servizioassistenza domiciliare h

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servizioassistenza domiciliare h
1. NUMERO AZIONE
RIEQUILIBRIO PIANO DI ZONA AL 31.12.2009
3
2. TITOLO AZIONE
SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE H
3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
Gli interventi di assistenza domiciliare a favore dei disabili finora assicurati rappresentano
una percentuale ridotta rispetto al fabbisogno evidenziato in tutto il distretto socio-sanitario
26.
La rete dei servizi, pur articolata e diffusa, non risulta più adeguata a sorreggere la forte
domanda delle famiglie rispetto alle difficoltà a gestire problematiche a volte molto
complesse, derivanti sia dalla gravità della disabilità sia dall’invecchiamento, e a volte dalla
inabilità, degli stessi genitori.
Oltre all’incremento degli interventi di assistenza domiciliare personalizzata a favore di
minori e adulti con disabilità psico-fisica o disagio psichico grave, dei disabili soli e di quelle
situazioni in cui i familiari non sono più in grado di fornire adeguato supporto, si è scelto di
ampliare il progetto anche all’aspetto educativo – riabilitativo con l’introduzione della figura
dell’educatore .
OBIETTIVI
Obiettivi generali
 riconoscere e promuovere la funzione centrale della famiglia;
 garantire il diritto da parte della persona disabile ad abitare nel luogo in cui ha scelto di
vivere e costruire e mantenere relazioni significative;
 sviluppare e migliorare la resa del servizio per la domiciliarità sulla base di progetti
personalizzati;
 offrire sostegno alle famiglie in un’ottica più ampia che rispetti il soggetto nella sua
interezza, considerando i bisogni relazionali, di autonomia ed emancipazione (ricostruire
il senso di appartenenza alla comunità);
 favorire e promuovere le iniziative solidaristiche tra famiglie che hanno al loro interno
persone disabili ed altre che possono dare parte del proprio tempo a supporto;
Obiettivi specifici del servizio di Assistenza Domiciliare per le famiglie con figli minori
disabili:
 offrire spazi e tempi di sosta ai genitori;
 sostenere i familiari nella comprensione delle problematiche del figlio disabile;
 individuare risorse di sostegno sia all’interno del nucleo familiare o della famiglia
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 allargata, che nella comunità locale;
 accompagnare con forme di sostegno educativo il minore e la
sua famiglia, intervenendo anche sulle dinamiche relazionali.
Obiettivi specifici del servizio di Assistenza Domiciliare per adulti:
 rendere possibile la permanenza a casa propria dei soggetti in condizione di non
autosufficienza, attraverso l’acquisizione di competenze specifiche;
 ridurre o contenere stati di non autosufficienza, malessere ed emarginazione fisica,
psicologica e relazionale;
 sostenere la famiglia nei suoi compiti di cura;
 individuare risorse di sostegno sia all’interno del nucleo familiare o della famiglia
allargata, che nella comunità locale.
 Favorire il rientro a casa delle persone dimesse dalle strutture residenziali riabilitative.
Target:
Soggetti minori e adulti con handicap fisico e psichico grave e gravissimo; l’accesso è
prioritario per gli utenti dimessi dalle strutture residenziali riabilitative e per coloro che
necessitano di interventi immediati, per gravi problematiche socio-sanitarie, nello specifico
si trovino nella condizione di:
 necessità di assistenza continuativa per gravissima patologia
 solitudine o impossibilità dei congiunti ad assistere
 grave disagio economico
Minimo 54 utenti con progetti personalizzati definiti con tempi e modalità di attuazione.
STRATEGIA
Modulare gli interventi secondo progetti personalizzati che prevedano una flessibilità sia
negli orari che nell’attività di cura ed educativa, cercando di integrare questo servizio con il
servizio di trasporto, l’accoglienza nei centri diurni e l’accoglienza residenziale, anche
temporanea, affinché lo stesso risulti integrato e coordinato con la rete dei servizi sociosanitari del territorio.
Dal processo strategico si attende di raggiungere i seguenti obiettivi:
 attivazione del servizio in tutti i comuni del distretto proporzionalmente al numero di
abitanti. Qualora in qualche Comune il servizio non dovesse attivarsi per mancanza di
richieste, le ore previste saranno cedute ad altri Comuni previo accordo tra le AA. SS.
degli stessi per una migliore razionalizzazione delle risorse economiche e umane
 miglioramento della qualità dell’assistenza domiciliare
 abbattimento delle liste d’attesa
 aumento del grado di soddisfazione dei soggetti e delle famiglie
DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’
Azioni rivolte alle persone: minori , adulti disabili e loro nuclei familiari
 igiene e cura della persona
 approntamento e consumazione pasti
 Aiuto motorio per un minimo di deambulazione
 Governo dell’alloggio
 Disbrigo piccole commissioni
 Acquisto alimenti, generi di prima necessità, medicine
 Accompagnamento all’esterno
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

disbrigo pratiche
affiancamento nelle attività quotidiane, di lavoro, di svago, frequentazione di luoghi
pubblici ( cinema, piscina, bar, uff. postali, ecc.)
Tali azioni sono finalizzate sia all’accudimento (persona allettata) che al mantenimento
dell’autonomia della persona ( es. disabile psichico).
Azioni di sistema
 co-progettazione, in casi complessi: operatori dei servizi sociali e sanitari pubblici e
privati, il soggetto e la famiglia;
 monitoraggio e verifica dei progetti personalizzati;
 promozione di gruppi di self-help e momenti di aggregazione per le famiglie;
TEMPISTICA
Il progetto avrà la durata di un anno.
