NOTIZIARIO DROGHE - ADUC
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====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Bilancio 2013: pochi mezzi e talvolta non funzionanti http://droghe.aduc.it/notizia/lotta+al+narcotraffico+bilancio+2013+pochi+mezzi_128283.php -COLOMBIA/Interpol apre il suo congresso mondiale coi dati sulle droghe http://droghe.aduc.it/notizia/interpol+apre+suo+congresso+mondiale+coi+dati+sulle_128282.php -ITALIA/Affollamento carcerario e legge sulla droga. L'opinione dell'Ascia http://droghe.aduc.it/notizia/affollamento+carcerario+legge+sulla+droga+opinione_128281.php -ITALIA/Prevenzione droga con approccio di genere. Unicri e Dpa http://droghe.aduc.it/notizia/prevenzione+droga+approccio+genere+unicri+dpa_128280.php -MESSICO/Narcoguerra. Cresce ondata di violenza a Citta' del Messico http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+cresce+ondata+violenza+citta+messico_128278.php -URUGUAY/Produzione e vendita legale di marijuana. Si parte a meta' 2014: 1 dollaro per un grammo http://droghe.aduc.it/notizia/produzione+vendita+legale+marijuana+si+parte+meta_128275.php -ITALIA/Minorenne di Como spaccia nella sua scuola. Arrestato http://droghe.aduc.it/notizia/minorenne+como+spaccia+nella+sua+scuola+arrestato_128274.php -ITALIA/Folla salva spacciatori da arresto. Caivano-Napoli http://droghe.aduc.it/notizia/folla+salva+spacciatori+arresto+caivano+napoli_128273.php -ITALIA/Droga nel carcere di Cagliari http://droghe.aduc.it/notizia/droga+nel+carcere+cagliari_128272.php -ITALIA/Controlli antidroga tre scuole Camerino. Negativi... http://droghe.aduc.it/notizia/controlli+antidroga+tre+scuole+camerino+negativi_128271.php -USA/Narcoguerra. Quattro narcoboss colombiani e messicani estradati verso New York http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+quattro+narcoboss+colombiani+messicani_128270.php -MESSICO/Narcoguerra. Ucciso boss del narcotraffico http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+ucciso+boss+narcotraffico_128268.php -USA/I biscotti Oreo rendono dipendenti come con la cocaina? http://droghe.aduc.it/notizia/biscotti+oreo+rendono+dipendenti+come+cocaina_128267.php -FRANCIA/Ex-capitano accusato di sottrazione di droga. Chiesti quattro anni di galera http://droghe.aduc.it/notizia/ex+capitano+accusato+sottrazione+droga+chiesti_128266.php -MESSICO/Quattro poliziotti arrestati per rapporti con banda di narcos a Santa Fe' http://droghe.aduc.it/notizia/quattro+poliziotti+arrestati+rapporti+banda+narcos_128265.php -USA/Legalizzazione marijuana. E' d'accordo il 65% dei californiani http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+marijuana+accordo+65+dei_128264.php -BOLIVIA/Lotta al narcotraffico. I numeri da gennaio ad ottobre http://droghe.aduc.it/notizia/lotta+al+narcotraffico+numeri+gennaio+ottobre_128263.php -/Incontro sulle dipendenze. Eranid a Roma http://droghe.aduc.it/notizia/incontro+sulle+dipendenze+eranid+roma_128262.php -COLOMBIA/Primo indennizzo di Stato per vittima Pablo Escobar http://droghe.aduc.it/notizia/primo+indennizzo+stato+vittima+pablo+escobar_128256.php -USA/Marijuana ricreativa. Le regole dello Stato di Washington http://droghe.aduc.it/notizia/marijuana+ricreativa+regole+dello+stato+washington_128254.php -MARTINIQUE/Il mercato e il traffico di droga nelle Antille francesi http://droghe.aduc.it/notizia/mercato+traffico+droga+nelle+antille+francesi_128253.php -BOLIVIA/Foglia di coca per il consumo interno. Lo studio finanziato dalla Ue e ancora non pubblicato http://droghe.aduc.it/notizia/foglia+coca+consumo+interno+studio+finanziato+dalla_128252.php -CANADA/Metamfetamine aumentano vulnerabilita' nell'assumere droghe per via endovenosa. Studio http://droghe.aduc.it/notizia/metamfetamine+aumentano+vulnerabilita+nell+assumere_128251.php -ITALIA/Il maggior numero di detenuti e' dentro per droga. Ministro Cancellieri http://droghe.aduc.it/notizia/maggior+numero+detenuti+dentro+droga+ministro_128250.php -SPAGNA/Una proteina del fegato preserva lo stesso da paracetamolo, alcol e droghe. Studio http://droghe.aduc.it/notizia/proteina+fegato+preserva+stesso+paracetamolo+alcol_128246.php -MESSICO/Cannabis terapeutica. Il Dalai Lama e' favorevole http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+dalai+lama+favorevole_128245.php -ITALIA/Gli sequestrano uno spinello a Carrara e lo avviano al programma di recupero terapeutico http://droghe.aduc.it/notizia/sequestrano+spinello+carrara+avviano+al+programma_128244.php -ITALIA/Minorenne denunciato ad Aosta perche' cede spinello http://droghe.aduc.it/notizia/minorenne+denunciato+aosta+perche+cede+spinello_128243.php -ITALIA/Macchina per cercare ovuli nei muli umani... non funziona http://droghe.aduc.it/notizia/macchina+cercare+ovuli+nei+muli+umani+non+funziona_128241.php -SPAGNA/Coltivava marijuana. Arrestato agente dei Mossos http://droghe.aduc.it/notizia/coltivava+marijuana+arrestato+agente+dei+mossos_128240.php -IRAN/Condannato a morte per droga sopravvive ad impiccagione. Nuova esecuzione http://droghe.aduc.it/notizia/condannato+morte+droga+sopravvive+impiccagione_128239.php -ITALIA/Droga a domicilio. Procuratore Lecce: segno della crisi http://droghe.aduc.it/notizia/droga+domicilio+procuratore+lecce+segno+della+crisi_128238.php -OLANDA/Traffico droga. Arrestati 15 addetti aeroporto Amsterdam http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+droga+arrestati+15+addetti+aeroporto_128237.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 25/12/2012 al 21/10/2013 sequestri droghe leggere (kg) 7.890 droghe pesanti (kg) 9.240 dosi droghe sintetiche 8.930.000 piante di cannabis 19.310.000 flaconi di metadone 288 vittime morti 17 arresti 7.715 giorni di reclusione 5.900 riepilogo settimanale dal 15/10/2013 al 21/10/2013 sequestri droghe leggere (kg) 190 droghe pesanti (kg) dosi droghe sintetiche piante di cannabis flaconi di metadone vittime morti arresti giorni di reclusione 250 65.000 300.000 0 1 190 130 dati 2012: 20/12/11 - 24/12/12 * sequestri - droghe leggere: Kg 11.270 - pesanti: Kg 15.730 - sintetiche: dosi 11.825.000 - cannabis: piante 22.170.000 - metadone: flaconi 250 * vittime - morti: 45 - arresti: 9.335 - giorni di reclusione: 7.950 ------------------------------------------ARTICOLI 21-10-2013 13:12 I cartelli messicani della droga alla conquista dell'Asia I cartelli messicani hanno ampliato negli ultimi anni le proprie operazioni in Asia. Lo sviluppo economico di questa regione del mondo e' visto come una nuova opportunita' per i cartelli nazionali, sia per la vendita di metamfetamine che di cocaina. “Una significativa quantita' di metamfetamine si produce in Asia, ma questo non significa che questa produzione sia sufficiente per il mercato, ed e' per questo che arriva il traffico internazionale”, dice Tun Nay Soe, coordinatore in Asia dell'ufficio Onu sulle droghe (UNODC). “Abbiamo dimostrato che i cartelli messicani stanno sviluppando il proprio business di traffico di droghe in Asia, Cina inclusa”, conferma Zhang Yong-an, professore all'Universita' di Shanghai e direttore del centro David F.Musto di Studio sulle Politiche della Droga. Solo in Cina, l'uso di droghe sintetiche, dal 2008, quando era praticamente inesistente, nel 2012 rappresenta il 40% delle droghe usate da tutti i consumatori. I carichi di anfetamine che partono dal Messico in genere arrivano nei porti del Giappone, Corea del Sud e Hong Kong, da cui poi vengono trasferiti in altri Paesi. Nel 2010, il 4% dei voli dove sono state scoperte anfetamine negli aeroporti del Giappone, proveniva dal Messico. Non solo, ma i cartelli, oltre ad importare droghe sintetiche nella regione, hanno cominciato li' a produrla in Paesi come Malaysia e Filippine. “I messicani hanno molti mezzi, per cui quando vengono non lo fanno per creare piccoli laboratori, ma costruiscono grandi fabbriche”, spiega Tun Nay Soe. Lo scorso agosto, il Tribunale di Appello della Malaysia ha ratificato la condanna a morte per i tre fratelli Gonzales Villareal, originari dello Stato di Sinaloa e detenuti li' dal 2008, dopo un'operazione di polizia che aveva porrtato al sequestro di 28 chili di anfetamine e 15 milioni di dollari, oltre che l'arresto anche di un malese e un cittadino di Singapore. I cartelli inoltre portano nella regione anche cocaina, una droga comunque marginale per questo continente e che sta perdendo terreno in America ed Europa. “Motivo per cui -secondo Tun Nay Soe- hanno bisogno di nuovi mercati e puntano all'est dell'Asia, a Paesi ricchi come