Herausgegeben von

Transcript

Herausgegeben von
Das Papsttum
Italien
das
vielgestaltige
und
Hundert Jahre Italia Pontificia
Herausgegeben von
Klaus Herbers und Jochen Johrendt
Walter de Gruyter " Berlin " New York
Tradizioni storiografiche e agiografiche: alcuni esempi
GIULIA
BARONE
L'ampiezza della tematica the e al centro di questo saggio imporra - come e
drastica
degli
di
indagine the saranno illustrati
selezione
oggetti
evidente - una
del
E'
infatti
impossibile,
contributo.
per uno storico the abbia a
nell'ambito
fondamenti
del
di
lavoro,
i
suo metodo
proporre correzioni ed
cuore
integrazioni alla toralirä della grandiosa opera del Kehr, attingendo a materiali
disparati e di difficilissima collocazione c interprerazione come quelli storioIvfi
limiterb
percib al contesto romano, quello the conosco
grafici ed agiografici.
di
to
dedicato
lavoro,
ha
Kehr
avervi
per
anni
e
cui
stesso
meglio
attribuito un
della
Roma
infatti
e
un
valore
peso e
particolare nell'economia
sua opera: a
dedicato l'intero primo volume dell'Italia pontificia'.
Net rapporto con Roma si manifestano, giä in eta tardo-antica e
figura
due
legati
del
i
indissolubilmente
asperti
nella
altomedievale,
the Sono
di
di
di
l'altro,
Pietro
Roma
vescovo
quello
successore
come
the
pontefice:
e
dell'XI
della
Riforma
sempre
acquisterä
maggior rilievo
ecclesiastica
secolo in
di
del
Christa,
degli
(e
Apostoli
poi
vicarius
poi,
vicario
Principe
come capo
della Cristianita''.
11 taglio the Kehr ha voluto dare alla sua opera, the si basa sulla
distribuzionc geografica dei destinatari degli intervenri pontifici, ha evidentedel
dell'Urbe
Roma,
il
vescovo
mente privilegiato, per quanro riguarda
a scapito
della
Chiesa
lo
delle
fond
Ma,
in
se
spettro
universale.
realta, allarghiamo
capo
cui attingere, ci renderemo immediatamente conto di quanro la distinzione sia
ardficiosa e non rispecchi la realm dell'azione di governo del papa.
11 dialogo tra centro e periferia, tra Roma e I'orbis christianus, non e mai
in
dal
da
Roma
almeno
era
medicvale,
stato,
unidirezionale:
centro - Sono
impulsi
iniziarive,
ed
partiti
mold
certo
ma un numero quasi altrettanto grande
di innovazioni provengono da regioni a volle anche molto lontane. 11 potere
di
frurtuosa
dialertica.
e
questa
papale si nutrito, per secoli,
1
IP 1.
2
Michele lAAM-, RttoNE: Roman Ecc(csia ctthcdra Petri, a curs di Pietro ZEItUI, Ralfacllo
VOLPINI, Alessandro GALL'ZZI, 2 voll., Roma 1991 (Italia sacra 47-48);
Agostino
PARAVIcINi BAGLIAN1: 11 trono di Pictro. Cuniversalitj
dcl papato da Innoccnzo III a
Bonifacio VIII, Roma 1996. c tout: Le chiavi c la tiara. Immagini c simboli dcl papato
'2005 (La
Roma
colic dci papi 3).
medievale,
300
Giulia Barone
Questo studio si concentrerä sulle tradizionali fond scritte; sarebbe certo
interessante allargare il discorso al materiale epigrafico, presence in proporzioni
delle
1'analisi
del
Kehr,
irrilevanti
epigrafi richiederebbe un
ma
nell'opera
non
diverso tipo di competenze.
Quali sono gli interventi papali piü frequentemente reperibili nell'Italia
fondazione,
e
La
restauro o
relativamente ristretta:
tipologia
pontificia?
decorazione di chiese e monasteri; conferma di beni; traslazione di reliquie;
liturgici.
In
di
alcuni, rarissimi casi, si accenna anche alla riforma
atti
memoria
di antichi monasteri romani. Le numerose concessioni di indulgenze invece,
identificate
correttamente
state
sono
giä
come
nella stragrande maggioranza,
delle
indulgenze
della
dal
Kehr,
crescita esponenziale
cui si assiste
riflesso
spuria
dal XIII secolo in poi e che vengono attribuite a pontefici dei primi secoli del
Cristianesimo, per attribuire loro maggior valore ed "autendcitä".
