L`UTILIZZO IN ALLENAMENTO DELLA PORTA BI

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L`UTILIZZO IN ALLENAMENTO DELLA PORTA BI
Settore Tecnico
L’UTILIZZO IN ALLENAMENTO DELLA PORTA
BI-FRONTE
Corso Uefa B Cremona
Anno 2013
di MATTEO PANARELLI
Relatore: Prof. ADRIANO CADREGARI
Indice
Introduzione……………..……………………………………………………………….…………………pag.3
Obiettivi………….……………………… ………………………..... ………………….……………….pag.4
C o sa vo gli o m i gli ora re c o n l’ utili zz o de lla po rt a bi -fro nte… … … … … … … … … … … . pa g. 5
Gli esercizi…………………………… …………………………………….. ………………………….pag.7
Conclusione……………………………………………………………..……………..……………………..pag.15
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Introduzione
Visto che effettivamente non se ne vedono così tante in giro potrebbe
sembrare abbastanza insolito l’utilizzo della porta bi-fronte nei campi da
calcio. Soprattutto nelle società che lavorano intensamente con il proprio
settore giovanile, nelle strutture dove c’è poco spazio per
allenarsi/giocare, quando nel giorno di allenamento o partite sono
presenti più squadre sul terreno di gioco e si devono necessariamente
dividere spazi per potersi allenare, l’utilizzo di questo tipo di attrezzatura
potrebbe però trovare un ottimo e proficuo inserimento.
La porta bi-fronte ha un costo abbastanza importante e se il budget della
società non è particolarmente di alto profilo verrebbe da pensare che,
prima di acquistarla, altre potrebbero essere le priorità per l’acquisizione
di materiale sportivo.
Con un pò di fantasia e con un pizzico di ingegno, non sarebbe così
difficile costruirla in maniera “artigianale”. Se abbiamo a disposizione una
vecchia porta dalle dimensioni classiche o le porte che normalmente si
utilizzano per le partite dei più piccoli (4m per 2m), togliendo le strutture
che normalmente la compongono (a parte i pali e la traversa
naturalmente), inserendo i “piedi” alla base dei 2 pali e coprendo lo
“specchio” della porta con una rete abbastanza tesa, si può ottenere
un’efficiente porta bi-fronte pronta per essere inserita in qualche
allenamento o per esser utilizzata durante le partite delle categorie
dell’attività di base, e poter dare la possibilità alla società ospite delle
partite di aver in campo più squadre nello stesso terreno di gioco.
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Obiettivi
Se si esclude l’utilizzo della porta bi-fronte per le partite, visto che
eventualmente potrebbe essere usata solo in alcuni casi di giochi e
partite dell’attività di base (sei bravo a…, partite in contemporanea su vari
campi ridotti delle categorie scuola calcio e pulcini, tornei con tante
squadre), la porta bi-fronte, qualora presente come attrezzatura da poter
utilizzare al campo di allenamento, va cercata di sfruttare al massimo
della propria potenzialità.
Il gioco del calcio prevede, come ben sapete, lo schieramento in campo
di 2 squadre che cercano di attaccare e di far gol in porte sistemate una
di fronte all’altra, poste sulla linee di fondo del campo e di non poter
utilizzare lo spazio del campo dietro le porte.
Come principio base, quindi andiamo contro le regole del nostro grande
gioco. E Allora? Come fare per rendere realistico e allenante questo tipo
di risorsa? Che tipo di obiettivi si possono perseguire utilizzando questo
tipo porta? Ne possiamo evidenziare i principali qui sotto:
 Allenare la destrezza (in particolare del portiere)
 Allenare e stimolare la concentrazione e il ragionamento
 Utilizzarla per giochi di messa in moto
 Utilizzarla per perseguire alcuni gesti tecnici (Es. cross, colpo di
testa, tecnica del portiere)
 Allenare la tattica individuale (Es. progettare un gioco per la
marcatura a uomo)
 Allenare la tattica collettiva ( Es. densità, concentramento)
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Cosa voglio migliorare con l’utilizzo della porta bi-fronte
Innanzitutto immaginiamo il posizionamento in campo della porta nel
modo classico in cui ce l’aspettiamo, con un unico portiere che cerca di
difenderla e che si può liberamente muovere su entrambi i suoi fronti.
Partendo da questa visualizzazione base, dove si vede un solo portiere
difendere la porta su tutti e due i fronti, ho provato a costruire una serie
di considerazioni.
Il semplice posizionamento della porta evidenzia che non saranno
cercate come priorità il posizionamento classico della squadra in fase di
attacco o di difesa visto che è doppio il fronte che devo cercare di
attaccare o di difendere, ma cercherò di lavorare e di far ragionare i miei
calciatori sui concetti di essere molto rapidi a capire lo sviluppo di una
azione di gioco che porta ad attaccare la porta e a trovare soluzioni
personali e collettive per cercare di raggiungere con molta destrezza e
più facilità la porta.
