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ISBN: 978-88-7853-166-6 Iª edizione agosto 2009 Edizioni SETTE CITTÀ Via Mazzini 87 • 01100 Viterbo tel 0761303020 • fax 07611760202 [email protected] • www. settecitta. eu Mauro Spezzi Psicomotricità “L’allenamento cognitivo dell’anziano” Parte Pratica di Alba Stella Paioletti e Luigi Cerolini SETTE CITTÀ Indice “I Volti Dei Nostri Anziani” pag. 9 Premessa 11 Introduzione 12 Cap 1.0Quadro orientativo sulla formazione degli anziani Cap 2.0Educare l’anziano attraverso la via corporea Cap 3.0Il cervello dell’anziano: “un bene tutto da tutelare” 3.1Le carenze cognitive dell’anziano 3.2Le potenzialità del sistema cognitivo dell’anziano 13 14 Cap 4.0Perché l’attività motoria migliora le Capacità cognitive? 4.1Prima giustificazione “fisiologica” 4.2Seconda giustificazione “psicologica” 17 18 19 Cap 5.0Alla ricerca dell’attività motoria cosciente 5.1Perché psicomotricità 5.2Come si struttura un’attività psicomotoria: momento teorico 5.3Il progetto psicomotorio: dal momento teorico a quello pratico 5.4Le coordinazioni complesse Cap 6.0Alla ricerca di un’impostazione metodologica efficace 6.1Problematiche didattiche 6.2La didattica: uno strumento per insegnare 6.3Insegnare ad adulti e anziani Cap 7.0Approccio metodologico pratico 7.1La lezione Cap 8.0Introduzione alla Parte pratica. scheda n° 1: “Coordinare il movimento degli arti superiori con quello degli arti inferiori” 15 16 20 21 22 23 24 25 27 29 31 scheda n° 2: scheda n° 3: scheda n° 4: scheda n° 5 scheda n° 6 scheda n° 7: scheda n° 8: scheda n° 9: scheda n° 10: “Attività con la palla” “Attività con le bacchette” Gioco con le lettere e le parole Gioco con i numeri Attività con i cerchi Problem - solving motorio La macchina Attività con gli appoggi Bauman Attività di rilassamento pag. 33 35 37 39 41 43 45 46 48 Immagini di attività pratica 50 Cap 9.0Appendice sul metodo MAS 51 Il metodo MAS Principi generali del metodo 52 54 Pianificazione dell’intervento in riferimento alle necessita’ dell’anziano Pratica 57 Esercizi 59 Cap 10.0Conclusioni 64 Bibliografia 66 Ai miei genitori, Luigi e Rossana, che purtroppo non hanno potuto vivere la splendida età della vecchiaia Psicomotricità “L’allenamento cognitivo dell’anziano” I Volti Dei Nostri Anziani PROMEMORIA Nel parco giochi della memoria girano in tondo labirinti d’espressioni che hanno dato senso alla vita. Giocano alla corda il calore della protezione, il dono silenzioso, il sorriso mai lesinato. Tracce nel pensiero ricordano anelli nel cerchio di vita d’un albero, stagioni possedute strappateci dal Tempo, radici silenziose la cui linfa scorre nelle vene dell’oggi, le nostre. Sapere è il dono di questo cammino, sapere per dare. Trasmettere, il compito. Vissuti per portare la luce nella confusione del non conosciuto. Per sempre nella giostra del cuore Promemoria per l’anima del sogno della natura, dei sapori buoni che danno forma alla vita, per sempre, dell’essenza di ciò che rende vivi, d’odori persi nella giovinezza, di genuine foto dell’ieri. Testimoni di ciò che eravamo, promesse di ciò che saremo. Abbracci da cui siamo partiti e a cui torneremo, domani, a ruoli invertiti. Pensieri Argento sono realtà nello specchio dei giorni confortati dalle riprove del tempo. Poiché siamo il giro delle stagioni e il suo compenso. Deborah D’Agostino 9 Psicomotricità “L’allenamento cognitivo dell’anziano” Premessa Alla formazione degli anziani oggi viene dedicato molto spazio, si avverte una generale tendenza nel ricercare il vero benessere del vivere, cioè l’ “Invecchiamento di successo” o Successful Aging (Emine Meral Inelmen). Gli stessi centri di geriatria, pur mantenendo quel necessario ruolo assistenziale per cui sono nati, si indirizzano sempre più verso la Geragogia, mettendo in campo un trattamento educativo finalizzato alla valorizzazione delle persone “avanti con gli anni”, per consentire loro di rimanere agganciati alla realtà e al proprio ambiente. Un sostanziale rinnovamento nella considerazione della vecchiaia arriva dalle Scienze Umane che hanno chiarito pregi e difetti dell’età senile, proponendo un concetto di anziano non più “cadente” ma capace di rinnovarsi e potenziarsi soprattutto a livello cognitivo, potendo così continuare a occupare un ruolo utile nella società. Ma il processo di invecchiamento, per essere trasformato in qualcosa di positivo, richiede da parte degli individui la necessità di acquisire stili di vita particolari. Infatti, se l’invecchiamento primario, cioè la comparsa di rughe, capelli bianchi e altro, è un processo a cui non possiamo sottrarci, abbiamo la possibilità di ridurre quello secondario, in quanto legato esclusivamente allo stile di vita. Abbiamo la possibilità di modificare in positivo quella che canonicamente viene chiamata “età funzionale”, ovvero l’espressione dell’interazione tra l’età biologica e quella psicologica, grazie all’acquisizione di particolari comportamenti che migliorano le capacità psichiche e fisiche. Oggi, per questi motivi, vengono continuamente attivate delle iniziative di occupazione del tempo libero, di attività motorie e intellettivo - culturali, in un’ottica che, grazie allo studio approfondito dell’anziano, spinge sempre più a rendere qualitative le esperienze: tutto a favore di quella “Terza età” che ormai da tempo ha subito una radicale rivisitazione temporale. 11 - Mauro Spezzi - Introduzione Il presente lavoro nasce dalle esperienze personali dell’Autore, da anni impegnato nella formazione degli Operatori Sociali, ed ha come obiettivo quello di chiarire e dare poi suggerimenti sull’importanza che riveste l’allenare il cervello dell’anziano attraverso un’attività motoria, in base alla considerazione dell’unità psico-somatica della persona. Il testo inquadra l’anziano come un individuo capace di mantenere, se non in grado di migliorare, alcune performance cognitive attraverso un’attività psicomotoria, intesa in questo lavoro come una pratica che consente ai soggetti di farsi carico del proprio apprendimento, cioè di eseguire compiti motori in modo cosciente e quindi ragionato. Nella prima parte vengono illustrati e chiariti alcuni concetti, soprattutto di ordine psicologico, relativi agli anziani; nella seconda parte si passa ai suggerimenti pratici, a cura di Alba Stella Paioletti, con l’inclusione del metodo MAS, approccio particolare alla motricità dell’anziano, realizz ato da Luigi Cerolini. Il testo è stato concepito come guida per organizzare un’attività motoria finalizzata al potenziamento cognitivo, pertanto, pur essendo molto adatto per i laureati in Scienze Motorie, offre spunti di riflessione anche per tutti i soggetti abilitati ad operare nell’educazione dell’anziano attraverso il movimento. Mauro Spezzi 12