Il Consorzio Piacenza Alimentare punta sui mercati di Giappone e

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Il Consorzio Piacenza Alimentare punta sui mercati di Giappone e
4/3/2016
Il Consorzio Piacenza Alimentare punta sui mercati di Giappone e Corea del Sud
Il Consorzio Piacenza Alimentare punta sui
mercati di Giappone e Corea del Sud
Sono sette le aziende del Consorzio Piacenza Alimentare che
partiranno alla volta di Tokyo, per prendere parte al Foodex, la più
importante manifestazione fieristica agroalimentare del Giappone dall'8
all'11 marzo
Redazione
Sono 7 e sono una rappresentanza significativa della variegata produzione agroalimentare piacentina
e della valle padana in generale, sono le aziende del Consorzio Piacenza Alimentare che partiranno
alla volta di Tokyo, per prendere parte al Foodex, la più importante manifestazione fieristica
agroalimentare del Giappone. Giunta alla sua 41esima edizione la fiera rappresenta un grande
richiamo commerciale per tutta l'Asia Orientale e gli stati del Pacifico. Dall’8 all’11 marzo Delicius, La
Pizza + 1, Ma.Vi Trade, Polenghi, Prosciuttificio San Nicola, Salumificio San Carlo, Steriltomsaranno
all’interno del grande padiglione dedicato alle eccellenze food&beverage italiane organizzato da Ice.
Uno spazio multifunzionale in cui oltre agli stand delle singole aziende si svolgeranno anche
seminari, incontri e show cooking per approfondire la conoscenza della ricca tradizione alimentare
italiana. Grazie al Consorzio Piacenza Alimentare, l’unico multi-consorzio italiano presente al Foodex,
anche il territorio piacentino avrà modo di raccontare le proprie eccellenze durante momenti collettivi
di approfondimento. Sono ormai tanti anni, praticamente dalla fondazione nel 1981, che il Consorzio
accompagna e guida le sue associate all’interno di questa manifestazione contribuendo, di fatto, allo
sviluppo d’importanti trattative commerciali. Come sottolineato lo scorso anno dal ministro Martina, in visita anche al padiglione del Consorzio
Piacenza Alimentare, “Il Giappone è un partner strategico per l’agricoltura e l’agroalimentare
italiano. Negli scorsi anni l’export italiano verso questo Paese ha fatto registrare un forte incremento,
con una crescita percentuale a doppia cifra”. Grandi aspettative quindi per le aziende partecipanti
che, in alcuni casi, hanno già instaurato rapporti commerciali con il Giappone e, quest’anno, volano a
Tokyo per incentivare le opportunità. Come il Salumificio San Carlo: “Siamo presenti da un paio
d’anni sul mercato giapponese proprio grazie a contatti acquisiti in Fiera. – Spiega la titolare Anna
Muselli - Si tratta di un mercato interessato ai prodotti Made in Italy, di cui apprezza l’elevata qualità.
Per quanto riguarda i salumi piacentini, essi sono chiaramente delle specialità che al momento
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rappresentano una nicchia di mercato e che, quindi, dobbiamo impegnarci a far conoscere”. Stesse
dinamiche anche per la Pizza + 1, che in 2 anni è riuscita ad arrivare nella grande distribuzione e a
conquistare l’esigente mercato della ristorazione: ”I Giapponesi hanno una grande cultura del cibo e
sono molto attenti all’autenticità dei prodotti- racconta Marco Nicora, direttore commerciale di La
Pizza + 1 – Noi produciamo prodotti da forno e tra tutta la nostra gamma si sono letteralmente
innamorati della Focaccia, perché ai loro occhi rappresenta la vera tradizione gastronomica italiana,
ancora poco conosciuta nel mondo. La portata di questo successo è testimoniata dal fatto che per
seguire più da vicino l’esportazione, abbiamo aperto un ufficio commerciale Tokyo”. Grandi risultati,
quindi, per le aziende piacentine, raggiunti anche grazie all’attento lavoro di sinergia e condivisione
instaurato dal Consorzio in questi anni e culminato quest’anno nel progetto di incoming di 20 buyers
giapponesi, giunti a Piacenza per conoscere da vicino la nostra ricca tradizione enogastronomica. A
raccontare l’evento in un servizio uscito sulla rivista Food Life è stato Shigeru Hayashi noto giornalista
enogastronomico giapponese, esperto di Made in Italy e co-fondatore di Eataly a Tokyo. Sempre di più
il mercato giapponese sta aprendo la propria tradizione culinaria alla sperimentazione e alla
contaminazione con ricette e ingredienti provenienti da altri paesi. Ne sa qualcosa la Polenghi,
azienda leader mondiale nella lavorazione e produzione di succo di limone che, dopo aver aperto un
ufficio commerciale a Shanghai, è riuscita a “educare” la cucina giapponese all’utilizzo del suo
prodotto.
