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PROGETTO DI RICERCA
Proponente: Dott.ssa Evelina Miele
Titolo: microRNA E CELLULE STAMINALI DEI TUMORI CEREBRALI: CONTROLLO TRASCRIZIONALE ED
EPIGENETICO.
Breve presentazione dell’oggetto di studio:
I tumori cerebrali maligni sono ad oggi causa di importante mortalità e morbidità tra i pazienti affetti da
neoplasia. Le varianti più comuni sono rispettivamente il glioblastoma (GBM) nella popolazione adulta e il
medulloblastoma (Mb) nei bambini. I recenti avanzamenti nella ricerca hanno portato a una migliore
comprensione delle loro basi biologiche e della loro patogenesi, tuttavia molto rimane ancora da chiarire per
migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti.
La mortalita' rimane infatti ancora molto elevata: nonostante i trattamenti multimodali disponibili, a cinque anni
dalla diagnosi, la sopravvivenza media dei soggetti affetti da GBM non supera l'1%, mentre il 30% dei bambini
affetti da Mb ancora muore a causa delle metastasi cerebro-spinali. Inoltre, coloro che sopravvivono
solitamente riportano gravi effetti collaterali a lungo termine legati ai trattamenti.
I processi alla base dello sviluppo tumorale spesso sono correlati a quelli morfogenetici. Infatti aberrazioni
nell'attivazione di vie del segnale implicate nello sviluppo sono rilevabili nell'oncogenesi. Delle numerose vie
del segnale regolatorie a ponte tra processi morfogenetici e cancro, Hedgehog (Hh) e' sicuramente una delle
piu' importanti. Hh e' uno dei piu' potenti morfogeni con un ruolo chiave nello sviluppo cerebrale.
Inoltre sia lo sviluppo dei diversi tessuti sia la trasformazione neoplastica sono sostenuti dalle cellule staminali
(CS). Queste cellule nel contesto fisiologico vanno incontro alla proliferazione e al differenziamento, passando
per cellule progenitrici fino al raggiungimento di un fenotipo completamente differenziato. Nel cancro, CS con
proprieta' simili (cancer stem cells – CSC - o tumor initiating cells) hanno un ruolo nell'insorgenza della
malattia e costituiscono una riserva senza fine per il mantenimento e la progressione del tumore. La presenza
di cellule staminali all'interno del tumore potrebbe essere inoltre il fattore in grado di giustificare il fallimento
degli approcci convenzionali (chemioterapia e radioterapia) in quanto queste cellule possiedono caratteristiche
che le rendono non sensibili ai trattamenti (multidrug resistance, la localizzazione frequente in nicchie
ipossiche, il basso tasso di replicazione, stazionalità in G0). Pertanto, la caratterizzazione biologica e
molecolare volta all'individuazione di target specifici del reservoir tumorale staminale, potrebbe permettere di
migliorare la prognosi , integrando le terapie convenzionali con trattamenti farmacologici “intelligenti”.
In particolare un ruolo chiave nella regolazione della espressione genica, sia nei processi fisiologici che in
quelli tumorali e' svolto da una classe di RNA non codificanti: i microRNA (miRNA)(5). L'identificazione di
queste molecole ha allargato in maniera significativa la conoscenza dei meccnismi di regolazione
dell'espressione genica nel sistema nervoso centrale.
Recentemente, il lavoro della nostra Unita' ha identificato una specifica “firma genica” dell'espressione dei
microRNA implicata nel medulloblastoma, rivelando un ulteriore livello di complessita' alla base del processo
tumorigenetico.
Sulla base delle informazioni finora acquisite, il progetto in esame si propone i seguenti obiettivi primari: la
caratterizzazione delle cellule staminali di medulloblastoma e glioblastoma e la comprensione del ruolo dei
microRNA e della via del segnale di Hedgehog (Hh) nel controllo delle cellule staminali tumorali neuronali e
nella tumorigenesi.
A tal fine verranno portati avanti i seguenti approcci sperimentali:
1. Isolamento e caratterizzazione di cellule staminali in grado di generare neurosfere a partire da glioblastomi
umani e medulloblastomi umani e murini e da cervelletto murino come controllo.
2. Identificazione del profilo di espressione dei miRNA nelle cellule staminali di Mb e caratterizzazione di quelli
correlati alla via di Hh e con un ruolo nell'autorinnovamento (self-renewal) e nel differenziamento delle cellule
staminali.
