Alfonso Iaccarino: «Porto a Roma i profumi della Costiera»

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Alfonso Iaccarino: «Porto a Roma i profumi della Costiera»
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CHEF
Alfonso Iaccarino: «Porto
a Roma i profumi della
Costiera»
Si chiama "Viva Voce" la nuova avventura
di uno dei personaggi icona dell'alta cucina
italiana, fra grandi classici e ricette inedite
di Federico De Cesare Viola
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Buona la seconda. Sono queste, almeno, le aspettative per "Viva Voce", nuova avventura capitolina di uno dei
personaggi icona dell'alta cucina italiana, Don Alfonso Iaccarino. Già anticipato la scorsa estate, il ristorante ha
finalmente inaugurato in questi giorni a Roma, tra le mura sicure dell'urban resort Gran Meliá Villa Agrippina: da
Sant'Agata sui Due Golfi alla rive gauche teverina, alle pendici del Gianicolo e a due passi da San Pietro.
Sala dominata dal bianco e dal legno, scenografici lampadari e grandi finestre che affacciano sul giardino: ancora
una volta un hotel di lusso farà da vetrina (e garantirà clienti) alla cucina due stelle Michelin della famiglia campana –
Alfonso e la moglie Livia, insieme ai figli Ernesto e Mario - dopo la parentesi non proprio felice del Baby dell'Hotel
Aldrovandi, conclusa nel 2010. «In un momento in cui molti ristoranti chiudono e c'è una sfiducia generale sottolinea lo chef - investimenti come questo sono molto importanti. È un progetto di qualità che unisce la nostra
esperienza a un grande nome dell'hotellerie».
Lo stile ricalcherà lo spartito dell'opera prima, il ristorante due stelle Michelin pioniere del fenomeno (gastronomico)
Costiera Amalfitana: cucina sfacciatamente mediterranea capace di rendere omaggio alla tradizione campana con
note creative e veraci espressioni del mare e dell'orto. Oltre ad Alfonso Iaccarino a presidiare i fornelli ci sarà il
giovane Claudio Favero, che bene aveva fatto a Sant'Agata negli ultimi anni. Nel menù grandi classici e nuove
proposte: dal cous cous di polpetti affogati con mousse di provola agli gnocchi ripieni di mozzarella cremosa con
pomodorini freschi e origano, dal baccalà con giardiniera di verdure, patata di Avezzano e maionese ai capperi di
Pantelleria al pollo ruspante arrostito al timo e limone con piccola finanziera, cicoria, cardi e cipollotti glassati. Al
capitolo dolci il celebre soufflé al cioccolato fondente e la sfogliatella del Don Alfonso 1890, secondo la ricetta di
famiglia. «Anche qui lavoreremo con enorme attenzione alle materie prime, cercando prodotti biologici e locali. Molti
ingredienti arriveranno dal nostro territorio e dai fornitori di fiducia, per assaporare a Roma i profumi della Costiera».
12 dicembre 2012
http://www.luxury24.ilsole24ore.com/GustoMete/2012/12/vivavoce-melia-roma_PRN... 14/12/2012