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ITA Tariffa Associazioni senza fine di lucro: “Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 DRCB - NOTITIAE UNIONIS APOSTOLICAE CLERI Aprile - Giugno 2013 N° 128 Con Francesco Vescovo di Roma e Successore di Pietro Verità tanto antiche e cosi nuove NOTITIAE Unionis Apostolicae Cleri Via Alberico II n. 4, 00193 ROMA N° 127 Genn-Marzo 2013 Direttore: Giuseppe Magrin Direttore responsabile: Juan de Dios Rojas Pajuelo Procuratore speciale: Vittorio Peri Redazione: Giuseppe Magrin Juan de Dios Rojas Pajuelo Donald De Souza Antony Thuruthiyil Jean Claude Kombede In questo numero 128 Editoriale....................................3 Un Papa del nostro Continente. Finalmente!................................6 Il Messaggio del Card. Filoni ai membri dell’UAC...... ...............7 La prima “enciclica” di Papa Francesco...................................9 Messaggio del Consiglio Internazionale...........................11 L’UAC e l’UAL nei 5 Continenti.............................13 Dalla Sacristia di San Pietro....19 Impaginazione: P. Antony I nostri ospiti alla Sede Internazionale.....................................22 Spedizione in abbonamento postale* La coomunicazione via Skype ................................23 art.comma * L. 662/96 Poste di Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 530/2005 del 29.12.2005 STAMPATO IN PROPRIO RESPONSABILI DELLA TRADUZIONE: Mons. Juan de Dios Rojas per lo spagnolo; P. Jean Claude per il francese; Donal De Souza e Antony Thuruthiyil per l’inglese, P. Jeannot Gillen per Tedesco.. Editoriale Il coinvolgimento planetario che il Papa Francesco continua a suscitare, conturba o interroga chi non l’aveva previsto. Quali sono le motivazioni di tanto entusiasmo anche da parte di non cattolici? Piazza S. Pietro si riempie, le Istituzioni di accoglienza in Roma ne godono i frutti economici, e gli esperti si domandano quale influsso possano aver esercitato le Comunicazioni multimediali. Don Giuseppe Magrin Presidente internazionale Molti dicono che la semplicità disarmante del Papa in un mondo di sofisticazioni economiche, politiche, culturali, secolarizzanti o ateistiche, e - diciamo pure – anche in un mondo di mistificazioni religiose, fa bene a tutti, anche agli “apparati burocratici o diplomatici” che gli stanno attorno; e corre sulla linea evangelica di Gesù: “Se non diventerete come bambini non entrerete nel Regno”. Quasi a dire che si deve privilegiare la semplicità della colomba sulla prudenza del serpente. Una semplicità che spoglia le furbizie messe quotidianamente in atto per creare “immagine, fascino, attrazione, fama, popolarità, successo”. Un parlare che arrivi al cuore. Il cristiano vive (o dovrebbe vivere) di Vangelo e per il Vangelo, di Cristo e per Cristo, vive (o dovrebbe vivere) nella Trinità le vicende sue personali e dell’intera umanità. Tanto più il Vescovo con i suoi preti e diaconi che ne sono i Formatori e le guide. Oggi urge far prevalere la schiettezza tutta evangelica nel dire e nel testimoniare quello che si dovrebbe far vivere perché la società sta vertiginosamente cambiando e paurosamente frastornando tutti, i più giovani specialmente, a partire dal nucleo fondamentale ch’è la famiglia. 3 L’UAC non ha altre pretese che una passione particolare nel recuperare “il modo di far famiglia della Trinità” in ogni Comunità diocesana e in ognuna delle sue parrocchie. Nei primi secoli, le diocesi erano chiamate : “parrocchia” , dal greco: para-oikia : cioè, casa mobile, famiglia in cammino, perché orientata verso un “altrove” divino, eterno che pur essendo un mistero, resta l’unica certezza e sicurezza dell’uomo. Questo modo divino di proporsi è la sfida che la Comunità diocesana sente di dover vivere in una cultura che propone come verità solo una scienza che parte dalla materia. Né si scoraggia se oggi non è capita da molti battezzati e perfino da alcuni pastori della Comunità stessa. L’Unione apostolica del Clero vorrebbe che tutti i propri confratelli diocesani –diaconi, presbiteri e vescovo- sentissero e cercassero questa semplicità ascetica e pastorale, questa essenzialità senza diplomazie o sofisticazioni di linguaggio, senza sacralizzazioni rituali quasi magiche, senza rifugi tradizionalistici, così frequenti oggi. Senza debolezze ! La passione evangelica di un Pastore diocesano si consuma tutta dentro ogni famiglia della sua parrocchia, dentro la sua Diocesi. Le cerca, le ama, le forma. Ne