Uno studio sulla relazione tra i sistemi regolatori, assessment e
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Uno studio sulla relazione tra i sistemi regolatori, assessment e
Peer Reviewed Papers Uno studio sulla relazione tra i sistemi regolatori, assessment e locomotion, e gruppi di apprendimento online Alberto Mirisola1, Vincenza Benigno2, Antonella Chifari1 Consiglio Nazionale delle Ricerca - Istituto per le Tecnologie Didattiche (1U.O. Palermo, 2Sede Centrale Genova) {alberto.mirisola, benigno, antonella.chifari}@itd.cnr.it Keyword: CSCL, Regulatory-mode theory, higher education, assessment, locomotion. Abstract A partire da un’analisi delle principali caratteristiche del CSCL, questo contributo esamina la relazione tra i costrutti di assessment e locomotion e i correlati di atteggiamento e apprendimento in un contesto di formazione a distanza. I principali risultati hanno evidenziato che sia la performance che l’atteggiamento dei soggetti sono influenzati dai due sistemi regolatori. Alcuni interessanti spunti di riflessione sono presentati nella discussione dei risultati. for citations: Mirisola A., Benigno V., Chifari A. (2011), Uno studio sulla relazione tra i sistemi regolatori, assesment e locomotion, e gruppi di apprendimento online, Journal of e-Learning and Knowledge Society, v.7, n.1, 111-121. ISSN: 1826-6223, e-ISSN:1971-8829 | Journal of e-Learning and Knowledge Society Vol. 7, n. 1, Gennaio 2011 (pp. 111 - 121) ISSN: 1826-6223 | eISSN: 1971-8829 | Peer Reviewed Papers - Vol. 7, n. 1, Gennaio 2011 1 Introduzione Nel 1991 Koschmann (Koschmann, 1992) inaugura l’acronimo CSCL (Computer Supported Collaborative Learning) per indicare le esperienze didattiche in cui è centrale l’utilizzo della telematica a supporto delle pratiche di collaborazione e di partecipazione attiva degli studenti. Da questo momento in poi, diversi studi indagano le caratteristiche di questo approccio e la sua validità a fini didattici e di apprendimento (Dillenbourg, 2002; Fischer et al., 2007). Denominatore comune di queste ricerche è l’idea che percorsi educativi di tipo CSCL valorizzino il lavoro di gruppo e la costruzione collaborativa della conoscenza attraverso l’attivazione di processi di riflessione, di negoziazione sociale e di discussione con altri individui (pari e tutor) connotando l’apprendimento come profondo (Garrison et al., 1999) e significativo. L’interazione testuale rende il CSCL particolarmente adatto alla riflessione non solo relativa al contenuto da apprendere ma anche relativa al processo di apprendimento. Apprendimento ulteriormente favorito dall’abolizione dei limiti spazio-temporali (sintetizzata nel motto “anywhere – anytime”, Kreijns et al., 2002), e dalla possibilità di supportare gruppi di apprendimento in modalità interattiva e fortemente collaborativa (Altinay & Paraskevas, 2007; Rourke & Anderson, 2002). Tuttavia, come evidenziato da Kreijns (op.cit.), l’assunzione che, in un ambiente CSCL, l’interazione collaborativa si verifichi in modo del tutto scontato e automatico, è ingannevole e potenzialmente pericolosa. Apprendere in un contesto collaborativo non è affatto un processo automatico, ma richiede l’impiego di risorse cognitive, emotive e sociali. Un processo complesso che, oltre all’interazione testuale, contempla diversi tipi di attività: dal fare, comunicare, riflettere, condividere, scontrarsi sino al provare e manifestare emozioni e all’appartenere (Hrastinski, 2008). A riprova di ciò, diversi studi hanno evidenziato alcuni moderatori dell’efficacia del percorso di apprendimento collaborativo a distanza come l’estroversione (Hsu et al., 2008; Solimeno et al., 2008), le abilità di autoregolazione (Järvelä et al., 2008), il locus of control (Lynch, 1997), la motivazione intrinseca (Rienties et al., 2009). Le ricerche