dalla documentazione richiesta devono
pervenire all’Ufficio Protocollo dell’Ente (a cura dei richiedenti o tramite l’Ufficio).
L’assistente sociale referente provvede – entro 10 giorni dalla ricezione della documentazione
completa – a fissare un appuntamento con la/le persone richiedenti il Servizio, effettua la visita domiciliare,
verifica – anche attraverso l’esame della documentazione presentata – la sussistenza delle condizioni che
danno diritto al servizio, concorda con l’utente e la sua famiglia il progetto individualizzato in collaborazione
con il responsabile del personale tecnico/ausiliario che cura direttamente il programma attuativo degli
interventi di assistenza al domicilio.
Il progetto individualizzato viene sinteticamente descritto nel protocollo di intervento nel quale
vengono inoltre indicate le attività da svolgere al domicilio, il monte ore settimanale e mensile previsto, la
periodicità degli interventi e la quota di contribuzione al costo del servizio posta a carico dell’utente. Il
protocollo viene sottoscritto da tutti i contraenti: assistente sociale, il responsabile del personale
tecnico/ausiliario, l’utente/suo familiare.
Art.9
Caratteri generali del Servizio
Il Servizio di assistenza domiciliare deve integrare le attività della persona assistita e/o dei suoi
familiari.
Il Servizio non deve mai porsi nell’ottica della “sostituzione”.
Le prestazioni del Servizio devono essere caratterizzate dalla temporaneità, complementarità e
sussidiarietà. Esse devono essere erogate per il tempo, nel tipo e nella misura in cui l’utente e/o i suoi
familiari non siano in grado di soddisfare autonomamente i bisogni relativi.
Art.10
Carattere delle prestazioni.
Si ribadisce che le prestazioni del S.A.D. devono essere caratterizzate dalla temporaneità,
complementarietà e specificità.
L’intervento, inteso come tipologia delle prestazioni, durata delle stesse e frequenza, dovrà
soddisfare le necessità del richiedente per il tempo indispensabile a superare le condizioni che hanno
determinato lo stato di bisogno.
L’intervento è previsto anche nel caso di presenza di familiari, parenti e/o collaborazioni private al
fine di concorrere al raggiungimento di un grado soddisfacente di autonomia della persona.
L’esercizio delle attività assistenziali deve tendere alla massima attivazione delle capacità potenziali
residue della persona assistita o del nucleo, evitando che le prestazioni si sostituiscano ad attività che gli
interessati, sia pur con un certo sforzo, siano in grado di svolgere direttamente o con l’aiuto dei familiari.
Le prestazioni del Servizio, con il concorso di eventuali interventi di altri servizi, tendono ad evitare
ricoveri non strettamente necessari in ospedali e/o strutture residenziali di altro tipo, o sono integrative in
caso di permanenze temporanee dell’utenza in strutture protette.
Art.11
Durata delle prestazioni
Le prestazioni del S.A.D. vengono erogate per una durata determinata in relazione alle esigenze ed
alle necessità dell’utente.
Art.12
Motivi di non ammissione al S.A.D.
Non sono ammessi al godimento del S.A.D.:
coloro che rifiutino la proposta formulata secondo il piano di lavoro predisposto
dall’assistente sociale;
coloro i cui figli e/o genitori e/o familiari, anche non conviventi ma in grado di
provvedere al loro mantenimento, rifiutino la proposta formulata secondo il piano di
lavoro predisposto dall’assistente sociale.
Art.13
Caratteristiche e modalità di erogazione del Servizio
Il Servizio prevede, come riportati precisamente nella normativa, i seguenti interventi:
la cura e l’igiene della persona,
la pulizia, il governo ed il riordino della casa;
lo svolgimento di pratiche amministrative;
l’accompagnamento, con idoneo mezzo di trasporto, a presidi e/o servizi territoriali;
l’effettuazione della spesa;
la tenuta dei contatti con il medico di base, gli operatori sanitari, i parenti, … .
