PROGETTO PULCINI MILAN LAB
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PROGETTO PULCINI MILAN LAB SCHEMI MOTORI DI BASE E CAPACITÀ COORDINATIVE L’uomo come, ogni altra unità biologica, dalla nascita fino al raggiungimento della sua struttura definitiva è sottoposto ad un processo di mutamenti particolarmente evidenti. Lo spazio di tempo necessario al completo manifestarsi di questi cambiamenti prende il nome di “periodo evolutivo”. Numerose sono le classificazioni in merito tra cui quella più semplice che divide l’età evolutiva in due periodi fondamentali: - L’infanzia (dalla nascita fino ai nove – dieci anni). - L’adolescenza (dai dieci ai diciannove anni). Ciascun periodo corrisponde all’evolversi di tutta una serie di fenomeni naturali che, in genere seguono una cronologia definita ma, a volte, possono anticiparla o seguirla. Non sempre, quindi, l’età biologica corrisponde all’età cronologica. Lo sviluppo osseo e muscolare non Schemi motori di base e capacità motorie nella categoria Pulcini modo durante procedono uniforme le fasi dell’età parallelamente su tutta la evolutiva ed in persona. Questo comporta, finchè l’organismo non ha raggiunto la sua struttura fisica definitiva, il manifestarsi delle cosiddette “disarmonie di sviluppo”. Primo principio definito da Stratz: • Periodi Turgor (da i 2 ai 4 anni – dagli 8 ai 10 anni): caratterizzati da aumento ponderale. • Periodi di Proceritas (dai 5 ai 7 anni- dagli 11 ai 15 anni): caratterizzati dallo sviluppo in lunghezza. Secondo principio definito da Godin: • alternanze brevi o semestrali. • Ogni 6 mesi nelle ossa lunghe( per es. braccia) si alternano la crescita della lunghezza e della larghezza. Terzo principio definito da Godin: • asimmetrie, per il quale fra gli arti esiste sempre uno che viene usato più dell’altro (dominante) e per questo più lungo e robusto. Lo sviluppo osseo e muscolare duranti le fasi dell’età evolutiva non procedono parallelamente ed in modo uni Questo comporta , finchè l’organismo non ha raggiunto la sua struttura fisica definitiva il manifestarsi delle sviluppo”. Primo principio definito da Stratz: • Periodi Turgor (da i 2 ai 4 anni – dagli 8 ai 10 anni): caratterizzati da aumento ponderale. • Periodi di Proceritas (dai 5 ai 7 anni- dagli 11 ai 15 anni): caratterizzati dallo sviluppo in lunghezza. Secondo principio definito da Godin: • alternanze brevi o semestrali. degli schemi motorie di base (camminare, saltare, arrampicarsi, Il consolidamento • Ogni 6 mesi nelle ossa lunghe( per es. braccia) si alternano la crescita della lunghezza e della largh lanciare, afferrare, rotolare, strisciare) e il miglioramento delle capacita’ coordinative Terzo principio definito da Godin: • asimmetrie, per il quale fra gli arti esiste sempre uno che viene usato più dell’altro (dominante) risultano essere gli obiettivi primari da sviluppare fra gli 8 e 10 anni. robusto. Il bambino,terminata la fase fino ai 7 anni di accrescimento staturale Il consolidamento degli schemi motorie di base(camminare,saltare arrampicarsi, lanciare afferrare, ro (“PROCERITAS I“), dagli 8risultano anni entra in una fase di accrescimento miglioramento delle capacita’ coordinative essere glinuova obiettivi primari da sviluppare(”TURGOR fra gli 8 eII”) 10 anni. Il bambino,terminata la fase fino ai 7 anni di accrescimento staturale ( “PROCERITAS I “),dagli 8 anni en caratterizzata da un aumento ponderale che rende le forme del bambino piu’ armoniose. accrescimento (” TURGOR II”) caratterizzata da un aumento ponderale che rende le forme del bambino piu’ ar Schemi motori - posturali Capacità coordinative Capacità condizionali Abilità e Prestazioni motorie Gli schemi motori assieme agli schemi posturali (flettere – estendere, elevare - abbassare, piegare - este Gli schemi motori assieme agli costituiscono schemi posturali – estendere, elevare inclinare , oscillare, ruotare - circondurre, slanciare) le (flettere forme fondamentali del movimen base” perché appaiono per primi nello sviluppo dell’individuo e diventano patrimonio originario dell - abbassare, piegare - estendere, addurre – abdurre, inclinare , oscillare, ruotare coordinazione più semplici Si tratta di spostamenti globalislanciare) a corpo libero, senza adattamenti Il loroeesercizio ten circondurre, costituiscono le forme spazio-temporali fondamentali delspecifici. movimento sono funzionale, una distensione dinamica e a favorire l’automatizzazione e l’arricchimento degli stessi chiamati “di base” per primi nello sviluppo dell’individuo diventano Compaiono spontaneamente nello perché sviluppoappaiono psicomotorio; a quattro anni circa il bambinoe con uno svilupp possiede tutti, li deve affinare. patrimonio originario dell’adulto. Sono le forme di coordinazione più semplici. Gli schemi posturali, insieme agli schemi motori di base, sono gli elementi strutturali più semplici de Si tratta di spostamenti a corpo libero, senza adattamenti spazio-temporali Tutte le esperienze motorie fatte dal bambino globali gli permettono una graduale e, in seguito, sempre più definita utile per la strutturazione e il consolidamento della personalità. specifici. Il loro esercizio tende a suscitare un piacere funzionale, una distensione Le finalità che si perseguono con la motricità consistono fra l’altro nel consolidare e affinare gli schemi l’organizzazione dei movimenti. dinamica e a favorire l’automatizzazione e l’arricchimento degli stessi. In particolare per quanto riguardo la capacità di corsa e saltare si osserva : spontaneamente nellosisviluppo psicomotorio; a quattro anni circa il Nel bambinoCompaiono normodotato verso i 9-10 anni affina tale schema motorio in quanto migliorano specialibambino (differenziazione motoria spazio-temporale), e silisviluppano le capacità condizionali. con uno sviluppo psicomotorio normale possiede tutti: ora li deve affinare. Inoltre migliorano importanti fattori psicologici, quali la fiducia e la sicurezza motoria, il controllo volontaria. Gli schemi posturali, insieme agli schemi motori di base, sono gli elementi La corretta combinazione del correre con il saltare risulta generalmente carente tra i 6 e gli 8 a strutturali più semplici del movimento volontario. Tutte le esperienze motorie fatte capacità migliora notevolmente, consentendo al bambino di misurarsi con se stesso e con i compag sia presente il salto egli la permettono rincorsa in successione. dal bambino una graduale e, in seguito, sempre più definita presa di L’acquisizione della capacità di saltare presuppone un certo livello di coordinazione dinamica e di co coscienza di sé, utile la strutturazione e il risultano consolidamento della personalità. A 7-8 anni i movimenti delleper gambe e delle braccia poco coordinati, specialmente nei mo volo. Le finalità che si perseguono con la motricità consistono fra l’altro nel consolidare Occorre dapprima utilizzare un’attività ludica che preveda il saltare in basso, prima del saltare i e affinare gli schemi motori, fondamentali l’organizzazione permette ai bambini di superare eventuali blocchiper psicologici presenti dei sia movimenti. nella fase di volo che nella In particolare per quanto riguarda la capacità di corsa e saltare si osserva che: 3 Lasciare liberi i bambini di esprimere la propria motricità è forse il primo e più importante obiettivo in q • Nel bambino normodotato verso i 9-10 anni si affina tale schema motorio in quanto migliorano le capacità coordinative speciali (differenziazione motoria spaziotemporale), e si sviluppano le capacità condizionali. • Inoltre migliorano importanti fattori psicologici, quali la fiducia e la sicurezza motoria, il controllo consapevole dell’azione volontaria. • La corretta combinazione del correre con il saltare risulta generalmente carente tra i 6 e gli 8 anni; dopo i 9 anni questa capacità migliora notevolmente, consentendo al bambino di misurarsi con se stesso e con i compagni in attività ludiche in cui sia presente il salto e la rincorsa in successione. • L’acquisizione della capacità di saltare presuppone un certo livello di coordinazione dinamica e di controllo. • A 7-8 anni i movimenti delle gambe e delle braccia risultano poco