Rapporto annuale 2008 del Consiglio della stampa

Transcript

Rapporto annuale 2008 del Consiglio della stampa
1
SCHWEIZER PRESSERAT
CONSEIL SUISSE DE LA PRESSE
CONSIGLIO SVIZZERO DELLA STAMPA
Dominique von Burg, presidente
62 rte de Drize
1227 Carouge
[email protected]
[email protected]
Relazione 2008 del Consiglio svizzero della stampa
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espresso a maggioranza per tale ampliamento, in primo luogo perché ritiene che la
tutela della deontologia dei giornalisti sia pure compito degli editori e il suo incremento nell’
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Dotato di una base più solida, soprattutto finanziaria, il Consiglio della stampa potrà
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2007. Durante la riunione plenaria di settembre, il Consiglio ha deciso, per esempio,
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la partecipazione diretta di membri del Consiglio. Un primo bilancio di queste
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Con tutto ciò, è nella pubblicazione delle decisioni in risposta ai reclami del pubblico
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rapporto sulle relazioni internazionali.
I. Numero dei reclami
Nel 2008 si è confermata una certa stabilità nel numero dei reclami ricevuti (81) e
delle decisioni pubblicate (66): la statistica ne dà conto. Si nota che il numero dei
reclami pendenti a fine anno è simile a quello registrato alla fine del 2007, anzi è in
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la manifesta infondatezza del reclamo, sia perché tardivo, sia infine perché entrare in
materia avrebbe significato interferire in una procedura penale in corso). In definitiva,
i casi in cui il Consiglio della stampa ha constatato una violazione del codice
deontologico sono stati 17.
II. Motivi di reclamo e infrazioni constatate
1. Motivi di reclamo
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riconoscibilità delle persone (in 17 casi), generalmente a causa della pubblicazione del nome. Altri reclami associati a questo titolo: le accuse anonime o
infondate (5), la pres
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sei altri la distinzione tra fatti e commenti; in un caso rispettivamente la satira e
il commento). Varie le fattispecie relative alla cifra 3 del
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omissione di informazioni essenziali (8), la deformazione delle opinioni raccolte
(4), la gestione delle fonti (5) e, soprattutto, il diritto di essere ascoltati in caso
di gravi addebiti (13).
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Scarsi i reclami circa la lealtà del
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Più frequentemente toccata risulta la cifra 8 (Dignità delle persone). In
particolare: 5 reclami vertono sul mancato rispetto della dignità umana, 4 le
discriminazioni, 3 la protezione delle vittime, 2 le foto di incidenti.
3
2. Infrazioni constatate
Il quadro che emerge dalle infrazioni constatate non è molto diverso.
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verità): 8 volte.
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Di poco inferiori le infrazioni relative alla cifra 7 (privacy): 6, di cui 2 relative
alla menzione dei nomi, 2 per accuse infondate, una rispettivamente la sfera
privata di per-sone pubbliche e il suicidio.
-
Quattro i casi di omissione del dovere di raccogliere il parere della persona
oggetto di addebiti gravi.
-
Tre i casi di distorsione di dichiarazioni o di fatti.
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Infine, caso raro negli annali del Consiglio della stampa, una disposizione
concernente non un dovere ma un diritto dei giornalisti. Più avanti, la
riprenderemo in dettaglio.
III. Una scelta delle decisioni più importanti
Cominceremo dalle decisioni riguardanti il rispetto della privacy. In seguito
menzioneremo due casi controversi sul dovere di ascolto in caso di addebiti gravi,
quindi faremo spazio a un riassunto delle decisioni relative alla libertà di espressione;
infine ci soffermeremo sulla Presa di posizione circa la violazione di un diritto dei
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1. Giovani e violenza sessuale: doveri di prudenza
particolare
Un allievo sedicenne costringe un compagno di classe a subire una violenza carnale.
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discriminazione (53/2008).
4
2. Pubblico il litigio, non necessariamente il nome degli
interessati
Per parecchi mesi una polemica ha agitato il comune di Stäfa. Per vendicarsi (a detta
dei vicini) di aver dovuto cambiare domicilio dopo un litigio con persone del quartiere,
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alle proteste del vicinato, il Comune è intervenuto perv
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attizzata, sostengono, da una decisione del proprietario medesimo. Aggiungono che
la discussione sul suicidio assistito è di grande interesse. Il Consiglio della stampa
questo non lo nega. Ma la menzione del nome del protagonista non è elemento
essenziale nella discussione, e inoltre lo identifica anche fuori del luogo della
controversia. Il reclamo è accettato (25/2008).