Giappone, Corea del Sud e anche Cina”. Gli esperti temono che la crescente classe media asiatica stia sviluppando nuovi riferimenti sociali di intrattenimento e svago che sono facilmente associati all'uso della cocaina. In Asia, la droga per eccellenza e' l'oppio (soprattutto nella sua forma di eroina), e anche in questo mercato i cartelli messicani cercano di entrare. I cartelli hanno stabilito rapporti con gruppi criminali in Afghanistan, dove si produce il 90% dell'oppio che poi circola in tutto il mondo, con cui collaborano per portare le loro merci fino in Usa. “Per i cartelli, introdurre l'eroina afghana nei mercati di Usa e Canada, e' un grosso introito economico”, dice Zhang Yong-an. Normalmente, quanto piu' lontani sono i consumatori dal luogo di produzione, i benefici economici sono maggiori. E per questo che i cartelli messicani sono interessati a vendere cocaina in Asia, dove i prezzi attualmente sono molto elevati. I consumatori di droghe del continente asiatico preferiscono oppiacei ed anfetamine. Consumatori asiatici / Resto del mondo droghe illegali: 40% / 60% oppiacei: 60% / 40% anfetamine: 45% / 55% cocaina: 8% / 92% In Cina il consumo di anfetamine e' aumentato del 10% negli ultimi due anni. La Cina ha due milioni di consumatori di droghe, i piu' numerosi in Asia. (da un articolo di Daniel Méndez , pubblicato sul quotidiano El Norte del 20/10/2013) Redazione 15-10-2013 18:37 La doppia pena della madre di uno spacciatore della banlieue parigina: privata della casa “E' il mio bambino, anche se ha fatto delle bestialita'. Ma ognuno deve pagare per colpa sua”. Kouta Dembaga ha la voce tagliata, l'aria di una persona abbattuta per cio' che gli sta accadendo e le mani piene di vestiti. Li sta portando a suo figlio Mediba, 24 anni, incarcerato per traffico di droga. Il figlio, il giorno prima, ha avuto un malessere mentre era nel carcere di Fresnes, e lei ha passato il pomeriggio a cercarlo all'ospedale Kremlin-Bicetre, da cui era gia' andato via. “Sono stanca ed arrabbiata. In questo momento questo appartamento e' pieno di guai”, mormora questa donna con degli eleganti braccialetti d'oro, una composizione verticale blu tatuata sulla fronte. L'8 ottobre non e' stato un giorno come gli altri per questa madre di sette figli, nata una cinquantina di anni fa in Mali'. Dopo un primo processo in cui era stato assolto nel 2011, la corte d'Appello di Versailles ha sentenziato la scioglimento del suo contratto di affitto, richiesto dall'istituto di case popolari Hauts-de-Seine Habitat. Ad aprile, alla fine del freddo invernale, dovra' lasciare questo alloggio popolare di Boulogne-Billancourt, altrimenti sara' buttata fuori. Non andra' via da sola. Nelle cinque stanze rosa bon-bon in cui abita dal 1990 -”Ho sempre pagato il mio affitto”- vive anche uno delle sue figlie, Sira, e i suoi due piccoli bambini di 13 e 15 anni. Kouta Dembaga e' stata giudicata responsabile delle proteste dei vicini per il traffico di droga all'ingresso degli immobili. Rumore, minacce e diversi problemi quotidiani causati dalle attivita' di Mediba, ritenuta “persona non gradita”. Gigantesco quadrilatero di sette palazzi (1.000 appartamenti), questi alti palazzi di color sabbia della via Moulineaux, raccontano due storie della Hauts-de-Seine. Quella degli operai della Renault di Billacourt, tra cui c'era anche suo marito, andato via con la sua seconda moglie da una decina di anni. E la storia di spacciatori e disoccupati. In questo angolo di Boulogne, che non ha niente a che fare con i quartieri del nord, piu' dinamici. Quando ha appreso la notizia, Ginette, una vecchia signora che sta rientrando dalla spesa, si rattrista nel sapere che una famiglia dovra' pagare un prezzo cosi' alto, “ma sembra che ci fosse della droga”. Per James, precario dello spettacolo, “questo e' il costo sociale di Boulogne, che in pratica e' una falsa citta'”. “Qui non ci sono banditi -dice Sadio Dembaga, sorella di Mediba- solo dei piccoli venditori di spinelli. Boulogne non e' il 93! Mio fratello non e' ne' un terrorista ne' un ricco, come i giornali l'hanno descritto. Forse sarebbe stato meglio che avessi fatto affari del genere anche io, almeno sarei stata espulsa per qualche motivo”. A meno che i Dembaga non facciano ricorso in Cassazione, che non sembra previsto, questo e' l'epilogo di una vicenda cominciata l'8 giugno 2009, data dell'arresto di Mediba, gia' maggiorenne all'epoca. Nella sua camera fu rinvenuto del materiale per la preparazione di droga, nonche' quattro piastrine e un centinaio di barrette di resina di cannabis, e 1.040 euro furono trovati nella camera di Kouta Dembaga -somma che, secondo lei, doveva servirle per un viaggio in Mali e che successivamente le fu restituita. Secondo la sentenza della corte, “qualunque sia la situazione personale, la locataria e' responsabile dei comportamenti dei suoi figli fintanto che vivono con lei, responsabilita' che non puo' essere elusa ne' diminuita per l'evoluzione apparentemente positiva dei suoi figli al momento in cui deve lasciare la casa”. “Non c'e' piu' un Dembaga sotto casa -dice Sira Dembaga- per cui la decisione del tribunale arriva fuori tempo. Al contrario, ci sono ancora degli spacciatori, e le loro famiglie possono restare”. E' la linea difensiva dell'avvocato che ha seguito la famiglia, Philippe Chateauneuf, che ha evidenziato una sproporzione della sentenza. “Sono dieci anni che qui la situazione e' calda, ma e' calma -dice una delle rare guardie dei Moulineaux che e' disponibile a parlare-. Il problema e' che, per colpa della stampa, la citta' ha una cattiva immagine. Le bambinaie, per esempio, non trovano piu', all''esterno, bambini da accudire”. Christian Dupuy, presidente dell'ufficio HLM (l'istituto case popolari) di Hauts-de-Seine e' contento della decisione, giurando che la famiglia Dembaga non sara' buttata per strada. “Non bisogna minimizzare i rischi, molto spesso i delinquenti ricompaiono”. “La nostra posizione e' chiara -dice Michel Frechet della Confédération générale du logement-. Che le famiglie siano giudicate complici o meno dei ragazzi, noi le sosteniamo comunque”. …........ (da un articolo di Pierre Benetti, pubblicato del quotidiano Liberation del 15/10/2013) Redazione 15-10-2013 10:19 L'agente DEA Camarena fu ucciso dalla CIA in Messico? La storia criminale del Messico potrebbe essere sul punto di essere reiscritta. Le dichiarazioni di tre agenti federali Usa che sostengono che l'ex-agente della DEA Enrique Kiki Camarena fu assassinato da un appartenente alla CIA e non dal narcotrafficante Rafael Caro Quintero, cambiano radicalmente la versione ufficiale che c'e' da quasi trenta anni. La band musicale “Los Broncods de Reynos”, in uno dei suoi “narcorridos”, gia' da 25 anni lo andava dicendo, ma tutti lo prendevano in considerazione come “un pettegolezzo di cantina annaffiato con tequila”. Fino ad oggi si pensava che Camarena fosse stato assassinato per ordine dei fondatori del cartello di Gaudlajara, tra questi “El Principe” Caro Quintero. Il funzionario Usa aveva smantellato con le sue indagini una gigantesca piantagione di marijuana in una fattoria chiamata “El Bufalo” e per rappresaglia i capi avevano ordinato il suo sequestro e assassinio. Sono stati scritti fiumi di inchiostro su questo, narrandoli proprio in questo modo. Queste nuove rivelazioni, invece, dicono che alcune persone in qualche modo relazionate col Governo Usa incaricarono l'assassinio di Camarena ad un personaggio da romanzi, Felix Ismael Rodriguez, alia “El Gato”, un cubano che aveva partecipato al tentativo di invasione di Cuba, da parte degli Usa contro il regime di Fidel Castro, con lo sbarco alla Baia dei Porci, nonche' alla morte di Ertnesto Che Guevara in Bolivia nel 1967. Questo cambio di storia e' dovuto a Phil Jordan, ex-direttore del Centro di Intelligence di El Paso (EPIC), Héctor Berrellez, ex-agente della DEA, e Tosh Plumbe, ex-pilota che lavorava per varie agenzie federali. I tre hanno detto alla catena televisiva Fox che poliziotti messicani e privati cittadini Usa con relazioni nella CIA, parteciparono alle torture inflitte a Camarena nel 1985, tutto immortalato in un video. Un portavoce della CIA ha negato il tutto: “E' ridicolo”. La rivista messicana Proceso ha svolto una propria indagine, ed e' andata oltre. “Fine di un mito” titola la prima pagina di questa settiamana. La pubblicazione, sulla base della testimonianza dei tre funzionari Usa, sostiene che “El Gato” Rodriguez introdusse in Messico l'honduregno Juan Matta, che