LA VALUTAZIONE D`AZIENDA (E DELLE QUOTE/AZIONI DI LA

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LA VALUTAZIONE D`AZIENDA (E DELLE QUOTE/AZIONI DI LA
LA VALUTAZIONE D’AZIENDA
((E DELLE Q
QUOTE/AZIONI DI
MAGGIORANZA/MINORANZA)
A cura di
Ciro D’Aries
I METODI DI VALUTAZIONE DELLE AZIENDE
•
2
I Criteri di Valutazione
¾ Si devono adottare i criteri di valutazione più adatti allo
scopo per cui è effettuata la valutazione e al tipo di attività
economica svolta dall’impresa oggetto di valutazione;
¾ La valutazione è un’operazione di stima, quindi affetta da
elementi di soggettività;
¾ Per limitare gli elementi di soggettività, nella scelta dei
criteri di valutazione, si devono tenere presenti quattro
principi:
•
obiettività
•
neutralità
•
razionalità
•
stabilità
I Criteri di Valutazione
¾ L’obiettività è riferita al contenuto del metodo, scevro di
considerazioni soggettive e irrazionali, ma riferito a dati certi ed
autonomi corrispondenti alla realtà effettuale e controllabili:
autonomi,
nello svolgimento dell’operazione sarà necessario fare riferimento
a valori basati su dati riscontrabili nella realtà, come quelli di
mercato, razionali e dimostrabili;
¾ La neutralità indica che il valutatore deve essere autonomo ed
indipendente e non farsi influenzare dalle parti;
¾ La razionalità consiste nella derivazione da un processo logico e
convincente oltre che compatibile con ll’applicazione
convincente,
applicazione della
formula teorica al caso concreto in questione;
¾ La stabilità consiste nel ffatto che il valore non deve essere
determinato in base a situazioni straordinarie od eccezionali o
tenendo conto di elementi mutevoli.
I Metodi di Valutazione delle Aziende
Al fine di valutare le aziende possono essere utilizzate le seguenti
metodologie:
¾ metodi di valutazione patrimoniali;
¾ metodi di valutazione reddituali;
¾ metodi
t di di valutazione
l t i
misti
i ti patrimoniali-reddituali;
ti
i li ddit li
¾ metodi di valutazione finanziari.
I Metodi Patrimoniali
I metodi patrimoniali consistono nella valutazione analitica dei
passività dell’impresa,
p
beni che costituiscono l’attivo e delle p
elementi che vengono valutati al loro valore corrente e non al
valore di funzionamento utilizzato per la redazione del bilancio
d’esercizio.
I metodi patrimoniali si dividono in due sottotipologie:
¾ i metodi semplici;
¾ i metodi complessi.
Differenza tra i Due Metodi Patrimoniali
Pregi e Limiti dei Metodi Patrimoniali
I pregi dei metodi patrimoniali sono i seguenti:
1. Oggettività del processo di valutazione (è rivolto al passato e
non richiede la formulazione di ipotesi soggettive sul futuro);
2. Analiticità del processo di valutazione (viene valutato
distintamente ogni elemento del patrimonio).
I limiti dei metodi patrimoniali sono i seguenti:
1. Il valore dell’azienda viene determinato sulla base del saldo
algebrico tra attività e passività e quindi su dati storici,
ponendo
d in
i secondo
d piano
i
l capacità
la
i à di generazione
i
f
futura
di
reddito o di flussi di cassa;
2 Si attribuisce
2.
tt ib i
un valore
l
corrente
t add ognii voce di bilancio
bil i attiva
tti
o passiva, prescindendo dalla sua appartenenza al complesso
aziendale unitario e funzionale.
funzionale
Il Metodo Reddituale
¾ Il metodo reddituale fonda il valore dell’azienda sulla sua
capacità di generare reddito;
¾ L’obiettivo del metodo è valutare l’azienda come complesso
unitario sulla base della relazione valore = redditività;
¾ Il valore
l
d ll’ i d viene
dell’azienda
i
calcolato
l l t mediante
di t l’attualizzazione
l’ tt li
i
dei risultati economici attesi. A tale scopo sono necessarie due
operazioni:
p
1. La normalizzazione del reddito aziendale (consistente nella stima di
un flusso di redditi costanti, ovvero su un reddito medio, normale e
d t )
duraturo);
2. La determinazione del tasso di attualizzazione da utilizzare, tenendo
conto della redditività di mercato sugli
g investimenti pprivi di rischio
aumentato del premio per il rischio intrinseco all’attività svolta
dall’impresa.
Il Metodo Reddituale – Le Formule di calcolo
Pregi e Limiti dei Metodi Reddituali
I pregi dei metodi reddituali sono i seguenti:
¾ Il vvalore
o e de
dell’azienda
e d vviene
e e de
determinato
e
o avendo
ve do co
comee
principio guida la capacità di generazione futura di
reddito.
I limiti dei metodi reddituali sono i seguenti:
¾ Soggettività
i i del
d l processo di valutazione
l
i
( rivolto
(è
i l all
futuro e richiede la formulazione di ipotesi
soggettive);
i )
p
nella
¾ Non si tiene conto del ppatrimonio dell’impresa
determinazione del valore economico di questa.
