NOTIZIARIO DROGHE - ADUC

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NOTIZIARIO DROGHE - ADUC
====== NOTIZIARIO DROGHE ==================
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici,
all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
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Archivio settimanale
Dal 07-04-2015 al 13-04-2015
2015-14
ARTICOLI
- Tossicodipendenza e riduzione del danno. Anche la Francia...
http://droghe.aduc.it/articolo/tossicodipendenza+riduzione+danno+anche+francia_23006.php
NOTIZIE
-COLOMBIA/Arrestato boss del narcotraffico da estradare in Usa
http://droghe.aduc.it/notizia/arrestato+boss+narcotraffico+estradare+usa_130990.php
-SPAGNA/Incontro della principale ONG ispanoamericana sulle droghe
http://droghe.aduc.it/notizia/incontro+della+principale+ong+ispanoamericana+sulle_130988.php
-ITALIA/Droga e giovani. Colpa della famiglia. Indagine
http://droghe.aduc.it/notizia/droga+giovani+colpa+della+famiglia+indagine_130987.php
-ITALIA/Maggiori disfunzioni erettili nei giovani che fumano marijuana
http://droghe.aduc.it/notizia/maggiori+disfunzioni+erettili+nei+giovani+che_130986.php
-ITALIA/Canapa Info Point. Il perche' di un'associazione
http://droghe.aduc.it/notizia/canapa+info+point+perche+associazione_130983.php
-JAMAICA/Legalizzazione cannabis. Rasta chiede al presidente Obama...
http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+rasta+chiede+al+presidente_130982.php
-GRAN BRETAGNA/Piantagione marijuana in stabile famoso asile nido centro citta' Edimburgo
http://droghe.aduc.it/notizia/piantagione+marijuana+stabile+famoso+asile+nido_130981.php
-ITALIA/Salute in carcere. 70% detenuti affetti da almeno una patologia
http://droghe.aduc.it/notizia/salute+carcere+70+detenuti+affetti+almeno+patologia_130979.php
-USA/La grande attivita' della DEA nelle intercettazioni telefoniche
http://droghe.aduc.it/notizia/grande+attivita+della+dea+nelle+intercettazioni_130978.php
-ITALIA/Sequestri droghe. Bilancio 2014 della Gdf
http://droghe.aduc.it/notizia/sequestri+droghe+bilancio+2014+della+gdf_130970.php
-ITALIA/Legislazioni droghe. Libro di Mantovano, Serpelloni e Introvigne
http://droghe.aduc.it/notizia/legislazioni+droghe+libro+mantovano+serpelloni_130968.php
-ITALIA/Mini-serra di marijuana nell'armadietto del figlio 15enne. Mamma chiama polizia
http://droghe.aduc.it/notizia/mini+serra+marijuana+nell+armadietto+figlio+15enne_130967.php
-AUSTRALIA/Task force del Governo contro le metamfetamine
http://droghe.aduc.it/notizia/task+force+governo+contro+metamfetamine_130966.php
-FRANCIA/Narcosale. Il Parlamento approva la sperimentazione
http://droghe.aduc.it/notizia/narcosale+parlamento+approva+sperimentazione_130965.php
-MESSICO/Narcoguerra. 15 agenti uccisi in imboscata a Jalisco
http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+15+agenti+uccisi+imboscata+jalisco_130961.php
IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO
dalle cronache locali
gli effetti della legge vigente
dati dal 30/12/2014 al 13/04/2015
sequestri
droghe leggere (kg)
34.900
droghe pesanti (kg)
11.750
dosi droghe sintetiche
7.300
piante di cannabis
23.000
vittime
morti
arresti
giorni di reclusione
2
1.131
743
riepilogo settimanale
dal 07/04/2015 al 13/04/2015
sequestri
droghe leggere (kg)
droghe pesanti (kg)
dosi droghe sintetiche
piante di cannabis
2.500
400
100
3.000
vittime
morti
arresti
giorni di reclusione
dati 2014: 31/12/13 - 29/12/14
* sequestri
- droghe leggere: Kg 535.900
- pesanti: Kg 34.290
- sintetiche: dosi 113.250
- cannabis: piante 315.000
* vittime
- morti: 23
- arresti: 7.913
- giorni di reclusione: 8.670
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ARTICOLI
08-04-2015 11:52 Tossicodipendenza e riduzione del danno. Anche la Francia...
Tossicodipendenza e riduzione del danno. Anche la Francia...
E' di ieri il voto dell'Assemblea nazionale francese con cui e' stato approvato un emendamento della riforma
sanitaria in cui si avvia una sperimentazione legale delle narcosale (1). Persone tossicodipendenti potranno
accedere a questi presidi sanitari, portando con se' la droga necessaria, e con l'assistenza di professionisti
della sanita' potranno iniettarsela. L'obiettivo primario e' sanitario: evitare le diffuse infezioni tipo Hiv o epatite
C che queste persone si beccano con scambio di siringhe e ambienti non salubri in cui abitualmente il
tossicodipendente si fa il “buco”; obiettivo secondario: levare queste persone, e il codazzo legato alla
delinquenza che vi gira intorno, dalla strada e rendere gli ambienti pubblici meno pericolosi per la
cittadinanza.
