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Das Papsttum Italien das vielgestaltige und Hundert Jahre Italia Pontificia Herausgegeben von Klaus Herbers und Jochen Johrendt Walter de Gruyter " Berlin " New York Tradizioni storiografiche e agiografiche: alcuni esempi GIULIA BARONE L'ampiezza della tematica the e al centro di questo saggio imporra - come e drastica degli di indagine the saranno illustrati selezione oggetti evidente - una del E' infatti impossibile, contributo. per uno storico the abbia a nell'ambito fondamenti del di lavoro, i suo metodo proporre correzioni ed cuore integrazioni alla toralirä della grandiosa opera del Kehr, attingendo a materiali disparati e di difficilissima collocazione c interprerazione come quelli storioIvfi limiterb percib al contesto romano, quello the conosco grafici ed agiografici. di to dedicato lavoro, ha Kehr avervi per anni e cui stesso meglio attribuito un della Roma infatti e un valore peso e particolare nell'economia sua opera: a dedicato l'intero primo volume dell'Italia pontificia'. Net rapporto con Roma si manifestano, giä in eta tardo-antica e figura due legati del i indissolubilmente asperti nella altomedievale, the Sono di di di l'altro, Pietro Roma vescovo quello successore come the pontefice: e dell'XI della Riforma sempre acquisterä maggior rilievo ecclesiastica secolo in di del Christa, degli (e Apostoli poi vicarius poi, vicario Principe come capo della Cristianita''. 11 taglio the Kehr ha voluto dare alla sua opera, the si basa sulla distribuzionc geografica dei destinatari degli intervenri pontifici, ha evidentedel dell'Urbe Roma, il vescovo mente privilegiato, per quanro riguarda a scapito della Chiesa lo delle fond Ma, in se spettro universale. realta, allarghiamo capo cui attingere, ci renderemo immediatamente conto di quanro la distinzione sia ardficiosa e non rispecchi la realm dell'azione di governo del papa. 11 dialogo tra centro e periferia, tra Roma e I'orbis christianus, non e mai in dal da Roma almeno era medicvale, stato, unidirezionale: centro - Sono impulsi iniziarive, ed partiti mold certo ma un numero quasi altrettanto grande di innovazioni provengono da regioni a volle anche molto lontane. 11 potere di frurtuosa dialertica. e questa papale si nutrito, per secoli, 1 IP 1. 2 Michele lAAM-, RttoNE: Roman Ecc(csia ctthcdra Petri, a curs di Pietro ZEItUI, Ralfacllo VOLPINI, Alessandro GALL'ZZI, 2 voll., Roma 1991 (Italia sacra 47-48); Agostino PARAVIcINi BAGLIAN1: 11 trono di Pictro. Cuniversalitj dcl papato da Innoccnzo III a Bonifacio VIII, Roma 1996. c tout: Le chiavi c la tiara. Immagini c simboli dcl papato '2005 (La Roma colic dci papi 3). medievale, 300 Giulia Barone Questo studio si concentrerä sulle tradizionali fond scritte; sarebbe certo interessante allargare il discorso al materiale epigrafico, presence in proporzioni delle 1'analisi del Kehr, irrilevanti epigrafi richiederebbe un ma nell'opera non diverso tipo di competenze. Quali sono gli interventi papali piü frequentemente reperibili nell'Italia fondazione, e La restauro o relativamente ristretta: tipologia pontificia? decorazione di chiese e monasteri; conferma di beni; traslazione di reliquie; liturgici. In di alcuni, rarissimi casi, si accenna anche alla riforma atti memoria di antichi monasteri romani. Le numerose concessioni di indulgenze invece, identificate correttamente state sono giä come nella stragrande maggioranza, delle indulgenze della dal Kehr, crescita esponenziale cui si assiste riflesso spuria dal XIII secolo in poi e che vengono attribuite a pontefici dei primi secoli del Cristianesimo, per attribuire loro maggior valore ed "autendcitä". D'altra parte, anche le fonti che il Kehr e la sua equipe hanno utilizzato per il loro celeberrimo repertorio, sono, per quanto riguarda Roma, relativamente fino documenti, fine i dell'XI il conservad alla scarse: «Liber pontificalis»3; degli in pochi archivi superstiti ridotto nei piuttosto numero secolo enti la documentazione in di cui una papale, posizione assoluto ecclesiastici romani4; dai (quelli di Gregorio e 