3. Caratterizzazione della regolazione trascrizionale Hh-dipendente della espressione dei microRNA.
Questo studio fornira' una nuova piu' ampia visione sulla regolazione dei miRNA e sul loro ruolo nel
mantenimento delle proprieta' “staminali” delle cellule tumorali neuronali.
Status questionis (con particolare riferimento alle fonti bibliografiche internazionali):
I gliomi maligni sono i tumori primitivi del sistema nervoso centrale piu' frequenti e letali. Sulla base delle
caratteristiche istopatologiche e cliniche sono stati suddivisi dalla World Health Organization (WHO) in 4 gradi
[1]. Il sottotipo piu' aggressivo e' il glioblastoma multiforme (GBM) [WHO grade IV astrocytoma]. Questo
tumore e' caratterizzato da rapida crescita, alto grado di invasivita' e resistenza alle terapie convenzionali, ma
non tende a metastatizzare al di fuori dell'encefalo [2]. Nonostante le terapie standard (chirurgia massimale
seguita da radioterapia adiuvante e chemioterapia con l'agente alchilante orale Temozolomide [3] la prognosi
del GBM e' tuttoggi infausta con una sopravvivenza media di 12-15 mesi dalla diagnosi [3,4] .
Il medulloblastoma (Mb) e' il piu' frequente tumore cerebrale maligno dell'eta' infantile ed origina dallo sviluppo
aberrante delle cellule progenitrici dei granuli cerebellari. L'efficacia delle terapie convenzionali (combinazione
di chirurgia, chemioterapia e radioterapia) e' alquanto scarsa e gravata da importanti effetti collaterali a breve
e lungo termine. [5]
Da cio' nasce l'esigenza di individuare nuove strategie terapeutiche che abbiano come bersaglio vie del
segnale tumorigeniche piu' o meno conosciute. E' ormai chiaro infatti che tali neoplasie seguano aberranti vie
molecolari di tasduzione del segnale che regolano lo sviluppo cellulare. I processi alla base dello sviluppo
sono sostenuti dalle cellule staminali (CS) che vanno incontro alla proliferazione e al differenziamento
passando per cellule progenitrici fino al raggiungimento di un fenotipo completamente differenziato. Il legame
principale tra la biologia dello sviluppo e quella del cancro e' dato dalla evidenza che CS con proprieta' simili
sono state identificate anche nella maggior parte delle neoplasie (cancer stem cells – CSC - o tumor initiating
cells), incluse quelle cerebrali [6]. Cio' suggerisce che i tumori possano insorgere e crescere come il risultato
della formazione di CSC, le quali a loro volta potrebbero costituire una riserva senza fine per il mantenimento
e la progressione del tumore. Inoltre, uno sbilanciamento della divisione cellulare simmetrica a vantaggio di
quella asimmetrica potrebbe essere considerato come un meccanismo chiave alla base del processo di
trasformazione delle cellule staminali tumorali [7]. Pertanto le CS sono candidate a cellula d'origine del cancro,
in quanto vivono relativamente a lungo e possono andare incontro a diversi cicli replicativi, e avere quindi
maggiori opportunita' di accumulare le mutazioni necessarie allo sviluppo del tumore. Un'ulteriore evidenza
della relazione fra processi morfogenetici aberranti e cancro e' data dal fatto che lo schema dello sviluppo
embrionario o il mantenimento post embrionario condividono con la trasformazione neoplastica numerose vie
del segnale regolatorie (p.e. Hedgehog, Hh) che vanno incontro ad alterazioni specifiche nel cancro [8].
Negli ultimi anni e' stata identificata una classe di RNA non codificanti, i microRNA (miRNA), come molecole
chiave nella regolazione della espressione genica, sia nello sviluppo che nelle neoplasie [9]. L'identificazione
dei microRNA ha allargato in maniera significativa la conoscenza dei meccnismi di regolazione
dell'espressione genica nel sistema nervoso centrale.