serviva da collegamento tra i narcos colombiani e il cartello di Guadalajara negli anni ottanta. In quell'epoca, Caro Quintero era “el mero mero”, il capo dei capi. Matta contava sull'approvazione delle autorita' come operatore della CIA e trafficava assiduamente con cocaina e marijuana. Parte di questi guadagni li riceva la CIA che, a sua volta, li destinava ai controrivoluzionari del Nicaragua, che li usavano per comprare armi. Era una forma indiretta degli Usa per finanziare la lotta contro il regime sandinista. Camarena scopri' il tutto e fu, secondo gli intervistati, la sua sentenza di morte. “La CIA lo fece sequestrare e torturare, e quando lo uccisero non fecero che far credere che fosse stato Caro Quintero, si' da nascondere le azioni illegali che stavano facendo in Messico”, cosi' racconta Jordan al giornalista Jesùs Esquivel. Jordan non era uno qualunque. Come capo della EPIC a El Paso era stato incaricato del centro piu' importante degli Usa per vigilare sulla frontiera comune col Messico. Era stato un funzionario di alto rango, percio' la sua testimonianza ha un certo valore. “Il caso ha una enorme rilievo ma e' ignorato in Usa, dove continuano ad andare a piedi. Sono una solida indagine di un tribunale penale potrebbe levare i dubbi, ma ci sono poche possibilita' che questo accada”, dice Esquivel, da Washington per telefono. La DEA aveva perseguito Caro Quintero, che tecnicamente non poteva esser giudicato per il caso Camarena ma l'amministrazione americana formalizzarono accuse contro di lui per riciclaggio di denaro. Il dipartimento del Tesoro ha comminato sanzioni contro aziende e famigliari di Quintero. Gli agenti antinarcotici non hanno mai chiuso le indagini e, per questo, hanno lasciato in sospesa qualunque giustizia. Nel 1990 sequestrarono e portarono a El Paso il medico messicano Humberto Alvarez Machain perche' avrebbe somministrato dei farmaci a Camarena per farlo restare sveglio durante le torture. La detenzione illegale scateno' un conflitto diplomatico tra Messico e Usa. Il medico fu liberato nel 1992 da un giudice che annullo' tutte le accuse a suo carico. L'assassinio di Camarena si trasformo' in leggenda e la figura di Caro Quintero e' stata ripresa dallo scrittore nordamericano Don Winslow nel libro “Il potere del cane”. La storia di uno, e di altri, ha trovato un punto fermo con l'ingresso in prigione di Quintero, detenuto in Costa Rica nel 1985. Li' si era rifugiato dalla DEA, che era impegnata a rintracciarlo fino alla fine del mondo. Camarena era il primo agente della DEA che era stato assassinato. Considerato come il primo grande narcotrafficante messicano, Quintera fu condannato a 40 anni di carcere, ma grazie ad un cavillo tecnico dei suoi avvocati, ha lasciato la prigione in agosto di quest'anno. La sua liberazione ha ravvivato il caso e le nuove rivelazioni portano nuova confusione da una parte e dall'altra in quella che e' la storia del narcotraffico. Il duo musicale che formava “Los Broncos de Reynosa”, a suo tempo, con i loro “narcocorridos”, aveva dato indicazioni ma nessuno aveva prestato attenzione ad alcuni uomini con sombrero bianco e fisarmonica. (articolo di Juan Diego Quesada, pubblicato sul quotidiano El Pais del 15/10/2013) Redazione ------------------------------------------NOTIZIE 21-10-2013 17:46 BOLIVIA/Lotta al narcotraffico. Bilancio 2013: pochi mezzi e talvolta non funzionanti I narcotrafficcanti preferscono le vie aeree per portare la droga del Paese, e questo in virtu' dei controlli di polizia che per il momento si concentrano nelle rotte terrestri. Lo ha fatto sapere il viceministro della Defensa Social, Felipe Càceres, che ha anche ammesso che i controlli delle vie aeree non sono attivati. “La nostra maggiore debolezza e' l'appoggio aereo perche', piaccia o meno, in questi ultimi tempi si sono intensificate le attivita' illegali. Io direi che e' quasi sotto controllo il traffico via terra. Ma, appena siamo stati in grado di farlo, i narcos hanno deciso di usare le vie aeree”. Comunque i trafficanti talvolta usano fiumi e laghi per portare la cociana oltre le frontiere. Il Governo e' preoccupato per questa situazione, nonostante gli aiuti che, per loro parte, vengono forniti dalla Policia Federal del Brasile. E' in attivita' la rotta del narcotraffico tra la valle del Rio Apurimac e Ene (la zona selvatica e cocalera del Peru') e l'Ammazzonia bolivina e brasiliana. “E' la nuova rotta del traffico delle droghe; talvolta vengono usati piccoli aerei nella Chiquitania, alla frontiera col Brasile, tra Corumna e San Matias, nonche' di Guayaramerin e Riberalta. In queste zone i narcos non solo utilizzano le viee aeree, ma anche quelle fluviali, procedendo coi traffici attraverso il fiume”.Un caso particolare di narcotraffico via aerea, c'e' stato lo scorso agosto, a Santa Cruz, quando in un solo giorno sono state sequestrate droghe e quattro piccoli aerei che erano usati per il trasporto illegale partendo da piste clandestine. La mancanza di appoggio aereo non e' solo ad oriente, ma anche nella valle e a nord di La Paz. Gli elicotteri UH1 che sono a Chimoré, per esempio, non possono sorvolare le Yungas perche' non hanno autonomia di volo a piu' di 4.000 metri di altezza. Nel giugno del 2014 arriveranno due dei sei elicotteri Super Puma, che possono volare fino a 8.000 metri. Càceres ha fatto sapere che i narcos usano anche mezzi inusuali: i piccoli aerei, nell'oriente, sono fatti con carta di carbone in modo da non essere intercettati dai radar della frontiera. Il Governo ha comprato sei aerei K8 per questo controllo che, pero', non sono operativi perche' non hanno i relativi radar, che hanno un costo molto alto; stiamo aspettando un aiuto da parte della cooperazione internazionale per far fronte a questa carenza -ha detto Càceres. I risultati dei divieti Fabbriche Nel 2013 sono state distrutte 3.739 fabbriche di cocaina e sono state arrestate 3.823 persone coinvolte. Cocaina Fino al 14 ottobre sono state sequestrate 14,69 tonnellate di pasta base di cocaina e 1,13 tonnellate cloridrato di cocaina, per un totale di 15,82 tonnellate Aerei entrano dal Peru' e dal Paraguay Il viceministro fa sapere che nel Paese giungono aerei con carichi di droga provenienti dal Peru' e dal Paraguay. Per la parte peruviana, provengono dalla zona amazzonica, mentre passano da Santa Cruz quelli provenienti dal Paraguay. Alla fine di settembre, la polizia della Fuerza Especial de Lucha Contra el Narcotráfico (FELCN) ha individuato un piccolo aereo a Okinawa (comune di Santa Cruz) in cui si trasportavano 315 Kg di cocaina. Altra operazione che a fine settembre ha richiamato l'attenzione, e' stata il sequestro di 1,08 milioni di dollari che erano nascosti in un piccolo aereo a Pozo del Tigre, vicino al comune di San José de Chiquitos. In questa operazione sono state arrestate due persone armate e sequestrati due motori. In base alle indagini della polizia si e' scoperto che i soldi conteuti in borse di polietilene, erano state ritirate presso una banca del Paraguay. 21-10-2013 16:38 COLOMBIA/Interpol apre il suo congresso mondiale coi dati sulle droghe Ottocento tonnellate di cocaina vengono prodotte ogni anno nel mondo, la maggior parte in Colombia, Peru' e Bolivia. Lo ha fatto sapere oggi l'Organizzazione internazionale di polizia criminale (Interpol) in vista della sua assemblea generale. Secondo uno studio diffuso ieri 20 ottobre a Bogota' dalla Policia Nacional de Colombia, 325 milioni di persone hanno provato una qualche sostanza allucinogena durante l'ultimo anno, 39 milioni dei quali sono dipendenti. “Il fenomeno riguarda maggiormente i giovani e, ogni 365 giorni, la vita di 247 mila consumatori” dice lo studio dell'Interpol che focalizza il suo lavoro sulla lotta contro il consumo di droga, precursori chimici e sostanze doppanti. Secondo l'Interpol, “questo crescente problema mondiale” consente ai trafficanti di guadagnare 320.000 milioni di dollari ogni anno. Si ricorda il caso nel narcotrafficante messicano Joaquin "El Chapo” Guzmàn, che secondo gli investigatori ha un patrimonio di circa mille milioni di dollari. L'Interpol, che ha organizzato il suo 82mo incontro mondiale a partire da oggi fino a giovedi' 24 a Cartagena, sostiene che “le droghe illegali compromettono lo sviluppo economico e sociale e fomentano delinquenza, instabilita' e mancanza di sicurezza”. Considerato che il narcotraffico riguarda tutti i 190 Paesi membri dell'Interpol, il dibattito di questi giorni sara' concentrato su terrorismo e delinquenza transnazionale. 