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GLOSSARIO DIABETOLOGICO Sono contenuti in ordine alfabetico i
UB SS DIABETOLOGIA ED ENDOCRINOLOGIA
Responsabile Dott. Giulio DOVERI
GLOSSARIO DIABETOLOGICO
Sono contenuti in ordine alfabetico i principali termini medici usati in Diabetologia
Il Diabete mellito è una malattia cronica dell’apparato endocrino caratterizzata dall’aumento delle
concentrazioni di glucosio nel sangue (iperglicemia) provocata dalla carenza assoluta o relativa alle
esigenze dell’organismo di un ormone secreto dal pancreas (insulina).
•
ALBUMINA: proteina presente nel sangue normalmente. Se la si riscontra nelle urine è indice di
danno renale.
•
ARTROPATIA DIABETICA (o piede di CHARCOT): artrite ad eziologia complessa non ben
definita, prevalentemente su base neuropatica che può determinare un crollo dell’articolazione. Si
presenta con i segni clinici di un’artrite acuta.
•
AUTODETERMINAZIONE DOMICILIARE DELLA GLICEMIA CAPILLARE: la USL
fornisce a tutti gli assistiti con diabete un quantitativo di strisce reattive in base al tipo di diabete,
alle complicanze, ed alla presenza di malattie vascolari. In tale modo sono definite le seguenti
“classi” di consumo”:
CLASSE “1: insulino dipendente in trattamento intensivo con 4 iniezioni al dì: controlla la
glicemia 4 volte al giorno e quando si presenta una situazione anomala per il diabetico (per
esempio stanchezza).
CLASSE “2”: insulino trattato, in terapia con 3 iniezioni al di: controlla la glicemia 3 volte al
giorno e quando si presenta una situazione anomala per il diabetico (per esempio stanchezza).
CLASSE “3”: in terapia con ipoglicemizzante segretagogo e/o una iniezione di insulina:
controlla la glicemia un giorno alla settimana 4 volte.
CLASSE “4”: in terapia con ipoglicemizzante insulino sensibilizzante o dieta: controlla la
glicemia un giorno alla settimana una volta.
CLASSE “F”: quando il Medico di Base o il Diabetologo evidenziano un andamento anomalo
del diabete, o quando si verifica un evento intercorrente (esempio: febbre); Il medico prescrive
classe F alla quale corrisponde l’assegnazione di una confezione “una tantum”
•
CORPI CHETONICI: sostanze acide che vengono prodotte nel fegato a partire dai grassi,
aumentano in caso di digiuno ed in mancanza di insulina con grave scompenso metabolico. La
ricerca più semplice dei corpi chetonici si effettua nelle urine con strisce reattive che determinano
la chetonuria.
ACETONE: appartiene ai corpi chetonici
•
DIAGNOSI DEL DIABETE: si ha quando si rilevano 2 valori di glicemie superiori a 126mg/dl.
a digiuno oppure quando è > 200 in qualunque momento della giornata con i sintomi specifici di
iperglicemia: (=aumento della glicemia), poliuria: (=abbondante diuresi), polidpsia:
(=abbondante sete).
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Il carico di glucosio (OGTT) è un test che serve nei casi dubbi di diabete. (glicemia a digiuno tra
110-126 mg/dl.) Si misura la glicemia dopo 12 ore di digiuno, si assume per bocca 75gr di
glucosio e si misura nuovamente la glicemia a distanza di 2 ore. Il test è indicativo di diabete se
la glicemia alla seconda ora è maggiore di 200.
In gravidanza si usano altri dosaggi del glucosio e sono validi altri valori.
•
DISLIPIDEMIA: eccesso di grassi nel sangue
•
EMOGLOBINA GLICATA O GLICOSILATA: HbA1c. (buon controllo 6-7 g/dl) Si forma
quando il glucosio si lega all’emoglobina (che è contenuta nei globuli rossi e porta l’ossigeno in
tutto l’organismo). I valori di HbA1c rispecchiano le glicemie medie degli ultimi 3 mesi, poiché
la vita media dei globuli rossi è di 90 giorni.
•
ESAME OFTALMOSCOPICO (FOO): previa dilatazione pupillare serve per valutare il fondus
oculi (Foo), cioè la retina. Dopo la dilatazione della pupilla la visione rimane sfuocata per alcune
ore con impossibilità a guidare la macchina.