sin qui riportate sottolineano l’importanza di tenere in considerazione diverse istanze per un uso efficace del CSCL. Da una parte le caratteristiche intrinseche del CSCL come ambiente in cui si sviluppano pratiche sociali e d’apprendimento, dall’altra, diversi aspetti individuali che interagiscono con questo ambiente favorendone o inibendone l’efficacia. Questo aspetto integrativo tra caratteristiche del contesto ed aspetti individuali trova un suo referente teorico nella Regulatory-Mode Theory (Kruglansky et al., 2000), teoria che ha avuto negli ultimi anni un forte impatto sulla 112 A. Mirisola, V. Benigno, A. Chifari - Uno studio sulla relazione tra i sistemi regolatori, assessment e locomotion, e gruppi di apprendimento online letteratura scientifica, ma ancora non applicata ai contesti FAD. 1.1 Regulatory-mode theory Il funzionamento individuale in un contesto sociale trova interessanti spunti teorici ed applicativi nella Regulatory-Mode Theory (RMT) (Kruglansky, Ibidem; Higgins et al., 2003; Pierro et al., 2006; Mauro et al., 2009). Riprendendo un famoso esempio di Kruglansky (Ibidem), immaginiamo per un attimo noi stessi e il nostro partner il giorno prima della partenza per le nostre agognate ferie. Ci accorgiamo che nella lista dei beni essenziali da portare in viaggio mancano molte cose e decidiamo quindi di andare al centro commerciale per acquistarle. Arrivati nel parcheggio del centro commerciale, dopo un bel po’ di tempo riusciamo finalmente a parcheggiare. Soddisfatti, stiamo per spegnere la macchina quando il nostro partner ci intima di continuare a cercare un parcheggio più vicino al centro commerciale per evitare di fare tutta quella strada carichi di pacchi. Da una parte, quindi, abbiamo voglia di raggiungere velocemente un obiettivo e, dall’altra, di raggiungerlo nel miglior modo possibile. Se scegliamo di continuare a cercare il parcheggio “ideale”, saremo frustrati ma il nostro partner sarà soddisfatto. Al contrario, se scegliamo di tenere il posto, saremo soddisfatti ma il nostro partner sarà frustrato. La RMT si occupa delle basi psicologiche di questa tensione venutasi a creare tra i due partner. Quando dobbiamo raggiungere un obiettivo regoliamo il nostro comportamento in funzione di due tendenze: l’assessment e la locomotion. L’assessment (nel nostro esempio personificato dal nostro partner) è la componente comparativa del nostro sistema di regolazione del sé. Valuta criticamente lo stato in cui ci troviamo in relazione ad altre alternative per raggiungere nel miglior modo possibile il nostro obiettivo. La locomotion (nel nostro esempio personificato da noi stessi), al contrario, è la componente del nostro sistema di regolazione del sé deputata al movimento da stato a stato e al suo mantenimento per raggiungere un obiettivo in maniera semplice e diretta, senza distrazioni o ritardi. Ognuna di queste due tendenze, indipendenti tra loro, è presente in diversa misura negli individui. Tipicamente, i modelli sull’autoregolazione (ad es: Lewin et al., 1944; Gollwitzer, 1990) considerano le funzioni di assessment (valutazione) e locomotion (azione) come parti inseparabili di un tutto, funzionalmente interdipendenti dove la fase valutativa, l’assessment, precede sempre la fase in cui il soggetto mette in atto una serie di azioni per raggiungere l’obiettivo, quella della locomotion. Gli studi sulla RMT segnano una svolta significativa nell’ambito di questo contesto di ricerca. Essi, infatti, dimostrano come all’interno di un 113 | Peer Reviewed Papers - Vol. 7, n. 1, Gennaio 2011 processo di tipo autoregolatorio le due componenti, assessment e locomotion possano essere considerate come due tendenze indipendenti che convivono contemporaneamente nell’individuo. E’ quindi possibile trovare individui con diversi livelli dei due