risposte KATA
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Milano, 31 marzo 2014 Toyota KATA Improving people - Improving business Come innestare in azienda la cultura del miglioramento continuo – DOMANDE e RISPOSTE 1 JMAC Europe – Proprietary and Confidential Di seguito una sintesi delle domande alle quali, per motivi di tempo, non abbiamo potuto dare risposta in diretta durante lo svolgimento del webinar, ma che abbiamo comunque raccolto e che vorremmo condividere con tutti i partecipanti. Vi invitiamo comunque a rivedere il video completo del webinar sul sito www.jmaceurope.com 1. Mauro: Avete applicato il kata anche agli acquisti? – Daniele: il KATA si applica solo in area manufacturing? Abbiamo raggruppato queste due domande, perché, pur in forma diversa, rispondono entrambe alla stessa esigenza. La risposta di base è che il KATA si può applicare a qualunque processo. In particolare nel caso di Spesso Gaskets, anche la funzione acquisti è stata interessata. 2. Daniele: Esistono statistiche di correlazione tra attività' Lean e/o KATA e risultati economici delle aziende che applicano queste tecniche? Il tema della quantificazione economica dei risultati delle attività di Lean Transformation (e di conseguenza di applicazione del KATA) è molto dibattuto, nella “community” dei Lean Thinkers, ed ha dato vita anche ad una serie di approcci specifici, noti come Lean Accounting (o meglio Accounting for Lean). A tale scopo si consiglia di fare riferimento alle opere di Brian Maskell, considerato il maggior esperto mondiale in materia. L’errore da non commettere è considerare il Lean Management come una metodologia di cost cutting, e quindi di valutarne l’efficacia solo in termini di ritorno economico nel breve. In realtà si tratta di un modello che può aiutare l’azienda nella realizzazione efficace delle proprie strategie di sviluppo! Quindi risulta talvolta complicato quantificare esattamente la contribuzione del Lean e del KATA al raggiungimento di un obiettivo così vasto. 3. Claudio Emilio: Avete supportato il Kata con un sistema premiante per coinvolgere, motivare e vincere le resistenze? – Samuele: Che strumenti di rewarding, riconoscimento si consigliano per facilitare il coinvolgimento delle persone e soprattutto il mantenimento di certi risultati? Anche in questo caso due domande relative allo stesso tema alle quali daremo risposta facendo riferimento all’esperienza di Spesso Gaskets per comprendere un principio di base. Nonostante esista un sistema premiante in azienda e se all’inizio le persone più attive nell’applicazione del kata sono state effettivamente premiate, non possiamo considerare l’incentivazione economica come il “motore del cambiamento”. Una vera applicazione del KATA a tutta la struttura aziendale diventa semplicemente un “modo diverso” di intendere la normale e quotidiana attività di gestione, e quindi prescinde dal sistema incentivante, che può essere basato sul raggiungimento di obiettivi. 2 JMAC Europe – Proprietary and Confidential 4. Claudio Emilio: Il Kata del miglioramento presuppone una cultura Lean della fabbrica? In realtà non è indispensabile una cultura Lean, perché il KATA stesso “insegna” alle persone ad utilizzare il metodo scientifico e a chiudere rapidamente piccoli cicli PDCA. Il fatto di avere comunque una buona conoscenza di strumenti lean consolidati può essere in alcuni casi comunque un vantaggio. 5. Nicola: Il coach deve essere uno "specialista" o uno "specializzato" del/nel coaching o può essere più genericamente il responsabile diretto? Il “Coach” non deve essere un esperto di coaching, ma un “bravo allenatore”. Questo significa che in azienda possiamo avere tanti coach, senza bisogno di avere tutti esperti di una disciplina molto complessa e che richiede anni di studio. Esiste un fraintendimento insito nel termine “coach”: il coach è una persona che lavora. In questo senso il migliore “allenatore” al miglioramento continuo è proprio il responsabile gerarchico, che deve “solamente” imparare uno “stile manageriale” diverso. 6. Quanto le settimane kaizen sono coerenti con questi concetti e con l’approccio del Toyota KATA? Toyota è visitabile e chiunque chiedesse – visitando Toyota o altre aziende eccellenti in Giappone “Quante settimane e/o Kaizen sono state necessarie per conseguire questo livello di risultato?” In realtà il kaizen per loro è quotidiano, a tutti i livelli, in tutti i processi, quotidianamente. Per cui non vi è bisogno di fare un evento. Il kaizen è la vera sfida quotidiana, che non toglie l’importanza di un evento se si deve operare con interventi particolari: es. un cambio di layout. 7. Quanta resistenza da parte dei collaboratori e dei sindacati si è manifestata nell’esperienza di Spesso Gaskets? Inizialmente, un anno e mezzo fa, la direzione ho subito coinvolto le persone e mostrato il suo convincimento. Se pure vi è stato qualche sguardo sospettoso sul momento, presto si è capito che si trattava di un cambiamento che consente di lavorare i modo disteso, senza stress. L’accettazione si è diffusa e non vi sono stati problemi, nemmeno con i sindacati. La realtà di Spesso Gaskets non presenta comunque posizioni radicalizzate nei confronti del kata, ma nemmeno del lean in generale. I risultati li abbiamo colti (i 55 sec di tempo ciclo iniziali sono oggi 41-42 sec.), ma senza tensioni. 3 JMAC Europe – Proprietary and Confidential 8. Quante ore si dedicano in azienda all’applicazione del kata? Dal livello impiegatizio in su le persone iniziano la giornata lavorativa con un paio di ore al kata. In futuro diventerà il 60-70% del tempo, perché diventerà sempre più il modo abituale di lavorare. Non si tratta di attività in più, ma di normali attività correnti previste dal ruolo di manager, che vengono svolte in un modo diverso. Gli attori tipici del kata sono i team leader e il loro team, e dunque non si agisce coinvolgendo direttamente gli operatori di linea. 9. Quali strumenti di rewarding si consigliano per favorire il coinvolgimento e soprattutto il mantenimento dei risultati? Vale per tutti i processi di miglioramento: funzionano i sistemi di rewarding tradizionali (i quattrini), ma vi sono anche casi di successo che non prevedono l’impiego di denaro per premiare le persone. Quest’ultimo meccanismo si scatena nella quotidianità, in un rapporto di miglioramento continuo, di per sé molto meno monetizzabile di un coinvolgimento tradizionale per progetto. 4 JMAC Europe – Proprietary and Confidential