La salute in fumo - Istituto di Istruzione Superiore "Aldo Moro"

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La salute in fumo - Istituto di Istruzione Superiore "Aldo Moro"
LA SALUTE IN FUMO
Gruppo:
Gabriele Aimonino (3a I Liceo)
Luca Dematteis (3a I Liceo)
Federico Talentino (3a I Liceo)
Descrizione dei materiali:
• Beuta codata
• Tappo di gomma forato
• Tubi di gomma trasparenti
• cotone
• Sigaretta ed accendino
• Bocchino porta sigaretta
• Pompa per materassini
• AgNO3
• Acqua distillata
• Ammoniaca al 10%
• NaOH all' 8 %
• Carta da filtro
• bilancia
• Imbuto
• Supporto per filtrazione
Descrizione del procedimento e del fenomeno osservato:
L’esperimento si prefigge lo scopo di dimostrare la presenza nel fumo di sigaretta del
CO, monossido di carbonio, un composto molto pericoloso per la salute umana. La
prima parte dell’esperimento consiste nel preparare il reattivo per il CO nel seguente
modo:
1. si pesa su un foglietto di carta 0,17 g di AgNO3 solido e lo si trasferisce in una
beuta con poca acqua distillata, si agita per fare sciogliere
2. si prepara la soluzione NH3 al 10% , se ne prelevano 3,6 mL con un
cilindretto graduato e si trasferiscono nella beuta
3. infine si prepara la soluzione di NaOH all’8%, se ne prelevano 20 mL
(prelevati con cilindretto graduato) e si trasferiscono molto lentamente nella
beuta per evitare che l’Argento precipiti prima del dovuto.
Putroppo la soluzione si è in parte annerita prima dell’esperimento vero e proprio a
causa della precipitazione dell’Ag. Abbiamo provato a filtrare la soluzione così
ottenuta, con imbutino e filtro di carta, sperando che vi fosse ancora dell’argento in
soluzione (fondamentale perché il reattivo funzioni).
Una volta preparato il reattivo, lo abbiamo trasferito nella beuta codata. Abbiamo
tappato la beuta con un tappo di gomma avente un buco da cui passa un tubo di
gomma che finisce all’interno del reattivo; nella parte superiore del tubo che sporge
dal tappo abbiamo inserito un po’ di cotone. In seguito abbiamo tagliato il filtro alla
sigaretta, in modo che gli eventuali inquinanti non rimassero intrappolati in esso.
Inseriamo la sigaretta nel tubo dove avevamo messo il cotone; quindi abbiamo
collegato la coda della beuta con la pompa da campeggio montata al contrario, in
modo che invece di soffiare aria la aspiri.
Attivato l’aspiratore, accesa la sigaretta, abbiamo notato che il fumo prodotto si
andava a raccogliere all’ interno della beuta gorgogliando nel reattivo: in questo si è
formato un precipitato di colore nero.
Conclusioni e osservazioni :
Il monossido di carbonio contenuto nella sigaretta reagisce con il nitrato di argento
presente nel reattivo trasformando gli ioni argento in argento metallico
corrispondente al precipitato nero.
Dal momento che il reattivo ha assunto un colore nero “pece” abbiamo la prova che il
monossido di carbonio, all’ interno di una sigaretta, è presente in grande quantità.
Il monossido di carbonio (CO) è un gas invisibile e inodore prodotto dalla
combustione di sostanze a base d carbonio. Quindi quando il tabacco si brucia e viene
inalato, una delle più di 4000 sostane chimiche che entrano nel nostro corpo è il CO.
Quando il fumo inalato entra nei polmoni, il CO è rapidamente assorbito nel nostro
flusso sanguigno. Il CO si lega all’ emoglobina dei globuli rossi 200 volte più dell’
ossigeno. Il risultato è che molte di queste cellule del sangue che sono destinate a
trasportare ossigeno a tutte le parti del corpo,si legano invece al CO, formando
carbossiemoglobina (COHb). Questo significa che il cuore deve lavorare di più per
sopperire al necessario approvvigionamento di ossigeno per il corpo. E’ evidente che
l’ alto livello di monossido di carbonio nel sangue dei fumatori è uno dei maggiori
fattori che causao l’ aumento del tasso di malattie cardiache (come l’ angina e gli
infarti).