conosce il cammino unico e irrepetibile che lo Spirito santo chiede perché la sua Comunità diocesana possa essere di Cristo ed evangelizzare il territorio, proprio attraverso la vertigine pazzesca dei mutamenti culturali ed etici. Si consuma per Cristo vivendo quella che noi oggi chiamiamo: Spiritualità diocesana… Una Diocesi è innanzitutto una Comunità viva e non un contenitore burocratico, organizzativo di Movimenti o di Aggregazioni; i quali, d’altra parte, si propongono come il cammino spirituale più dinamico, più attuale per le Chiese locali, bisognose di una seria rievangelizzazione. La Diocesi è una Comunità che scopre innanzitutto d’avere un cammino suo proprio che lo Spirito santo le va indicando sia attraverso i suoi Pastori che attraverso i suoi avvenimenti storici, i suoi cristiani 4 santi, i suoi peccatori. E fa poi “sintesi” delle esperienze e dei carismi di ciascun gruppo o famiglia… Il Clero diocesano è per sua natura il Clero della sintesi” come i religiosi sono il clero d’una specifica carismaticità. I membri dell’UAC si appassionano nel provocare anche il Clero dei Religiosi o dei Movimenti presenti nelle loro diocesi a offrire il loro carisma nel contesto della spiritualità della loro diocesi. Non è la diocesi o la parrocchia che devono adattarsi ad un Movimento o ad un carisma, ma viceversa. I Movimenti hanno spesso il loro Clero che sente la sua appartenenza al Movimento come prioritaria rispetto a quella della diocesi in cui sono incardinati, e la sua disponibilità al servizio in diocesi condizionata dalle finalità e dai Superiori del Movimento stesso. In questo caso si deve parlare di un clero impropriamente diocesano. E’per questo che l’UAC ha voluto essere una Associazione e non un Movimento; anzi un’Associazione senza spiritualità propria, né mezzi propri, né fini propri. Assume quelli della propria diocesi. Lo stesso si deve dire dell’associazione parallela all’UAC, sorta il primo gennaio del 2000; cioè: dell’Unione Apostolica dei Laici. Nel proporsi esse non vogliono che vivere il “cammino spirituale” della propria diocesi, senza ulteriori specificità. In loro c’è soltanto quell’entusiasmo forte, forte che dovrebbe essere di tutti ma di fatto non lo è. Anche questo indica semplicità. O meglio, semplificazione… del tutto verso quella definizione non del tutto recepita di Chiesa universale comunione di chiese locali. Comunione… che i Papa come vescovo di Roma e successore di Pietro deve presiedere con tutta la sua Comunità. Che la Trinità ci aiuti nel recupero di questo cammino così sottolineato nei primi tempi del Cristianesimo, così sclerotizzatosi, lungo i secoli, in Ritualità, in Confessioni o addirittura in Settarismi, da minare la stessa unità implorata da Gesù come suo Testamento. 5 PAPA FRANCESCO, UN PAPA DEL NOSTRO CONTINENTE. FINALMENTE! Il giorno dell’ annuncio dell’ HABEMUS PAPAM la sera del 13 marzo, resterà indimenticabile, perché il mondo tutto in attesa, ricevette con gioia il dono de un nuovo Papa, che non l’aspettava venuto dai confini del mondo, come lui stesso ha detto. La notizia che il Papa era dall’ America, ci riempì di speranza; in effetti l’ America é chiamata il Continente della speranza e dell’ amore, e siamo pienamente fiduciosi che il Papa Bergoglio saprà guidare la Chiesa, con quello stile, dal momento che sempre ha cercato la fraternità fra i pastori e, da questa fraternità tra ministri ordinati, ha stimolato l’ evangelizzazione. In quanto come Pastori, formiamo una famiglia, siamo chiamati a viverla in un modo concreto e coerente. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere con responsabilità. Questo impegno é pure l’obbiettivo più grande dell’ UAC, essendo essa cosciente della ricchezza dei nostri carismi e della realtà della nostra presenza in ogni parte del mondo. É certo che oggi il mondo ha bisogno di un clero unito, fedele alla Chiesa, perseverante nella vocazione ricevuta, con grande amore a Dio e al popolo di Dio. Cosí lo immagina Papa Francesco, molto vicino al popolo e a Gesù vivente. Noi membri dall’ UAC, accompagneremo il suo arduo cammino con il nostro apostolato, domandando al Buon Pastore affinché il nuovo Successore di Pietro e Vescovo di Roma, sia riempito delle grazie di cui ha bisogno e possa portare avanti, nel modo migliore, quel programma di semplicità evangelica e di fratellanza che caratterizzò San Francesco d’ Assisi e lo mantenga, per vari anni, a nostro fianco. Mons. Juan De Dios 6 Il Messaggio del