21-10-2013 15:30 ITALIA/Affollamento carcerario e legge sulla droga. L'opinione dell'Ascia I dati forniti dal ministro della Giustizia sul numero dei carcerati in relazione al reato commesso, non fanno che confermare quanto sosteniamo ormai da molti anni e finora inutilmente, ma forse adesso se ne stanno accorgendo anche “loro”! Abbiamo sempre denunciato e cercato di evidenziare che, se un terzo dei detenuti è in carcere o sotto procedimento penale a causa di una sola legge e tutti gli altri in virtù delle altre migliaia di leggi che riempiono il nostro codice penale, allora vuol dire che quella legge è il fulcro, l’alimentatore e il sostentamento di tutto il meccanismo giudiziario, dall’impiego delle FF.OO, all’attività forense, per arrivare al sistema carcerario o di recupero, muovendo somme di denaro per noi inimmaginabili! Non c’è bisogno di indulti o amnistie, basterebbe abrogare la Fini-Giovanardi! Effettivamente i dati forniti dal ministero evidenziano il dramma del numero di persone ristrette in carcere per la legge attuale, come dichiarato dal ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri (fonte: www.asca.it): “Il reato per il quale è ristretto il maggior numero di detenuti è quello di produzione e spaccio di stupefacenti. Per tali fattispecie sono ristrette ben 23.094 persone. Di queste, 14.378 sono condannate definitivamente mentre 8.657 sono in custodia cautelare e 59 internate”. Basta anche analizzare gli altri dati forniti dal ministero riguardante i numeri di detenuti in ordine ad altri reati, per comprendere l’assurdità di una politica repressiva senza eguali in Europa: “Il secondo reato è la rapina con 9.473 presenze (5.801 sono i definitivi, 3564 i giudicabili e 108 gli internati); il terzo reato è l’omicidio volontario con 9.077 presenze ( 6.049 sono i definitivi, 2.792 i giudicabili e 236 gli internati); il quarto è l’estorsione con 4.238 presenze (2.180 sono i definitivi mentre 1.982 sono i giudicabili e 76 gli internati); il quinto reato è il furto con 3.853 presenze (1.952 sono i definitivi, 1.824 i giudicabili e 77 gli internati); il sesto reato è la violenza sessuale con 2.755 presenze (2.001 sono i definitivi, 709 i giudicabili e 45 gli internati); il settimo è la ricettazione con 2.732 presenze (1.897 sono i definitivi, 809 i giudicabili e 26 gli internati). Sono 1424, invece, i detenuti per associazione di stampo mafioso. Seguono, con circa 500 detenuti, il sequestro di persona, l’associazione per delinquere, la violenza privata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, malt! rattamenti in famiglia, atti sessuali con minorenni”. Ed è evidente che la legge antidroga in vigore (Fini-Giovanardi) da sola produce più detenuti dei tre reati che la seguono in classifica messi insieme: Stupefacenti 23.094 rapina: 9.473 omicidio volontario: 9.077 estorsione: 4.238 Questo perchè nel ‘calderone’ carcerario non sono finiti solo trafficanti, ma sopratutto semplici consumatori, o soggetti accusati di spaccio per avere superato i limiti imposti da una legislazione criminale. Considerando poi che la maggior parte di questi detenuti per ‘droga’ lo è per possesso o coltivazione di cannabis, si deduce che una modifica della legge attuale, possa portare benefici duraturi, che non esisterebbero con amnistia o indulto, che sono operazioni di facciata (più che altro per evitare le sanzioni europee) che incidono sull’entità della pena, o non sulla tipologia di reato. La prima cosa da fare è eliminare dal codice penale quei reati che non danno nessun allarme sociale, come è il consumo e coltivazione di cannabis. Giancarlo Cecconi e Davide Corda – ASCIA 21-10-2013 13:45 ITALIA/Prevenzione droga con approccio di genere. Unicri e Dpa Un approccio "di genere" al problema droga e dipendenze: è quello che si prefigge una prossima pubblicazione dell'Unicri (istituto di ricerca delle Nazioni Unite sul crimine e la giustizia) insieme al Dipartimento politiche antidroga italiano (Dpa), che verrà presentata domani presso la Sala Polifunzionale di Palazzo Chigi. Si tratta, spiega il Dpa, di una raccolta di contributi redatti da singoli esperti, agenzie specializzate e organizzazioni governative operanti a livello internazionale, raccogliendo spunti e prospettive sulle differenze esistenti tra la dipendenza al femminile e al maschile e le rispettive peculiarità. Il progetto Dad.net, realizzato e finanziato dal Dpa, nel quale il volume è inserito, mira ad assistere i professionisti del settore e i decisori politici a comprendere e applicare un approccio di genere nella loro agenda. Le donne, avverte il Dpa, hanno rischi aggiuntivi rispetto ai maschi per una serie di situazioni critiche. I dati evidenziano ad esempio come la trasmissione dell'infezione per via eterosessuale da hiv colpisca più le donne rispetto ai maschi; inoltre, il precoce consumo di alcol nelle adolescenti incrementa anche il rischio di cancro al seno. Preoccupante inoltre l'aumento dell'uso delle droghe "da stupro" come il Ghb: si stratta di sostanze, alcune delle quali facilmente reperibili su Internet, che agiscono velocemente e che producono un'amnesia che cancella il ricordo. Inoltre varie segnalazioni portano alla ribalta un altro fenomeno allarmante che riguarda le ragazzine, come quello di procurarsi droga i cambio di sesso. "Purtroppo - spiega Giovanni Serpelloni, capo del Dpa - sino a oggi il dato di genere è stato spesso trascurato. Nell'ambito del consumo di sostanze da parte delle ragazze in Italia, in un'età compresa tra i 15 e i 19 anni, è salito in modo preoccupante l'abuso di farmaci non prescritti. E' quindi importante, ai fini dei trattamenti e ancor più nel campo della prevenzione, sapere che l'approccio metodologico differenziato tra maschi e femmine talvolta può fare davvero la differenza; di conseguenza offrire l'opportunità servizi e trattamenti personalizzati può contribuire ad avere successi maggiori". "Le donne hanno sempre avuto un fattore di resistenza all'uso di sostanze stupefacente maggiore rispetto agli uomini, invece negli ultimi tempi stanno mostrando interesse verso delle sostanze tipicamente di uso prevalente maschile come la cocaina, utilizzata tra l'altro anche come anoressizzante dalle adolescenti per controllare e inibire la fame. Inoltre la differenza di sesso si manifesta anche nella capacita' di metabolizzare l'alcol: le donne sono piu' sensibili e metabolizzano meno e piu' lentamente, rischiando di entrare in coma etilico anche con un consumo di alcol minore rispetto ai maschi. Quindi vanno sostenute e supportate nelle loro scelte di salute con un'offerta attiva di percorsi di cura e riabilitazione sempre più precoci ed efficaci" conclude Serpelloni. 21-10-2013 12:40 MESSICO/Narcoguerra. Cresce ondata di violenza a Citta' del Messico L'assassinio, a Citta' del Messico, in soli tre giorni di sei persone in vicende legate alla vendita di droghe, tra cui due minorenni a e una giovane di 19 anni, fa temere per una nuova ondata di violenza nella capitale. Citta' del Messico grossomodo e' ai margini delle violenze che ci sono in diversi luoghi come Nuevo Laredo, Tijuana, Ciudad Juarez, Acapulco. Ma il 19 scorso due ragazzi di 13 e 14 anni e una giovane di 19 anni sono stati assassinati in questioni che le autorita' riconducono al mercato della droga, per cui la polizia ha sguinzagliato 400 poliziotti nella zona di Cuatepec, dove si sono svolti i fatti delittuosi. I due ragazzi, fratelli fra di loro, mentre camminavano per strada sono stati avvicinati da una motocicletta da cui sono partiti 80 colpi di fucile automatico AK-47. Accanto ai corpi e' stata trovata una borsa con droga. 20-10-2013 20:21 URUGUAY/Produzione e vendita legale di marijuana. Si parte a meta' 2014: 1 dollaro per un grammo L'Uruguay ha fissato ad un dollaro al grammo il prezzo della marijuana che lo Stato produrra' e vendera'. Il segretario nazionale della Junta Nacional de Drogas, Julio Calzada, ha fatto sapere che la vendita comincera' a meta del 2014 e solo a chi sara' iscritto in un pubblico registro. Ogni persona potra' comprare massimo 40 grammi al mese, quantita' che potra' essere modificata rispetto al THC (tetraidrocannabinolo, componente psicoattivo) che sara' contenuto nella sostanza. Il prezzo e' stato fissato per competere coi narcotrafficanti che, in Uruguay, vendono la marijuana grossomodo allo stesso prezzo. Con un grammo si puo' fare una grossa sigaretta o due/tre fini. Calzada ha ricordato che “il mercato illegale e' rischioso e di cattiva qualita'” e che lo Stato “offrira' un luogo sicuro per acquistare, un prodotto di buona qualita' e, infine, col medesimo prezzo che si trova nel mercato illegale”. 