15, superstiti pochi registri pontifici svolta privilegio Giovanni V1116e Gregorio VII') cui si attinge a piene mani; infine le grandi 3 4 5 6 Le Liber pontificalis. Texte, introduction et commentaire, a curs di Louis DUCHESNE,2 delle biografie Un interessante Paris 1886-1892. utilizzazione pontificie per la voll., di in Paolo DEtocu: The Roma dell'evoluzione Rebirth of Rome urbang ricostruzione in the Eight and Ninth Centuries, in: The Rebirth of Towns in the West. AD 7001050, a cura di R. HoDGEs/B. HOBLEY,London 1988, pp. 32-42, the analizza proprio favore degli donativi in interventi enti ecclesiastici romani. papali edilizi ei gli Negli ultimi cent'anni e fortunatamente continuata, sia pure ad intermittenza, 1'edizione di quanto conservato negli archivi delle istituzioni ecelesiasticheromane, mentre ben poco 6 stato aggiunto a quanto giä noto al Kehr e ai suoi collaboratori. Fra le raccolte documentarie principali, edite posteriormente al 1907, si possono citare: Le put antiche di LORI Nomentana, Isa del S. SANFILIPPO,in: Agnese via sully cd. monastero carte Bullettino dell'Archivio paleografico italiano n. s. 2-3 (1956-57) pp. 65-97; 1 documenti dell'antico Archivio di S. Andrea "de Aquariciariis" (1115-1483), ed. Isa LORI SANFILIPPO,Roma 1981 (Codicc diplomatico di Roma e delta regione romana 2); Documenti del monastero di S. Cecilia in Trastevere, ed. Ermanno LoEVINSON, in: ASRSP 49 (1926) pp. 305-404; Cartario di S. Maria in Campo Marzio (986-1199), della (Miscellanea Societä di CARUSt, Roma Scoria 1948 Enrico romans patria 17); ed. Le carte del monastero di San Paolo di Roma dal secolo XI al XV, cd. B. TRIFONE, in: ASRSP 31 (1908) pp. 267-313; 32 (1909) pp. 29-106. Gregorii I papae Registrum epistolarum, cd. Paul EivALD/Ludo Moritz HARTMANN, 2 S. Grcgorii (MGH Epp. Magni 1-2), 1887-1899 Registrum Berlin c voll., Epistularum, a cura di Dag NORnERG,2 voll., Turnhout 1982 (CChrL 140-140A). Registrum Johannis VIII. papae, ed. Erich CASPAR,in: MGH Epp. 7, Berlin 19121928, pp. 1-272, e Fragmenta registri lohannis VI1I papac, cd. Erich CASPAR,ibidem, Tradizioni storiografiche c agiografichc: alcuni csempi 301 fortunatamente hanno trasmessomolto materiale nel sillogi epigrafiche the frattempo danneggiatoo addirittura perdutos. Lo studio si concentrerä su tre diversi aspetti dell'attivitä pontificia in di documentazione del I volume vita religiosa- rutti presenti nella materia dell'Italia pontificia - fornendo, per ciascuno di essi, uno o piü esempi, che dibattito di adatti particolarmente ad animare possibilitä un sulla paiono del fonti dell'opera Kehr integrazioni utilizzando procedere a correzioni e/o storiografiche ed agiografiche. A) gli usi lirurgici: le processionidi Gregorio Magno B) la "distribuzione" di reliquie: Innocenzo ed Anastasio C) la riforma di S. Paolo nel X secolo A) Le processioni di Gregorio Magno La lunga rubrica che 1'Italia pontificia consacraa S. Maria Maggiore riporta, ai 4e5 da il di due Gregorio I'. Nel Primo numeri ricordo processioniorganizzate documento il del datato del 591 caso, registro pontificio al sertembre menziona in realtä una processioneda S. Lorenzo in Lucina a S. Pietro. La fra le e inserito, per cui testimostara senza suEFiciente ragione motivazione, basilica liberiana e legata alla tradizione manoscritta: nelle nianze relative alla del registro in cui il testo e stato trascritto -e si tratta di una minoranza copie dei testimoni essoporta 1'erroneotitolo: Chartula quae relectaestde laetania -, basilica in del di Alariae. Gregorio Il Registro sauctae maiore piü recenteeditore Magno I' ha espuntadalla seriecronologica, pubblicandola tra le Appendici10.Al di lä del problema dell'autenticirä del documento e della sua originaria Registri, di e nei collocazione comunque evidente che, nel caso una revisione 7 8 9 10 pp. 273-312; per qucsto conic per il Registeo di Gregorio VII, il Kehr poteva contare solo sull'cdizionc, non critics, di MicxE PL Gregorii VII Registrum. Das Register Grcgors VII., cd. Erich CAsPAR,2 voll., Berlin 1920-1923 (NIGH Epp. scl. 2) Vanno qui ricordate in primo