Scuola Paritaria MARIA AUSILIATRICE Via Sergnano 10

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Scuola Paritaria MARIA AUSILIATRICE Via Sergnano 10
Scuola Paritaria MARIA AUSILIATRICE
Via Sergnano 10 - San Donato Milanese (MI)
«Miei cari figlioli, voi sapete
quanto io vi amo nel Signore,
e come io sia tutto consacrato
a farvi quel bene maggiore che potrò.
Quel poco di scienza,
quel poco di esperienza che ho acquistato,
quanto sono e quanto posseggo:
preghiera, fatiche, salute, la mia vita stessa,
tutto desidero impiegare a vostro servizio.
In qualunque giorno e in qualunque cosa
fate pure capitale su di me.
Per parte mia vi do tutto me stesso;
quando vi do tutto, vuol dire
che nulla riservo per me».
Don Bosco
(MB VI, 362)
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PROSPETTO del PROGETTO
PREMESSA
p. 4
ORIGINE E SVILUPPO
p. 5
L’IDENTITÀ della SCUOLA
p. 6
La DOMANDA delle FAMIGLIE
p. 7
La RISPOSTA della COMUNITÀ EDUCATIVA
p. 8
I SOGGETTI della COMUNITÀ EDUCATIVA
p. 9
Il PERSONALE DIRETTIVO
p. 14
STRUTTURE di PARTECIPAZIONE
p. 17
PROCESSI di INSEGNAMENTO e APPRENDIMENTO
p. 24
Le RISORSE
p. 28
La VERIFICA per RIPROGETTARE l’EDUCAZIONE
p. 30
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PREMESSA
Il Progetto Educativo è ciò che qualifica l’identità della Scuola “MARIA
AUSILIATRICE” in San Donato Milanese.
Esso nasce dall’incontro tra le linee pedagogiche di San Giovanni
Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello e la sensibilità educativa
della comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice in un dialogo continuo
con i Docenti, i Genitori, gli Allievi e il Territorio.
Nel Progetto sono indicati i principi educativi in cui la Comunità
Educativa fa convergere intuizioni ed esperienze in vista della
formazione integrale dei destinatari.
Il Progetto Educativo comune e condiviso costituisce per tutti un punto
di riferimento e uno strumento di discernimento, di innovazione e di
risignificazione delle attività e delle opere in armonia con i principi della
Costituzione e in risposta alle esigenze del territorio.
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ORIGINE E SVILUPPO
La Scuola “MARIA AUSILIATRICE” sorge a Metanopoli, villaggio del
comune di San Donato Milanese, situato nell’immediata cintura sud-est
di Milano.
Nasce come Scuola Elementare nel gennaio 1957, voluta
dall’ingegnere Enrico Mattei, fondatore dell’ENI (Ente Nazionale
Idrocarburi) per i figli dei dipendenti trasferiti per lavoro nel nuovo
agglomerato urbano.
Egli stesso, su consiglio dell’allora cardinale di Milano Monsignor
Giovanni Battista Montini, il quale stimava le suore Salesiane per il
carisma educativo, ne affida la gestione alle Figlie di Maria Ausiliatrice
che, fin dai primi anni, si avvalgono della collaborazione di numerose
insegnanti laiche.
Nel 1958 segue l’apertura del Nido e della Scuola Materna.
Nel 1963 alla Scuola Elementare viene concessa dal Ministero la
Parifica (prot. 7030 del 12.08.1963).
Nel 1977 i Genitori si costituiscono in Cooperativa che assume la
gestione economica della Scuola Elementare. La Scuola Materna e il
Nido vengono ceduti in comodato alla Parrocchia per quanto riguarda
gli stabili. Per entrambi rimane affidata alle Suore la parte didatticoeducativa.
Nell’anno scolastico 1996-1997 viene aperta, voluta dai Genitori per
una continuità educativa, anche la Scuola Media legalmente
riconosciuta con decreto ministeriale 3580 del 29.04.1997.
Nell’aprile 1999 la SNAM (Società Nazionale Metanodotti) cede lo
stabile all’ente giuridico “Casa Immacolata Concezione delle Salesiane
di Don Bosco” appartenente all’ispettoria lombarda delle Figlie di Maria
Ausiliatrice. Decade il comodato con la Parrocchia per quanto riguarda
la Scuola Materna e il Nido.
La scuola ottiene la parità con il D.M. 28/02/2001.
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IDENTITÀ della SCUOLA
Scuola Cattolica
La nostra Scuola è Cattolica perché
• ricerca ed elabora criticamente la cultura secondo la concezione
cristiana del mondo, dell’uomo, della storia;
• promuove negli allievi l’educazione integrale che ha Gesù di Nazaret
come modello di riferimento nelle scelte quotidiane;
• orienta ai valori evangelici.
