PTOF 2015_18 - IC Cividale
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PTOF 2015_18 - IC Cividale
Istituto Comprensivo di Cividale del Friuli Via Udine 15/2 33043 CIVIDALE DEL FRIULI Piano triennale dell’offerta formativa 2015-18 1. Mission Come si evince dalle Indicazioni nazionali per il curricolo “La finalità generale della Scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie”. La mission del nostro istituto è pertanto garantire il successo formativo di tutti e di ciascuno attraverso i pilastri dell’educazione: sapere, saper fare, saper essere e saper stare insieme. 2. Vision L’idea di scuola perseguita dal nostro Istituto ruota intorno alla centralità dell’alunno, protagonista attivo del suo percorso di formazione ed apprendimento. Per giungere a questo fine l’Istituto si impegna a garantire le medesime opportunità formative attraverso la costruzione delle condizioni ottimali per la piena realizzazione della persona. 1 3. Contesto e risorse - Popolazione scolastica Il background socio-economico e culturale delle famiglie degli alunni dell’I.C. è medio-alto. La percentuale degli studenti con entrambi i genitori disoccupati è dello 0,0% nelle classi 2^,dell’1,4% nelle cl.5^ primarie e dell’1,1% nelle classi 3^ sec.1°. Dati nettamente inferiori al tasso di disoccupazione del FVG, del Nord Est e dell’Italia. 100 80 60 occupati 40 disoccupati 20 0 classi 2 prim classi 5 prim classi 3 sec 1° Popolazione scolastica dell’Istituto Comprensivo: n. alunni 918 nel 2013/14, con una media di 18,36 al. per cl./sez. e n. 876 nel 2014/15, con una media sostanzialmente invariata di 18,25 al. per cl./sez. Nell’anno scolastico 2015/16 gli alunni iscritti sono complessivamente 897 distribuiti in 48 classi, con una media di 18,68 alunni per classe 18,8 18,7 18,6 18,5 A.S. 13/14 18,4 a.s. 14/15 a.s. 15/16 18,3 18,2 18,1 18 media n.alunni 2 Alunni iscritti al tempo prolungato della Scuola secondaria di I gr.: 58,70% (2013/14) e di 58,40% (2014/15), con punte di 67,65% nelle classi terze. Ciò evidenzia l'esigenza di un servizio di tempo lungo per le famiglie, oltre che l'opportunità per gli allievi di fruire di un'offerta formativa varia e ricca di stimoli. 70 60 50 40 prolungato 30 normale 20 10 0 T. p. 13/14 T.p. 14/15 classi terze Elevata percentuale di alunni stranieri in tutto l’Istituto Comprensivo, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di I grado: 17,40% nel 2013/2014; 18,35% nel 2014/15. 175 alunni stranieri su un totale di 897 iscritti nell’a.s.2015/16, pari al 19,5% degli iscritti. 120 100 80 stranieri 60 italiani 40 20 0 2013/14 2014/15 2015/16 3 Alunni disabili: 16,34% (2013/14); 18,26% (2014/15); DSA, ADHD e BES: 1,5% (2014/15) non certificati h (L104) BES Non ci sono alunni nomadi. Nel 2013/14 risultavano iscritti nelle scuole primarie e sec. 1°gr. alunni “camminanti” per lo 0,6%. Alunni che provengono anche da Comuni non di pertinenza dell’Istituto: l’11,96% nell’infanzia, il 12,10% nella primaria e il 15,12% nella sec. 1° grado, confermando l’attrattiva delle scuole dell’Istituto. Nella scuola sec. 1° vengono iscritti i minori stranieri non accompagnati fino al compimento del quindicesimo anno, accolti in una struttura di accoglienza del territorio. Nei plessi con alta percentuale di alunni stranieri si rileva una percentuale anomala di alunni con entrambi i genitori disoccupati, con medie anche del 100% più alte della media nazionale. 4 - Territorio e capitale sociale L’Istituto Comprensivo di Cividale del Friuli è stato istituito l’1/09/2012. Si trova nella parte centro-orientale del Friuli Venezia Giulia e comprende i territori dei Comuni di Cividale (parzialmente montano), Prepotto e Torreano (entrambi Comuni montani). Comprende una scuola secondaria di Primo Grado, in cui sono collocati gli uffici dell’amministrazione e di dirigenza, sei scuole dell’infanzia e quattro scuole primarie. I tre Comuni fanno parte delle “Valli del Natisone” e sono caratterizzati da attività agricole, silvicole, industriali, delle costruzioni, dei servizi, oltre che da quelle legate al commercio ed al turismo, sostenuto dalla presenza di notevoli ricchezze storico-culturali, artistiche e paesaggistiche. I plessi scolastici si trovano inseriti in un contesto culturale e sociale molto vivace, dove operano Associazioni culturali, sportive e di volontariato, dei genitori, Centri di aggregazione, giovanile e non, di solidarietà, diversi Istituti di istruzione secondaria di II grado (Istituti Professionali, Tecnici per il Commercio e Agrario, Liceo Classico, Scientifico, Linguistico, Psicopedagogico), Centro di formazione professionale, Università della Terza Età, Servizi socio- assistenziali, musei, biblioteche, Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, distaccamento dei Vigili del Fuoco, Commissariato di Pubblica Sicurezza Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Forestale, Sezione Gruppi ANA, 8° Reggimento Alpini “Julia”. Tra le strutture: Ospedale Civile, Casa per Anziani, Teatro “A. Ristori”, vari auditorium e spazi pubblici e privati per conferenze e concerti, palestre, palazzetto dello Sport, campi sportivi e piscina. Tra le bellezze paesaggistiche del territorio: la forra del fiume Natisone, tutelata dalla Regione FVG, il Parco comunale del Bosco Romagno. Connotazione principale dell’Istituto Comprensivo è una forte e costante interazione e collaborazione con il territorio per l’arricchimento dell’offerta formativa e per attività di orientamento e di prevenzione del disagio e della dispersione. La diminuzione del tasso di natalità e il decremento dei posti di lavoro potrebbero incidere in futuro sulla situazione socio-economica del territorio, soprattutto di quello montano e, di conseguenza, sulle opportunità formative per gli allievi. 5 - Risorse materiali: attrezzature, infrastrutture L’Istituto Comprensivo, per reperire risorse esterne aggiuntive, punta sulla progettualità: sfruttando le opportunità offerte dalla collaborazione con associazioni ed enti esterni, Enti Locali in particolare chiedendo contributi alla Regione per arricchimento dell’offerta formativa e dotazione di attrezzature ed utilizzando i contributi volontari delle famiglie e di privati. Nell’esercizio finanziario 2014 l’avanzo di amministrativo, al 31/12/2014, comprende somme vincolate(33,19%) e somme non vincolate (66,81%). Le ENTRATE derivano da: entrate stato regione FVG enti locali privati altre Stato, pari a €21.655,68 (9,30% totale entrate), di cui €10.828,95 per funzionamento amministrativo e didattico e €10.826,73, vincolato per specifiche attività; Regione Friuli Venezia Giulia €129.672,27 (55,68% entrate); Enti Locali e altre istituzioni €36.886,71 (15,84% entrate); privati €43.460,95 (18,66%); altre entrate €1.220,02 (0,52%). TOTALE ENTRATE: €232.895,63. Rispetto al 2013, si riscontra una diminuzione dei fondi assegnati dallo Stato (- 52,35%) e da Enti Locali e altre Istituzioni (-41,11%), un aumento di quelli regionali(+110,98%) e dei privati (+17,27%). I finanziamenti regionali comprendono anche i contributi per progetti 2014/15. Nel complesso, le entrate sono aumentate del 12,96% rispetto al 2013. Le SPESE per Progetti corrispondono mediamente al 59,42% della programmazione definitiva, ciò è dovuto a finanziamenti ricevuti a fine 2014 da: - Regione FVG per POF, lingua friulana nella scuola primaria e dell’infanzia; - Comune di Cividale per funzionamento amministrativo, Programmazione Musica Kodaly e potenziamento lingue straniere nella scuola Secondaria di1°. - MIUR per Piano Nazionale Scuola Digitale, non impegnati al 31/12/’14. 6 Stato di manutenzione Edifici: più che buono; molti gli interventi di ristrutturazione effettuati negli ultimi anni nella Scuola Secondaria di Primo Grado Come risulta da quanto elencato nel riquadro “Opportunità”, i finanziamenti assegnati all’Istituto sono caratterizzati da precisi vincoli di destinazione, il che limita molto le scelte discrezionali circa l’impiego delle risorse disponibili. Quanto alle dotazione tecnologiche, le scuole primarie sono dotate di numerose attrezzature: aule di informatica, aule normali con LIM (Cividale e Rualis), ma, in quasi tutti i plessi, compresi quelli di scuola dell’infanzia, le postazioni risultano obsolete o insufficienti e vi è molta difficoltà nella connessione ad internet. La Scuola Secondaria di Primo Grado dispone di PC portatili e di LIM acquistati recentemente, ma l’aula di informatica ha con postazioni vecchie e ormai non rispondenti alle esigenze. Tale situazione si riscontra anche negli Uffici. Nonostante gli adeguamenti agli edifici operati dagli Enti Locali, mancano ancora le certificazioni. 7 - Stakeholder Gli stakeholder sono i portatori di interesse, ovvero le persone, i gruppi, le organizzazioni che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi della scuola e sono condizionati dalla qualità del suo funzionamento. La tabella sottostante elenca gli stakeholder della nostra Istituzione scolastica suddivisi in categorie e ne sintetizza attese e interessi: Categor ie Stakeholder Attese e interessi Azioni promosse dall’IC •Realizza attività progettuali che sfociano nella produzione di materiali o in attività che prevedono un coinvolgimento esperienziale (manifestazioni pubbliche) •Realizza percorsi di educazione alla cittadinanza attiva •Ha attenzione verso gli alunni con bisogni educativi speciali tramite attività di recupero •Aggiorna costantemente il sito web della scuola per rendere efficaci e puntuali le comunicazioni con le famiglie •Incontra periodicamente i rappresentanti dei genitori •Coinvolge le famiglie e il territorio nelle iniziative progettuali realizzate dalla scuola •Dà informazione trasparente e tempestiva della valutazione •Somministra annualmente questionari di gradimento •Facilita la partecipazione del personale a corsi di formazione e attività, anche realizzate in rete con altre scuole •Promuove l’utilizzo delle tic in ambito didattico tramite corsi organizzati ad hoc e l’acquisto di strumentazione •Aggiorna il sito web della scuola (area amministrativa, modulistica, raccolta e condivisione della documentazione didattica, valutazione) Utenti •Alunni •Famiglie •Qualità degli apprendimenti e dei servizi •Coinvolgimento nel progetto educativo •Efficiente utilizzo delle risorse Personale dell’Istituto comprensivo •Dirigente Scolastico •Docenti •Personale ATA •Soddisfazione professionale •Stima sociale •Qualità e sicurezza dell’ambiente di lavoro •Scuole del successivo grado di istruzione •Reti di scuole •Università •ASS4 •Associazioni culturali •Esiti scolastici •Collaborazione •Comunicazione •Coinvolge le associazioni culturali e di volontariato in attività progettuali e didattiche •Promuove e stipula accordi di rete •Concede l’utilizzo dei locali per lo svolgimento di iniziative conformi alle finalità dell’Istituto • •Stato •MIUR/USR •Regione •Comune •Comunità territoriale •Associazioni sindacali •Azioni conformi alla normativa •Efficiente utilizzo delle risorse •Raggiungimento degli obiettivi •Esiti scolastici degli alunni •Collaborazione •Trasparenza •Agisce in ossequio alla normativa vigente •Aderisce alle proposte progettuali di Regione, Stato, Enti Locali, Associazioni locali •Intrattiene rapporti frequenti e collaborativi di consultazione con gli amministratori locali Collaboratori Governance 8 4. Pratiche educative e didattiche - Curricolo L’Istituto propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, partendo dai documenti ministeriali di riferimento; le attività didattiche sono progettate in coerenza con il curricolo; gli allievi sono valutati utilizzando criteri e strumenti condivisi. Il curricolo d’Istituto ( arte e immagine; educazione fisica; geografia; lingua inglese; lingua tedesca; lingua italiana; matematica; musica; religione cattolica; scienze; storia; tecnologia) abbraccia tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale; è espressione dell’autonomia scolastica e risponde alle esigenze formative degli allievi, individuate in relazione alle peculiarità del contesto e alle risorse di cui l’Istituto dispone; esplicita le scelte di metodo e di contenuto operate dai docenti per far sì che gli allievi conseguano le abilità necessarie al raggiungimento delle competenze espresse nelle Indicazioni 2012. La verticalità del curricolo facilita la collaborazione dei docenti nel progettare attività significative che superino la frammentazione dei saperi e siano più vicine alla realtà promuovendo la contestualizzazione delle conoscenze; inoltre agevola il passaggio degli allievi da un grado di scuola all’altro valorizzando il percorso di formazione e apprendimento del singolo nell’ottica dei traguardi di competenza Le Indicazioni nazionali 2012 fissano in modo prescrittivo tali traguardi di competenza da raggiungere al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado relativi ai campi di esperienza e alle discipline. Essi costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese che vengono certificate alla fine della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado. L’intero percorso degli allievi nel primo ciclo di istruzione è finalizzato all’acquisizione delle competenze indicate nel Profilo dello studente, descritto nella scheda di certificazione delle competenze, che è il punto di riferimento del curricolo e dell’attività dei docenti. Tutte le scuole del Comprensivo fanno riferimento al documento dei Curricoli verticali; i docenti per la progettazione annuale fanno riferimento anche ai curricoli di istituto della scuola Primaria e della scuola dell’Infanzia, mirati con maggiore coerenza al contesto territoriale di riferimento delle scuole. Valutazione La normativa di riferimento distingue la valutazione degli apprendimenti da quella sulla qualità del sistema educativo di istruzione e di formazione. Per questo, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti è affidata ai docenti della scuola, cui compete anche la valutazione del percorso didattico ai fini del passaggio all’ordine di scuola successivo; l’INVALSI invece, effettua periodicamente la rilevazione degli apprendimenti degli alunni; con l’Esame di Stato si valutano, infine, le competenze acquisite dagli studenti al termine del ciclo. Per sintetizzare: ai docenti è affidata la valutazione interna, all'INVALSI la valutazione esterna, con l'Esame di stato si compie la valutazione finale. Dall’anno scolastico 2007/08 l’indagine a cura dell’INVALSI coinvolge obbligatoriamente tutti gli studenti delle classi seconde e quinte della primaria e quelli delle classi prime e terze della secondaria (Circolare del MIUR n.86 del 22 ottobre 2009). Con le “prove INVALSI” si vanno a verificare la capacità di comprensione di un testo e l’acquisizione delle conoscenze della struttura della lingua italiana e le conoscenze e le abilità 9 matematiche in relazione a numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, misure, dati, previsioni. La normativa prevede che la correzione delle prove sia curata dalle singole scuole, che provvedono poi a trasmettere i dati al ministero. Le date previste per la somministrazione delle prove vengono di volta in volta stabilite dagli uffici del ministero e sono le stesse a livello nazionale. Per le classi terze della scuola secondaria di 1° si terrà conto della valutazione degli apprendimenti cui saranno sottoposti gli studenti a giugno nel corso delle prove scritte, in occasione della prova nazionale dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, prevista dalla Legge del 25 ottobre 2007 n. 176. Anche per questa prova la data sarà comunicata dal Ministero. Per quanto riguarda la valutazione interna, il Collegio dei Docenti ha recepito e attua quanto previsto dalla Legge 169 del 30 ottobre '08 che prevede la valutazione di apprendimenti e comportamento fatta con l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Nel corso dell’anno scolastico i docenti propongono agli alunni prove di verifica scritte e orali. Tali prove sono integrate nell’ambito di progetti operativi, disciplinari ed interdisciplinari, a sostegno dei percorsi curricolari e dello sviluppo delle competenze di base, e sono volti a fornire esperienze didattiche e formative che consentano agli alunni l'elaborazione personale delle conoscenze in modo attivo riconoscendo quale valore la diversità di ciascuno (risorse, potenzialità personali, ambientali, materiali). Esse possono essere di due tipi: oggettive (con esercizi a completamento, domande a scelta multipla o chiuse, compilazioni di tabelle, letture di grafici, ecc.) o soggettive (con domande aperte). Rientrano tra queste ultime anche le interrogazioni orali, gli interventi durante le discussioni in classe e altre forme espressive alternative quali: cartelloni, ricerche ecc.. La frequenza delle prove può variare a seconda della disciplina. Le prove di verifica sono complessivamente finalizzate alla verifica delle competenze acquisite dall’alunno. Con il termine competenza s’intende la capacità di attivare e di combinare creativamente le risorse disponibili per affrontare un compito inedito. La maturazione delle competenze costituisce la finalità essenziale di tutto il curricolo: le competenze da certificare sono quelle contenute nel Profilo dello studente. Le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in base ai traguardi di sviluppo disciplinari e trasversali riportati nelle Indicazioni; e sono un costrutto complesso che si compone di conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni, potenzialità e attitudini personali. Devono essere oggetto di osservazione, documentazione e valutazione: solo al termine di tale processo si può giungere alla loro certificazione, che nel corso del primo ciclo va fatta due volte, al termine della scuola primaria e al termine della scuola secondaria di primo grado. E’ evidente la pedagogia sottintesa: sviluppare negli allievi apprendenti il sapere, il saper fare, il sapere essere, il sapere imparare. In quest’ottica, le competenze valutate non saranno solo quelle insegnate, ma anche quelle apprese nell’interazione tra allievi, con gli insegnanti e nella gestione delle proprie risorse individuali, cioè: Area socio-affettiva –comportamentale Conosce e rispetta le regole stabilite Sviluppa autocoscienza e autocontrollo Acquisisce consapevolezza della personalità altrui Acquisisce consapevolezza della diversità altrui Ascolta gli altri prima di intervenire Aspetta il proprio turno prima di intervenire Interviene in modo pertinente Accetta le osservazioni dell’insegnante Accetta la collaborazione e collabora con gli altri Evita di disturbare e di interrompere gli altri Rispetta il materiale proprio, altrui, della scuola 10 Area Metacognitiva (attenzione – partecipazione – impegno – organizzazione - metodo di lavoro) Aumenta via via i tempi di attenzione Sa prestare attenzione per il tempo necessario in tutte le attività scolastiche Chiede chiarimenti e spiegazioni Risponde attivamente alle proposte di lavoro scolastico Sa intervenire in modo progressivamente autonomo e pertinente nelle discussioni Esegue regolarmente le consegne Porta a termine i lavori affidatigli Svolge il compito in modo adeguato e completo Porta regolarmente a scuola il materiale necessario Segue ed eventualmente annota le indicazioni dell’insegnante Usa in modo progressivamente appropriato i materiali e gli strumenti di lavoro Sa organizzare in modo via via più sistematico ed autonomo il proprio lavoro Sa organizzare i tempi scolastici ed extrascolastici Trae profitto dalle correzioni individuali e collettive Impara gradualmente ad auto correggersi Area Comunicativa Sa porsi in situazione di ascolto Comprende il significato di termini specifici Comprende globalmente il significato di un messaggio Sa produrre oralmente e per iscritto messaggi chiari, organici, completi, corretti Progredisce nella tecnica della lettura Sa recuperare - potenziare- sviluppare le abilità linguistiche logico- matematiche e espressive anche attraverso l'utilizzo dei linguaggi multimediali. Area Logico-Operativa Sa osservare Sa osservare e cogliere relazioni Sa applicare tecniche e procedimenti Area Percettivo-Motoria Prende coscienza del proprio corpo Percepisce gli stimoli sensoriali E’ in grado di coordinare i movimenti del proprio corpo La valutazione sommativa, considerato quanto sopra esposto, tiene conto del livello di partenza, del profitto conseguito rispetto agli obiettivi programmati, delle capacità logicoorganizzative ed espressive, del grado di maturazione raggiunto in considerazione anche delle particolari caratteristiche socio-ambientali e personali che possono interferire nel processo di crescita. La valutazione formativa, in itinere, verifica quali obiettivi siano stati raggiunti e quali, invece, necessitino di ulteriori interventi. I livelli di profitto sono indicati, come si diceva, con l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi: 11 voto 10- 9- 8- 76- 5- 4- descrittore Conosce in modo completo ed approfondito i contenuti propri della disciplina - Rielabora autonomamente i contenuti- Comprende e si esprime utilizzando il linguaggio specifico con molta padronanza Conosce in modo completo i contenuti propri della disciplinaRielabora i contenuti - Comprende e si esprime utilizzando il linguaggio specifico con buona padronanza Conosce in modo soddisfacente i contenuti propri della disciplinaRelaziona in modo chiaro i contenuti- Comprende e si esprime utilizzando correttamente il linguaggio specifico Conosce i contenuti della disciplina- Relaziona discretamente i contenuti - Comprende e utilizza solo in parte il linguaggio specifico Conosce sufficientemente i contenuti fondamentali della disciplinaUtilizza le conoscenze senza rielaborarle - Comprende e utilizza solo in parte il linguaggio specifico Conosce parzialmente i contenuti fondamentali della disciplina- Non utilizza le conoscenze, anche se guidato - Comprende e usa in modo poco sicuro il linguaggio specifico Conosce in modo lacunoso i contenuti minimi disciplinari e dimostra abilità di base molto carenti- Non utilizza le minime conoscenze, anche se guidato - Comprende e usa in modo inadeguato il linguaggio specifico Il Documento di valutazione viene consegnato e illustrato ai genitori alla fine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico e contiene i livelli del profitto. Per la Scuola secondaria di Primo Grado (scuola media) è previsto un momento di valutazione intermedia a Novembre. A conclusione di ciascun ciclo di istruzione, i team di docenti nella scuola primaria e i consigli di classe nella scuola sec.1°, certificano per ciascun alunno i livelli di competenza acquisiti nei diversi ambiti di studio, secondo i seguenti descrittori 