luogo le raecolte a curs di G. B. DE Rossi: Inscriptiones christianac urbis Romac septimo sacculo antiquiores, 2 voll., Roma 1861-1888, c V. FoRCE-LLA:Iscrizioni delle chime c d'altri edifici di Roma dal secolo XII fino ai nostri giorni, 14 voll., Roma 1869-1884. Cfr. IP 1 p. 55 nr. 4: Grcgorius, sc scxta feria vcnicnte a titulo b. Laurentii mart. q. app. Lucinac cgrcdicntem ad b. Petrunt apost. Supplictntcm cum hymnis et canticis spiritualibus propcraturus esse; nr. 5: Gregorius I invitat ad septiformem laetaniam, ut omnes ad sanctac genitricis Domini ccdcsiam conveniant. NORLERG:Registrum (cit. coca 5) Appendix I\, vol. 2, pp. 1098sg. Nell'edizione precedence,essafigura invcce quak epistola II dcl II anno di pontificato (cfr. EWALD/ HARTMANN: Registrum HE. nova 51vol. I p. 102). 302 Giulia Barone dell'opera del Kehr, il riferimento al registrogregorianodovrebbe essereinserito, S. Pietro. fra i dubbio, a testi relativi senzaalcun Quanto alle ragioni per cui, in eta ben posteriore, e stato tradito con un titolo cosl evidentemente errato, esse potrebbero essere ricondotte alle vicende che verranno trattate nelle pagine che seguono. Il numero 5 fra i documenti relativi alla chiesa di S. Maria Maggiore citati dal Kehr si riferisce infatti ad una processione the dovrebbe essersi svolta il 30 dei la datazione il in del 603". In testo problemi: pone realtä nostro agosto la leatania partecipi popolazione romana alla possesso, che prevede che fecit basilica datato: infatti in e il cosi et sanctae septiformis giorno seguente, Savinae sub die IIII Kalendarum Septembrium'= indictione VI. L'indizione VI inizia soltanto il 1° settembre del 603, ma non e possibile ipotizzare che la del 604, Gregorio il 30 da quando era scomparso tenuta agosto si sia processione alcuni mesi. Ma i problemi non finiscono qui: ben piü celebre di questa del 603, e Gregorio, laetania eletto pontefice, ma non ancora septiformis,che un'altra fine la della pestilenza che aveva per chiedere consacrato,avrebbeorganizzato infuriato a Roma e della quale era caduto vittima anche il suo predecessore, PelagioII. Di questaprima, grandiosaprocessione,durante la quale erano morti decine di romani, e conservato il ricordo nell'opera storica di Gregorio di Tours13,che avevapotuto contaresulle informazioni ei testi raccolti a Roma da di Gregorio di della Giovanni diacono ad opera nella vita nonche sua chiesa, un Immonide, del IX secolo14. II (cit. nota 5) vol. 2 pp. 365-367, Registrum EWALD/I'IARTbiANN: e No ERG: da eui eiterb. Sul Registrum (cit. nota 5) Appendix IX, vol. 2 pp. 1102-1104, tema delle processioni organizzate da Gregorio I si veda Giulia BARONE: Gregorio Magno e la del delta Roma suo tempo, in: Scritti per Isa. Raccolto di studi offerti a I. vita religiosa Lori Sanfilippo, a cura di A. MAZZOU, Roma 2008 (Nuovi Studi Storici 76), pp. 19-. 25. 12 Evidentemente it pontefice si era recato presso it titulus Sabinae in oce:tsione delta festa delta santa, che era celebrata proprio it 29 agosto. 13 Gregorio di Tours, Historiarum libri X, ed. Bruno KRUsctt, in. MGH SRM 1/1, Hannover 1939-1951, pp. 479-481. 14 Giovanni Diacono, Sancti Gregorii Magni vita libris quattuor, in MIGNE PL 75, l'873 1'876, Gregorii», Sulla 79-81. composta probabilmcntc tra c «Vita coll. si vedano Claudio LEONARnt: La "Vita Gregorii" di Gio%-anni Diacono, in: Roma e 1'etä di delta Atti giornata studio, 3-8 maggio 1976, Roma 1976, pp. 381-393, s. carolingia. 6 (1990) p. 310 c Girolamo ARNALDI: 'Giovanni in: Repfont Diaconus, Johannes v. Immonide e la cultura a Roma at tempo di Giovanni VIII': una retntctatio, in: Europa bizantino. Contatti di effettivi c possibilit3 studi comparati, a cura di medievale e mondo Girolamo ARNALDt/Guglielmo CAVALLO,Roma 1997 (Nuovi Studi Storici 40), p. 169. L'Arnaldi sottolinea it carattere "cosl poco agiografico" del testo del diacono Giovan_ d'archivio, leisere dal documenti in I'autore panicolare registro, su cui costruita ni"tutta lettore it per eventuali controlli". rinvia Tradizioni storiografiche c agiografidtc: alcuni csempi 303 11 cronista franco e il