matrice prodotto processo
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Cantiere Kaizen in Alf Uno S.p.A. Introduzione al tema e presentazione attività picking Bianco Rossella Fasi introduttive • Inquadramento dell’azienda da parte del management: - i prodotti - i mercati di riferimento - modalità produttive e gestionali • Esposizione dell’obiettivo da perseguire - applicare i principi della Lean Manufacturing - individuare gli sprechi / muda più critici - aumentare l’efficacia / efficienza produttiva globale - aumentare la flessibilità aziendale Fasi introduttive Introduzione dei principi base della Lean Manufacturing da parte del Kaizen Institute: • • • • - Il valore per il cliente - La definizione dei muda - I paradigmi - Il “game” di apprendimento Fasi operative: La matrice prodotto/processo • Applicazione della MATRICE PRODOTTO-PROCESSO con l’obiettivo di identificare le famiglie di prodotto • La matrice riporta le tecnologie di processo presenti in azienda ed i codici che le attraversano • Tramite la realizzazione della matrice sono state individuate tre famiglie di prodotto coerentemente a quanto introdotto dal management aziendale Fasi operative: La Value Stream Map • Identificazione e mappatura della Current State Map • Approccio visual per la costruzione della mappa • L’obiettivo è quello di mappare i flussi fisici ed informativi (a valore o a non valore aggiunto) inerenti alla situazione attuale dell’azienda • Studio in team della Current State Map - inserimento e calcolo dei dati - individuazione dei muda più critici Fasi operative: L’ esperienza in Alf uno CLIENTE Previsioni MRP FLUSSO INFORMATIVO OA OA OA Prime Lavorazioni Panificazione Acquisti Lista Settimanale Linee di montaggio FORNITORI PICKING MP P SB F PICKING VER 130 LINEE DI MONTAGGIO 160 155 FORNITORI MAGAZZINO SL1: 340000 Pz - Francenigo - FABBRICA1 145 FABBRICA2 LEGENDA = TRASPORTO = FABBRICA FORNITORI/CLIENTI = INDICA IL PUNTO DOVE SI HA CREAZIONE DI VALORE = INDICA LA PRESENZA DI BUFFERS, MAGAZZINI SL O PF = INDICA IL FLUSSO DI MATERIALI = INDICA IL FLUSSO INFORMATIVO PF Fasi operative: L’ esperienza in Alf uno • Divisione del team in 3 gruppi di lavoro in base alle criticità più rilevanti emerse dalla Current State 1. 2. 3. Area picking Postazione di assiemaggio Flusso informativo • Le informazioni sono state rilevate direttamente sul posto di lavoro – genba – • Con l’aiuto del personale è stato tracciato un prospetto di layout al fine di inquadrare la divisione dell’area Area picking • Lo strumento adottato per poter raggiungere l’obiettivo è stato quello di realizzare una spaghetti chart - ovvero tracciare, con una matita, tutti i cammini che l’operatore percorre- . • Tramite la visualizzazione e lo studio della “carta” sono stati individuati i punti dove maggiormente si concentrano i movimenti Obiettivo: Individuare la distanza percorsa dai carrellisti per rifornire le linee di assiemaggio e comprendere le modalità di movimentazione del materiale Area picking • Lo strumento adottato per poter raggiungere l’obiettivo è stato quello di realizzare una SPAGHETTI CHART – ovvero tracciare, con una matita, tutti i cammini che l’operatore percorre • Tramite la visualizzazione e lo studio della “carta” sono stati individuati i punti dove maggiormente si concentrano i movimenti Obiettivo: Individuare la distanza percorsa dai carrellisti per rifornire le linee di assiemaggio e comprendere le modalità di movimentazione del materiale Area picking Proposte di miglioramento • Utilizzare un unico mezzo di trasporto per l’asservimento del materiale alle linee • Standardizzazione della sequenza di attività di picking Cantiere Kaizen in Alf Uno S.p.A. Gli strumenti utilizzati nel cantiere sulla fabbrica 1 Biasutti Massimo Struttura interna dell’ ALF • L’ Area delle prime lavorazioni pressatura, squadrabordatura, foratura e verniciatura. La produzione viene