D'altra parte, anche le fonti che il Kehr e la sua equipe hanno utilizzato per il
loro celeberrimo repertorio, sono, per quanto riguarda Roma, relativamente
fino
documenti,
fine
i
dell'XI
il
conservad
alla
scarse: «Liber pontificalis»3;
degli
in
pochi
archivi
superstiti
ridotto
nei
piuttosto
numero
secolo enti
la
documentazione
in
di
cui
una
papale,
posizione
assoluto
ecclesiastici romani4;
dai
(quelli
di
Gregorio
e
15,
superstiti
pochi
registri
pontifici
svolta
privilegio
Giovanni V1116e Gregorio VII') cui si attinge a piene mani; infine le grandi
3
4
5
6
Le Liber pontificalis. Texte, introduction et commentaire, a curs di Louis DUCHESNE,2
delle
biografie
Un
interessante
Paris
1886-1892.
utilizzazione
pontificie per la
voll.,
di
in
Paolo
DEtocu:
The
Roma
dell'evoluzione
Rebirth of Rome
urbang
ricostruzione
in the Eight and Ninth Centuries, in: The Rebirth of Towns in the West. AD 7001050, a cura di R. HoDGEs/B. HOBLEY,London 1988, pp. 32-42, the analizza proprio
favore
degli
donativi
in
interventi
enti ecclesiastici romani.
papali
edilizi ei
gli
Negli ultimi cent'anni e fortunatamente continuata, sia pure ad intermittenza, 1'edizione
di quanto conservato negli archivi delle istituzioni ecelesiasticheromane, mentre ben
poco 6 stato aggiunto a quanto giä noto al Kehr e ai suoi collaboratori. Fra le raccolte
documentarie principali, edite posteriormente al 1907, si possono citare: Le put antiche
di
LORI
Nomentana,
Isa
del
S.
SANFILIPPO,in:
Agnese
via
sully
cd.
monastero
carte
Bullettino dell'Archivio paleografico italiano n. s. 2-3 (1956-57) pp. 65-97;
1
documenti dell'antico Archivio di S. Andrea "de Aquariciariis" (1115-1483), ed. Isa
LORI SANFILIPPO,Roma 1981 (Codicc diplomatico di Roma e delta regione romana 2);
Documenti del monastero di S. Cecilia in Trastevere, ed. Ermanno LoEVINSON, in:
ASRSP 49 (1926) pp. 305-404; Cartario di S. Maria in Campo Marzio (986-1199),
della
(Miscellanea
Societä
di
CARUSt,
Roma
Scoria
1948
Enrico
romans
patria 17);
ed.
Le carte del monastero di San Paolo di Roma dal secolo XI al XV, cd. B. TRIFONE, in:
ASRSP 31 (1908) pp. 267-313; 32 (1909) pp. 29-106.
Gregorii I papae Registrum epistolarum, cd. Paul EivALD/Ludo Moritz HARTMANN, 2
S.
Grcgorii
(MGH
Epp.
Magni
1-2),
1887-1899
Registrum
Berlin
c
voll.,
Epistularum, a cura di Dag NORnERG,2 voll., Turnhout 1982 (CChrL 140-140A).
Registrum Johannis VIII. papae, ed. Erich CASPAR,in: MGH Epp. 7, Berlin 19121928, pp. 1-272, e Fragmenta registri lohannis VI1I papac, cd. Erich CASPAR,ibidem,
Tradizioni storiografiche c agiografichc: alcuni csempi
301
fortunatamente
hanno
trasmessomolto materiale nel
sillogi epigrafiche the
frattempo danneggiatoo addirittura perdutos.
Lo studio si concentrerä su tre diversi aspetti dell'attivitä pontificia in
di
documentazione
del
I volume
vita religiosa- rutti presenti nella
materia
dell'Italia pontificia - fornendo, per ciascuno di essi, uno o piü esempi, che
dibattito
di
adatti
particolarmente
ad
animare
possibilitä
un
sulla
paiono
del
fonti
dell'opera
Kehr
integrazioni
utilizzando
procedere a correzioni e/o
storiografiche ed agiografiche.
A) gli usi lirurgici: le processionidi Gregorio Magno
B) la "distribuzione" di reliquie: Innocenzo ed Anastasio
C) la riforma di S. Paolo nel X secolo
A) Le processioni di Gregorio Magno
La lunga rubrica che 1'Italia pontificia consacraa S. Maria Maggiore riporta, ai
4e5
da
il
di
due
Gregorio
I'. Nel Primo
numeri
ricordo
processioniorganizzate
documento
il
del
datato
del
591 caso,
registro pontificio al sertembre
menziona in realtä una processioneda S. Lorenzo in Lucina a S. Pietro. La
fra
le
e
inserito,
per
cui
testimostara
senza
suEFiciente
ragione
motivazione,
basilica
liberiana e legata alla tradizione manoscritta: nelle
nianze relative alla
del
registro in cui il testo e stato trascritto -e si tratta di una minoranza
copie
dei testimoni essoporta 1'erroneotitolo: Chartula quae relectaestde laetania
-,
basilica
in
del
di
Alariae.
Gregorio
Il
Registro
sauctae
maiore
piü recenteeditore
Magno I' ha espuntadalla seriecronologica, pubblicandola tra le Appendici10.Al
di lä del problema dell'autenticirä del documento e della sua originaria
Registri,
di
e
nei
collocazione
comunque evidente che, nel caso una revisione
7
8
9
10
pp. 273-312; per qucsto conic per il Registeo di Gregorio VII, il Kehr poteva contare
solo sull'cdizionc, non critics, di MicxE PL
Gregorii VII Registrum. Das Register Grcgors VII., cd. Erich CAsPAR,2 voll., Berlin
1920-1923 (NIGH Epp. scl. 2)
Vanno qui ricordate in primo luogo le raecolte a curs di G. B. DE Rossi: Inscriptiones
christianac urbis Romac septimo sacculo antiquiores, 2 voll., Roma 1861-1888, c V.