12 - Inclusione e differenziazione Accogliere gli alunni significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, assieme agli altri, alla pari degli altri, senza discriminazione alcuna. Tutti gli alunni hanno bisogno di percorsi didattici personalizzati. Strumenti didattici per l’inclusione: Favorire l’autostima e il sentirsi “competente”: aiutare a vedere le risorse e non le lacune: per dare agli alunni l’opportunità di presentarsi sotto una luce positiva è utile proporre momenti di discussione libera sui loro interessi, attività in gruppi cooperativi e giochi mirati ad aiutare gli alunni in classe a imparare ciascuno le storie degli altri e a iniziare a conoscere le culture di provenienza. Altre attività utili per promuovere delle relazioni positive tra compagni di classe sono le discussioni su temi legati alla prosocialità. Potenziare l’autoefficacia: bisogna far comprendere al soggetto che può utilizzare al meglio le proprie risorse. Il senso personale di autoefficacia risente molto dell’atteggiamento ottimistico dell’insegnante che trasmette fiducia, una sorta di empowerment psicologico. Favorire l’autodeterminazione: Sviluppare nell’alunno la consapevolezza di quello che sta facendo, del perché lo fa e a riconoscere le conseguenze delle proprie azioni. Principio di speranza: bisogna aiutare l’alunno a volgere lo sguardo verso il positivo, poiché solo in tal modo il soggetto si pone con un approccio aperto e non difensivo. - Individuazione BES Nella definizione di BES (bisogni educativi speciali) rientrano le seguenti categorie: Disabilità Disturbi evolutivi specifici: disturbi dell’apprendimento, deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit delle coordinazione motoria, deficit dell’attenzione e dell’iperattività. Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, economico, emotivo-relazionale, cognitivo. Svantaggio di origine sanitaria (per le modalità di intervento e inclusione si veda di seguito la sezione su “scuola domiciliare e in ospedale”) In considerazione della vigente normativa riguardo ai Bisogni Educativi Speciali, viene prevista per gli insegnanti, a livello di team di docenti o Consigli di classe, la facoltà di assumere decisioni nei confronti degli alunni che presentino bisogni educativi speciali e di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente l'adozione di misure compensative o dispensative. In particolare, in base alla normativa vigente, si possono identificare 5 livelli di tutela degli alunni con Bisogni Educativi Speciali: Livello 1: In presenza di tutela in base alla L. 104/1992, viene redatto il PEI. Livello 2: In presenza di certificazione di L.170/2010 viene redatto il PDP. 13 Livello 3: Vengono individuati alunni che, in presenza di diagnosi clinica, presentano Bisogni Educativi Speciali. La documentazione, presentata dalla famiglia, viene accettata ed accreditata dalla direzione scolastica. Per questi alunni viene redatto il PDP. Livello 4: Vengono individuati alunni che, in presenza di documentazione specifica, presentano Bisogni Educativi Speciali. La documentazione, presentata dalla famiglia, è accettata ed accreditata dalla direzione scolastica. Per questi alunni viene redatto il PDP. Livello 5: "Ove non sia presente certificazione clinica, o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso". (C.M.n.8, 06.03.2013). Vengono individuati alunni che, in assenza di documentazione specifica, presentano Bisogni Educativi Speciali anche temporanei (ad es. problemi clinici gravi, con ricoveri ospedalieri e impossibilità di frequenza delle lezioni, alunni stranieri non italofoni). L'individuazione di questi alunni ha luogo, in seguito a ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche che vengono di seguito specificate per ognuno degli alunni individuati. Per questi alunni viene redatto il PDP. Per quanto riguarda l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni certificati ai sensi della L.104, si prevede quanto segue: Iscrizione Raccolta dati Preaccoglienza Accoglienza Analisi della situazione individuale Profilo dinamico funzionale Incontri con esperti ASL e famiglia Piano Educativo Individualizzato (v. livello 1 di tutela) 14 ALUNNI STRANIERI Il servizio scolastico svolge un ruolo strategico ai fini della costruzione della società interculturale, che è una meta tutt’altro che scontata nell’attuale fase di evoluzione delle nostre società sempre più multietniche e multiculturali. Ciò implica che esso non può ridursi semplicemente ad accogliere gli alunni “stranieri”, chiedendo loro di fare lo sforzo di adeguarsi alle sue norme e ai suoi riti, ma deve dotarsi di strumenti di mediazione in grado di favorire la sua stessa evoluzione e trasformazione in chiave interculturale. Essendo la scuola ancora forse l’unico “luogo sociale” in cui è possibile l’incontro di tutti con tutti, a livello paritario, è necessario che con sempre maggiore consapevolezza si ponga come punto di riferimento per l’integrazione e il confronto interculturale assieme a tutte le risorse del territorio. Pertanto questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità corretta e pianificata, secondo le linee guida dal MIUR (febbraio 2006), con la quale affrontare e facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, in particolare di quelli che si iscrivono ad anno scolastico iniziato. Il protocollo di accoglienza costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola. Finalità: Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente favorire un clima d’accoglienza nella scuola entrare in relazione con la famiglia immigrata promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale prevedere forme di aggiornamento del personale in merito alle problematiche dell’integrazione promuovere attività interculturali in classe, anche nelle classi dove non ci sono alunni stranieri, per favorire la conoscenza di culture altre e per prevenire fenomeni quali: pregiudizi, intolleranza, xenofobia e razzismo. 15 BAMBINI STRANIERI ADOTTATI La realtà dell’adozione è ampiamente diffusa nella nostra società e chiaro è il suo valore quale strumento a favore dell’Infanzia e come contribuisca alla crescita culturale e sociale del nostro Paese. In Italia, soltanto nel periodo 2010-2013, sono stati adottati circa 14.000 bambini con l’adozione internazionale e oltre 4000 con quella nazionale. Conseguentemente, anche la presenza dei minori adottati nelle scuole italiane è divenuta un fenomeno quantitativamente rilevante. In molti casi, inoltre, soprattutto per i bambini adottati internazionalmente, il tema del confronto con il mondo della scuola si pone in maniera urgente perché molti di loro vengono adottati in età scolare o comunque prossima ai 6 anni. Occorre considerare che alla condizione adottiva non corrisponde un’uniformità di situazioni, e quindi di bisogni, e che i bambini adottati possono essere portatori di condizioni molto differenti che, se poste lungo un continuum, possono andare da un estremo di alta problematicità ad un altro di pieno e positivo adattamento. Non è raro, infatti, incontrare soggetti che presentano benessere psicologico e performance scolastiche nella media, se non addirittura superiori. È, pertanto, molto importante non avere pregiudizi e non dare per scontata la presenza di problematicità nei minori adottati. Ciò detto, è innegabile che all’essere adottato siano connessi alcuni fattori di rischio e di vulnerabilità che devono essere conosciuti e considerati, affinché sia possibile strutturare una metodologia di accoglienza scolastica in grado di garantire il benessere di questi alunni sin dalle prime fasi di ingresso in classe, nella convinzione che un buon avvio sia la migliore premessa per una positiva esperienza scolastica negli anni a venire. In questo senso è necessario che la scuola sia preparata all’accoglienza dei minori adottati in Italia e all’estero e costruisca strumenti utili, non solo per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, ma anche didattico e relazionale, a beneficio dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. Naturalmente prassi e strumenti adeguati dovranno essere garantiti anche nelle fasi successive all’inserimento, con particolare attenzione ai passaggi da un ordine di scuola all’altro. La formazione di tutto il personale scolastico, relativamente all’inserimento dell’alunno adottato nell’attuale sistema scolastico, è un aspetto imprescindibile per garantire il successo formativo di questi alunni. bene che tutte le componenti scolastiche – nel rispetto delle reciproche competenze – abbiano una conoscenza di base delle peculiarità dell'adozione e delle attenzioni specifiche da riservare agli studenti adottati e alle loro famiglie. SCUOLA DOMICILIARE E IN OSPEDALE (ref. Oggetto: Servizio di Istruzione Domiciliare per gli insegnamenti di ogni ordine e grado Indicazioni operative per l’anno scolastico 2014/15. USR Ts 28.11.2014) L’istruzione domiciliare si propone di garantire il diritto all’apprendimento, nonché di prevenire le difficoltà degli studenti e delle studentesse colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, anche se non continuativi, durante l’anno scolastico. In tali specifiche situazioni, l’istituzione scolastica di appartenenza dell’alunno, previo consenso dei genitori e su loro specifica richiesta, può attivare un progetto di Istruzione domiciliare secondo la procedura e i documenti precisati nella circolare in oggetto. Tale progetto prevede, di norma, un intervento a domicilio del minore dei docenti dell’istituzione scolastica di appartenenza, per un monte ore massimo di 4 ore alla settimana per la scuola primaria, 5 ore alla settimana per la scuola secondaria di 1° grado e 6 ore alla settimana per la scuola secondaria di 2° grado. Oltre all’azione in presenza – necessariamente limitata nel tempo – è possibile prevedere attività didattiche che utilizzino differenti tecnologie (sincrone - collegamenti Skype tra la classe e il computer dell’alunno a casa sua - e asincrone - invio di materiale per e-mail o di filmati registrati caricati si youtube), allo scopo di consentire agli studenti (in particolare ai più grandi) un contatto più continuo e collaborativo con il proprio gruppo classe. Si ricorda che, purché documentati e 16 certificati, tutti i periodi di attività svolti in Istruzione domiciliare concorrono alla validità dell’anno scolastico (D.P.R 22 giugno 2009 n. 122). Nel caso si configuri una situazione come quella descritta nella circolare dell’Ufficio Scolastico Regionale, il nostro Istituto si propone di venire incontro alle esigenze degli alunni e delle famiglie, secondo le modalità prefissate per la richiesta, il progetto, la rendicontazione e la certificazione. Nel caso di prolungati ricoveri di un allievo del nostro Istituto in strutture ospedaliere sede di una scuola in ospedale, i docenti delle classi coinvolte avranno cura di raccordarsi con tali strutture per riconoscere ai piccoli pazienti il diritto–dovere all’istruzione e contribuire a prevenire la dispersione scolastica e l’abbandono, anche in condizioni di criticità. Il funzionamento della scuola in ospedale richiede un rapporto programmato e concordato con i servizi socio-sanitari per gli interventi perequativi delle ASL e degli Enti Locali. Saranno localmente concordate le modalità di potenziamento dell'offerta formativa