industria chimica apparato

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industria chimica apparato
Classificazione delle insufficienze respiratorie
Insufficienza Respiratoria
Insufficienza alveolo-respiratoria
Insufficienza ventilatoria
Insufficienza ventilatoria
Di tipo ostruttivo
Di tipo restrittivo
Insufficienza alveolo-respiratoria
Da alterata distribuzione Ipoventilazione alveolare Da alterata diffusione
Insufficienza ventilatoria : alterazione della fase ventilatoria tale da non
determinare, a riposo, desaturazione arteriosa ed ipercapnia.
a) Di tipo ostruttivo : flogosi bronco-bronchiolari, asma bronchiale,
enfisema polmonare cronico ostruttivo, neoplasie ostruenti.
b) Di tipo restrittivo : lesioni centri nervosi della ventilazione (traumi
cranici, avv.barbiturici, encefalopatie), lesioni vie motrici della
ventilazione (polio, radicoloneuriti), lesioni gabbia toracica e rachide
(cifosi, cifoscoliosi, ecc.), obesità marcata, versamenti pleurici, fibrosi
polmonari, atelettasia, pneumotorace, exeresi polmonare.
Insufficienza alveolo-respiratoria
a)Da alterata distribuzione : corto circuiti ventilatori : alveoli non ventilati
ma perfusi ( effetto spazio morto, atelettasia); corto circuiti circolatori:
alveoli ventilati ma non perfusi
b) Ipoventilazione alveolare : (sia da forme ostruttive che restrittive)
acidosi respiratoria cronica.
c) Da alterata diffusione : blocco alveolo-capillare: ipossiemia, ipocapnia.
Insufficienza ventilatoria
•
•
Di tipo restrittivo : Riduzione proporzionale e parallela CV e
VEMS.
Tiffenau: normale.
2) Riduzione volume residuo e capacità polmonare totale
VR : normale
CPT
Di tipo ostruttivo : 1) Comportamento disarmonico CV e VEMS più
diminuito di CV.
• Tiffenau: ridotto.
2) Aumento volume residuo.
VR : aumentato
CPT
Insufficienza respiratoria : Se c’è desaturazione e/o ipercapnia
Latente: se solo dopo sforzo
Conclamata : se già a riposo
Parziale : se solo ipossiemia arteriosa
Totale : se anche ipercapnia
Distribuzione delle particelle inalate. La tabella dimostra che tutte le
particelle con diametro superiore a 5 micron sono arrestate nelle vie nasali
e bronchiali, assieme ad una quota minima di quelle con diametro
compreso tra 5 e 0.5 micron. Quest’ultima aliquota raggiunge gli alveoli,
sfuggendo ai meccanismi di sedimentazione, di impatto inerziale e di
intercettazione.
DIAMETRO
>20
20-5
5-1
20-5
5-0.5
m
m
m
m
m
PERCENTUALE
DEPOSIZIONE
100 %
50 %
5%
50 %
95 %
SEDE
Cavità nasali
Cavità nasali
Cavità nasali
Trachea-bronchi
alveoli
Particelle > 10 micron = sedimentazione e filtrazione su mucose del naso,
laringe e orofaringe.
Particelle tra 5 e 8 micron = gravità e impatto nella trachea e bronchi.
Particelle < 2-3 micron = penetrano negli alveoli.
Particelle < 1 micron = possono comportarsi come un gas e non
depositarsi.
Polvere inalabile > 5 micron
Polvere respirabile tra 5 e 0,1 micron.
Le immunoreazioni patogene in pneumologia
I TIPO : anafilattiche o reaginiche
II TIPO : citolitiche o citotossiche
III TIPO : da immunocomplessi
IV TIPO : cellulo mediate
I TIPO : anafilattiche o reaginiche
Antigeni: pollini, sieroproteine, Dermatophagoides ecc.
Anticorpi : IgE (o IgG4: “short term” IgG)
Tipo di reazione : immediata
Forme cliniche : asma bronchiale
II TIPO : citolitiche o citotossiche
Antigeni : membrana cellulare “modificata”
Anticorpi : IgG-IgM (+complemento)
Tipo di reazione : immediata o semiritardata
Forme cliniche : S. di Goodpasture (emosiderosi idiopatica)
III TIPO : da immunocomplessi
Antigeni : miceti, sieroproteine ecc.
