Cluster Smart health FVG ALLEGATO 5 VERBALE TAVOLO DI

Transcript

Cluster Smart health FVG ALLEGATO 5 VERBALE TAVOLO DI
Cluster Smart health FVG
ALLEGATO 5
VERBALE TAVOLO DI LAVORO A REGIA REGIONALE - Giovedì, 23 febbraio 2017
“Proposta di revisione delle Traiettorie di Sviluppo Tecnologico dell’AREA Smart Health”
Il giorno giovedì 23 febbraio 2017 alle ore 15.30 è stato convocato il TAVOLO DI LAVORO a Regia Regionale
come da disposizioni riportate dalla Delibera della Giunta Regionale n. 1959 del 21 ottobre 2016 avente ad
oggetto gli “Indirizzi per la costituzione del comitato strategico e dei Tavoli di Lavoro a regia regionale”.
La composizione del TAVOLO DI LAVORO è stata così strutturata:
Rappresentanti
Azienda
Traiettoria - Tematica
Paolo Riccardi
LIMA Corporate spa
BIOMEDICALE, Diagnostica in VIVO
Maurizio Paleologo
TECNA srl
Diagnostica in VITRO
Alberto Steindler
INSIEL MERCATO spa
Informatica Medica e Bioinformatica
Stefano Marchetti
TRANSACTIVA srl
Terapia Innovativa
Cristina Perich
TELEVITA spa
Ambient Assisted Living (AAL)
Rappresentanti
Università / enti di Ricerca e Socio Sanitari
Traiettoria - Tematica
Daniele Sblattero
Università di Trieste – DSV
BIOMEDICALE, Diagnostica in VIVO e VITRO
Agostino Accardo
Università di Trieste – DIA
Informatica Medica e Bioinformatica
Antonello Mallamaci
SISSA
Terapia Innovativa (università)
Mario Mazzucato
IRCCS – CRO di Aviano
Terapia Innovativa (Clinica ospedaliera)
Flavio Paoletti
ASUI TS
Ambient Assisted Living (AAL)
Rappresentante Associazioni di Categoria
Diego Bravar
Confindustria Friuli Venezia Giulia
Delegato a Ricerca ed Innovazione
Rappresentante Parchi Scientifici e Tecnologici (PST) regionali
Fabrizio Rovatti
AREA Science Park
Referente PST
Sara Zanchiello
AREA Science Park
Supporto Tecnico PST
Referente/Rappresentante dell’Amministrazione regionale
Ketty Segatti
Vice Direttore centrale
Area istruzione, alta formazione e ricerca
Coordinatore del TAVOLO di ALVORO – CBM
Laura Cerni, Laura Chies
Il presenti all’incontro sono stati:
Rappresentanti
Azienda/Università / enti di Ricerca e Socio Sanitari etc..
Paolo Riccardi
LIMA Corporate spa
Maurizio Paleologo
TECNA srl
Stefano Marchetti
TRANSACTIVA srl
Cristina Perich
TELEVITA spa
Daniele Sblattero
Università di Trieste – DSV
Agostino Accardo
Università di Trieste – DIA
Pag. 1/6 – Revisione_03 - CBM
Cluster Smart health FVG
Antonello Mallamaci
SISSA
Mario Mazzucato
IRCCS – CRO di Aviano
Flavio Paoletti
ASUI TS
Diego Bravar
Confindustria Friuli Venezia Giulia
Sara Zanchiello
AREA Science Park
Ketty Segatti
Vice Direttore centrale
CBM ha aperto i lavori descrivendo nei dettagli il processo di consultazione messo in atto a partire da
dicembre 2016 e coinvolgendo attivamente tutti i portatori di interesse pubblico privato al fine di raccogliere
indicazioni, osservazioni, criticità e soprattutto proposte sia per la revisione delle Traiettorie di Sviluppo
Tecnologico, sia in ambito della Strategia S3 regionale e dei bandi POR-FESR 2014-2020 di ultima uscita.
Infatti, a partire dall’inizio di dicembre 2016, sono stati organizzati 2 incontri del Gruppo di Lavoro Scientifico,
1 incontro plenario rivolto alle imprese, 4 Gruppi di Lavoro suddivisi per ciascuna Traiettoria di Sviluppo
Tecnologico, a cui hanno partecipato tutti i portatori di interesse dell’AREA Smart Health, e 1 Gruppo di
Lavoro ristretto ai soli rappresentanti imprenditoriali e del mondo scientifico e accademico come incontro
preliminare al Tavolo di Lavoro a regia regionale.