Card. Filoni ai membri dell’UAC Cari Fratelli nel Sacerdozio, rivolgo il mio cordiale saluto a tutti Voi che prendete parte a questa Assemblea Internazionale per trovare nuova ispirazione per il Vostro ministero e rinnovare le rappresentanze elettive della Vostra Associazione. Avrei gradito essere presente di persona al Vostro incontro, ma il Sinodo in corso per la Nuova Evangelizzazione non me lo consente. Sono unito, comunque, a Voi nella fede e nella preghiera. Come si evince anche dagli Statuti, la Vostra è un’Associazione che si impegna a promuovere tra i Ministri ordinati i valori della fraternità e della spiritualità diocesana, un binomio in grado di assicurare vitalità pastorale a tanti vescovi, Sacerdoti e Diaconi, memori di quando l’Apostolo delle Genti scrive al discepolo Timoteo: “Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l’imposizione delle mie mani” (1Tim 1,6). A Timoteo, Vescovo della Chiesa di Efeso, impegnato in una strenua lotta contro i falsi maestri del suo temo, Paolo ricorda il “dono ricevuto”, una grazia che, per quanto possa essere permanente, sfiorisce se non è sostenuta dalla preghiera, dalla fedeltà, dallo zelo pastorale, dallo slancio missionario. Insieme con il “dono”, concessogli in quanto responsabile di un ufficio nella Chiesa, Dio elargisce a Timoteo anche “lo Spirito di fortezza, di amore e di saggezza” (v.7), una straordinaria energia soprannaturale che gli permetterà di vivere con audacia ai fratelli di fede e di sopportare le avversità per amore del Signore Gesù e del suo Vangelo. 7 Sorta a Parigi 150 anni fa’, l’Unione Apostolica del Clero (U.A.C) continua ad esortare i suoi memberi a vivere in spirito di fraternità per evitare che il dono del ministero illanguidisca e perda di efficacia. Ambito della Vostra spiritualità è, dunque, il presbiterio. Li Voi esercitate quella carità che cementa in comunione di vita e di missione i ministri ordinati di ogni singola Chiesa particolare. La Vostra Assemblea ha luogo all’inizio dell’ Anno della Fede, definito da Papa Benedetto XVI “un’occasione per ritornare a Dio, per approfondire e vivere con maggiore coraggio la propria fede, per rafforzare l’appartenenza alla Chiesa” (Udienza del Mercoledì, 17 ottobre 2012). Ci è data, dunque, una vera opportunità per incontrare il Signore Gesù. L’incontro con lui rinnovi i nostri rapporti umani e li orienti ad una rinnovata fraternità. Non limitatevi in questo tornante delicato della storia a compiere dei semplici aggiustamenti dell’esistente, ma sappiate individuare nuovi stilli di vita capaci di dare risposta alle sfide di questo tempo, causate da una antropologia senza Dio, dalla paura del futuro e dall’indifferenza religiosa. Mentre Vi ringrazio per il servizio che rendete a tanti Vescovi, Sacerdoti e Diaconi in ogni anglo del mondo, Vi affido alla dolce custodia di Maria, Madre di Dio, Madre della Chiesa e Regina delle Missioni. Nel confermarVi la mia stima e il mio apprezzamento, assicuro ad ognuno di Voi una speciale preghiera e benedizione. + Fernando Card.Filoni Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli Roma, 22 ottobre 2012, Memoria del Beato Giovanni Paolo II, Papa. 8 La prima “enciclica” di papa Francesco Papa Francesco – il primo latino-americano sulla cattedra di Pietro, il primo papa gesuita e il primo a chiamarsi Francesco - la sua prima lettera enciclica l’ha già scritta. Nella prima settimana del suo pontificato. Una lettera letta e subito compresa da qualche miliardo di Mons. Vittorio Peri, persone: cristiani e non cristiani, credenti e non Presidente Nationale, credenti, dotti e analfabeti. Scritta non con UAC Italia l’inchiostro, ma con gesti e parole di travolgente forza comunicativa che si ricorderanno a lungo. Gli scritti si dimenticano presto, ma i segni visibili si raccontano, e restano impressi nella memoria per generazioni. E’ sufficiente leggere la prima pagina di questa enciclica, presentata da papa Francesco appena un’ora dopo la sua elezione, dalla Loggia esterna della Basilica vaticana. Erano le 20,22 di mercoledì 13 marzo. Vi sono adombrati i fondamentali tratti della sua personalità e del ministero apostolico. Eccone alcuni: • Il confidenziale “buona sera!” con cui ha sorpreso tutti, e forse anche sconcertato coloro che si aspettavano qualcosa di più solenne e… consono al ruolo. Buona sera? Ma non è il semplice saluto che al calar del giorno ci diamo incontrandoci per strada, soprattutto tra amici? Sì, è quello. Un saluto del tutto