Anticorpi : IgG-IgM (+ complemento)
Tipo di reazione : semi-ritardata o bifasica
Forme cliniche : alveoliti allergiche estrinsche (vasculiti e granulomatosi
tipo Churg-Strauss e Wegener)
IV TIPO : cellulo mediate
Antigeni : batteri, miceti, particelle organiche
Cellule : linfociti, macrofagi
Tipo di reazione : ritardata
Forme cliniche : tubercolosi, sarcoidosi, pneumoconiosi
Azione dei tossici sulle vie aeree
Provocazione della lesione polmonare da parte di agenti ambientali
Un agente ambientale nocivo può esercitare almeno tre effetti iniziali sul
polmone :
•
Lesione diretta delle cellule parenchimali.
•
Stimolazione antigenica.
Stimolazione o lesione delle cellule immunoattive o infiammatorie
Reazioni polmonari ai vari agenti patogeni professionali
Le caratteristiche e la gravità sono condizionate da tre fattori :
•
Natura e proprietà delle sostanze inalate.
•
Intensità (dose) e durata della esposizione.
•
Reattività propria del soggetto.
Principali quadri anatomo-clinici
a)Gas tossici e fumi
b)inalanti con potere citotossico
c)inalazione di polveri
d)sostanze che stimolano meccanismi
immunologici di ipersensibilità
e)sostanze ad azione asmogena
f)sostanze ad azione cancerogena
Principali quadri anatomo-clinici
a) Gas tossici e fumi :
-
tracheo-bronchiti
bronchiti
bronchioliti
bronchioliti (talora ad impronta emorragica)
edema polmonare
polmoniti emorragiche (distruzione dell’epitelio alveolare)
Importante
Diametro delle particelle.
Idrosolubilità :
Ammoniaca ed SO2 altamente
idrosolubili, effetti principali solo a livello delle vie aeree superiori;
possono pervenire a livello del polmone profondo solo se in grande
quantità.
Fosgene ed NOx scarsamente idrosolubili, raggiungono più facilmente il
polmone profondo.
Edema, tosse, ipersecrezione.
b) inalanti con potere citotossico : danno delle mucose e compromissione
della clearance mucociliare.
c) inalazione di polveri : ampio spettro di lesioni che vanno dal semplice
accumulo di cellule a reazioni granulomatose diffuse e talvolta reversibili
ad estesi processi di fibrosi (pneumoconiosi).
d) sostanze che stimolano meccanismi immunologici di ipersensibilità
con produzione di anticorpi precipitanti rivolti verso gli antigeni causali e
formazione di immunocomplessi con alveolite linfocitaria (alveoliti
allergiche estrinseche AAE).
e) sostanze ad azione asmogena : asma bronchiale professionale.
Predisposizione.
Nelle asme mediate da anticorpi IgE si ha degranulazione di mastociti con
liberazione di mediatori preformati (amine vasoattive e fattori
chemiotattici) e sintetizzati (metaboliti dell’acido arachidonico).
f) sostanze ad azione cancerogena
Broncopneumopatie professionali
E’ un complesso di condizioni patologiche dell’apparato respiratorio che
hanno in comune una relazione causa-effetto con l’esposizione ad agenti
lesivi presenti nell’ambiente di lavoro.
Vi appartengono sindromi molteplici, ma sempre sostenute dalla
esposizione lavorativa.
MECCANISMI PATOGENETICI
• Inalazione acuta di tossici ed irritanti
•Polveri sclerosanti: pneumoconiosi
•Sostanze ad azione antigenica
•Sostanze ad alto e basso peso molecolare
•Agenti infettivi, virali, batterici o fungini
•Polveri, fumi, gas (inalazione cronica!)
-Inalazione acuta di tossici ed irritanti :
bronchite acuta
polmonite chimica acuta
edema polmonare
-Polveri sclerosanti : pneumoconiosi :
fibrosi evolutive : silicosi
asbestosi
paraquat (ingestione!)
-sostanze ad azione antigenica :
polmonite granulomatosa ( berilliosi)
alveolite allergica estrinseca
-sostanze ad alto e basso peso molecolare :
asma bronchiale
-polveri, fumi, gas (inalazione cronica!) :
broncopatia cronica ostruttiva
-agenti infettivi, virali, batterici o fungini :
broncopolmoniti infettive professionali
-polveri, fumi, gas (inalazione cronica!) :
neoplasie dell’apparato respiratorio
naso
seni paranasali
laringe
bronchi e polmoni
BRONCOPNEUMOPATIE DA AGENTI IRRITANTI
- Polveri alcaline (cemento, soda, potassa, gesso, ecc).
