ENERGIA

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ENERGIA
ENERGIA
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IIn Vietnam l’energia per uso industriale costa
Nuove centrali previste da EVN entro il
poco: 6,2 centesimi di dollaro al kilowattora,
2016/2017
in media. Con alcuni settori, come cemento e
siderurgia
che
(sussidiate)
beneficiano
di
tariffe
Potenza
Fonte
(MW)
ancora più basse, di poco
superiori ai 4 centesimi. Ma è una situazione
Carbone
14.370
che non può durare anche se il Paese dispone
Idroelettrica
7.605
di
Gas naturale
2.970
Totale
24.945
risorse
significative:
potenziale
installata
idroelettrico, carbone, petrolio e gas naturale.
Il parco esistente di centrali elettriche con
una
potenza disponibile,
pari a
20mila
megawatt è infatti inadeguato per fare fronte
Servono quindi investimenti, ma i capitali
al fabbisogno del Paese. Anche perché gli
disponibili sono limitati e infatti l’energia,
impianti sono alimentati per il 40% da fonti
assieme alle infrastrutture di trasporto è una
idriche. Ciò significa che la produzione
delle
è
voci
si
cui
si
concentrano
fortemente condizionata dall’andamento delle
maggiormente gli sforzi del Governo di Hanoi
piogge con il risultato di frequenti interruzioni
per attirare capitali esteri. Ma non è facile
nella stagione secca a cui EVN, l’Ente
anche perché il livello attuale delle tariffe non
elettrico vietnamita, cerca di rimediare con
incoraggia
consistenti importazioni dalla Cina e altri
annunciato,
Paesi limitrofi. Le restanti centrali vietnamite
adeguamento, se non altro per fare fronte al
sono alimentate per il 33% dal gas naturale e
crescente
per la quota restante da carbone (19%), olio
L’obiettivo, più ambizioso,
combustibile (6%) e altre fonti rinnovabili.
arrivare, nel giro di 3 o 4 anni all’introduzione
La produzione ammonta
di un mercato elettrico aperto anche ad altri
a 110miliardi di
gli
investitori
peraltro
passivo
nei
stranieri.
un
conti
E’
graduale
di
EVN.
sarebbe di
chilowattora ma EVN ritiene che nei prossimi
produttori. Ma è un
tema politicamente
5 o 6 anni i consumi passeranno dagli attuali
delicato
un
98 miliardi di kWh (al netto delle perdite di
programma di riforme legislative, che sono
rete) a 175 miliardi. Sono richiesti quindi
oggetto di discussione, ma senza che sia stato
investimento massicci in nuove centrali e
definito un quadro definitivo.
linee di trasporto. In pratica il parco di
Per il momento quindi, la soluzione prescelta
generazione
per attirare capitali e imprese straniere, sono i
raddoppiato.
elettrica
dovrà
essere
e
richiede
corrispondente
contratti su base BOT. E’ su questa base, ad
esempio, che dovrebbe essere avviata la
2
nuova centrale a carbone di Mong Duong da
fabbisogno energetico del Paese in realtà non
1240 MW in cui il principale investitore è il
mancano. Ma la loro valorizzazione richiederà
gruppo statunitense AES:
ulteriori sforzi di cui il Paese deve tenere
In
prospettiva
un
altro
gruppo
statale
conto.
destinato a giocare un ruolo crescente sul
mercato
elettrico
è
l’ente
petrolifero
Petrovietnam, che attraverso la controlla PV
Power già oggi gestisce 4 impianti alimentati
con il gas naturale dei giacimenti offshore,
con una capacità complessiva di 2.650 MW.
Ma ha avviato un piano di sviluppo ambizioso
di espansione a tutto campo che prevede la
costruzione di 5 centrali a carbone da 1.200
MW, 3 centrali idroelettriche di cui una da
1.100 MW per complessivi 1400 MW, diversi
impianti
mini-idroelettrici,
due
centrali
eoliche di cui una da 160 MW per
complessivi 169 MW. Senza dimenticare i
Paesi vicini: nel novembre del 2011 ha
avviato i lavori per realizzare una centrale
idroelettrica da 322 MW a Sekaman nel
Il
Vietnam
è
un
importante
produttore e fino a tempi recenti era anche un
importante
esportatore netto, soprattutto
verso la Cina ma i quantitativi (13,5 milioni
Laos.