familiare. • I destinatari del saluto, chiamati “cari fratelli e sorelle”, invece che “figli e figlie”. Per dirsi fratello anzitutto, prima ancora che padre. Per mettersi insieme alla gente, prima ancora che davanti ad essa, come secoli prima aveva scritto il grande sant’Agostino: “Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo”. • Il riferimento ai cardinali che l’avevano appena eletto, chiamati non eminentissimi, ma fratelli. Quasi per dire: sarà la fraternità a connotare i nostri rapporti, non il distaccato stile manierato e formalistico; sarà il confidenziale “tu” a sostituire il rituale “lei”. Quel tu che pronunciamo ogni giorno nella preghiera del Padre nostro, e che si usa tra fratelli e amici. 9 • L’originale, umilissima richiesta di essere benedetto, prima ancora che di benedire. Come per dire: ho bisogno anch’io della benedizione di Dio e di quella vostra, sul mio nuovo servizio alla Chiesa e al mondo. A memoria d’uomo, una cosa mai accaduta. • Lo stupefacente silenzio calato di colpo sulla piazza. Una folgorante e muta riflessione sulla necessità del silenzio: luogo ove fiorisce lo Spirito, finestra da cui Dio si affaccia sul cuore della persona umana. • La modesta croce pettorale di ferro, invece che d’oro. Per dire a tutti che, diversamente, nessuno potrebbe leggere, senza arrossire, la celebre risposta di Pietro – il primo papa – allo storpio che gli chiedeva l’elemosina: “Non possiedo né oro né argento” (Atti, 3 6). • La sobria mantellina bianca, al posto della tradizionale “mozzetta” rossa. Il rifiuto del superfluo, di cui siamo ancora troppo ricchi. • Il suo presentarsi, come vescovo di Roma – “la Chiesa che presiede nella carità tutte le Chiese” - prima ancora che come papa. Per evidenziare che su questo titolo si fonda il suo essere romano pontefice, capo del collegio dei vescovi e pastore qui in terra della Chiesa universdale. Una lezione teologica in perfetta coerenza con il concilio Vaticano II che ha integrato l’ecclesiologia universale del secondo millennio con l’ecclesiologia locale prevalente nell’epoca apostolica, patristica e nella tradizione orientale. Parole e segni all’apparenza modesti. Ma la novità di una stagione ecclesiale attesa da molti è stata percepita immediatamente, e con inedita commozione, dal mondo intero. Sono in tanti a pensare che le sorprese continueranno, e che la “potenza dei segni”, anacronistici e spesso mondani, cederà il posto ai “segni della potenza” evangelica. Ma è giusto, poi, parlare di sorprese? E perché chiamare sorprese le cose normali? La vera sorpresa non è forse quella di vedere, in mondo in continuo cambiamento, che tutto resta come prima e che tante anacronistiche abitudini continuino a prevalere sulle esigenze del Vangelo e sulle istanze del Concilio, oltre che sulle attese del popolo di Dio? Deo gratias dunque, per questa enciclica non scritta, e … anche a te, papa Francesco! 10 Messaggio del Consiglio Internazionale Ai Presidenti e ai Referenti nazionali dell’Unione Apostolica del Clero Carissimi Presidenti e Referenti UAC, dal 4 al 7 marzo abbiamo tenuto il primo Consiglio internazionale dell’Unione Apostolica del Clero, presenti: il Consigliere di Asia e Oceania: P. Donald De Souza Diocesi di Lucknow-India; - il Consigliere di Africa: P. Jean Claude Kombede - Diocesi di AnehoTogo; -il Consigliere di Europa: P. Jeannot Gillen -Diocesi di Lussemburgo; -il Consigliere di America: P. Rafael Indave Diocesi di San Carlos–Venezuela, rappresentato dal Segretario internazionale; -il Segretario internazionale pro tempore: Mons. Juan De Dios Rojas Pajuelo - Diocesi di Callaò–Perù; -il Tesoriere internazionale P. Antony Thuruthiyil - Diocesi di Jalandhar–India; il Presidente internazionale Don Giuseppe Magrin - Diocesi di Padova- Italia. Il Consiglio internazionale s’é svolto in un clima di grande cordialità e di corresponsabilità che ha coinvolto in maniera forse nuova ciascuno dei Consiglieri in rapporto al proprio Continente. Si è stabilito che i contatti con i Presidenti nazionali dei ogni Continente siano frequentemente tenuti dalla Segreteria della Confederazione ma ancora di più dai rispettivi Consiglieri che, a loro volta, non mancheranno di coinvolgere i loro Sostituti. 