Riti di passaggio - Comune di Villa Carcina
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Riti di passaggio - Comune di Villa Carcina
Riti di passaggio Descrizione sintetica del bisogno territoriale a cui il progetto intende rispondere. L'associazione CIGD e gli enti partner del presente progetto individuano nei preadolescenti la fascia più idonea per sviluppare i fattori di protezione volti a contenere la dispersione scolastica in tutte le sue forme (astensioni, abbandoni, disagio scolastico, insuccessi, difficoltà di relazione con i compagni e con gli insegnanti…). Dal confronto con l‘istituzione scolastica e gli operatori sociali, anche sul finire di questo a.s. 08/09 emergono dati non sempre confortanti: fin dalle classi prime della sec. di 1° grado (4 sez. di ca 25 alunni) sono state rilevate situazioni di disagio scolastico (scarso impegno, poca motivazione allo studio, rischio bocciatura), per il prossimo anno è prevista una riduzione del tempo scuola e delle compresenze degli insegnanti, il 70 % delle famiglie non partecipa con continuità alle occasioni di cooperazione tra scuola e famiglia, buona parte degli studenti immigrati non viene raggiunta da un adeguato supporto all’orientamento scolastico, il territorio non offre servizi stabili per l’aggregazione nel tempo libero dei preadolescenti (lo spazio giovani comunale ha definito target prioritario l’adolescenza e i giovani), una spontanea aggregazione dei preadolescenti poco presidiata dal mondo adulto dove si evidenziano spesso un accesso precoce all’uso di tabacco e alcol, un eccessivo uso di nuove tecnologie come telefonini, giochi elettronici e protesi audiomusicali. E’ presente quindi sul territorio di Villa Carcina una percentuale di preadolescenti (definibile intorno al 30% su un totale di 250 studenti) che manifesta forme di disagio ed è quindi di potenziale target di questo intervento Descrizione degli obiettivi specifici dell’intervento proposto Rito: Successione di parole e gesti codificati dalla tradizione, volta a instaurare una forma di comunicazione tra gli uomini e tra umano e divino e a influenzare il corso degli eventi. Passaggio: Azione del passare per un luogo, estens. Con riferimento a chi, a ciò che passa o accade in un determinato luogo! Riti di Passaggio è un progetto che combatte la dispersione scolastica proponendo interventi formativi ed educativi specifici per la fascia 11-14 anni e prevedendo il coinvolgimento attivo di famiglia, scuola e realtà del territorio. I minori saranno accompagnati a maturare responsabilmente la piena consapevolezza della propria persona e delle proprie capacità all’interno del gruppo dei pari, nel territorio e nel raggiungimento del successo formativo. Obiettivi specifici: A) fornire un sostegno allo studio e all’organizzazione scolastica anche attraverso attività di recupero degli apprendimenti; B) incrementare la scelta autonoma e consapevole del curriculum scolastico; C) aumentare il benessere nei gruppi dei pari (gruppi/classe e gruppi spontanei); D) contenere i rischi dell’omologazione tra pari; E) incrementare le capacità e i fattori di protezione individuali (abilità di vita); F) consolidare una rete di servizi e sostegno alle famiglie in difficoltà nel percorso educativo e scolastico dei figli; G) attivare un servizio pedagogico di sostegno motivazionale e di rielaborazione degli episodi di crisi per minori ed adulti. Descrizione delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi specifici. Il progetto prevede la realizzazione di 4 macro azioni qui definiti Passaggi. Ciascun passaggio può comprendere più attività a seconda degli obiettivi specifici che si intendono perseguire. 1. Passaggio Studio (Ob. A, B, E), rito che prevede l’apertura di uno spazio studio per il sostegno scolastico dei preadolescenti con attività quali: recupero degli apprendimenti, sostegno individuale per casi segnalati dalla scuola o dal servizio sociale laboratori tematici: piccoli gruppi di studio con approfondimenti delle singole specifiche discipline scolastiche interventi formativi attivi per l’apprendimento del metodo e l’organizzazione del materiale scolastico e dei tempi di studio L’attività è gestita dal volontariato, sostenuto dal personale educativo e realizzata in collaborazione coi docenti della scuola media (invio e valutazione, nonché possibile cogestione). L’apertura dello spazio studio è prevista per un massimo di 8 ore settimanali, articolate in tre pomeriggi alla settimana, nella struttura scolastica o negli spazi dell’associazione (sotto la scuola). Il servizio viene mantenuto anche nei periodi di vacanza scolastica (festività di Natale e parte del periodo estivo) e organizza “spazi speciali”, per esempio per la preparazione delle tesine d’esame di terza media. Spazio studio inoltre promuove tam-tam compiti (Ob. F), attività di studio casalingo tra pari (due/tre studenti) con il supporto/controllo dei genitori - in una logica di genitorialità sociale (genitori che si sostengono nell’educazione dei figli). 