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ORDINE DEI NOTAI DEL CANTONE TICINO
Recapito:
c/o avv. Camilla Ghiringhelli
Via Orico 7
CH - 6500 BELLINZONA
Telefono: 091 825 52 42
Telefax:
091 825 65 10
E-mail:
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Presidente:
CARLO LUIGI CAIMI, Lugano
Avvocato e Notaio
Vice-presidente:
MARCO MÄRKI, Locarno
Avvocato e Notaio
__
A tutti gli interessati
Ai media della Svizzera italiana
Segretaria:
CAMILLA GHIRINGHELLI, Bellinzona
Avvocato e Notaio
Membri:
ROSELLA CHIESA LEHMANN, Mendrisio
Avvocato e Notaio
ALFIO MAZZOLA, Lugano
Avvocato e Notaio
•
Lugano, 20 agosto 2007
CLC/cux
Rapporto di Mister Prezzi sulle tariffe notarili e Cantone Ticino:
superficialità, confronti scorretti e mancata considerazione della
esistente situazione di libera concorrenza in materia tariffaria
voluta dai cittadini ticinesi in votazione popolare
Mister Prezzi, nel Rapporto intitolato “Tarifs cantonaux de notaires Comparaison des émoluments pour l’instrumentation de différents actes”, datato
“luglio 2007” e pubblicato negli scorsi giorni solo in lingua francese e tedesca
(malgrado che le lingue ufficiali svizzere siano tre), formula al riguardo delle tariffe notarili applicate nel Cantone Ticino critiche e censure infondate, caratterizzate da superficialità, confronti scorretti e mancata considerazione della volontà
popolare espressa nel settembre 2002 dai cittadini ticinesi e della normativa tariffaria che ne è derivata.
Il Sorvegliante dei prezzi Rudolf Strahm, confrontando nove atti pubblici “tipo”,
classifica, infatti, le tariffe notarili ticinesi al settimo posto fra quelle svizzere, ponendo il Ticino fra i Cantoni «les plus chers, parfois même extrêmement chers».
A torto, come risulterà dalle osservazioni seguenti.
1.
Strahm sembra ignorare, innanzitutto, che il 22 settembre 2002 i cittadini
ticinesi hanno approvato a larga maggioranza (73% dei votanti) l’iniziativa
popolare generica «Contro il monopolio delle tariffe degli avvocati notai»,
che ha introdotto il principio della libera concorrenza in materia tariffaria
notarile. Le disposizioni della Legge sulla tariffa notarile (LTN) vigenti costituiscono da allora solamente un limite massimo, entro il quale
contraenti e notaio possono concordare liberamente onorari, emolumenti
e indennità. Il popolo ha preferito allora l’iniziativa al controprogetto elaborato dal Gran Consiglio (54.6% a favore dell’iniziativa rispetto a 30.2% a
favore del controprogetto), che prevedeva la modifica dell’art. 5 cpv. 1
LTN, con una riduzione degli onorari, già modesti, per gli atti di valore fino
a CHF 200'
000.-- e per il taglio del 25% ca. per atti di valore fra CHF
-2200'
000.-- e CHF 1'
000'
000.--. E’ quindi del tutto fuori luogo, anche in
considerazione dell’esiguo numero di notai che siedono in parlamento,
parlare - come fatto da Mister Prezzi - di tariffe determinate dall’influenza
politica dei notai su autorità e parlamento cantonali.
2.
Il sistema della libera concorrenza in materia tariffaria in Ticino funziona
bene e ha dato finora ottimi risultati. Gli utenti ne fanno ampio uso e dal
2002 ad oggi non vi è stata una sola contestazione tariffaria, riconducibile
al nuovo sistema, sottoposta per giudizio al Consiglio di Disciplina Notarile
(CDN). In seguito al gioco dell’offerta e della domanda il singolo notaio è
costantemente confrontato a fattori concorrenziali e quindi obbligato ad
operare una seria valutazione dei propri margini di manovra. L’ “effetto
calmiere”, auspicato a suo tempo dall’Esecutivo ticinese, è stato ampiamente raggiunto con la formulazione scaturita dalla consultazione popolare del settembre 2002.
Ebbene: il Rapporto di Mister Prezzi non cita minimamente questa “rivoluzione” del sistema tariffario notarile voluta dal popolo ticinese, limitandosi
- in mezzo ad altre considerazioni - ad accennare erroneamente (a pagina
9 per gli atti di compravendita immobiliare e, con altre parole, a pagina 13
per gli atti di fideiussione) che «il y a lieu de mentionner que les
émoluments des cantons du Tessin et d’Argovie sont des maxima, le
notaire ayant toute liberté de facturer des prix inférieurs». Non si tratta,
infatti e a differenza di quanto affermato da Mister Prezzi, soltanto della
facoltà del notaio ticinese di concedere sconti, bensì della possibilità di
stipulare in anticipo emolumenti inferiori a quelli tariffari. Questo vale per
tutti gli atti pubblici rogati in Ticino, compresi gli altri sette oggetto di confronto tariffario: cosa che Mister Prezzi con superficialità omette di ricordare nel suo Rapporto e nei confronti tabellari, giungendo così a conclusioni errate.
3.
