Aumento Iva: cosa cambia nell`ottica Aumento Iva: le

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LUNEDI 12 SETTEMBRE 2011 ANNO I N.104
Aumento Iva:
cosa cambia nell’ottica
Tra i prodotti che passeranno dal 20% al 21% secondo l’ultima versione della manovra economica del Governo figurano anche le montature
da sole, da vista (non complete di lenti oftalmiche), i liquidi per le lenti a contatto e i vari accessori per occhiali
Restano escluse dall’aumento dell’Iva, quindi, le lenti
oftalmiche, le lenti a contatto e la vendita dell’occhiale da vista
completo di lenti, tutte attualmente al 4%, aliquota che la
manovra, approvata mercoledì al Senato, non prevede di
modificare. All’Anfao, l’associazione di produttori nazionali di
montature e lenti oftalmiche, preferiscono al momento non
rilasciare dichiarazioni sulle eventuali ripercussioni di questo
aumento, finché il provvedimento economico non sarà ufficiale.
Aumento Iva:
le ripercussioni nei centri ottici
Aumento del credito d’imposta, problemi di gestione tecnica, ma soprattutto
il rischio di un ulteriore freno ai consumi: saranno le principali conseguenze
del passaggio dal 20% al 21% dell’imposta sul valore aggiunto, secondo Giuseppe
Piazzolla (nella foto), consulente fiscale di Federottica e di Assopto Milano Acofis
«L’innalzamento dell’Iva inserito nella manovra economica del governo avrà
ulteriori ripercussioni sull’incremento del credito d’Iva degli ottici italiani – spiega
a b2eyes.com Piazzolla – Lo recupereranno comunque in sede di dichiarazione
d’Iva e lo porteranno poi in compensazione con gli altri tributi. Se poi il decreto
governativo dovesse partire all’interno del mese di settembre, anziché ad esempio
il 1° ottobre, gli imprenditori ottici dovranno aggiungere una nuova colonna nel
proprio Registro Iva e dovranno verificare se modificare i propri registratori di
cassa». Ma, secondo il consulente fiscale dell’associazione nazionale degli ottici
italiani, il rischio maggiore è più legato alla sfera emotiva che agli aspetti concreti.
«Temo, infatti, un rallentamento iniziale nell’acquisto dei prodotti che hanno
subito il passaggio dal 20% al 21% da parte del consumatore finale, soprattutto nel
segmento nel sole – sottolinea Piazzolla – Sono convinto comunque che gli ottici
generalmente si accolleranno questo aumento dell’Iva senza “scaricarlo” sul
prezzo di vendita».
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LUNEDI 12 SETTEMBRE 2011 ANNO I N. 104
Gianmario Reverdy TODAY
Lenti progressive a progressione esterna
Quando circa 50 anni fa vennero commercializzate le prime lenti progressive, erano costruite con la progressione di potere realizzata
sulla prima superficie. Da quel giorno molta strada è stata percorsa fino alla costruzione delle più moderne lenti di tipo sempre più
personalizzato, contribuendo in maniera consistente a una notevole riduzione di tutte le problematiche connesse all’accettazione e al
comfort d’uso rispetto a prodotti delle generazioni passate
Le lenti progressive di tipo standard trovano ancora oggi grande spazio nella correzione della presbiopia. In esse la superficie anteriore è
costruita con curvatura variabile ed è quella che riproduce il valore dell’addizione richiesta, mentre la seconda superficie è sferica o torica in
funzione della prescrizione della ricetta. Questo modello di lenti ha subìto nel tempo due importanti modifiche: la curvatura della superficie,
inizialmente a modello sferico è stata costruita con curvature di tipo asferico. In tal modo gli astigmatismi di superficie nelle aree laterali si
sono notevolmente ridotti; la tecnologia costruttiva free form ha consentito di lavorare la seconda superficie a parziale “compensazione” dei
problemi introdotti dalla superficie anteriore. Si possono ottenere pertanto lenti nelle quali il canale di progressione e le aree periferiche,
controllando maggiormente gli astigmatismi laterali, ampliano il campo di visione. Questi sono i concetti base che hanno ispirato tutte le
nuove tecnologie nell’intento, attraverso geometrie differenziate, di migliorare la qualità complessiva delle lenti. Certo le distorsioni extrassiali
introdotte dalla variazione della curvatura della superficie progressiva rimangono ovviamente ancora in parte presenti, ma sono distribuite in
aree di minor uso, dando origine a lenti di migliore qualità. Geometrie di lenti quindi ancora molto positive, da utilizzare in tutti i casi standard.
Vogue Fashion’s Night, per Ottica Rossari una style consultant
Presso il centro ottico di via Santo Spirito a Milano, Silhouette ha aiutato a
scegliere l’occhiale più adatto. «L’evento è piaciuto molto alle ragazze», ha
commentato Paola Botta, marketing manager della filiale italiana
dell’azienda austriaca
Moda, cultura solidarietà, secondo Stefano Boeri, assessore per Milano
alla cultura, Expo, Moda e Design, sono gli elementi animanti dell’evento
che ha avuto luogo giovedì scorso. La terza edizione milanese (in
contemporanea in sette città nel mondo, con un seguito il 15 a Roma e in
altre città fino al 21) è stato un vero successo e non del tutto annunciato.
Una folla, soprattutto di giovanissimi “in tiro”, già alle 6 di pomeriggio
invadeva i mezzi pubblici per raggiungere i templi dello shopping. Non solo
della moda, ma anche del design, dell’arredamento, della gastronomia. Non
solo nel quadrilatero, “l’epicentro”, ma anche in Brera fino a Corso Como, in
Corso Vercelli, sui Navigli, a Porta Genova. Grande affluenza anche all’Ottica
Rossari in via Santo Spirito, partner di Silhouette, meno prevedibile dato i
famosi modelli “glasant” di altissimo livello, ma non legati alle tendenze
moda e quindi meno appetibili per i giovani. Ma due assi nella manica hanno
fatto scattare l’interesse. Il primo, la nuova Crystal Collection impreziosita
da cristalli Swarovski che ha come testimonial le ex top model Nadja
Auermann e Helena Christensen. Il secondo, un’iniziativa piaciuta molto alle
ragazze. «Un consulente ha aiutato a scegliere gli occhiali secondo il tipo
fisico e il modo di vestire - ha spiegato Botta a b2eyes TODAY - Poi la
persona è stata fotografata con il paio più adatto a lei, la foto è stata
inserita sul sito e al modello/a della migliore foto verrà regalato il paio di
occhiali di cui è stata testimonial» (nella foto in alto, il modello indossato da
David Caruso in Csi Miami; sotto, un momento dell'evento). (Luisa Espanet)
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Supplemento al 12 settembre 2011 di b2eyes.com
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