- Acidi forti (H2SO4 procedimenti elettrolitici; HNO3 decappaggio, ecc.).
- Idrazidi.
- Alcoli.
-Aldeidi (formaldeide : sintesi delle materie plastiche , disinfezione,
solventi, seta artificiale).
- Chetoni ed esteri (solventi delle vernici, decappaggio, bromuro di
metile).
- Ammoniaca (distillazione del carbone, industria petrolifera, industria
frigorifera, industria chimica, vernici, colle, ecc).
-Alogeni (bromo, cloro, fluoro, iodio).
-Acido cloridrico (decappaggio del ferro).
-Acido fluoridrico (lucidatura del vetro, decappaggio).
-Ossidi di azoto (produzione dell’acido nitrico; produzione di esplosivi,
coloranti, celluloide, nitrocellulosa; detonazione di esplosivi in miniera;
combustione della nitrocellulosa; silos dei cereali; saldatura ad arco o a
fiamma; contatto di acido nitrico con materiali organici e decappaggio dei
metalli; gas di scarico di motori a scoppio, ecc.).
-Ozono ( si libera in operazioni di saldatura ad arco; dai gas di scarico; è
usato come sbiancante e deodorante).
-Composti fosforati (acidofosforico=decapaggio dei metalli; H3P =
trasporto del ferrosilicio).
-Composti di carbonile- COCL2 (nichel-carbonile; fosgene che si libera
per saldature su strutture sgrassate con composti clorati o per combustione
di materie plastiche, usato anche nella sintesi di resine policarbamate).
-Nitro-olefine (idrocarburi ciclici dei gas di scarico, ecc.).
-idrocarburi alifatici alogenati.
-Acroleina.
-Composti fenolici (materie plastiche, ecc.).
-Isocianati (verniciatura, carrozzerie, industria frigorifera, materie
plastiche, calzaturifici, ecc.).
-Sali di cromo (conceria).
-Sali di arsenico (vetrerie).
-Polveri di tabacco.
-Fumi di berillio, manganese, cadmio, vanadio, nichel (tali sostanze
sono capaci di indurre anche altri effetti sistemici e sull’apparato
respiratorio, spesso molto più gravi dell’irritazione delle mucose).
-Fibre di vetro.
-Polveri minerali non fibrose e fibrose di dimensioni varie.
Industrie in cui è frequente l’esposizione ad agenti irritanti
-Miniere (SO2 ossidi di azoto, H2S).
-Industrie cemento (alcali) con particolare riferimento alle operazioni di
composizione e di insaccaggio).
-Estrazione e lavorazione del gesso.
-Industria chimica, petrolchimica e farmaceutica.
-Impianti di produzione del cloruro di vinile (cloro-soda).
-Industria siderurgica (trattamenti di terre per fonderia, impasto per le
anime, SO2dalla combustione di impurezze solforate nei forni, ecc.).
-Produzione del coke.
-Industria metalmeccanica (decappaggio, saldatura, verniciatura).
-Industria della carta e dello zucchero (SO2 come sbiancante).
-Industria materie plastiche.
-Industria legno e mobile (noce di mansonia, isocianati, colle fenoliche ed
ureiche,ecc.).
-Industria delle confezioni (formaldeide) e delle calzature (isocianati).
-Concerie (NH3, H2S, Cromo, ecc.).
-Industria frigoriferi (isocianati).
-Industria fotografica (alogeni, acido acetico, ecc.).
-Stoccaggio dei cereali (fumiganti, ossidi di azoto).
-Saldatura (gas nitrosi, ossidi di manganese, alluminio, rame, zinco,
tetrafluoruro di silicio, acido fluoridrico, fosgene, ozono, ecc.).
-Verniciatura (chetoni, acetati, esteri).
-Industria della ceramica, del vetro, soprattutto nelle operazioni di
composizione manuale.
-Industria galvanoplastica (elettrolisi in bagni con acido solforico:
goccioline aero-disperse).
-Raffinazione dei metalli (zinco).
Produzione della seta artificiale (H2S).
Tumori dell’apparato respiratorio
Organo ed Agente
apparato causale
Principali fonti di esposizione Osservazi
professionale
oni (tipo
istologico
prevalente
, altro)
Vie
Arsenico e Industria estrattiva Miniere di arsenico
Carcinomi
respiratorie suoi
Lavorazione dei
Fonderie di rame
dei bronchi
composti minerali
Produzione e confezionamento (e vie
inorganici Industria chimica di pesticidi a base di composti aeree sup.)