diacono romano riportano perb, accanto ad un identico testo dell'esortazionepenitenziale attribuitn at pontefice, due itinerari diversi della processione; quello prescnte nell'opera agiografica di Giovanni Immonide corrisponde a quanto leggiamo net Registro pontificio alla data del 29 agosto. Per una serie di considcrazioni the ho avuto modo di illustrate in deve the le si ammertere processionisepriforntes,cui partecipavano altra sede15, dell'Urbe divisi in abitanti serte gruppi, corrispondenti ad altrettanti gli cioe "stati di perfezione",siano state almeno due (sempredie, invece, non avessero cadenza annuale). In ogni c:aso, se si volesse procedere ad un'integrazione dell'opera del Kehr, sarebbe doveroso inserire andie la menzione della del processione 590. E' certo comunque the la grande processionedel 590, ricordata in opere largamente divenne la diffuse, agiografidie tempo storiografiche cd - nel "processione" gregoriana per ecoellenza,cancellando praricamente il ricordo delle altre. Si spiegherebbecosi il titolo attribuito al documento citato at 4 dal Kehr, titolo the doveva evidentementesah-aguardareil ricordo numero della laetarriasrptifonrrisdel tempo di peste,the non avevalasciatoinvecealcuna traccia nel Registro,in quanto si era svolta probabilmente in data anteriore alla forse dimenticato die, di Gregorio Magno. l\1c va a partire consacrazionepapale dal XII secolo, fu attribuira all'imniagine della Vergine conservatain S. Maria Maggiore l'inten, ento miracoloso the avrebbe posto fine alla devastante del pestilenza 590is; il miracolo si sarebbeprodotto infatti durante l'imponente la basilica da die Grcgorio processioneorganizzata aveva avuto come meta liberiana. B) La "distribuzione" di reliquie Come vescovidi Roma, numerosi sono i pontefici ricordati nell'opera del Kehr dall'esterno delta di inferno, traslato aver per reliquic cirth al suo come net caso Cecilia, it cui corpo, sepolto in una delle catacombsextra-urbane, fu collocato nella chiesatrastevcrinathe ancor oggi pots it suo nome da PasqualeI17.In altri casi, come quello della ehicsa di S. Susanna,l'edificio viene apparentemente 15 Si vcda it mio icsto citato a nom 11. 16 Gerhard Wou=: Dic Gcsdiicittc römuchcr Kultbilder im \Iittclaltcr, \Vcinlteim 1990, (Acts Humaniora), soprattutto alle pp. 137-160. Sulla fortuna succ ssiva di qucsta lcggcnda si vcda Giulia B.1Ro r: Immagini miracolosc a Roma alla fine del A4edio Evo, in: The miracolous Image in the late Middle Ages and Renaissance,Papers from a conference held in the Amdemia di Danimarca in collaboration with the Bibliotheca Hettziana, Rome, 31 May-2 June 2002, a cura di E. Tttuxo/Gcrhard Wou, Rome 2004, pp. 125-129. 17 IP I p. 123 (a. 822). Lrrlcsia s. Caeciliae, 1: " PaschalisI sanctorum corpora sub altare colloctr ct ccdrsiam dcdicat'. 304 Giulia Barone le di Felicita'$. da III, Leone Altre accogliere reliquie s. per volte, costruito infine, il papa si limita a traslare una preziosa reliquia da un altare ad un altro: e fosse diceva della Lorenzo, il cui si spirato su s. graticola, caso the viene questo in da cattive condizioni, ad uno nuovo della trasportata un altare, evidentemente di Pasquale II'9. di in Lucina S. Lorenzo tempi ai chiesa Molto meno nota, e non menzionata nella documentazione raccolta dal Kehr, e la traslazione di reliquie da Roma verso i diversi paesi della Cristianitä. In questi casi, il pontefice agisce nella sua qualitä di vescovo, cui compete il "corpi di trovare collocazione ai santi", ma pone questa sua una nuova compito funzione della di del guida sua mondo cristiano. prerogativa al servizio II fenomeno assume proporzioni notevoli a partite dal IX secolo: in quella fase, grazie all'ampliamento dei confini della Cristianitä, che abbraccia terre in disponibili "corpi sand", a parte i non cui, naturalmente, non erano dell'evangelizzazione20, di martiri molte sono le istituzioni numerosissimi casi la di loro i procurarsi necessitä reliquie religiose che avvertono per altari. E Roma, e- da questo punto di vista - il "deposito" piü abbondante e prezioso. Celebri reliquie, oggetto