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DATE IN ITALIA AD OTTOBRE!
PJ HARVEY
Photo: Maria Mochnacz
23 ottobre 2016 - Milano Alcatraz
Ingresso: 42 euro+d.p. posto unico
apertura porte 19:00
inizio concerti 20:30
Prevendite disponibili da martedì 12 luglio alle 10:00
www.ticketone.it, call center 892 101
www.vivaticket.it, call center 892.234
www.ticket24ore.it, call center 02 54271
24 ottobre 2016 - Firenze Obihall
Ingresso: 42 euro+d.p. posto unico
apertura porte 19:00
inizio concerti 21:30
Prevendite disponibili da martedì 12 luglio alle 10:00
www.ticketone.it, call center 892 101
www.vivaticket.it, call center 892.234
www.ticket24ore.it, call center 02 54271
www.boxofficetoscana.it
MUCCHIO voto 9/10
“PJ Harvey è uno di quei pochi artisti viventi a non aver mai sbagliato un disco”
RUMORE voto 8/10
“Polly Jean, unica vincitrice di due Mercury Music Prize, ha ormai la statura dei classici…album
perfetto”
ROLLING STONE voto 5/5
“Rock per adulti del futuro…chitarre e pacchi di consapevolezza politica: così PJ resta sempre la
più fica”
BLOW UP voto 8/10
“Una rabbia straordinaria! PJ Harvey …una delle più importanti cantastorie in circolazione
parlando di guerra e conflitti senza retorica”
ROCKERILLA
Dopo aver attraversato post-punk, alt-rock, folk ed elettronica, oggi la cantautrice inglese è voce
eterea e per questo lancinante delle contraddizioni e delle violenze del presente, che interroga e
squarcia con domande aperte e interpretazioni dalla solennità incantata ed epica, per scuotere le
coscienze”
MOJO voto 4/5 e disco del mese
“Harvey once again means the world”
UNCUT
“Explosive new album”
La regina indiscussa del rock arriva in Italia per presentare il nuovo acclamato
album “THE HOPE SIX DEMOLITION PROJECT”, uscito in primavera per Island
Records (Universal Music).
Guarda il video girato da Seamus Murphy in Afganistan
https://www.youtube.com/watch?v=Dw1dj7tPvhc
“THE HOPE SIX DEMOLITION PROJECT” trae ispirazione dai numerosi viaggi intrapresi
da Harvey, che, nel corso di un periodo di quattro anni, ha viaggiato tra il Kosovo,
l’Afghanistan e gli Stati Uniti.
"Quando scrivo una canzone visualizzo l'intera scena - afferma Harvey - Posso vedere i
colori, dire l'ora del giorno, percepire lo stato d'animo, vedere il cambio di luce, le ombre in
movimento, tutto è racchiuso in quella foto. Raccogliere informazioni da fonti secondarie
era troppo lontano per comprendere appieno quello che stavo cercando di scrivere.
Volevo annusare l'aria, sentire la terra e incontrare la gente dei paesi di cui ero
affascinata".
L'album, che arriva dopo il successo di “Let England Shake” (disco vincitore del Mercury
Prize nel 2011), è stato registrato nel corso dello scorso anno alla Somerset House, il
centro culturale più importante di Londra, dove Harvey, la sua band, gli ingegneri del
suono e i produttori Flood e John Parish, hanno lavorato a tutte le fasi del disco in uno
studio di registrazione appositamente costruito dietro ad un vetro per consentire al
pubblico di osservare ciò che succedeva all’interno.
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www.pjharvey.net
https://www.facebook.com/PJHarvey