REALISMO-MACCHIAIOLI-IMPRESSIONISMO(fotocopia)

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REALISMO-MACCHIAIOLI-IMPRESSIONISMO(fotocopia)
LA SECONDA META' DELL' 800 - CONCETTI DI BASE
SITUAZIONE STORICO-SOCIALE:
-Diffusione dell'industrializzazione
-Sviluppo tecnologico e scientifico (positivismo)
-Trionfo della borghesia
-1848 fallimento dei moti rivoluzionari
-Concentrazione di grandi masse di lavoratori nelle citta' e insorgere di conflitti sociali (lotta di classe del proletariato - questione sociale)
-Teorizzazione del socialismo di Marx ed Engels.
PITTURA:
IL REALISMO
La corrente del Realismo si sviluppa in Francia con i pittori COURBET, MILLET e DAUMIER.
-Arte intesa come rappresentazione del vero e impegno sociale: l'artista deve essere sincero e come "uomo del proprio
tempo" deve interpretare anche gli aspetti della vita finora ritenuti estranei all'arte, la fatica degli operai e la denuncia della
miseria degli strati popolari, le ingiustizie sociali e la dignita' del lavoro.
-Contro l'ideale classicistico e il sentimentalismo e idealismo romantico.
-L'artista e' un libero professionista
-Falliti gli ideali e le utopie del '48, ci si attiene ai fatti: esigenza di un'assoluta onesta' nel descrivere i fatti; sforzo
d'essere impersonali e impassibili per garantire obiettivita' e solidarieta' sociale.
In Italia si sviluppa la pittura dei MACCHIAIOLI.
Tra il 1855 e il 1867 i Macchiaioli si riuniscono al Caffe' Michelangelo a Firenze per propagandare una pittura
antiaccademica rivolta a riprodurre "l'impressione del vero".
Come gli Impressionisti, i Macchiaioli rinunciano al predominio del disegno, prediligendo il colore steso "a macchia", a
descrivere luci, ombre e tonalita'.
Bellezza del "vero"; i soggetti preferiti sono: paesaggi della campagna toscana, la vita quotidiana, il tempo libero e la
villeggiatura; i poveri e la loro condizione sociale, la vita quotidiana delle retrovie degli eserciti delle guerre di indipendenza.
Principali esponenti: FATTORI, LEGA, SIGNORINI.
Sulla via del Realismo anche i Veristi Napoletani e i Naturalisti Lombardi.
L'IMPRESSIONISMO
Il movimento impressionista si forma a Parigi tra il 1860 e il 1870 e si presenta per la prima volta al pubblico nel 1874 con
una mostra di artisti "indipendenti" nello studio del fotografo Nadar.
Le opere dei pittori impressionisti furono subito rifiutate dai Saloni ufficiali delle mostre perche' ritenute spregevoli per via dei
soggetti rappresentati e per il modo di dipingerli. Il termine Impressionismo fu dato proprio da un critico d'arte con
accezione negativa, rifacendosi al titolo di un quadro di Monet "Impression, soleil levant" (impressione, sole nascente), e
per significare che erano capaci di stendere sulla tela solo "impressioni" della realta'.
In Francia l'arte ufficiale consacrata nei Saloni, era quella dei ritratti fatti in studio, delle raffigurazioni di scene storiche e
mitologiche, dei modelli prestabiliti, usando luci artificiali e pose studiate, la pittura che si insegnava nelle Accademie.
In opposizione a questo modo di fare pittura gli impressionisti dipingevano all'aperto (en plein air), in campagna lungo la
Senna, utilizzando cavalletti portatili e colori a olio in tubetto (fabbricati per la prima volta in quegli anni). Si comincio' cosi' a
dipingere dal vero e non piu' in studio dai taccuini di schizzi. Queste le caratteristiche della loro pittura:
1)avversione per le Accademie
2)disinteresse per il soggetto: qualunque aspetto della realta' anche apparentemente banale,puo' ispirare l'artista e
divenire "opera d'arte"; la preferenza e' per il paesaggio per cogliere con immediatezza il variare delle luci e delle ombre
nelle diverse ore del giorno (la natura nei dintorni di Parigi, le rive della Senna) . Momenti della vita cittadina sfavillante di
luce e di movimento, gli interni dei caffe'.
3)assenza del disegno, esecuzione rapida a larghe pennellate di colore senza ritocchi e sfumature cercando di
cogliere l'impressione visiva della scena piu' che la definizione della forma nei dettagli, e per meglio rendere la luminosita'
e la trasparenza dell'atmosfera, i riflessi della luce sull'acqua, nelle diverse ore del giorno e nelle varie situazioni
atmosferiche.
4)accostamento di colori puri direttamente sulla tela per rendere la vibrazione luminosa e abolizione dell'uso del nero
per realizzare le ombre che sono anch'esse colorate (pittura chiara).
5)interesse dei pittori per la fotografia di cui ne assumono il taglio dell'inquadratura; interesse per le stampe
giapponesi che insegnano a tradurre le forme con pochi tocchi di pennello.
6)visione ottimistica, vita vissuta momento per momento piena di movimento, tesa a cogliere l'attimo della gioia, il
godimento della natura e di una societa' progressista.
7)la completa liberta' d'espressione attraverso un'esecuzione libera e personale, apre la via all'arte moderna.
I principali esponenti sono: MONET, RENOIR, DEGAS, PISSARO, SISLEY.