2. Passaggio Scuola, rito che prevede: a) realizzazione di interventi laboratoriali nel gruppo classe e/o formazione degli insegnanti per la gestione dei laboratori nella classe (Ob. C, D, E) per il rinforzo delle abilità individuali (conoscere se stessi, saper scegliere, auto orientarsi) anche per la riduzione dei fattori di rischio descritti nell’analisi dei bisogni sopra riportata; b) apertura di uno sportello pedagogico (Ob. B, F, G) per attività di ascolto individuale, consulenza pedagogica a genitori ed insegnanti (supporto all’ingresso nella scuola secondaria, conflitti, supervisione dell’attività educativa, promozione del tam-tam compiti), counseling di orientamento scolastico. Lo sportello, aperto almeno tre h/sett, è gestito dalla figura professionale del Pedagogista su appuntamento e su libero accesso, nei locali dell’Associazione CIGD. c) realizzazione di percorsi di confronto tra famiglie e famiglie / scuola per accompagnare i passaggi da un livello scolastico all’altro, in particolar modo il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, rivelatosi quello più complesso e difficile per i ragazzi. La consulenza sarà affidata alla figura del pedagogista e attivata all’inizio dell’anno scolastico per supportare e rilevare precocemente eventuali difficoltà di passaggio. Ipotizziamo infine di lavorare prioritariamente con i rappresentanti di classe sulle modalità di comunicazione scuola / famiglia. 3. Passaggio Strada (Ob. C, D), rito di aggancio di minori preadolescenti che stanziano nei luoghi informali attraverso i metodi e le tecniche dell’educativa di strada e di soglia. Fruitori di questa attività sono una tipologia di preadolescenti che con scarse appartenenze si spostano a piccoli gruppi in bicicletta, privilegiando le soglie delle istituzioni (per es.: oratorio/biblioteca). Le azioni di Passaggio strada esplicitano le seguenti funzioni: ascolto dei bisogni impliciti dei preadolescenti agganciati affiancamento e accompagnamento alla fruizione degli spazi ludici ed aggregativi del territorio (compreso lo Spazio Studio e il Libero Passaggio) sostegno nella qualificazione del tempo libero contenimento delle manifestazioni di precoci comportamenti a rischio (consumo di tabacco, alcol, eccessivo uso di strumenti elettronici, ecc). Passaggio strada si rivolge sia a piccoli gruppi, sia a situazioni individuali (intervento sui casi), anche segnalati dai servizi del territorio. Per questa attività è previsto l’impiego di un operatore specializzato nell’utilizzo di approcci di accompagnamento territoriale ed interventi nell’informalità. Si prevede un impiego di 5 h settimanali. Passaggio Strada è inserito nell’intera offerta progettuale, svolgendo in generale la funzione di ponte alle risorse del territorio. 4. Libero Passaggio (Ob. C, D, E), riti inerenti all’organizzazione di momenti aggregativi nel tempo libero rivolti ai minori coinvolti nelle azioni precedentemente enunciate. Le attività previste sono: incursioni nel territorio, come gite culturali alla scoperta del piccolo mondo che ci circonda; visite guidate di gruppo negli Istituti scolastici superiori e/o aziende (Ob. B). Questa azione si colloca in continuità con le attività di orientamento e si propone come sostegno alle famiglie meno attrezzate nello svolgere questo tipo di intervento coi propri figli ( in particolare per i nuclei stranieri); attività espressive motorie (sport e ginnastica); attività espressive musicali; riti di compleanno e feste a tema. Per questa azione si intende utilizzare una risorsa educativa, ma anche e soprattutto le figure di riferimento delle associazioni territoriali del tempo libero coinvolte nel progetto. Tutte le attività sopra descritte, seppur orientate