Fino al 28.XI. 2015Still. La natura morta nella fotografia

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Fino al 28.XI. 2015Still. La natura morta nella fotografia
27 novembre 2015 delle ore 17:10
Fino al 28.XI. 2015
Still. La natura morta nella fotografia
contemporanea
Galleria Foto Forum, Bolzano
Siete davanti alla stanza dove è esposta la
mostra "Still. La natura morta nella fotografia
contemporanea” presso la galleria Foto Forum
a Bolzano. Immaginatevi una sequenza; un
carosello, una parata. Poi racchiudete quello
sguardo in un’inquadratura. Provate a pensare
a una sorta di cornice che contiene quella
visione, allineate il tutto e scattate: nel vostro
riquadro ci sono 40 fotografie di 40 fotografi
diversi (in gran parte provenienti dalle zone
della bassa Austria) e ogni opera racchiude ciò
che per ciascun artista coincide con l’essenza
della natura morta. Questa stanza, pensata come
un personale campo visivo, ha la stessa aria di
uno storyboard (quella serie di disegni che, in
sequenza, danno forma ad una storia) e va a
scomporre meticolosamente la configurazione
di questo tema che interessa ormai da secoli
pittura e fotografia.
Cinzia Pistoia mostra visitata il 10 novembre
Dal 21 ottobre al 28 novembre 2015 Still. La
natura morta nella fotografia contemporanea
Galleria Foto Forum, Bolzano, Via Weggenstein
3F Orari: da martedì a venerdì dalle 15:00 alle
19:00, sabato dalle 10:00 alle 12:00 

Info: Tel. +39 0471 98 21 59
,
[email protected], www.foto-forum.it 

Tale analisi per immagini - eseguita qui da un
occhio contemporaneo - coglie la realtà
nascosta dentro oggetti inanimati e per mezzo
del metodo fotografico estrapola l’essenza dei
particolari che la caratterizzano. È in questo
modo che nella mostra lo sguardo si dischiude,
si ingrandisce; sente la realtà. Si apre qualcosa
nel riquadro, emerge il principio di una visione
che si riflette nell’esercizio di tecniche,
allineamenti e materiali, accolti dall’aria
imperscrutabile di luci e cromatismi. Vedrete
per esempio O. T. di Marilù Eustachio (1934),
uno scatto capace di mettere a fuoco gli attimi
di uno stallo scrutando con abbandono dentro i
riflessi di oggetti temporaneamente inutilizzati.
Vi imbatterete nelle geometrie di Place (Series)
#1034 di Bill Jacobson (1955), opera parte di
una serie che mette in discussione la realtà
variando la dimensione ottica nel processo di
costruzione dello spazio. Noterete anche Aporie
35 di Giovanni Castell (1962), una sospensione
fra interno ed esterno, una fotografia che
diventa luogo. Uno spazio che si fa vero nel
momento esatto in cui l’occhio dello spettatore
va a posarsi sulle sue forme. È una storia lunga
quella della natura morta raccontata con la
fotografia; è la narrazione di ciò che passa
inosservato, l’immersione dentro atmosfere
invisibili. E, una volta allontanati dalle cornici,
quando sarete andati via, non potrete fare a
meno di ritrovare nelle banalità delle statiche
visioni quotidiane i più bei dettagli di sempre.
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