Le narcosale (cosi' vengono universalmente chiamate mediando una terminologia spagnola; in francese
“salles de shoot”) non sono una novita' nel continente europeo, nordamericano e australiano: dovunque, la
loro sperimentazione sembra abbia ottenuto i risultati previsti che, in un ambito di legislazioni in cui le droghe
cosiddette pesanti non sono legali, si limitano -e' bene ricordarlo e sottolinearlo- ad una riduzione del danno
e non servono a curare la dipendenza chimica dei singoli malati... una cura che pero' in qualche modo
allevia i danni da contesto sociale in cui questi malati vivono, contesto vittima e condizionato dall'ambiente
delinquenziale a cui questi malati sono costretti a rivolgersi per l'acquisto della specifica sostanza (eroina,
generalmente).
In Italia non esistono politiche del genere. A parte le buone intenzioni di alcune amministrazioni locali e
regionali, e le altrettante buone iniziative di associazioni di volontariato che informano e scambiano siringhe
usate con nuove... a parte queste rarita', il malato di tossicodipendenza e' in balia di se stesso, cioe' di un
mercato controllato ed alimentato dalle piu' organizzate malavite internazionali (2).
Il voto del Parlamento francese colpisce perche', i nostri vicini d'Oltralpe, in materia di droghe hanno una
legislazione che -rispetto a stupidita' legislativa, crudezza normativa, chiusura di prospettive- fa sembrare
liberale la nostra legge Fini-Giovanardi (pur “emendata” dalla recente sentenza della Corte Costituzionale). I
francesi della Francia di Hollande e Sarkozy e Le Pen e Europe Écologie Les Verts (EELV), maestri di
letteratura e di liberta' (3), sulle droghe hanno una visione corta (che la dice lunga...) .... ma oggi con questa
legge approvata dall'Assemblea nazionale sembrano riprendersi e rinnovare (pur se solo adeguandosi a
iniziative ben sperimentate in materia anche da loro partner comunitari) il loro spirito e la loro iniziativa di
riferimento diffuso? Potrebbe, se, dalla sperimentazione sulle narcosale, si prendesse di petto anche la
normativa sulle droghe, quantomeno per adeguarla a legislazioni meno repressive come quella portoghese,
spagnola, tedesca, etc. Vedremo.
Per quanto riguarda il nostro Paese, crediamo che meriti seguire con attenzione l'evolversi di questo
esperimento, confrontandolo con quelli in corso, per esempio, in Svizzera e Spagna, foss'anche solo per
capire se gli obiettivi prefissati siano una chimera o meno. Stiamo sempre e solo parlando di “riduzione del
danno”, non cure sanitarie, ma sociali e civiche che, probabilmente, in un contesto sociale che dovrebbe
sempre piu' essere basato sulla liberta' e consapevolezza degli individui, e' quello che dovrebbe servire alla
bisogna. Liberta' e consapevolezze che a nostro avviso si devono rafforzare anche e soprattutto in un
contesto di minacce e violenze e orrori di fanatismi presupposti religiosi modello Isis.
Nell'immediato, tutti coloro che gia' in questi anni hanno ritenuto valide le politiche di riduzione del danno e,
in qualche modo, si sono fatti portatori di proposte legislative e normative nazionali, regionali e locali, hanno
un argomento e un esempio in piu' per convincere i dubbiosi e addivenire a contesti dove le persone malate
non siano condannate e punite per il loro male, per quanto “volontariamente” se lo siano procurato.
(1) Qui la notizia coi particolari del caso
(2) e' bene ricordare che, nonostante gli sforzi mondiali militari ed economici in Afghanistan (coinvolta anche
l'Italia) per l'appoggio al governo locale di quel Paese contro Talebani e l'economia dell'oppio, questo Paese,
da cui ormai sono gia' andati via i piu' importanti contingenti militari della cosiddetta forza di pace
internazionale, secondo i dati dell'Onu continua ad essere il maggiore produttore e fornitore di oppio (da cui
viene ricavata l'eroina) di tutto il mondo; e quindi il maggior fornitore di materia prima per le maggiori e minori
malavite organizzate di tutto il mondo.
(3) scuola di liberta' che, a nostro avviso, non brilla piu' di tanto dopo le vicende di Charlie-Ebdo
Vincenzo Donvito
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13-04-2015 10:17 COLOMBIA/Arrestato boss del narcotraffico da estradare in Usa
La Polizia antinarcotici della Colombia ha arrestato, nella citta' di Barranquilla (nord) Carlos Enrique Samuels
Durin, alisa Samy, presupposto capo di una organizzazione internazionale dedita al narcotraffico e la cui
estradizione era stata chiesta dagli Stati Uniti. Samuels, che ha anche la nazionalita' tedesca ed era
ricercato dall'Interpol con la “circolare rossa”, era dedito al traffico di stupefacenti e al lavaggio dei relativi
introiti, cosi' come fa sapere un comunicato della Polizia. Secondo le autorita'. Samuels e' il capo di una
banda che agisce nella costa atlantica della Colombia, alla frontiere col Venezuela, ed era alleata con bande
criminali del Centroamerica, Europa, Africa e Medio Oriente, cosi' come con alcuni gruppi armati della
Colombia. Samuels, richiesto dalla Corte del Distretto Sud di New York, utilizzava lance ed aerei per inviare
droga dalla Colombia in Usa, usando come rotta il Venezuela e Paesi del Centroaemrica. Il narco aveva
contatti, tra gli altri, con narcotrafficanti in Honduras, Venezuela, Messico, Usa, Olanda, Germania e Spagna,
riciclando denaro che poi veniva investito in cocaina da inviare loro. Il business dell'organizzazione criminale
di Samuels era di una o due tonnellate di cocaina ogni mese, ed ogni anno riciclava proventi di circa 100
milioni di dollari.