e destinate prioritariamente ai preadolescenti, non prescindono dal coinvolgimento degli adulti (confronto parallelo alle attività rivolte ai minori, formazioni specifiche…), figure di riferimento significative: genitori, insegnanti, operatori sportivi e musicali... Attività Tempi e risultati Spazio Studio Insegnanti informati e coinvolti nel mese di settembre 2009 Avvio dello spazio studio ad ottobre 2009 Raggiungimento dei 40 iscritti entro circa due mesi dall’inizio Mantenimento nell’anno di almeno 25 ragazzi frequentanti in media Tam-Tam Compiti Laboratori gruppi/classe Sportello Pedagogico Percorsi di confronto / formazione rappresentanti di classe Interventi strada/soglia Azioni nel tempo libero Avvio ottobre 2009 con almeno tre/quattro nuclei famiglia Raggiungimento delle 10 unità previste nell’arco di 6/9 mesi Avvio ottobre 2009 Ottobre e novembre 09 per il realizzato confronto con gli insegnanti e l’individuazione dei percorsi da svilupparsi nelle singole classi Novembre 2009 / maggio 2010 per la realizzazione di tutti i percorsi classe previsti Avvio da settembre 2009 Raggiungimento dei risultati attesi sopra descritti lungo l’arco dei 12 mesi; per le consulenze scuola famiglia i tempi previsti, in particolare, nel periodo novembre 2009 / aprile 2010 Percorsi di formazione dei rappresentanti avviati entro ottobre 2009 Risultati raggiunti entro il primo quadrimestre Avvio da settembre 2009 attraverso la fase di ricognizione, mappatura delle aggregazioni informali Aggancio dei ragazzi da coinvolgere entro la fine di dicembre 2009. Avvicinamento degli stessi alle attività strutturate, nel periodo febbraio/agosto 2010 Avvio da ottobre 2009 a seguito dell’inizio dello spazio studio, ipotizzato come luogo della proposta anche per il tempo libero. Coinvolgimento delle diverse realtà associative a partire da novembre 2009. Realizzazione delle iniziative aggregative e socializzanti tra novembre 2009 e agosto 2010 Fasi del progetto Indicare per ciascuna fase del progetto: gli obiettivi, le attività previste ed i risultati corrispondenti (compilare una riga per ogni fase del progetto) Fase 1 2 Durata 2 mesi Consolidare la rete dei servizi coinvolti set /ott 2009 Individuare e personalizzare il target 9 mesi ott 09 / lug 10 3 6 mesi dic 09 / giu 10 1 Obiettivo Avviare e realizzare le attività sopra descritte Monitorare l’andamento delle attività svolte ed apporre i necessari correttivi Specificare coerentemente con le attività sopra descritte . Attività previste1 Riprogettazione, ovvero definizione del progetto operativo con le agenzie coinvolte Pubblicizzazione dell’iniziativa Incontri con i docenti e screening dei bisogni formativi riferiti alle famiglie e agli studenti Programmazioni laboratori nelle classi Ingaggio Genitori Sociali e proposta tam-tam compiti Allestimento spazi (Studio e Sportello) Avvio del Passaggio Strada Risultati attesi Conferma attiva delle partnership concesse Pianificazione delle attività Mappatura delle realtà informali Avvio dello Spazio Studio Programmazione del Libero Passaggio Realizzazione Laboratori nelle classi Pubblicizzazione e Apertura Sportello pedagogico Realizzazione percorsi di confronto e formazione rappresentanti di classe Coinvolgimento dei target previsti Monitoraggio delle assenze e delle condotte disturbanti Riunioni periodiche con docenti ed operatori del territorio Realizzazione delle attività di Libero Passaggio Rilevazione degli eventuali nodi critici Riprogettazione specifica Rispetto dei tempi di programmazione Valutazione dell’intervento attraverso indicatori di risultato: 1 mese 4 agosto 2010 Valutare l’impatto del progetto sulla realtà territoriale quantitativi (vedi strumenti indicati al punto precedente) qualitativi: miglioramento del rendimento scolastico riduzione e/o contenimento della dispersione scolastica (abbandoni, bocciature) livello di soddisfazione degli alunni e delle loro famiglie livello di coinvolgimento dei docenti …….. (vedi strumenti indicati al punto precedente) Valutazione della sperimentazione e possibilità di implementare il progetto a regime (2° annualità + finanziamenti provenienti dal territorio) Incremento del numero di volontari e Genitori sociali Contenimento delle situazioni a rischio di dispersione Maggiore capacità della comunità educante di ragionare in ottica preventiva e di pianificare la rete degli interventi