Più in generale gli interventi sono caratterizzati dall’adozione di una metodologia finalizzata
al mantenimento ed allo sviluppo dell’autonomia personale e della vita di relazione.
Ogni intervento deve essere personalizzato al fine di rispettare le diverse caratteristiche di
ogni utente e, pertanto, per ogni situazione viene predisposto uno specifico progetto nel quale
devono essere coinvolti la famiglia, la rete parentale, il vicinato, il volontariato, …
Il progetto può prevedere anche lo svolgimento dei seguenti interventi a domicilio dell’utente:
pulizie straordinarie da effettuarsi anche con l’uso di macchinari;
servizio di lavanderia e stireria.
Il Servizio si effettua di norma nell’arco di 6 (sei) o di 7 (sette) giorni settimanali compresi i
prefestivi, dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Per situazioni che presentino esigenze particolari l’Ufficio Servizi
Sociali si riserva di richiedere l’effettuazione degli interventi anche in orari diversi ed in giorni festivi.
L’individuazione e l’ammissione degli utenti al Servizio di assistenza domiciliare è stabilita
dall’Ufficio Servizi Sociali coerentemente con le priorità ed i criteri di accesso esplicitati nel presente
Regolamento.
Il responsabile del personale tecnico/ausiliario provvede a presentare l’operatore all’utente ed ai
parenti, se coinvolti.
La gestione del programma attuativo dell’intervento previsto dal progetto individuale è affidata “in
toto” al/alla responsabile del personale tecnico/ausiliario il/la quale segnala all’assistente sociale referente
ogni ulteriore bisogno rilevato nelle situazioni seguite per l’attivazione degli altri interventi integrativi che si
rendessero necessari o per la modifica del programma stesso.
Agli utenti/parenti viene richiesto di firmare il prospetto giornaliero delle ore prestate dagli operatori
ed effettivamente fruite. Detti prospetti vengono consegnati mensilmente, all’assistente sociale referente,
all’Ufficio Servizi Sociali, che provvede alla verifica.
L’Ufficio trasmette mensilmente all’utente/familiare individuato un bollettino precompilato per il
versamento della eventuale quota di contribuzione - riferita al Servizio da fruire nel mese – posta a carico del
beneficiario. Dopo il versamento della quota di compartecipazione, all’utente/familiare individuato viene
consegnato il ticket per usufruire di ore di prestazioni socio-assistenziali domiciliari.
Non è consentito agli operatori socio-assistenziali domiciliari modificare, di propria iniziativa, il
progetto di intervento se non a seguito di preventiva revisione dei protocolli di intervento concordati.
La modifica, sospensione, chiusura dell’intervento è disposta dall’assistente sociale referente, dopo
valutazione congiunta con il/la responsabile del personale tecnico/amministrativo, raccolti tutti gli elementi
utili e previa verifica diretta presso l’utente.
Art.14
Costo del Servizio
Il Servizio può essere erogato gratuitamente o prevedere una quota di compartecipazione alle spese
da parte dell’utente secondo classi di reddito.
Contestualmente all’ammissione al Servizio – o/e anche successivamente qualora emergano
circostanze o fatti nuovi – il Settore Servizi Sociali determina la quota di spesa da porre a carico dell’utente
in rapporto alle condizioni economiche dello stesso.
I limiti e le modalità della partecipazione alle spese, mediante il pagamento di quote differenziate in
rapporto alle condizioni economiche, sono stabilite dalla Giunta comunale, annualmente, con apposito atto
deliberativo.
Con scadenza annuale il Settore Servizi Sociali verifica le condizioni reddituali degli utenti,
acquisendo a tal fine tutta la documentazione necessaria per la determinazione della partecipazione alla
spesa.
Il concorso nella spesa può essere richiesto, oltre che all’utente, anche ai familiari obbligati agli
alimenti, ai sensi dell’art.433 del codice civile.
Art.15
Costo orario
Il costo orario è determinato dal prezzo dell’eventuale appalto oppure dalla quota del costo orario del
personale dipendente.
