itinerario di meditazione itinerario di meditazione
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itinerario di meditazione itinerario di meditazione
'LFHPEUH IUDFWLR SDQLV SDJ ,7,1(5$5,2 ', 0(',7$=,21( FRQ S $QGUHD 6FKQ|OOHU Nel Libro dei re al capitolo 19 si racconta che Elia, dopo aver camminato quaranta giorni e quaranta notti, sale sul monte Horeb, il monte di Dio, per sentire la voce di Jahve. “Ed ecco il passaggio di Jahve: ci fu un vento grande gagliardo da scuotere i monti e spaccare le pietre innanzi a Jahve; ma Jahve non era nel vento. Dopo il vento sopravvenne il terremoto; ma Jahve non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco; ma Jahve non era nel fuoco. E dopo il fuoco, la voce di un silenzio leggero” (così traduce il biblista Gianfranco Ravasi). Ed ecco la voce di Dio che parla ad Elia. Anche la liturgia natalizia cita un passo della Sapienza con chiaro riferimento all’incarnazione del Verbo: “Mentre il silenzio regnava su ogni cosa e la notte era a metà del suo corso la tua parola onnipotente, Signore, è scesa dalla sua sede regale”. Dio dunque si manifesta nel silenzio accogliente. Nel raccoglimento tutto l’uomo diventa ascolto. E’ il metodo proposto dalla Bibbia, “Shema Israel”, ascolta Israele, cioè ascolta in un silenzio accogliente. Quello che all’inizio dell’itinerario di meditazione, che sembra solo un esercizio di rilassamento, ci condurrà molto presto alle soglie del silenzio, alla preghiera stessa e alla Presenza. A rilevarlo già circa 2000 anni fa furono le formidabili scoperte dei Padri del deserto, che attraverso il silenzio dell’anima e del corpo giunsero a quello che San Gi ovanni Cassiano chiama “l’inviolabile quiete del cuore” e “una sovrana libertà”. Una sensazione allo stato puro fa scendere il silenzio sull’anima e sul corpo. L’attenzione è direttamente proporzionale al rilassamento. Quando questo silenzio diventa effettivo si trasforma nel Silenzio, quello che S. Ignazio di Antiochia afferma aver dato alla luce Gesù. Ed Egli discende nella “cripta del nostro cuore come è disceso nella grotta di Betlemme”. “Prima di pregare - dice Origene - 0DULHOOD 'HJDVSHUL &KLDSSLQL WHO rilassati e ritrova il silenzio”. Prima di pellegrino racconta: “Ora cammino e incominciare la preghiera di Gesù pro- incessantemente ripeto la preghiera di priamente detta, i Padri attribuiscono Gesù, che mi è più preziosa e più dolce grande importanza al riscaldamento del di ogni cosa al mondo. Talvolta percuore. “Riscaldiamo dunque la co- corro più di sessanta verste in un giorscienza - dice S. Giovanni Crisostomo - no e non me ne accorgo nemmeno. Avaffliggiamo l’anima con il ricordo dei verto solo che sto dicendo la preghienostri peccati…L’afflizione e la tribo- ra. Quando mi afferra una violenta oplazione chiamano a raccolta l’intelletto pressione, recito con più attenzione la e lo fanno rientrare in sé”. preghiera e subito mi sento tutto riscalE’ indispensabile deporre ai piedi dato. Se la fame diventa troppo acuta della croce di Cristo tutto ciò che non va mi metto a invocare più spesso il nome in noi e attorno a noi: le nostre preoccu- di Gesù Cristo e dimentico di avere fapazioni, i nostri problemi, i nostri risen- me. Se mi ammalo e la schiena o le timenti, qualunque nostro fardello. Ciò gambe mi fanno male mi concentro che ostruisce maggiormente il cuore nella preghiera e non sento più il dolodell’uomo è la mancanza di perdono. E’ re. Quando qualcuno mi offende non inutile iniziare la nostra preghiera fin- ho che da ricordare la dolcezza della ché non abbiamo perdonato “dal fondo preghiera di Gesù e subito collera e del cuore” (Mt 18,35 e 5,23). Questa pena spariscono e dimentico tutto.” ricerca di libertà interiore è una via che (a cura di Giacinto Bazzoli) diventa sempre più profonda e proficua. I nostri odi sono così naGli incontri di Meditazione con padre Andrea scosti in noi che è meglio Schnöller, per l’anno sociale 2004/2005, continon cullarsi nell’illusione nuano a Villa S. Ignazio di Trento secondo il see quindi occorre ricominguente calendario: ciare a perdonare e a chiedere perdono. Così il 8 - 9 gennaio 2005 “Kyrie eleison”, “Signore 19 - 20 marzo 2005 Gesù Cristo abbi pietà di 11 - 12 giugno 2005 me peccatore”, ci riempie Il Sabato dalle 15.00 alle 18.00 di serenità. A questo prola Domenica dalle 9.30 alle 18.00 posito sentiamo ciò che Il Sabato si privilegerà la pratica di base della consiglia lo Staretz nei “Racconti di un pellegrimeditazione, la Domenica invece la meditazione no russo”: “Rimani immosulla Parola e sulla guarigione interiore. bile nel silenzio e nella Come per il passato verranno programmati solitudine, china il capo, quattro appuntamenti di “deserto” che saranno chiudi gli occhi, respira tenuti il Sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00, più dolcemente, con l’imnella “cappellina” dell’Eremitaggio di Villa S. maginazione guarda nel Ignazio, nei giorni: tuo cuore, raccogli la tua 4 dicembre 2004 intelligenza, ossia i tuoi 5 febbraio 2005 pensieri, dalla testa por9 aprile 2005 tali dentro al cuore. Re7 maggio 2005 spirando dì: ‘Signore GeL’iscrizione al corso, con il versamento sù Cristo abbi pietà di della quota relativa, può avvenire in occasione me’, a voce bassa o semdel primo incontro. plicemente con la mente. Sforzati di allontanare Per eventuali pernottamenti in casa, ogni pensiero, sii paziencomunicare a Villa S. Ignazio: te e ripeti spesso questo Tel 0461.238720, e-mail: [email protected]. esercizio” e più avanti il 3HU LQIRUPD]LRQL HG LVFUL]LRQL *LDFLQWR %D]]ROL WHO 9LOOD 6 ,JQD]LR WHO