dei docenti sulle discipline di indirizzo e su progetti definiti di istruzione domiciliare. BULLISMO Il bullismo è un fenomeno presente in Italia sia nelle sue forme più manifeste, il bullismo fisico, che in quelle meno evidenti, il bullismo psicologico o indiretto. E’ un prodotto dell’interazione sociale che coinvolge chi agisce le prepotenze, chi le subisce, chi aiuta e sostiene il bullo, chi difende la vittima, chi rimane in disparte come uno spettatore passivo. I dati raccolti in Italia, suggeriscono che il fenomeno delle prepotenze è diffuso in modo preoccupante: statisticamente un bambino su due nella scuola primaria e uno su tre nella secondaria di primo grado, sono vittime di bullismo (dati ASL di Milano, 2004). Ciò potrebbe essere considerato normale, dato che accade alla maggior parte degli studenti, ma quando si parla di bullismo il concetto di normalità non è applicabile: la forte diffusione del bullismo nella scuola non ne fa un fenomeno fisiologico e normale, connaturato allo sviluppo sociale ed emotivo dei bambini e dei ragazzi. Infatti, il bullismo ha delle conseguenze negative a lungo termine sia per le vittime sia per i bulli: mentre i primi tendono a manifestare problemi di autostima, depressione e somatizzazione, i secondi intraprendono spesso una carriera deviante, con comportamenti antisociali. Dato che il bullismo è più diffuso e meno grave nella scuola primaria, è proprio in quest’epoca che è più utile avviare programmi di prevenzione per evitare che il modello di comportamento aggressivo, tipico del bullismo, diventi una modalità preferenziale di relazione tra i ragazzi. Il bullismo è un atteggiamento ben noto e riconosciuto dai ragazzi, ma capacità di riconoscere gli aspetti del disagio emotivo, riconoscere e analizzare i segnali non implica la capacità di saper agire efficacemente per contrastarlo. Questo è un compito che spetta agli adulti, gli educatori in primis. E’ necessario avviare una politica di intervento contro il bullismo che coinvolga tutte le componenti dell’istituzione scolastica, sia a livello di informazione rispetto alle caratteristiche del fenomeno, sia di organizzazione integrata degli interventi di contrasto. Se i ragazzi devono mostrare di aver compreso la complessità del fenomeno e si impegnano a riflettere sui loro comportamenti, tuttavia resta alla scuola il compito di garantire il benessere degli studenti, promuovendo una cultura della legalità e del rispetto dei diritti, procedendo in accordo con le famiglie e con le agenzie educative del territorio Nella cura degli aspetti formativi ed educativi della crescita degli alunni, il nostro Istituto privilegia nella predisposizione dei progetti l’acquisizione di abilità prosociali e di interazione costruttiva, atte a contrastare la diffusione di questo tipo di comportamenti e, in subordine, prevede nei contratti educativi condivisi con le famiglie e nei regolamenti di disciplina opportune misure di sanzione e repressione dei fenomeni di bullismo che dovessero eventualmente avere luogo. Le azioni della scuola saranno comunque improntate all’intenzione di bilanciare la tutela dell’interesse del bambino che si rendesse protagonista di tali atti con l’azione di tutela della sicurezza e del benessere degli altri membri della comunità scolastica. 17 MEDIA EDUCATION La svolta digitale che investe tutti i supporti mediali in questi anni ha tre caratteristiche pedagogicamente rilevanti: la prima è la portabilità. Il ragazzo ha sempre con sé attrezzature tecnologiche che gli permettono l’accesso ai media. Pensare da parte di genitori o insegnanti che sia possibile controllare o condividere il momento del consumo, in questa prospettiva, diviene pura utopia. La seconda caratteristica è l’interattività. Gli strumenti a nostra disposizione sono multidirezionale, riconoscendo all’utente la possibilità di interrogare i media secondo le nostre esigenze, ma soprattutto di costruire dei sistemi di relazioni sociali con gli altri utenti. Il Social Network, in questa prospettiva, diviene un’impresa di comunicazione i cui autori sono gli stessi utenti La terza caratteristica è la generatività: questa permette a un utente di passare dalla posizione di spettatore a quella di autore. I problemi che oggi si pongono più prepotentemente sono l’adescamento e il cyber-bullismo. I più giovani, cioè, rischiano di rimanere vittime non più soltanto dei modelli di comportamento o di consumo proposti dai media, ma di adulti (nel caso della pedo-pornografia on line) o di altri minori (come nel cyber-bullismo) attraverso i media. La centratura si sposta quindi dal pensiero critico alla responsabilità: non basta più educare uno spettatore che sia attento e critico: occorre educare un soggetto che sia responsabile, sia quando naviga contenuti che quando ne produce di propri. La ME indica un’attività, educativa e didattica, finalizzata a sviluppare nei giovani un’informazione e comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e produrre senso, i generi e i linguaggi specifici. Studia anche il condizionamento che i media subiscono da parte di fattori economici, politici e ideologici, e l’impatto che essi hanno sul pubblico. La ME non si limita a ‘proteggere’ dai media, ma mira piuttosto a fornire una competenza mediale perché il minore sappia confrontarsi in modo critico e costruttivo con l’universo dei media, e sappia creare, egli stesso, nuove forme espressive e di comunicazione. Anziché condannare a priori la televisione, il computer e il telefonino, la ME cerca di capire dal di dentro il mondo dei media e di integrare la loro cultura con quella della scuola, della famiglia e della tradizione locale. La Media Education è proposta come strumento attraverso cui l’educazione possa tutelare i diritti dei più giovani. Lo fa in forme diverse e più articolate rispetto ai vecchi modelli di intervento maggiormente improntati all’idea della protezione. La questione, in questa prospettiva, consiste nell’educare gli spettatori, nel costruire le condizioni perché il pubblico riceva i messaggi con senso critico. La ME agisce attraverso forme di abilitazione dei soggetti, che vengono messi in condizione di agire in modo consapevole anziché subire inconsapevolmente: al bambino vengono riconosciute delle competenze, si inizia a pensarlo come un qualcuno che è capace di interagire con i messaggi dei media, la cui interazione con il pubblico dei più piccoli/giovani viene a sua volta ripensata. E’ uno strumento di potenziamento dei soggetti, pensato come soggetti competenti, che si propone lo sviluppo di consapevolezza e di pensiero critico, non pensa più a difendere il bambino ma a creare le condizioni perché si possa difendere da sé. Ne consegue che dal punto di vista della scuola l’argomento dei media comporta una importantissima correlazione con i temi della cittadinanza: i comportamenti relativi ai media oggi non riguardano più solo il momento del consumo, ma costellano la nostra vita individuale e sociale. La Rete e il telefonino sono migrati nelle nostre vite, le costituiscono dall’interno, sono parte del nostro essere cittadini. Come tali vanno considerati resistendo alla tentazione di farli depositare all’ingresso della scuola (nella speranza mal celata di chiudere fuori, con essi, il problema) e conferendo alla Media Education lo status di educazione civica del Nuovo Millennio. La Media Education si configura quindi come un set di competenze trasversali, che informano l’intera costruzione dei curricoli del nostro istituto, sia trasversalmente alle diverse aree, che verticalmente, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di 1°. 18 Continuità e orientamento La continuità investe l’intero sistema educativo di base, dai nidi alla scuola secondaria di secondo grado e garantisce il diritto dell’alunno a un percorso formativo organico e completo prevenendo le difficoltà dei passaggi fra i diversi ordini di scuola. Nel nostro Istituto sono state costituite delle commissioni con il compito di condividere metodi e strumenti di insegnamento e di progettazione, di costruire un linguaggio comune tra i docenti dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. In questo ambito gli alunni vengono guidati gradualmente a conoscere l’organizzazione scolastica negli anni ponte. I docenti dei diversi ordini attraverso brevi incontri si scambiano informazioni relative agli alunni per un’equilibrata formazione delle classi prime. Le insegnanti della scuola dell’Infanzia compilano per ogni alunno una scheda informativa relativa alla frequenza, al rapporto scuola-famiglia e al grado di autonomia e socializzazione: queste informazioni rappresentano il punto di partenza per costruire il percorso educativo e didattico dell’alunno. Vengono inoltre realizzati scambi di esperienze, laboratori espressivi, visite alle rispettive scuole per rendere continuo il percorso formativo, in particolare negli anni di passaggio da un grado all’altro. Nel periodo delle nuove iscrizioni (dicembre/gennaio) sono previste giornate di scuole aperte per le famiglie per far conoscere le modalità organizzative e operative attivate nei plessi. L’azione informativa è completata con la distribuzione dei minipof, pieghevoli che illustrano l’organizzazione scolastica, l’orario, le finalità, le collaborazioni e i progetti che le singole scuole attuano. Per quanto riguarda l’attività di orientamento, essa è parte integrante dei curricoli di studio. Nella scuola secondaria di primo grado tali attività coinvolgono l’intero Consiglio di Classe nell’arco del triennio e l’allievo in prima persona. Le aree fondamentali su cui l’orientamento si imposta sono essenzialmente tre: •La conoscenza di sé, come riconoscimento delle caratteristiche personali, consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza, rafforzamento dell’autostima per individuare e valutare realisticamente abilità, competenze e attitudini. •Lo sviluppo di abilità decisionali, come acquisizione di un corretto metodo di scelta impostato come soluzione problematica. •La conoscenza degli itinerari formativi per formulare scelte consapevoli, ragionate, autonome e personali. La scuola secondaria di primo grado conclude le attività di orientamento con uno stage. 