Art.16
Criteri per la determinazione delle quote di contribuzione
Le tariffe orarie – per la quota di compartecipazione alle spese del S.A.D. - debbono essere
rapportate al reddito complessivo imponibile IRPEF del nucleo familiare, come definito dal D. Lgs.
n.109/1998 e s.m.i.
Sono esenti dal pagamento della quota di contribuzione oraria i nuclei familiari il cui I.S.E.E.
(Indicatore della Situazione Economica Equivalente), determinato con i criteri di cui al predetto D. Lgs.
n.109/1998 e s.m.i., sia pari o inferiore alla pensione minima I.N.P.S., riferita all’anno precedente alla
richiesta della prestazione di S.A.D. .
I richiedenti il Servizio possono altresì dichiarare – senza nessun altro onere di certificazione
reddituale/patrimoniale e conseguente verifica da parte dell’Ufficio Servizi Sociali – la propria disponibilità
a versare l’intera quota di compartecipazione alle spese del Servizio stesso.
In caso di dubbio o mancata presentazione di documentazione relativa ai redditi, l’Amministrazione
comunale potrà comunque avvalersi della collaborazione dei competenti uffici tributari o potrà disporre
qualsiasi altro accertamento consentito dalla legge al fine di verificare l’effettivo tenore di vita.
Art.17
Funzioni del personale
L’Assistente Sociale svolge i seguenti compiti:
a) esprime parere obbligatorio ai fini dell’ammissione al Servizio, sulla base dell’esame della
documentazione idonea a comprovare le condizioni effettive della persone e/o del nucleo
familiare, ivi comprese le condizioni socio-ambientali ed abitative;
b) previa visita domiciliare, individua le modalità di intervento per ogni caso concordando con
l’assistente domiciliare, l’utente, gli eventuali familiari e/o altre figure di supporto (educatore,
volontari, ecc.) il programma di intervento (modi, tempi e tipologie delle prestazioni, ruolo e
compiti delle eventuali figure professionali appartenenti ad altri servizi);
c) effettua periodiche visite al domicilio per la verifica del programma di intervento;
d) coordina gli interventi degli assistenti domiciliari per garantire lo svolgimento e la continuità del
Servizio;
e) indice periodiche riunioni mensili del personale per l’analisi e la verifica degli interventi attuati e
da attuare e promuove occasioni di aggiornamento;
f) accerta il regolare svolgimento del Servizio, tiene i registri, gli archivi e la documentazione
relativa ed esprime parere sulle richieste di ferie, permessi, ecc. del personale addetto
all’assistenza domiciliare, valutate le esigenze del Servizio;
g) sottopone al Responsabile dell’Ufficio Servizi Sociali le proposte utili al funzionamento del
Servizio e riferisce periodicamente sull’andamento generale;
h) tiene i rapporti con i servizi sanitari, assistenziali ed educativi sollecitandone eventualmente gli
interventi in azioni complementari al servizio domiciliare;
i) indica al Settore Servizi Sociali le opportune modalità per la realizzazione di forme di
aggiornamento del personale impegnato nel Servizio.
L’Assistente Domiciliare è un operatore dell’area socio-assistenziale che, in base ad una specifica
formazione professionale, è preposto a livello domiciliare allo svolgimento di una serie di attività integrate
che si qualificano come:
a) aiuto diretto alla persona;
b) governo della casa;
c) segretariato;
d) igiene e cura personale nonché interventi “infermieristici” semplici (cfr. Allegato A);
e) collaborazione con l’ambiente esterno per la vita di relazione della persona;
f) supporto con valenza educativa, in sostituzione temporanea (per ospedalizzazione,
allontanamento, …) di componenti del nucleo familiare, in presenza di minori;
al fine di favorire l’autonomia dell’utente e/o del nucleo nel proprio ambiente di vita, nel rispetto
della sua autodeterminazione ed al fine di ridurre i rischi di isolamento e di emarginazione.
L’Amministrazione comunale, di norma, assicura il rapporto di un’assistente domiciliare ogni 8/10
utenti, o di un operatore ogni 1.500/2.000 abitanti.