Mister Prezzi commette nel suo Rapporto un ulteriore errore, non meno
importante: confronta indebitamente atti pubblici dei vari Cantoni1 con
contenuti formali e sostanziali diversi, affermando che si tratta di atti fondamentalmente identici, in quanto retti dal diritto federale2. Niente di più
infondato. Chi ha avuto anche una sola volta l’occasione di far capo ai
servizi di Cantoni con il notariato di Stato (come per esempio Zurigo) ha
potuto sperimentare che un atto notarile appena un po’ complesso non
viene redatto dal notaio pubblico dipendente: egli si limita, di regola, alla
pubblicazione in senso stretto di atti allestiti da altri (per es. da un consulente fiscale, da un giurista d’impresa o da un avvocato), previa verifica
dell’identità delle parti, della presenza dei requisiti minimi di validità
dell'
atto e dell’apparente capacità civile e di disporre delle parti. Il notaio di
Stato rifiuta, tra l’altro, qualsiasi deposito in denaro a garanzia di una
parte. Non effettua, inoltre, nessun accertamento riguardante l’esistenza o
meno di ipoteche legali non iscritte, servitù o altri oneri che potrebbero rivelarsi problematici. Non si occupa della garanzia dell’incasso e del riversamento a costo zero dei pubblici tributi (tassa di bollo, imposta sugli utili
1
E neanche tutti in modo omogeneo, dato che non in tutti i Cantoni i nove atti pubblici oggetto di
confronto sono di competenza dei notai: si veda in particolare la Tabella 1 a pagina 5 del Rapporto.
2
Mister Prezzi ha dovuto almeno ammettere a pagina 3 del Rapporto che « Le droit fédéral
détermine les actes qui doivent revêtir la forme authentique mais l’organisation du notariat est du
ressort du canton. Etant donné qu’en Suisse on passe selon les cantons d’un système privé à un
système strictement étatique, la comparaison des divers tarifs notariaux pour l’établissement d’un
même acte n’est pas sans difficulté. »
-3immobiliari, ecc.) dovuti allo Stato. Tutte attività che il notaio ticinese, in
base alla Legge notarile e alla dottrina determinante, è tenuto a svolgere
nell’interesse delle parti e del Cantone. Per non parlare dell’assistenza
per l’espletamento di varie formalità connesse con l’esecuzione dell’atto,
per esempio nei rapporti con gli enti finanziatori.
4.
Mister Prezzi, per cercare di mettere in luce a priori i presunti vantaggi
economici del notariato di Stato rispetto a quello di tipo latino esistente in
Ticino, nei Cantoni romandi e in diversi Cantoni della Svizzera tedesca,
tralascia di considerare il rischio che la parte contrattualmente più debole
(di regola l’acquirente) corre allorché sia in pratica costretta, segnatamente nei contratti di compravendita di un’abitazione a prezzo moderato,
a sottoscrivere acriticamente contratti preallestiti dall'
altra parte contrattuale ed in genere dal venditore promotore immobiliare professionista.
5.
Mister Prezzi non ha ritenuto di consultare preventivamente l’Ordine dei
notai del Cantone Ticino. Tanto meno gli ha dato l’occasione di far valere
il suo diritto ad essere sentito. Altrimenti sarebbe stato dettagliatamente
informato di quanto sopra e di altri aspetti significativi riguardanti le tariffe
notarili ticinesi, nonché del fatto che in Ticino le sue raccomandazioni
circa l’introduzione di un regime di concorrenza con tetti massimi e la delega all’amministrazione comunale di atti notarili semplici (quali le autentiche di firma e i contratti di vendita e di permuta di beni immobili il cui valore non superi CHF 2'
000.--) sono già realtà. In particolare avrebbe potuto sapere che da oltre un anno è al lavoro una Commissione per il riesame integrale dell’attuale Legge sul notariato e della Legge sulla tariffa
notarile, nominata dal Consiglio di Stato, che nei prossimi mesi presenterà
all’Esecutivo cantonale le sue proposte. In quella sede verranno suggeriti,
se ritenuti necessari, gli opportuni correttivi in materia tariffaria. Quel che
già oggi si può affermare è che tale Commissione non proporrà modifiche
importanti all’attuale sistema tariffario, basato su una sana concorrenza.
Anche la futura tariffa notarile dovrà garantire adeguate remunerazioni a
liberi professionisti che esercitano sotto la propria responsabilità una delicata attività statale delegata, strettamente controllata nell’interesse dei
cittadini e del Cantone.
6.
L’Ordine dei notai del Cantone Ticino non è fra i destinatari del Rapporto
di Mister Prezzi sulle tariffe notarili (lo è invece il Consiglio di Stato). Nondimeno il nostro Ordine deve ricordare l’esistenza di una perizia allestita il
22 giugno 2007 dal prof. Denis Piotet, docente nella Facoltà di diritto
dell’Università di Losanna, che nega al Sorvegliante dei prezzi la competenza ad occuparsi delle tariffe notarili (alle quali non sono applicabili né la
Legge federale sulla sorveglianza dei prezzi né la Legge federale sul
mercato interno né la Legge federale sui cartelli). Soprattutto quando –
come nel caso del Cantone Ticino – sono regolate in una legge formale,
democraticamente emanata dal Parlamento e addirittura fatta oggetto di
modifica approvata a larghissima maggioranza in votazione popolare.
Ordine dei notai del Cantone Ticino
Il Presidente:
La Segretaria:
Notaio Carlo Luigi Caimi
Notaio Camilla Ghiringhelli