3. Menzione del nome giustificata dal
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prima del processo, citando i nomi di vari prevenuti. Uno di questi si rivolge al
Consiglio della stampa, rilevando in particolare spiacevoli conseguenze
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4. Menzione del nome giustificata da un interesse legittimo
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ha accettato di essere intervistata e che il proprio nome fosse reso pubblico. Un
cugino del marito si è tuttavia rivolto al Consiglio della stampa, sostenendo di poter
venire scambiato per il suo parente.
5
Il rischio di confusione non esiste, secondo il Consiglio della stampa, anche perché il
denunciante è una persona socialmente molto attiva. Era autorizzato il giornale
menzionare il cognome della tailandese, identificando in tal modo il marito fuggitivo,
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forza alla sua invocazione di aiuto e può agevolare la ricerca del fuggiasco e della
bambina (12/2008).
5. Giustificata la riproduzione del contenuto del sito
Internet di un privato?
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seconda trasmissione, la stessa emittente mostra un ritratto della vittima, deposto dai
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Anche se si espone al pubblico con la creazione di un proprio sito Internet, un privato
mantiene il diritto di non vederne divulgato il contenuto da parte dei media. Nel caso
specifico, poiché il contenuto del sito aveva un rappor
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6. Prevalenza del dovere di informare, purché i media si
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figlia (la scuola aveva denunciato il fatto, dopo aver constatato tracce di violenza sul
corpo della ragazza). La Commissione ginevrina che si occupa dei casi di violenza e
di sevizie si è rivolta al Consiglio della stampa, sostenendo che i particolari pubblicati
dai due giornali permettevano di identificare la vittima, violandone la sfera privata e
aggravando il trauma da lei subito.
Il Consiglio della stampa è del parere che i giornali non hanno fornito informazioni
inessenziali permettendo una tale identificazione a largo raggio. Avrebbero dovuto
dar prova di maggior ritegno per riguardo della vittima? In definitiva, il Consiglio non
constata una violazione delle regole di deontologia. Vista la gravità degli atti
denunciati, la pubblicazione appare giustificata da un interesse legittimo, benché
abbia potuto far male alla ragazza. Si osserva inoltre che il caso è stato trattato dai
due giornali senza indulgere al sensazionalismo (17/2008).
6
7. I particolari circa una violenza carnale violano il dovere
di protezione della vittima
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della madre della piccola. Negativamente impressionata dalla descrizione dettagliata
degli atti di pedofilia, una lettrice si rivolge al Consiglio della stampa denunciando
una mancanza di rispetto della dignità umana, sua e dei lettori.
Al termine di una discussione appassionata, il Consiglio della stampa giunge alla
conclusione che la descrizione dettagliata degli atti di pedofilia, per quanto al limite
del tollerabile, non basta a concret
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riconoscerla. Inoltre, i particolari scabrosi descritti sono tali da offenderne la dignità
(58/2008).
8. Non tutte le voci circa le persone in vista meritano
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cui la donna potrebbe pure risposarsi, appunto con il pubblicitario.
Sia il pubblicitario sia Madame Sarkozy si rivolgono al Consiglio della stampa.
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estesa della propria vita privata. Lo stesso dovrebbe valere per il figlio, vista la sua
giovane età.
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pubblicitario sia per quanto riguarda il figlio del presidente e della sua ex moglie. Non
invece per la Signora Sarkozy, che negli ultimi tempi ha secondato la pubblicazione
di vari libri sulla propria persona. Il Consiglio ricorda inoltre che le voci che circolano
su qualcuno possono essere pubblicate solo se la loro origine è manifesta, e se la
persona in oggetto è stata interpellata (9/2008)
7
9. Non occorre sentire di nuovo le persone, se le critiche
non sono nuove
In due articoli pubblicati a una settimana di distanza, la «Weltwoche» esprime dure
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sostenendo che per la gravità delle accuse avrebbe dovuto essere interpellata.
Pur ritenendo che la seconda parte della serie avrebbe guadagnato credibilità se i
dirigenti della DSC fossero stati confrontati ai nuovi addebiti, il Consiglio della stampa
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sottoposti alla DSC; nel secondo articolo le ragioni della Direzione sono state almeno
menzionate (23/2008).
10. Se le critiche sono nuove, occorre interpellare la parte
criticata
Il gruppo industriale Swissmetal reclama con vigore contro la copertura del conflitto di
lavoro alla ditta Boillat di Renconv
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quotidiano precisa di essersi occupato moltissime volte del conflitto, e che stabilire
rapporti di fiducia con Swissmetal è sempre stato arduo per i giornalisti.