19 - Progetti curricolari, interculturali e per il potenziamento dell’offerta formativa (suddivisi per aree, evidenziando quelli individuati nell’art.2 com. 3) ISTITUTO COMPRENSIVIO DI CIVIDALE DEL FRIULI PROSPETTO PROGETTI POF 2015-16 SCUOLA INFANZIA "V. Podrecca" Cividale INFANZIA "A.D. Liberale" Rualis PROGETTO TIPOLOGIA SEZ/CLASSI DOCENTE REFERENTE inglese alfabettizzazione ABC Corredig D. siamo tutti pittori ED. Artistica C Brazzale M. valorizzazione lingua e cultura friulano ABCD Franzolini A. Contributo regione metodo Kodaly ed. Musicale ABC Franzolini A. Comune Banca metodo Kodaly ABCD Pupini M. Ed. Ambientale Cittadinanza ABCD Pupini Marzolini T. Cittadinanza ABCD Pupini Comis ABCD Pupini ABCD Marzolini Floreancig Contributo regionale POF AB Lauretig R. Contributo regionale POF Arte come parole colore e musica Il mio Impegno per la terra Giro Giro Tondo Conosciamo il Friulano territorio The World around inglese me Inglese alfabetizzazione Accoglienza continuità AB Stasi Maria Acquaticità Ed Motoria B Stasi Maria AB Stasi Maria AB Clemente Patrizia AB Clemente Patrizia Tomasetig Vilma tecnologie AB valorizzazione lingua e cultura Friulano AB metodo Kodaly ed. Musicale AB metodo Kodaly Gioco, mi muovo mi diverto Noi e gli Altri infanzia Prepotto Play and fun valorizzazione lingua e cultura Kodaly Infanzia cittadinanza Accademia Hello Children INFANZIA "F. “fevelin” Musoni" Sanguarzo corpo e movimento “Io sono” Ed. Motoria Contributo regionale POF Ass. Ut Re Mi Contributo regione Lauretig Rosetta Nido INFANZIA Suoni danze "G. giochi Lorenzoni" Diritti dell'infanzia Gagliano Libro SOSTEGNO Ambito? Tomasetig Vilma Comune Banca Ed Musicale Marinig Antonella Comune Banca Inglese Bagnarol Elisa Contributo regionale POF De Cillia Eliana Contributo regione Friulano unica motoria Palmara Domenica Ed. alla salute Marinig Antonella Ed. alla salute Cantoni Lucchi Continuità Cantoni Lucchi inglese unica Associazione genitori Cantoni P. Contributo regionale POF Lucchi M. Associazione genitori Friulano Ed Musicale AB Zeppino S. 20 Torreano Music Together Alfabetizzazione valorizzazione lingua e cultura Aria Acqua Terra Fuoco Movimento e sport Primaria "A. Manzoni" Primaria "J. Tomadini" Rualis Ed Musicale in inglese Inglese Friulano Ed. Ambientale Polentarutti AB Fanna C. Faidutti C. Comune associazione AB AB Tutte Ed fisica tutte Di Fant gratuito Ragazzi all'opera tutte Cescon E. genitori metodo Kodaly valorizzazione lingua e cultura Ed Musicale tutte Trusgnach A. Comune Banca tutte Lodolo C. Contributo regionale Frutta nelle scuole Ed. Salute Pittura su vetro Ed Artistica tutte 5^A/B Cudrig P. Barbiani P. Ministero Buddismo IRC 5^A/B Barbiani P. Libro Teatro Educazione IV^ 5^A/B Fabiani Marseu Riciclo Educazione tutte Di Qual G. tutte Potocco G. tutte Di Qual G. tutte Fabiani tutte Tessaro 1^ Sturam Cencig Zapulla friulana slovena tutti Sione Qualizza Ed Fisica tutti La Fornara Alfio tutti Sione Causero tutti Blasutig Beatrice tutti Sione Paoloni Blasutig tutti V^ Causero Patrizia Clinaz Venturini V^ Clinaz Venturini Ambientale 2^ 3^ inglese tutti Caruzzi Fanna R. Saurin Caruzzi Clinaz Fanna Cittadinanza attiva tutti Saurin Venturini 1^ 3^ 4^ 5^ Saurin tutti Cencig A valorizzazione lingua e cultura Sport e festa friulano friulano Ed. Fisica Gioco sport e scuola valorizzazione lingua e cultura Cresciamo sicuri friulano/sloveno Cittadinanza attiva Continuità Metodo Kodaly Libro Accoglienza Continuità Aria “Acqua” Potenziamento Primaria Cittadinanza “V. Alfieri “ Torreano Costituzione valorizzazione lingua e cultura Ed. Musicale friulano Frutta nelle scuole Ed. Salute Ragazzi all'opera ed. Musicale festa dello sport Affettività secondaria sessualità Orto in condotta di Primo Grado Gemellaggio "E. A. Austria Piccoli " Potenziamento Cividale CLIL gratuito gratuito Contributo regionale Ed Musicale Frutta nelle scuole Ed. Salute Casa anziani Cittadinanza attiva Insieme per capirsi… cultura locale genitori Contributo regionale POF Ed Musicale Ragazzi all'opera Primaria "D. Alighieri" Prepotto AB Ministero Contributo regionale POF tutti Ed. Fisica tutti Caruzzi Scienze terze Fusco P. scienze 5 classi Fusco P. cittadinanza Da definire Sozio R. Busolini P. Inglese KET terze Cosson A. Contributo regione POF e Comune lingua straniera tutti Sozio R. Bando MIUR 440/2015 gratuito Ambito 21 Certificazione Tedesco Corri ad imparare il tedesco Continuità lingua straniera classi terze Sozio quinte primaria Primaria/secondaria prime Sozio R. “A Caccia di …sprechi” Forra del Natisone Studio essenze arboree Alimentazione Ambientale 3A 3C Frossi Visentini Ambientale 1A 1C Frossi Visentini Ambientale 1°A 1C 2C Frossi Visentini ed. Salute 2A Visentini dal grano alla nostra tavola Ed. alla salute 2C Frossi Cosson SOS pulizia ed. Ambientale tutte Frossi contributo regionale POF Comune continuità Contributo regionale POF Marinig N. 22 5. Pratiche gestionali e organizzative Dirigente scolastico dott.Barbara Tomba DSGA Alberto De Angelis Servizi amministrativi e collaboratori scolastici Collaboratori del Dirigente Mara Vecchiet Sergio Beltrame Consiglio di Istituto (v. organigramma ) Funzioni strumentali (v.organigramma) Responsabili di plesso (v.organigramma) Commissioni Referenti per la sicurezza (primo soccorso e antiincendio) v.organigramma) coordinatori di plesso scuola dell'infanzia e primaria v.organigramma) corrdinatore di sede e coordinatori di classe scuola sec.1° v.organigramma) 23 giunta esecutiva (v.organigramma) collegio dei docenti Consiglio di Istituto e Giunta Esecutiva Presidente Stefano Buiatti vicepresidente Patrizia Mazziotti Dirigente Scolastico Dott. Barbara Tomba rappresentanti genitori: Elena Durì Attilio Palombo Michele Mesaglio Stefania Durì Francesco Pohl Giorgio Zuiani rappresentanti docenti: Mara Vecchiet Antonella Rieppi Miriam Fasano Margherita Brazzale Elisabetta Zerbini Elisabetta Paoloni Angiolina Strazzolini Francesca Caruzzi Giunta esecutiva: rappresentante personale ATA: _ _ _Giuseppina Giardino rappresentante docenti:…………………Elisabetta Zerbini rappresentanti dei genitore: _ _ _ _ _Elena Durì e Giorgio Zuiani 24 rappresentanti personale ATA: Giuseppina Giardino Genoveffa Taddeo ORGANIGRAMMA FUNZIONAMENTO DIDATTICO dirigente scolastico dott Barbara Tomba 1° collaboratore ins. Mara Vecchiet 2° collaboratore prof. Sergio Beltrame coordinatori scuola dell'infanzia referenti sicurezza scuola dell'infanzia Cividale : coord. di sede Margherita Brazzale, Daniela Corredig; Rualis: coordi.di sede e ref sicurezza: Tiziana Marzolini Gagliano: coord. di sede: Patrizia Clemente Sanguarzo: coord. di sede: Eliana De Cillia, Domenica Palmara Prepotto: coord. di sede: Paola Cantoni e Luisa Lucchi Torreano: coord. di sede: Cinzia Fanna coordinatori di sede scuola primaria Cividale: Lucia Locuoco e Rosanna Vergendo Rualis: Simonetta Fabiani Prepotto: Beatrice Blasutig Torreano: Daniela Venturini coordinatori scuola sec.1° coordinatore di sede: Sergio Beltrame 1A Federica Visentini 2A Sergio Beltrame 3A Loredana Lo Baido 1B Concettina Quieto 2B Michela Lavaroni 3B Shera Turco 1C ElisabettaFrossi 2C Miriam Fasano 3C Paola Lenarduzzi 1D Linda Petrello 3D Marinella Olivo 1E Paola Fusco 2E Susanna Sabot 3E Nicoletta Marinig Cividale: Francesca Paravan Rualis: Tiziana Marzolini Gagliano:Rosetta Lauretig Sanguarzo: Elisa Bagnarol Prepotto: Paola Cantoni Torreano: Simonetta Zeppino referenti sicurezza scuola primaria Cividale: Lorenzo Chicchio Rualis: Elisabetta Zerbini Prepotto: Angiolina Strazzolini Torreano: Anna Cencig referente sicurezza scuola sec.1° Fabiano Miani addetti al primo soccorso: tutti i docenti e personale ATA addetti antincendio: tutti i docenti e personale ATA incaricati della vigilanza dell'osservanza del divieto di fumo. tutti i docenti e personale ATA Funzioni strumentali al POF area POF prof..Antonella Rieppi Funzioni strumentali al POF area prevenzione dispersione e disagio dott Beatrice Blasutig Funzioni strumentali al POF area alunni stranieri ins .Daniela Venturini 25 Funzioni strumentali al POF area tecnologie didattiche Ragazzi del fiume prof.Enzo Forner, ins. Patrizia Cudrig ARTICOLAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI 1 2 3 4 FIGURE STRUMENTALI POF / VALUTAZIONE - PROGETTI STRANIERI/INTERCULTURA DISAGIO – DISPERSIONE SPORTELLO D’ASCOLTO TECNOLOGIE DIGITALI Rieppi Antonella VENTURINI Daniela BLASUTIG Beatrice FORNER Enzo CUDRIG Patrizia Brazzale Margherita Marzolini Tiziana Stasi Maria Faidutti Cristina Vecchiet Mara Pinto Mariateresa Pittioni Gabriella Dini Gabriella Napoli Mariarosa Paoloni Elisabetta Fusco Paola Beltrame Sergio F.S. POF PROGETTI Progetti nuove tecnologie Progetto PON “Ragazzi del Fiume” [email protected] Rieppi Antonella Brazzale /Corredig Marzolini Tiziana Clemente Patrizia Palmara Domenica De Cillia Eliana Fanna Cinzia Cantoni/Lucchi Vergendo Locuoco Fabiani Simonetta Venturini Daniela Blasutig Beatrice Beltrame Sergio STAFF Dirigente scolastica D.S.G.A. Collaboratori Dirigente Funzioni Strumentali Fiduciari e coordinatori F.S. Forner Enzo Cudrig Patrizia Brazzale Margherita Marzolini Tiziana Tomasetig Vilma Cantoni Paola Pinto Mariateresa Zerbini Elisabetta La Fornara Alfio Fusco Paola Beltrame Sergio 26 Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria 1° Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Stranieri/Intercultura F.S. VENTURINI Daniela Doc.sostegno Bagnarol Elisa Fiorella Francesca Fiorella Francesca Vecchiet M Pittioni G. Gruppo H docenti sostegno e di classe Pittioni Gabriella Corredig Daniela Comis Agatina Lauretig Rosetta Polentarutti Maila Trusgnach Arianna Cencig N Sturam,Zapulla Poiana Claudia Blasutig Beatrice Beltrame Sergio Petris E Fattor R. Venica R. Fattor Roberta Rieppi Antonella Mazzone Mazzone Doc. classe Paravan F. Francolini Marinig A. De Cillia E. Fanna C Zeppino S. Cantoni P. Lucchi ML Pinto M.T. TamaroM. Barbiani N Vergendo Cudrig P. Trusgnch Lodolo C. Cescon E Fabiani S. Barbini P. Lesa E. Blasutig B. Paoloni E. Causero P. Qualizza P Fusco Paola Visintini Federica Fasano Miriam Turco S. Quieto C. 27 Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Classe/sezi one Sez. B Sez. unica Infanzia Cividale Sez. B InfanziaSanguarz o Infanzia Torreano Sez. unica Infanzia Prepotto Cudicio Natalina Comis Agatina Stasi Maria Curricolo/continuità Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis 4^ 3^ 2^ Primaria Manzoni 1^ 5^B Primaria Rualis 4^ 5^ 1^E 1^A 2^C 3B 1B Primaria Prepotto Secondaria di primo grado Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Marinig A. Bagnarol E. Fanna C. Zeppino S. Cantoni Di Fant Fabrizia Fabiani Simonetta Venturini D. Qualizza Paola Marinig Nicoletta Autovalutazione di Istituto Tomasetig Vilma Vecchiet Mara Pinto Mariateresa Pittioni Gabriella Dini Gabriella Saurin Daniela Fusco Paola Rieppi Antonella Beltrame Sergio Dirigente scolastico 28 Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Infanzia Primaria Secondaria Disagio Dispersione Brazzale Margherita Marzolini Tiziana Clemente Patrizia Fiorella Franncesca Fanna Cinzia Vecchiet Mara Vergendo Rosanna Barbini N. Marseu Alessandra Venturini Daniela Blasutig Beatrice Degano Anna Rieppi Antonella Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Corredig Daniela Marzolini Tiziana Lauretig Rosetta BAGNAROL ELISA Fanna C. Faidutti C. Cantoni Paola Locuoco Lucia Pinto Mariateresa Zerbini Elisabetta Clinaz Fanna R. Napoli Caruzzi Ielusig Mariacristina Cosson Antonella Sozio Rossella Franchino Fabiola Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Francolini Antonietta Pupini Mirim Clemente Patrizia De Cilia Eliana Polentarutti M. Lucchi Ml. Cantoni Paola Lodolo C. Trusgnach Sturam Pitocco Saurin Daniela SIONE A. /Causero P. Sabot S. Martinis A. Didone’ E. Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Francolini Antonietta Pupini Miriam Tomasetig Vilma Marinig Antonella Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo F.S. BLASUTIG Beatrice Lingue comunitarie Tutti i docenti che svolgono attività di lingua comunitaria Lingue minoritarie Friulano sloveno Tutti i docenti che svolgono attività di lingua minoritaria Musica ( indirizzo musicale, Metodo Kodaly, ragazzi all’opera) Vecchiet Mara Martinis Andrea 29 Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Ed.Fisica (comitato sportivo primaria e secondaria) Orientamento 1 doc per ogni classe 3^ secondaria 3^A 3^B 3^C 3^D 3°E Maila Polentarutti Lucchi Marialuigia Cescon E. Cudrig P. Barbiani Paola Zaninotto M. Causero P. I docenti di musica Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Di Fant Fabrizia Di Qual Giuliana Caruzzi Francesca La Fornara Alfio Mariuzzi - Blasutig Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria Lobaido Quieto Lenarduzzi Marinig N. Pupini Miriam Mittelteatro Martinis Andrea Secondaria di primo grado Venturini Vecchiet Cescon E. Fabiani Simonetta Venturini Daniela Causero Patrizia 30 Infanzia Cividale Infanzia Rualis Infanzia Gagliano Infanzia Sanguarzo Infanzia Torreano Infanzia Prepotto Primaria Manzoni Primaria Rualis Primaria Torreano Primaria Prepotto Secondaria 1° Piano attività docenti calendario riunioni consigli di intersezione, interclasse e programmazione, consigli di classe collegi docenti, ricevimento genitori, scrutini scuola primaria scrutini scuola secondaria consegna schede scuola primaria consegna schede scuola secondaria 31 Orari e calendari segreteria L’Ufficio di segreteria è costituito dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e da n. 4 assistenti amministrativi. L’ufficio opera con un orario di servizio organizzato su sei giorni lavorativi, utilizzando orario flessibile, turnazione e un rientro pomeridiano. L’ufficio funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 14.00; il sabato dalle ore 7.30 alle 14.00; lunedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00. L’orario di ricevimento al pubblico è quello sotto indicato: ORARIO MATTINO LUNEDÌ 10.30 – 12,30 MARTEDÌ 10,30 – 12,30 MERCOLEDÌ 10,30 – 12,30 GIOVEDÌ 10,30 – 12,30 VENERDÌ 10,30 – 12,30 SABATO 10,30 – 12,30 POMERIGGIO Orario del Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento. 32 INIZIO CALENDARIO SCOLASTICO 2015/16 (delibera Consiglio d’Istituto deI 9 luglio 2015 ) Scuole infanzia Scuola Primaria “V.Podrecca” Cividale, “A. Manzoni” Cividale “A.D.Liberale” Rualis, “J. Tomadini” Rualis “G.Lorenzoni”Gagliano, “V. Alfieri” Torreano “F.Musoni” Sanguarzo, “D.Alighieri” Prepotto “Monumento ai Caduti” Torreano Prepotto 14 settembre 2015 Scuola secondaria “E.A.Piccoli” Cividale SOSPENSIONE LEZIONI tutte le domeniche 11 novembre Santo Patrono (solo per le scuole di Torreano) lunedì 7 dicembre 2015 8 dicembre (festa dell’Immacolata Concezione), da mercoledì 23/12/15 a giovedì 7/01/16 (festività natalizie) da lunedì 08/02/16 a mercoledì 10/02/16 ( carnevale e mercoledì delle Ceneri) da giovedì 24/03/16 a martedì 29/03/16 (festività pasquali) lunedì 25/04/16 (Anniversario della Liberazione) giovedì 2/06/15 (Festa Nazionale della Repubblica festa della Repubblica) FINE venerdì 24 giugno Santo Patrono (solo per le scuole di Prepotto) Scuole infanzia “V.Podrecca” Cividale, “A.D.Liberale” Rualis, “G.Lorenzoni”Gagliano, “F.Musoni” Sanguarzo, “Monumento ai Caduti” Torreano Prepotto 30 giugno 2016 Scuola Primaria “A. Manzoni” Cividale “J. Tomadini” Rualis “V. Alfieri” Torreano “D.Alighieri” Prepotto Scuola secondaria “E.A.Piccoli” Cividale 11 giugno 2016 224 giorni di scuola 208 giorni di scuola Per le scuole dell’infanzia dell’Istituto è prevista una riduzione dell’orario di funzionamento: dal 14 al 18 settembre 2015 - dal 20 al 30 giugno 2016 le lezioni si svolgeranno dalle 8.00 alle 14.00. 33 MODALITA’ ORGANIZZATIVA DEI TEMPI SCUOLA -Funzionamento didattico ORARIO FUNZIONAMENTO Scuole infanzia “V.Podrecca” Cividale “A.D.Liberale” Rualis, “G.Lorenzoni” Gagliano, “F.Musoni” Sanguarzo, “Monumento ai Caduti” Torreano Prepotto orario 8.00 16.00 8.00 16.00 8.00 16.00 8.00 16.00 8.00 16.00 8.00 16.00 ingresso dalle 8.00 alle 8,30 Anticipo 7.45 11.45-12.00 per i richiedenti dalle 8.00 alle 8,30 Anticipo 7.45 11.45-12.00 per i richiedenti dalle 8.00 alle 8,30 Anticipo 7.45 11.45-12.00 per i richiedenti dalle 8.00 alle 8,30 Anticipo 7.45 11.45-12.00 per i richiedenti 7.55 15.55 1^ uscita Ingresso per chi pranza a casa 2^ uscita 13,00 13.45 14.00 dalle 15.45 alle 16.00 13.45 14.00 dalle 15.45 alle 16.00 13.30 dalle 15.45 alle 16.00 13.30 dalle 15.45 alle 16.00 13.30 dalle 15.45 alle 16.00 13.30 14.00 dalle 16.00 alle 16.15 Uscita 15.55 dalle13,45 alle14.00 alle 13.30 alle 13.15 dalle 8.00 alle 8,30 dalle 15.50 Anticipo 7.45 11.45-12.00 alle 16.00 per i richiedenti dalle 8.00 alle 8,30 dalle 13.30 Anticipo 7.45 11.45-12.00 alle 14.00 per i richiedenti Scuola Primaria “A. Manzoni” Cividale Uscita per chi non pranza Uscita per chi non pranza ingresso Ingresso per chi pranza a casa 12.35 7.50 13.55 dal lunedì al venerdì 34 “J. Tomadini” Rualis 8.15 – 16.15 dal lunedì al venerdì “V. Alfieri” Torreano 8.00 – 16,30 Lunedì mercoledì venerdì 12.55 8.10 13.00 14.15 16.15 14.30 16.30 7.55 8,00 – 12.30 Martedì giovedì “D.Alighieri” Prepotto 8.15 – 16.15 dal lunedì al venerdì Scuola secondaria “E.A.Piccoli” Cividale 8.00 13.00 12.30 12.15 8.10 dal lunedì al sabato 14.15 16.15 Tempo normale Uscita Ingresso per chi per chi non pranza pranza a casa 8.00 16.00 8.00 13.00 Lunedì martedì mercoledì giovedì 13.00 14.00 Tempo prolungato Venerdì La Scuola dell’Infanzia è organizzata con un orario comune a tutti i plessi con otto ore di attività didattiche dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 16:00, compreso il tempo mensa. La Scuola Primaria è organizzata nei 4 plessi dal lunedì al venerdì, con un tempo normale di 30 ore, che prevede tre rientri settimanali e 3 mense, e un tempo pieno, di 40 ore con cinque rientri, 6:40 di mensa e 3:20 ore di potenziamento dell’offerta formativa. La Scuola Secondaria "E. e A. Piccoli" è organizzata con due diverse articolazioni del tempo scuola. Tempo scuola ordinario: 30 ore settimanali dalle ore 8.00 alle ore 13.00 dal lunedì al sabato. Tempo scuola prolungato: 37 ore settimanali dal lunedì al giovedì dalle 8:00 alle 16:00 e venerdì dalle 8:00 alle 13:00, che prevedono, oltre le 30 ore del tempo ordinario, anche 3 ore di arricchimento dell'offerta formativa e 4 ore di mensa. L'arricchimento formativo prevede un’ora di approfondimento e recupero di materie di studio e due ore di laboratorio espressivo, che sviluppa diversi temi interdisciplinari collegati al periodo dell’anno e alla classe. 35 Tempo normale e prolungato Solo prolungato lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato 08:00 13:00 08:00 13:00 08:00 13:00 08:00 13:00 08:00 13:00 08:00 13:00 mensa 14:00 16:00 mensa 14:00 16:00 mensa 14:00 16:00 mensa 14:00 16:00 All’atto dell’iscrizione, si può richiedere di avvalersi dell’insegnamento di due lingue comunitarie o di dedicare l’intero monte ore allo studio della lingua inglese. Questa scelta non va a modificare il numero complessivo delle ore di attività didattiche. Nella scuola Secondaria di Primo Grado dall’anno scolastico 2014/15 è attivo anche un corso a indirizzo musicale, che integra il tempo scuola. Gli alunni possono scegliere uno strumento musicale che studiano individualmente e frequentano 2/3 ore di teoria e solfeggio in piccolo gruppo. Tutte le diverse opzioni presentate devono essere sempre vagliate dall’Ufficio scolastico Regionale, che ne autorizza di anno in anno l’attivazione. Indicazioni relative all’orario di lavoro del personale docente della scuola secondaria di 1° Per lo svolgimento ottimale delle attività didattiche, si dovrà tener conto del fatto che l’insegnamento della lingua italiana necessita settimanalmente di un blocco di 3 ore consecutive e di un ulteriore blocco di 2 ore; gli insegnamenti di matematica, scienze, arte e tecnologia necessitano settimanalmente di un blocco di 2 ore consecutive; gli insegnamenti di musica, matematica, scienze, storia, lingua straniera ed educazione fisica devono preferibilmente essere impartiti in giornate non consecutive. Gli insegnamenti delle due lingue straniere devono preferibilmente essere organizzati su giornate alterne. Nelle classi a tempo prolungato per gli insegnanti di lettere e scienze matematiche è prevista nell’orario di lavoro 1ora settimanale per ciascuna classe per la mensa. Le classi a tempo prolungato svolgono settimanalmente 2 ore di laboratorio espressivo, in un’unica soluzione, assistiti dall’insegnante di lettere e dal docente referente del progetto. L’orario settimanale di un docente è di 18 ore di lezione e si deve articolare su un massimo di 20/21 ore settimanali, comprensivo di pause (ore buche). L’orario giornaliero non può superare le 4 ore di lezione consecutive, 5 ore se interrotte da una pausa. L’orario massimo giornaliero, comprese le attività funzionali, di norma non può superare le 8 ore. 36 Patto di corresponsabilità PATTO DI CORRESPONSABILITA’ (da modelli proposti dal MPI) LA SCUOLA SI IMPEGNA A: - fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente; - offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento; - offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza; - favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti; - garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rap porto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: - prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature; - rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; - accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: - valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti; - rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola; - discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica. 37 Rapporti con il territorio L’Istituto Comprensivo, per i suoi fini di istruzione, di formazione e di orientamento, ha una fitta rete di relazioni e di collaborazioni con Enti, Associazioni e Istituzioni, che gli permettono di integrarsi ed interagire con il territorio. Ha stipulato accordi di rete e convenzioni per: Progetto “Scuola aperta, scuola integrata”- Piano di Zona; Progetto Lingue minoritarie “Sentieri”; Progetto speciale “Mittelteatro”; Percorsi educativo-didattici su “La Grande Guerra”; Bando per individuazione del Medico Competente; Bando per individuazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; Formazione in materia di curricolo e valutazione; Convenzione per il progetto “Frutta nelle scuole”; Convenzioni con Associazioni sportive. Convenzioni con l'Università degli Studi per il tirocinio degli studenti. Nella percezione dei genitori degli alunni, come emerge dai risultati di un questionario elaborato dall’IC, viene espressa una valutazione molto positiva per i progetti realizzati: per il 92,59% nella scuola dell’Infanzia; per l’84,61% nella scuola primaria; per il 76,27% nella scuola secondaria di primo grado. I genitori ritengono inoltre che la scuola sia integrata con il territorio per il 77,77% nella scuola dell’Infanzia; 78,46% nella scuola primaria ; 61% nella scuola secondaria di primo grado. 