Il 70% circa dei miRNA identificati sono espressi a livello cerebrale e sottogruppi discreti di questi sono
specifici del cervello o di sue regioni, a sostegno delle funzioni omeostatiche sull'espressione genica cerebrale
[10,11]. Cosi' come l'espressione alterata di geni appartenenti a vie del segnale regolatorie supporta la
tumorigenesi, anche un'alterata espressione dei microRNA puo' essere associata alle neoplasie ed al
mantenimento delle cellule staminali tumorali [9]. La prima dimostrazione di un legame tra microRNA e tumori
umani e' stata descritta da Calin e collaboratori [12]. Inoltre i microRNA possono avere un ruolo come
biomarcatori nel cancro, come suggerito da Lu e collaboratori che hanno osservato che i profili di espressione
dei microRNA permettono di classificare le neoplasie in maniera piu' efficiente dei profili di espressione dei
mRNA [13]. Quasi tutti gli studi sui profili di espressione dei microRNA in numerosi tipi di neoplasie hanno
confermato l'esistenza di specifici miRNA con un ruolo nella carcinogenesi come oncosoppressori (tumorsuppressor microRNA) o come oncogeni (oncomiR) [9]. Pertanto, le classificazioni delle neoplasie
precedentemente basate sui profili di espressione degli RNA messaggeri, vengono oggi rianalizzate sulla scia
dei miRNA come biomarcatori tumorali. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno messo in evidenza il ruolo dei
miRNA come biomarcatori anche nella tumorigenesi cerebrale. Un alterato profilo di
espressione
di
microRNA e' stata osservata nel glioblastoma [9]. Per quanto riguarda il medulloblastoma la nostra Unita' di
ricerca ha identificato un peculiare profilo di espressione di microRNA. Abbiamo identificato 78 microRNA
differenzialmente espressi nei tumori rispetto al cervelletto normale [14]. La maggior parte di questi sono
downregolati, suggerendone una funzione oncosoppressoria: tra questi la downregolazione del miR-124 e'
stata descritta anche in altri tumori cerebrali, ad esempio il glioblastoma, confermandone il potenziale uso
come biomarker nelle neoplasie del sistema nervoso centrale. Inoltre i miR-9 e miR-125a sono risultati
entrambi downregolati. E' interessante notare come tanto maggiore e' la riduzione dell'espressione del miR-9
tanto minore e' la sopravvivenza [14].
Il nostro studio ha inoltre riportato una serie di miRNA che sono upregolati negli istotipi piu' aggressivi del
medulloblastoma (gli anaplastici) rispetto ai tumori classici e desmoplastici [14]. Tra questi, l'oncomiR-21 e'
upregolato in maniera similare in numerosi altri tumori, incluso il glioblastoma [9]. Altri miRNA upregolati nei
medulloblastomi anaplastici appartengono al cluster di oncomiR 17/92, come il miR-19a ed il miR-20* [14]. Il
ruolo di questi oncomiR nel medulloblastoma e' stato ulteriormente messo in evidenza da Uziel e collaboratori
[15] che hanno descritto che il cluster miR17/92 e' upregolato nei medulloblastomi umani caratterizzati dalla
via del segnale di Hh attivata. Questa cooperazione tra il cluster miR-17/92 e la via del segnale di Hedgehog
mette in evidenza il ruolo dei miRNA nel controllo delle vie di segnalazione dello sviluppo e nella tumorigenesi
derivante da uno sviluppo aberrante. Infatti la via del segnale di Sonic Hedgehog promuove la proliferazione
delle cellule progenitrici dei granuli cerebellari durante lo sviluppo, mantenendoli nel contempo indifferenziati
ed una sua iperattivazione e' responsabile della formazione del medulloblastoma [8]. La prima evidenza
dell'esistenza di un controllo miRNA-mediato della via del segnale di Hedgehog a' stata descritta dalla nostra
Unita' di ricerca [16]. Abbiamo effettuato un'analisi dei profili di espressione su ampia scala (high throughput)
di Medulloblastomi stratificati in due sottogruppi, con alti o bassi livelli di espressione di Gli1, allo scopo di
discriminare tumori con la via del segnale di Hh iperattivata. Abbiamo evidenziato una serie di microRNA
downregolati (miR-125b, miR-324-5p and miR-326) a carico di quei Mb con signaling di Hh iperattivata.
Questi miRNAs regolano due membri attivatori della via del segnale (Smo e Gli1). La perdita genetica del
miR-324-5p e downregolazioni epigenetiche del miR-125b e del miR-326 sono responsabili dell'attivazione
patologica del signaling di Hedgehog [16]. A tal proposito, e' stato recentemente descritto che questa via del
segnale e' in grado di sostenere le cellule staminali neuronali murine sia embrioniche che dell'adulto [17,18].