•
FATTORI DI RISCHIO VASCOLARE: tutto ciò che concorre ad aumentare le probabilità di
contrarre una malattia vascolare. Sono la familiarità per malattie vascolari, il diabete, il fumo,
l’obesità, la dislipidemia (colesterolo e trigliceridi alti nel sangue, l’ipertensione,
l’iperomocisteinemia, la vita sedentaria e lo stress.
•
FLUORANGIOPATIA: esame contrastografico necessario per approfondire il Foo in caso di
dubbio o di necessità di laser terapia.
•
GLICEMIA: esprime la quantità di glucosio (zucchero) nel sangue.
•
GLICEMIA NORMALE: da 60 mg/dl. a 110 mg/dl. a digiuno nella persona non diabetica.
•
GLICEMIA NORMALE-POST-PRANDIALE (dopo il pasto) fino a 140 mg/dl.
•
GLICOSURIA: è la presenza di glucosio nelle urine , che si verifica quando la glicemia supera i
180mg/dl.
•
GLUCOMETRO: misuratore della glicemia che utilizza una striscia reattiva che viene a contatto
con il sangue capillare.
•
INSULINA: ormone secreto dal pancreas che aiuta l’organismo ad utilizzare in modo ottimale il
glucosio permettendogli di passare dal sangue alle cellule dove viene utilizzato per produrre
energia. E’ l’unico ormone ipoglicemizzante, cioè che riduce il glucosio nel sangue
•
INSULINA ULTRA-RAPIDA: farmaco liquido, di colore limpido, comincia ad agire dopo 20
minuti dall’iniezione, picco di azione di 1 ora, durata di azione di 3 ore.
•
INSULINA RAPIDA farmaco liquido, di colore limpido, solubile, comincia ad agire dopo 45
minuti dopo l’iniezione con una picco massimo di azione dopo 2 ore e una durata massima di 6 /8
ore.
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•
INSULINA INTERMEDIA: farmaco liquido, di aspetto lat-tescente. Inizia ad agire dopo 3 ore
dall’iniezione, raggiunge un picco massimo dopo 6-8 ore e dura circa 12 ore dall’iniezione.
•
INSULINA PREMISCELATA: farmaco liquido, contiene una parte di insulina rapida e una di
ritardata. La proporzione tra rapida e ritardata varia in relazione al tipo di premiscelazione. In
commercio esistono premiscele tra rapida e ritardata in queste proporzioni: 50/50 ; 40/60 ; 30/70;
20/80 ; 10/90. La durata di azione dipende dalla miscelazione.
•
INSULINA BASALE: farmaco liquido, di colore limpido, ha una durata di azione di 20-24 ore.
Si inietta una volta al giorno.
•
IPERCOLESTEROCEMIA: eccesso di colesterolo
•
IPERTRIGLICERIDEMIA:o eccesso di trigliceridi
•
IPOGLICEMIA: si ha quando il livello dello zucchero nel sangue è troppo basso ed i valori della
glicemia sono al di sotto di 80 mg/dl. (valore valido per la persona con diabete in terapia con dei
farmaci). Se rileva ipoglicemia e si accusano i sintomi di ipoglicemia si consiglia di assumere 3
zollette di zucchero ed aspettare 15 minuti. Se dopo 15’ i sintomi non sono risolti (ed
eventualmente la glicemia non è risalita >80mg/dl.) riassumere 3 zollette e così via.
Sintomi di ipoglicemia:
lievi: sudorazione, astenia, tremori cardiopalmo, pallore, senso di fame e ansia, cefalea.
Gravi: disturbi visivi, disturbi del linguaggio, disturbi di con-centrazione, difficoltà di
deglutazione, sonnolenza e coma.
•
IPOGLICEMIA RELATIVA: è la sensazione di essere in ipoglicemia anche con valori alti di
glicemia.
•
IPOGLICEMIZZANTI ORALI: prima dell’insulina
¾ Farmaci assunti per bocca che abbassano la glicemia.
¾ sulfaniluree: stimolano la secrezione di insulina pancreatica
¾ derivati acido benzoico: stimolano la secrezione di insulina pancreatica
¾ biguanidi: facilitano l’ingresso dell’insulina nelle cellule
¾ tiazolidinedioni: facilitano l’ingresso dell’insulina nelle cellule
¾ acarbosio: riduce l’assorbimento intestinale di glucosio
•
LASER TERAPIA: terapia locale effettuata dall’oculista per bloccare l’evoluzione della
retinopatia diabetica.