12-04-2015 17:13 SPAGNA/Incontro della principale ONG ispanoamericana sulle droghe
La citta' di Cordoba accogliera', a partire da domani lunedi' 13 aprile e fino al successivo venerdi', piu' di 150
specialisti dell'America Latina e della Spagna che dibatteranno sulle prospettive di salute pubblica
nell'ambito delle droghe. La RIOD (rete latinoamericana di ONG che trattano di tossicodipendenza) e la
Fundacion Ermet Rco Iris sono gli organizzatori.
Cosi' come fa sapere l'organizzazione in un comunicato, il direttore della Commissione Intermericana per il
Controllo dell'Abuso di Droghe dell''Organizzazione degli Stati Americani (OEA), Paul Simons, e il delegato
per la Spagna del Plan Nacional Sobre Drogas, Francisco de Asís Babín, inaugureranno l'evento, insieme
alla colombiana Margarita Maria Sanchez Villegas, presidentessa del RIOD; María Luisa Ceballos Casas,
presidentessa della Diputación, e Alfonso Fernández Zamorano, presidente della Fundación Emet Arco Iris.
RIOD e' l principale ONG, tra America Latina e Spagna, che si occupa di droghe. Raggruppa 45 entita' (tre di
esse sono federazioni, per cui rappresenta 400 associazioni senza scopo di lucro).
11-04-2015 16:09 ITALIA/Droga e giovani. Colpa della famiglia. Indagine
A spingere sempre più adolescenti verso alcol e droghe, al di là della curiosità innata nei giovani, è
soprattutto la mancanza di comunicazione all'interno delle famiglie. Un problema grave, che per essere
superato potrebbe fare appello anche all'aiuto del pediatra. Lo hanno sottolineato gli esperti dell'Osservatorio
Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza (Paidòss) nel corso di una delle scuola di
perfezionamento che si svolgono a Capri, durante la quale sono stati presentati i dati di uno indagine
Datanalysis su mille genitori di ragazzi tra 13 e 17 anni. Se si considera il ruolo della famiglia e le relazioni
tra genitori e figli (in questo caso ancora adolescenti), dalle interviste è emerso che il motivo principale per
cui i giovani sono maggiormente esposti al rischio di dipendenza da alcol e droghe, è nella "difficoltà a
comunicare all'interno della famiglia" (33,2% del campione, con più elevata incidenza nel Nord Ovest) e, in
subordine, nello "scarso/assente controllo della famiglia" (24,9%, con picco percentuale nel Sud Isole).
L'unico aspetto che ha una percentuale maggiore è la "tendenza a sperimentare/la curiosità" (36,5%, con più
alta percentuale nel Sud Isole).
"Quello della mancanza di dialogo nelle famiglie è l'aspetto più importante - afferma Giuseppe Mele,
presidente dell'Osservatorio Paidòss - Da questi numeri, infatti, traspare una incapacità di padri e madri di
gestire gli adolescenti nel momento in cui questi diventano più chiusi o prendono strade diverse. In questo il
pediatra può avere un ruolo preventivo, aiutando le famiglie, a patto che riveda il suo ruolo che non può
essere solo di 'riparare' qualcosa che non va, ma deve prevenire. Per questo bisogna aprire gli studi e far
crescere una cultura del pediatra 'adolescentologo'". Se si chiede ai genitori di indicare le responsabilità
principali nei comportamenti sbagliati dei figli è proprio sulla famiglia che si indirizzano per la maggior parte
(35,3%, specie nel Nord Ovest) e poi la società (30,4%, in modo particolare nel Sud Isole) e gli amici
(25,6%), mentre la personalità conta per il 6,8%. "In realtà anche la società ha una responsabilità forte spiega Mele - a cominciare dalla scuola, che deve dare un'offerta formativa in linea con i tempi".
Tre studenti su quattro, secondo lo studio Espad Italia, hanno fatto, almeno una volta nella vita, uso di
droghe o abusato di alcol, psicofarmaci o gioco d'azzardo, e fra questi il 17% ha già un comportamento a
rischio di dipendenza, una quota in crescita. Per il 25,6% dei genitori intervistati tra le cause del boom c'è la
'incapacità della società a mettere in atto azioni per combattere le dipendenze', mentre il 23,3% punta il dito
sulla 'facilità di reperire queste sostanze' e il 21,3% pensa che alla base ci sia un 'atteggiamento di tolleranza
e permissivismo' da parte della società stessa. "Ai genitori - conclude Mele - dico di non interrompere mai la
comunicazione parlare sempre con i propri figli, senza essere 'amici', ma padri e madri".