sistemi regolatori (ad es. alto assessment e bassa locomotion, basso assessment e alta locomotion, alta assessment e alta locomotion, basso assessment e bassa locomotion). Tale indipendenza non è rintracciabile solo a livello intraindividuale, ma anche a livello situazionale. Infatti, se alcuni contesti psicologici elicitano una tendenza maggiormente orientata all’assessment (ad es. un compito di revisione o che in generale comporti grande precisione), altri possono maggiormente indurre una tendenza alla locomotion (ad es. un compito da portare a termine in poco tempo), altri ancora possono indurre entrambe le tendenze (ad es. un compito da portare a termine in poco tempo ma contemporaneamente con grande precisione). Non esiste quindi una tendenza regolatoria “migliore” di un’altra, ma dipende da quale contesto si prende in considerazione. In alcuni contesti riusciranno meglio le persone con alta locomotion, in altri quelle con alto assessment, in altri ancora le persone che hanno alti sia l’assessment che la locomotion. In generale, si hanno migliori performance quando esiste un regolatory fit, ovvero una concordanza tra i sistemi regolatori elicitati dal contesto e quelli personali. Al polo estremo della dimensione dell’assessment troviamo individui che adottano una full-evaluation strategy, ovvero ponderano ogni possibile alternativa e gli strumenti qualitativamente più idonei, non solo in relazione alle scelte individuali da compiere, ma anche a quelle che eventualmente altri potrebbero compiere. Gli individui con alto assessment, quindi, investono molte risorse cognitive ed emotive, con tempi piuttosto lunghi per portare a compimento i loro obiettivi. Tendendo a valutare costantemente se stessi, mostrano maggiore ansia e livelli di autostima ed ottimismo più bassi, impiegano più tempo nel prendere delle decisioni, tollerano meno l’ambiguità, mostrano una maggiore consapevolezza pubblica e privata, tendono a impegnarsi ed a valutare il successo delle loro attività attraverso precisi standard ed attraverso la performance degli altri. Differentemente, al polo estremo della dimensione della locomotion troviamo individui che adottano una progressive-elimination strategy, ovvero l’individuazione di un attributo funzionale al raggiungimento dell’obiettivo e la comparazione progressiva con un altro attributo che, se più funzionale all’obiettivo, rimpiazzerà il vecchio attributo; viceversa, verrà eliminato. Si noti come mentre la progressive-elimination strategy comporta una sola alternativa da tenere in considerazione per raggiungere l’obiettivo, la full-evaluation strategy implica la ponderazione contemporanea di diverse alternative. 114 A. Mirisola, V. Benigno, A. Chifari - Uno studio sulla relazione tra i sistemi regolatori, assessment e locomotion, e gruppi di apprendimento online Ancora, gli individui con alta locomotion tendono a non preoccuparsi del parere degli altri, a mostrare alta stima di sé e ottimismo, un’elevata capacità decisionale ed alti livelli di motivazione intrinseca ed autonomia (Kruglanski, op.cit.; Pierro, op.cit.). 2 La ricerca 2.1 Contesto dello studio Il presente studio indagherà se esiste una relazione tra sistemi regolatori (assessment e locomotion) e le caratteristiche del setting CSCL. Più specificatamente, è interessante capire se in un assetto di apprendimento collaborativo online dove gli studenti devono, da una parte, raggiungere velocemente gli obiettivi di apprendimento e, dall’altra, comprendere, valutare, mediare lo stato della partecipazione altrui, la performance varia al variare di una maggiore o minore propensione alla comparazione (assessment) o, di converso, all’agire (locomotion). In particolare, si ipotizza che la perfomance sia indipendentemente influenzata sia dalla locomotion che dall’assessment. Gli individui