Scuola Salesiana
La nostra Scuola è Salesiana perché
• educa con lo stile e lo spirito del Sistema Preventivo di don Bosco
che si appoggia tutto sopra la Ragione, la Religione e
l’Amorevolezza;
• accoglie i bambini e i ragazzi di ogni ambiente sociale, attenta a
rispondere ai bisogni emergenti;
• pone al centro il primato dell’evangelizzazione illuminando con la
luce del vangelo l’educazione, i processi di crescita del giovane e
dell’adulto, accompagnando alla scoperta del progetto di vita;
• privilegia la relazione educativa, permeata di amorevolezza;
• crea una comunità educante che, nello spirito di famiglia, si impegna
ad assicurare un ambiente educativo e culturale favorevole alla
crescita integrale degli allievi.
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LA DOMANDA delle FAMIGLIE
La Scuola “MARIA AUSILIATRICE” vuole essere una risposta al diritto
delle famiglie di scegliere la formazione integrale dei loro figli, per
questo si impegna a:
! comprendere il contesto in cui è collocata;
! rilevare gli interrogativi che la società e la cultura pongono oggi
all’educazione cristiana dei giovani;
! favorire le condizioni necessarie perché i bambini e i ragazzi
maturino come persone e come credenti;
! qualificare la propria proposta culturale secondo una precisa
antropologia cristiana
! riqualificare costantemente la professionalità dei suoi educatori/
docenti
! stabilire con la famiglia un patto educativo di corresponsabilità.
Le motivazioni che orientano le famiglie alla scelta di questa “Scuola
Cattolica Salesiana” sono:
• la stima e la fiducia per il metodo educativo e la qualità
dell’insegnamento;
• l’apprezzamento di un ambiente educativo permeato di serenità e di
gioia che offre motivi per vivere e per sperare;
• la valorizzazione del dialogo scuola-famiglia che garantisce ai
genitori l’opportunità di essere protagonisti dell’ educazione
integrale dei figli;
• la capacità di interpretare la cultura in chiave cattolica e di offrire
esperienze di solidarietà e di amicizia per superare l’individualismo
a favore della condivisione;
• il coinvolgimento e la collaborazione dell’intera Comunità educativa
nel progettare e verificare i diversi cammini che vengono proposti.
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LA RISPOSTA della COMUNITA’ EDUCATIVA
La Scuola si impegna a costruire una Comunità educativa in cui si vive
lo spirito di famiglia, caratteristica del carisma salesiano, capace di
rispondere alle esigenze partecipative dei bambini e dei ragazzi e alle
attuali trasformazioni culturali e istituzionali della società.
Educatori, docenti, alunni e genitori, che partecipano alla vita della
scuola, sono chiamati a:
• costruire un tessuto di relazioni interpersonali serene e aperte;
• vivere uno scambio di esperienze e informazioni;
• partecipare ad attività che creano un ambiente unitario di
comunicazione e di educazione.
Questa relazione è condizione indispensabile nell’efficacia pedagogica,
poiché la formazione degli alunni esige interventi che coinvolgono tutte
le componenti interessate al processo educativo secondo la loro
specifica titolarità.
La domanda di una nuova qualità di vita stimola il dialogo culturale, il
confronto e la condivisione di esperienze, il rispetto e la valorizzazione
delle diversità.
Per questo la Comunità educativa si impegna a:
• porre al centro della sua azione la vita, la storia e le risorse della
persona;
• creare un ambiente educativo connotato di bontà e di ottimismo, di
realismo e di gioia, di festa e di servizio, di creatività e di impegno;
• seguire la linea della preventività salesiana;
• incontrare il Signore nell’esperienza quotidiana offrendo così criteri
per vivere la dimensione religiosa dentro e oltre la storia;
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• formulare piani di studio, moduli e curricoli per un apprendimento
articolato e organico;
• diventare propositiva di attività e di spazi di incontro anche in tempi
extradidattici, valorizzando l’esperienza associativa come risposta
alle esigenze di comunicazione e di solidarietà;
• proporre esperienze adeguate, coinvolgenti e graduali per una
corretta formazione della coscienza;
• assumere il dialogo come luogo di incontro della parola e della vita
perché i valori siano compresi e condivisi.
I SOGGETTI della COMUNITÀ EDUCATIVA
La comunità educativa della nostra scuola è promossa da una
comunità religiosa. In essa entrano in diverso titolo, con pari dignità e
nel rispetto delle vocazioni, dei ruoli e delle competenze specifiche,
religiosi e laici, genitori, allievi ed exallievi, uniti da un patto educativo,
che li vede impegnati nel comune processo di formazione.
