Casa, come proteggerla dai furti

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Casa, come proteggerla dai furti
Giugno 2015
SOTTO LA LENTE
Casa, come proteggerla dai furti
In Italia viene svaligiata una casa ogni due minuti!
Negli ultimi dieci anni i furti nelle abitazioni sono
più che raddoppiati, facendo segnare un tasso di
crescita del +127%. A segnalarlo è uno studio del
Censis che evidenzia come il fenomeno sia in forte
crescita, soprattutto nelle grandi città: Milano
(+229% tra il 2004 e il 2013), Firenze (+177%),
Roma (+120%) e Bologna (+104%). Asti, Pavia e
Torino sono, invece, le province più colpite con 689
furti al giorno, pari a 29 ogni ora. In Italia, negli ultimi
dieci anni, gli eventi denunciati sono passati dai
110.887 del 2004 ai 251.422 del 2013. Solo nell’ultimo anno l'incremento è stato del 5,9%. Sempre
secondo il Censis, il bersaglio preferito dai ladri
sono sempre di più le abitazioni private. Negozi,
banche e uffici postali, dotati di sistemi di sicurezza
in grado di individuarne i responsabili, scoraggiano
sempre di più i furti. Tra i professionisti del malaffare
sembra crescere la certezza di trovare nelle case un
bottino da portare via, in una stagione di crisi e di
forte incertezza riguardo al futuro, in cui la tendenza
degli italiani sembra quella di tenere sempre di più i
propri risparmi e oggetti di valore tra le mura di casa,
come si diceva una volta… sotto il materasso.
impianti, si può fare riferimento al Git, “Gruppo italiano telesicurezza”, un network di un centinaio di
imprese di installazione (www.git-it.com) e all’Associazione installatori professionali di sicurezza
(www.aips.it). I principali fattori da analizzare sono: il
tipo di abitazione, la presenza di balconi o strutture
attraverso le quali è più facile penetrare, l’efficacia di
portoni e cancelli ma anche il numero e la frequenza
di reati già registrati in zona. Le soluzioni di sicurezza, che sicuramente non sono mai abbastanza,
possono essere scelte in base al grado di rischio
valutato. È importante aggiornare i propri sistemi di
protezione perché porte blindate e sistemi antifurto
datati potrebbero venire facilmente aggirati.
L’estate, ormai alle porte, è da sempre uno dei periodi in cui la nostra abitazione diventa più vulnerabile,
causa “abbandono” in occasione delle vacanze.
Attraverso buone abitudini e alcuni accorgimenti è
possibile provare a mettere in sicurezza il proprio
appartamento, riducendo così i rischi di subire
spiacevoli inconvenienti.
Il primo passo è quello di analizzare il grado di
rischio della propria casa accompagnati magari
da un esperto del settore. In Italia ci sono diverse
associazioni di operatori qualificati, come l’Unione costruttori installatori e manutentori chiusure
tecniche (www.ucct.it), alla quale fanno riferimento le
maggiori aziende italiane, e l’Ersi, “Esperti riferme e
serrature Italia” (www.ersi.it), che riunisce i professionisti serraturieri e ha siglato anche un accordo
con l’Unione consumatori. Per quanto riguarda gli
Un consiglio, per alcuni scontato ma troppo spesso
lasciato inascoltato, è quello di evitare di custodire
troppi contanti o beni di valore. Casseforti o
cassette di sicurezza, ma anche nascondigli non
troppo banali, possono aiutare nella protezione dei
beni che per qualche motivo devono essere tenuti in
casa. I Carabinieri affermano che i primi posti esami-
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nati dai ladri, in caso di furto, sono armadi, cassetti,
vestiti, l’interno dei vasi e le porzioni di muri e
pavimenti nascosti da quadri, letti e tappeti.
Alla partenza per le vacanze é bene non lasciare
segni evidenti di una lunga assenza. Se un ladro
dovesse decidere di prendere di mira un appartamento, segnali come, cassette della posta piene,
luci sempre spente e continui silenzi sono indizi che
potrebbero indicare la vostra assenza da molto
tempo. Un parente che ritiri la posta, dei vestiti sullo
stendino, piuttosto che una radio accesa, sono
piccoli, ma sempre utili accorgimenti. Se l’assenza in
programma non è così lunga da esigere lo spegnimento totale della corrente elettrica per sicurezza, in
commercio esistono timer per programmare
l’accensione e lo spegnimento di luce o apparecchi elettronici in tempi stabiliti, per simulare la
presenza di inquilini in casa.
La Polizia di Stato consiglia di usare cautela anche
nel divulgare attraverso i social network i progetti di
viaggi o trasferte fuori casa. Infine, coltivare buone
relazioni di vicinato può tornare utile anche in questi
casi. Un vicino di casa affidabile, allertato della
vostra assenza, potrebbe facilmente accorgersi di
rumori sospetti!
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APOTROPAICO
Il numero 13
Perché essere seduti a tavola in 13 porta sfortuna? Una spiegazione risale alla mitologia scandinava: nel
Valalla, un dei palazzi dell’Ásgarðr, residenza delle divinità, erano stati invitati ad un banchetto dodici dei.
Loki, il dio del male, nonostante non fosse stato invitato, si recò lo stesso alla cena portando così il
numero degli ospiti a tredici. Per questo il 13, in quelle terre, è diventato segno di malaugurio. Altri storici
legano questa superstizione ai Vangeli: essere in 13 seduti allo stesso tavolo, porterebbe sfortuna perché
ricorda l’Ultima Cena. 13 erano gli apostoli seduti all’Ultima Cena di Cristo, e il tredicesimo era Giuda.
L’associazione tra questo numero e la sfortuna è documentata anche da storie pagane: lo storico greco Diodoro Siculo (I secolo a. C.) riferisce che Filippo II (IV secolo a. C.), re di Macedonia e padre di Alessandro Magno,
fu ucciso da una sua guardia del corpo dopo aver fatto erigere una propria statua accanto a quelle delle dodici
divinità dell’Olimpo e la sua morte sarebbe stata la conseguenza di questo “sgarro” agli dei. Ma la
diffidenza verso il 13 sembra avere radici ancora più lontane, correlate alle concezioni astrologiche assiro-babilonesi, dove il 12 era numero sacro perché facilmente divisibile e solo il fatto di rompere questa
perfezione, avrebbe assicurato a questo numero la fama di porta sfortuna.
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Lasciare la casa
e andare in vacanza sereni!
Spostate
i documenti
in cassaforte
In caso di assenza prolungata,
avvisate solo le persone
di fiducia e concordate dei
controlli periodici
Se lasciate un messaggio
in segreteria, non
specificate che siete
assenti per diversi giorni
Lasciare
il proprio numero di
telefono
a un vicino fidato
Nei casi
di breve assenza,
lasciate accesa una
luce
o la radio
Staccare
dalle prese tutti gli
apparecchi elettrici
Staccare l’interrutore
generale
della corrente elettrica
Chiudere finestre
e tapparelle
Lasciate alcuni vestiti
sullo stendino,
in giardino
o sul balcone
Svuotare
e sbrinare
il frigorifero
Chiudere
i rubinetti centrali
di acqua e gas
Se al rientro vi accorgete
che la serratura è stata manomessa
o che la porta è socchiusa,
non entrate in casa e chiamate
immediatamente il
112
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