L’Educatore professionale, ove previsto, assicura l’assistenza domiciliare, nelle forme più qualificate
afferenti la sfera educativa ed interrelazionale, ai soggetti disabili e può essere impiegato anche in attività di
animazione.
Il personale amministrativo provvede all’esame dei documenti per l’accertamento del reddito
curando l’iter burocratico connesso alla determinazione della tariffa oraria, sua applicazione, fatturazione e
ogni altro compito contabile ed amministrativo collegato all’organizzazione del Servizio.
Art.18
Rapporti tra il personale ed i destinatari del Servizio
I rapporti tra il personale ed i destinatari del Servizio devono essere improntati al reciproco rispetto,
esprimersi nelle forme di un comportamento corretto e dignitoso e svolgersi in un clima di serena e cordiale
collaborazione.
Art.19
Diritti e Doveri dell’utenza
Per un migliore svolgimento del Servizio l’utente deve attenersi a quanto segue:
a) confermare le prestazioni che gli vengono erogate, firmando sull’apposito modulo;
b) avvertire l’assistente sociale referente e, in caso di sua assenza, l’assistente domiciliare nei casi
di temporanea assenza dal proprio domicilio;
c) non chiedere al personale prestazioni fuori orario, né prestazioni non previste nel protocollo
sottoscritto.
L’utente nulla deve al Servizio ed al personale ad esso preposto se non il pagamento della quota di
compartecipazione alla spesa, se dovuta.
Eventuali reclami inerenti al Servizio ed al personale addetto devono essere presentati per iscritto ed
indirizzati all’Ufficio Servizi Sociali.
Nel caso in cui i rapporti tra utente ed assistente domiciliare siano particolarmente difficili potrà
essere richiesta la sostituzione dell’operatore. La richiesta motivata, accompagnata dal parere dell’assistente
sociale referente, sarà esaminata e vagliata – per le opportune determinazioni – dall’Ufficio Servizi Sociali.
Art.20
Personale
Si puntualizza che le prestazioni del S.A.D. vengono erogate da operatori domiciliari addetti
all’assistenza in possesso del diploma di scuola media inferiore e dell’attestato di qualificazione, ai sensi
della legislazione regionale, o a titolo analogo, ai sensi della normativa nazionale.
Art.21
Diritti e Doveri dell’assistente domiciliare
L’assistente domiciliare deve attenersi a quanto segue:
a)
tenere con cura i fogli-presenza, compilarli, firmarli e farli controfirmare di volta in volta
dall’utente per le prestazioni ricevute;
b)
avvertire l’assistente sociale referente dell’assenza dell’utente, anche per adeguare
prontamente il calendario giornaliero di lavoro;
c)
non trasportare l’utente con il proprio mezzo né in forma gratuita né a pagamento salvo
che i rischi per le persone trasportate siano coperti da apposita polizza assicurativa e
l’operatore sia debitamente autorizzato dall’Amministrazione comunale;
d)
non apportare modifiche né all’orario di lavoro né al calendario assegnato; variazioni di
calendario saranno possibili in situazioni di emergenza che verranno comunicate
tempestivamente all’assistente sociale referente;
e)
non fornire agli utenti recapiti privati;
f)
mantenere il segreto d’ufficio nonché quello professionale (si intende il non divulgare
informazioni riservate acquisite nell’esercizio della propria professione);
g)
partecipare alle riunioni periodiche di servizio per la programmazione e la verifica del
lavoro svolto.
Art.22
Cessazione, sospensione o riduzione del Servizio di Assistenza Domiciliare
Il Servizio domiciliare può cessare in caso di:
a) richiesta scritta dell’utente;
b) decesso dell’utente;
c) ricovero definitivo presso strutture di accoglienza, qualora i familiari restanti non necessitino
ulteriormente del Servizio stesso;
d) qualora venga meno il rispetto nei confronti del personale di servizio (molestie; aggressioni,
anche verbali; minacce; …) in forma scritta;
e) qualora l’utente si assenti più volte nell’orario del Servizio senza aver preventivamente avvertito
l’assistente sociale o l’assistente domiciliare;
f) in caso di assenza prolungata (per oltre un mese) dell’utente, esclusi i ricoveri ospedalieri;
g) rifiuto della proposta formulata secondo il piano di lavoro predisposto dall’assistente sociale
referente.