20-10-2013 19:59 ITALIA/Minorenne di Como spaccia nella sua scuola. Arrestato Sotto il banco, anziché i libri e gli appunti, custodiva dosi di marijuana già confezionate e un bilancino di precisione, gli strumenti della sua piccola ma già avviata attività di spaccio. Uno studente sedicenne dell'istituto comasco Pessina per il quale l'altro giorno sono scattate le manette, grazie all'attività investigativa degli agenti della Sezione Antidroga Questura di Como che si erano imbattuti in lui nel corso in un normale controllo di routine. I clienti erano gli altri studenti che contattava sia all'esterno dell'istituto sia all'interno, all'intervallo o nei bagni dove molto probabilmente la droga veniva consegnata e pagata. Per essere più sicuro il giovane teneva sempre con se' il suo kit da spacciatore, nascosto sotto gli abiti celato in un borsello dove erano custodite alcune dosi già confezionate e un bilancino di precisione. Questo induce a pensare che il ragazzo non si limitasse solo a spacciare all'interno dell'istituto ma forse si era ricavato un angolo tranquillo, anche all'esterno in prossimità della scuola, dove confezionava le dosi di marijuana. Agli agenti è bastata una semplice perquisizione per individuare tutto l'armamentario. Riaccompagnare il ragazzo a casa, li' sono stati individuati 164 grammi di marijuana. Abbastanza per accusare il ragazzo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, reato per il quale il Codice Penale prevede l'arresto anche per i minorenni. 20-10-2013 19:56 ITALIA/Folla salva spacciatori da arresto. Caivano-Napoli La folla interviene e fa scappare gli spacciatori. È successo a Caivano, dove la polizia del commissariato di Afragola aveva notato due pusher già denunciati in passato nel rione Iacp. Gli agenti si sono avvicinati per bloccarli, ma uno dei due ha gettato a terra la droga e ha ingaggiato una colluttazione con i poliziotti, mentre il complice è fuggito. Poi l'uomo ha chiesto aiuto a gran voce e in suo aiuto sono accorse alcune persone che lo hanno aiutato a divincolarsi dalla stretta degli agenti. È poi arrivato un giovane in moto che lo ha fatto salire a bordo e si è allontanato. I due spacciatori sono stati denunciati. 20-10-2013 19:49 ITALIA/Droga nel carcere di Cagliari Grazie a un ispettore di Polizia penitenziaria è stato sequestrato un etto di hascisc che un detenuto addetto alle pulizie nel carcere di Buoncammino aveva raccolto e depositato all'interno della busta dei rifiuti. Qualcuno, dal piazzale esterno che si affaccia su piazza D'Armi, ha lanciato oltre il muro di cinta una calza con un laccio bianco. L'involucro è stato poi raccolto dal detenuto addetto alle pulizie che lo ha depositato nel sacco dei rifiuti. Al rientro nella zona detentiva, il sacco è stato svuotato e la droga recuperata. Per il detenuto il direttore Gianfranco Pala ha disposto 15 giorni di isolamento e la rimozione dall'incarico di spazzino. Che la droga nel carcere cagliaritano circoli con facilità emerge anche da un'operazione effettuata dai cinofili della Polizia penitenziaria. Il 17 ottobre, gli agenti e i cani Badiane (pastore belga malinois) e Lorenza (dobermann) hanno effettuato un blitz nelle celle dell'istituto di pena. Nel braccio destro, con i detenuti fuori dalle celle per la perquisizione, uno di loro (un cagliaritano di 23 anni, in cella per spaccio e che finirà di scontare la pena nel 2015) ha cercato di ingoiare un ovulo. La mossa non è sfuggita a un poliziotto che è riuscito a far sputare l'involucro. Aperto, all'interno sono state trovate sette dosi di hascisc. Anche per il giovane, che ha ammesso le sue responsabilità, è scattata la denuncia e l'isolamento per 15 giorni. 19-10-2013 19:46 ITALIA/Controlli antidroga tre scuole Camerino. Negativi... Controlli antidroga oggi nelle scuole superiori di Camerino (Macerata), l'Istituto professionale 'Don Pocognoni', l'Istituto tecnico 'Antinori' e i Licei 'Costanza da Varano'. Quindici le aule ispezionate dai carabinieri, mentre il cane antidroga 'Blitz', un pastore tedesco dei Cc di Pesaro, fiutava gli zaini degli studenti. Al termine buone notizie: a scuola non c'era droga. All'operazione ha partecipato il comandante della Compagnia Cc di Camerino, cap. Vincenzo Orlando. ''Bisogna che i ragazzi sappiano che l'uso di tutte le sostanze stupefacenti contribuisce a recare danni cerebrali e dipendenza'', ha detto. 19-10-2013 11:21 USA/Narcoguerra. Quattro narcoboss colombiani e messicani estradati verso New York Il procuratore federale di NewYork ha fatto sapere di aver estradato quattro uomini dal Messico e dalla Colombia, grazie ad una indagine che e' durata tre anni. Il U.S. Attorney's office in Manhattan ha emesso il provvedimento venerdi', tra gli estradati il leader de la Oficina de Envigado, cartello di narcos con base in Colombia che giungera' in Usa alla fine di questo mese; Ericson Vargas Cardona e incriminato per cospirazione con traffico di cocaina e di armi, incluse delle granate. Dal cartello di narcotrafficanti de La Familia Michoacan, con base in Messico, arriveranno Ricardo Quintero e Jesus Dominguez Gallardo, anch'essi incriminati per cospirazione legata all'importazione di metamfetamine e cocaina. Un altro uomo, Diego Vallejo-Reyes, sara' estradato dalla Colombia sempre per cospirazione legata al traffico di cocaina verso gli Usa. 19-10-2013 11:04 MESSICO/Narcoguerra. Ucciso boss del narcotraffico Francisco Rafael Arellano Felix, uno dei piu' noti boss del narcotraffico in Messico, e' stato ucciso durante una festa di famiglia che si svolgeva in un albergo di Cabo San Lucas, nota localita' turistica della Baja California. Un commando di armati ha fatto irruzione nella sala ed ha colpito l'uomo al petto ed alla testa. Ne e' seguita una sparatoria, con il massiccio intervento delle forze di polizia. Non e' chiaro se gli assalitori siano riusciti a fuggire. Arellano Felix e i suoi fratelli sono stati per gli ultimi due decenni alla guida di uno dei piu' famigerati cartelli della droga con sede a Tijuana, sul confine con la California. La maggior parte dei fratelli negli ultimi anni e' stata uccisa o arrestata: anche Arrellano Felix e' stato arrestato e condannato a sei anni per aver venduto cocaina ad un agente federale sotto copertura. Rilasciato nel 2008 per buona condotta, era stato poi rimandato in Messico. 18-10-2013 18:45 USA/I biscotti Oreo rendono dipendenti come con la cocaina? Oreo, il biscotto nero e bianco formato da due amaretti a sandwich, crea dipendenza.Uno studio dell'Universita' del Connecticut pubblicato lo scorso 15 ottobre spiega il meccanismo della dipendenza per alcuni alimenti zuccherati e grassi. Nello studio, diretto da Joseph Schroeder, professore di neuroscienze, con l'aiuto di studenti 13/15enni, due gruppi di topi sono stati separati. In un gruppo, i topi potevano scegliere, alla fine di un labirinto, tra degli Oreo e dei dolci di riso e potevano utilizzare tutto il tempo che volevano. Nel secondo gruppo, cosi' come prima, ma la scelta era tra della droga (morfina o cocaina) e una soluzione di acqua salata. Risultato: i topi del primo gruppo hanno passato la maggior parte del tempo vicino ai biscotti al cioccolato mentre quelli del secondo gruppo dove c'era la droga. Gli Oreo sono allora desiderati cosi' come avviene per la cocaina? "La nostra ricerca sostiene la teoria che gli alimenti molto grassi o molto zuccherati stimolano il cervello nello stesso modo della droga. Questo potrebbe spiegare perche' alcune persone non possono resistere a questi cibi", spiega Schroeder. Particolare rilevato dall'autore: i topi preferiscono la crema (come noi umani), essi hanno aperto il biscotto in due per mangiarlo. Inoltre, i ricercatori hanno misurato il piacere dovuto al consumo di un Oreo, paragonandolo a quello che accade dopo che si e' assunta una droga. Secondo l'équipe, i biscotti attivano piu' neuroni nel nucleo accumbes, "centro del piacere" del cervello piu' della cocaina o della morfina. Questo potrebbe essere il motivo per cui questo biscotto, creato da piu' di 100 anni, resta il piu' venduto al mondo. 