Nell’immediato, l’opzione prevalente del
Paese è di puntare in primo luogo sulle
centrali a carbone che dovrebbero coprire più
del 50% della potenza addizionale. Questa
scelta comporta il potenziamento dell’intera
filiera, dall’estrazione mineraria, alle linee
ferroviarie e
Carbone
navi ‘per il trasporto (e
l’importazione) del carbone. Lo stesso vale
per i gasdotti necessari a veicolare il gas dai
giacimenti agli impianti termoelettrici avviati
o in costruzione. La risorse primarie per
alimentare gli impianti e più in generale il
di tonnellate previsti nel 2012 in calo del 30%
su base annua) sono destinati a diminuire e le
previsioni sono che a partire dal 2015 il Paese
potrebbe diventare un importatore netto, in
attesa di valorizzare nuove risorse. Il settore
estrattivo fa capo al gruppo statale Vinacomin
che recentemente
ha
dovuto ricorrere a
importazioni spot dall’Indonesia per coprire le
richieste. Vinacomin, peraltro ha rapporti
difficili con il EVN in quanto i prezzi
riconosciuti per il carbone fornito alle centrali
domestiche (circa 29 dollari a tonnellata) non
basta a coprire i costi di estrazione valutati in
3
49 dollari. E le esportazioni, decisamente più
tonnellate.La prima area identificata dovrebbe
remunerative, non bastano a coprire il buco
consentire una produzione annua i 40 milioni
nei conti. In un certo senso, quella in atto tra
di
le due società è una lotta tra poveri in quanto
Petrovietnam
EVN,
quantitativi di carbone dall’Indonesia per
costretta
a
sussidiare
i
prezzi
dell’energia, a sua volta, è in forte arretrato
tonnellate.
Nel
frattempo
prevede
di
però,
importare
l’alimentazione delle sue nuove centrali
sui pagamenti
Attualmente le riserve del Paese ammontano a
Petrolio Nel 2011 la produzione petrolifera
255 miliardi di tonnellate (di cui 10 miliardi
vietnamita ammontava a 345 mila barili al
di antracite) con una produzione annua pari a
giorno, provenienti da giacimenti petroliferi
44 milioni di tonnellate e consumi superiori a
offshore di Cuu Long e Su Tu Vang che però
30 milioni di tonnellate. Nei prossimi anni
sono in fase di declino. Le nuove risorse
Vinacomin
disponibili valutate in 3 miliardi di barili,
intende avviare, assieme a
Petrovietnam, lo sfruttamento dei bacini
sono localizzate in aree offshore
carboniferi nella regione del Fiume Rosso con
profondità (bacino di Song Hong). Il loro
riserve estraibili valutate in 65-70 miliardi di
sfruttamento richiede quindi un adeguato
Centrali
a grande
Nuove centrali a carbone in fase di progettazione o costruzione
Investimento
Investitori
Mong Duong
.2
1.240 MW
Duyen Hai 3
1,95 mld USD
AES Corp (Usa) 51%), Posco Power
(Corea del Sud) 30%, China
Investment 19% su base BOT
nd
EVN con contratto EPC assegnato a
consorzio cinese guidato da
Chengda
Petrovietnam
Petrovietnam
Petrovietnam su ingegneria
Black&Veath
Petrovietnam
STFE (thailandia) in jv con Khang
Thong Construction,
Quang Trach 1
Song Hau1
Long Phu 1
1.200 MW
1.730 MW
1.200 MW
1,65 mld USD
1,5 mld USD
1,2-1,4 mld US
Vung An 1
Binh Dinh
1.200MW
700 MW
1,6 mld USD
nd
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apporto di tecnologia, di cui Petrovietnam,
Petrovietnam sono la malese Petronas, con cui
l’Ente
dispone.
gestisce anche un impianto da 100 di
Complessivamente le riserve del Paese sono
policloruro di vinile, e BP che partecipa a una
valutate in 4,5 miliardi di barili.
delle
Il settore è gestito da Petrovietnam, che copre
termoelettrico di Phu My composto da 4
circa un terzo della produzione in partnership
gruppi a ciclo combinato con una capacità
con compagnie petrolifere di tutto il mondo
complessiva di 3.900 MW.