10-04-2015 14:59 ITALIA/Maggiori disfunzioni erettili nei giovani che fumano marijuana
Il 48% degli studenti delle scuole medie superiori di Padova e provincia dichiara di aver avuto fumato
marijuana con frequenza sporadica, il 40% almeno una volta al mese, il 20%, almeno una volta a settimana il
25%, e una volta al giorno il 12%. E' l'identikit dei 893 giovani consultati dall'equipe del Prof Carlo Foresta,
direttore dell'Uoc Servizio per la patologia della riproduzione umana dell'Azienda Università - Ospedale di
Padova. Lo studio elaborato attraverso dei test ha dimostrato che dal punto di vista andrologico questo
gruppo di soggetti presenta un incidenza maggiore delle alterazioni della sessualità, soprattutto disfunzione
erettile (5,7% contro 1,8% dei non consumatori) ed eiaculazione ritardata, 4% contro lo 0,6% dei non
consumatori.
10-04-2015 09:51 ITALIA/Canapa Info Point. Il perche' di un'associazione
La fiera Canapa Mundi è stata provvidenziale per dare l’impulso necessario affinché il progetto ASCIA, per la
costituzione dei Canapa Info Point, prendesse corpo trovando la collaborazione tra ASCIA e Over Grow
(www.overgrow.it), la comunità di growers con la quale ASCIA ha da sempre stabilito un’alleanza naturale e il
sostegno logistico di Grow Shop Italia, auspicando che l’esempio venga seguito anche da altri Grow Shops
in tutto il territorio nazionale, perché siamo convinti che il vero volto della canapa possa essere mostrato con
orgoglio proprio dai posti dove, attualmente, genera soprattutto diffidenza nella pubblica opinione.
L’idea di organizzare una rete territoriale, che portasse le motivazioni antiproibizioniste alla portata di tutti e
non solo della rete militante, è nata dopo l’assemblea generale di Encod, dove la necessità di preparare il
terreno per l’apertura dei Cannabis Social Clubs, è stata posta come obiettivo prioritario nella lotta di
liberazione dall’ottuso proibizionismo che ci opprime da troppo tempo.
In Italia, la memoria storica sugli utilizzi della canapa, è stata distrutta negli ultimi decenni da una insensata
demonizzazione della pianta e dei suoi estimatori, ed è proprio la riconquista di quella memoria che vogliamo
recuperare attraverso il lavoro dei Canapa Info Point.
Gli avversari e gli ostacoli che abbiamo davanti hanno le sembianze di un mostro dalle molteplici teste,
contro cui è molto difficile combattere, basti pensare che ai forti interessi delle industrie del petrolio, della
chimica e della carta da deforestazione, si sono aggiunti negli ultimi anni anche quelli dell’industria
farmaceutica, non dimenticando inoltre, gli introiti e i profitti che il proibizionismo porta alla criminalità
organizzata.
A causa di tutti questi perversi interessi economici, un naturale reinserimento della canapa nel contesto
sociale ed economico attuale risulta dunque essere un obiettivo ancora difficile da raggiungere, ma siamo
convinti che attraverso una costante informazione nel territorio, su: per cosa e come la canapa può essere
utile alle persone e all’ambiente, si possa raggiungere anche nel nostro Paese quel livello di accettazione e
tolleranza che in altre nazioni è già stato raggiunto con la semplice applicazione del buon senso e della
conoscenza.
L’Associazione Canapa Info Point è un’associazione no profit con finalità di promozione sociale e culturale,
non svolgerà alcuna attività commerciale, ma attraverso dibattiti, conferenze, proiezioni, degustazioni,
intrattenimenti artistici, mostre ed eventi, sarà uno strumento in prima linea per combattere questa battaglia
di civiltà, per il diritto alla cura e per il rispetto delle libere scelte sull’autoconsumo.
Direttivo ASCIA
10-04-2015 09:13 JAMAICA/Legalizzazione cannabis. Rasta chiede al presidente Obama...
Dopo una visita al museo Bob Marley, Barack Obama ha fatto
conoscenza, giovedi' 10 aprile, con un'altra figura tipica della Jamaica: un rasta con tanto di capelli
“dreadlocks” che gli ha domandato la sua opinione sulla legalizzazione della cannabis. Che, nel proprio
dialetto locale, ha detto: “Grazie! Salve, signor Presidente! Vita e benedizioni per lei e per la sua famiglia”.
“Mi chiamo Miguel Williams. Io sono un delinquente. E' sufficiente, brav'uomo”.
La depenalizzazione non e' l'arma assoluta
Assolutamente non infastidito dai fischi del pubblico, Williams ha espresso le sue opinioni per la
legalizzazione della cannabis, di cui i rastafari ne fanno un uso che alcuni considerano non-moderato. “Ma
perche' mi aspettavo questa domanda?”, ha risposto Obama in modo gentile.
“Molte persone credono che sia sufficiente la depenalizzazione per ridurre i soldi che alimentano il traffico
internazionale, per far crescere le prescrizioni e creare dei posti di lavoro. Le devo dire che non e' l'arma
assoluta”, ha risposto, in modo piu' serio, il presidente degli Usa.