Inoltre, si è ricordato che per favorire, facilitare e garantire il più ampio coinvolgimento di tutti i portatori di
interesse, privati e pubblici, è stato strutturato un QUESTIONARIO online, gestito attraverso il sito web di
CBM, a cui tutti gli stakeholder hanno potuto accedere per rispondere a delle domande inerenti: la strategia
di sviluppo e le attività di innovazione del Cluster, la partecipazione ai bandi e le criticità dei bandi a cui hanno
partecipato e i contenuti delle attuali Traiettorie di Sviluppo Tecnologico dell’Area Smart Health.
A conclusione della premessa all’incontro, assieme alla regione, sono state delineate le proposte di revisione
delle Traiettorie riportate in dettaglio nel documento “Proposta di Revisione delle Traiettorie Smart Health”.
Successivamente, è stato possibile aprire un confronto con la regione sulle diverse osservazioni, criticità e
proposte di miglioramento raccolte durante il processo di consultazione.
Qui di seguito vengono riportanti nel dettaglio i contenuti del confronto tra i diversi rappresentanti e la
regione.
PROPOSTA di NUOVE TRAIETTORIE
- Aggiungere l’attività di marketing e commerciali dedicate alle attività del Cluster.
Sono sostenute le attività di R&D, di industrializzazione e produzione, parzialmente le attività di
internazionalizzazione, ma non vi sono finanziamenti significativi per consentire al Cluster di proporsi
commercialmente in ambito internazionale.
- Sostituire la Terapia Innovativa con le "Biotecnologie per la salute", includendo tutte le biotecnologie
rosse, verdi, bianche e blu.
BANDO 1.3.b - OSSERVAZIONI, CRITICITA’ e PROPOSTE di MIGLIORAMENTO
Da parte delle AZIENDE
- Ridurre le complessità del bando 1.3.b; alcune aziende hanno preferito il bando 1.3.a sia per la minore
complessità sia per la possibilità concessa alle GRANDI imprese di fungere da CAPOFILA.
Pag. 2/6 – Revisione_03 - CBM
Cluster Smart health FVG
- Eliminare il limite di partecipazione ad uno solo degli assi 1.3.a e 1.3b.
- Ridurre le limitazioni sulla composizione del tipo di partenariato per il bando 1.3.b.
- Incrementare i parametri forfettari rendendoli adeguati ai costi reali delle aziende:
• Costo orario forfettario di un ricercatore - la Regione prevede 19 euro, mentre molto spesso i costi
reali sono tra 25 e 30 euro all’ora. Si chiede di portarlo a 23 euro.
• Costo orario forfettario del Responsabile delle Ricerca - quando non è inquadrato come dirigente il
costo ammesso è 20-21 euro all’ora; non adeguato al mercato. Si chiede di portarlo a 26 euro.
• Ammortamento strumentazione - si chiede di tornare al un ammortamento forfettario di anni 3, come
nel POR precedente; questo anche considerando che la durata dei progetti è inferiore a 3 anni.
• Costi Generali – sono passati dal 20 al 15%. Specialmente per le micro e piccole imprese questo risulta
insufficiente e si chiede di tornare alla situazione precedente.
- Promuovere delle forme di fido garantite per le piccole imprese e le start-up innovative che consentano
la loro la partecipazione alla progettazione, qualora il capitale aziendale o il fatturato non permetta loro
di anticipare fondi per iniziare l’attività.
- Definire meglio il ruolo degli enti, soprattutto delle Aziende Sanitarie Universitarie Integrate (Trieste e
Udine), che possono portare un contributo essenziale alla progettazione soprattutto in termini di lead
users e di utilizzatore finale;
- Premiare i progetti con alta probabilità di concretizzazione commerciale di prodotti o soluzioni
innovative che garantiscano ricadute occupazionali sul territorio, che portino benefici per la comunità e
miglioramenti terapeutici per i pazienti.
- Attribuire punteggi più elevati in considerazione della effettiva messa sul mercato di prodotti inerenti i
progetti di ricerca precedentemente finanziati, degli incrementi di fatturato effettivamente conseguiti,
degli aumenti occupazionali effettuati dall'azienda e delle ricadute sul territorio, nonché del numero di
brevetti conseguiti/posseduti.
- Focalizzare meglio la domanda proveniente dal mercato (market driven): contestualizzare in dettaglio il
contenuto della progettazione in base agli obiettivi finali di sviluppo di un prodotto/servizio e la richiesta
del mercato.
- Prevedere un maggiore coinvolgimento degli “end users” anche nelle fasi di progettazione in modo da
cogliere le reali necessità dell’utenza e favorire il conseguente utilizzo e la diffusione dei prodotti/servizi
oggetto delle attività di R&S.