Giocando poi su due fronti, immediato è il pensiero di far attaccare la
porta sia da destra verso sinistra che da sinistra verso destra, quindi, si
potrà sicuramente lavorare con palla sempre in gioco e altissima intensità.
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Di solito questo tipo di porta e in questi tipi di proposta si utilizza solo un
portiere, che deve essere molto rapido a “leggere” la situazione, visto che
è chiamato a difendere contemporaneamente 2 fronti della porta.
L’inserimento di 2 portieri si può certamente fare e ad ognuno sarà
chiesto di difendere un solo fronte o di intercambiarsi velocemente se la
partita prevede regole speciali o varianti decise per aumentare la qualità
del gioco e delle giocate.
Seguendo come concetto generale la costruzione della struttura
dell’allenamento a “step” o in progressione, la porta bi-fronte può essere
utilizzata già dai primi passi dell’allenamento attraverso diversi giochi che
possono servire per la messa in moto o per permettere
all’allenatore/istruttore di alzare da subito il livello di concentrazione
dell’allenamento. Partendo da un classico gioco base (pallamano) provo
a dare qualche spunto
In questo tipo di messa in campo dei giocatori si costruisce una
progressione di lavoro classica. Si parte da giochi divertenti che possono
essere usati come riscaldamento a lavori ad alta intensità. Nella figura è
semplicemente rappresentato un tipo di possesso palla (con mani o piedi)
finalizzato a concludere a rete con gol valido in acrobazia al volo o con il
classico colpo di testa.
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Esempi di esercizi sviluppabili con la porta bi-fronte
Esercizio 1. Partita ad una porta bi-fronte
Impostazione
 Si gioca una partita nello spazio adiacente alla porta e si
contrappongono 2 squadre (in esempio 8vs8). Chi è in possesso
palla attacca la porta da entrambi i fronti, chi la difende una volta
conquistata palla diventa squadra in attacco. Il portiere difende
entrambi i fronti della porta e gioca con chi in quel momento la sta
difendendo.
Regole
 le due squadre cercano di segnare su entrambi i fronti
 gioco senza soluzione di continuità
Varianti
 la squadra in possesso palla deve segnare nel fronte opposto
rispetto a dove muove la palla
 giocare con le mani o con i piedi
 2 portieri che difendono rispettivamente un solo fronte
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Considerazioni: In questo tipo di esercizio che è di fatto una partita tra le
due squadre si possono inserire tantissime varianti dal punto di vista
tecnico come:
 Per chi è in possesso palla la cura del passaggio e della ricezione,
guida e dominio della palla, finta e dribbling
 Con quanti tocchi giocare
 Con quali superficie del piede posso ricevere, passare o calciare
palla
 Utilizzo del colpo di testa
 Tecnica del portiere
 Difesa della palla
Anche dal punto di vista tattico è una partitella che può essere utilizzata
per sviluppare diversi obiettivi come:






Difesa della porta (come? dove? quando?)
Copertura degli spazi
Copertura delle linee di passaggio
Compattezza del reparto, densità, concentramento
Smarcamento
Contrasto, intercettamento, anticipo
Esempio di progressione didattica:
1. Partitella libera con le mani gol al volo (messa in moto, tecnica di
base, acrobazia)
2. Partitella con i piedi a tocchi vincolati e gol nella porta opposta
alla conduzione del gioco (guida della palla, controllo orientato,
passaggio, tiro in porta, smarcamento)
3. Partitella a tocchi liberi con obbligo di segnare dopo possesso
palla di 5 passaggi consecutivi (guida della palla, controllo
orientato, passaggio, tiro in porta, possesso palla, smarcamento)
La squadra in fase di non possesso palla, allena in tutte e tre le varianti:
 Copertura degli spazi
 Copertura delle linee di passaggio
 Compattezza, densità e concentramento
 Contrasto, intercettamento e anticipo.
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Esercizio 2. Partita ad una porta bi-fronte con marcatura a uomo
Impostazione
 Si gioca una partita nello spazio adiacente alla porta e si
contrappongono 2 squadre (in esempio 8vs8). Chi è in possesso
palla attacca la porta da entrambi i fronti, chi la difende una volta
conquistata palla diventa squadra in attacco. Il portiere difende
entrambi i fronti della porta e gioca con chi in quel momento la sta
difendendo. Si formano delle coppie di lavoro in maniera da formare
delle marcature a tutto campo 1<1
Regole
 le due squadre cercano di segnare su entrambi i fronti
 gioco senza soluzione di continuità
 chi perde il duello 1<1 “paga” penitenza
Varianti
 la squadra in possesso palla deve segnare nel fronte opposto
rispetto a dove muove la palla
 giocare con le mani o con i piedi
 2 portieri che difendono rispettivamente un solo fronte
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Considerazioni: anche in questo esercizio, come in quello precedente la
ricerca di diversi gesti tecnici è presente, ma il tema è in particolare quello
di sviluppare più soluzioni possibili dal punto di vista tattico.






