L`Impressionismo - Parrocchia Gesu Divino Lavoratore
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L`Impressionismo - Parrocchia Gesu Divino Lavoratore
L’IMPRESSIONISMO 1. La luce e il colore L’intento degli impressionisti è dare alle tele la stessa intensità visiva che si ottiene da una percezione diretta della realtà. Per realizzare tale intento, gli impressionisti adottavano le seguenti tecniche: • utilizzano solo colori puri; • non diluivano i colori per realizzare il chiaro-scuro che nelle loro tele è del tutto assente; • per esaltare la sensazione luminosa accostavano colori complementari; • non usavano mai il nero; • anche le ombre erano colorate. 2. La pittura en plein air La pittura concepita dagli impressionisti era puro colore. Essi, pertanto, riducevano, e in alcuni casi sopprimevano del tutto, la pratica del disegno. Tale scelta esecutiva si accostava alla realizzazione dei quadri direttamente sul posto, all’aria aperta, evitando così le composizioni troppo meditate degli atelier. Si tratta di ciò che, con termine usuale, viene definito pittura en plein air. Ciò nasceva dalla necessità di cogliere la freschezza e l’immediatezza degli effetti luministici che la visione diretta fornisce, poiché la luce è estremamente mutevole e, quindi, anche i colori sono soggetti a continue variazioni. L’idea di un’arte che tragga origine dall’osservazione diretta della realtà e allo stesso tempo gli esiti delle ricerche scientifiche contemporanee dedicate ai fenomeni ottici sono alla base dello sviluppo del naturalismo in senso impressionista: il risultato è una pittura che non vuole più presentare una sintesi tra dati visivi e loro rielaborazione: per la prima volta si cerca di trasferire sulla tela il frutto della pura visione sensoriale. 3. L’esaltazione dell’attimo fuggente La scelta di rappresentare la realtà cogliendone le impressioni istantanee portò gli impressionisti ad esaltare sopra ogni altro aspetto la sensazione dell’attimo fuggente. Secondo loro, infatti, la realtà muta continuamente d’aspetto, la luce varia ad ogni istante, le persone si muovono spostandosi nello spazio: la visione di un momento è diversa nel momento successivo. Panta rei, tutto scorre. Nella pittura impressionista le immagini trasmettono sempre una sensazione di mobilità. Il voler cogliere l’attimo fuggente mette in stretto rapporto la tecnica impressionista con la fotografia. Anche la fotografia, infatti, coglie un’immagine fugace della realtà. Dalla fotografia gli impressionisti apprendono l’istantaneità della sensazione, ed anche quei particolari tagli di inquadratura che danno alle loro immagini un sapore di modernità ( per esempio il taglio in diagonale usato in fotografia). 4. I soggetti urbani La città, divenuta frenetica metropoli, fu il terreno d’azione privilegiato degli impressionisti, che seppero fermare gli istanti del suo fluire. Una città è particolarmente cara agli impressionisti: Parigi, la città più gioiosa e feconda da un punto di vista culturale d’Europa. In essa si raccolgono famosi intellettuali ed artisti, sono presenti i maggiori teatri e locali di spettacolo, si trovano gli oggetti più eleganti e alla moda, si può godere di un gran numero di divertimenti. Tutto ciò diventa soggetto della pittura impressionista, e ne conferisce particolare fascino. I luoghi raffigurati sono assolutamente seducenti, siano essi strade, viali, piazze, bar, stabilimenti balneari lungo la Senna, teatri o stazioni ferroviarie.