Da parte del MONDO SCIENTIFICO E ACCADEMICO
- Allungare la durata del progetto anche per poter permettere sia la validazione del
prototipo/servizio/processo risultante dall’attività di ricerca applicata che la sua industrializzazione;
- Diminuire la Complessità del bando - si propone di suddividere il bando in 2 fasi: nella prima porre
l’attenzione solo ai contenuti progettuali e nella seconda, dopo aver validato l’ammissibilità del progetto,
completare gli adempimenti amministrativi; oppure posticipare la parte più formale (es. presentazione di
contratti, ATS, lettere di intenti etc) dopo l’approvazione del contributo e limitare la domanda alla
Pag. 3/6 – Revisione_03 - CBM
Cluster Smart health FVG
descrizione tecnica e finanziaria del progetto. Il finanziamento decade in mancanza degli adempimenti
necessari. Eliminare l’imposta di bollo all’atto della presentazione del progetto.
- Modificare i vincoli di partenariato nei prossimi bandi. Il fattore trainante della Regione FVG nel campo
Smart Health è la ricerca di eccellenza: sbilanciare troppo il programma a favore delle aziende limita il
potenziale innovativo dello strumento POR-FERS.
- Ridurre i vincoli di bilancio attualmente in vigore (ridurre o azzerare il co-finanziamento richiesto) per
incentivare una maggiore partecipazione del settore privato.
- Azzerare l'indice di co-finanziamento per le start-up.
ALTRI ASPETTI - OSSERVAZIONI, CRITICITA’ e PROPOSTE di MIGLIORAMENTO
Da parte delle AZIENDE
- Attribuire punteggi specifici aggiuntivi alle aziende del territorio regionale che siano state finanziate dai
bandi regionali nelle gare di appalto regionali, soprattutto presso gli ospedali pubblici. In questo modo si
ottimizzerebbe l’investimento fatto sulle imprese con il finanziamento del progetto.
- Istituire un Osservatorio per analizzare le criticità delle aziende BioHighTech della regione che hanno
dovuto chiudere o che hanno dimostrato evidenti difficoltà di sopravvivenza e fornire delle indicazioni
utili alla regione per attivare strumenti sempre più adatti al territorio.
- Coinvolgere nelle attività fieristiche come il BioHighTech Companies Day, Investitori italiani e stranieri,
gestori di Private Equity e Venture Capital, esperti di crowdfunding e Networks Business Angels.
- Prevedere una quota di acquisti regionali della Sanità dedicati ai prodotti innovativi come "test in house
pre-commerciali" ovviamente su basi etico-scientifiche.
- Facilitare la certificazione medica (es. percorso accelerato di validazione nei prontuari regionali farmacodiagnostica). Semplificazione di tutte le procedure di validazione che siano di competenza regionale in
ambito Smart Health.
- Valorizzare sempre di più l’interdisciplinarietà tra settori; fattore estremamente strategico per la
competitività dell’intero comparto della Smart Health regionale.
- Agevolare la creazione di filiere produttive al fine di massimizzare l'industrializzazione delle soluzioni
prototipali della ricerca (avanzamento da dimostrazioni in ambiente di laboratorio a dimostrazioni in
ambiente industriale).
- Favorire l’utilizzo di OPEN LAB (strutture operative stabili) che permettano lo cambio di personale e il
know-how tra enti di ricerca e impresa, ma attenzione alla Proprietà Intellettuale (PI in seguito).
- Educare i final users ad impiegare le innovazioni tecnologiche sviluppate nelle loro attività di produzione
e o di servizio.
- Fare maggiore attenzione alle start-up (es. togliendo la fideiussione); avvantaggiare soprattutto le startup ad elevato contenuto tecnologico.
Pag. 4/6 – Revisione_03 - CBM
Cluster Smart health FVG
- Favorire la realizzazione delle Reti Di Medicina Traslazionale.
- Sviluppare strategie regionali vincenti nel settore del farmaco ottimizzando tutte le competenze e le
infrastrutture presenti sul territorio sia pubbliche che private (es. cell factory, stabulari, cliniche
ospedaliere universitarie e di ricerca come gli IRCCS per la fase 1, etc….)
- Costituire un gruppo di lavoro per scrivere regole più chiare sulla PI sia della ricerca pubblica che del
privato, quando si costituiscono partenariati trasversali.
- Elaborare un PIANO SOCIALE da parte delle istituzioni per attivare processi innovativi rivolti all’Ambient
Assisted Living e orientati verso le reali esigenze del cittadino che presenta sempre maggiori difficoltà ad
affrontare le situazioni in cui viene meno l’autonomia fisica, cognitiva e/o psichica senza il sostegno
pubblico.
- Favorire e rafforzare la creazione di associazioni tra imprese, centri di ricerca e università non solo a livello
regionale, ma nazionale e/o internazionale.