Difesa della porta (come? dove? quando?)
Copertura degli spazi
Copertura delle linee di passaggio
Compattezza del reparto, densità, concentramento
Smarcamento
Contrasto, intercettamento, anticipo
Diventano le priorità che andremo a cercare di stimolare e su cui
lavoreremo con i calciatori per cercare di stimolarli a pensare.
Da non trascurare assolutamente che questo tipo di partitella, gestito dal
Mister con altissima intensità e creando mano mano step che alzino il
ritmo e la velocità delle giocate può essere tranquillamente utilizzata per
un lavoro aerobico lattacido
Esempio di progressione didattica:
1. Partitella libera con le mani gol al volo e il difensore che
subisce il gol del suo attaccante effettua 10 piegamenti
(marcamento/smarcamento,
contrasto,
anticipo,
acrobazia,
resistenza aerobica, forza)
2. Partitella con i piedi a tocchi vincolati e gol nella porta opposta
alla conduzione del gioco (marcamento/smarcamento, contrasto,
anticipo, copertura delle linee di passaggio, difesa della porta,
acrobazia, resistenza aerobica, forza) per la squadra in difesa si può
lasciar scegliere di marcare a uomo solo in certe zone del campo.
Davanti alla porta, lontano dalla porta, a seconda di quale strategia
attuare
3. Partitella a tocchi liberi con gol obbligato nella porta opposta
alla conduzione del gioco valido solo di “prima” e con il diritto
di continuare a giocare il pallone anche dopo il gol
(marcamento/smarcamento, contrasto, anticipo, copertura delle
linee di passaggio, difesa della porta, acrobazia, resistenza aerobica,
forza) per la squadra in difesa si può lasciar scegliere di marcare a
uomo solo in certe zone del campo. Davanti alla porta, lontano dalla
porta, a seconda di quale strategia attuare
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Esercizio 3 . Partita ad una porta bi-fronte alla ricerca dello spazio
libero per la conclusione a rete
Impostazione
 Si gioca una partita nello spazio adiacente alla porta e si
contrappongono 2 squadre (in esempio 8vs8). Chi è in possesso
palla attacca la porta da entrambi i fronti, chi la difende una volta
conquistata palla diventa squadra in attacco. Il portiere difende
entrambi i fronti della porta e gioca con chi in quel momento la sta
difendendo. La squadra che attacca la porta ha come obiettivo
quello di liberare un compagno nella zona interna ai delimitatori gialli.
Il giocatore che si troverà smarcato in questa zona può concludere a
rete in tempi più brevi possibili
Regole
 le due squadre cercano di segnare su entrambi i fronti girando palla
rapidamente per trovare soluzioni per entrare in area(zona franca)
 gioco senza soluzione di continuità
Varianti
 giocare con le mani o con i piedi
 2 portieri che difendono rispettivamente un solo fronte
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Considerazioni: questo esercizio unisce i 2 precedenti e aggiunge il
concetto di cercare di entrare in zona franca per poter segnare. Stimola
quindi tagli, verticalizzazioni, ricerca della zona luce, imbucate e grande
movimento alla ricerca degli spazi. Per poter far ciò è ovvio ma non
naturale che nella partita serva una grande padronanza dei gesti tecnici e
un buon dispendio di energie.
La squadra in fase di non possesso palla deve andare alla continua
ricerca della palla e quindi lavora molto in pressione individuale o se ben
organizzata cercherà di recuperare palla anche con il pressing. Maggiore
priorità a questi 2 aspetti di tattica collettiva e individuale va data ai
concetti di presa di posizione, difesa della porta, copertura degli spazi e
delle linee di passaggio
Esempio di progressione didattica:
1. Partitella libera con le mani gol valido se il giocatore tira al volo
dall’interno dell’area gialla
2. Partitella con i piedi a tocchi vincolati e gol nella porta opposta
alla conduzione del gioco. Si può segnare solo dall’interno
dell’area gialla
3. Partitella a tocchi liberi con gol obbligato nella porta opposta
alla conduzione del gioco. nell’area interna gialla possono entrare
il giocatore che a ricevuto la palla dentro, 1 difensore e il giocatore
che ha effettuato il passaggio
4. Partitella a tocchi liberi con gol obbligato nella porta opposta
alla conduzione del gioco. nell’area interna gialla possono entrare
il giocatore che ha ricevuto la palla dentro, 2 difensori e i tutti i
giocatori che si trovano nella di entrata in area della palla.