“Io credo fermamente che la direzione che abbiamo preso negli Stati Uniti in quella che si chiama guerra
contro la droga, ha dato spazio ad un ampio ricorso alla carcerazione che e' stata controproducente”, ha
continuando, sottolineando che due Stati -Colorado e Washington- hanno deciso per la depenalizzazione e
che il resto del Paese sta osservando queste “esperienze”. “Non mi aspetto che il Congresso cambi subito la
legge federale”, ha precisato il presidente americano.
Prima visita di un presidente americano dal 1982
Questa visita “e' stata una delle piu' stimolanti tra tutte quelle che ho fatto da quando sono presidente”, ha
concluso. Nessun presidente americano si era recato in Jamaica dopo Ronald Reagan nel 1982. Alla fine di
questa breve visita, Obama si e' diretto a Panama per assistere venerdi' 10 aprile al Summit delle Americhe.
La legislazione in materia di cannabis sta rapidamente cambiando in Usa, dove continua ad essere una
droga illegale per le autorita' federali, ma puo' essere acquistata in 23 Stati per uso terapeutico, e in due
Stati, Colorado e Washingotn, anche a fini ricreativi.
In Jamaica, il Parlamento ha autorizzato lo scorso febbraio il possesso di 57 grammi di marijuana per
persona. L suo uso a fini medici, o religiosi per i rastafari, e' regolamentato da una specifica legge.
09-04-2015 16:56 GRAN BRETAGNA/Piantagione marijuana in stabile famoso asile nido centro citta'
Edimburgo
Sconcerto a Edimburgo per la scoperta fatta dalla polizia della citta' scozzese, che in seguito a un raid ha
trovato una vera e propria piantagione di marijuana nel piano superiore di un asilo per bambini molto
esclusivo, in una delle aree di maggior pregio della citta'. Secondo quanto riporta il quotidiano Scotsman, i
genitori dei bimbi che frequentano la struttura Tiki Tots erano completamente ignari della presenza delle oltre
novanta piante, che sul mercato avrebbero un valore commerciale di circa 100mila euro. Per il raid la polizia
scozzese ha utilizzato la sua squadra contro il crimine organizzato, che e' arrivata nell'asilo alle tre del
pomeriggio di martedi' scorso, quando l'edificio era ancora pieno di bambini. Ancora non si sa chi sia l'ignoto
coltivatore criminale e la direzione dell'asilo si e' rifiutata di parlare con la stampa.
09-04-2015 13:20 ITALIA/Salute in carcere. 70% detenuti affetti da almeno una patologia
Il 70% dei detenuti, circa 16 mila persone, nelle carceri di Toscana, Veneto, Lazio, Liguria, Umbria e negli
istituti penitenziari dell'Azienda sanitaria di Salerno, è affetto da almeno una patologia: soprattutto disturbi
psichici, malattie infettive e dell'apparato digerente. L'11,5% ha una patologia infettiva e parassitaria, l'epatite
C costituisce la malattia infettiva più diffusa. Sempre il 70% è fumatore (contro il 23% della media della
popolazione generale). E' la fotografia scattata dall'indagine che l'Agenzia regionale di Sanità (Ars) della
Toscana condotta nel 2014 in collaborazione con il Servizio sanitario delle sei regioni coinvolte. L'indagine,
finanziata dal Centro controllo malattie del ministero della Salute, ha verificato lo stato di salute della
popolazione detenuta nelle carceri. I risultati saranno presentati domani Roma nel corso del convegno
'Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico'. Secondo il rapporto, i detenuti
sono affetti soprattutto da disturbi di natura psichica: oltre il 40% è risultato essere affetto da almeno una
patologia psichiatrica, con differenze notevoli a seconda della regione considerata. "Fra i disturbi psichici precisa Fabio Voller, dirigente dell'Ars Toscana e coordinatore scientifico del progetto - prevalgono quelli da
dipendenza da sostanze, diagnosticati nel 24% di tutto il campione e i disturbi nevrotici e di adattamento". Ai
disturbi di salute mentale seguono per frequenza le malattie dell'apparato gastrointestinale, che si collocano
al secondo posto per numero di diagnosi riscontrate, affliggendo il 14,5% degli arruolati. Si sottolinea come
circa il 40% dei disturbi di questo grande gruppo di malattie sia costituito dalle patologie dei denti e del cavo
orale, storicamente estremamente diffuse all'interno delle strutture penitenziarie e il 37,5% sia rappresentato
da esofagiti, gastriti e ulcere gastro-duodenali, spesso legate allo stress anche all'utilizzo eccessivo di alcuni
farmaci, come i Fans.
Fra le malattie infettive e parassitarie, che colpiscono l'11,5% di tutti i detenuti sottoposti a visita, l'epatite C
costituisce la malattia infettiva più diffusa all'interno delle strutture penitenziarie partecipanti al nostro studio,
con una prevalenza del 7,4%, seguita da epatite B e Aids che colpiscono entrambe il 2% degli arruolati.