Queste osservazioni hanno importanti implicazioni nella biologia tumorale dal momentro che le neoplasie
cerebrali sono popolate da una piccola frazione di cellule con proprieta' staminali (cancer stem cells, CSC),
che costituiscono un serbatoio di cellule che si automantengono grazie alla loro abilita' di autorinnovarsi (selfrenew) e di mantenere la massa tumorale producendo linee differenziate di cellule tumorali [19].
Originalità e rilevanza del progetto in ambito locale ed in ambito internazionale:
Ad oggi, numerosi studi hanno descritto il ruolo giocato dai miRNA nelle cellule staminali normali di quasi tutti
i tessuti [18] mentre solo pochi studi sono disponibili sul ruolo dei microRNA nelle CSC [19-23]. Lavori recenti
hanno mostrato il ruolo di specifici miRNA nelle cellule staminali di tumori cerebrali.
Alcuni miRNA
consentirebbero la continua crescita del tumore mediante l'inibizione del differenziamento ed il mantenimento
delle proprieta' simil cellule staminali delle cellule tumorali neuronali.
L'originalita' del progetto proposto sta nel tentativo di chiarimento della interazione tra microRNA e vie
del segnale oncogenetiche (come Hh) nelle fasi specifiche dello sviluppo del glioblastoma e del
medulloblastoma (ad esempio nelle cellule staminali tumorali rispetto alla popolazione di cellule differenziate).
E' di particolare rilevanza per i ricercatori sia in ambito pre-clinico che clinico, allo scopo di sviluppare nuove
strategie di trattamento sulla base delle conoscenze che verranno acquisite.
Infatti, opzioni terapeutiche specifiche basate sulla conoscenza dei processi molecolari dei tumori cerebrali,
sono ancora carenti.
Descrizione delle tecniche e delle metodologie utilizzate:
Piano sperimentale:
Isolamento e caratterizzazione delle cellule staminali da glioblastoma e medulloblastoma. Le cellule
staminali da medulloblastoma sono state identificate per la prima volta nel 2004 dal gruppo di P. B. Dirks che
ha evidenziato come una sottopopolazione purificata dal tumore primitivo era in grado di dare origine in
modelli animali a neoplasie con le stesse caratteristiche del tumore di origine.
Le cellule staminali da tumore verranno isolate da campioni di glioblastoma e medulloblastoma umano che
derivano dalle collaborazioni in corso con le Unità di Neurochirurgia afferenti al nostro laboratorio di ricerca.
Per l'isolamento di cellule staminali da modelli di medulloblastoma murino verranno utilizzati topi Ptc +/-, già
utilizzati in studi precedenti [14,24], e topi Smo/Smo [25]. Come controllo useremo cellule staminali da
cervelletto neonatale (da 1 a 4 giorni di vita post-natale) di topi wild-type come già descritto precedentemente
[26]. Le colture di cellule staminali verranno ottenute disgregando meccanicamente ed enzimaticamente i
campioni e mantenuti in terreno formato da DMEM-F12 addizionato di glucosio 0.6%, insulina 25 mg/ml, Nacetil-L-cisteina 60 mg/ml, eparina 2 mg/ml, B27 1X, EGF e bFGF 20 ng/ml. Le cellule staminali mantenute in
coltura in questo modo prolifereranno formando neurosfere e la loro capacità di clonogenicità verrà saggiata
piastrando le cellule a densità clonale e verificando la formazione di neurosfere secondarie.
Per valutare la loro capacità di differenziare in cellule neuronali (granuli, Purkinje, oligodendrociti ed astrociti) le
neurosfere verranno piastrate in terreno di coltura senza EGF/bFGF e in presenza di agenti che ne
promuovono il differenziamento (acido retinoico o PDGF); poi verranno colorate con anticorpi che
caratterizzano le diverse linee differenziative neuronali (bIII-tubulin, Zic1, MEF2D, GABARa6, Calbindin, GFAP,
S100 and NG2).
Studio del profilo di espressione dei microRNA nelle cellule staminali tumorali e caratterizzazione dei
microRNA controllati trascrizionalmente dalla via del segnale di Hedgehog. Le colture di neurosfere da
Gbm e Mb (sia murino che umano) e da controllo murino wild-type saranno trattate con agonisti o antagonisti
della via di Hedgehog per valutare la conseguente modulazione dei microRNA.
Per l'attivazione della via del segnale di Hedgehog useremo il ligando Shh ricombinante oppure l'agonista
sintetico SAG, mentre per la repressione di questa via useremo l'antagonista Ciclopamina e la piccola
molecola GDC-0449 o il silenziamento di SMO (il principale trasduttore della via del segnale di Hedgehog).
