Boffi: Storia del nuoto sincronizzato

Transcript

Boffi: Storia del nuoto sincronizzato
1.Introduzione
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2.Cos’è il nuoto sincronizzato ....................................................................................................................4-
3. Penalità ............................................................................................................................... 7-8
4.Conclusione .............................................................................................................................. 9
Elisa Boffi
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1) Introduzione
In questo lavoro parlerò del mio sport, il nuoto sincronizzato. Dal 2001 pratico questa disciplina,
è uno sport molto grazioso, ma soprattutto molto artistico. Prima di cominciare il nuoto sincronizzato facevo ginnastica artistica e con l’andare del tempo l’allenatore mi disse che ero troppo
alta per praticare questa disciplina. A quel punto parlando con il mio professore di ginnastica
delle elementari mi aveva consigliato di andare in piscina che c’era uno spettacolo di nuoto sincronizzato. Dopo aver partecipato allo show sono rimasta meravigliata da questo bellissimo
sport, ero scioccata da quanto fosse difficile essere sincronizzate, e allo stesso tempo ascoltare
la musica. Mia mamma e mio papà dopo essere stati con me allo spettacolo mi avevano chiesto
se volevo cominciare questa disciplina ed io senza nemmeno pensarci un attimo ho detto di si.
All’inizio erano pochi allenamenti a settimana, ma con l’andare del tempo mi piaceva sempre di
più e bisogna dire che ero abbastanza dotata. Dopodiché divenne uno sport a tempo pieno, tutte le sere mi recavo in piscina e il tempo per studiare era pochissimo, allora i miei genitori si erano divisi i compiti, mia mamma mi seguiva nella scuola e mio papà nello sport.
Prima delle gare guardo sempre mio papà perché è come se lui mi desse tutta la forza per
svolgere il mio esercizio, e dentro di me comincio a rassicurarmi e a far uscire tutta la voglia di
riuscire che c’è in me.
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2) La storia del nuoto sincronizzato
Il nuoto sincronizzato è una disciplina sportiva che trae le sue origini dalla “danza nell’acqua” che,
in epoca romana, era un’attività artistica comunemente utilizzata come intrattenimento durante le
feste patrizie. Il nuoto sincronizzato si è notevolmente sviluppato negli Stati Uniti d’America e da quella
nazione che si sono avute le tappe significative che hanno portato questa attività sportiva ad essere olimpica, infatti le prime olimpiadi di nuoto sincronizzato si terranno a Los Angeles nel 1984. Per riuscire in
questa disciplina ci sono degli elementi fondamentali, come: il nuoto, l'agilità, la resistenza, la forza, i riflessi,
la capacità d'orientamento e uno spiccato senso del ritmo e della musica. Il nuoto sincronizzato è uno
sport sia individuale (figure obbligatorie ed esercizio di solo) ,sia di squadra (esercizio di doppio,
trio e squadra) che, allo stesso tempo lo spettacolo, di armonia, di eleganza e di agevolezza
raggiungono l’apice in sincronia con la musica. Come citato prima nel nuoto sincronizzato esistono varie discipline come per esempio il singolo, dove c’è solo un atleta in acqua, poi ci sono
gli esercizi di coppia come il doppio per poi finire con la squadra dove ci sono otto che nuotano
più due riserve. In fine c’è forse la disciplina più amata dal pubblico e dalle sincronette, si chiama squadra combinata, questa viene eseguita da un massimo di 10 atlete. Nel Nuoto Sincronizzato si distinguono sessioni di Programma Tecnico e Programma Libero. Nel programma
tecnico il regolamento prevede l'esecuzione di elementi obbligati, tema base degli esercizi obbligatori, indispensabili per valutare le capacità tecniche delle atlete; il programma libero offre
invece la possibilità di dare maggior spazio alla creatività ed alla fantasia. Esistono, poi, anche
gare "senza musica": gli Obbligatori. In questo tipo di gara si devono eseguire specifici esercizi,
comunicati, due settimane prima della gara, dal comitato organizzativo. L’atleta dovrà mostrare
il suo esercizio davanti a sette giudici che valuteranno solamente l’esecuzione tecnica. Una voce molto importante nel nuoto sincronizzato sono i giudici, sono proprio essi che decidono tutto.
Ci sono cinque giudici che valutano l’impressione tecnica, dunque se il balletto era pulito, senza
troppi errori, se le ragazze sono dotate di una tecnica abbastanza buona, ecc…, mentre ci sono
altri cinque giudici che votano per l’impressione artistica, perciò se durante il balletto sorridi, se
fai dei bei salti nel gruppo, ecc…Le note vanno dall’uno (che non si da mai) fino al 10 (che è
praticamente la perfezione). Fino ad ora solo gli Stati Uniti, la Russia e il Canada sono riuscite a
prendere dieci, la Svizzera invece, varia tra una media dell’otto al nove. Questo sport è praticato la maggior parte da donne, ma in Canada e negli Stati Uniti ci sono diversi uomini che praticano questa disciplina. Purtroppo alle Olimpiadi e ai Mondiali le gare sono riservate unicamente alle donne, ma in altre competizioni internazionali o nazionali sono ammessi anche gli uomiElisa Boffi
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ni. In Canada e negli Stati Uniti, per esempio, le competizioni sono miste, e gli uomini gareggiano assieme alle donne. Il più bravo uomo al mondo di questa disciplina è stato Bill May che
dopo aver gareggiato per gli Stati Uniti, con il singolo e con il doppio è venuto in Svizzera, nel
club della Limmat Nixen Zürich, per svolgere uno show assieme alle ragazze.