organizzata prevalentemente su previsioni di vendita a medio/lungo termine, realizzando sottoassiemi. • L’ Area di assiemaggio legata a semilavorati, imballaggio e stoccaggio dei prodotti finiti Focus dell’intervento La produzione è gestita principalmente secondo Assembly To Order ,Make To Stock e Make to Order Obiettivi del cantiere • Applicare i principi lean al ciclo produttivo • Proporre delle soluzioni e degli strumenti per diminuire il Lead time • Proporre dei metodi per aumentare la flessibilità promuovendo la riduzione delle scorte • Proporre delle soluzioni per permettere un aumento dell’ efficienza produttiva Gli Strumenti • La matrice prodotto processo • La Value Stream Map • La spaghetti chart Matrice Prodotto/Processo PRODOTTO PROCESSO LEGATA IN GENERE AL FATTO CHE CI POSSONO ESSERE PRODOTTI CHE NON HANNO AFFINITA’ TECNOLOGICHE CON GLI ALTRI ANOMALIA DI PROCESSO La Value Stream Map CURRENT STATE FLUSSO DELL’INFORMAZIONE • È la mappatura delPER flusso delINvalore: GLI OCCHIALI I PROCESSI CUI LATO CLIENTE SERVE VALUTARE CON La lean production considera il processo ATTENZIONE!!! produttivo come un insieme di: LA FOTOGRAFIA DELLA SITUAZIONE ATTUALE PROCESSI A VALORE PER IL CLIENTE FLUSSO DEL MATERIALE MUDA DI STOCK – Attività a valore aggiunto TEMPO A VALORE – MUDA o sprechi in fase di produzione TEMPO NON A VALORE LA TIME LINE Grazie alla VSM si pone quindi il focus sul MUDA DI LATO FORNITORE cliente e si giunge TRASPORTO alla determinazione delle azioni di miglioramento. LA SOLUZIONE PROPOSTA DAL GRUPPO L’ analisi della postazione MUDA MUDA MUDA MUDA MUDA Cantiere Kaizen in Alf Uno S.p.A. Il nuovo modo di vedere l’azienda: metodi e risultati Sfreddo Massimo COS’E’ SUCCESSO IN ALF DOPO L’EVENTO KAIZEN? 1. Presa di coscienza delle potenzialità della Lean 2. Primi incontri per definire l’eventualità di applicare la nuova metodologia in alcune aree aziendali 3. Decisione di ridurre il LT globale di produzione delle commesse, condividendo questo obbiettivo con la produzione Come abbiamo ridotto il LT con ZERO INVESTIMENTI 1. Con l’uso degli strumenti descritti ed attività di: – – – Visual management Coinvolgimento Brainstorming 2. Velocizzando il passaggio delle informazioni dal commerciale alla programmazione di fabbrica1 3. Riducendo il LT di produzione interna “drogato” dai tempi d’attesa tra i vari reparti (condivisione con la produzione) LA RIDUZIONE DEL L.T. E’ STATA DEL 25% DETERMINADO I SEGUENTI EFFETTI: • Riduzione dei lotti produttivi proporzionalmente alla riduzione dei LT • Riduzione del magazzino semilavorati del 20% e del 4% del prodotto finito da 340000Pz Semilavorati a 270000 Pz da 26100Pz PF a 25000 Pz • Riduzione dal 25% al 60% dei buffers tra le fasi del ciclo produttivo con conseguente riduzione proporzionale degli spazi occupati • Buffers piccoli hanno fatto emergere la criticità del reparto meno flessibile, obbligando la produzione a pensare come porvi rimedio • La percentuale di codici che producevamo in un LT compreso tra 1 a 8 settimane è passato dal 48% al 73% Perché non lo abbiamo fatto prima? • Tutti sapevamo che c’erano molti sprechi, ma nessuno li aveva mai quantificati e schematizzati con l’uso delle tecniche presentate. • Infatti non era mai stata fatta una VSM, sia delle attività di fabbrica sia degli uffici, che ci consentisse di identificare e quantificare chiaramente gli sprechi aziendali. • L’identificazione porta alla consapevolezza dell’inutilità e quindi concentra il gruppo alla ricerca di un nuovo modo di lavorare per eliminare o quanto meno ridurre le attività a non valore aggiunto. • La Value Stream Map e gli strumenti della Lean Manufacturing ci hanno permesso di avere: – Una fotografia globale – Analizzare i singoli impianti/reparti o flussi informativi con un maggiore livello di dettaglio – Focalizzare gli sforzi cercando di raggiungere il miglioramento d’insieme dell’azienda.