11 La Presidenza internazionale perciò li coinvolge ed autorizza fin d’ora a sviluppare contatti con le Unioni Apostoliche nazionali e con le Conferenze Episcopali nelle nazioni in cui l’UAC ancora non esiste. Nei prossimi 5 anni ci proponiamo di raggiungere tutte le nazioni dove ancora l’UAC non esiste e di farla sviluppare là dove non ha più quella dinamicità che gli Statuti propongono. L’obbiettivo finale consiste nel far crescere in qualità e numero il clero diocesano in un clima di rinnovata missionarietà e di ecumenismo. A titolo informativo includiamo le E-mails e i rispettivi indirizzi di ciascuno. Il Presidente internazionale con tutta la Direzione chiede perciò a ciascun presidente nazionale e a ciascun Referente di collaborare con nuovo entusiasmo assieme ai rispettivi Consiglieri Continentali nel rilancio dell’Unione Apostolica in questi 5 anni; rilancio atteso e desideratissimo anche dal Santo Padre e dalla Congregazione per il Clero. I Consiglieri con il Cardinale Paolo Sardi dopo la Santa Messa nella Basilica di San. Pietro. 12 L’UAC e l’UAL nei 5 Continenti più che mai vive Dall’AMERICA Canada: Anche l’Arcivescovo di Toronto, Thomas Christopher Collins, ha gradito la proposta del Presidente internazionale, d’una visita nella sua diocesi per un revival dell’UAC in tutta la Nazione. Non resta che programmarne le date, per il 2013 o il 2014. Cile: Pablo Walter Isler Venegas, si congratula con la nuova Presidenza internazionale e non nega che possano sorgere difficoltà anche nell’organizzazione dell’UAC della sua Patria; difficoltà superabili se prevale su tutto una evangelica passione per far crescere in qualità e numero i diaconi (permanenti) e i presbiteri diocesani. Colombia: P. José Ignacio Cappador, in sintonia senz’altro col Presidente emerito, Mons. Julio Botia, ci invita a rinnovarci nel contesto della Messa crismale del Giovedì santo ricordando anche la mamma di P. Cèsar Eduardo Gonzàlez primo Consigliere dell’UAC di Colombia, deceduta proprio in quel giorno. Il Vescovo Armando Larios, di passaggio in Italia (Toscana), saluta il Segretario internazionale Juan de Dios e, congiuntamente, il Tesoriere Antony, con il desiderio un incontro in Perù… In più abbiamo avuto una visita cordiale e molto interessata all’UAC e all’UAL da parte dell’Officiale di Propaganda Fide per l’America, P. Jorge Villa Urrego, della Diocesi di Medellin. Ecuador: Gioia da parte di Mons. Nestor Herrera Heredia e di tutta l’UAC equadoregna per un Papa Latino americano che promette cambiamenti profondi … e invito al Presidente internazionale a far ricomprendere il Diaconato nella sua vera dimensione per una evangelizzazione nuova anche del Sacramento dell’Ordine. Manifestando sentimenti simili ci scrive Ignacio Ingrao, felicitandosi per i messaggi dell’UAC internazionale ai Presidenti nazionali. 13 Messico: Il Vescovo di Yukatan, Mons. Emilio Carlos Berlie Belaunzaran, più volte incontrato nella Basilica di San Pietro, gradirebbe davvero per conoscere l’UAC e l’UAL ed apprezzerebbe pure una “visita mirata” del Presidente internazionale. Perù: Una bellissima notizia: Come Segretario nazionale UAC, è stato approvato il Diacono (permanente) Roberto Tarazona, della Diocesi di Callao, con incarichi anche nella Charitas nazionale e negli ambienti di Cor Unum. Il primo caso nella storia UAC. Profetico! USA: Il Card. Di New York, Timothy Michael Dolan, in occasione del Conclave, incontrando come vecchia conoscenza, il Presidente internazionale, ha espresso la possibilità di far partire l’UAC anche nella sua Nazione, … incominciando, magari, da un incontro nella sua Diocesi. Venezuela: Don A. Raphael Indave, Presidente nazionale e Consigliere continentale, e don Teodosio A. Indave M. sono spesso in comunicazione con la Sede internazionale per dire tutto il loro zelo animativo in Patria e in America latina. Dall’ASIA Bangladesh: Il Presidente internazionale, don G. Magrin si è recato due volte, come Incaricato del Settore Formazione del Clero nella CEP, per un corso nazionale dei Formatori del Clero, e per un Corso di Esercizi spirituali ai Missionari Saveriani. Così ha potuto incontrare pure il nuovo Vescovo di Khulna, Mons. James Romen Boiragi e il Presidente nazionale UAC, P. Kamal Corraya, per un ulteriore sviluppo dell’UAC. Cina: La speranza viene prima della fede.Infatti, tra gli studenti a Roma ci sono già dei Simpatizzati, tra cui P. Domenico Liuenci, che incominciano a crederci all’UAC. Vista la loro dinamicità, li vediamo già come futuri animatori in Patria. Myanmar: P. John Saw Yaw Han, Referente nazionale UAC, ci tiene informati su appuntamenti, viaggi e impegni dei membri UAC. 14 Auguriamo che la crescita in atto dell’UAC, anche per l’entusiasmo di Mons. Francis Saw