Il Servizio può essere sospeso in caso di:
h) ricovero ospedaliero;
i) partecipazione a soggiorni climatici e terapeutici;
j) soggiorno da parenti;
k) qualora l’utente non corrisponda il pagamento della quota di compartecipazione alla spesa a suo
carico.
Il Servizio può essere ridotto o ampliato, negli accessi, nel numero delle ore e delle prestazioni, in
relazione alle variazioni delle necessità degli utenti.
L’Ufficio potrà modificare l’erogazione del Servizio in funzione della domanda da soddisfare e delle
risorse a propria disposizione.
Art.23
Rapporti con altri Enti ed Istituzioni
Il Servizio di Assistenza Domiciliare opera con l’obiettivo di integrarsi con gli altri servizi del
territorio, con gruppi di volontariato e con operatori di altri enti.
Nel caso in cui l’utente del Servizio di Assistenza Domiciliare abbisogni contemporaneamente di
prestazioni assistenziali e sanitarie è da prevedere la formulazione di un piano di lavoro comune dei
servizi/operatori coinvolti, nel rispetto delle specificità, del ruolo e delle responsabilità di ciascun
ente/operatore.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare opera, infatti, con l’obiettivo della realizzazione di una piena
integrazione programmatica ed operativa tra servizi sanitari e socio-assistenziali.
Art.24
Personale dipendente da cooperative
Il presente regolamento ed il mansionario allo stesso allegato devono essere rispettati anche dal
personale dipendente da Cooperative convenzionate con l’Amministrazione comunale.
Art.25
Requisiti professionali e formazione permanente
Si richiede al personale assunto una preparazione ed una formazione specifica relativa al lavoro da
svolgere.
L’Amministrazione comunale ai sensi della normativa in vigore ed, in considerazione della
complessità del ruolo che viene chiamato a svolgere, è tenuta a disporre di personale adeguatamente
preparato.
A tal fine è tenuta a riqualificare il personale in servizio con corsi di formazione, organizzati dalla
Regione o direttamente.
Norme di salvaguardia
Si precisa che la “indennità di accompagnamento”, se percepita, non viene considerata nella
determinazione del reddito dell’utente, al quale viene richiesto però di documentarne l’utilizzo per le finalità
per le quali viene erogata. Qualora la stessa risulti non utilizzata, in tutto o in parte, se ne terrà conto nella
determinazione del contributo al costo del Servizio da porre a carico dell’utente.
Nei casi in cui il tenore di vita complessivo del/dei richiedenti – che gli Uffici si riservano di
accertare nei modi consentiti dalla normativa vigente – risulti elevato è possibile prevedere una
maggiorazione concordata del contributo da porre a carico dell’utente.
ALLEGATO A
MANSIONARIO
I compiti di seguito individuati devono essere finalizzati al recupero, al mantenimento ed allo
sviluppo del livello di autonomia dell’utente nel suo contesto di vita e nel rispetto della sua
autodeterminazione.
PRESTAZIONI RELATIVE AI BISOGNI DELLA PERSONA DISABILE
1. AIUTO PER IL GOVERNO DELLA CASA
riordino del letto e della stanza;
pulizia dei servizi e dei vani dell’alloggio ad uso dell’utente e dallo stesso utilizzati,
curando l’areazione e l’illuminazione dell’ambiente;
cambio della biancheria;
lavaggio e stiratura della biancheria e del vestiario dell’utente ed eventuale utilizzo del
servizio di lavanderia;
piccoli lavori di rammendo e di cucito;
spesa e rifornimenti;
preparazione dei pasti ed eventuale pulizia delle stoviglie;
attivazione di risorse per i problemi riguardanti la manutenzione dell’alloggio.