FoRCE-LLA:Iscrizioni delle chime c d'altri edifici di Roma dal secolo XII fino ai nostri
giorni, 14 voll., Roma 1869-1884.
Cfr. IP 1 p. 55 nr. 4: Grcgorius, sc scxta feria vcnicnte a titulo b. Laurentii mart. q. app.
Lucinac cgrcdicntem ad b. Petrunt apost. Supplictntcm cum hymnis et canticis
spiritualibus propcraturus esse; nr. 5: Gregorius I invitat ad septiformem laetaniam, ut
omnes ad sanctac genitricis Domini ccdcsiam conveniant.
NORLERG:Registrum (cit. coca 5) Appendix I\, vol. 2, pp. 1098sg. Nell'edizione
precedence,essafigura invcce quak epistola II dcl II anno di pontificato (cfr. EWALD/
HARTMANN:
Registrum HE. nova 51vol. I p. 102).
302
Giulia Barone
dell'opera del Kehr, il riferimento al registrogregorianodovrebbe essereinserito,
S.
Pietro.
fra
i
dubbio,
a
testi
relativi
senzaalcun
Quanto alle ragioni per cui, in eta ben posteriore, e stato tradito con un
titolo cosl evidentemente errato, esse potrebbero essere ricondotte alle vicende
che verranno trattate nelle pagine che seguono.
Il numero 5 fra i documenti relativi alla chiesa di S. Maria Maggiore citati
dal Kehr si riferisce infatti ad una processione the dovrebbe essersi svolta il 30
dei
la
datazione
il
in
del
603".
In
testo
problemi:
pone
realtä
nostro
agosto
la
leatania
partecipi
popolazione
romana
alla
possesso, che prevede che
fecit
basilica
datato:
infatti
in
e
il
cosi
et
sanctae
septiformis giorno seguente,
Savinae sub die IIII Kalendarum Septembrium'= indictione VI. L'indizione VI
inizia soltanto il 1° settembre del 603, ma non e possibile ipotizzare che la
del
604,
Gregorio
il
30
da
quando
era
scomparso
tenuta
agosto
si
sia
processione
alcuni mesi.
Ma i problemi non finiscono qui: ben piü celebre di questa del 603, e
Gregorio,
laetania
eletto pontefice, ma non ancora
septiformis,che
un'altra
fine
la
della
pestilenza che aveva
per
chiedere
consacrato,avrebbeorganizzato
infuriato a Roma e della quale era caduto vittima anche il suo predecessore,
PelagioII. Di questaprima, grandiosaprocessione,durante la quale erano morti
decine di romani, e conservato il ricordo nell'opera storica di Gregorio di
Tours13,che avevapotuto contaresulle informazioni ei testi raccolti a Roma da
di
Gregorio
di
della
Giovanni
diacono
ad
opera
nella
vita
nonche
sua
chiesa,
un
Immonide, del IX secolo14.
II
(cit. nota 5) vol. 2 pp. 365-367,
Registrum
EWALD/I'IARTbiANN:
e No
ERG:
da eui eiterb. Sul
Registrum (cit. nota 5) Appendix IX, vol. 2 pp. 1102-1104,
tema
delle processioni organizzate da Gregorio I si veda Giulia BARONE: Gregorio Magno
e la
del
delta
Roma
suo tempo, in: Scritti per Isa. Raccolto di studi offerti a I.
vita religiosa
Lori Sanfilippo, a cura di A. MAZZOU, Roma 2008 (Nuovi Studi Storici 76), pp. 19-. 25.
12 Evidentemente it pontefice si era recato presso it titulus Sabinae in oce:tsione delta festa
delta santa, che era celebrata proprio it 29 agosto.
13 Gregorio di Tours, Historiarum libri X, ed. Bruno KRUsctt, in. MGH SRM 1/1,
Hannover 1939-1951, pp. 479-481.
14 Giovanni Diacono, Sancti Gregorii Magni vita libris quattuor, in MIGNE PL 75,
l'873
1'876,
Gregorii»,
Sulla
79-81.
composta
probabilmcntc
tra
c
«Vita
coll.
si vedano
Claudio LEONARnt: La "Vita Gregorii" di Gio%-anni Diacono, in: Roma e 1'etä
di
delta
Atti
giornata
studio, 3-8 maggio 1976, Roma 1976, pp. 381-393, s.
carolingia.
6 (1990) p. 310 c Girolamo ARNALDI: 'Giovanni
in:
Repfont
Diaconus,
Johannes
v.
Immonide e la cultura a Roma at tempo di Giovanni VIII': una retntctatio, in: Europa
bizantino.
Contatti
di
effettivi
c
possibilit3
studi comparati, a cura di
medievale e mondo
Girolamo ARNALDt/Guglielmo CAVALLO,Roma 1997 (Nuovi Studi Storici 40), p. 169.