Radiazioni Agricoltura
arsenicali
maggiore
ionizzanti
Impiego di pesticidi arsenicali incidenza
(agricoltori, vignaioli)
nei forti
fumatori
Cromo e
Lavorazione dei
Cromatura galvanica
Carcinomi
composti minerali
Saldatura di acciaio
bronchiali,
di cromo
Industria chimica inossidabile
colpiti
esavalente Settore conciario Produzione di ferro-cromo
anche seni
Settore tessile
Produzione di pigmenti al
nasali e
Industria vetraria cromo
paranasali
Concia delle pelli al cromo
e vie aeree
Operazione di mordenzatura
sup.
delle pelli e dei tessuti
Impiego di coloranti al cromo
Nichel
Industria o
processo
produttivo
Lavorazione dei
minerali
Tumori dei seni
nasali ,
paranasali e
polmonari
Asbesto Industria estrattiva Miniere di asbesto e di talco
Carcinomi
Lavorazione dei
contenente fibre asbestiformi
bronchiali
minerali
Macinazione e tessitura delle fibre (prevalenti
Industrie di
di asbesto
adenocarcinomi),
trasformazione
Produzione di materiali isolanti in mesoteliomi
Industria edile
amianto (tubature, rivestimenti,
della pleura e del
Industria dei
tessuti, ecc.)
peritoneo.
trasporti
Lavori di coibentazione in edilizia
Costruzione e riparazione di navi
e di carrozze ferroviarie
Cloruro Industria
di
petrolchimica
vinile
monom
ero
(CVM)
Raffinazione del nichel
Produzione di cloruro di
polivinile (PVC)
(polimerizzazione del cloruro di
vinile)
produzione di cloruro di vinile
adenocarcinoma
Idrocarburi
Lavorazione dei minerali Fusione del ferro
policiclici
Industria petrolchimica Fusione dell’acciaio
aromatici (IPA) Industria petrolchimica Produzione dell’alluminio
(reparto anodi e sala
elettrolisi nel processo
Sodeberg)
Carcinoma
bronchiale
Idrocarburi
Aromatici
policlinici
(PAI)
Produzione di carbon coke
Gasificazione del carbone
Distillazione del catrame per
la produzione di oli medio
pesanti e antracenici e di
peci
Utilizzo di oli pesanti
(creosoto, oli di catrame, oli
antracenici)
Alo-eteri
Industria chimica
Bisclorometilet
ere (BCME)
Clorometilmeti
letere (CMME)
Impiego ed uso di resine a
Carcinomi
scambio ionico con BCME e tracheali e
CMME
bronchiali,
microcitomi
polmonari
Anche
carcinomi
della prostata
(microcitomi)
Iprite (gas
mostarda)
Industria chimica
Agente causale non Costruzioni di
identificato nella
mobili ed infissi in
polvere di legno
legno
Agente causale non
identificato nella
polvere delle pelli
Agente causale non
identificato
Fabbricazione e
riparazione di
calzature
Produzione
dell’alcool
isopropilico
(processo dell’acido
forte)
Produzione di iprite Carcinomi vie aeree
(gas mostarda)
sup., bronchi e
polmoni
Esposizione a
Adenocarcinomi dei
polveri di legno
seni nasali e
paranasali (specie
seni etmoidali)
Esposizione a
Adenocarcinomi dei
polveri delle pelli
seni nasali e
per calzature
paranasali
Produzione di
Adenocarcinomi dei
alcool isopropilico seni paranasali (ed
anche laringei)
Radiazioni
ionizzanti
Industria estrattiva
Lavorazione dei
minerali
Settore atomico
Settore sanitario
Settori industriali
vari
Miniere di : uranio (lavorazione
in sottosuolo e superficie);
ematite e altre miniere
metallifere (esposizione a radon)
Raffinazione dell’uranio e
trattamento dei minerali
radioattivi
Operazioni in laboratorio con
materiali radioattivi
Operazioni ai reattori nucleari
Impianti di produzione e di
trattamento di radioelementi
Utilizzo di raggi X, di
radioelementi ed acceleratori di
particelle in campo diagnostico
e terapeutico
Impiego di pitture luminescenti
Impiego di radiografia
industriale, cristallografia,
gammagrafia
Carcinomi dei
bronchi (e vie
aeree superiori)
Carcinomi a
cellule squamose
Carcinomi
indifferenziati a
piccole cellule
(minatori delle
miniere di uranio)
Concomitano
spesso fattori
extraprofessionali
(in particolare
fumo di sigaretta)