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2. AIUTI ATTI A FAVORIRE E/O MANTENERE L’AUTOSUFFICIENZA
NELL’ATTIVITA’ GIORNALIERA
alzare l’utente dal letto;
curare l’igiene della persona (aiuto per il bagno e pulizie personali);
vestizione;
nutrizione e/o aiuto nell’assunzione dei pasti;
aiuto per una corretta deambulazione;
aiuto nel movimento di arti invalidi e nell’utilizzo di ausili sanitari;
accorgimenti per una giusta posizione degli arti invalidi in condizioni di riposo;
aiuto nell’uso di accorgimenti o attrezzi per lavarsi, vestirsi, mangiare da soli, camminare,
ecc.;
mobilizzazione delle persone costrette a letto e simili.
3. PRESTAZIONI IGIENICHE-SANITARIE DI SEMPLICE ATTUAZIONE
assistenza per la corretta esecuzione delle prescrizioni farmacologiche, su disposizione del
medico curante;
frizioni e massaggi per la prevenzione delle piaghe da decubito;
prelievo della temperatura;
effettuazioni di piccole medicazioni su indicazione e prescrizione da parte del medico
curante;
segnalazione al medico curante di qualsiasi anormalità nelle condizioni dell’utente.
4. PRESTAZIONI DI SEGRETARIATO SOCIALE
informazioni su diritti, pratiche e servizi e svolgimento di piccole commissioni;
collegamento e collaborazione con associazioni di volontariato, per la creazione di
supporti al disabile (pasti caldi, telesoccorso, …);
accompagnamento dell’utente per visite mediche o altre necessità quando questi non sia in
grado di recarvisi da solo e non vi siano altre risorse (familiari e di volontariato).
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5. INTERVENTI VOLTI A FAVORIRE LA VITA DI RELAZIONE (INSIEME AD
ALTRI OPERATORI)
coinvolgimento di parenti e vicini;
partecipazione agli interventi di socializzazione e/o di recupero a favore della persona;
rapporti con strutture sociali, sanitarie, ricreative del territorio.
6. CONTRIBUTO ALLA PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI ASSISTENZA
DOMICILIARE E TUTELARE ED AL PIANO DI INTERVENTO NEI CONFRONTI
DEL SINGOLO UTENTE (CON ALTRI OPERATORI)
partecipazione alla elaborazione/stesura dei piani di intervento sui singoli utenti;
partecipazione ad iniziative per una conoscenza dei bisogni e delle risorse degli utenti, ai
fini della programmazione e verifica delle attività e del piano del Servizio;
segnalazione di problemi evidenziati nel corso della propria attività che comportano
interventi e programmi esterni.
PER L’ATTIVITA’ DI RISCONTRO E CONTROLLO
delle prestazioni del Servizio di Assistenza Domiciliare
a) Segretariato sociale
Occorre verificare se l’utente è informato e messo in collegamento dagli operatori del Servizio
domiciliare con le iniziative promosse dal servizio di segretariato sociale, con le iniziative
relative allo svolgimento di tutte le pratiche per l’utilizzazione di benefici, provvidenze ed in
generale per l’accesso ai servizi sociali e sanitari, nonché per inserire il soggetto all’interno della
rete dei servizi. Gli interventi da considerare riguardano la frequenza, la sollecitudine e la
tempestività con cui, durante l’anno, viene creato e mantenuto attivo il collegamento con le
svolgende iniziative.
b) Aiuti domestici
Questa prestazione comprende tutte le attività finalizzate a mantenere l’ambiente abitativo
decoroso, igienicamente garantito e sicuro. Le attività da prendere in considerazione sono
costituite, nel dettaglio, da
arieggiare gli ambienti,
rifare il letto,
riordinare la biancheria e gli indumenti,
pulire e spolverare,
raccogliere rifiuti da eliminare,
l’uso di materiali e strumenti tecnici per la pulizia e la sanificazione,
la pulizia dei pavimenti, dei mobili, dei vetri, dei tendaggi,
la pulizia e sanificazione dei servizi igienici,
la verifica dell’ordine nella biancheria, nel vestiario e negli armadi.