"L'epatite C - commenta ancora Voller - è probabilmente legata alla tossicodipendenza, ed incredibilmente
riguarda in misura maggiore i detenuti italiani. Ma questo potrebbe dipendere solo dalla maggiore reticenza
degli stranieri a sottoporsi agli screening infettivologici". I tentativi di suicidio ed i gesti di autolesionismo
rappresentano un'emergenza nel sistema carcerario italiano. Secondo quanto rilevato dai clinici, su 13.781
detenuti che presentavano questa informazione in cartella, 666 hanno messo in atto almeno un gesto
autolesivo nel corso dell'ultimo anno di detenzione raggiungendo il valore complessivo di 4,5 atti ogni 100
detenuti. Spesso inoltre l'atto autolesivo è reiterato: mediamente infatti ogni detenuto ha compiuto questo
gesto circa 2 volte. Secondo quanto rilevato dal nostro studio, il numero di detenuti che nel corso dell'ultimo
anno di detenzione hanno tentato almeno una volta il suicidio è di 143 (l'1% del totale).
Su tutti i detenuti 'nuovi giunti da libertà', con o senza precedenti, che accedevano a 6 strutture detentive dal
3 febbraio al 3 giugno 2014, è stato effettuato uno screening, rappresentato da uno degli strumenti
maggiormente utilizzati in questo ambito (scala di Blaauw). Nel caso di positività al test veniva applicato un
protocollo specifico di prevenzione, con il coinvolgimento di una mini-équipe multidisciplinare integrata tra
personale sanitario, del sociale e della giustizia. Circa il 53% dei nuovi giunti arruolati e sottoposti a
valutazione per il rischio suicidio è risultato positivo: il 44% circa dei detenuti positivi alla scala di Blaauw
presentava almeno una patologia e il 56% delle diagnosi rilevate era rappresentato dai disturbi psichici,
soprattutto dal disturbo da dipendenza da sostanze. "Nel nostro campione - sottolinea Caterina Silvestri,
ricercatrice dell'Ars Toscana - oggetto dell'intervento di prevenzione non si sono verificati tentati suicidi
durante la rilevazione". Nello studio sono state coinvolte 6 strutture detentive per minori, per un totale di 86
detenuti minorenni (65% ragazzi e 35% ragazze). L'età media è stata 17 anni e il gruppo etnico più
rappresentato quello dell'Europa dell'Est (45% circa, con una percentuale che sfiora l'80% per quanto
riguarda le femmine). Il livello scolastico è risultato molto basso, con il 20% dei ragazzi che non ha
conseguito alcun titolo di studio, suggerendo il fatto che questi minori sembrano sfuggire al controllo sociale,
vivendo spesso in un grave stato di abbandono non solo familiare ma anche istituzionale. Circa il 40% del
totale dei minori arruolati ha manifestato almeno una malattia, in particolar modo sono risultate essere
maggiormente frequenti le patologie psichiatriche, coinvolgendo il 18,6% dei minorenni detenuti. Da
sottolineare come si siano verificati 10 gesti autolesivi e 2 suicidi in questo gruppo: un fenomeno che
evidenzia la necessità di intervenire, ancor più che nella popolazione detenuta adulta, con azioni volte a
favorire il recupero sociale di questi soggetti.
09-04-2015 11:05 USA/La grande attivita' della DEA nelle intercettazioni telefoniche
Il governo degli Stati Uniti ha iniziato a tracciare le telefonate degli americani verso l'estero quasi un
decennio prima degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, sotto la presidenza di Bill Clinton prima
ancora che sotto quella di George W. Bush, raccogliendo miliardi di chiamate in un programma divenuto un
modello per il sistema di sorveglianza della National Security Agency (Nsa).
Secondo quanto riportato dai media statunitensi, il Dipartimento di Giustizia e la Drug Enforcement
Administration (Dea) hanno raccolto dati sulle telefonate fatte dagli Usa a ben 116 Paesi legati al traffico di
droga. Tali Stati - hanno spiegato diversi funzionari coinvolti nell'operazione, che hanno chiesto di mantenere
l'anonimato - sono mutati nel tempo, ma sono compresi per esempio Paesi 'amici' come Canada, Messico e
la maggior parte delle Nazioni di Centro e Sud America. L'operazione ha rappresentato il primo sforzo del
governo Usa di raccogliere dati in massa sui cittadini americani, costituendo un modello per il contestato
sistema di sorveglianza capillare lanciato poi dall'Nsa per identificare i terroristi dopo gli attacchi dell'11
settembre e svelato infine nella sua dimensione dalle recenti denunce e fughe di notizie.
08-04-2015 15:26 ITALIA/Sequestri droghe. Bilancio 2014 della Gdf
Nel 2014 la Guardia di finanza ha sequestrato 128.592 chili di droga: 123.797 di hashish e marijuana, 3.630
di cocaina, 362 di eroina, 21 di sostanze psicotrope e 782 di 'altre sostanze'. Sono alcuni dei dati contenuti
nell'ultimo "Rapporto annuale" delle Fiamme gialle. Sempre nell'attivita' di contrasto al narcotraffic, sono
state denunciate 6.702 persone, 2.005 delle quali in stato di arresto.