La comunità educativa, nella quale i nostri ragazzi vivono la loro
esperienza scolastica e di crescita integrale è:
■ Soggetto ecclesiale poiché in essa la comunità cristiana assume
senza riserve la dimensione educativa e culturale della propria
esperienza di fede, nella varietà delle presenze, delle vocazioni e dei
ministeri.
■ Soggetto civile, al cui interno l’uomo matura la sua personalità e, in
comunione con gli altri, apprende e incomincia ad assolvere il dovere di
sviluppare un ruolo che contribuisce al progresso materiale e spirituale
della società
■ Soggetto dell’educazione, che promuove relazioni interpersonali
aperte e serene, e feconde esperienze di gruppo e associative, come
luoghi vitali indispensabili alla crescita personale e sociale. Realizza la
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qualità dell’educazione attraverso il rafforzamento del rapporto tra
obiettivi pastorali, educativi e didattici e la valorizzazione dell’aspetto
formativo delle singole discipline e aree culturali
■ Modello di conduzione educativa conforme allo spirito di famiglia del
carisma salesiano, capace di rispondere alle esigenze partecipative dei
giovani e alle attuali trasformazioni culturali e istituzionali della società.
Componenti della Comunità Educativa
La Comunità religiosa
La Comunità educativa ha il suo nucleo animatore nella comunità
religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice che attraverso i suoi organismi
costituzionali, è titolare del servizio educativo, scolastico e formativo ed
è responsabile:
• dell’identità, dell’animazione, della direzione e della gestione della
Scuola;
• dell’annuncio evangelico per la crescita cristiana dei giovani;
• della scelta, dell’assunzione e preparazione dei docenti;
• dell’accettazione degli allievi e degli adulti che chiedono di essere
accolti nella nostra scuola;
• della crescita della capacità di collaborazione tra docenti, alunni e
genitori nel rispetto dei ruoli e delle competenze;
• degli ambienti e delle attrezzature necessarie al buon andamento
dell’attività scolastico-formativa;
• dell’approvazione della programmazione annuale, dell’amministrazione scolastica, delle eventuali convenzioni e di tutti quegli atti che
coinvolgono la responsabilità dell’Ente Gestore.
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Le Figlie di Maria Ausiliatrice creano con i giovani una “famiglia”, in cui
gli interessi e le esperienze dei giovani sono posti a fondamento e
accompagnano il cammino educativo. Per questo, insieme ai laici
collaboratori, non solo insegnano, ma “assistono”, lavorano, studiano,
pregano insieme con gli alunni, si divertono, felici di stare con loro
sempre, capaci di farsi carico dei loro problemi. “Maestri in cattedra e
fratelli in cortile” (Don Bosco).
I Docenti
Consapevole della necessità che tutte le componenti scolastiche
debbano convergere nella scelta dei valori da proporre agli alunni e
nella testimonianza di vita, la nostra Scuola richiede che il Docente si
offra ai ragazzi come operatore culturale di alto livello professionale,
come animatore di gruppo scolastico e come testimone dei valori
umani e cristiani che la Scuola intende promuovere.
A tutti i Docenti si richiede di:
• prendersi a cuore e impegnarsi nella realizzazione delle varie
dimensioni del progetto educativo di istituto
• curare e approfondire la propria formazione di fede, in modo da
garantire il rispetto della visione cristiana dell’uomo, della cultura
nello svolgimento della propria attività didattica e formativa e nella
relazione educativa;
• essere presenza di testimonianza cristiana nell’ambiente;
• impegnarsi a conoscere adeguatamente e ad assimilare il Sistema
Preventivo di don Bosco;
• partecipare attivamente ai diversi momenti della programmazione;
• curare con responsabilità l’attuazione delle decisioni prese;
• preparare con cura e valutare l’efficacia del lavoro svolto, per un
miglioramento continuo;
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• curare il proprio aggiornamento educativo/didattico con una
formazione permanente;
• vivere l’assistenza salesiana rendendosi presente in mezzo agli
allievi in coerenza con il Progetto Educativo d’Istituto;
• lavorare in team in particolare con i Docenti della propria classe/
interclasse;
• collaborazione attiva per l’efficace funzionamento degli organismi di
partecipazione;
• assolvere gli impegni previsti dal Regolamento interno, dalla
normativa vigente e dalle disposizioni del CCNL AGIDAE Scuola.
I Genitori
I Genitori, scegliendo la Scuola cattolica, non rinunciano alla primarietà
del loro compito educativo, lasciandone ad essa la delega, ma
collaborano con questa appoggiandone lealmente gli intenti, e
soprattutto inserendosi dinamicamente nella sua vita condividendone
responsabilmente le finalità (cf Gravissimum Educationis 5-6).
I genitori sono chiamati a rendere autentiche le motivazioni in base alle
quali operano la scelta della scuola salesiana. Fanno parte della
comunità educativa quali titolari del diritto di educazione e di istruzione.