Le cellule staminali cosi' trattate verranno poi sottoposte a saggi volti a valutarne la capacità di self-renewal e
la loro abilità a differenziare nei diversi tipi neuronali.
Dai campioni ottenuti dagli esperimenti sopra descritti verrà estratto RNA utilizzando il reagente Trizol,
dopodichè verrà effettuato un esteso profilo di espressione dei microRNA come quello recentemente
pubblicato [14] con TaqMan Array Panels Microfluidic Card prodotte da Applied Biosystems. I valori ottenuti
verranno processati mediante software di analisi (StatMiner-Integromics), normalizzati rispetto ai controlli
endogeni U6, U87, sno-135, sno-429 e verrà eseguita l'analisi statistica con il metodo Mann-Whitney per
valori non parametrici e corretto per family-wise error rate, per evitare falsi positivi. Un valore di p inferiore a
0.05 sarà considerato statisticamente significativo. Verranno tracciati poi il clustering gerarchico e i
dendrogrammi derivati dall'analisi dell'espressione dei microRNA con il software Spotfire.
L'espressione genica delle neurosfere verrà poi analizzata con Real Time RT-Q-PCR (ABI-PRISM 7900-HT) e
con colorazione ad immunofluorescenza, analizzando marcatori di staminalità (CD133, nestina, GFAP,
Musashi-1, Sox2, Nanog, OCT4), di differenziamento (bIII-tubulina, Math1, Zic1, MEF2D, GABARa6,
Calbindina, GFAP, S100 e NG2) e di proliferazione cellulare (Ki67 e BrdU). L'espressione dei principali
componenti della via del segnale di Hedghog (Gli1, Gli2, Gli3, Ptc1, Smo) verrà valutata nelle neurosfere
rispetto alle cellule differenziate. I metodi sperimentali che verranno usati per gli esperimenti saranno condotti
come precedentemente descritto [26,27].
Con gli esperimenti sopra descritti otterremo i seguenti risultati:
-il profilo di espressione dei microRNA in staminali da cervelletto in condizioni di staminalità rispetto alle cellule
differenziate;
-la descrizione di microRNA espressi differenzialmente nelle cellule staminali tumorali rispetto alle cellule
staminali neurali;
-la definizione di specifici microRNA modulati nelle cellule staminali trattate con agonisti e antagonisti della via
del segnale di Hedgehog.
Caratterizzazione della regolazione trascrizionale dei microRNA indotta da Hh. Dopo aver identificato dei
microRNA differenzialmente espressi a seguito della modulazione della via del segnale di Hedgehog ne
selezioneremo alcuni in base alla presenza di potenziali siti di legame di Gli sulla regione del promotore, il
modo da validarne la regolazione diretta. Gli2 è il trasduttore precoce della via di Hedgehog dopo l'attivazione
della quale si accumula nel nucleo e Gli1 è il principale fattore di trascrizione di questa via del segnale [8].
Quindi effettueremo degli esperimenti di immunoprecipitazione della cromatina (ChIP) per determinare la reale
interazione tra le proteine Gli e il promotore dei microRNA selezionati (il protocollo utilizzato è già stato
descritto in Canettieri et al, 2010)[28]. Il DNA risultante verrà analizzato mediante PCR con coppie di primer
che comprenderanno i siti putativi di legame per Gli nei promotori dei microRNA e primer per actina o GADPH
come controllo. Le PCR saranno effettuate con metodi standard oppure mediante RT-Q-PCR. I primer
verranno disegnati con il software Primer Express (Applied Biosystems).
Attraverso questi esperimenti ci aspettiamo quindi di riuscire a identificare in modo univoco se la via del
segnale di Hh sia in grado di promuovere l'attivazione trascrizionale dei microRNA attraverso i fattori di
trascrizione Gli1 e Gli2 nelle cellule staminali.