L'Arnaldi sottolinea it carattere "cosl poco agiografico" del testo del diacono Giovan_
d'archivio,
leisere
dal
documenti
in
I'autore
panicolare
registro,
su
cui
costruita
ni"tutta
lettore
it
per eventuali controlli".
rinvia
Tradizioni storiografiche c agiografidtc: alcuni csempi
303
11 cronista franco e il diacono romano riportano perb, accanto ad un
identico testo dell'esortazionepenitenziale attribuitn at pontefice, due itinerari
diversi della processione; quello prescnte nell'opera agiografica di Giovanni
Immonide corrisponde a quanto leggiamo net Registro pontificio alla data del
29 agosto. Per una serie di considcrazioni the ho avuto modo di illustrate in
deve
the
le
si
ammertere
processionisepriforntes,cui partecipavano
altra sede15,
dell'Urbe
divisi
in
abitanti
serte gruppi, corrispondenti ad altrettanti
gli
cioe
"stati di perfezione",siano state almeno due (sempredie, invece, non avessero
cadenza annuale). In ogni c:aso, se si volesse procedere ad un'integrazione
dell'opera del Kehr, sarebbe doveroso inserire andie la menzione della
del
processione 590.
E' certo comunque the la grande processionedel 590, ricordata in opere
largamente
divenne
la
diffuse,
agiografidie
tempo
storiografiche cd
- nel
"processione" gregoriana per ecoellenza,cancellando praricamente il ricordo
delle altre. Si spiegherebbecosi il titolo attribuito al documento citato at
4
dal
Kehr, titolo the doveva evidentementesah-aguardareil ricordo
numero
della laetarriasrptifonrrisdel tempo di peste,the non avevalasciatoinvecealcuna
traccia nel Registro,in quanto si era svolta probabilmente in data anteriore alla
forse
dimenticato
die,
di
Gregorio
Magno.
l\1c
va
a partire
consacrazionepapale
dal XII secolo, fu attribuira all'imniagine della Vergine conservatain S. Maria
Maggiore l'inten, ento miracoloso the avrebbe posto fine alla devastante
del
pestilenza 590is; il miracolo si sarebbeprodotto infatti durante l'imponente
la
basilica
da
die
Grcgorio
processioneorganizzata
aveva avuto come meta
liberiana.
B) La "distribuzione" di reliquie
Come vescovidi Roma, numerosi sono i pontefici ricordati nell'opera del Kehr
dall'esterno
delta
di
inferno,
traslato
aver
per
reliquic
cirth al suo
come net caso
Cecilia, it cui corpo, sepolto in una delle catacombsextra-urbane, fu collocato
nella chiesatrastevcrinathe ancor oggi pots it suo nome da PasqualeI17.In altri
casi, come quello della ehicsa di S. Susanna,l'edificio viene apparentemente
15 Si vcda it mio icsto citato a nom 11.
16 Gerhard Wou=: Dic Gcsdiicittc römuchcr Kultbilder im \Iittclaltcr, \Vcinlteim 1990,
(Acts Humaniora), soprattutto alle pp. 137-160. Sulla fortuna succ ssiva di qucsta
lcggcnda si vcda Giulia B.1Ro r: Immagini miracolosc a Roma alla fine del A4edio Evo,
in: The miracolous Image in the late Middle Ages and Renaissance,Papers from a
conference held in the Amdemia di Danimarca in collaboration with the Bibliotheca
Hettziana, Rome, 31 May-2 June 2002, a cura di E. Tttuxo/Gcrhard Wou, Rome
2004, pp. 125-129.
17 IP I p. 123 (a. 822). Lrrlcsia s. Caeciliae, 1: " PaschalisI sanctorum corpora sub altare
colloctr ct ccdrsiam dcdicat'.
304
Giulia Barone
le
di
Felicita'$.
da
III,
Leone
Altre
accogliere
reliquie
s.
per
volte,
costruito
infine, il papa si limita a traslare una preziosa reliquia da un altare ad un altro: e
fosse
diceva
della
Lorenzo,
il
cui
si
spirato
su
s.
graticola,
caso
the viene
questo
in
da
cattive condizioni, ad uno nuovo della
trasportata
un altare, evidentemente
di
Pasquale
II'9.
di
in
Lucina
S.
Lorenzo
tempi
ai
chiesa
Molto meno nota, e non menzionata nella documentazione raccolta dal
Kehr, e la traslazione di reliquie da Roma verso i diversi paesi della Cristianitä.
In questi casi, il pontefice agisce nella sua qualitä di vescovo, cui compete il
"corpi
di
trovare
collocazione
ai
santi", ma pone questa sua
una nuova
compito
funzione
della
di
del
guida
sua
mondo cristiano.
prerogativa al servizio
II fenomeno assume proporzioni notevoli a partite dal IX secolo: in quella
fase, grazie all'ampliamento dei confini della Cristianitä, che abbraccia terre in
disponibili
"corpi
sand", a parte i non
cui, naturalmente, non erano
dell'evangelizzazione20,
di
martiri
molte sono le istituzioni
numerosissimi casi
la
di
loro
i
procurarsi
necessitä
reliquie
religiose che avvertono
per
altari. E
Roma, e- da questo punto di vista - il "deposito" piü abbondante e prezioso.
Celebri reliquie, oggetto da secoli di grande venerazione, furono allora
di
"furta
di
E'
contrabbando21.
veto
e
proprio
un
vittime
sacra",
questa la sorte,
ben conosciuta grazie alla vivace rappresentazioneche ne ha fatto Eginardo,
toccata alle reliquie dei ss. Marcellino e Pietro, fino ad allora conservate nel
la
della
Presero
del
Labicana22.
cosi
santuario
via
via
nord anche corpi
preziosissimi, come quello di s. Sebastiano,giunto in Francia ai tempi di
Ludovico il Pio23.