Attraverso l’esercizio della scelta della scuola esprimono un diritto
pubblico di indicazione e di controllo della destinazione del denaro
pubblico per l’istruzione e l’educazione, permettono la realizzazione di
un pluralismo di modelli scolastici e formativi e il conseguimento della
qualità d’istruzione.
Come membri della comunità educativa, partecipano, con pari dignità
agli organi collegiali, alla ricerca sui problemi formativi dei giovani e alla
realizzazione delle proposte educative arricchendole con l’apporto della
propria esperienza.
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Gli Allievi
Gli Allievi sono i protagonisti del cammino culturale e formativo
proposto dalla Comunità educativa e partecipano all’attuazione di tale
cammino con le caratteristiche loro proprie di originalità ed entusiasmo
e nelle forme rese progressivamente possibili dal maturare dell’età.
A ciascun alunno si chiede di:
• partecipare alla vita della comunità compiendo il loro dovere
scolastico, accogliendo gradualmente il progetto educativo,
• abilitarsi gradualmente all’assunzione di responsabilità in vista
dell’inserimento nella società e nella Chiesa
• sviluppare relazioni attraverso l’esercizio della partecipazione
scolastica
• assumere in modo personale in valori presenti in ogni cultura,
seriamente e criticamente accostata
• offrire il proprio contributo impegnandosi anche per una
conoscenza più approfondita dei nuovi linguaggi
• acquisire la capacità di attenzione agli altri, di collaborazione
costruttiva, di elaborazione logica e critica del pensiero, di
comunicazione autentica attraverso i diversi linguaggi.
Educatori e Personale ausiliario
Prezioso apporto all’opera educativa è offerto anche dagli Educatori
che si impegnano nell’animazione delle attività integrative della scuola.
È una presenza educativa anche quella del Personale ausiliario,
impegnato nei vari servizi. Esso concorre a creare le condizioni di buon
funzionamento con il proprio lavoro e comportamento, pertanto
conosce e condivide il Progetto Educativo.
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IL PERSONALE DIRETTIVO
I ruoli direttivi fondamentali sono:
La Direttrice
È principio di unità e di interazione all’interno della Comunità educativa.
In particolare:
• mantiene vivo lo spirito e lo stile educativo di don Bosco tra
docenti, genitori e alunni;
• promuove l’accordo, la collaborazione e la corresponsabilità tra le
varie componenti della Comunità educativa;
• è garante del carisma di don Bosco di fronte alla comunità
ecclesiale e alla società civile;
• cura la realizzazione dell’educazione alla fede e del profilo
educativo dei ragazzi;
• assicura la formazione spirituale e salesiana dei docenti e dei
genitori;
• ha la responsabilità della gestione amministrativa della Scuola;
• in qualità di rappresentante legale dell’Ente Gestore, assume i
dipendenti e accoglie/dimette gli alunni della scuola Primaria e
dell’Infanzia;
• fa parte di diritto del Consiglio d’Istituto;
• ha facoltà di partecipare al Collegio docenti e ai Consigli di classe/
interclasse/intersezione;
• ricopre nella nostra realtà il ruolo di Direttrice del Nido e di
Coordinatrice delle attività educativo-didattiche della Scuola
dell’Infanzia e Primaria;
• si avvale e favorisce la collaborazione della Preside, delle
Collaboratrici Vicarie
per la Scuola Primaria, per la Scuola
dell’Infanzia e il Nido per il funzionamento dei diversi settori,
dell’Economa, del personale dell’amministrazione per gli aspetti
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amministrativi e fiscali e della Segretaria della scuola per tutti gli
adempimenti istituzionali.
La Direttrice del Nido e la Coordinatrice delle attività EducativoDidattiche della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.
La Preside della Scuola Secondaria di Primo Grado
La Direttrice del Nido/Coordinatrice delle attività educativo-didattiche
della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria e la Preside della
Scuola Secondaria hanno compiti di animazione, organizzazione, e di
coordinamento che vengono adempiuti in sintonia di intenti e di
collaborazione con la Direttrice, le Collaboratrici Vicarie dei settori,
l’Economa, il personale dell’amministrazione e la Segreteria della
scuola.
In particolare:
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coordinano l’attuazione del Progetto Educativo nei suoi diversi
obiettivi;
curano la programmazione dell’attività, ne richiamano gli impegni di
attuazione, e sostengono l’azione degli altri animatori;
stimolano e favoriscono la partecipazione delle diverse componenti
della Comunità educativa promuovendone e sostenendone gli
organismi (consigli, assemblee, riunioni);
si interessano della programmazione educativo-didattica delle
singole discipline, avendo di mira il loro compito formativo
finalizzato alla persona degli allievi;
seguono in modo particolare la formazione dei docenti;
curano i rapporti di comunicazione tra scuola e famiglia;
mantengono i collegamenti con la Chiesa locale e con il territorio;
vigilano sul lavoro dei docenti e sull’intero andamento disciplinare;
organizzano la composizione delle classi e relativi consigli.