con alta locomotion dovrebbero manifestare una maggiore partecipazione ed un maggior gradimento del corso perché condotto in un contesto, il CSCL, maggiormente elicitante il proprio focus regolatorio. Diversamente, i partecipanti caratterizzati da alti livelli di assessment dovrebbero manifestare una maggiore costanza nel portare a compimento le diverse attività proposte. In generale, l’atteggiamento nei confronti del proprio gruppo collaborativo dovrebbe essere più sfavorevole per i partecipanti che hanno contemporaneamente alti livelli di assessment e di locomotion. Infatti, questi individui se da una parte sono fortemente orientati all’immediato raggiungimento dell’obiettivo, dall’altra, cercano di farlo nel miglior modo possibile valutando diverse alternative. Da questo punto di vista, un gruppo collaborativo rappresenta un contesto difficilmente performante poiché in esso le due componenti, quella valutativa e quella orientata all’azione, sono difficilmente conciliabili. 2.2 Metodo Il presente lavoro è stato realizzato nell’ambito di un laboratorio obbligatorio sul tema: Pratica dei Test, presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Genova, corso di laurea in Psicologia. Il laboratorio è stato strutturato secondo un approccio blended, cioè coniugando strategie tipiche dell’e-learning e della formazione in presenza. Gli incontri d’aula sono stati propedeutici alle attività previste in modalità online. Sia gli incontri in presenza che le attività a distanza sono stati differenziati in base agli obiettivi di apprendimento e alle strategie didattiche utilizzate. 115 | Peer Reviewed Papers - Vol. 7, n. 1, Gennaio 2011 In particolare, le lezioni svolte in presenza hanno contemplato anche attività esplicative e di tipo esperienziale, in cui attraverso l’uso di simulazioni ed esercizi di role-playing, gli studenti potevano apprendere l’esatta metodologia di somministrazione dei test. Le attività a distanza, integrate a quelle in presenza secondo un calendario prestabilito, sono state strutturate prevalentemente con l’obiettivo di favorire processi di apprendimento collaborativo e di decision making, attraverso esercizi di sintesi collaborativa, lo studio di casi clinici, la simulazione di diagnosi. Le attività previste nell’ambito del laboratorio a distanza sono state sette. 2.2.1 Partecipanti I partecipanti che hanno preso parte allo studio sono 93 di età compresa tra i 20 e i 50 anni (M = 24,62, DS = 7,12), in maggioranza di sesso femminile (69% femmine; 30% maschi; 1% missing). I partecipanti sono stati suddivisi casualmente in 12 gruppi, al fine di rendere più semplici le attività di apprendimento cooperativo e l’organizzazione delle attività. 2.2.2 Misure Assessment e Locomotion: abbiamo misurato i sistemi regolatori attraverso la scala di Kruglanski (op.cit), composta da 24 item (12 per l’assessment e 12 per la locomotion) di tipo Likert a 6 modalità (da 1= completamente in disaccordo a 6= completamente d’accordo). Sia l’assessment (α =.81) che la locomotion (α =.84) hanno mostrato una buona consistenza interna. Outcomes: la performance dei partecipanti è stata misurata attraverso il voto espresso in trentesimi, il numero di attività svolte, la media dei messaggi postati nei forum, il tempo di ritardo nella consegna dei lavori. Atteggiamento nei confronti del corso e del gruppo di lavoro: abbiamo misurato l’atteggiamento nei confronti del corso e del gruppo di lavoro attraverso due rating scales (Mucchi-Faina et al., 2009) in cui i partecipanti dovevano indicare su una scala Likert a 6 punti (da 1= per nulla a 6= estremamente) il grado con cui 12 aspetti (6 negativi e 6 positivi) erano posseduti dall’oggetto d’atteggiamento. Entrambe le scale hanno mostrato dei buoni indici di attendibilità (α atteggiamento corso =.92; α atteggiamento gruppo =.88). 