Il Metodo Misto Patrimoniale - Reddituale
Il Metodo Misto Patrimoniale - Reddituale
Con il metodo misto, nella configurazione con stima autonoma
dell’avviamento
dell
avviamento, il valore dell
dell’azienda
azienda dato dal valore del patrimonio
rettificato e dal valore dell’avviamento, il quale crea, rispetto al
reddito
ddit “ normale”,
l ” un surplus
l di reddito
ddit (o
( profitto),
fitt ) calcolato
l l t
attualizzando i “ sovra-redditi” dei vari esercizi.
Il Metodo Misto Patrimoniale – Reddituale: l’Avviamento
Al fine di determinare il valore dell’avviamento è necessario
utilizzare la seguente formula:
A = (R – i x K) x an ┐i’
dove:
A = valore
l
dell’avviamento
d ll’ i
K = capitale netto rettificato
R = reddito medio normale atteso per il futuro
i’ = tasso di attualizzazione del profitto o del c.d. sovrareddito
i = tasso di interesse considerato normale rispetto al tipo di
investimento che viene considerato
n = durata che esprime la ripetitività del profitto
Pregi e Limiti del Metodo Misto Patrimoniale - Reddituale
Il metodo misto patrimoniale-reddituale ha il pregio di
differenziare tra due aziende con lo stesso reddito, ma
con consistenze patrimoniali diverse.
diverse
Il metodo misto, rappresentando un compromesso tra i
metodi patrimoniali e quelli reddituali, presenta i pregi
e i difetti di entrambi q
questi due metodi.
Sono metodi molto semplicistici e poco rigorosi dal
punto di vista concettuale.
concettuale
I Metodi Finanziari
¾ I metodi finanziari partono dal presupposto che
ll’azienda
azienda sia assimilabile a qualsiasi altro investimento
finanziario e, quindi, il suo valore economico dipende
dalla distribuzione e dall
dall’entità
entità dei pagamenti
all’investitore che l’impresa genera;
¾ Il valore dell
dell’azienda
azienda viene calcolato mediante
l’attualizzazione dei flussi finanziari attesi. A tale scopo
sono necessarie due operazioni:
¾ La determinazione del flusso monetario netto generato dalla gestione
caratteristica ((il cosiddetto ffree cash fflow));
));
¾ La determinazione del tasso di attualizzazione da utilizzare, come visto per
il metodo reddituale.
I Metodi Finanziari
¾
Quando il periodo di tempo è limitato, viene generalmente stimato il valore di
liquidazione dell’azienda alla fine del periodo e anche questo viene
attualizzato al medesimo tasso di sconto;
¾
Utilizzando il cash flow operativo (al netto degli effetti del debito) è necessario
sottrarre al valore determinato, il valore dei debiti dell’azienda.
Pregi e Limiti dei Metodi Finanziari
I pregi dei metodi finanziari sono i seguenti:
1. Sono metodi razionali ed universali;
2. Tengono conto dei flussi finanziari.
I limiti dei metodi finanziari sono i seguenti:
1. Soggettività del processo di valutazione;
2. Non si tiene conto del patrimonio dell’impresa né dei flussi
reddituali generati nella determinazione del valore economico
di questa.
Il Premio di Maggioranza e lo Sconto di Minoranza
Il socio maggioritario ha alcuni vantaggi (benefici privati) rispetto ai soci
di minoranza:
1. la destinazione degli utili è sicuramente influenzata dagliinteressi
particolari del gruppo di controllo e dagli scopi che esso si prefigge;
2. remunerazioni dirette ed indirette;
p
3. canalizzazione di utili al di fuori dell’impresa;
4. uso a proprio vantaggio di informazioni riservate
5. instaurazione di canali privilegiati per il reperimento dei fattori della
produzione e la remunerazionedi particolari servizi;
6. notorietà;
7 altri
7.
lt i vantaggi
t
i apprezzabili
bili soggettivamente.
tti
t
Il Premio di Maggioranza
¾ A fronte di questi vantaggi si forma il premio di maggioranza,
ossia
i il valore
l
di scambio
bi attribuibile
ib ibil all capitale
i l proprio
i di una
data azienda non coincide con l’analogo valore riferito al
capitale economico dell
dell’impresa
impresa proporzionalmente frazionato
in base alla corrisponde quota di capitale proprio: esiste un
qquantum in ppiù che corrisponde
p
al ppremio di maggioranza;
gg
¾ Specularmente, l’assenza di questi vantaggi per i possessori di
quote di minoranza comporterà una proporzionale riduzione
del valore delle quote in loro possesso (Sconto di Minoranza).
Lo Sconto di Minoranza
Per determinare - se necessario - lo sconto di
minoranza, bisogna distinguere i seguenti casi:
1) titoli quotati: i corsi di Borsa esprimono un prezzo che deve
essere integrato con il valore del controllo (quando ne
ricorrono i presupposti);
2) Per i titoli non quotati lo sconto è possibile solo se:
a) non esiste un prezzo di mercato;
b) l’entità della partecipazione è modesta o comunque
marginale;
c) la partecipazione non ha alcuna valenza strategica;
p
sconta asimmetrie informative.
f
d)) la ppartecipazione