08-04-2015 13:26 ITALIA/Legislazioni droghe. Libro di Mantovano, Serpelloni e Introvigne
La storia della legislazione sulla droga in Italia, "40 anni di successi e sconfitte", fino alla "rivincita
dell'ideologia post-sessantottina" che ha portato nel 2014 allo "stravolgimento" della riforma del 2006 e alla
reintroduzione della distinzione tra 'droghe leggere' e 'droghe pesanti'. Poi la teoria, suffragata da ricerche e
dati, secondo cui dallo spinello si passa ad altre sostanze. Infine, l' importanza di "un'opera di restaurazione
culturale ed educativa" per non cadere più nelle trappole della droga. Questi i temi di "Libertà dalla droga",
120 pagine, scritte per le edizioni Sugarco a sei mani da Alfredo Mantovano, magistrato ed ex
sottosegretario all'Interno, Giovanni Serpelloni, ex responsabile del Dipartimento politiche antidroga, e
Massimo Introvigne, sociologo esperto di movimenti religiosi. Delle norme e delle politiche sulla droga si
occupa il saggio di Alfredo Mantovano che, ripercorrendo le fasi che vanno dalla 'modica quantità' all'"uso
personale" giunge alla "devastante" ed "erronea" reintroduzione della distinzione tra droghe leggere e
pesanti, prevista nel 2014 dalle norme di modifica alla legge del 2006. "Il primo concreto segnale di
inversione di tendenza - sostiene Mantovano - rispetto a un orientamento che, sembrava in anni passati,
aver frenato la deriva libertaria". Secondo il magistrato, chi ha così riscritto la legislazione sulla droga ci ha
fatto tornare indietro di 40 anni, a quella deriva post sessantottina secondo cui "libertà alla fine ha il
significato di fare tutto ciò che si vuole, incluso darsi la morte". Sul fatto che la cannabis sia una 'droga di
passaggio', insiste il saggio di Serpelloni che, citando una ricerca neozelandese, sostiene come "a 15 anni
coloro che consumano cannabis settimanalmente hanno una probabilità di passare all'uso di altre sostanze
illecite 60 volte maggiore rispetto a chi non la usa". Per poi passare al fatto che, "l'uso precoce risulta
pericoloso per la materia bianca del cervello in fase di sviluppo". E ancora, negli adolescenti "porta ad un
declino del funzionamento neuropsicologico che persiste anche dopo aver smesso il consumo di sostanza".
Dunque, sostiene Serpelloni, la cannabis fa male, e non solo a chi la consuma: secondo uno studio
norvegese è forte l'associazione "tra il consumo di cannabis in età adolescenziale ed il successivo
coinvolgimento in attività criminali". Infine, è il sociologo, ed esperto di sette, Massimo Introvigne a dichiarare
che in una società civile, non si può essere liberi di drogarsi. Per questo "contro la rivoluzione della droga"
serve una "contro-rivoluzione". "Certo - scrive - sono auspicabili opportuni interventi medici e giuridici. Certo,
è necessaria un'opera di restaurazione culturale ed educativa. Ma tutto questo non è sufficiente: nelle
trappole della droga si continua a cadere se non si porrà mano a una profonda opera di restaurazione
morale della società, di ascesi del corpo sociale". Una battaglia che si può vincere, secondo il sociologo,
sotto l'insegna di tante imprese cristiane: "il timore di Dio è l'inizio di ogni vera saggezza".
08-04-2015 10:57 ITALIA/Mini-serra di marijuana nell'armadietto del figlio 15enne. Mamma chiama
polizia
Trova le piantine di marijuana nascoste nell'armadio del figlio adolescente e chiama la polizia. La
protagonista è una mamma piacentina 30enne che ieri pomeriggio, mentre sistemava la stanza del figlio
15enne, aprendo l'armadio ha scoperto tra i vestiti una piccola serra di marijuana, con alcune piantine nei
rispettivi vasi e anche una luce per mantenerle al caldo e garantirne la crescita. La donna però invece di
chiedere spiegazioni, ha intuito subito che si trattava di qualcosa di illegale e ha chiamato il 113. A casa sono
quindi arrivati gli agenti della questura di Piacenza che hanno sequestrato tutto e inviato alcuni campioni di
foglie in laboratorio per le analisi del principio attivo. Se i risultati fossero superiori ai limiti consentiti dalla
legge, l'adolescente potrebbe essere denunciato per coltivazione di sostanze stupefacenti.
08-04-2015 10:54 AUSTRALIA/Task force del Governo contro le metamfetamine
Il governo australiano ha annunciato una task force nazionale per affrontare il problema crescente della
dipendenza da una forma di metanfetamina che crea rapida e forte dipendenza, soprannominata 'ice', o
'crystal meth'. Secondo la polizia il suo tasso di uso è quasi raddoppiato nel paese lo scorso anno, mentre i
cartelli internazionali della droga sono attratti dai prezzi relativamente alti che gli australiani sono disposti a
pagare. L'ex commissario di polizia dello stato di Victoria avrà l'incarico di coordinare gli sforzi a livello locale,
statale e federale contro l'uso, la vendita, la produzione e l'importazione di questa droga, oltre a identificare
forme di educazione e prevenzione. La task force svilupperà una strategia nazionale e presenterà un primo
rapporto al premier Tony Abbott per metà dell'anno. "L''ice' crea molta più dipendenza e causa più danno di
qualsiasi altra droga illecita", ha detto Abbott. "La possibilità di funzionare se si assume regolarmente è quasi
zero. La propensità alla violenza, e la propensità a una grave malattia mentale significa che siamo di fronte a
un'epidemia senza precedenti", ha aggiunto. Su una popolazione di 24 milioni di persone, 400 mila hanno
assunto la droga lo scorso anno, e di questi, 100 mila la usano almeno una volta la settimana. Gli arresti
legati a questo tipo di metanfetamina sono aumentati del 25% negli ultimi anni.