I pontefici, di fronte al dilagare del fenomeno, ritennero opportuno, non
da
di
solo un punto vista religioso ma anchepolitico, di diventare parte attiva di
fundamentis
18 IP 1 p. 62. Ecclesia s. Susannac,2:
erigens, condens corpus b.
aulam a
Felicitatis martyris compte aedificans ornat atque dedicac."
19 IP 1 p. 84. Ecclesia S. Laurentii in Lucina, 1': craticulam super quarr b. Laurentius
emisit spiritum, de quodam altari veteri cducit ... sub novo altari 9 KaI. Febr.
reconditur. "
20 E' questo il caso di Kiliano a \Vürzburg, dr. Alfred \VE.NDEuoRST:Art. Kilian, in:
LexMA 5 (1991) coil. 1136-1137; di Bonifacio a Fulda, cfr. Josef SE..
IMLER: Art.
Bonifatius, in: LexMA 2 (1983) coll. 417-431; di Wenceslao a Praga, cfr. Marie
BLnt-tovÄ:Art. Wenzel, in: LexMA 8 (1997) coll. 2185-2187, e di Adalberto a Gniezno,
cfr. Adalbert von Prag - Brückenbauer zwischen dem Osten und Westen Europas, a curs
di Hans Hermann HENRtx, Baden Baden 1997 (Schriften der Adalbert-Stiftung 4).
21 Patrick J. GEARY: Furta sacra: la trafugazionc delle rcliquic net Medioevo (sec. IX-XI),
Milano 2000 (ed. or. Princeton 1978).
22 Eginardo, Translatio et miracula ss. Marcellini cc Petri, cd. Georg \trntrz, in: MGH SS
15/1, Hannover 1887, pp. 239-264.
23 Ibid., p. 240. Sulla traslazione delle reliquic di Sebastianovenne compilato, net X secolo,
dalla
dubbia
testo
attendibilirä, cfr. Ex translatione s. Sebastiani auctore
agiografico
un
Odilone, ed. Oswald HOLDER-EGGER,in: MGH SS 15/1, Hannover 1887, pp. 377391.
Tradizioni storiogtafidic c agiogtafiche: alcuni cscmpi
305
di
"corpi
"ridistribuzione"
dei
del
grande
processo
sand"
questo
all'interno
legami
i
Andhe
tra
rafforzati
mondo cristiano.
per questa via si sarebbero
"centro" e "periferia" della Crisdanitä e il ruolo del successoredi Pietro quale
della
Chiesa
indubbio
universale
tratto
vantaggio.
capo
ne avrebbe
I
Uno dei primi c piü cclebri casi di "esportazione legale" di reliquie, in
decisa
dal
dobbiamo
pontefice, se
credere a Hrosvita, avrebbe riguardato
quanto
le reliquie dei sand pontefici Innocenzo ed Anastasio. A metä del IX secolo,
infatti, papa Sergio II'; ne avrebbe facto dono al duca Liudolfo, venuto in
dalla
Sassonia,
Roma
insieme
cristianizzata
pellegrinaggio a
alla consorte
nativa
da
decenni
della
dono
del
E
questo
pochi
conquista carolingia.
solo
a seguito
fama
fortuna
ha
la
la
delta
assicurato, nel racconto
e
pontefice
monaca/poeressa,
dell'abbazia di Gandersheim, fondata da Liudolfo per accogliervi le figlie25 e
fanciulle,
famiglie
discendend
dalle
sassoni.
piü grandi
altre nobili
Se, nel racconto di Hrosvita, c evidente l'intcnto celebrativo del cenobio,
le
bocca
duca
in
e al pontefice rispondono
nondimeno
parole the ella mette
al
bene
delle
del
Liudolfo
infatti
chiede
assai
ai costumi e alla mentalitä
tempo.
fondazione
la
di
in
"difendere"
grazie ai meriti
reliquie che siano
grado
d'altra
il
Dio
dai
parte,
monastero
sand the vi riposeranno'ý;
acquistati presso
le
la
Altretranto
verisimili sono
parole di
ruitio papale''.
viene posto anche sotto
24 Cfr. Ilaria Bo:: nccoRSt: Art. Sergio II, in: Encidopedia dci papi, vol. 1, Roma 2000,
pp. 720-723.
25 Friedrich NEUt1tA:
CN: Der Denkstil Hrotsits von Gandershcim, in: Festschrift für
Hermann Hcimpd, Bd. 3, Göttingen 1972, pp. 37-60. Sulla funzione politica e
memorialc svolta da Gandershcim si vcda Gerd ALrHOFF: Gandersheinh und Quedlinburg. Ottoniscu Frauenklöster als Hcrtschafts- und Überlicferungszentren, in: FMSt 25
(1991) PP. 123-144.