2.3 Risultati Al fine di valutare l’effetto dell’assessment, della locomotion e della loro interazione sugli outcomes presi in considerazione, sono state condotte una serie di regressioni di moderazione seguendo l’approccio suggerito da Cohen, Cohen, West ed Aiken (2003). Allo step 1 sono state inseriti i predittori centrati 116 A. Mirisola, V. Benigno, A. Chifari - Uno studio sulla relazione tra i sistemi regolatori, assessment e locomotion, e gruppi di apprendimento online (assessment e locomotion), mentre allo step 2 è stata inserita la loro interazione (assessment X locomotion)1. In tabella 1 sono riportate le stime per il modello relativo al voto. Sia l’assessment (β = 0.28) che la locomotion (β = 0.29) sono risultati essere dei predittori significativi del voto preso al termine del corso. In particolare, i partecipanti con alto assessment o con alta locomotion tendono a prendere voti più alti di quelli con, rispettivamente, più bassi livelli di assessment o locomotion. TABELLA 1 Effetti dell’assessment e della locomotion sul voto Step 1 Step 2 B SE B β Locomotion 0.67 0.23 0.29** Assessment 0.63 0.23 0.28** .18*** Assessment X Locomotion -0.15 0.23 -0.07 .19** R2 Nota. R2 = varianza spiegata allo Step 1 ed allo Step 2; * p <.05, ** p <.01, *** p <.001. Relativamente al numero di attività svolte, l’unico predittore significativo è stato l’assessment (β = 0.21). Al contrario, se si prende in considerazione come variabile dipendente il numero dei messaggi mandati (tabella 2), l’unico sistema regolatorio significativo è risultato essere la locomotion (β = 0.27). Mentre i partecipanti con alto assessment hanno portato a termine un maggior numero di attività, quelli con alti livelli di locomotion hanno contribuito maggiormente al forum. TABELLA 2 Effetti dell’assessment e della locomotion sul numero di attività svolte e di messaggi mandati Numero di attività svolte β B SE B R2 Step 1 Step 2 Locomotion .15 .13 .12 Assessment .26 .13 .21* Assessment X Locomotion -.18 .13 -.01 Numero di messaggi mandati β B SE B R2 .86 .33 .27* .07* .18 .32 .05 .08* .07 -0.23 .30 -.08 .09* Nota. R2 = varianza spiegata agli Step 1 e 2; * p <.05, ** p <.01, *** p <.001 Sia la locomotion, sia l’assessment, sia la loro interazione non sono risultati predittori significativi del ritardo sulla consegna dei lavori. 1 Ogni regressione riportata nel manoscritto è stata controllata per il genere e l’età dei partecipanti. Le due variabili sono state omesse dalle analisi perché non hanno prodotto alcun effetto significativo. 117 | Peer Reviewed Papers - Vol. 7, n. 1, Gennaio 2011 Relativamente all’atteggiamento nei confronti del corso, solo la locomotion è risultata essere un predittore significativamente positivo (β = 0.31): i partecipanti con più alti livelli di locomotion hanno maggiormente gradito il corso. Se si prende invece in considerazione l’atteggiamento nei confronti del proprio gruppo di appartenenza (tabella 3), la varianza spiegata dal modello ha mostrato incremento significativo con l’inserimento dell’interazione tra i due sistemi regolatori (F (1,85) = 6.01, p <.05). TABELLA 3 Effetti dell’assessment e della locomotion sugli atteggiamenti nei confronti del corso e del proprio gruppo Step 1 Step 2 Atteggiamento nei confronti del corso β B SE B R2 Atteggiamento verso il proprio gruppo β B SE B R2 Locomotion .24 .08 .31** .01 .08 .01 Assessment -.12 .08 -.16 .10** -.12 .08 -.15 .02 Assessment X Locomotion -.09 .08 -.13 .11* -.23 .09 -.26* .09* Nota. R2 = varianza spiegata agli Step 1 e 2; * p <.05, ** p <.01, *** p <.001 Al fine di rappresentare graficamente questo effetto di moderazione, seguendo l’approccio proposto da Bauer & Curran (2005), abbiamo calcolato l’intervallo di confidenza della locomotion (95% CI -3.13, 0.13) all’interno del quale la