08-04-2015 10:29 FRANCIA/Narcosale. Il Parlamento approva la sperimentazione
L'Assemblea nazionale ha approvato, martedi' 7 aprile di sera, dopo quattro ore di vivo dibattito tra la sinistra
e l'UMP, la sperimentazione per sei anni delle sale di consumo di droghe per la riduzione del danno,
comunemente chiamate narcosale.
L'articolo 9 del progetto di legge per la modernizzazione del sistema sanitario, di cui fa parte questo
provvedimento, e' stato approvato con 50 voti contro 24. Queste narcosale, gia' sperimentate in altri Paesi,
sono destinate a tossicodipendenti maggiorenni che si drogano in condizioni di precario igiene, spesso per
strada o negli ingressi dei palazzi.
Riduzione dei danni legate alle iniezioni
“Persone che sono sparite dai radar della nostra societa'”, e sfuggono a tutti i dispositivi esistenti, secondo il
presidente del Partito Socialista della commissione affari sociali Catherine Lemonton, farmacista di
professione “con 15 anni di esperienza nell'ambito di una rete di riduzione del danno a Toulouse”.
Oltre alla riduzione dei danni legati alle iniezioni (infezioni da Hiv, epatite C, etc..) e' un miglioramento
dell'accesso alle cure da parte dei consumatori di droghe piu' marginalizzati. Queste narcosale hanno anche,
tra l'altro, l'obiettivo di creare maggiore sicurezza negli spazi pubblici.
Si trattera' di locali gestiti dai professionisti dei centri d'accoglienza e di accompagnamento alla riduzione dei
danni presso i consumatori di droghe (Carrud), dove sara' autorizzato il consumo di sostanze illegali portate
dagli stessi tossicodipendenti col limite delle loro quantita' di consumo, sotto la supervisione di una équipe
pluridisciplinare formata da professionisti della sanita' e del settore medico-sociale.
“Paradisi artificiali ufficiali”
I tossicodipendenti in possesso di droga per il loro unico consumo e che consumano degli stupefacenti in
queste narcosale, non possono essere perseguiti per uso e detenzione illegale. Nel contempo, i
professionisti che sono in queste narcosale non possono essere perseguiti per complicita' nel consumo di
uso illegale di stupefacenti, quando di attengono conformemente alla loro funzione di supervisione.
Il costo di queste sale e' stimato in circa 800.000 euro all'anno, basandosi sul progetto della sperimentazione
a Parigi, ha detto il ministro della Sanita' Marisol Touraine, rispondendo alle critiche della destra, facendo
notare che il Governo dedica 388 milioni di euro ogni anno alla prevenzione e alla lotta alle dipendenze.
L'UMP, che ha difeso alcuni emendamenti di soppressione di queste disposizioni, pronunciandosi a favore di
politiche contro l'uso di queste sostanze e per l'astinenza, ha denunciato queste sale come incapaci di
diminuire il numero di tossicodipendenti o a far uscire gli stessi dalla loro dipendenza. Il gruppo, che
considera queste norme come un semaforo verde ai “paradisi artificiali ufficiali” e “un primo passo verso la
depenalizzazione” della droga, ha allertato sui rischi di possibili overdose all'interno delle sale e la creazione
di “zone di illegalita'” all'esterno.
Dopo il voto in prima lettura, l'Assemblea dovrà pronunciarsi il 14 aprile sull'insieme del testo per la
modernizzazione del sistema della salute che prevede, tra l'altro, le nuove misure per i tossicodipendenti.
07-04-2015 13:31 MESSICO/Narcoguerra. 15 agenti uccisi in imboscata a Jalisco
Almeno 15 agenti sono morti in un'imboscata tesa da presunti sicari narco contro una carovana delle forze di
sicurezza che circolava sulla strada che porta da Puerto Vallarta, nota località turistica sulla costa pacifica
messicana, e Guadalajara, capitale dello stato di Jalisco e seconda città più importante del paese. Il
convoglio circolava verso Guadalajara quando, nei dintorni della località di Soyatan, è stato attaccato da un
gruppo di criminali con armi automatiche e granate, mentre altri gruppi incendiavano veicoli sulla stessa
strada, per bloccare il passaggio del traffico. Secondo fonti della polizia, l'obbiettivo dell'attacco era Alejandro
Solorio, responsabile della Sicurezza nello stato di Jalisco, che era già sopravvissuto a un attentato lo scorso
30 marzo. Anche questa volta Solorio, che viaggiava in un veicolo blindato, è scampato ai killer. La stampa di
Jalisco ipotizza che una "sentenza di morte" sia stata emessa contro Solorio dopo la morte di Heriberto
Acevedo Cardenas, noto come El Gringo, uno dei principali boss del cartello narco Jalisco Nueva
Generaciòn, ucciso dalla polizia insieme a due complici lo scorso 23 marzo.
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