Obiettivi, risultati attesi e modalità di monitoraggio:
Obiettivi


descrizione di microRNA espressi
microRNA nel contesto neuronale
Stat Miner (Integromics)
tumorali rispetto alle cellule staminali
significativita' statistica dei risultato
normale e tumorale e sul loro ruolo nel
SpotFire (Integromics)
neurali
ottenuti
differenziate
definizione di specifici microRNA
modulati nelle cellule staminali trattate
con agonisti e antagonisti della via del
segnale di Hedgehog

Tecniche di analisi dei
dati
differenzialmente nelle cellule staminali ogni sottogruppo e dimostrazione di almeno 2 dei 4 obiettivi
staminalità rispetto alle cellule
Caratterizzazione della regolazione
trascrizionale dei microRNA indotta da
Hh
Raggiungimento di
Risultati attesi al termine del
progetto
SDS 2.3 (Applied Biosystems)
profilo di espressione dei microRNA in
Collezione di gruppi di replicati per
Risultati attesi a
metà progetto
Ampia visione sulla regolazione dei
staminali da cervelletto in condizioni di

Indicatori di risultato
prefissati
mantenimento delle proprieta' staminali
delle cellule tumorali neuronali
Indicazione degli aspetti innovativi della ricerca:
Il progetto proposto rappresentera' il primo studio mirato alla identificazione su ampia scala di microRNA con
ruolo chiave nel mantenimento delle proprieta' staminali delle cellule tumorali neuronali. Inoltre e' poco noto al
mondo scientifico il ruolo della via del segnale di Hedgehog sul controllo della espressione genica di
microRNA.
Con lo sviluppo di questo progetto ci aspettiamo quindi di riuscire a identificare in modo univoco se la via del
segnale di Hh sia in grado di promuovere l'attivazione trascrizionale dei microRNA
Fattibilità:
Il laboratorio di oncologia molecolare dell'Universita' di Roma “Sapienza” e' da anni in prima linea sulla
comprensione dei meccanismi molecolari che sottostanno alla base delle neoplasie cerebrali. In particolare e'
altamente qualificato sullo studio della via del segnale di Hedgehog e dei microRNA, come evidenziato anche
dalle numerose pubblicazioni su riviste internazionali attinenti all'argomento[ 8,9,14,16,24,26-28]. Il laboratorio
dispone inoltre di ampie casistiche di medulloblastomi e glioblastomi umani (requisito indispensabile per
ottenere informazioni su larga scala e con un impatto sulla pratica clinica). Le collaborazioni con le
neurochirurgie romane e non solo rendono possibile un arruolamento continuo di casi. Inoltre la disponibilta' di
modelli murini e cellulari facilitano la comprensione dei meccanismi molecolari implicati nei tumori cerbrali.
Gli anni di formazione nella scuola di specializzazione in oncologia e nel dottorato di ricerca conferiscono alla
Dott.ssa Miele l' espertise adatta allo svolgimento e finalizzazione del progetto, coadiuvata da un'eccellente
lavoro di gruppo.
Inoltre il laboratorio e' dotato di numerose attrezzature. In dettaglio quelle disponibili per il suddetto progetto
sono le seguenti:
N. 3 laboratori di biologia molecolare completamente equipaggiati (incluso Illumina Genome Analyzer, Illumina
Bead-Express, DNA automate sequencer ABI Prism 3100 and Real Time Abi Prism 7900HT, Biorad Imager FX
Phosphorimager).
N. 2 laboratori di colture cellulari a rischio biologico completamente equipaggiati
Un laboratorio per Radioisotopi
Laboratori di biologia cellulare (fotomicroscopi standard e a fluorescenza, CCD camera, Becton-Dickinson
FACSCalibur and FACSAria Cytofluorimeters).
N. 5 uffici e N. 1 laboratorio di bioinformatica completamente equipaggiati .
Attrezzatura base per biochimica, biologia cellulare e molecolare.
Accesso alle seguenti attrezzature: microscopia confocale, Time-lapse live videomicroscopy. Laser Capture
Microdissection, CELLection™ Dynabeads®)
Eventuali ricadute applicative:

Migliore comprensione dei meccanismi patogenetici (iniziazione e progressione tumorale di GBM e
Mb), migliore stratificazione dei pazienti (classi di rischio)

Utilizzo dei microRNA come marcatori prognostici e predittivi di risposta ai trattamenti,

Nuove frontiere nella produzione di molecole terapeutiche aventi come bersaglio componenti della via
del segnale di hedgehog e non solo
Continuità e replicabilità:
Disponibilita' di ampia casistica, utilizzo di tecniche di biologia molecolare altamente validate, riproducibili ed
eventualmente applicabili nella diagnostica.
Forte motivazione e vivo interesse da parte della proponente e del gruppo di ricerca di cui fa parte
all'approfondimento dell'argomento presentato.
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