•
MACROANGIOPATIA: malattia che colpisce i grandi vasi sanguigni, non specifica del diabete
ma di frequente riscontro nelle persone con diabete. I vasi principalmente colpiti sono: le arterie
coronarie, con il conseguente pericolo di sviluppare un infarto, le arterie periferiche di mani e
piedi, con occlusione d’una arteria e pericolo di gangrena e amputazione, i vasi cerebrali, con
possibilità di ictus e le arterie renali, con ipertensione e insufficienza renale.
•
MICROALBUMINURIA: presenza di piccole quantità di albumina nelle urine Valore normale
<30 patologico tra 30-200 (microalbuminuria). > 200 macroalbuminuria o proteinuria (gli stick
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rivelano le proteine se >200) La microalbuminuria può essere un segno di iniziale malattia
renale. La nefropatia in stadio iniziale può regredire con opportune terapie.
•
MICROANGIOPATIA DIABETICA: alterazione della microcircolazione; è tipica del diabete
con danni oculari, renali, dei piedi e del sistema nervoso autonomo.
•
NEFROPATIA DIABETICA: sofferenza renale che evolve in vari stadi: dalla incipiente in cui
aumenta solo la microalbuminuria con filtrazione normale o aumentata, fino all’insufficienza
renale terminale (necessità di trapianto o dialisi).
•
OBESITA’: sovrappeso dovuto ad un eccesso di depositi di grasso. Si definisce obeso chi ha un
indice di massa corporea (BMI) maggiore di 30. Il BMI viene calcolato con il rapporto peso
espresso in kg, diviso altezza espressa in cm2 .
•
OBIETTIVI PER UN BUON CONTROLLO: il diabete è ben controllato quando la glicemia è
mantenuta a dei valori il più vicino possibile a quelli normali, senza che si verifichino
ipoglicemie. In ogni caso il buon controllo è da adeguare per ogni persona. I criteri indicativi per
valutare il buon controllo metabolico sono i seguenti:
Buon controllo glicemico:
a digiuno 80-120 mg/dl.
post- prandiale ( 2 ore dall’inizio del pasto) entro 140 mg/dl.
bed time (al momento di andare a dormire) 100-160 mg/dl.
HbA1c tra 6.0 e 7.0%
Controllo glicemico accettabile:
a digiuno 80-150mg/dl.
post prandiale fino a 180 mg/dl.
glicosuria negativa
HbA1c tra 6.0 e 7.2%
PA (pressione arteriosa) ottimali:
diastolica (minima) <85;
sistolica (massima) <130
PA non controllata
diastolica (minima) >90;
sistolica (massima) >140
Lipidi controllati
LDL <100
HDL > 40
Trigliceridi <200
Lipidi con controllo non adeguato in presenza di elevato rischio cardiovascolare (diabete,
pregresso infarto cardiaco)
LDL 100-130
HDL 35-40
Trigliceridi 200-300
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Microalbuminuria:
<25 con rapporto MA/C <0,25
Peso corporeo (BMI):
normale 20-25
sovrappeso 26-30
obesità >30
magrezza patologica <20
Assenza di episodi di ipoglicemia
• Tutti i criteri devono essere comunque valutati in base alle singole persone, in funzione anche
dello stato di ansia che può generare la ricerca di un risultato numerico.
•
PENNA per insulina: strumento simile ad una penna stilografica che serve per iniettare
l’insulina; si usa al posto della comune siringa.
L’insulina nella penna si conserva a temperatura ambiente per un periodo di 4 settimane. La
confezione va tenuta in frigorifero fino a che non viene utilizzata.
•
PIEDE DIABETICO: alterazione della struttura anatomico-funzionale del piede dovuta a
microangiopatia e/o neuropatia pe-riferica (sensitivo e/o motoria e/o autonomica)
•
RETINOPATIA DIABETICA: sofferenza della retina presente in vari stadi, da non proliferante a
proliferante. Le alterazione della retina possono precedere il calo del visus. (della vista).
•
ULCERA DIABETICA: lesione cutanea causata da neuropatia (ulcera neuropatica) e/o
microangiopatica (ulcera vascolare) o da entrambe le associazioni (ulcera neurovasculopatica).
L’ulcera spesso è preceduta da tilomi (callo) e/o ipercheratosi che in vari gradi fino ad
interessamento dello scheletro.
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