“Essere presenti sul territorio ci ha permesso di far conoscere direttamente i molteplici utilizzi e
proprietà del succo di limone- spiega Claudia Curati, responsabile marketing di Polenghi –E’ come
portare i profumi d’Italia sulla tavola, ci dicono ogni volta. Da questo è nata l’idea di proporre una
nuova linea di condimenti agli agrumi, che presenteremo quest’anno al Foodex”. Grande interesse
anche per la storica azienda di conserve ittiche Delicius, che negli anni ha conosciuto e saputo
soddisfare le esigenze di questo particolare mercato, come racconta Monica Delchiappo,
responsabile export dell’azienda: “Le speranze sono, come sempre, quelle di avere una vetrina di
livello e prestigio in un paese catalizzatore delle produzioni alimentari di qualità (basta osservare la
cura maniacale con cui vengono solamente disposti i frutti nei layout dei supermarket di Tokyo!) e
culturalmente abituato alla ricerca della perfezione. Da sempre la religione buddhista ha limitato il
consumo di carne, massimizzando l’impiego di vegetali e pesci. La perfetta estetica nella
disposizione sul piatto è considerata essenziale per il miglior consumo dei cibi e persino l’alimento
più povero viene trattato come prezioso e servito in modo elegante. Il nostro prodotto alice, di piccola
dimensione e limitata visibilità trova quindi un grande alleato nella profonda cultura di preparazione
del food e la ricercata mise-en-place delle tavole giapponesi. “Conoscere da vicino!”, con questo
obiettivo il Consorzio e la delegazione di aziende associate saranno presenti a Tokyo. Un rapporto di
reciproco scambio che culminerà il 9 di marzo durante la conferenza pubblica dedicata al Made in
Piacenza che si terrà all’interno nello spazio convegni della fiera. Un appuntamento voluto e curato
dal Consorzio Piacenza Alimentare.
“Non solo un convegno, ma anche un aperitivo con un gruppo selezionato di buyers e un seminario
degustazione condotto dallo chef Colonnello e per finire una serata di gala organizzata e ospitata
dall’ambasciata italiana a Tokyo dedicata alla prossima edizione del Cibus. - Spiega il Presidente
Sante Ludovico – La cosa importante è creare un canale diretto di scambio, per favorire ed incentivare
la conoscenza diretta del nostro territorio. L’incoming dello scorso settembre è stato un successo,
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perché gli importatori hanno potuto toccare con mano la qualità e soprattutto la storicità dei nostri
prodotti, caratteristiche molto apprezzate dal colto pubblico giapponese. A questi, strettamente legata
da rapporti commerciali e da usanze culturali, è la Corea del Sud: un nuovo mercato emergente su cui
stiamo puntando tantissimo. A maggio ci sarà il Cibus. Stiamo già lavorando per organizzare incontri
mirati sia in fiera che presso le aziende, non solo con i buyers del Giappone, ma anche, appunto, con
quelli della Corea del Sud.
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