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La Preside ha inoltre attenzione speciale all’orientamento scolastico
degli allievi.
Le Collaboratrici Vicarie del Nido, della Scuola dell’Infanzia,
della Scuola Primaria
Le Collaboratrici Vicarie collaborano corresponsabilmente con la
Direttrice nell’animazione e organizzazione del servizio educativodidattico e nell’educazione alla fede.
In particolare:
• coordinano l’attuazione del progetto educativo nei suoi diversi
obiettivi;
• coordinano la programmazione educativo-didattica e la stesura del
curricolo dei diversi ambiti disciplinari o dei campi di esperienza;
• curano la programmazione e l’attuazione delle varie attività;
• curano i rapporti tra scuola /famiglia e con il territorio;
• vigilano sul lavoro dei docenti e sull’intero andamento disciplinare;
• sono membri del Collegio Docenti del proprio settore.
La Collaboratrice Vicaria della Scuola Primaria partecipa a tutti i
consigli di classe.
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STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE
Le strutture di partecipazione mirano a creare le condizioni per
l’attuazione, nel rispetto degli ordinamenti della scuola, del Progetto
Educativo d’Istituto e del Regolamento interno, per una maggior
corresponsabilità alla vita della scuola, dando ad essa il carattere di
una Comunità Educativa che interagisce con la più vasta comunità
sociale, civile, ecclesiale incrementando la collaborazione fra docenti,
genitori, alunni.
Nella Scuola salesiana le strutture di partecipazione rispondono alla
logica del modello comunitario di educazione e alla sua tradizione
educativa; la loro attuazione e le loro caratteristiche sono coerenti con
la piena libertà didattica, di ricerca, di sviluppo e di organizzazione della
nostra scuola con la titolarità del diritto di libertà di istituzione.
All’interno della Scuola sono presenti i seguenti organismi di
partecipazione:
* Consiglio di Istituto
* Collegio Docenti
* Consiglio di classe - interclasse – intersezione
* Assemblee dei Genitori.
Consiglio di Istituto
Il Consiglio d’Istituto è unico e comprende rappresentanti del Nido,
della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola
Secondaria. E’ l’organo consultivo della Direzione ed è presieduto da
un genitore eletto a maggioranza assoluta dei suoi componenti tra i
rappresentanti dei genitori.
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Il Consiglio d’Istituto è convocato tramite comunicazione inviata almeno
cinque giorni prima e recante l’ordine del giorno degli argomenti da
trattare.
Per la validità delle adunanze è richiesta la presenza di almeno la metà
più uno dei suoi componenti.
Le deliberazioni del Consiglio d’Istituto sono pubblicate nell’apposito
Albo della Scuola.
Il Consiglio d’Istituto è costituito da:
• la Direttrice del Nido/Coordinatrice delle attività didattiche della
Scuola dell’Infanzia e Primaria;
• la Preside della Scuola Secondaria di primo grado
• le Collaboratrici vicarie della Scuola dell’Infanzia e della Scuola
Primaria
• la Collaboratrice vicaria del Nido anche in rappresentanza delle
educatrici
• un membro del settore amministrativo (scelto dalla Direttrice)
• sei Docenti (eletti)
• otto Genitori (eletti) rappresentativi dei vari tipi di scuola.
In collaborazione con la Direzione, alla quale compete la responsabilità
e la conduzione della Scuola, il Consiglio d’Istituto approva:
• le norme operative e le disposizioni di carattere organizzativo e
disciplinare
• l’adozione del Regolamento della Scuola
• i criteri per la promozione e l’attuazione delle attività inerenti la
vita della scuola (culturali, sportive, extradidattiche, uscite
culturali…)
• i criteri generali relativi all’adattamento dell’orario delle lezioni e
delle altre attività scolastiche
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•
l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze
ambientali.
Il Consiglio d’Istituto adotta:
• il Piano dell’Offerta Formativa (POF)
Si esprime circa:
• l’andamento generale educativo e didattico dell’Istituto
• l’adeguamento delle rette, l’allestimento e la manutenzione
delle attrezzature destinate all’attività scolastica, pur
riconoscendo al Gestore della Scuola la propria autonoma
competenza amministrativa.
Promuove contatti:
• con il territorio per la realizzazione di progetti
• con enti e aziende per trovare le risorse necessarie per
l’ampliamento dell’offerta formativa
• collaborazioni con associazioni di genitori e con agenzie
formative ed educative.