Da parte del MONDO SCIENTIFICO E ACCADEMICO
- Ricerca di base essenziale per alimentare applicazioni industriali:
 Serve una gestione "centralizzata" (almeno a livello regionale) dei risultati, in modo da evitare
dispersioni e duplicazioni, e favorire sinergie;
 La ricerca di eccellenza dovrebbe anche "plasmare" il mercato verso le innovazioni.
- Finanziamento ad hoc per grandi attrezzature di laboratorio finalizzate all’uso comune (OPEN-LAB):
 Investire sul rinnovo delle grandi attrezzature la cui assenza può determinare poca competitività;
ammodernare ed adeguare i laboratori già esistenti, soprattutto nelle università; Investimenti per
realizzare infrastrutture di ricerca congiunte e condivise a livello regionale.
 Open lab dedicati alla ricerca applicata in sede universitaria potrebbe diventare il luogo di formazione
dei laureandi, dottorandi e post-doc, oltre che il luogo di sviluppo di prodotti e servizi, di formazione
anche di figure tecniche addette alla gestione e manutenzione della strumentazione;
 La dotazione di attrezzatura e addetti tecnici dovrebbe essere accompagnata da un piano per l’utilizzo
anche da parte di terzi, che comprenda un progetto per la promozione dei servizi e per l’acquisizione
di clienti e favorisca lo sviluppo di prototipi.
 Dall’esperienza Open Lab del CNR emergono alcuni aspetti da migliorare: la durata dei periodi di stage,
la sostenibilità dei risultati dopo la fine del finanziamento, un maggiore coordinamento anche
transfrontaliero con le strutture già' esistenti.
- Nella terapia innovativa:
 una debolezza deriva dalla complessità del problema scientifico di difficile gestione per le
piccole/micro imprese, presenti nella regione FVG potenzialmente interessate. In questo caso è
fondamentale conferire all'ente pubblico un ruolo più da protagonista nel condurre il progetto.
Certamente è necessario introdurre delle verifiche affinché la natura collaborativa ed a filiera del
progetto venga mantenuta. Sarà importante favorire il trasferimento di conoscenze acquisite presso
l’ente pubblico verso l’impresa in modo da sostenere una crescita competitiva.
Pag. 5/6 – Revisione_03 - CBM
Cluster Smart health FVG
 La presenza di brevetti, le manifestazioni d’interesse per l’acquisto di brevetti o la co-titolarità di
brevetti tra azienda ed ente pubblico dovrebbero rappresentare sia il parametro valutativo, che
l’obiettivo di questa specifica progettualità.
 Sostenere in modo specifico le start-up che vogliono occuparsi di terapia innovativa, lavorando in
stretto contatto con gli enti di ricerca, da dove in molti casi le stesse start-up sono nate.
- Suddividere equamente le risorse da attribuire alla ricerca di base ed alla ricerca industriale/applicativa.
Senza buona ricerca di base, non immediatamente finalizzata a produzione brevettuale/
commercializzazione dei prodotti, non si può fare buona ricerca industriale.
- Messa in rete dei progetti finanziati (attività che potrebbe essere gestita da CBM): risultati attesi,
successive fasi di sviluppo e risultati al termine del progetto.
- Il CRO di AVIANO segnala che per la prima volta il dott. Leonardi del MINSAN ha aperto un punto di
osservazione sul TT per tutti i 50 IRCCS italiani – si sottolinea come i 2 IRCCS regionali abbiano un grosso
valore, ma non hanno ancora alle spalle esperienze e strumenti che permettono l'interazione con le
aziende. In questo senso vi è la necessità da parte degli IRCCS regionali a poter far partecipare i loro
ricercatori a stage aziendali e/o dottorati industriali; attualmente questo ente è escluso dai
finanziamenti pubblici dedicati a tali percorsi formativi (si veda sul punto le osservazioni raccolte
attraverso il questionario online in allegato);
- Organizzazione di biblioteche condivise fra enti di ricerca e piccole industrie per dare a tutti la possibilità
di accedere a riviste scientifiche specializzate.
- Finanziamento da parte della Regione di brevetti accademici la cui proprietà rimanga alla Regione stessa
che può poi ricavare dei profitti da questi per poi rinvestire il ricavato in altre azioni di innovazione.
 La necessità di costituire dei laboratori aperti all’utilizzo ad utenti esterni di laboratori richiede la
presenza di personale tecnico adeguatamente formato. Potrebbero essere integrati con nuovi percorsi
formativi gli Istituti Tecnici Superiori regionali.
A conclusione del confronto con la regione sulle tematiche sopra elencate, è emersa la disponibilità da parte
della regione stessa a tenere in considerazione, là dove possibile, quanto segnalato e proposto dai portatori
di interesse interpellati in questi tre mesi e a dare, al più presto, un feedback propositivo.
Si allega il foglio delle Firme Presenza.
Trieste, 24 febbraio 2017
Pag. 6/6 – Revisione_03 - CBM