e di P. Ye Myint, permetta a P. John di diventare presto Presidente nazionale. Questa associazione conferme che ci comunica –ha saldato con la celebrazione di 50 SS. Messe cui ha voluto offrire un dono di altre 50 SS. Messe. Filippine: In occasione dell’Assemblea internazionale, il Referente UAC, P. Tirso Alcala, impossibilitato a parteciparvi, coinvolse il Vescovo Jimmy Afable che potrebbe esserne interessato. Auguriamo che il fuoco della Pentecoste entusiasmi anche altri vescovi. Giappone: Ottima la notizia da parte di P. Nakano Hiroaki di presentare l’UAC alla Conferenza Episcopale della sua nazione, con la promessa (stupenda) d’una traduzione in giapponese degli Statuti…. Sarebbe ideale che Professori od Esperti di altre nazioni lo imitassero. India: Alla notizia che il Segretario nazionale UAC è stato consacrato vescovo di Jhansi, siamo venuti a conoscenza – secondo indiscrezioni dell’attuale Presidente nazionale, P. Donald D’Souza, nonché Primo Consigliere internazionale, e Rappresentante UAC del Continente Asiatico – che, da Vescovo, è disposto a continuare come Segretario nazionale dell’Associazione. Dobbiamo poi aggiungere la straordinaria novità d’un dono a sorpresa: il suo Predecessore, S. Ecc. Mons. Freddy D’Souza, convintissimo sostenitore dell’UAC, ha donato la sua abitazione in Bangalore, perché sia la Sede nazionale dell’UAC. Quale altro Vescovo non vorrà imitare tanta generosità e umiltà di quei due? Indonesia: P. Gusti Sagus Kusumawanta Presidente dell’Unio indonesia, ci informa dell’incontro, dopo l’Assemblea internazionale, dei 16 Responsabi nazionali, del loro impegno a celebrare 81 S. Messe ad mentem Unionis, come contributo associativo internazionale, delle attività animative per il 2013 incluso un Corso di Spiritualità. Al Presidente internazionale arrivano pure messaggi da laici come Iohanna Halimah, conosciuta quando studiava in Roma ed ora impegnata nell’animazione missionaria della sua Nazione… Ci auspichiamo che, assieme ad altre persone e in sintonia con la Unio indonesia, lo sia 15 anche nella nascita colà dell’Unione apostolica dei Laici. Molti Cristiani ardentemente desiderano contribuire a una crescita numerica e qualitativa del loro clero diocesano. Libano: Per una già richiesta visita all’Amicale du Clergé da parte del suo Presidente P. Dominique Labaki, che apprezza l’amicizia tra noi in maniera per così dire sacramentale, la Direzione internazionale UAC aspetta soltanto un avviso per fissarne le date. Nepal: P. Pius Perumana, al ringraziamento per i messaggi dalla Direzione internazionale, e al rinnovato invito di arrivare a Katamandu, aggiunge gli auguri pasquali e l’invito a seguire lo Spirito Santo per quel retto sentiero in cui vuole condurci. Shri Lanka: P. Neville, presidente nazionale UAC, si rallegra per i Messaggi UAC. Sono una gradita sorpresa. Spedisce le foto dell’incontro in cui si è dato l’Addio al presidente P. Alex Dassanayake che lascia per motivi di salute. Vietnam: I primi segnali d’una possibile nascita dell’UAC stanno arrivando da questa splendida Nazione dopo l’Ordinazione Mons. Joseph Dinh Duc Dao come Vescovo Ausiliare di Xuan Loc e a lungo Direttore del CIAM, in Roma. DALL’EUROPA Austria: Mons. Joseph Auernig ci informa dell’amicizia con lo scomparso Theodore Terres, ora in Paradiso, del ritorno dall’Assemblea internazionale di P. Franz Auer con i saluti dei Partecipanti. P. Alban Ortner V. invia 1.400 euros per le quotizzazioni annuali UAC. Noi auguriamo all’UAC austriaca una nuova giovinezza a partire dall’animazione nei Seminari. Francia: Si è tenuta a Nevers l’Assemblea nazionale UAC con l’elezione della nuova Direzione: Direttore nazionale: P. Yves Carteau; Direttore nazionale aggiunto e Presidente: P. Yves Frot; Segretario: P. Robert Aliger; Tesoriere: P. Laurent Notareschi; Redattore capo di 16 Prêtres Dioceains :Jérme De La Roulière; Membro: P. Jean MarieBarennes. L’augurio che l’UAC rinasca con loro in ogni diocesi di Francia. Mons. Joseph De Metz ci comunica la scomparsa di Sua Eccellenza Mons. Madec, Presidente internazionale UAC, saggio e puntualissimo, dal 1988 al 1991. Ne riportiamo l’annuncio: Toulon – Vannes – Clégueré – Ploemel – Quiberon comunicano il decesso di Mons. Joseph Madec Vescovo Emerito della Diocesi di Toulon-Frejus, avvenuto il 5 febbraio 2013 all’età di 90 anni ......... Padre, che tutti siano uno perché il mondo creda (Gv.17,21) ......... Dal Paradiso dove ci aspetta, la sua preghiera per l’Unione Apostolica