coordinati, specialmente nei momenti, anche se piccoli, di volo. • Occorre dapprima utilizzare un’attività ludica che preveda il saltare in basso, prima del saltare in alto o in lungo. Questo permette ai bambini di superare eventuali blocchi psicologici presenti sia nella fase di volo che nella fase di caduta. Lasciare liberi i bambini di esprimere la propria motricità è forse il primo e più importante obiettivo in questa fascia d’età. Le capacità motorie si dividono in capacità condizionali e coordinative: • Le Capacità Condizionali, sono fondate sull’efficienza metabolica e funzionale di muscoli e apparati. • Le Capacità Coordinative sono invece determinate dalla capacità di organizzare e regolare il movimento. Per capirsi potremmo dire che il corpo dell’atleta potrebbe essere paragonato ad una macchina da corsa dove: • le capacità condizionali costituiscono la componente meccanica. • le capacità coordinative potremmo associarle al pilota della macchina. L’importanza delle capacità coordinative e la loro interazione con le capacità condizionali si evidenzia ancora meglio se prendiamo ad esempio un calciatore nell’atto di battere una punizione, lui deve: - coordinare in modo spazio temporale la contrazione di gran parte dei muscoli del corpo. Le capacità motorie si dividono in capacità condizionali e coo Le Capacità Condizionali, sono fondate sull’efficienz Le Capacità Coordinative sono invece determinate d Per capirsi potremmo dire che il corpo dell’atleta potrebbe esse - deve abbinare percezione visiva della palla con lacostituiscono coordinazione oculo/podalica. lela capacità condizionali la componen - deve abbinare valutazione della distanza dalla porta. lela capacità coordinative potremmo associarle al pil - deve valutare la posizione del portiere. L’importanza delle capacità coordinative e la loro interazione - deve abbinare in modo adeguato il sistema funzionale (ad esempio l’apparato cardio esempio un calciatore nell’atto di battere una punizione, lui dev respiratorio) in modo opportuno circa le richieste energetiche dell’atto motorio. • coordinare in modo spazio temporale la co Si tratta pertanto di un sistema dove numerosi fattori incidono sul risultato • deve abbinare la percezione visiva della p complessivo, dove diventano di fondamentale importanza i meccanismi di controllo di • deve abbinare la valutazione della distanz questo sistema. • deve valutare la posizione del portiere. • deve abbinare in modo adeguato il sis opportuno circa le richieste energetiche de Si tratta pertanto di un sistema dove numerosi fattori incidono meccanismi di controllo di questo sistema. Anni C O M P O N E N T I P S I C O M O T O R I E 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 capacità di apprendimento motorio capacità di differenziazione e direzione capacità di reazione acustica ottica capacità di orientamento spaziale capacità di ritmo capacità di equilibrio C O M P O N E N T I C O M P . C O N D I Z I O N A L I P S I C O G N I T I V E resistenza forza rapidità mobilità articolare capacità aff. Cognitive apprendimento (Martin,1982) (Martin,1982) 5 Nella programmazione dell’allenamento finalizzata allo sviluppo Nella programmazione dell’allenamento finalizzata allo sviluppo delle capacità coordinative è fondamentale tenere conto degli studi che in questi anni hanno ipotizzato l’esistenza di momenti biologici più favorevoli per lo sviluppo di determinate capacità: Martin sintetizza questi lavori nella tabella delle fasi sensibili in cui si osserva una maggiore “potenzialità rispetto alle possibilità di sviluppo” delle capacità coordinative tra i 7 e i 12 anni (differenziando ogni capacità per ogni “età sensibile”). Dalla tabella si può notare come molte capacità coordinative siano, in questo periodo dell’età evolutiva, nella loro fase di sviluppo ed in particolare la reazione acustica e la capacità di ritmo. Per quanto riguarda le capacità condizionali da evidenziare la fase sensibile di miglioramento per la rapidità e la flessibilità. Infine da notare come la capacità di apprendimento sia marcata.