Simulazione della vita nel Medioevo con il contadino BODO
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Simulazione della vita nel Medioevo con il contadino BODO
Simulazione della vita nel Medioevo con il contadino BODO Le regole del gioco. Abbazia di Saint Germain. Il libero contadino Bodo e sua moglie Ermentrude sono gli affittuari dell'abbazia di Saint Germain, avendo ottenuto un manso di un certo numero di arpenti. Annualmente, oltre all'affitto del manso, devono pagare all'abate Irminone i seguenti tributi: legnatico, polveratico, acquatico, milizia, mulino. Bodo, poi, deve fornire all'abbazia 100 tavole e 3 pali per gli steccati ogni tre anni; ogni settimana, invece, deve prestare una corvé e fare qualunque duro lavoro gli sia stato ordinato, senza possibilità di sottrarvisi. Non può, infine, cacciare di frodo, costruirsi un mulino privato, rubare legna o erba, né fuggire in città, pena l'aumento delle tasse, la servitù o perfino la morte! Tu adesso dovrai impersonare Bodo prendendo, al suo posto, le decisioni giuste (e correndo i relativi rischi!), così da migliorare le tue condizioni di vita e magari riuscire a fuggire in città, dove la vita è meno dura e più libera... Siamo vicini all’anno Mille. Qualcosa di strano e di mirabile sta nascendo in questi tempi: nuovi strumenti di lavoro e nuove tecniche accrescono il prodotto dei campi; ovunque c'è un gran movimento, riprendono gli scambi ed i trasporti, si ripopolano le città, nascono attività diverse, si moltiplicano fiere e mercati... una nuova epoca sta cominciando! Consigli per giocare a BODO. Comincia con un manso di 20-25 arpenti. Acquista il maggior numero di attrezzi che puoi per aumentare il rendimento del terreno. Alla fiera di S. Denis acquista l'aratro con versoio, il collare e i ferri. Negli anni successivi accresci il tuo manso di 20-50 arpenti alla volta, a seconda del ricavo annuale. Non superare i 200 arpenti. Se la tua salute è in pericolo puoi acquistare l'Elisir alla fiera di S. Denis, se hai abbastanza soldi. La visita all'abbazia è possibile solo a certe condizioni... Ricorda che lo scopo del gioco non è diventare ricchi ma uscire vivi dal medioevo. Sono riportati qui solo alcuni aspetti del modello utilizzato per la simulazione di Bodo, gli altri dovrai scoprirli giocando. il gioco si vince uscendo dal medioevo; come si fa devi scoprirlo tu, ricorda però che ti serviranno un po' di soldi, un po' di fortuna e un po' di ingegno. nel gioco si perde in tre casi: quando la salute va a zero, nel qual caso si muore. quando la libertà va a zero nel qual caso si diventa servi della gleba e quando finiscono i soldi. la salute diminuisce in seguito a nerbate, fame, malattie... la libertà diminuisce in seguito ad assegnazione di corvè da parte dell'abate. i soldi diminuiscono in seguito ad acquisti di attrezzi, cibo, semi, altri oggetti, tasse, affitto del terreno... i debiti vengono immediatamente saldati con corvè e quindi con diminuzione di libertà. i soldi aumentano in seguito alla vendita del raccolto e al subaffitto di terreno. la libertà può essere acquistata in una certa fase del gioco. un punto di libertà vale 10 soldi. gli attrezzi fanno aumentare il rendimento del terreno e quindi il raccolto. il rendimento non può superare il 100%. ogni attrezzo fa aumentare il rendimento di una certa percentuale, averne più esemplari non aumenta il rendimento. gli attrezzi invecchiano. la fortuna è un elemento molto importante del gioco poiché determina la riuscita o meno di azioni rischiose. la fortuna aumenta ogni anno di una certa percentuale. prima di intraprendere azioni rischiose è bene far passare qualche anno cercando di accumulare soldi, salute e libertà. per avere informazioni sulla propria situazione usare il menù 'Informazioni' e consultare, quando è necessario, la situazione generale e il listino prezzi. non è permesso superare alcuni valori limite di manso, soldi, salute, libertà. Un libro interessante, utilizzato per impostare il gioco, è “Vita nel Medioevo” di Eilleen Power L’autore di questa simulazione è il prof. Pierluigi Cortesi (PiCo) che gradirebbe un feedback al suo indirizzo e-mail: [email protected]