è pregnante. Pure dalla Francia, Mons. Hermenegilde Caudellan, spesso ricordato con ammirazione dal Presidente internazionale, ci incoraggia per l’accelerazione che si desidera dare all’UAC nel mondo, anche pensando al nuovo Vescovo di Roma e Successore di Pietro, Francesco. Hermenegilde suggerisce le riforme strutturali e ideali sulla Triplice dimensione del Sacramento dell’Ordine che anche il Presidente internazionale, Don Giuseppe Magrin, da più di 20 anni sollecita nella Segreteria di Stato. Anche per questo, alla Direzione internazionale non dispiacerebbe che, come voce degli unionisti diaconi nel Consiglio internazionale UAC, venisse cooptato un Diacono permanente dell’UAC di Francia 17 … . Come voce degli unionisti Vescovi, è stato già cooptato il Card. Domenico Calcagno… che ben volentieri ha accettato. D’altra parte, anche Benedetto XVI, in occasione dell’ultima Assemblea internazionale, ha dichiarato per ben due volte, che fu e si sente membro UAC, come lo fu S. Pio X. Germania: L’Assemblea nazionale UAC si terrà dal 3 al 5 giugno 2013. Non mancheranno i frutti, anche per la presenza del giovane Consigliere continentale, P. Jeannot Gillen. Lo stesso Papa emerito Benedetto XVI ha dichiarato d’esserne stato membro. Italia: Mons. Albino Sanna, Segretario Nazionale UAC, incoraggia la nuova Direzione internazionale a proseguire nel rilancio dell’UAC in ogni nazione, così come in Italia. Ringraziandolo, ci permettiamo di aggiungere: in ogni diocesi di ogni Nazione dove c’è la presenza dei Cattolici. Polonia: P. Tomasz Rusiecki, Presidente nazionale UAC, gioisce per le novità del Vaticano e dell’UAC… che ci spingono ad un rinnovamento per essere “più vicini agli uomini” di oggi. Sarà graditissima la sua relazione sulla celebrazione in Polonia del 150 anniversario dell’UAC. Russia: Il Vescovo di Saratov, Mons. Clemens Pickel, incontrato non per caso nella Basilica di S. Pietro, è stata proposta l’UAC…. Pure Don Massimo Ungari, prete Fidei Donum della Diocesi di Cremona, inviato in Russia, ad UFA, nella Parrocchia di Santa Croce, ha mostrato molto interesse per una fondazione dell’UAC. Sono semi che non ci stanchiamo di spargere e che potrebbero far sognare perfino cenacoli mensili interconfessionali oltre che interrituali. ([email protected]) Sappiamo che per questo, nel febbraio 2012, dal Presidente Mons. Julio Botia è stato contattato anche il Vescovo di Irkutsk, Mons. Cyryl Klimowicz. 18 Spagna: L’invito del Presidente P. Rafael Guinart al Presidente internazionale perché partecipi in Madrid alle giornate dei Delegati diocesani per il Clero (presbiteri e vescovi) ed anche per l’Elezione della nuova Direzione nazionale UAC. Svizzera: Don Christophe Godel, il referente nazionale per la UAC di Svizzera ha visitata la Direzione internazionale UAc, condividendo la gioia di una ripresa UAC in patria, tra il clero diocesano giovine. Ha, inoltra saldato la Quota d’associazione del 2011,2012 e 2013. DALL’AFRICA Benin: L’abbe Gregoire Sevi, rientrato in Patria dopo un terribile incidente occorsogli a Parigi con conseguente ricovero all’Ospedale, conferma al Tesoriere internazionale UAC, l’avvenuta celebrazione di 100 Sante Messe ad mentem offerentis, come contributo per la partecipazione all’Assemblea internazionale. Tutta La Direzione internazionale gli augura una piena ripresa del suo Servizio in Diocesi e nell’UAC. Etiopia: P. Titus Dereje, Presidente della OLCPA, felicemente associata all’UAC, ci informa dell’annuale Assemblea nazionale che si terrà dal 14 al 17 maggio; e invita il Presidente don Giuseppe Magrin, a parteciparvi attivamente per un approfondimento dell’identità dell’UAC, presenti i Vescovi della regione. Mali: L’Abbé Laurent Berté, di Sicasso, Referente UAC, desidererebbe essere “missionario diocesano Fidei donum” per qualche anno, in Nord America o in Europa. L’UAC pensa che i “Missionari Fidei donum” siano in aiuto delle nascenti diocesi di Missione, povere di mezzi e di Clero. E sono i rispettivi Vescovi che decidono una eventuale collaborazione. Mozambico: Per P. Rafael Sapato, auguriamo che possa da Referente divenire quanto prima Presidente nazionale UAC. Infatti, appena raggiunti i 15 membri, da tre diocesi differenti, si diventa automaticamente presidente nazionale ! 