Collegio Docenti
Il Collegio Docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria è
composto dalla Coordinatrice delle attività educativo-didattiche, che lo
presiede, e da tutti i Docenti in servizio nella Scuola. Il Collegio dei
Docenti in servizio alla Scuola Secondaria è presieduto dalla Preside
Le funzioni di segretario del Collegio Docenti sono attribuite dalla
Coordinatrice o dalla Preside ad uno dei docenti.
Il Collegio Docenti
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
cura la programmazione dell’azione educativa in rapporto al
Progetto Educativo d’Istituto ed esamina e mette in atto quanto
possa essere utile per l’efficacia dell’azione educativa;
adegua, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo
Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze
ambientali;
favorisce il coordinamento interdisciplinare;
promuove visite culturali e viaggi d’istruzione, iniziative
formative;
valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione
didattico-educativa per verificarne l’efficacia in rapporto agli
orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove è
necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività
scolastica;
provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di classe
o interclasse, e alla scelta dei sussidi didattici nei limiti delle
disponibilità finanziarie;
fa proposte in ordine a iniziative di aggiornamento dei Docenti
della scuola;
elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto;
tiene conto delle proposte e dei pareri dei Consigli di classe,
interclasse o intersezione nell’adottare le proprie deliberazioni.
Il Collegio Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si
riunisce ogni qualvolta la Direttrice/Coordinatrice delle attività
educativo-didattiche o la Preside ne veda la necessità, o quando un
terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
Le riunioni del Collegio Docenti hanno luogo in ore non coincidenti con
l’orario delle lezioni.
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Consiglio di Classe
Il Consiglio di Classe, o di interclasse per la Scuola Primaria o di
intersezione per la Scuola dell’Infanzia, costituisce la sede più diretta di
collaborazione tra le componenti scolastiche (docenti, genitori) per una
migliore realizzazione dell’opera educativa e didattica. Esso diviene
momento di analisi dei problemi di classe e di ricerca di soluzioni
adeguate.
Il Consiglio di classe, interclasse, intersezione è costituito da:
•
•
i docenti di ogni singola classe,
due rappresentanti dei genitori degli alunni della classe o delle
classi o delle sezioni.
Il Consiglio di classe, di interclasse e di intersezione è presieduto dalla
Direttrice/Coordinatrice delle attività educativo-didattiche o dalla
Preside oppure dalla Collaboratrice vicaria o dalla Vice-preside o da un
Docente, membro del Consiglio, da loro delegato.
Viene convocato la sola componente dei Docenti secondo calendario
stabilito ad inizio d’anno la e in forma plenaria (docenti e rappresentanti
di classe) ogniqualvolta la Direttrice/Preside lo ritenga opportuno. Si
riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni e la
comunicazione recante l’ordine del giorno degli argomenti da trattare
viene inviata cinque giorni prima della data stabilita.
Il Consiglio di classe, interclasse, intersezione ha il compito di:
•
•
!
fornire proposte al Collegio Docenti in ordine all’azione educativa e
didattica e in merito alle iniziative di sostegno e di integrazione;
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti e genitori.
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E’ di competenza del Consiglio di Classe, con la sola presenza dei
Docenti, la realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti
interdisciplinari, la valutazione periodica e finale degli alunni.
Le funzioni di segretario sono attribuite dalla Direttrice/Coordinatrice
delle attività educativo-didattiche o dalla Preside ad uno dei Docenti
membri del Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione.
Rappresentanti di classe
I Rappresentanti di classe sono i primi e più diretti collaboratori del
corpo docente per l’attuazione del Progetto Educativo che caratterizza
la nostra Scuola.
Essi, nella partecipazione attiva e responsabile e nel dialogo con i
componenti la Comunità Educativa, sono elementi di testimonianza e di
mediazione.
I Rappresentanti dei genitori vengono eletti ogni anno dai genitori degli
alunni iscritti, sulla base di una lista comprendente tutti i genitori che
offrono la loro disponibilità.
Ogni elettore può votare un numero di candidati quanti sono i
rappresentanti eleggibili.
Rappresentanti di classe sono
•
•
•
due genitori per ogni sezione di Scuola dell’Infanzia;
due genitori per ogni classe di Scuola Primaria;
due genitori per ogni classe di Scuola Secondaria di primo
grado.
•
In consonanza con l’indirizzo educativo della Scuola i Rappresentanti
hanno il compito di:
•
!
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori,
alunni;
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•
•
•
collaborare con i docenti e con la Scuola nella realizzazione delle
diverse proposte educative favorendone la partecipazione;
convocare l’Assemblea di classe dei genitori facendone richiesta
scritta alla Direttrice/Preside almeno cinque giorni prima, rendendo
noto l’ordine del giorno;
prendere preventivamente accordi con la Direttrice/Coordinatrice
delle attività educativo-didattiche o la Preside, responsabile ultima
delle scelte educative e dell’impostazione didattica della Scuola,
nel promuovere qualsiasi iniziativa o proposta del territorio, in linea
con le finalità del progetto educativo o nell’inviare alle famiglie
qualsiasi comunicazione.