18-10-2013 18:06 FRANCIA/Ex-capitano accusato di sottrazione di droga. Chiesti quattro anni di galera Quattro anni di galera sono stati chiesti dal tribunale di Draguignan (Var) per un ex-capitano della gendarmeria accusato di aver sottratto 95 Kg di resina di cannabis. Il gendarme, 41 anni, aveva sottratto questi 95 Kg e falsificato alcuni documenti connessi a questi stupefacenti, tra il 2007 e il 2009, quando era a capo della Gendarmeria di Fréjus. La gendarmeria era stata allertata dal tenore di vita dell'ex-capitano, che girava in Porsche Cayenne ed abitava in una villa del valore di piu' di 500.000 euro. La sentenza e' attesa per il 16 gennaio 2014. L'ex-capitano, che nega i fatti, ha problemi giudiziari anche in Corsica, dove ha diretto una sezione di polizia di Bastia. 18-10-2013 17:54 MESSICO/Quattro poliziotti arrestati per rapporti con banda di narcos a Santa Fe' Quattro poliziotti di santa Fe' sono stati arrestati per presunti vincoli con "Los Monos", l'organizzazione narcos piu' grande che opera negli ultimi anni nella citta' di Rosario. L'arresto, anche grazie ad intercettazioni telefoniche, e' stato fatto dopo che venerdi' scorso la casa del Governatore di Santa Fe', Antonio Bonfatti, e' stat oggetto di un attenanto con armi da fuoco. Nello scorso mese altri sei poliziotti sono stati incriminat per il medesimo motivo. Sono quindi 10 i poliziotti incriminati fino ad oggi per rapporti con "Los Monos". 18-10-2013 17:34 USA/Legalizzazione marijuana. E' d'accordo il 65% dei californiani Il 65% dei californiani e' d'accordo per legalizzare il consumo di marijuana, cosi' come fa sapere una indagine di mercato divulgata oggi da Tulchin Research. Il 32% e' contrario alla legalizzazione e solo il 3% e' indeciso. Il 46% ha risposto di "appoggiare con fermezza" il consumo della marijuana a fini terapeutici. Mentre solo il 27% vi si "oppone fermamente". Ben Tulchin, presidente dell'agenzia di mercato, ha fatto sapere che l'indagine e' stata fatta in previsione di una iniziativa che, nel 2016, dovrebbe portare alla legalizzazione della marijuana. La California e' stato il primo Stato che nel 1995 ha legalizzato il consumo medico della marijuana. Mentre solo tre anni fa e' fallita un'iniziativa per la legalizazione dell'uso ricreativo. Il 74% degli elettori Democratici appoggiano la legalizzazione, cosi' come il 71% degli elettori indipendenti e il 47% degli elettori repubblicani. I latinos sono, col 53%, tra i sostenitori piu' fievoli. Mentre e' d'accordo il 74% degli afroamericani, il 68% degli asiatici statunitensi e il 69% degli anglosassoni. La indagine e' stata fatta tra il 26 settembre e il 6 otobre tra 200.000 elettori che hanno partecipato alle ultime elezioni. 18-10-2013 17:18 BOLIVIA/Lotta al narcotraffico. I numeri da gennaio ad ottobre La polizia antidroga della Bolivia (Fuerza Especial de Lucha Contra el Narcotráfico - FELCN), ha sequestrato, tra gennaio e ottobre, 15,8 tonnellate di cocaina e 71,8 tonnellate di marijuana. Lo fa sapere il viceministro della Difesa Sociale, Felipe Càceres. Nello stesso periodo sono stati manualmente erdicati 9.048 ettari di coca nello Yungas, a La Paz, nel dipartimento di Cochabamaba, e nella provincia Yapacaì, a Santa Cruz. La Bolivia, insieme a Peru' e Colombia, e' tra i maggiori produttori mondiali della foglia di coca. Nello stesso periodo, le operazioni di polizia realizzate sono state 10.405, sono state distrutte 3.739 fabbriche di cocaina e 3.823 persone sono state arrestate. 18-10-2013 13:17 /Incontro sulle dipendenze. Eranid a Roma Lunedi' e martedi' prossimi, a Roma, nella sala verde di Palazzo Chigi, si terra', per la prima volta in Italia, l'incontro dei delegati del network di ricerca europeo sulle dipendenze (ERANID) voluto e finanziato dalla Commissione Europea. Questo network, di durata quadriennale, il cui obiettivo e' quello di definire le priorita' di ricerca scientifica per i prossimi anni, riunisce oltre all'Italia, le delegazioni, di Olanda in qualita' di coordinatore del progetto, Regno Unito, Francia, Portogallo e Belgio, con il supporto dell'Osservatorio Europeo sulle Droghe di Lisbona (EMCDDA), organo tecnico della Commissione Europea in materia di droghe, e il Gruppo Pompidou del Consiglio d'Europa. Al Dipartimento Politiche Antidroga Italiano e' stato demandato dal network il compito della gestione della comunicazione scientifica, nonche' la trasmissione ai partner europei, agli stakeholders e alla comunita' scientifica, delle attivita' e dei risultati raggiunti, sollecitando cosi' i decisori politici all'emanazione di indicazioni coerenti rispetto alle evidenze scientifiche emerse. Nella due giorni i delegati avranno il compito di eseguire un'analisi attenta delle risorse europee esistenti sui programmi di ricerca e finanziamenti sulla droga a livello nazionale e internazionale. Lo scopo e' la costituzione di una Agenda Strategica Europea che possa definire le priorita' di ricerca per i prossimi anni e per la messa a punto di bandi di ricerca. "Siamo sempre piu' convinti, al pari della Commissione Europea, che solo attraverso una piu' stretta cooperazione multidisciplinare tra ricercatori di diversi Paesi - ha dichiarato Serpelloni, capo del DPA - si potra' raggiungere un ulteriore sviluppo di metodologie di ricerca integrata con una pratica clinica e preventiva che potranno essere di particolare importanza per la definizione e valutazione delle strategie politiche e dei programmi di intervento. Un orientamento moderno ha continuato il Capo Dipartimento - che si basi anche sulle recenti scoperte derivanti dalle neuroscienze alle quali l'Italia contribuisce fortemente con i propri ricercatori e i progetti finanziati dal DPA. Ci stiamo finalmente muovendo - ha spiegato Serpelloni - verso una cooperazione europea nel campo della ricerca multidisciplinare che va oltre le ideologie, che purtroppo a volte hanno connotato questo settore, a favore di attivita' messe in atto con un approccio di tipo integrato, come stabilito anche dall'ultimo piano di Azione dell'Unione Europea. Un approccio - ha concluso il capo del DPA - che prevede attivita' e misure di prevenzione precoce e cura dell'uso di droghe, di prevenzione/riduzione del rischio del danno e di recupero della persona tossicodipendente, basate sulle evidenze scientifiche e sull'integrazione delle varie discipline coinvolte, tendenti a dare risposte concrete per la tutela della salute delle nostre giovani generazioni, alle quali l'Italia contribuisce da sempre con forte impegno e determinazione". 18-10-2013 11:57 COLOMBIA/Primo indennizzo di Stato per vittima Pablo Escobar Lo stato colombiano ha accettato di indennizzare per la prima volta una vittima del celebre 'barone' della droga Pablo Escobar, 24 anni dopo i fatti. La decisione e' stata presa dall'Unita' di attenzione e di riparazione integrale alle vittime, un organismo pubblico incaricato di valutare i danni subiti dagli abitanti del paese, scosso da una guerra interna di 50 anni che ha mescolato bande criminali, guerriglieri e milizie paramilitari. In particolare, l'istanza in questione era stata portata avanti dai figli di Gerardo Arellano Becerra, una delle 110 vittime dell'esplosione di un aereo di linea, una delle molteplici azioni criminali messe in atto da Pablo Escobar. Considerato il mandante della morte di migliaia di persone, il capo del celebre cartello di Medellin, ucciso nel 1993 da un commando scelto, aveva aperto un ciclo di violenze a partire dagli anni Ottanta per sfuggire a un'estradizione verso gli Stati Uniti. 17-10-2013 19:21 USA/Marijuana ricreativa. Le regole dello Stato di Washington Le autorita’ dello Stato di Washington hanno stabilito ieri delle strette norme per la vendita e l’uso ricreativo della marijuana, in attesa della legalizzazione prevista per il prossimo anno. Le norme stabilite dallo State Liquor Control Board prevedono un sistema di tracciamento dell’inventario di coltivatori e venditori con licenza per la marijuana, si’ da tenere sotto sorveglianza ogni grammo di marijuana ed evitare che finisca nel mercato nero. Sono vietati investimenti fuori dello Stato da parte dell’industria della marijuana con fini ricreativi, e vietato ai proprietari di possedere piu’ di tre aziende. I negozi autorizzati alla vendita saranno 231, 12 dei quali a Seattle. Lo Stato di Washington diviene, grazie a queste norme, il secondo Stato Usa, dopo il Colorado, che fa conoscere i dettagli della future norme che regolamenteranno la marijuana. Inoltre e’ vietata la autocoltivazione di marijuana, e tutta la droga regolamentata dovra’ essere sottoposta alle analisi di un laboratorio indipendente. Il terreno che potra’ essere coltivato sara’ al massino 200.000 metri quadri, limitando cosi’ la produzione a 40 tonnellate. Chi vorra’ coltivare o vendere marijuana, a partire dal 18 novembre ed entro un mese da questa data, dovra’ presentare domanda per ottenere una licenza statale. Le autorita’ prevedono che saranno in circa 2.000 a fare domanda di coltivazione e vendita. 