Si prevede di impiegare assistenti domiciliari per n°38 ore sett. ciasc. , educatori per n°30
ore sett. ciasc., assistente sociale per n°38 ore sett. (Vedi dettaglio costi anno).
4 DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DELLE RISORSE
Soggetto titolare ed enti coinvolti direttamente
Comune Capofila, Comuni del distretto, AUSL n. 5, Cooperative sociali.
Il progetto prevede l’integrazione dei servizi di assistenza domiciliare ai portatori di
handicap attraverso un unico servizio strutturato con i referenti dei Comuni e dell’AUSL
e gestito a livello di distretto dai Comuni.
Tipologia di soggetto attuatore e modalità di affidamento
Il SADH sarà strutturato e gestito a livello di distretto, con gestione indiretta affidata ad
Enti socio-assistenziali aventi i requisiti prescritti dalla normativa in vigore.
Le modalità di affidamento saranno quelle della normativa vigente.
Profilo degli operatori richiesti per la realizzazione dell’intervento/servizio:
 Assistente sociale: monitoraggio, coordinamento servizio, rapporti con la famiglia,
interventi propri della professione
 Assistenti domiciliari per disabili: igiene e cura della persona, governo alloggio,
approntamento pasti, aiuto motorio, disbrigo piccole commissioni, acquisto generi
prima necessità, accompagnamento all’esterno ed affiancamento nelle attività
quotidiane.
 Educatori: realizza progetti educativi per promuovere lo sviluppo equilibrato della
personalità, il recupero e l’integrazione sociale condividendo con l’utente ed il suo
nucleo familiare differenti situazioni di vita quotidiana.
Per la formulazione dei progetti personalizzati si procederà di
Concerto, laddove la complessità del caso lo richieda, con le équipes dei servizi di
Neuropsichiatria Infantile, di Riabilitazione, del Dipartimento di Salute Mentale, dell’ADI
della AUSL n. 5.
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COMUNICAZIONE
La comunicazione sarà garantita da sistemi di integrazione e raccordo periodici tra i
soggetti coinvolti e in particolare tra i Comuni del distretto, l’AUSL e il terzo settore.
La cittadinanza sarà adeguatamente informata tramite Carta dei Servizi.
CONTROLLI E VALUTAZIONE
Il controllo e la valutazione dell'andamento dei singoli progetti verranno effettuati dagli
operatori responsabili del progetto stesso, di concerto con il Servizio Sociale dell'Ente
Comune e degli altri servizi coinvolti (Neuropsichiatria Infantile, Riabilitazione, Salute
Mentale).
La valutazione si basa sui seguenti indicatori di efficacia e di
efficienza:
 rapporto operatori – utenti
 raggiungimento degli obiettivi previsti
 riduzione/aumento delle liste d’attesa
 livello di soddisfazione dell’utente
 livello di soddisfazione della famiglia dell’utente
 percezione del livello di qualità di vita da parte dell’utente
 eventuali reclami relativi al servizio.
Rimodulazione ove necessario degli interventi programmati.
Le Assistenti Sociali dei Comuni titolari del servizio relazioneranno semestralmente al
gruppo tecnico dell'ufficio di piano circa l'andamento dello stesso.
IDENTIFICAZIONE
DEI RISCHI E DELLE RISPOSTE
Rischi
Discontinuità nella erogazione del servizio tra un’annualità e un’altra del PdZ .
Elevato numero di richieste e possibile attesa per l’ erogazione del servizio.
Risposte
Migliore razionalizzazione delle risorse del Distretto.
BUDGET
Costo per un anno
€ 854.860,37 *vedi dettaglio costi
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5. FIGURE PROFESSIONALI
A carico delle
amministrazioni
pubbliche
coinvolte (Enti
Locali, ASP (EX
ASP (EX AUSL),
T.M., Scuole…)
Tipologia
In convenzione
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EDUCATORE PROFESSIONALE
ASSISTENTE SOCIALE
ASSISTENTE DOMICILIARE
1
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6. PIANO FINANZIARIO (ALLEGATI 4 e 5)
7. SPECIFICA RAGIONATA SULLE MODALITÀ DI GESTIONE
 Diretta
 Mista
 X Indiretta
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Totale
4
1
19
Allegato 4
PIANO FINANZIARIO AZIONE – RIEQUILIBRIO AL 31.12.2009
N. Azione 3 - Titolo Azione SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE H -
Voci di spesa
Quantità
Tempo
ore/mesi
Costo
unitario
Costo Totale
RISORSE UMANE
educatori professionali
D2
Ass. Sociale – D2
4
30 h sett. €. 18,69 €. 116.625,60
1
38 h sett. €. 18,69
€.36.931,44
Assistente domiciliare – C1
19
38 h sett. €. 16,63 €. 624.356,72
TOTALE 1
€.777.913,76
Oneri generali di gestione
Costo 3° anno
sede, utenze varie, cancelleria, assicurazione e
manutenzione dei mezzi di trasporto, spese
carburante, materiale di consumo per l’igiene e cura
della persona
TOTALE 2
TOTALE 3 (TOT.1+ TOT.2)
IVA 4%
€. 43.971,22
TOTALE GENERALE
€. 854.760,37
€. 43.971,22
€. 821.884,98
€. 32.875,39
Ripartizione del costo triennale totale dell’azione per fonte di finanziamento
N. Azione 3
FNPS
€. 609.741,20
1
3 € per abitante
Compartecipazione
utenti
€.245.019,16
Cofinanziamento
1
Totale
€.
854.760,37
Tale voce si riferisce sia alle eventuali risorse investite dalle amministrazioni pubbliche locali, comprensive degli oneri figurativi, e sia agli
eventuali finanziamenti provenienti da altre fonti (FSE, APQ, …)
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