Assemblee di classe
Le assemblee dei genitori possono essere di classe, interclasse,
sezione, intersezione.
L’assemblea di classe o di sezione è convocata dalla Direttrice/
Coordinatrice delle attività educativo-didattiche, dalla Preside o dai
Rappresentanti di classe dei genitori in accordo con la Direttrice/
Coordinatrice o la Preside.
La Direttrice/Coordinatrice, la Preside o i genitori promotori ne danno
comunicazione ai genitori della classe rendendo noto anche l’ordine del
giorno almeno cinque giorni prima.
Alle assemblee di classe convocate dai genitori possono partecipare
con diritto di parola la Direttrice/Coordinatrice delle attività educativodidattiche, la Preside, la collaboratrice vicaria del settore interessato e i
Docenti della classe.
Qualora le assemblee si svolgano nei locali della Scuola, la data e
l’orario di svolgimento devono essere concordati di volta in volta con la
Direttrice o la Preside e svolgersi fuori dall’orario delle lezioni
scolastiche.
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PROCESSI DI INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO
Educazione e cultura
Nella nostra scuola salesiana la proposta, il modello comunitario di
educazione, i processi di insegnamento e di apprendimento, come le
discipline di studio, il metodo di lavoro didattico, l'ambiente e la vita
intera che vi si svolge trovano la loro ispirazione nel Vangelo e
introducono all'incontro vivo e vitale con il patrimonio culturale in
dialogo fecondo con la Rivelazione cristiana.
Tale incontro avviene all'interno di una corretta comunicazione
educativa, mirata alla crescita culturale e professionale. L'alunno viene
aiutato a ristrutturare attivamente i contenuti e i metodi di
apprendimento, ad esprimere il senso delle esperienze e delle certezze
vissute e ad emettere personali, liberi e motivati giudizi di coscienza,
rischiarati e sostenuti dal dialogo con la Rivelazione cristiana.
La Scuola Salesiana è guidata da una scala gerarchica di valori che
muove da una particolare concezione dell’uomo:
• la maturazione della coscienza attraverso la ricerca della verità e
l’adesione interiore ad essa rischiarata e sostenuta dal dialogo con
la rivelazione cristiana;
• lo sviluppo della libertà responsabile e creativa attraverso la
conoscenza e la scelta del bene;
• la capacità di relazione e di solidarietà basate sul riconoscimento
della dignità della persona umana e accoglienza della diversità;
• l’abilitazione alle responsabilità storiche, fondate sul senso della
giustizia e della pace.
La Scuola Salesiana è un ambiente di educazione e di cultura nel quale
si offre un sapere che renda i giovani consapevoli del mondo d’oggi,
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positivamente critici e sensibili ai valori nei quali essi costruiscono
atteggiamenti che permettono di agire come uomini liberi.
Ciò avviene particolarmente attraverso l’ambiente e la vita quotidiana,
le attività didattiche, il metodo educativo-didattico le attività
complementari.
L’ambiente e la vita quotidiana
Per realizzare nella Scuola un processo di apprendimento organico e
strutturato, occorre qualificare i rapporti educativi e creare un ambiente
favorevole.
I rapporti e l’ambiente sono fondati sulla ragionevolezza delle esigenze
e sulla carità che diventa metodo educativo di accompagnamento e di
crescita.
Attraverso l’ambiente valorizziamo e motiviamo le esperienze della vita
quotidiana, in modo che i bambini e i ragazzi ne percepiscano il senso
e valutino positivamente l’apporto che offrono alla realizzazione del
proprio progetto di sé.
L’attività didattica
La cultura viene presentata in modo che favorisca la riflessione critica,
evitando così che l’esperienza venga vissuta in atteggiamento passivo
e le conoscenze rimangano astratte, lontane e a livello di pura
informazione.
Gli alunni vengono aiutati a
•
•
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cogliere, apprezzare e assimilare i valori compresi nei contenuti
presentati e approfonditi;
aprirsi alla cultura universale con la conoscenza delle espressioni
dei diversi popoli e del patrimonio di valori condivisi dall’umanità;
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•
confrontare le conoscenze acquisite con la realtà personale e
sociale.
Il metodo educativo-didattico
Scegliamo come metodo la personalizzazione delle proposte educative
e la collaborazione vicendevole. Quindi:
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•
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adottiamo una didattica attiva che sviluppi negli alunni la capacità di
scoperta, di crescita culturale autonoma e di creatività;
favoriamo un’opportuna complementarietà e integrazione tra lavoro
personale e di gruppo;
ci serviamo il più possibile del linguaggio nelle sue diverse
espressioni tra cui privilegiamo la parola, l’immagine, il suono e
l’audiovisivo.