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Esercizio 4. Partita ad una porta bi-fronte per la ricerca del
tiro dalla distanza
Impostazione
 Si gioca una partita nello spazio sia dentro che fuori dell’area gialla.
La squadra in possesso palla deve cercare attraverso il possesso
palla e le varie combinazioni di passaggio e smarcamento di liberare
un calciatore che potrà segnare solo con un tiro dalla distanza. Chi è
in possesso palla attacca la porta da entrambi i fronti, chi la difende
una volta conquistata palla diventa squadra in attacco. Il portiere
difende entrambi i fronti della porta e gioca con chi in quel momento
la sta difendendo
Regole
 le due squadre cercano di segnare su entrambi i fronti girando palla
rapidamente per trovare soluzioni per liberare un giocatore
all’esterno dell’area.
 gioco senza soluzione di continuità
Varianti
 giocare solo con palla rasoterra
 2 portieri che difendono rispettivamente un solo fronte
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Considerazioni: questo esercizio unisce sempre come concetto i primi 2
proposti, ma a differenza del terzo ha tra gli obiettivi principali il tiro dalla
distanza. Stimola quindi i giocatori alla precisione dei passaggi per poter
liberare in maniera efficace un tiratore dalla distanza. Smarcamento e
grande ricerca degli spazi sono
fondamentali anche i questa
esercitazione.
Come nell’esercizio numero 3 la squadra in fase di non possesso palla
deve andare alla continua ricerca della palla e quindi lavora molto in
pressione individuale o se ben organizzata cercherà di recuperare palla
anche con il pressing. Maggiore priorità a questi 2 aspetti di tattica
collettiva e individuale va data ai concetti di presa di posizione, difesa
della porta, copertura degli spazi e delle linee di passaggio
Esempio di progressione didattica:
1. Partitella libera con la ricerca dell’uomo libero posizionato
all’esterno dell’area gialla. Se la squadra in attacco lo trova la
squadra in fase difensiva non può intervenire sul suo tiro in
porta
2. Partitella con tocchi vincolati e gol nella porta opposta alla
conduzione del gioco. Si può segnare solo dall’esterno dell’area
gialla
3. Partitella con tocchi vincolati e gol nella porta opposta alla
conduzione del gioco. Si può segnare solo dall’esterno dell’area
gialla ma possono entrare i giocatori della squadra che ha tirato per
cercare l’eventuale ribattuta del portiere.
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Conclusioni
Come in ogni esercitazione proposta e in ogni fase della gestione della
propria squadra, l’attenta e puntuale osservazione di come il lavoro
proposto si sta eseguendo ed evolvendo, è necessaria, anzi
indispensabile. Anche l’utilizzo della porta bi-fronte, per tanto che sia
abbastanza raro e poco ricercato, può far capire che in ogni circostanza
si possono effettuare esercizi e giochi che hanno molti obiettivi da poter
sviluppare. Quando si progettano allenamenti ed esercitazioni la
progressione di lavoro penso sia sempre la strada giusta da percorrere.
Come dicevo prima però, è durante l’evolversi dell’esercizio che il bravo
allenatore sa, attraverso l’attenta valutazione e la semplice ma efficace
osservazione, correggere, modificare, migliorare l’esercizio stesso. Nei
quattro esercizi proposti, come si può constatare, si vanno a “toccare”
tantissimi aspetti tecnico, tattici e fisici dei nostri calciatori. Ad esempio,
senza magari rendersene conto si possono unire un grande lavoro
tecnico a un grande lavoro fisico.
Se riusciamo a capire che durante lo svolgimento dell’esercizio c’è molto
divertimento, molto agonismo, buone e proficue applicazioni
tecnico/tattiche dobbiamo stare tranquilli, è stato un grande esercizio.
Se invece manca, anche solo uno di questi ingredienti, dobbiamo trovare
il modo di rendere il lavoro migliore, magari addirittura cambiarlo, senza
mai dimenticarci cosa vogliamo ottenere e cosa vogliamo inculcare
dentro ai nostri calciatori con le nostre proposte e i nostri principi di gioco.
Le proposte che andremo a fare devono sempre ricercare situazioni di
gioco reali, dove il calciatore possa sperimentare, provare e riprovare,
gesti e situazioni che farà proprie e che utilizzerà poi senza pensarci
troppo durante le fasi di gioco della partita perché le avrà già
metabolizzate e rielaborate personalmente per renderle efficaci.
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