26
Hros7ta, Primordia eocnobii Gandcrshcimensis, ed. Paul DE 'UNTERFELD, in. DERS.:
Opera omnia, in: MGH SRG (in us. schol. ) [341, Berlin 1902, vV. 140-157:
Inclite
papa, tuis ne sis durus penyrinis. / Qui dr lougirrquis teramnn reninna oris/ Aluneribus
nostri famulatus re veurntriJ Nirin: ur ardtntil toto con.nninr nuurisl Co: rdere coe:robirun
domini sub horroresacnmdum; / Ur. dr qutdenr visum nobu Cll nkZltme rustrtnt, /A te consilii
solameu quacrere eerri/ Er trudium r:osrri ribi prec.mdo frler7, / Qui caput ecclesiae toto
dominaris in orbe; / Qui, si font tibi pLre. tt drrotio nosrri, /e1ra7liurrr praebeute tua pietate
paterna, / Quod votir gerimut, factit bent prrficiamru. / Ac nr eorurlrrrm eiuiru merito
flagitannu, / Suuýptis donis rlrn: rnti pccrorr uosrris./ Scilicet et rrgis comprdsra amore
pererrrrrs,/ Parelta sanctorum r. obis sacra pignora, quorum! Onrrris eoenobii corutnrctio possir
honori/Apse siguari, s.uris nuririujur accri. L'opcra di Hrosvita i:
ora disponibile anche in
Opera omnia, cd. Walter BERSCHIN, München/
una nuova cdizionc: efr. Hrotsit,
Leipzig 2001, the non ho avuto modo di consultarc. Per quanto riguarda la piü recente
storiografia sulla poctessa sassonc si srda Armando Bts. {aTt: Un ventennio di studi su
Rosvita di Gandershcim, Spoleto 2005; sui
le
si vcdano soprattutto
"Primordia»
pp. 43sg. c 169-171.
27 Ibid., v%".158-160: Utqur sit absque iugo rqum per s.:crla pountrml/ Nec terrurorum
patiatur vin: domir,orun:,/ Hoc rmoris,: postoltn so/um dtrront/ Tntdrrurrsad defQldedum
pariterqur rtgendum.
306
Giulia Barone
Sergio; il papa ricorda l'uso romano di conservare integri i "corpi santi",
da
dichiara
Bisanzio28,
di
secoli
a
ma
avveniva
a
quanto
anche
contrariamente
di
Oda,
Liudolfo
impegnino
purche
ed
essi
si
richiesta
voler accedere alla
a
di
la
loro
la
laus
edificare
un
monastero
ove
sia
promessa
praticata
mantenere
ininterrottamente
giorno e notte.
perennis, cioe si preghi
L'esempio di Gandersheim non restb isolato: un altro santo "romano",
Ciriaco, sarä infatti venerato a Gernrode, la fondazione del margravio Gero,
forse il piü potente signore alla corte di Ottone I alla meta del X secolo29. Non
le
le
modalitä con cui
reliquie pervennero alla
sono perö altrettanto chiare
dovuto
di
il
di
Gero e del
avrebbe
assicurare
che
ricordo
canonichesse
comunitä
figlio Siegfried, morto (959) prima del padre in seguito alle ferite infertegli in
le
di
Ciriaco
Si
che
reliquie
suppone
siano state portate in
combattimento.
Sassonia da Gero di ritorno dai suoi due viaggi a Roma, nel 950 e nel 961.
Dopo il primo egli fondb il monastero di Frohse, intitolato a S. Ciriaco; dopo la
fondazione di Gernrode, Frohse, divenuto a sua volta Iüunonisseustift, gli venne
di
il
Thietmar,
Dal
Gero
secondo
racconto
pontefice,
assoggettato.
avrebbe
di
dono
braccio
Ciriaco.
intero
in
La presenza della preziosa
s.
un
ricevuto
la
in
a
cancellare
seguito
contribuito
primitiva intitolazione di
reliquia avrebbe
Genrode alla Vergine eaS. Pietro, sostituiti ben presto dal martire romano3o.
28 Ibid., vv. 167-169: Hic due rectoresf era::t aliquando potentes,/ Praesulrlnastasitu sedis
sanctissimis huius/ Et coapostolicusSafer bmocrnntu eius./ Qui post pastorem Petnan
Paulumque magistrum/ Ecclesiaemenus ce/ebrefillrere supremis;/ Quorum tail)
magna
servantur corpora aura/ Hartemu acu cris huhu reaoribus urbis,/ Ut nee particulam
quisquam subtraxerat umquam,/ plain nlenlbronun uumero reianntt sacrorunt. Sul tens
dello statuto giuridico delle reliquic nei primi secoli cristiani si veda Nicole HERMMANN_
MASCARD:Les reliquis des saints. Formation coutumiere d'un droir, Paris 1975. Di
recente Luigi Canetti ha proposto di "sfumare" la tradizionale contrapposizione tra mos
bizantino
in tema di dissezione di cadaveri o loro amputazione
romanum e use
a fini
religiosi; cfr. Luigi CANETTI: Frammenti di cternitä. Corpi e reliquie tra Antichitä e
Medioevo, Roma 2002, soprattutto alle pp. 27-29 c 42sg.
29 Hans Kurt SCHULZE/Reinhold SPECHT/Günter \"! YoanaonT: Das Stift Gernrode,
Köln/Graz 1965 (Mitteldeutsche Forschungen 38), pp. 58-60 c Helmut BEUMANN:Art.