c) Cura della persona
Gli interventi che si prendono in considerazione per questa prestazione riguardano tutto ciò che si fa
per garantire alla persona l’igiene (con esclusione del bagno assistito, preso in considerazione a
parte) e un aspetto decoroso. Più precisamente questi interventi consistono nella pulizia del viso,
mani, piedi, capelli, nel fare il bidet, nell’uso di sussidi per l’incontinenza. Oltre a ciò la “cura della
persona” comprende la verifica dello stato dell’epidermide e la cura dell’aspetto generale della
persona (pettinatura, vestiti). Perciò si considera l’aiuto fornito per indossare, calzare, la premura a
verificare durante la giornata lo stato dei vestiti ed a conservare in ordine gli indumenti della persona
interessata.
d) Fornitura dei pasti
Si considerano gli interventi con i quali si provvede agli acquisti e con i quali si conservano
adeguatamente le provviste e la cura di menu adeguati e di diete particolari. Oltre a ciò si prende
in considerazione la preparazione dei pasti in senso stretto. la preparazione del tavolo e la cottura
adeguata del cibo.
e) Cambio della biancheria e servizio di lavanderia
Gli interventi che si prendono in considerazione riguardano ciò che viene fatto per garantire alla
persona interessata il cambio ed il lavaggio dei propri indumenti e degli effetti personali. Si
prendono in considerazione sia le attività di lavanderia effettuate a casa dell’interessato, sia
quelle effettuate ricorrendo a servizi, aziende, interventi esterni. Va considerata la frequenza con
cui si effettua il cambio, assieme al modo in cui si effettua il ritiro, la consegna degli indumenti
lavati, la qualità del lavaggio effettuato, la frequenza e la tempestività degli interventi. Questa
prestazione si considera completa quando comprende anche gli interventi di stiratura.
f) Trasporti
In questa prestazione si considerano gli interventi effettuati per trasportare ed accompagnare la
persona interessata a visite mediche, a visite a parenti oppure per altre necessità personali e
l’impegno messo per risolvere i problemi del soggetto interessato. La prestazione comprende la
programmazione dell’accompagnamento, con la verifica eventuale degli orari di accesso, l’uso di
mezzi di trasporto pubblici o privati. Si devono considerare inoltre nelle attività di
accompagnamento: la cura per la prestazione di informazioni o di documentazioni inerenti il
bisogno della persona interessata, la chiarificazione delle indicazioni e prescrizioni ricevute, il
riaccompagnamento al domicilio.
g) Alzare dal letto
Questa prestazione comprende gli interventi effettuati per consentire alle persone in parte o
totalmente impedite di alzarsi dal letto. Si tratta di valutare la frequenza con cui ciò viene
effettuato e anche di valutare la correttezza dei sistemi adoperati, in riferimento alle tecniche
impiegate. Oltre a ciò si prendono in considerazione gli interventi effettuati per aiutare nella
deambulazione le persone la cui perdita di autonomia consente comunque una qualche possibilità
di camminare.
Si valuta quindi se vengono fatti interventi per stimolare la persona interessata al movimento
possibile, se viene prestato il sostegno richiesto, gli interventi effettuati per rimuovere piccoli
ostacoli o vere e proprie barriere, l’interessamento presso personale specializzato per apprendere
le tecniche opportune di aiuto e la tempestività nel segnalare eventuali problemi che si
determinassero.
h) Bagno assistito
La prestazione che viene presa in considerazione riguarda l’effettuazione del bagno completo (o
della doccia) alla persona che è in perdita di autonomia.
Si tratta di valutare la frequenza e le modalità secondo cui viene effettuato il bagno assistito,
secondo requisiti di igiene personale, nel rispetto degli accorgimenti fisiokinesiterapici,
eventualmente con il ricorso ad attrezzature specifiche, così da garantire un servizio
igienicamente sicuro, senza rischio di provocare danni alla persona.
i)
Aiuto assunzione pasti
La prestazione da prendere in considerazione riguarda in pratica ciò che deve essere fatto perché
una persona riesca a mangiare.