da secoli di grande venerazione, furono allora di "furta di E' contrabbando21. veto e proprio un vittime sacra", questa la sorte, ben conosciuta grazie alla vivace rappresentazioneche ne ha fatto Eginardo, toccata alle reliquie dei ss. Marcellino e Pietro, fino ad allora conservate nel la della Presero del Labicana22. cosi santuario via via nord anche corpi preziosissimi, come quello di s. Sebastiano,giunto in Francia ai tempi di Ludovico il Pio23. I pontefici, di fronte al dilagare del fenomeno, ritennero opportuno, non da di solo un punto vista religioso ma anchepolitico, di diventare parte attiva di fundamentis 18 IP 1 p. 62. Ecclesia s. Susannac,2: erigens, condens corpus b. aulam a Felicitatis martyris compte aedificans ornat atque dedicac." 19 IP 1 p. 84. Ecclesia S. Laurentii in Lucina, 1': craticulam super quarr b. Laurentius emisit spiritum, de quodam altari veteri cducit ... sub novo altari 9 KaI. Febr. reconditur. " 20 E' questo il caso di Kiliano a \Vürzburg, dr. Alfred \VE.NDEuoRST:Art. Kilian, in: LexMA 5 (1991) coil. 1136-1137; di Bonifacio a Fulda, cfr. Josef SE.. IMLER: Art. Bonifatius, in: LexMA 2 (1983) coll. 417-431; di Wenceslao a Praga, cfr. Marie BLnt-tovÄ:Art. Wenzel, in: LexMA 8 (1997) coll. 2185-2187, e di Adalberto a Gniezno, cfr. Adalbert von Prag - Brückenbauer zwischen dem Osten und Westen Europas, a curs di Hans Hermann HENRtx, Baden Baden 1997 (Schriften der Adalbert-Stiftung 4). 21 Patrick J. GEARY: Furta sacra: la trafugazionc delle rcliquic net Medioevo (sec. IX-XI), Milano 2000 (ed. or. Princeton 1978). 22 Eginardo, Translatio et miracula ss. Marcellini cc Petri, cd. Georg \trntrz, in: MGH SS 15/1, Hannover 1887, pp. 239-264. 23 Ibid., p. 240. Sulla traslazione delle reliquic di Sebastianovenne compilato, net X secolo, dalla dubbia testo attendibilirä, cfr. Ex translatione s. Sebastiani auctore agiografico un Odilone, ed. Oswald HOLDER-EGGER,in: MGH SS 15/1, Hannover 1887, pp. 377391. Tradizioni storiogtafidic c agiogtafiche: alcuni cscmpi 305 di "corpi "ridistribuzione" dei del grande processo sand" questo all'interno legami i Andhe tra rafforzati mondo cristiano. per questa via si sarebbero "centro" e "periferia" della Crisdanitä e il ruolo del successoredi Pietro quale della Chiesa indubbio universale tratto vantaggio. capo ne avrebbe I Uno dei primi c piü cclebri casi di "esportazione legale" di reliquie, in decisa dal dobbiamo pontefice, se credere a Hrosvita, avrebbe riguardato quanto le reliquie dei sand pontefici Innocenzo ed Anastasio. A metä del IX secolo, infatti, papa Sergio II'; ne avrebbe facto dono al duca Liudolfo, venuto in dalla Sassonia, Roma insieme cristianizzata pellegrinaggio a alla consorte nativa da decenni della dono del E questo pochi conquista carolingia. solo a seguito fama fortuna ha la la delta assicurato, nel racconto e pontefice monaca/poeressa, dell'abbazia di Gandersheim, fondata da Liudolfo per accogliervi le figlie25 e fanciulle, famiglie discendend dalle sassoni. piü grandi altre nobili Se, nel racconto di Hrosvita, c evidente l'intcnto celebrativo del cenobio, le bocca duca in e al pontefice rispondono nondimeno parole the ella mette al bene delle del Liudolfo infatti chiede assai ai costumi e alla mentalitä tempo. fondazione la di in "difendere" grazie ai meriti reliquie che siano grado d'altra il Dio dai parte, monastero sand the vi riposeranno'ý; acquistati presso le la Altretranto verisimili sono parole di ruitio papale''. viene posto anche sotto 24 Cfr. Ilaria Bo:: nccoRSt: Art. Sergio II, in: Encidopedia dci papi, vol. 1, Roma 2000, pp. 720-723. 25 Friedrich NEUt1tA: CN: Der Denkstil Hrotsits von Gandershcim, in: Festschrift für Hermann Hcimpd, Bd. 3, Göttingen 1972, pp. 37-60. Sulla funzione politica e memorialc svolta da Gandershcim si vcda Gerd ALrHOFF: Gandersheinh und Quedlinburg. Ottoniscu Frauenklöster als Hcrtschafts- und Überlicferungszentren, in: FMSt 25 (1991) PP. 123-144. 