Gernrode, in: LexMA 4 (1989) col. 1348. Sul margravio Gcro, cfr. Helmut BEUMMANN:
Art. Gero, in: ibid. col. 1349.
30
Sulla fondazione e intitolazione dello Stift di Frohse, si veda D0 1130; net 961 Ottone
I data Gernrode, alla cui comunitä concede anche la libera elezione dells badessa,
cfr. D
0I
229. L'originaria intitolazione ally V/ergine caS. Pietro risulta da un documento,
dello stesso anno, emanato da Ottone II, cfr. D0
11 3. Secondo Thietmar
Roman,
...
pergens, emeritus iam seller coram altari principis aposrolanun Pari aria deposuit victricia
brachium
domnum
impetrans
Cir ac ad Detm Cu:,:
apostolicum
sancti
et apud
omne sui111et
hereditate conf ugit. Patriamque reviscns nazi suimet viduai, priuu velatam ionasterio in
Hauuni
consrructo,
signatur
nomine
quod
suo
rocatant, statuit abbarissam, in:
saltu,
Thietmari Merseburgensis episcopi Chronicon, cd. Robert HOLTZMMANN,Berlin 1935
(MGH SRG [in us. schol. ] N. S. 9), 11 19 p. 60sg.
1
Tradizioni storiografichc c agiografiche: alcuni esempi
307
la donazione delle reliquie
E' evidente per quanto risulta dalle fond
the
di Innocenzo ed Anastasio da pane di Sergio II deve trovare la sua giusta
della
Germania
destinatari
degli
i
tra
all'interno
pondficia,
collocazione
interventi papali; ma non mi pare si possa negate l'importanza, per Roma, di
di
hanno
e
altri
atri
munificenza
pontificia,
the
contribuito - nel tempo
questo
la
di
dell'Urbe
di
in
situazionc
assoluto privilegio
reliquie
materia
-a ridurre
i1
Sede
contempo,
a
rafforzare
Era
rapporto
apostolica ei piü remoti
ma, nel
della
Cristianitä.
angoli
C) La riforma del monastero di S. Paolo fuori le mura
11 terzo asperto dell'attivitä ponrificia di cui ci occuperemo, la riforma
limitato,
occupa
nell'Italia
anch'essa
uno
spazio,
se
piuttosto
monastica,
anche
basilica
di
11
la
S.
illustrare
caso the ci avviamo ad
romana
pontificia.
riguarda
Paolo fuori le mum, l'unira delle grandi basiliche ad essere officiata da una
di
le
(
S.
S.
Giovanni
Laterano
in
Pietro,
e
comunitä
monaci quando tutte
altre
S. Maria Maggiore), fra IX eX secolo, erano ormai servite da collegi di chierici
secolari31.
11"merito" per questa eccezionalesopravvivenzamonastica, in presenzadi
corposi interessidell'aristocraziaurbana ad una "secolarizzazione"degli addetti
liturgica3`,
da
della
buona
e
all'ufficiatura
stato attribuito
parte
storiografia al
grandeabatedi Cluny, Oddone, di cui e ben nota 1'attivirä riformatrice in alcuni
importanti cenobi dell'Urbe, ivi compreso S. Paolo33.
31 Sul fenomeno della trasformazione delle comunitä monastiche in collegi di chierici
secolari, si veda Tommaso Ut CARPEGNAFALCONIERI:II dero di Roma net medioevo.
Istituzioni c politiea dttadina ( secoli VIII XIII), Roma 2002, pp. 157-164. Sulla
.
difFusione del fenomeno in altre regioni europee cfr. Michel PARISSE:Noblesse et
monastcres en Lotharingic, in: Monastische Reformen im 9. and 10. Jahrhundert,
Sigmaringen 1989 (VuF 36), p. 183.
32
Cfr. Giulia BARONE-: Chierici, monad c frati, in: Roma medievale, a cura di Andre
VAUCIiEZ, Roma/Bari 2001, pp. 19Ssg.
33 Card. lldefonso Scnnesmn: La basilica a it monastero di S. Paolo fuori le Mum, Torino
1934, pp.44-54; Giovanni A.'-roNeu. t: L'opcra di Oddone di Cluny in Italia, in:
Benedictina 4 (1950) pp. 19-40; Bernard HAa1ILTON:The monastical Revival in Tenth
Century Rome, in: Inr. : Monastic Reform, Catharism and Crusades (900-1300),
London 1979 (Variorum Reprints), pp. 35-68; Guy FERRARI:Early Roman Monafor
Notes
the history of the monasteries and convents at Rome from the V
steries.
through the X century, Citü del Vaticano 1957, pp. 363-376; Girolamo ARNALDI: II
biografo romano di Oddonc di Cluny; in: BISI 79 (1959) pp. 19-37. In generate,sulla
scoria di S. Paolo si veda Monasticon ltalianc, vol. 1, Roma c Lazio, a curs di Filippo
CARAFFA,Ccscna 1981, pp. 71s,-.