Secondo il metodo di don Bosco nella situazione didattica il docente
educatore:
- fa convergere la molteplicità e l'eterogeneità degli input presenti
nella classe verso processi sistematici e critici di apprendimento;
- coordina le dinamiche di relazione e di gruppo, attraverso una
conoscenza scientifica della condizione giovanile ed esperienziale
dei propri alunni, in vista dell'attivazione di processi di
apprendimento motivati e liberanti;
- assume, attraverso mediazioni specifiche, il vissuto sociale, la
tradizione culturale e i mondi vitali degli alunni, e lo confronta
criticamente con le acquisizioni del sapere;
- sviluppa una dialettica feconda tra il momento spazio-temporale
della lezione e gli altri interventi dell'ambiente scolastico e formativo.
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L’azione educativo-didattica viene così individualizzata, assicura la
realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità e
consente l’armonizzazione della giustizia sociale con il diritto della
differenza.
Le attività complementari
L’ambito extra-didattico riguarda un’ampia gamma di interventi, attività,
esperienze che si collocano nel tempo scolastico, e pur non
configurandosi come momenti strettamente legati al percorso didatticodisciplinare, si integrano sempre con esso e sono funzionali alla
crescita globale dell’alunno.
Con modalità diverse da quelle legate all’insegnamento e
apprendimento, l’extra-didattico è ugualmente finalizzato a una
promozione culturale ampia e organica, alla realizzazione di solide e
stimolanti relazioni interpersonali, alla crescita del cittadino e
all’educazione alla fede.
La scuola, attenta a seguire più da vicino gli alunni in difficoltà di
apprendimento, nei tempi e nelle forme che vengono definiti in fase di
programmazione e di verifica, stabilisce le attività di recupero sia in
gruppo che individualmente.
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LE RISORSE
La Scuola Maria Ausiliatrice svolge un servizio qualificato a favore di
tutti i bambini/ragazzi, senza distinzioni di sesso, di razza, lingua,
religione, cultura, condizioni personali e sociali.
La scuola offre un servizio pubblico, che vuole essere alla portata di
tutti, soprattutto dei più poveri e provenienti da famiglie numerose. Per
questo la comunità educativa è attenta a rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti alla vita politica,
economica, sociale e culturale del Paese.
Valorizzazione del personale
La più grande risorsa della comunità educativa è il personale religioso
e laico. La nostra scuola conta sulla collaborazione di un valido gruppo
di docenti che condividono la scelta culturale ed educativa tracciata nel
Progetto.
Valorizzazione delle strutture
Le strutture, gestite con criteri di funzionalità e sobrietà, sono collocate
nell’edificio il cui perimetro è delineato dalle vie Sergnano, Alfonsine,
Rivadavia, Agadir, Bellincioni. In esso sono situati: il Nido, la Scuola
dell’Infanzia, la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di Primo Grado.
Nel complesso scolastico come vuole la tradizione salesiana, ampi
spazi sono occupati da cortili, campi da gioco, palestra, salone che
diventano luoghi di crescita e di maturazione delle diverse modalità
espressive.
La programmazione annuale
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E’ da considerare risorsa la programmazione annuale che distribuisce
in termini di personale, tempi, luoghi la qualità e la quantità delle risorse
e determina realisticamente le operazioni da compiere, compresa la
verifica.
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LA VERIFICA PER RIPROGETTARE L’EDUCAZIONE
L’attenzione ai segni dei tempi, l’adeguamento alle circostanze, ai
luoghi e alle continue e complesse mutazioni della nostra società,
l’impegno di prevenire secondo lo stile e il metodo di don Bosco
esigono una continua verifica delle nostre attività, della qualità
dell’educazione che impartiamo e delle opere.
Consideriamo quindi la verifica come strumento di discernimento, di
trasferibilità delle iniziative e di risignificazione delle attività.
Essa permette di:
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essere attenti alla domanda dei ragazzi e delle famiglie;
riprogettare la proposta educativa delle nostre scuole;
riprogrammare i processi di insegnamento e di apprendimento e i
piani di studio;
riprogettare i percorsi formativi della scuola in relazione al territorio;
progettare la formazione degli educatori;
confrontare l’offerta formativa con gli standard di qualità.
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SCUOLA “MARIA AUSILIATRICE”
Nido-Scuola dell’Infanzia- Scuola Primaria
Scuola Secondaria di primo grado
SAN DONATO MILANESE
PROGETTO EDUCATIVO D’ISTITUTO
Rivisto settembre 2013
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