Nota Integrativa - Banca di Credito Popolare
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Nota Integrativa - Banca di Credito Popolare
Nota Integrativa Bilancio 2004 Nota Integrativa STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO Il bilancio d’esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla presente nota integrativa, corredati dalla relazione sull’andamento della gestione, così come previsto dal D.LGS. 87/92 che ha disciplinato, in attuazione delle direttive CEE, i conti annuali e consolidati delle banche. La nota integrativa ha la funzione di fornire l’illustrazione e l’analisi dei dati di bilancio, e contiene le informazioni richieste dalle disposizioni del citato decreto legislativo, dai provvedimenti della Banca d’Italia n.100 del 15/7/1992 e successivi, nonché da altre leggi. Inoltre, fornisce tutte le informazioni complementari, anche se non specificatamente richieste da disposizioni di legge, ritenute necessarie a dare una rappresentazione veritiera e corretta. Pertanto, alla presente nota integrativa sono allegati i seguenti documenti: • Rendiconto finanziario; • Stato Patrimoniale e Conto Economico riclassificati; • Prospetto delle variazioni nei conti del patrimonio netto; • Prospetto di dettaglio delle partecipazioni; • Prospetto degli immobili e delle rivalutazioni effettuate; • Prospetto di dettaglio dei conti d’ordine. Il bilancio è certificato dalla Società di revisione BDO Sala Scelsi Farina Spa. La relativa relazione viene inserita in calce al presente fascicolo. 53 Nota Integrativa Bilancio 2004 Adeguamenti a seguito di modifiche normative. Il D.Lgs. 17/2/2003 n. 6 ha abrogato il comma 2 dell’art. 2.426 del codice civile che consentiva di effettuare rettifiche di valore ed accantonamenti esclusivamente in applicazione a norme tributarie. Successivamente il D.Lgs. 6/2/2004 n. 37, di coordinamento al nuovo diritto societario e recante tra l’altro modifiche al Testo Unico Bancario, ha abrogato gli articoli 15 (comma 2) e art. 39 (comma 2) del D.Lgs. 27/1/1992 n. 87, che consentivano alle banche di effettuare rettifiche di valore ed accantonamenti esclusivamente in applicazione a norme tributarie. Per effetto di tali norme è venuta meno la possibilità di mantenere in essere il Fondo rischi su crediti nel quale erano stati accantonati gli interessi di mora non svalutati. Si è proceduto, pertanto, secondo le indicazioni dell’O.I.C. e dell’Organo di Vigilanza, ad eliminare detti accantonamenti ammontanti a complessivi euro 1.616 mila, di cui euro 1.593 mila effettuati negli esercizi precedenti sono stati contabilizzati tra i proventi straordinari, mentre la quota accantonata nel corso del 2004, pari a euro 23 mila , è stata contabilizzata tra gli altri proventi di gestione. Specifichiamo di seguito l’impatto del disinquinamento fiscale sull’utile di esercizio (valori in migliaia di euro): – Utile lordo prima del disinquinamento 16.114 - – Interferenze fiscali al lordo delle imposte differite Fondo rischi su crediti Imposte differite correlate 1.616 593 - – Interferenze fiscali nette 1.023 - – Risultato dopo il disinquinamento 17.137 - La rilevazione contabile dei proventi straordinari a seguito del disinquinamento fiscale comporta la contabilizzazione delle imposte differite per euro 593 mila. Il risultato positivo netto del disinquinamento è stato neutralizzato mediante l’accantonamento al fondo rischi bancari generali per 1 milione di euro. 54