26 Hros7ta, Primordia eocnobii Gandcrshcimensis, ed. Paul DE 'UNTERFELD, in. DERS.: Opera omnia, in: MGH SRG (in us. schol. ) [341, Berlin 1902, vV. 140-157: Inclite papa, tuis ne sis durus penyrinis. / Qui dr lougirrquis teramnn reninna oris/ Aluneribus nostri famulatus re veurntriJ Nirin: ur ardtntil toto con.nninr nuurisl Co: rdere coe:robirun domini sub horroresacnmdum; / Ur. dr qutdenr visum nobu Cll nkZltme rustrtnt, /A te consilii solameu quacrere eerri/ Er trudium r:osrri ribi prec.mdo frler7, / Qui caput ecclesiae toto dominaris in orbe; / Qui, si font tibi pLre. tt drrotio nosrri, /e1ra7liurrr praebeute tua pietate paterna, / Quod votir gerimut, factit bent prrficiamru. / Ac nr eorurlrrrm eiuiru merito flagitannu, / Suuýptis donis rlrn: rnti pccrorr uosrris./ Scilicet et rrgis comprdsra amore pererrrrrs,/ Parelta sanctorum r. obis sacra pignora, quorum! Onrrris eoenobii corutnrctio possir honori/Apse siguari, s.uris nuririujur accri. L'opcra di Hrosvita i: ora disponibile anche in Opera omnia, cd. Walter BERSCHIN, München/ una nuova cdizionc: efr. Hrotsit, Leipzig 2001, the non ho avuto modo di consultarc. Per quanto riguarda la piü recente storiografia sulla poctessa sassonc si srda Armando Bts. {aTt: Un ventennio di studi su Rosvita di Gandershcim, Spoleto 2005; sui le si vcdano soprattutto "Primordia» pp. 43sg. c 169-171. 27 Ibid., v%".158-160: Utqur sit absque iugo rqum per s.:crla pountrml/ Nec terrurorum patiatur vin: domir,orun:,/ Hoc rmoris,: postoltn so/um dtrront/ Tntdrrurrsad defQldedum pariterqur rtgendum. 306 Giulia Barone Sergio; il papa ricorda l'uso romano di conservare integri i "corpi santi", da dichiara Bisanzio28, di secoli a ma avveniva a quanto anche contrariamente di Oda, Liudolfo impegnino purche ed essi si richiesta voler accedere alla a di la loro la laus edificare un monastero ove sia promessa praticata mantenere ininterrottamente giorno e notte. perennis, cioe si preghi L'esempio di Gandersheim non restb isolato: un altro santo "romano", Ciriaco, sarä infatti venerato a Gernrode, la fondazione del margravio Gero, forse il piü potente signore alla corte di Ottone I alla meta del X secolo29. Non le le modalitä con cui reliquie pervennero alla sono perö altrettanto chiare dovuto di il di Gero e del avrebbe assicurare che ricordo canonichesse comunitä figlio Siegfried, morto (959) prima del padre in seguito alle ferite infertegli in le di Ciriaco Si che reliquie suppone siano state portate in combattimento. Sassonia da Gero di ritorno dai suoi due viaggi a Roma, nel 950 e nel 961. Dopo il primo egli fondb il monastero di Frohse, intitolato a S. Ciriaco; dopo la fondazione di Gernrode, Frohse, divenuto a sua volta Iüunonisseustift, gli venne di il Thietmar, Dal Gero secondo racconto pontefice, assoggettato. avrebbe di dono braccio Ciriaco. intero in La presenza della preziosa s. un ricevuto la in a cancellare seguito contribuito primitiva intitolazione di reliquia avrebbe Genrode alla Vergine eaS. Pietro, sostituiti ben presto dal martire romano3o. 28 Ibid., vv. 167-169: Hic due rectoresf era::t aliquando potentes,/ Praesulrlnastasitu sedis sanctissimis huius/ Et coapostolicusSafer bmocrnntu eius./ Qui post pastorem Petnan Paulumque magistrum/ Ecclesiaemenus ce/ebrefillrere supremis;/ Quorum tail) magna servantur corpora aura/ Hartemu acu cris huhu reaoribus urbis,/ Ut nee particulam quisquam subtraxerat umquam,/ plain nlenlbronun uumero reianntt sacrorunt. Sul tens dello statuto giuridico delle reliquic nei primi secoli cristiani si veda Nicole HERMMANN_ MASCARD:Les reliquis des saints. Formation coutumiere d'un droir, Paris 1975. Di recente Luigi Canetti ha proposto di "sfumare" la tradizionale contrapposizione tra mos bizantino in tema di dissezione di cadaveri o loro amputazione romanum e use a fini religiosi; cfr. Luigi CANETTI: Frammenti di cternitä. Corpi e reliquie tra Antichitä e Medioevo, Roma 2002, soprattutto alle pp. 27-29 c 42sg. 29 Hans Kurt SCHULZE/Reinhold SPECHT/Günter \"! YoanaonT: Das Stift Gernrode, Köln/Graz 1965 (Mitteldeutsche Forschungen 38), pp. 58-60 c Helmut BEUMANN:Art. Gernrode, in: LexMA 4 (1989) col. 1348. Sul margravio Gcro, cfr. Helmut BEUMMANN: Art. Gero, in: ibid. col. 1349. 