308
Giulia Barone
Pareinvecemolto piü probabile che la riforma, avviarada Oddone, sia stata
di
dell'abbazia
da
un monaco
successosolo grazie atl'intervento
coronata
lotaringia di Gorze, Andrea, chiamato a Roma da papaAgapito II34 net 950.11
d'Impero
in
terra
pontefice si sarebberivolto at centro riformatore
-e non piü a
Cluny cui avevano chiesto aiuto i suoi predecessorie il princeps di Roma,
Alberico - probabilmente perche il modello benedetrino proposto da Gorze,
di
fondazione
di
Metz
grazie
e
riformata
at
vescovo
vescovile
abbazia
Adalberone, concedevapill ampi poteri e un pill estesocontrollo all'ordinario
diocesano ( in questo caso it vescovo di Roma e pontefice) di quanto non
Cluny35.
a
avvenisse
Alla luce di questo episodio, pare probabile che la donazione attribuita ad
Agapito II, e forse ricordata in una lapide marmorea net pavimento dell'antica
basilica, possa essere considerata autentica, benche it documento the ne ha
di
bolla
Gregorio
VII,
da
sia
stata
considerata
una
memoria,
conservato
molti
falsa e dal Kehr quantomeno interpolata36. Una volta realizzara la riforma, che
del
del
e
gestione
patrimonio,
tutto verisimile
garantiva un'attenta ed oculata
la
dotazione
di
beni
di
il
che pontefice abbia voluto ampliare
un'abbazia che,
di
da
i
a
controllare
tutto,
continuare
turn
poter
riteneva
punti di vista.
oltre
Come si pub facilmente evincere dai casi qui illustrati, se, nell'intento di
del
l'opera
l'indagine
Kehr,
integrare
si
estende
correggere e/o
a fonti come
1'impresa
di
rischia
quelle storiografiche ed agiografiche,
sfuggire ad ogni
di
di
Ogni
controllo.
e
possibilitä
programmazione
singolo episodio, ogni
di
dover
attestazione rischia
essere vagliata con estrema attenzione, per non
introdurre dati erronei o incompleti. Inoltre, le tipologie di fonti cui ho fatto
difettano,
riferimento, e soprattutto quelle agiografiche,
quasi sempre, di quella
integrate
1'Italia
e
precisione cronologica che
necessaria per
pontificia. La
presenza a Roma di Andrea di Gorze, datata dall'autore delta «Vita Iohannis
Gorziensis»37 at 950, rappresenta un'assoluta eccezione, motivata dal fatto
che
34 Glrolamo ARNALDI: Art. Agapito II, in: Encidopedia dci Papi, vol. 2, Roma 2000,
pp. 77-78.
35 Su questo episodio delta riforma di S. Paolo si veda Giulia BARONE:Gorze e Cluny
a
Roma, in: Retour aux sources.Textes, etudes et documents d'histoire medievale
offen h
Michel Parisse,Paris 2004, pp. 583-590.
36 Cfr. IP 1 p. 168, nr 10': Agapitus II possessionesconfirmat et donat specialiter
medietatem civitatis Manturanae et totius territorii eins cum colonis et colonabus Buis,
dominio
in
suo."" L'editore delle carte di S. Paolo, il Trifone,
retinens alteram medietatem
di
l'ipotesi
del
Kehr
documento,
sull'interpolazione
accoglie
evidente soprattutto per i
beni "de Nepe", donati a S. Paolo da Innocenzo III, ma non e in grado di
valutare
l'attendibilitä degli altri interventi pontifici ivi menzionati; efr.: I_c carte del monastero
di S. Paolo (cit. nota 4) p. 278. La bolla di Gregorio VII e tradita grazie ad una
copia
dicembre
del
30
1281.
autentica
37 lohannes de sancto Arnulpho, Vita lohannis abbatis Gorziensis, ed. Georg Heinrich
PERTZ,in: MGH SS 4, Hannover 1841, pp. 335-377, qui p. 352. Della biografia di
Tradizioni storiografiche c agiografiche: alcuni esempi
309
Andrea mori a Roma nel corso della sua missioneed e ben noto the la morte dei
di
membri
una comunitä benedettina veniva liturgicamente commemorata
all'interno del monastero di appartenenza.
Zusammenfassung
Der Beitrag geht der zentralen Fragestellung nach, ob und in welchem Umfang
das Material der Italia Pontificia für auf hagiographisch und historiographisch
ausgerichtete Untersuchungen nutzbar gemacht werden kann. Er konzentriert
drei
die
Aspekte:
Liturgie (die von Gregor dem Großen organisierten
sich auf
Prozessionen), die Translation von Reliquien außerhalb Roms und die
Schenkungen
fuori
le
Klöster
(S.
Paolo
päpstlichen
an römische
mura). In
drei
untersuchten Bereichen besteht eine bemerkenswerte Schwierigkeit,
allen
die Ereignisse anhand der narrativen Quellen exakt zu datieren. Insgesamt ist es
sehr schwierig und bisweilen sogar wenig nutzbringend, das in der Italia
Pontificia gebotene Material in die angesprochenen Untersuchungsfelder
einzubinden.
Giovanni c da altuni anni disponibile un'ottima traduzione,
con commento ; cfr. La Vie
dc Jean, abbe de Gorzc, prdsentdect traduite par Michel PARtsse.,Paris 1999.11
passo
rclativo ad Andrea si pub lcr.gere alle pp. S6-87.