38 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (formazione/ aggiornamento per docenti, ATA e genitori) L'Istituto fa parte di tre reti di scuole che promuovono, tra l’altro, anche attività di formazione: progetto SENTIERI - per le lingue minoritarie (capofila Istituto Omnicomprensivo Tarvisio); Progetto RAGAZZI DEL FIUME -per l'utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica (capofila Istituto Comprensivo Manzano); progetto CURRICOLO Premariacco). E VALUTAZIONE (capofila Istituto Comprensivo L’I.C. di Cividale è Scuola polo "Area Medio Friuli" per la formazione in materia di sicurezza delle figure sensibili (addetti primo soccorso e antincendio, RSPP, Addetti SPP, RLS) di 34 Istituzioni scolastiche. Altre attività di formazione riguardano l’insegnamento della musica con il Metodo Kodaly e relativo Convegno annuale (promosso dall’Istituto nell’ambito del Mittelteatro); Altre iniziative di formazione sono state promosse dall’USR, da Enti di formazione e dall’Ambito del Cividalese “Piano di Zona”. L’87,5% dei docenti dichiara di aver frequentato almeno un’iniziativa di formazione nell’ultimo triennio. In tale dato sono compresi i corsi realizzati dall’I.C. per la sicurezza nei loghi di lavoro. La scuola raccoglie le competenze del personale utilizzando i curricula e le esperienze formative pregresse dei docenti per una migliore gestione delle risorse umane (lingue straniere a partire dalle scuola dell’infanzia, musica, Italiano L2, lingue minoritarie friulana e slovena, Educazione Fisica, nuove tecnologie, competenze tecnico pratiche per la coltivazione dell'orto e la realizzazione dei laboratori espressivi e teatrali, competenze qualificate per la gestione dello sportello d’ascolto e della sicurezza nei luoghi di lavoro). La scuola tiene conto di tali competenze nell’assegnazione degli incarichi, sia di tipo organizzativo – gestionale che prettamente didattico-educativo, considerando come esigenza prioritaria la valorizzazione delle competenze ai fini dell’arricchimento e dell’efficacia dell’offerta formativa ed ai fini della qualità del servizio. Ciò è confermato dai risultati emersi dalle risposte al questionario elaborato dall’IC: l’82,71% dei docenti a T.I. ha ricoperto o ricopre incarichi a livello di Istituto e/o di 39 plesso, quali: collaboratore del DS, fiduciario di plesso, funzione strumentale, referente per la sicurezza, referente di progetto, referente comitato mensa. Il dato si amplia se si considerano gli incarichi assegnati per le attività di insegnamento aggiuntivo per l’ampliamento dell’offerta formativa. La scuola promuove la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro, in particolar modo per la pianificazione e realizzazione di progetti ed iniziative di plesso e di Istituto. I gruppi di lavoro, anche gestiti da insegnanti con funzione strumentale, sono composti da docenti che producono materiali o esiti utili alla scuola. La scuola mette a disposizione dei docenti spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici, quali laboratori, aule video e multimediali, biblioteche, spazi esterni. Nella scuola secondaria di I grado vengono realizzati laboratori di attività artisticoespressive, musicali e multimediali, a cui concorrono diversi docenti. Esiste collaborazione tra docenti di lingue straniere (inglese e tedesco) per la programmazione e l’organizzazione di attività di potenziamento linguistico, anche ai fini della certificazione esterna delle competenze. Vengono effettuate scelte comuni per l’adozione della maggior parte dei libri di testo. Si effettuano riunioni di continuità per la presentazione degli alunni in ingresso nei diversi ordini d’istruzione e per la condivisione dell’articolazione delle classi prime della Scuola Secondaria di I°. Viene data come indicazione la necessità di adottare modalità di lavoro collettivo in modo più equo ed esteso. La condivisione di strumenti e materiali tra i docenti va incrementata 40 6. Valutazione - Analisi preliminare dello stato dell’IC (sintesi del RAV) Il background socio-economico e culturale delle famiglie degli alunni dell’I.C. è medio alto. La percentuale degli studenti con entrambi i genitori disoccupati è dello 0,0% nelle classi 2^, dell’1,4% nelle cl.5^ primarie e dell’1,1% nelle classi 3^ sec.1° grado: dati nettamente inferiori al tasso di disoccupazione del FVG, del Nord Est e dell’Italia. La popolazione scolastica dell’Istituto Comprensivo è di 918 alunni nell’anno scolastico 2013/14, con una media di 18,36 al. per classe o sezione , n. 876 nel 2014/15, con una media sostanzialmente invariata di 18,25 alunni per classe o sezione e di 897 alunni nell’ a.s. 2015/16 con una media di 18,68 alunni per classe. Gli alunni iscritti al tempo prolungato della Scuola secondaria di primo grado sono stati il 58,70% nell’anno scolastico 2013/14 e il 58,40% nell’anno scolastico 2014/15, con punte di 67,65% nelle classi terze. Ciò evidenzia l'esigenza di un servizio di tempo lungo per le famiglie, oltre che l'opportunità per gli allievi di fruire di un'offerta formativa varia e ricca di stimoli. Elevata la percentuale di alunni stranieri frequentanti tutto l’IC, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di I grado: 17,40% del totale nel 2013/2014; 18,35% nel 2014/15. Alunni disabili: gli alunni che hanno presentato una certificazione per qualche tipo di disabilità sono stati il16,34% del totale nell’a.s.2013/14 e il 18,26% degli iscritti e frequentanti nell’a.s.2014/15; più precisamente gli alunni con certificazione per DSA, ADHD e BES sono stati l’1,5% nell’a.s.2014/15. Non risultano iscritti alunni nomadi. Nell’ a.s. 2013/14 risultavano iscritti nelle scuole primarie e secondaria di1° alunni “camminanti”, pari allo 0,6% del totale degli iscritti. Gli alunni che provengono da Comuni non di pertinenza dell’Istituto sono l’11,96% del totale nella scuola dell’infanzia, il 12,10% nella primaria e il 15,12% nella sec. 1° grado, il che conferma l’attrattiva delle scuole dell’Istituto. Nella scuola secondaria1° vengono iscritti i minori stranieri non accompagnati fino al compimento del quindicesimo anno, accolti in una struttura di accoglienza del territorio. Nei plessi con alta percentuale di alunni stranieri si rileva una percentuale anomala di alunni con entrambi i genitori disoccupati, con medie anche del 100% più alte della media nazionale. 41 PIANO DI MIGLIORAMENTO PTOF attività Indicatore 2.2 Indicatore 2.1 programmazione Coordinamento curricoli Potenziamento: approfondimento per preparazione esami Azione didattica Raccordo didattico tra classi parallele Partecipazione esami/confronti esterni valutazione Uso di griglie di valutazione comuni Riconoscimento crediti formativi all’esame 42 Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche Area di processo E’ connesso alle priorità… Obiettivi di processo 1 1 Elaborare strumenti di valutazione iniziali, intermedi e finali comuni alle classi parallele 2 Promuovere la collaborazione tra Curricolo, progettazione e valutazione docenti di classi parallele con azioni di raccordo didattico e strumenti condivisi di monitoraggio Esiti degli studenti, risultati nelle prove SNV Esiti degli studenti, risultati nelle prove SNV Esiti degli studenti, esiti degli scrutini 3 Potenziare le competenze nelle lingue straniere per studenti ed insegnanti con gemellaggi (anche virtuali) e realizzazione di percorsi CLIL e partecipazione a esami esterni di certificazione delle competenze Esiti degli studenti, esiti degli scrutini 4 Potenziare le competenze di problem solving e logica con la preparazione e partecipazione a contest di matematica interistituti 5 Utilizzare le risorse professionali Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 2 interne in modo verticale ai diversi gradi scolastici, trasversale e a rotazione 6 Formazione strutturata del personale scolastico e sviluppo delle competenze digitali dei docenti Esiti degli studenti, risultati nelle prove SNV Esiti degli studenti, esiti degli scrutini Esiti degli studenti, risultati nelle prove SNV Esiti degli studenti, esiti degli scrutini TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto Obiettivo di processo elencati 1 Elaborare strumenti di valutazione iniziali, intermedi e finali comuni alle classi parallele Fattibilità (da 1 a5) 5 Impatto (da Prodotto: valore che identifica la rilevanza 1 a 5) dell’intervento 5 43 25 2 3 4 5 6 Promuovere la collaborazione tra docenti di classi parallele con azioni di raccordo didattico e strumenti condivisi di monitoraggio Potenziare le competenze nelle lingue straniere per studenti ed insegnanti con gemellaggi (anche virtuali) e realizzazione di percorsi CLIL e partecipazione a esami esterni di certificazione delle competenze Potenziare le competenze di problem solving e logica con la preparazione e partecipazione a contest di matematica interistituti Utilizzare le risorse professionali interne in modo verticale ai diversi gradi scolastici, trasversale e a rotazione Formazione strutturata del personale scolastico e sviluppo delle competenze digitali dei docenti 5 5 25 3 4 12 3 4 12 2 5 10 3 4 12 44 Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio 1 2 3 4 5 6 Obiettivo di processo in via di attuazione Risultati attesi Elaborare strumenti di valutazione iniziali, intermedi e finali comuni alle classi parallele Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione Creazioni di prove comuni per competenze per classi parallele e griglie di valutazione correlate Riunioni periodiche per classi parallele Relazioni degli incontri Maggiore uniformità nell’attuazione della programmazione didattica Riunioni periodiche per classi parallele Relazioni degli incontri Raggiungimento di elevati livelli di competenza specifica e abilità nell’affrontare situazioni valutative esterne - Creazione di gruppi di livello mirati - esperienze reali effettuate Partecipazione ad esami esterni Raggiungimento di Potenziare le competenze elevati livelli di di problem solving e logica competenza con la preparazione e specifica e abilità partecipazione a contest nell’affrontare di matematica interistituti situazioni valutative esterne Utilizzare le risorse Scambiare le professionali interne in professionalità nei modo verticale ai diversi diversi ordini gradi scolastici, formativi trasversale e a rotazione Maggiore Formazione strutturata del uniformità e personale scolastico e coerenza nelle sviluppo delle competenze competenze digitali dei strumentali dei docenti docenti - Creazione di gruppi di livello mirati - esperienze reali effettuate Partecipazione a contest con altri istituti Elaborazione di un piano delle attività formative programmate Partecipazione a percorsi formativi Relazione delle attività effettuate Promuovere la collaborazione tra docenti di classi parallele con azioni di raccordo didattico e strumenti condivisi di monitoraggio Potenziare le competenze nelle lingue straniere per studenti ed insegnanti con gemellaggi (anche virtuali) e realizzazione di percorsi CLIL e partecipazione a esami esterni di certificazione delle competenze 45 Relazioni sulle ricadute pratiche nell’attività didattica svolta Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni Azione prevista 1: Incontri fra docenti 2: Incontri fra docenti 3:preparazione e partecipazione ad esami esterni 4: Partecipazione a contest con altri istituti 5: Relazione delle attività effettuate 6: Relazioni sulle ricadute pratiche nell’attività didattica svolta Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine Creazione di prove comuni per competenze per classi parallele e griglie di valutazione e comparazione correlate Mancata partecipazione o condivisione Individuazione e adeguamento dei punti di forza e di debolezza del metodo di lavoro Mancata partecipazione o condivisione Scambio di idee, strategie, metodologie Mancata partecipazione o condivisione Maggiore uniiformità metodologica Mancata partecipazione o condivisione Potenziamento delle competenze specifiche e di quelle più generali per il superamento di un esame Mancata partecipazione o condivisione da parte di docenti o studenti e famiglie