Senza condividere il giudizio estremamente negativo di Swissmetal sui contributi del
quotidiano, il Consiglio della stampa ritiene tuttavia che la redazione avrebbe dovuto
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11. La polemica consente le forzature, purché siano
riconoscibili come tali
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Il Consiglio della stampa non constata infrazioni al dovere di ricerca della verità. Pur
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le sue accuse, il giornale ha fatto spazio al punto di vista del sindacato. Paragonare
8
Unia alla Gestapo è certamente una forzatura. Ma giustificata, dal punto di vista della
deontologia? Anche se a mezza voce, il Consiglio della stampa risponde di sì. Il
lettore era pur sempre in grado di giudicare che si trattava di una metafora forzata. È
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Il Consiglio della stampa respinge il reclamo. Per prassi costante, si ritiene che vi sia
discriminazione illecita quando un gruppo umano nel suo insieme è vilipeso. Ciò
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2008)
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13. Diritto di consultazione della redazione prima di una
ristrutturazione
È raro che il Consiglio della stampa riceva un reclamo relativo a una violazione della
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tempo, porterà a una fusione delle redazioni della radio, della televisione e del sito
online. Il personale è informato sulle grandi linee della riforma dieci giorni dopo;
seguono vari incontri tra la direzione e i settori interessati. Si costituisce allora un
Gruppo informazione radio, che critica il cambiamento. Anche con questo gruppo la
direzione organizza un incontro. Ritenendo però la consultazione del personale
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In quanto servizio pubblico, la RTSI non può essere considerata come gli altri editori.
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esplicitamente che i membri di una redazione devono essere consultati prima di una
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La Presa di posizione 22/2008, circa il suicidio di un sacerdote, è riassunta in un
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rispetto del principio di proporzionalità, in particolare quando sussista una relazione
tra il fatto trascorso e l’
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IV. Complemento alla direttiva sui suicidi
Il Consiglio della stampa ha deciso di integrare la direttiva sui suicidi (7.0) con un
principio già più volte evocato nelle proprie prese di posizione. Il testo aggiunto è il
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Il presidente del Consiglio della stampa ha assistito a Berlino al X Incontro
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condizioni di libertà. Un tipo di attività in crescita sembra essere la mediazione diretta
tra pubblico e mass media.
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problema non trascurabile posto ai siti dei media tradizionali consiste nei blog o nei
gruppi di discussione di cittadini recanti notizie di cronaca di ogni tipo e fuori di ogni
controllo. Il problema è di sottoporli a controllo senza venir meno alla libertà di
espressione intesa nel senso più largo.
VI. Embargo prolungato circa i sondaggi demoscopici?
La Cancelleria federale ha promosso un incontro fra tutti gli ambienti interessati in
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espresso parere negativo. A nome del Consiglio della stampa, il sottoscritto ha anzi
proposto la soppressione di ogni embargo, in nome del principio della libertà
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rafforzati nella misura in cui gli editori di giornali e la SRG SSR idée suisse si sono
impegnati a rispettarli, e così pure gli istituti demoscopici.
Dominique von Burg, marzo2009
Presserat Jahresbericht 2009 Ital:Jahrheft 09 Ital 19.06.09 09:31 Seite 16
Allegato I: Statistiche del Consiglio della stampa 2008
Totale
Reclami pendenti al 1.1.2008
Svizzera Svizzera
tedesca romanda
38
27
Casi affrontati per iniziativa del Consiglio 1
Nuovi reclami entrati
81
Reclami ritirati
20
Non entrata in materia/Reclami infondati 17
Reclami accolti
8
Reclami parzialmente accolti
8
Reclami respinti
32
Casi affrontati per iniziativa del Consiglio 1
Procedimenti affidati alla Presidenza 56
Svizzera
italiana
Giornali
Periodici
Radio
SSR
TV
SSR
Radio
private
TV
private
5
28
4
0
4
0
0
1
1
3
2
1
1
2
1
2
2
1
2
1
6
1
16
4
Internet Agenzie
44
2
3
6
1
7
5
1
71
17
13
6
7
26
1
44
3
5
Procedimenti affidati alle Camere
Procedimenti decisi dal Plenum
30
18
9
3
25
2
1
Totale delle prese die posizione
66
47
12
7
53
5
0
4
0
1
2
3
Totale dei casi risolti
86
62
16
8
70
5
0
6
0
1
2
3
Reclami pendenti al 31.12.08
34
27
7
0
30
2
0
1
0
1
0
0
62
15
14
5
5
23
3
1
3
1
3
3
1
1
3
2
2
1
2
1
Allegato II: Sviluppo delle prese di posizione 1997–2008
Prese di posizione 1997–2008
80
Prese di posizione/anno
70
60
50
Casi affrontati motu proprio
40
Reclami accolti
30
Reclami parzialmente
accolti
20
Reclami respinti /
non entrata in materia
10
16
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
Totale delle
prese di posizione
1997
0
Jahrheft 2009