30 Sulla fondazione e intitolazione dello Stift di Frohse, si veda D0 1130; net 961 Ottone I data Gernrode, alla cui comunitä concede anche la libera elezione dells badessa, cfr. D 0I 229. L'originaria intitolazione ally V/ergine caS. Pietro risulta da un documento, dello stesso anno, emanato da Ottone II, cfr. D0 11 3. Secondo Thietmar Roman, ... pergens, emeritus iam seller coram altari principis aposrolanun Pari aria deposuit victricia brachium domnum impetrans Cir ac ad Detm Cu:,: apostolicum sancti et apud omne sui111et hereditate conf ugit. Patriamque reviscns nazi suimet viduai, priuu velatam ionasterio in Hauuni consrructo, signatur nomine quod suo rocatant, statuit abbarissam, in: saltu, Thietmari Merseburgensis episcopi Chronicon, cd. Robert HOLTZMMANN,Berlin 1935 (MGH SRG [in us. schol. ] N. S. 9), 11 19 p. 60sg. 1 Tradizioni storiografichc c agiografiche: alcuni esempi 307 la donazione delle reliquie E' evidente per quanto risulta dalle fond the di Innocenzo ed Anastasio da pane di Sergio II deve trovare la sua giusta della Germania destinatari degli i tra all'interno pondficia, collocazione interventi papali; ma non mi pare si possa negate l'importanza, per Roma, di di hanno e altri atri munificenza pontificia, the contribuito - nel tempo questo la di dell'Urbe di in situazionc assoluto privilegio reliquie materia -a ridurre i1 Sede contempo, a rafforzare Era rapporto apostolica ei piü remoti ma, nel della Cristianitä. angoli C) La riforma del monastero di S. Paolo fuori le mura 11 terzo asperto dell'attivitä ponrificia di cui ci occuperemo, la riforma limitato, occupa nell'Italia anch'essa uno spazio, se piuttosto monastica, anche basilica di 11 la S. illustrare caso the ci avviamo ad romana pontificia. riguarda Paolo fuori le mum, l'unira delle grandi basiliche ad essere officiata da una di le ( S. S. Giovanni Laterano in Pietro, e comunitä monaci quando tutte altre S. Maria Maggiore), fra IX eX secolo, erano ormai servite da collegi di chierici secolari31. 11"merito" per questa eccezionalesopravvivenzamonastica, in presenzadi corposi interessidell'aristocraziaurbana ad una "secolarizzazione"degli addetti liturgica3`, da della buona e all'ufficiatura stato attribuito parte storiografia al grandeabatedi Cluny, Oddone, di cui e ben nota 1'attivirä riformatrice in alcuni importanti cenobi dell'Urbe, ivi compreso S. Paolo33. 31 Sul fenomeno della trasformazione delle comunitä monastiche in collegi di chierici secolari, si veda Tommaso Ut CARPEGNAFALCONIERI:II dero di Roma net medioevo. Istituzioni c politiea dttadina ( secoli VIII XIII), Roma 2002, pp. 157-164. Sulla . difFusione del fenomeno in altre regioni europee cfr. Michel PARISSE:Noblesse et monastcres en Lotharingic, in: Monastische Reformen im 9. and 10. Jahrhundert, Sigmaringen 1989 (VuF 36), p. 183. 32 Cfr. Giulia BARONE-: Chierici, monad c frati, in: Roma medievale, a cura di Andre VAUCIiEZ, Roma/Bari 2001, pp. 19Ssg. 33 Card. lldefonso Scnnesmn: La basilica a it monastero di S. Paolo fuori le Mum, Torino 1934, pp.44-54; Giovanni A.'-roNeu. t: L'opcra di Oddone di Cluny in Italia, in: Benedictina 4 (1950) pp. 19-40; Bernard HAa1ILTON:The monastical Revival in Tenth Century Rome, in: Inr. : Monastic Reform, Catharism and Crusades (900-1300), London 1979 (Variorum Reprints), pp. 35-68; Guy FERRARI:Early Roman Monafor Notes the history of the monasteries and convents at Rome from the V steries. through the X century, Citü del Vaticano 1957, pp. 363-376; Girolamo ARNALDI: II biografo romano di Oddonc di Cluny; in: BISI 79 (1959) pp. 19-37. In generate,sulla scoria di S. Paolo si veda Monasticon ltalianc, vol. 1, Roma c Lazio, a curs di Filippo CARAFFA,Ccscna 1981, pp. 71s,-. 