17-10-2013 19:04 MARTINIQUE/Il mercato e il traffico di droga nelle Antille francesi Il mercato della droga in Martinica e Guadalpa si caratterizza per un forte consumo di cannabis, cocaina e crack, un traffico favorito dalla vicinanza dei Paesi produttori. La principale sostanza illegale consumata nelle Antille francesi e’ la cannabis, proveniente dalle vicine isole anglofone, dice Sylvie Merle, dell’Osservatorio sulla Salute della Martinica. Le droghe di sintesi, come l’estasy, sono poco attrattive, cosi’ come le droghe iniettabili (eroina), perche’ il consumatore medio delle Antille e’ alla ricerca di prodotti stimolanti, e il mercato delle Antille non e’ molto vicino alla zona di transito dell’eroina. Altre droghe molto consumate sono la cocaina e il crack. Situate vicino ai Paesi produttori di cocaina (Peru’, Bolivia e Colombia) Guadalupa e Martinica sono zone di passaggio e di rimbalzo del traffico internazionale. Anche se cocaina e crack provengono dalla medesima molecola, la cocaina, meno visibile e accessibile, e’ soprattutto riservata ad un consumatore agiato, mentre il crack, piu’ visibile e meno costoso, e’ meno difficile da trovare. Per i traffici, Guadalupa e Martinica si caratterizzano per la presenza di molte piccole organizzazioni locali, piccole reti, situazione che e’ causa di violenza fra gli spacciatori. Mentre la cocaina e’ importata, il crack e’ prodotto localmente. Il traffico e’ essenzialmente via mare, sia con battelli molto veloci e di grande potenza (per la cocaina), sia grazie a piccole navi da pesca che vengono dalle isole vicine con carichi di cannabis. Le grosse quantita’ passano nelle acque territoriali per poi raggiungere l’Africa dell’ovest, ma non sono destinate al mercato locale. I sequestri di cocaina rappresentano piu’ della meta’ di tutti i sequestri nazionali. La cocaina arriva anche con dei “muli”. Infine, un piccolo traffico di cocaina parte direttamente da Guadalupa e Martinica verso la Francia, e i trafficanti di ritorno importano resina di cannabis marocchina. 17-10-2013 18:45 BOLIVIA/Foglia di coca per il consumo interno. Lo studio finanziato dalla Ue e ancora non pubblicato L’ambasciatore Ue in Bolivia, Timothy Torlot, si lamenta che non siano stati pubblicati i risultati di uno studio sulla foglia di coca in Bolivia stessa, un lavoro che la Ue ha finanziato con circa 1 milione di dollari e che doveva essere concluso nel 2010. “Noi abbiamo finanziato chi doveva ricercare le informazioni, i clienti dei consultori, ma spetta al Governo la decisione di come e quando procedere alla pubblicazione, non e’ una decisione che compete a noi”, ha detto l’ambasciatore. In risposta, il ministro del Governo boliviano, Carlos Romero, dice che gli autori dello studio non avevano fatto bene il loro lavoro, con deficienze metodologiche che' non prendevano in considerazione l’intero ambito che avrebbe dovuto essere studiato. Dal 2011, le autorita’ hanno sempre posticipato la pubblicazione di questo studio che dovrebbe far conoscere quanta coca e’ necessaria per il mercato interno boliviano. L’ultima data fissata per la pubblicazione –come dice il ministro della Difesa Sociale, Felipe Càceres- e’ la fine del mese di ottobre. “La Bolivia ha 25.300 ettari coltivati con la foglia di coca, e questo studio ci dira’ la quantita’ che ci e’ necessaria per il mercato interno, per cui l’eccedente dovra’ essere eradicato”, ha detto Càceres. 17-10-2013 16:58 CANADA/Metamfetamine aumentano vulnerabilita' nell'assumere droghe per via endovenosa. Studio La metanfetamina in cristalli consumata dai ragazzi di strada aumenta la loro vulnerabilita' all'assunzione degli stupefacenti per iniezione, secondo un nuovo studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal. L'uso di metanfetamine e' risultato associato a un incremento del rischio di iniettarsi droghe di tipo anfetaminico. Le metanfetamine sono seconde solo alla cannabis come popolarita' e i tassi di iniezioni sono notevolmente aumentati tra i tossicodipendenti in Nord America. Solo in Canada, emerge dalla ricerca condotta dal Centre for Excellence in Hiv/Aids della University of British Columbia, l'uso complessivo di metanfetamina in cristalli tra i giovani di strada dai quindici ai ventiquattro anni e' aumentato dal 2,5 per cento del 1999 al 9,5 per cento nel 2005. Di un campione di 395 ragazzi che ricorrevano ai cristalli ma non assumevano droghe attraverso iniezioni all'inizio dello studio il sedici per cento ha iniziato a farlo prima del termine dell'indagine (ottobre 2005-dicembre 2010). L'eta' media della prima assunzione dei cristalli e' quattordici anni tra i giovani che successivamente diventano tossicodipendenti per via endovenosa. 17-10-2013 16:53 ITALIA/Il maggior numero di detenuti e' dentro per droga. Ministro Cancellieri ''Il reato per il quale e' ristretto il maggior numero di detenuti e' quello di produzione e spaccio di stupefacenti''. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, in audizione davanti alla Commissione della Camera. ''Per tali fattispecie sono ristrette ben 23.094 persone: di queste 14.378 sono condannate definitivamente mentre 8.657 sono in custodia cautelare e 59 internate''. Il secondo reato, ha ricordato il ministro, ''e' la rapina con 9.473 presenze: 5.801 sono i definitivi, 3564 i giudicabili e 108 gli internati''. Al terzo posto ''e' l'omicidio volontario con 9.077 presenze ( 6.049 sono i definitivi, 2.792 i giudicabili e 236 gli internati)''. Ancora, ha detto il guardasigilli, ''il quarto reato e' l'estorsione con 4.238 presenze (2.180 sono i definitivi mentre 1.982 sono i giudicabili e 76 gli internati); il quinto reato e' il furto con 3.853 presenze (1.952 sono i definitivi, 1.824 i giudicabili e 77 gli internati). Il sesto reato e' la violenza sessuale con 2.755 presenze (2.001 sono i definitivi, 709 i giudicabili e 45 gli internati); il settimo e' la ricettazione con 2.732 presenze (1.897 sono i definitivi, 809 i giudicabili e 26 gli internati)''. ''Sono poi 1.424 i detenuti per associazione di stampo mafioso (si tratta di un numero basso trattandosi di reato spesso associato a fattispecie di maggiore gravita' come l'estorsione o l'omicidio). Seguono, con circa 500 detenuti ha concluso il ministro - il sequestro di persona, l'associazione per delinquere, la violenza privata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, maltrattamenti in famiglia, atti sessuali con minorenni''. 16-10-2013 12:12 SPAGNA/Una proteina del fegato preserva lo stesso da paracetamolo, alcol e droghe. Studio I ricercatori del Centro Nazionale di Ricerca sul Cancro di Madrid, hanno scoperto che la proteina Fra-1 protegge notevolmente il fegato da alcuni agenti tossici, come paracetamolo, alcool e droghe. Sotto la direzione di Erwin Wagner, il gruppo di ricercatori ha lavorato su alcuni topi, dove hanno verificato che la produzione di Fra-1 da parte del fegato, ha protetto questo organo dalla distruzione provocata da diversi farmaci. Nel contempo, la sparizione della Fra-1 aumenta il rischio di danni al fegato. Risultati che fanno sperare per farmaci che preservino dalle varie intossicazioni. 16-10-2013 11:46 MESSICO/Cannabis terapeutica. Il Dalai Lama e' favorevole Il Dalai Lama, leader spirituale del Tibet, ha partecipato ieri 15 ottobre ad una dibattito sulla legalizzazione della marijuana in Messico, ed ha sostenuto che appoggia questa proposta a fini medici. L'incontro era organizzato dall'ex-presidente Vicente Fox, e il leader tibetano ha detto che l'eccezione per il consumo legale della marijuana dovrebbe essere valido solo per uso terapeutico. Se “il suo uso e' per essere storditi, non va bene”, ha aggiunto di fronte a 4.000 persone. Fox e' da tempo che sta portando avanti una campagna per la legalizzazione, sostenendo che le attuali normative non hanno fatto altro che aumentare business e potere dei cartelli di narcotrafficanti. 