Si considera se il cibo viene preparato, più o meno laboriosamente, in modo che la persona lo
possa ingoiare, soprattutto si considera se e come si imbocca la persona, garantendo una corretta
assunzione di cibi e bevande, nonché segnalando con tempestività al servizio sanitario i problemi
che si presentano.
j)
Posture corrette e movimento di arti invalidi
La prestazione da prendere in considerazione è costituita da una serie di interventi molto
specifici fatti nell’arco della giornata e che riguardano: tenersi informati dalle disposizioni date
dal personale sanitario e di riabilitazione, effettuare le movimentazioni secondo le norme, riferire
con tempestività e con precisione al personale sanitario i problemi che si determinano,
promuovere un atteggiamento attivo da parte della persona assistita. Inoltre si considera se e
come si posizionano gli arti invalidi e si compiono verifiche nel corso della giornata sulle
posizioni che gli arti assumono.
k) Uso di protesi e sussidi
Si tratta di vedere se, per consentire alla persona interessata di muoversi, si procurano protesi e
sussidi vari (dai bastoni alla carrozzina) e se si aiuta la persona ad usarli. La prestazione prevede
di interpellare il personale sanitario per stabilire quali protesi e quali sussidi adoperare e come
usarli. Si deve poi verificare se le modalità d’impiego siano corrette, se ci sono persone che
vigilano su questo uso e che tempestivamente il personale dei servizi socio-sanitari venga
informato dei problemi che si manifestassero. Oltre a ciò, si verifica se le persone che
intervengano si tengono aggiornate sulle innovazioni tecniche che riguardano protesi e sussidi
utili per la persona in perdita di autonomia che venga seguita.
l)
Frizioni antidecubito
La prestazione che si prende in considerazione riguarda precisamente l’esecuzione di massaggi e
frizioni sulla pelle al fine di prevenire la formazione di piaghe da decubito. La prestazione
consiste nel tenersi costantemente in contatto col personale sanitario, nell’applicare prodotti
specifici nelle zone interessate, nel frizionare e massaggiare in modo corretto, nell’esercitare una
sorveglianza assidua sullo strato dell’epidermide e nel riferire con tempestività e precisione al
personale sanitario le situazioni che si manifestano.
m) Assistenza assunzione farmaci
Questa prestazione riguarda l’assistenza che viene fornita perché la persona interessata esegua in
modo corretto le prescrizioni farmacologiche. Gli elementi della prestazione da considerare
sono: un’esatta presa visione delle prescrizioni farmacologiche, gli interventi per spiegare e
ricordare alla persona interessata tempi e modalità di assunzione, la verifica in vari momenti
della giornata che le prescrizioni siano rispettate, la verifica dello stato di conservazione e
scadenza dei farmaci e del materiale sanitario in possesso della persona interessata, la
tempestività nel procurare i farmaci prescritti e nel segnalare al personale sanitario eventuali
problemi che si determinassero. Si possono ancora considerare le capacità di effettuare un pronto
soccorso in caso di necessità. In tal senso assume una rilevanza particolare l’attività per tenersi
aggiornati sulle disposizioni del personale sanitario, l’abilità nell’osservare
n) Attività di socializzazione
La prestazione riguarda gli interventi effettuati per conservare alla persona interessata,
compatibilmente con il suo livello di autonomia, le relazioni interpersonali e sociali con il
contesto in cui vive, facendole superare stati di passività e di rinuncia.
Gli interventi da considerare comprendono il fatto di tenersi aggiornati sul calendario di
eventuali attività di animazione del tempo libero (comprese quelle organizzate dal servizio
sociale territoriale), le iniziative intraprese per consigliare la persona interessata a partecipare e
per facilitarle la partecipazione, gli sforzi per coinvolgere familiari, parenti e vicinato, le
iniziative attuate per raccogliere dalla persona interessata segnalazioni di problemi,
suggerimenti, lamentele sui vari servizi e sulle varie iniziative, anche legate al tempo libero.