308 Giulia Barone Pareinvecemolto piü probabile che la riforma, avviarada Oddone, sia stata di dell'abbazia da un monaco successosolo grazie atl'intervento coronata lotaringia di Gorze, Andrea, chiamato a Roma da papaAgapito II34 net 950.11 d'Impero in terra pontefice si sarebberivolto at centro riformatore -e non piü a Cluny cui avevano chiesto aiuto i suoi predecessorie il princeps di Roma, Alberico - probabilmente perche il modello benedetrino proposto da Gorze, di fondazione di Metz grazie e riformata at vescovo vescovile abbazia Adalberone, concedevapill ampi poteri e un pill estesocontrollo all'ordinario diocesano ( in questo caso it vescovo di Roma e pontefice) di quanto non Cluny35. a avvenisse Alla luce di questo episodio, pare probabile che la donazione attribuita ad Agapito II, e forse ricordata in una lapide marmorea net pavimento dell'antica basilica, possa essere considerata autentica, benche it documento the ne ha di bolla Gregorio VII, da sia stata considerata una memoria, conservato molti falsa e dal Kehr quantomeno interpolata36. Una volta realizzara la riforma, che del del e gestione patrimonio, tutto verisimile garantiva un'attenta ed oculata la dotazione di beni di il che pontefice abbia voluto ampliare un'abbazia che, di da i a controllare tutto, continuare turn poter riteneva punti di vista. oltre Come si pub facilmente evincere dai casi qui illustrati, se, nell'intento di del l'opera l'indagine Kehr, integrare si estende correggere e/o a fonti come 1'impresa di rischia quelle storiografiche ed agiografiche, sfuggire ad ogni di di Ogni controllo. e possibilitä programmazione singolo episodio, ogni di dover attestazione rischia essere vagliata con estrema attenzione, per non introdurre dati erronei o incompleti. Inoltre, le tipologie di fonti cui ho fatto difettano, riferimento, e soprattutto quelle agiografiche, quasi sempre, di quella integrate 1'Italia e precisione cronologica che necessaria per pontificia. La presenza a Roma di Andrea di Gorze, datata dall'autore delta «Vita Iohannis Gorziensis»37 at 950, rappresenta un'assoluta eccezione, motivata dal fatto che 34 Glrolamo ARNALDI: Art. Agapito II, in: Encidopedia dci Papi, vol. 2, Roma 2000, pp. 77-78. 35 Su questo episodio delta riforma di S. Paolo si veda Giulia BARONE:Gorze e Cluny a Roma, in: Retour aux sources.Textes, etudes et documents d'histoire medievale offen h Michel Parisse,Paris 2004, pp. 583-590. 36 Cfr. IP 1 p. 168, nr 10': Agapitus II possessionesconfirmat et donat specialiter medietatem civitatis Manturanae et totius territorii eins cum colonis et colonabus Buis, dominio in suo."" L'editore delle carte di S. Paolo, il Trifone, retinens alteram medietatem di l'ipotesi del Kehr documento, sull'interpolazione accoglie evidente soprattutto per i beni "de Nepe", donati a S. Paolo da Innocenzo III, ma non e in grado di valutare l'attendibilitä degli altri interventi pontifici ivi menzionati; efr.: I_c carte del monastero di S. Paolo (cit. nota 4) p. 278. La bolla di Gregorio VII e tradita grazie ad una copia dicembre del 30 1281. autentica 37 lohannes de sancto Arnulpho, Vita lohannis abbatis Gorziensis, ed. Georg Heinrich PERTZ,in: MGH SS 4, Hannover 1841, pp. 335-377, qui p. 352. Della biografia di Tradizioni storiografiche c agiografiche: alcuni esempi 309 Andrea mori a Roma nel corso della sua missioneed e ben noto the la morte dei di membri una comunitä benedettina veniva liturgicamente commemorata all'interno del monastero di appartenenza. Zusammenfassung Der Beitrag geht der zentralen Fragestellung nach, ob und in welchem Umfang das Material der Italia Pontificia für auf hagiographisch und historiographisch ausgerichtete Untersuchungen nutzbar gemacht werden kann. Er konzentriert drei die Aspekte: Liturgie (die von Gregor dem Großen organisierten sich auf Prozessionen), die Translation von Reliquien außerhalb Roms und die Schenkungen fuori le Klöster (S. Paolo päpstlichen an römische mura). In drei untersuchten Bereichen besteht eine bemerkenswerte Schwierigkeit, allen die Ereignisse anhand der narrativen Quellen exakt zu datieren. Insgesamt ist es sehr schwierig und bisweilen sogar wenig nutzbringend, das in der Italia Pontificia gebotene Material in die angesprochenen Untersuchungsfelder einzubinden. Giovanni c da altuni anni disponibile un'ottima traduzione, con commento ; cfr. La Vie dc Jean, abbe de Gorzc, prdsentdect traduite par Michel PARtsse.,Paris 1999.11 passo rclativo ad Andrea si pub lcr.gere alle pp. S6-87.