19 Nigeria: P. Martin Onukwuba, ringrazia per il Bollettino n.127, e ci informa di una sua visita a Roma dal 4 al 9 di Aprile… Che è stata molto cordiale ed ha sottolineato il forte interesse della Nigeria per l’UAC e il desiderio di conoscere anche l’Unione Apostolica dei Laici. Ruanda: P. Athanase Anastasi, Diocesi di Kibungo, espone il suo “progetto di visitare le diocesi e anche i Seminari per una buona sensibilizzazione UAC di preti e seminaristi” chiedendo un contributo spese, magari anche da altre UAC nazionali. Dall’OCEANIA Papua Niù Ghini: Il Presidente internazionale UAC ha tenuto un Corso di Esercizi Spirituali in Vanimo, dov’è vescovo missionario da più di 20 anni, Mons. Cesare Bonivento, Fratello del defunto Mons. Agostinoche negli anni 1980 fu Responsabile del Centro Studi UAC d’Italia. Attentissimo alla crescita qualitativa e numerica del Clero diocesano, aprendo per questo anche il Seminario Minore, perché veramente utile in quella regione, senz’altro favorirà pure in quell’angolo dell’Oceania, la nascita dell’UAC. Ed auguriamo che ne sia il seme e il modello per le Nazioni di quel Continente. Il 21 aprile si è celebrata la 50.ma giornata mondiale per le Vocazioni al Ministero Ordinato. Ogni UAC nazionale si propone alla propria Conferenza Episcopale per far cogliere la necessità e l’identità del Diaconato (permanente), celibatario o no, al di là dei problemi economici connessi, perché è una delle tre dimensioni dell’Ordine sacro. 20 Fr. Martin da Nigeria alla Sede Internationale UAC Assemblea Nationale, UAC Myammar D.Magrin, D.Rosati e Mons. Albino alla Santa Messa del Papato Francesco Assemblea Nationale, UAC Srilanka P. Rafael Indave Consiglior per l’america 21 Dalla Sacristia di San Pietro Abbiamo constatato che celebrare la Santa Messa nella Basilica di San Pietro, tutti i giorni è il miglior mezzo per una animazione dell’ UAC e dell’UAL. Sono già molte le persone che abbiamo incontrato e che sembrano interessate all’ UAC e all’ UAL. Tra le altre, abbiamo incontrato pure: Sua.Ecc. Mons. Emilio Carlos Berlie Belaunzaràn (Mexico)) P. Paul (USA), P. John Jerald Ravi (India), P. Tamrat Tumdado (Etiopia), P. Admasu Hatlemjchael (Etiopia), Don. Arnaldo Zambenedetti (italia), Don. Zeno Pessotto (italia), Don Michele Schiavone (italia), Fr. Yuves Francis D. Martinez (USA) Sig.ra Gaia Meuti (UAL), Sig.ra Flavia Serena (UAL),Sig.ra Barbara Covallocci (UAL). I nostri ospiti alla Sede Internazionale Sua Ecc. Mons. Rizzato, Sua Ecc. Mons. Armando Larios, Mons. Albino Sanna, Don Giorgio Cozzolino, P. Jorge Villa Urrego, Don Stefano Rosati, Don Christophe Godel, P. Martin Onukwuba, Don Massimo Ungari (Russia), Fr. Saji Kaiythackel, Fr. George Kuzhipally, Diacono Roberto Tarazone, Suor Maria, Suor Chiara, Sig.ra Pina Salmaso, Sig.a Sofia, Sig. John Abela con la sposa Antonietta, Sig.a Gabriella Villani, La Sig.ra Fraschetti, il Nataio Antonio Germani, Dott. Giovanni Cecioni, Sig. Mearelli Ugo e la sposa Teresa, Maurizio Olivieri. Ufficio Statistiche Il Segretario internazionale chiede ai Presidenti e Referenti nazionali di rispondere e di inviargli, via e-mail i seguenti dati: 1) Quante sono le Diocesi nella tua nazione ? 2) In quante Diocesi è presente l’UAC ? 22 La Communicazione Via Skype Ringraziamo i due consiglieri internazionali P. Jean Claude Kombede per l’Africa e P. Raphael Indave per l’America per il loro contatti frequenti con la Direzione internazionale UAC via Skype che ci offre video chiamate gratis. Vi invitiamo a tutti i presidenti e i referenti nazionali di contattare frequenti via Skype con i loro Consiglieri continentali e con la Direzione Internazionale. Don GIUSEPPE MAGRIN Presidente internazionale Skype: giuseppe_355 E-mail: [email protected] oppure: [email protected] P. RAFAEL INDAVE il Consigliere per l’America Skype: rafael.indave Email: [email protected] P. ANTONY THURUTHIYIL Tesoriere internazionale Skype: antonythuruthy email: [email protected] P. JEAN CLAUDE KOMBEDE il Consigliere per l’Africa E-mail- [email protected], oppure: [email protected] Skype : messanh5 MONS. JUAN DE DIOS ROJAS Segretario internazionale pro tempore Skype: pjuandedios Email: [email protected] P. JEANNOT GILLEN Il Consigliere per l’Europa E-mail [email protected] P. DONALD DE SOUZA il Consigliere di Asia e Oceania Skype : donniesouza52 Email: [email protected] 23 Un secondo volume di poesie del nostro Presidente UAC. A chi ce ne fa richiesta, sconto da € 16,00 a € 10,00. Sempre a vostra dispozione: Direzione Internazionale UAC Via Alberico II, int. 4 00193 Roma, Italia Tel & Fax 0039 06. 68806737 E-mail: [email protected] www.unioapostolicacleri.org Edizioni in Italiano, Francese, Inglese, Spagnolo,Tedesco.