Il Singolo:
Questo esercizio, com’è facilmente intuibile dal nome, viene eseguito da una singola atleta, essa si deve sincronizzare con la musica ed interpretarla al massimo. Le doti richieste per essere
una buona singolista possono essere: buona interpretazione, espressività, grande mobilità articolare, forza propulsiva, tecnica eccellente e grande acquaticità. Pur essendo una disciplina
non dotata di grande spettacolarità, essa è in grado di rappresentare uno degli spiriti principali
del nuoto sincronizzato: la fusione tra danza e nuoto. Il mio parere su questa disciplina non è
molto positivo, io personalmente preferisco un esercizio come il doppio dove ti devi sincronizzare con una persona, mentre il singolo, non essendo molto espressiva non provo piacere quando
nuoto.
Il Doppio:
Questo esercizio viene eseguito in sincronia da due atlete. Per eseguire al meglio il duo le atlete devono essere in grande sintonia fra loro sia dal punto di vista atletico e fisico (quindi tecnica
simile, struttura fisica simile) sia dal punto di vista emotivo, poiché essendo un esercizio di coppia esse passano molto tempo insieme e devono imparare a capire l'altra in un batter d'occhio.
La cosa difficile del doppio è proprio essere in sincronia con la tua partner, a volte basta una
piccola sfumatura (una alza prima la gamba dell’altra) per avere un mezzo punto di nota in meno.
La Squadra:
Esercizio eseguito da un minimo di 4 atlete ad un massimo di 8. E' una disciplina che permette
un largo uso di elementi acrobatici (torri, piattaforme, salti). Dopo la squadra combinata è l'esercizio più complesso da eseguire, poiché le atlete devono essere tutte in sincronia tra loro e ciò
necessita di molte prove e di una grande concentrazione nell’esecuzione dell'esercizio. Lo spirito di squadra è una cosa fondamentale per la riuscita di questa disciplina, il saper aiutare una
propria compagna nel momento di smarrimento delle posizioni o del tempo esatto fa si che gli
errori vengano limitati e il risultato rimanga ottimo.
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La Squadra Combinata:
Questo esercizio invece, è stato introdotto da poco e purtroppo non è disciplina olimpica, ma
viene disputata in tutte le altre competizioni. Questa disciplina comprende singolo, doppio,
squadra e trio. Essa è eseguita da un massimo di 10 atlete e ha una durata di 5 minuti per permettere di effettuare tutti i cambi di esercizio necessari. La spettacolarità di questa disciplina
nasce dal fatto di poter combinare le altre discipline tra loro per poi creare un esercizio unico,
concatenando ogni movimento dentro l'altro e creando una storia.
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3) Le Penalità
Nel nuoto sincronizzato possono esserci delle penalità, ora infatti voglio farvi capire un po’ meglio come si può prendere una penalità.
Penalità nelle figure obbligatorie:
1) Se un’atleta di ferma spontaneamente durante la figura e chiede di rifarla, riceve due
punti di penalità.
2) Se un’atleta non esegue la figura prevista avrà due punti di penalità.
3) Se l’atleta dopo aver fatto di nuovo la figure, commette ancore un errore il punteggio per
tale figura è zero.
Penalità degli esercizi liberi:
1) Ci sarà una deduzione di mezzo punto solo nel caso in cui la squadra effettuerà
l’esercizio con il numero di atlete inferiore a otto.
Penalità nei programmi liberi, tecnici e liberi combinati:
Un punto di penalità viene assegnato quando:
1) Si supera il tempo limite di 10 secondi per i movimenti svolti a bordo vasca.
2) Se c’è una discrepanza nei tempi limiti previsti per ciascun esercizio (vedi pagina 8).
3) Se si superano i 30 secondi della camminata della partenza.
Due punti di penalità vengono assegnati quando:
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1) Non si possono effettuare torri o piramidi a bordo vasca, ogni atleta deve avere almeno
una parte del corpo a contatto con il suolo. Questa regola è stata messa in vigore a causa dei tanti incidenti avvenuti per aver effettuato piramidi a bordo vasca.
Penalità nei programmi tecnici:
1) Vengono dedotti due punti dai giudici tecnici per ogni elemento obbligato non presente
nell’esercizio.
2) Viene dedotto mezzo punto se un atleta si dimentica o sbaglia a fare un elemento obbligato.
3) Per controllare che tutti gli elementi siano stati eseguiti nell’esercizio viene spesso usata
una videocamera, cosicché i giudici possano riguardare il balletto.
Se un’atleta si ferma durante l’esercizio, tutta la squadra verrà squalificata, ma se l’interruzione
è dovuta a circostanze indipendenti dal volere dell’atleta il giudice arbitro farà ripetere
l’esercizio.
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4) Conclusione
Per concludere ritorniamo indietro nel tempo, infatti la prima esibizione di ragazze nell'acqua
con il costume da bagno e a ritmo di musica risale a nel 1960 all'inaugurazione dello stadio del
nuoto a Roma. Le prime Olimpiadi sono state svolte a Los Angels nel 1984 dove il nuoto sincronizzato ha potuto partecipare. Se guardiamo proprio la storia di questo affascinante sport,
possiamo trovare che già ai tempi dei romani veniva praticato durante le feste, tutto questo perché è uno sport molto bello da vedere. Nella mia ricerca ho potuto scoprire molte cose interessanti sulla storia del nuoto sincronizzato. Concludo dicendo che il nuoto sincronizzato è uno
sport molto duro da praticare, ma vedendo che appassiona alla gente hai ancora più voglia di
fare e di riuscire in tutti i tuoi progetti.
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