16-10-2013 11:30 ITALIA/Gli sequestrano uno spinello a Carrara e lo avviano al programma di recupero terapeutico Trentenne denunciato dalla polizia per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti. Nei giorni scorsi, nell'ambito di specifici servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti nel territorio comunale di Carrara, gli agenti hanno sequestrato della droga a un 30enne carrarino. In particolare, nel corso di un servizio effettuato nelle ore serali vicino a un locale nei paraggi dell'Esselunga, sul viale XX Settembre, gli agenti hanno controllato due persone, una delle quali ha iniziato ad agitarsi, tanto da indurre i poliziotti a chiedergli di svuotare le tasche dei pantaloni, mostrandone il contenuto. Tra gli oggetti saltati fuori dalle tasche c'era anche un pacchetto di sigarette contenente in realtà uno spinello o joint pronto all'uso, confezionato con tabacco e sostanza stupefacente presumibilmente hashish, che l'uomo ha consegnato subito spontaneamente agli agenti. Analizzata dal personale della scientifica del commissariato, la sostanza risultava effettivamente essere hashish, per un peso di circa un grammo; la stessa è stata sottoposta a sequestro amministrativo ed il relativo verbale è stato immediatamente trasmesso alla prefettura per l'adozione dei provvedimenti di carattere amministrativo a suo carico e per l'adozione del programma terapeutico di recupero. 16-10-2013 11:21 ITALIA/Minorenne denunciato ad Aosta perche' cede spinello Un minorenne denunciato per cessione di stupefacenti (uno spinello) e altri cinque coetanei segnalati amministrativamente al prefetto per possesso di modiche quantità di droghe leggere: è il bilancio dell'attività svolta ieri dal personale della questura di Aosta nel centro del capoluogo. 15-10-2013 18:07 ITALIA/Macchina per cercare ovuli nei muli umani... non funziona Il «superwc» c’è, ma non funziona. È costato 12 mila euro, è piazzato nel carcere «Lorusso-Cutugno» e ha un gemello al Cto. L’obiettivo: filtrare gli «ovuli» di droga dalle feci dei detenuti, recuperando così elementi di prova. «Un passo avanti per la sicurezza e la salute, ma anche per restituire professionalità alla polizia penitenziaria» aveva detto il direttore del carcere Giuseppe Forte, in occasione della presentazione dell’apparecchiatura, avvenuta due settimane fa. Spiegando che il «superwc» era in funzione da un mese. Peccato che il prodigio della tecnica non funzioni. E all’epoca della conferenza stampa, le segnalazioni alla direzione del carcere erano già arrivate dagli stessi agenti di polizia penitenziaria. Con ogni probabilità, il problema è legato ai getti d’acqua che dovrebbero servire a separare gli «ovuli» dalle feci. Troppo deboli, forse è una questione di pressione dell’acqua. Comunque sia, il risultato è che l’apparecchiatura non funziona. Ma è stata presentata lo stesso ai media come operativa. Troppo facile ironizzare sui 12 mila euro buttati nel «superwc», anche perché sarebbe ingiusto: un’apparecchiatura del tutto simile è stata installata nell’aeroporto di Malpensa. E funziona. Lo stesso pare che valga per quella sistemata al Cto e per le decine di «gemelle» piazzate negli aeroporti di mezzo mondo. Quando hanno visto arrivare il «superwc», gli agenti di polizia penitenziaria avevano tirato un sospiro di sollievo. Speravano di poter accantonare il ricordo di quelle ore trascorse a rimestare negli escrementi dei detenuti, rischiando malattie di ogni tipo. Ironia della sorte, l’apparecchiatura è nella stessa stanza dove c’era il vecchio impianto, una sorta di grande cestello-setaccio dove svolgere l’operazione a mano. Ritrovarsi con l’apparecchiatura in avarìa davanti agli occhi suona come una beffa. «Ormai l’amministrazione penitenziaria è talmente maleodorante in termini organizzativi e di funzionalità che continua a costringere i poliziotti penitenziari anche a mettere le mani nelle feci altrui. È davvero troppo» tuonano il segretario generale Osapp Leo Beneduci e il suo vice Gerardo Romano. 15-10-2013 17:36 SPAGNA/Coltivava marijuana. Arrestato agente dei Mossos Un agente dei Mossos d'Esquadra, che faceva parte della scorta del presidente della Generalitat de Catalunya Artur Mas, e' stato arrestato, insieme alla sua compagna, il 17 del mese scorso perche' coltivava un centinaio di piante di marijuana in una casa in una localita' vicino a Tarragona. Lo fanno sapere fonti della polizia catalana. 15-10-2013 17:27 IRAN/Condannato a morte per droga sopravvive ad impiccagione. Nuova esecuzione In Iran un condannato a morte, portato sulla forca, impiccato e dichiarato morto, in realta e' e' sopravvissuto. L'uomo adesso versa in condizioni precarie, ma appena si riprendera' - ha deciso il giudice - sara' di nuovo sottoposto all'impiccagione. L'efferata storia arriva dall'Iran ed e' riportata, secondo l'ong Iran Human Rights, dal sito on-line Jam e-Jam, pubblicato dall'emittente ufficiale di Stato iraniana, Irib. L'uomo, 27 anni, identificato come tale Alireza M. era stato condannato a morte perche' trovato in possesso di un chilo di una droga sintetica all'interno della prigione di Bojnord. L'esecuzione e' durata 12 minuti e al termine il medico legale ha firmato il certificato di decesso e l'uomo e' stato trasferito in un obitorio; ma l'indomani, il 10 ottobre scorso (Giornata Mondiale contro la Pena di Morte, tra l'altro) qualcuno si e' accorto che Alireza M. Respirava ancora: trasferito in ospedale, le sue condizioni -secondo il sito web - sono soddisfacenti; e "le piu' felici sono state le figlie" che si erano gia' preparate al funerale. Poi pero' la doccia fredda. "E' stato condannato a morte da un Tribunale Rivoluzionario e la sentenza sara' effettuata una volta che i sanitari confermeranno che sta sufficientemente bene", ha stabilito un giudice. Di qui l'appello da parte dell'ong alla comunita' internazionale: "Alireza M. sia salvato. E' gia' passato una volta attraverso la tortura e il processo disumanizzante di una condanna a morte. Il mondo non deve consentire che accada di nuovo". 15-10-2013 17:14 ITALIA/Droga a domicilio. Procuratore Lecce: segno della crisi "La vendita di sostanze stupefacenti porta a porta e' uno dei risultati della crisi". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, a margine della conferenza stampa in cui e' stata illustrata l'operazione "Perseo" dei carabinieri, conclusa con l'arresto di nove presunti esponenti di un gruppo dedito allo spaccio di droga nel nord Salento. Le indagini, infatti, hanno fatto emergere come il sodalizio offrisse tra i suoi servizi anche la consegna a domicilio di cocaina, hashish e marijuana. Secondo Motta "l'esigenza di andare a cercare a casa l'acquirente e' un elemento abbastanza nuovo nel mondo dello spaccio e, probabilmente, e' legato al momento di crisi di cui risentono anche le attivita' criminali". Il procuratore di Lecce ha quindi evidenziato l'importanza dell'operazione "Perseo", "per dimensioni del gruppo sgominato e per quantita' di droga sequestrata", mentre non ha voluto entrare nel merito degli episodi criminali che hanno segnato la citta' di Lecce nell'ultima settimana, ovvero delle quattro sparatorie (tre contro negozi e una contro una persona) verificatesi da giovedi' a domenica, evidenziando che "le indagini sono in corso e cio' impone il piu' stretto riserbo". 15-10-2013 14:58 OLANDA/Traffico droga. Arrestati 15 addetti aeroporto Amsterdam La polizia olandese ha proceduto dal mese di luglio all'arresto di 15 dipendenti dell'aeroporto di AmsterdamSchiphol, sospettati di aver ritiraro della cocaina nascosta a bordo di aerei provenienti dall'America latina. Lo ha annunciato oggi un portavoce della polizia aeroportuale, Robert van Kapel, precisando che sette dei 15 finiti in manette lavoravano per una stessa società a Schiphol. "Altri arresti non sono da escludere", ha aggiunto. I sospetti sono di nazionalità olandese, turca e colombiana e hanno fra i e 23 e i 65 anni. Van Kapel ha spiegato che "decine di chili" di cocaina erano stati nascosti a bordo di aerei provenienti dall'America del Sud e centrale. "I voli non sono mai stati in pericolo", ha tenuto a sottolineare il portavoce, precisando che l'"inchiesta era ancora in corso". I quindici devono rispondere di traffico di droga e alcuni di loro anche di traffico di armi. Nel novembre 2012, la polizia olandese aveva già arrestato 12 dipendenti dell'aeroporto coinvolti in un traffico di cocacina dai Caraibi. A marzo dello stesso anno 300 chili di cocaina erano stati sequestrati a Schiphol per un valore stimato di 12 milioni di euro. Si era trattato di uno dei più importanti sequestri di cocaina effettuati negli ultimi anni all'aeroporto di Amsterdam. Quarto scalo d'Europa, Schiphol accoglie fra 120.000 e 140.000 passeggeri al giorno. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------