Rafforzamento dell’identità di gruppo e coinvolgimento attivo delle famiglie Mancata partecipazione o condivisione Potenziamento delle competenze specifiche e di quelle più generali per il superamento di un esame Mancata partecipazione o condivisione da parte di docenti o studenti e famiglie Rafforzamento dell’identità di gruppo e coinvolgimento attivo delle famiglie Mancata partecipazione o condivisione Integrare e migliorare i livelli di competenza professionale Mancata partecipazione o condivisione Utilizzazione ottimale delle risorse interne Mancata partecipazione o condivisione: povertà di risorse professionali interne Integrare e migliorare i livelli di competenza professionale e potenziamento delle possibilità di adesione a progetti e attività attinenti Mancata partecipazione o condivisione Utilizzazione ottimale delle risorse interne Mancata partecipazione o condivisione: povertà di risorse professionali interne Tabella 5 – Caratteri innovativi Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice AeB Caratteri innovativi dell’obiettivo 46 -prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati 1 Elaborare strumenti di valutazione iniziali, intermedi e finali comuni alle classi parallele -prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati 2 Promuovere la collaborazione tra docenti di classi parallele con azioni di raccordo didattico e strumenti condivisi di monitoraggio - 3 Potenziare le competenze nelle lingue straniere per studenti - ed insegnanti con gemellaggi (anche virtuali) e realizzazione di percorsi CLIL e partecipazione a esami esterni di certificazione delle competenze -Valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL -valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni - individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni - potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche 4 Potenziare le competenze di problem solving e logica con la preparazione e partecipazione a contest di matematica interistituti - valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni - individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni 5 Utilizzare le risorse professionali interne in modo verticale ai diversi gradi scolastici, trasversale e a rotazione 6 Formazione strutturata del personale scolastico e sviluppo delle competenze digitali dei docenti - valorizzazione delle risorse umane interne - valorizzazione delle risorse umane interne Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Tipologia di attività Docenti (obiettivi 1 Riunioni di gruppi di lavoro e 2) Ore aggiuntive presunte 300 47 Costo previsto €17,50x300= €5.250 Fonte finanziaria FIS Docenti (obiettivi 3 e 4) Personale ATA Progettazione coordinament oe svolgimento attività Apertura locali e pulizie 32 €17,50x32= €560 FIS 0 Incentivo per inten-sificazione come concordato in RSU FIS (Tabella 7: “Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi” – non è previsto l’intervento di esperti esterni) Tabella 8 - Tempistica delle attività 1 Attività: Incontri tra docenti 1 - Elaborare strumenti di valutazione iniziali, intermedi e finali comuni alle classi parallele 2 - Promuovere la collaborazione tra docenti di classi parallele con azioni di raccordo didattico e strumenti condivisi di monitoraggio 3 - Potenziare le competenze nelle lingue straniere per studenti ed insegnanti con gemellaggi (anche virtuali) e realizzazione di percorsi CLIL e partecipazione a esami esterni di certificazione delle competenze 4 - Potenziare le competenze di problem solving e logica con la preparazione e partecipazione a contest di matematica interistituti 5 - Utilizzare le risorse professionali interne in modo verticale ai diversi gradi scolastici, trasversale e a rotazione 6 - Formazione strutturata del personale scolastico e sviluppo delle competenze digitali dei docenti 2 3 marzo * aprile* giugno* marzo* aprile* giugno* ottobre aprile giugno dicembre gennaio/ febbraio giugno marzo aprile giugno (nell’ambito di*) (nell’ambito di*) (nell’ambito di*) marzo aprile giugno (nell’ambito di*) (nell’ambito di*) (nell’ambito di*) TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo dicembre 2015 in linea con gli obiettivi previsti febbraio 2016 in linea con gli obiettivi previsti marzo 2016 Strumenti di misurazione Criticità rilevate Rilevazione attività svolte Rilevazione attività svolte Rilevazione Progressi rilevati nessuna nessuna 48 Modifiche/ necessità di aggiustamenti nessuna 4 attività con gli allievi conclusa nessuna attività previste Rilevazione attività previste Rilevazione attività previste aprile 2016 giugno 2016 In corso di attuazione del PdM colorare le azioni secondo legenda: Rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti; Arancio = azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (cfr tabella 10 mod. INDIRE) Priorità 1 Traguardo (sez. 5 del RAV) Data rilevazione a.s. 2014/15 (dati RAV) Risultati scolastici a.s. 2014/15 (dati RAV) Indicatori scelti Risultati attesi Valorizzazione potenziamento degli alunni con livelli di apprendimento 4e5 aumentare la % degli al. con voto 10 Esame Stato alle medie naz. e reg. Potenziare gli esiti nelle lingue straniere Risultati riscontrati Differenza Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica aumentare il numero degli al. che accedono alla certificazione esterna lingue straniere al 30%. Priorità 2 Traguardo (sez. 5 del RAV) Risultati nelle prove standardizzate Data rileva zione a.s. 2014/15 (dati Indicatori scelti Risultati attesi Risultati riscontrati Riduzione della variabilità tra classi e Portare la differenza tra gli esiti al massimo 49 Differenza Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica nazionali RAV) all'interno delle stesse. entro i 10 punti. Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Nucleo di autovalutazione Componenti del nucleo Gruppi di lavoro per aree Componenti dei gruppi Considerazioni nate dalla condivisione Strumenti Raccolta e analisi delle proposte di modifica o integrazione del documento Analisi del documento e proposte di integrazione Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola Metodi/Strumenti Destinatari Tempi Presentazione del RAV Collegio dei docenti Fine primo quadrimestre 50 Presentazione del PdM Analisi dei risultati e monitoraggio finale Collego dei docenti, ATA Fine primo quadrimestre Collego dei docenti, ATA Fine anno scolastico Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno Destinatari delle azioni Metodi/Strumenti Tempi Docenti – collegio dei docenti Tutto il personale in servizio nell’IC famiglie, stakeholders stakeholders famiglie, stakeholders Invio e-mail Pubblicazione materiali online Pubblicazione materiali online Invio e-mail Incontri in presenza Corso d’anno Fine primo quadrimestre Fine primo quadrimestre Corso d’anno Corso d’anno Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione Nome Ruolo Barbara Tomba Mara Vecchiet Paola Fusco Antonella Rieppi Daniela Saurin Gabriella Dini Gabriella Pittioni Mariateresa Pinto Vilma Tomasetig dirigente prima collaboratrice docente scuola sec 1° docente scuola sec 1° docente primaria docente primaria docente primaria docente primaria docente infanzia Posti per il potenziamento Tipologia n. docenti Motivazione - Posti comuni primaria 4 - - Richiesta delle famiglie in riferimento al temposcuola - utilizzo per attività di recupero e potenziamento per gruppi di livello e con classi aperte 51 Posti di sostegno Scuola primaria 1 Scuola secondaria di 1° - garantire il diritto allo studio e all’inclusione scolastica ad alunni con certificazione ai sensi della L104 Adozione di modalità organizzative flessibili, quali laboratori didattici di recupero e potenziamento, gruppi di peer -tutoring, gruppi di livello, classi aperte, sostituzione di docenti assenti fino a 10 giorni. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche A043 1 A059 1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze logico-matematiche e scientifiche A345 1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche A028 1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze musicali 52 Strumenti per valutare gli esiti del lavoro 7. Risorse umane e materiali Organico docenti: posti comuni, sostegno, potenziamento Organico ATA Dirigente scolastico a T.I. garantisce continuità nella gestione e nell'organizzazione dell'Istituto, oltre che conoscenza e valorizzazione delle risorse umane e ottimizzazione dell'uso di quelle finanziarie e materiali -DSGA e personale amministrativo. Stabilità maggiore di 3 anni nell’IC e prima del 2012. L 88,2% dei docenti lavora con contratto a T.I. (dato superiore alla percentuale provinciale, regionale e nazionale): positivo per la continuità didattica e dell’offerta formativa. Il 79% dei docenti ha oltre 10 anni di servizio nella Scuola: ricadute positive nell’esperienza e nella facilità nel lavoro in collaborazione. In base alle risposte al questionario elaborato dall’IC, il 4% dei docenti della scuola dell’infanzia, il 28,57% di quelli della primaria, e quasi il 90% di quelli della scuola secondaria di primo grado hanno laurea triennale o magistrale o diploma equipollente 53 100% 90% 80% 70% 60% non laureati 50% laureati 40% 30% 20% 10% 0% infanzia primaria sec.1° Circa il 15,8% dei docenti della scuola secondaria di 1°grado ha conseguito una specializzazione post laurea; risulta identica percentuale per master di I e II livello 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% laurea specializzazione post master 1° e 2° livello laurea Specializzati nel sostegno il 12,5% nella scuola dell’infanzia, 13,15% nella scuola primaria e 21% nella scuola secondaria di primo grado 54 100% 90% 80% 70% 60% non specializzati 50% specializzati 40% 30% 20% 10% 0% infanzia primaria secondaria 1° Competenze informatiche: nella scuola dell’infanzia hanno competenze base 66,66% delle docenti, di livello intermedio 25 e 4,16% di livello avanzato; nella scuola primaria hanno competenze di base il 37% delle insegnanti, di livello intermedio il 29% e il 21% di livello avanzato ; il 13% sono in possesso della certificazione ECDL. Nella scuola secondaria di 1° il 37% dichiara competenze base, il 42% di livello intermedio e il 16% di livello avanzato; il 5% ha conseguito la certificazione ECDL. 100% 90% 80% 70% ECDL 60% avanzata 50% intermedia 40% base 30% nessuna 20% 10% 0% infanzia primaria secondaria 1° 55 La competenza aumenta passando dall’infanzia alla scuola secondaria di 1°, con punte di elevata competenza informatica nella scuola primaria: in questo grado di scuola l'87,5% degli insegnanti ha frequentato corsi di formazione negli ultimi 3 anni. Le competenze lingua Inglese nella scuola dell’infanzia sono di base per il 41,66% delle insegnanti, intermedie per 4,16% e avanzato per 4.16%. Nella scuola primaria le competenze delle insegnanti sono di base per 47%, intermedie per il 24% e avanzate per il 18%. Nella scuola secondaria di1°le competenze in lingua inglese sono di base per il 42% degli insegnanti;, intermedie per il 26% e avanzate per il 31,6% degli insegnanti. 100% 90% 80% 70% 60% avanzata 50% intermedia base 40% nessuna 30% 20% 10% 0% infanzia primaria secondaria 1° Il 43% degli insegnanti ha un'età compresa tra 45 e 54 anni; il 42% ha più di 55 anni, il che può essere problematico per la caduta della motivazione e aumento dell'intolleranza al cambiamento. 56