relazione tra assessment e atteggiamento nei confronti del gruppo è nulla2. Come si può osservare in figura 1, per i valori di locomotion compresi all’interno di questo intervallo di confidenza (dal valore minimo fino a 0.13 deviazioni standard) non esiste alcuna relazione tra assessment ed atteggiamento di favore nei confronti del proprio gruppo di lavoro (area del grafico in grigio). Tuttavia, al crescere della locomotion (per valori superiori a 0.13 deviazioni standard) la relazione tra assessment ed atteggiamento nei confronti del proprio gruppo di lavoro diventa negativa e significativa. In altre parole, i partecipanti contraddistinti contemporaneamente da alti livelli di assessment e locomotion hanno mostrato un atteggiamento tendenzialmente sfavorevole nei confronti del proprio gruppo. 2 118 Per una più facile interpretazione, i valori di assessment e locomotion sono stati standardizzati. A. Mirisola, V. Benigno, A. Chifari - Uno studio sulla relazione tra i sistemi regolatori, assessment e locomotion, e gruppi di apprendimento online Fig 1. - Effetto di interazione tra assessment e locomotion sull’atteggiamento nei confronti del proprio gruppo di lavoro Discussione e Conclusioni In questo primo studio esplorativo è stato indagato come le differenze individuali relative alle due tendenze regolatorie, assessment e locomotion, abbiano un peso determinante nell’efficacia di un percorso di apprendimento in un contesto sociale organizzato come il CSCL. In un contesto di apprendimento basato sul CSCL dove agli studenti è richiesta una partecipazione sia riflessiva sia dinamica (Lehtinen, 2003), i soggetti con alta tendenza all’assessment caratterizzati teoricamente da una maggior accuratezza nel perseguire gli obiettivi e i soggetti con tendenza alla locomotion, quindi più dinamici, si sono trovati a proprio agio nel setting loro proposto, ottenendo buoni voti. Inoltre, sembrerebbe plausibile che la procedura utilizzata in questo studio, improntata su una successione di attività di apprendimento ben scandite in tempi né troppo serrati né eccessivamente lenti abbia consentito una partecipazione equa da parte di tutti. Tuttavia, se gli studenti con alto assessment mostrano una costanza maggiore portando a termine un numero più ampio di attività, quelli con alta locomotion mostrano maggior coinvolgimento e dinamicità, denotati sia dall’alto numero di messaggi postati all’interno dei forum sia da un elevato gradimento del corso. Particolarmente interessate è risultato l’effetto dei sistemi regolatori sull’atteggiamento nei confronti del proprio gruppo di lavoro dove i partecipanti, contraddistinti contemporaneamente da alti livelli di assessment e locomotion, hanno mostrato un atteggiamento tendenzialmente più sfavorevole. Questi soggetti che già a livello individuale hanno difficoltà a conciliare le due compo- 119 | Peer Reviewed Papers - Vol. 7, n. 1, Gennaio 2011 nenti, quella valutativa e quella orientata all’azione, aumentano il loro livello di stress quando sono inseriti in un gruppo collaborativo che difficilmente è performante rispetto ai loro standard e che, conseguentemente, viene valutato più sfavorevolmente. Benché questo studio rappresenti solo l’inizio di un’indagine che necessita ancora di ulteriori approfondimenti, esso è un’occasione per intravedere alcuni suggerimenti utili per gli Instructional Designer relativamente all’organizzazione e alle tipologie delle attività di apprendimento (come ad esempio armonizzare attività collaborative con attività individuali, tenere in considerazione la variabile tempo, etc.), affinché il CSCL diventi una pratica efficace ed efficiente per tutti gli studenti le cui dimensioni osservate dell’assessment e locomotion influiscono sulla loro perfomance. 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