tra cui BP, Conoco, Petronas, Talisman,
confluisce anche due gasdotti con una
ONGC
(Governo
capacità annua di 9 miliardi di m3. Un altro
attraverso contratti di
gasdotto lungo 240 km collega la rete
‘production’sharing con quote crescenti alla
vietnamita a quella malese e alimenta due
parte vietnamita in funzione del prezzo di
centrali termoelettriche (1.500 MW) e un
mercato. Non solo ma, sempre quando i
impianto di urea da 800 mila tonnellate gestiti
prezzi di mercato salgono, prevedono anche
da Petrovietnam. Allo studio
una tassazione progressiva
gasdotto di 430 chilometri per trasportare il
petrolifero
Videsh,
statale,
non
Zarubezhneft
russo), Soco ed altri,
(generalmente
centrali
a
gas
del
complesso
Su Phu My
anche un
sotto forma di conferimenti a Petrovietnam
gas associato dei giacimenti del
del greggio estratto). E’ la cosiddetta windfall
Cuu Long con il complesso termoelettrico di
taxation.
O Mon nel delta del Mekong. una volta
E’da rilevare inoltre
che il Paese, tuttora
esportatore netto di greggio non dispone però
bacino di
completato la quarta tranche, avrà una
capacità complessiva di 3.600 Megawatt.
di sufficiente capacità di raffinazione. L’unica
raffineria, localizzata a Fong Huat, ha una
capacità giornaliera di 140mila barili e copre
una quota pari a circa un terzo del fabbisogno
locale.Il Governo di Hanoi è in trattative con
diversi partner per realizzare altri due
impianti, ciascuno con una capacità di
Energia idroelettrica In Vietnam sono
operanti 23 impianti impianti idroelettrici
superiori ai 30 Megawatt, con una potenza
complessiva di 6.200 megawatt e una
produzione
annua
chilowattora
Il
di
26
potenziale
miliardi
di
idroelettrico
complessivo ed economicamente sfruttabile,
200mila barili
del Paese è valutato in 18/20mila Megawatt
Gas naturale Le riserve ammontano a circa
682 miliardi di m3 e la produzione attorno ai
10 miliardi anno destinata prevalentemente
alla produzione termoelettrica e chimica. In
questo
settore
i
principali
partner
di
con un produzione annua di 75/80 miliardi di
chilowattora.
superiore
Il
potenziale
di
circa
‘teorico’
il
è
30%.
Il Paese, ha una lunga tradizione anche nel
segmento delle minicentrali
in grado di
sfruttare la vasta rete di affluenti e corsi
5
d’acqua che sfociano nei grandi fiumi del
Paese. Attualmente sono operanti oltre 300
impianti di questo tipo disseminati in tutto il
Paese, gestiti da privati, coooperative, piccole
imprese ecc con una potenza complessiva di
Rinnovabili diverse Analogamente nel Paese
3.500
già sono diffusi piccoli impianti eolici, per
Megawatt.
Molti,
peraltro,
richiederebbero interventi di manutenzione/
una
modernizzazione. Altri, la cui costruzione è
Megawatt.utilizzati spesso per il pompaggio
stata
rimasti
dell’acqua o la generazione elettrica in
incompiuti per mancanza dei fondi necessari
località isolate. Ma il potenziale, soprattutto
per
completarli.
lungo la costa, con venti che possono
Secondo USAID l’agenzia americana si
raggiunger 11 metri al secondo, è piuttosto
potrebbero costruire altre 500 minicentrali di
elevato. Abbastanza diffusi anche i pannelli
questo tipo in grado di fornire 1.600-2.000
solari, soprattutto nelle regioni centrali dove
Megawatt di potenza e
123 milioni
l’irraggiamento giornaliere consente medie
chilowattora annui di energia aggiuntiva.
attorno ai 5 chilowattora per m2. Diffusi a
Marginale l’apporto di altri 2.500 siti con
migliaia,
potenziale
chilowatt.
microimpianti che utilizzano lo sterco de
L’Agenzia per l’energia (ERAV), fornisce
pollame di 30 milioni di capi di bestiame (in
una stima
prevalenza maiali).
avviata
di
ineriore
recente,
a
sono
100
analoga ma calcolata su basi
potenza
complessiva
nelle
campagne,
di
sono
2.900
anche
differenti : 400 impianti da 1 a 30 Megawatt
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